Oggetto del Consiglio n. 1270 del 11 aprile 1985 - Resoconto
OGGETTO N. 1270/VIII - "INDAGINE CONOSCITIVA SUL FENOMENO DELL'ALCOLISMO IN VALLE D'AOSTA". Reiezione di mozione.
PRESIDENTE: Do lettura della mozione presentata dai Consiglieri Torrione, Pascale e Breuvé:
MOZIONE
In un Convegno organizzato dalla Consulta femminile ed anche nel corso di un recente dibattito consiliare sulla droga è emersa con estrema evidenza la necessità di considerare non solo il problema della tossicodipendenza ma anche quello dell'alcolismo come fenomeno di indubbia pericolosità sociale.
Mentre l'attenzione viene però concentrata sull'aspetto devastante della droga sia sotto il profilo conoscitivo che sul piano preventistisco, il problema altrettanto drammatico dell'alcolismo sembra essere sottovalutato anche dagli stessi organi di informazione.
E' pur vero che per quanto riguarda la nostra Regione mancano nel modo più assoluto dati di riferimento aggiornati anche perché l'unica pubblicazione scientifica di un certo rilievo che tratti in termini rigorosi l'argomento addirittura risale al lontano 1967. 01-tre a ciò esiste soltanto una dettagliata relazione del Dr. Barbero e che fa riferimento però, anche in questo caso, ad una situazione vecchia di ormai oltre dieci anni.
In questo contesto non è pertanto opportuno trarre delle conclusioni affrettate che rischiano oltre tutto di essere prive di riferimenti specifici e di validi supporti statistici, anche se sempre più diffusa è la sensazione che tale piaga sia notevolmente in aumento coinvolgendo in misura sempre più preoccupante soggetti in età giovanile e anche la popolazione di sesso femminile.
Nonostante questi sintomi drammatici esiste però nell'ambito regionale una diffusa riluttanza a considerare l'alcolismo come un vero e proprio problema sociale.
Questo tipo di consapevolezza deve ovviamente fare considerare come l'Ente pubblico non possa da solo adottare misure che siano in grado di eliminare una così diffusa situazione di disagio fisico-psicologico e sociale senza essere confortato da un atteggiamento di collaborazione di un'opinione pubblica sensibilizzata e disponibile.
Ecco perché è necessario evitare al riguardo ogni forma di pressapochismo che comporti consequenzialmente una superficialità di giudizi per affidarsi invece ad una seria, documentata indagine conoscitiva al fine poi di adottare i provvedimenti del caso.
Tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali del Gruppo socialista propongono che il Consiglio regionale
DELIBERI
a) di dare mandato al competente Assessorato regionale di realizzare uno studio conoscitivo sul fenomeno dell'alcolismo in Valle d'Aosta con particolare riferimento alle sue cause e alle sue manifestazioni specie nelle sue implicazioni di ordine sociale, morale, culturale, di produttività, di costume e di alienazione;
b) di impegnare la Giunta regionale a sottoporre tale studio all'esame del Consiglio regionale per uno specifico dibattito che consenta la successiva adozione dei necessari provvedimenti.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.
TORRIONE (P.S.I.): Recentemente il Consiglio regionale si è occupato del problema della droga su sollecitazione del nostro gruppo, che aveva presentato una mozione, e sulla base di un convegno che si era svolto a cura della Consulta femminile, nel quale erano emersi dati estremamente allarmanti. Proprio in quella sede è emerso un altro dato grave, che può riguardare la nostra collettività, sul fenomeno dell'alcolismo.
L'attenzione è in genere concentrata sul problema della droga che ha aspetti più devastanti, ma anche quello dell'alcolismo presenta punte altrettanto drammatiche di pericolosità socia le. Nel momento in cui abbiamo presentato la mozione è apparso su La Stampa del 28 marzo un articolo estremamente allarmante che fa riferimento ad uno studio dell'Istituto di studi politici, economici e sociali dell'ISTAT di Roma, dal quale si può rilevare che in un anno i morti per alcolismo sono stati 10.450 mentre nello stesso periodo di tempo i morti per droga sono stati 385. L'articolo fa tutta una serie di considerazioni sugli effetti pesantissimi dell'alcolismo sul quadro sociale, che interessano fin dalla nascita i figli degli alcolizzati, mentre nella terza età raggiungono un altissimo tasso di mortalità.
