Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 3454 del 3 febbraio 1988 - Resoconto

OBJET N. 3454/VIII - COMMUNICATIONS DU PRESIDENT DE LA JUNTE.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Rollandin; ne ha facoltà.

ROLLANDIN (U.V.): Comme vous l'aurez su par la presse, la Cour Constitutionnelle s'est prononcée sur le problème de Pila. Il y avait une sentence du Conseil d'Etat qui était contre le plan d'aménagement de Pila et l'Administration régionale avait fait recours contre cette sentence. La Cour Constitutionnelle a accepté ce recours. Connaissant le problème on ne peut que se déclarer satisfait pour cette prise de position qui va finalement mettre un terme à la question.

Parallèlement, le 29 janvier, s'est déroulée la remise des palmes académiques à M. Jean Pezzoli, directeur de l'IRRSAE, en présence des membres de la Junte et du Consul de France, M. Roland Batemann.

En m'associant aux paroles du Président du Conseil pour présenter mes condoléances à la famille du professeur qui a été tué, je voudrais signaler au Conseil qu'à ce propos une rencontre aura lieu avec le Comité de l'ordre public, afin de considérer toute une série de problèmes auxquels se heurte notre Vallée. Je renseignerai le Conseil sur les résultats de cette rencontre.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): È da apprezzare l'iniziativa di convocare il Comitato per l'ordine pubblico, assunta dal Presidente della Giunta, perché in questi ultimi tempi sono accaduti degli episodi che hanno profondamente sconvolto l'opinione pubblica. A neppure un mese di distanza dall'attentato dinamitardo di via Xavier De Maistre, oggi balza alla ribalta delle cronache un episodio di inaudita violenza: un pacifico cittadino viene barbaramente assassinato, senza alcuna ragione apparente, mentre sta per avviarsi al lavoro.

Di fronte a questi fatti si rimane sconcertati, anche perché nella nostra società sta lentamente diffondendosi una sorta di cultura della violenza. Senza voler fare dell'allarmismo, sollecito una seria riflessione sull'argomento, nelle sedi più competenti.

La nostra società, che sembra essere quasi immune da certi mali, è solcata, invece, molto profondamente da alcune "rughe" di violenza e di malessere, che non possono non destare serie preoccupazioni.

In apparenza, la nostra società sembra vivere in una condizione di pace sociale, che, in effetti, è durata per un lungo periodo. Adesso, invece, dobbiamo affrontare questa nuova forma di violenza. È bene, quindi, che si faccia una seria riflessione, non solo in seno al Comitato, che è stato convocato, molto opportunamente, dal Presidente della Giunta, ma anche all'interno delle stesse forze politiche, per riuscire ad individuare le cause che possono aver dato origine a tali fenomeni. Sarebbe sciocco ed inopportuno enfatizzare questi ultimi, ma sottovalutarli lo sarebbe altrettanto.

Mentre attendiamo con fiducia di conoscere l'esito della riunione del Comitato per l'ordine pubblico, che è stata convocata dal Presidente della Giunta, auspichiamo che, nel frattempo, tutti facciano una riflessione più approfondita su questi ultimi episodi. Grazie.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Cout; ne ha facoltà.

COUT (P.C.I.): Anch'io mi associo alle parole di cordoglio, espresse dal Presidente del Consiglio e dal Presidente della Giunta, per la perdita di una persona valida, che è stata assassinata di buon mattino, mentre si recava a svolgere il suo solito lavoro.

Voglio ricordare la vittima, che ho avuto la fortuna di conoscere ed apprezzare personalmente, dicendo che si trattava di una persona seria, che credeva in quello che faceva. A dimostrazione di ciò, basta rileggere i giornali di questa mattina, che testimoniano quanto esigesse dai suoi allievi, ai quali dava certamente moltissimo, proprio perché credeva in tutta una serie di principi.

Anche noi siamo molto preoccupati per quello che sta avvenendo nella società valdostana e siamo fermamente convinti che occorra procedere ad una seria riflessione, non solo all'interno del Consiglio regionale, ma in tutte le realtà locali periferiche.

Anche noi ci domandiamo che cosa stia accadendo nella società valdostana e che cosa sia più opportuno fare per porre rimedio a tutta questa fatale attualità. Ieri sera, per esempio, si è riunita ad Issogne una apposita commissione che sovrintende e coordina gli interventi contro la droga. Da tale riunione è emerso che la già difficile situazione si è ulteriormente aggravata, come è testimoniato dalle vicende del recente passato.

Anche noi, come sosteneva il Consigliere Torrione, riteniamo che debbano intervenire i politici, non solo le forze dell'ordine. Riteniamo, però, che tutte le realtà, istituzionali e non, della Valle d'Aosta, dal Consiglio regionale sino alle singole unità familiari, debbano collaborare intensamente ed in modo coordinato per fronteggiare con tutti i mezzi possibili questi drammatici problemi. Auspichiamo, quindi, di trovarci di fronte non solo ad un semplice coordinamento istituzionale, ma anche ad una necessaria unità di intenti, di valori e di azione, di tutta la società valdostana, indispensabile per combattere le degenerazioni che, in Valle d'Aosta, si manifestano ormai in vari settori.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Baldassarre; ne ha facoltà.

BALDASSARRE (P.S.D.I.): Anch'io mi associo alle parole di dolore espresse dai Presidenti del Consiglio e della Giunta. Deve essere fermamente condannata questa violenza, che era quasi sconosciuta sino a pochi anni fa, mentre oggi sta portando la nostra Regione all'attenzione della cronaca nazionale.

È necessario condannare anche la violenza esercitata sui minori, che spesso, in Valle d'Aosta, non viene neppure denunciata. Tutte le forze politiche devono promuovere un'attenta riflessione su questo nuovo modo di vivere in Valle d'Aosta, per conoscerne le ragioni e per augurarsi che certe forme di violenza non siano la conseguenza di un nuovo modo clientelare di gestire il potere da parte di alcune forze politiche.

Mentre ribadiamo la più ferma condanna contro quanto sta accadendo da qualche anno a questa parte in Valle d'Aosta, non vogliamo trascurare la gravissima forma di violenza esercitata sui bambini. Vorremmo riflettere, insieme a tutte le forze politiche, sul modo di evitare le sfacciate forme di clientelismo che possono dare origine a queste gravi forme di violenza.