Il problema è sottovalutato dalla collettività nazionale perché tutti i mass media ci bombardano quotidianamente con una pubblicità accattivante verso il consumo di prodotti alcolici che provocano poi gli effetti drammatici a cui facevo cenno prima. La pubblicità di whisky e vini ha un'indubbia presa, anche perché tende ad identificare erroneamente l'alcool con la virilità e la mascolinità: l'uomo rude e forte è un uomo che beve; basta guardare alcuni spot televisivi per ricavarne questa impressione. Anche da noi l'alpino e il montanaro che non bevono un bel bicchiere di vino sono quasi considerati elementi di serie B. Figuratevi come può essere considerato il sottoscritto, che non beve, specie nel periodo elettorale durante il quale la campagna è fatta anche in determinati ambienti dove non è considerato di buon auspicio andare a bere coca-cola.
Io credo che la battaglia contro l'alcolismo non possa essere condotta dall'Ente pubblico senza il supporto dell'opinione pubblica sensibilizzata e soprattutto resa disponibile ad accetta re un simile discorso. La nostra mozione ha l'intento di riproporre un'indagine conoscitiva sul fenomeno, anche perché gli unici riferimenti che abbiano sono piuttosto vecchi e risalgono addirittura al 1967 quando uno studio del Dott. Artaz e del Dott. Barbero ci fornì alcune cifre già a quel tempo estremamente allarmati. Ne cito una in rapporto alla situazione di altre otto regioni italiane: il tasso di mortalità per cirrosi epatica nella nostra Regione era il più alto e raggiungeva allora il 31, 9 su 100 mila abitanti.
Da alcuni dati più recenti, ricavabili da uno studio del 1974 del Dott. Barbero, risulta che il tasso di mortalità nella nostra Regione tende ad aumentare con gravi conseguenze sull'intera collettività, anche perché si tende ad associare il suicidio alle conseguenze dell'alcolismo diffuso nella nostra Regione. Si tratta ovviamente di presunzioni, perché non esistono dati
più aggiornati, tuttavia l'azione tossica dell'alcool sull'individuo non può non avere un'influenza sui meccanismi che spingono una persona al suicidio, visto che praticamente tutto l'organismo è soggetto all'attacco dell'alcool: vi sono disturbi all'apparato nervoso, all'apparato cardio-circolatorio, all'apparato digerente sino ad arrivare ai disturbi sul metabolismo e sul fegato.
Io credo che ci dobbiamo occupare di questo fenomeno come ci siamo occupati della droga, senza voler trarre conclusioni affrettate ma cercando di raccogliere obiettivi elementi su cui ragionare e lavorare. Noi chiediamo che la Regione e soprattutto l'Assessorato competente si facciano carico di uno studio conoscitivo, affinché il Consiglio possa mettere in atto gli strumenti preventivi indispensabili per combattere il fenomeno dell'alcolismo. Non ho altro da aggiungere ma credo che i dati che ho citato, anche se vecchi, non siano privi di qualche validità e forse vale la pena di aggiornarli con un'indagine conoscitiva. Questo è l'intento della nostra mozione su un problema che, ripeto, consideriamo grave come quello della droga.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale Voyat; ne ha facoltà.
VOYAT (U.V.): Je ne reprends pas le discours sur le fléau qu'est l'alcool parce qu'évidemment je crois que tout le monde doit être d'accord et je ne ferais à ce moment que répéter ce que nous a dit le Conseiller Torrione.
Je veux entrer immédiatement dans le mérite de cette motion. Avant tout je dois dire qu'il y a des choses imprécises dans la prémisse parce que, j'en suis sûr, si le Conseiller Torrione savait qu'il y a un bulletin qui a été imprimé en 1980 par les médecins Vietti et Colotto, lors d'une discussion qui a été faite à Saint-Vincent, je crois que la motion aurait été différente. Après j'illustrerai certains points de ce bouquin.
Il y a une autre chose encore que je partage avec le Conseiller Torrione et c'est le fait qu'on ne doit pas immédiatement dramatiser, parce que nous ne pouvons pas nous baser sur les statistiques de tous les jours: si d'un côté nous avons les données sur les ventes et sur les consommations de l'alcool en Vallée d'Aoste, évidemment nous ne pouvons pas dire à ce moment que les valdôtains sont toujours ivres et sont ceux qui boivent le plus en Italie. En effet, tout le monde le sait, 5 mois par an il y a en Vallée d'Aoste quelque chose comme 40.000 habitants en plus et qui consomment eux aussi de l'alcool. Je crois que tout le monde sait que pendant les années 1983 - 1984 un bon nombre de Suisses et de Français venaient en Vallée d'Aoste pour acheter, je ne dis pas expressément de l'alcool, mais diverses marchandises dont et surtout du "Ricard", du "Martini" du vin, etc.. D'un autre côté nous ne pouvons pas non plus nous baser sur les statistiques qui nous sont données par l'hôpital, car on ne précise jamais quelles sont les hospitalisations faites pour les gens atteints chroniquement et celle qui regardent uniquement les fêtards d'une soirée qui ont eu besoin de se faire soigner pour un jour ou deux.
En revenant à la relation de Monsieur Vietti, qui a été très bien faite et où on parle de "Epidemiologia dell'alcolismo nella Valle d'Aosta", elle explique la méthode des recherches pour arriver à la description de l'ambience, des coutumes qu'il y a en Vallée d'Aoste, donc aussi de tout ce dont a parlé Monsieur Torrione sans se tromper, et des gens qui doivent boire pour être fort ou pour rester mieux. On arrive aux résultats et aux considérations el il y a toute une analyse: en premier lieu on a divisé la Vallée d'Aoste par territoires, ensuite selon l'âge de tous les gens qui ont été hospitalisés dans l'hôpital d'Aoste, par état civil, selon l'instruction, selon la profession, le type d'alcoolisme, c'est-à-dire "delirium tremens", "alcolismo cronico", "alcolismo semplice", "alcolismo associato", etc.. Enfin on prend en considération la consommation faite par ces gens qui ont été à l'hôpital selon la substance alcoolique.
Sur la base de ce qui a été e résumé de l'étude fait par le docteur Vietti et le docteur Colotto on a commencé à faire en Vallée d'Aoste un certain type de travail. Celui-ci a été commencé avec l'entrée en vigueur du plan sanitaire régional et je crois qu'a été une question de modestie de la part de Monsieur Rollandin de ne pas avoir publicisé la question.
Aujourd'hui on a la relation du doc teur Vietti avec les résultats donnés par ce travail. Avant tout il y a l'assistance sur le territoire: une équipe de psychologues est' présente dans les différents "consultori di zona", pas encore tous, pour assister les gens qui sont sortis de l'hôpital. Le docteur Vietti nous dit que "negli ultimi tre anni si è registrata una graduale e sensibile diminuzione del fenomeno", ce qui veut dire, contrairement à ce qui est dit dans la prémisse de la motion, qu'il n'y a pas une augmentation. "I casi nuovi dell'alcolismo cronico venuti a nostra consultazione sono numericamente ridotti seppure in misura modesta" et on continue toujours en disant de quelle façon ils ont pu trouver ces données. En mêmes temps il nous dit quels sont les faits qui ont atténué ces phénomènes: "la conoscenza per ogni singolo caso della situazione socio-ambientale e relativi problemi di avere e mantenere contatti costanti con il paziente e i familiari, controllare periodicamente il paziente" et tout ça pour arriver à ce qui est aussi la collaboration avec l'association degli "Alcolisti Anonimi".
A ce point je dis qu'il tient de l'Administration régionale et de l'Assessorat à la Santé de continuer à avoir ces données, je ne dis pas tous les jours mais chaque année, de les rendre toujours plus mises à jour et en même temps de valoriser le travail qui a été fait. Il faut travailler surtout en ce qui concerne l'assistance sur le territoire et en particulier ce que disait justement le docteur Vietti surtout la question de la prévention, la question de l'éducation qu'il faudrait évidemment commencer dans les écoles. La même chose je crois doit être faite dans les autres domaines, notamment celui de la drogue et surtout celui des fumeurs.
Je demande au Conseiller Torrione et aux autres conseillers du parti socialiste de renvoyer le problème et de refaire une autre discussion, si nous voulons sur des données plus précises que je pourrais toujours donner sur la base du travail qui a été fait en 1980. Sincèrement maintenant je ne crois pas qu'on pourrait faire un nouveau travail; je pense qu'il vaut mieux de tenir présentes les données que nous avions du 1980, en les rapportant à ce que sont les données du 1984 1985 et après de vérifier si le travail qui a été fait pendant ces 3 ou 4 années, a donné quelques résultats et si on peut en proposer d'autres. C'est pour ça que je dis que nous ne retenons pas en ce moment de pouvoir approuver cette motion, car dans certains domaines nous avons déjà des résultats et nous prenons l'engagement de porter le plus tôt possible quelque chose en plus de ce que nous avons déjà.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.
TORRIONE (P.S.I.): Nell'esposizione dell'Assessore si è notata una impercettibile riluttanza a parlare di questo problema. Ho già precisato che io non voglio trarre nessun giudizio nei confronti della Valle d'Aosta, anche perché non ho dati a disposizione e quindi lungi da me l'ipotesi di voler fare della speculazione o di voler dare delle indicazioni che non corrispondono alla realtà. Noi riteniamo che il problema vada affrontato in termini più complessivi, perché un'indagine conoscitiva non può basarsi su una relazione dell'80: si dia piuttosto incarico a quei due medici di fare una relazione aggiornata che ci offra un quadro complessivo. Se invece è vero che non ci si può basare sulle statistiche, se è vero che non ci si può basare sui ricoverati all'ospedale perché non fanno testo, se non è vero niente ... allora diciamo che in Valle d'Aosta non si consumano alcolici e che, grazie al cielo, si beve solo acqua minerale e coca-cola e buona notte al secchio!
Lo scopo di questa mozione è di dare mandato al competente assessorato di realizzare un'indagine o di aggiornare un precedente studio conoscitivo sul fenomeno dell'alcolismo. Se è vero che la relazione è riferita al 1980, aggiorniamola al 1985, così l'Assessore potrà riferire in Consiglio sulla base di elementi certi. Mi sembra invece che l'Assessore proceda per tentativi presentando un'altra relazione del Dottor Vietti, "Alcolismo: una tossicomania trascurata. Aspetti e prevenzioni", che, guarda .caso, tratta proprio il discorso della prevenzione che deve essere fondata su certezze e non su ipotesi.
Visto che non ero a conoscenza dei dati citati dall'Assessore, io propongo di modificare il testo della mozione, cambiando: "di dare mandato al competente Assessorato di riaggiornare lo studio conoscitivo già operato sul fenomeno dell'alcolismo in Valle d'Aosta a tutto l'85, con particolare riferimento alle sue cause". Di più non posso chiedere, altrimenti ritiro la mozione, e con questo emendamento la sottopongo all'attenzione dell'Assessore.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale Voyat; ne ha facoltà.
VOYAT (U.V.): J'avais déjà dit qu'il s'agit de l'engagement de fournir non seulement la relation de l'année 1980, mais aussi toutes les données que nous avons sur la question de l'alcolisme en Vallée d'Aoste et surtout sur ceux qui ont été hospitalisés à Aoste. Si on me demande de conduire toute une recherche de la part de l'Assessorat moi je dis que nous n'avons pas la possibilité de la faire. Donc, il s'agit uniquement de donner les données que nous avons sur ceux qui ont été hospitalisés à Aoste, je l'ai déjà dit avant, nous l'acceptons, mais cela sans approuver la motion ou la modifier.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola per dichiarazioni di voto metto in approvazione la mozione nel testo originario presentato:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 22
Votanti: 9
Favorevoli: 9
Astenuti: 13 (Bondaz, Chabod, Faval, Fosson, Lanièce, Maquignaz, Martin, Perrin, Pollicini, Ricco, Rollandin, Stévenin e Voyat)
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE: Dichiaro chiusi i lavori. Il Consiglio è già convocato a domicilio per i giorni 18 e 19 corrente mese.
La seduta è tolta.
L'adunanza termina alle ore 20.13.