Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 248 del 20 aprile 1983 - Resoconto

OGGETTO N. 248/VII - RATIFICA DI DELIBERAZIONI ADOTTATE DALLA GIUNTA REGIONALE IN VIA D'URGENZA.

Oggetto n. 7309 in data 31 dicembre 1982: Approvazione ed impegno della somma di lire 80.000.000 per lavori di straordinaria manutenzione dello stabile di proprietà regionale denominato "Eremo" sito in Fraz. San Romolo, in Comune di Sanremo.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Péaquin, ne ha facoltà.

PEAQUIN - (P.C.I.): Vorrei sapere, se possibile, di quali lavori si tratta, perchè nella delibera di Giunta non è specificato.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ANDRIONE - (U.V.): Si tratta di lavori di ordinaria manutenzione, tinteggiatura e ripasso di tutti i tubi. Qualche intervento riguarda i frigoriferi, la cucina, insomma tende a rendere il complesso perfettamente agibile perchè purtroppo quell'edificio, nelle more delle trattative si è leggermente degradato. Questi sono degli interventi inevitabili, come del resto per qualsiasi altro stabile.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 26

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 1133 in data 25 febbraio 1983 Approvazione ed impegno di spesa per la prosecuzione di lavori di scavo archeologico nel cortile e negli scantinati dell'edificio dell'ex Caserma Challant, sito in P.za Roncas, in Aosta Esecuzione dei lavori in economia diretta. Revoca precedente deliberazione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Nebbia, ne ha facoltà.

NEBBIA - (P.S.I.): Volevo solo sapere se i lavori principali per il recupero della caserma procedono o sono ritardati dall'esecuzione di questi altri.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Minuzzo, ne ha facoltà.

MINUZZO - (P.S.D.I.): Non è specificatamente per quanto concerne questa delibera di Giunta, però volevo chiedere una informazione all'Assessore Pollicini, visto che si parla di scavi archeologici e quindi di conservazione di reperti archeologici e di edifici di particolare interesse culturale e storico. Chiedo, se possibile, visto che si sta ristrutturando la Torre del Lebbroso e sono quasi ultimati i lavori, che il comignolo sia costruito in modo che sia in armonia con la costruzione. E' inconcepibile, su una torre di quell'epoca, mettere un comignolo prefabbricato.

Non so se ci sono dei motivi specificatamente culturali per cui si è pensato di fare quel comignolo.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore Pollicini, ne ha facoltà.

POLLICINI - (D.P.): Per quanto riguarda l'inizio dei lavori per la definitiva ristrutturazione dell'ex caserma Challant che diventerà poi museo archeologico regionale, il ritardo principale è dovuto alla persistente presenza di inquilini che nonostante cause giudiziarie, continuavano a rimanere nella costruzione. Finalmente adesso l'edificio è liberato da questo peso, gli scavi non influiscono perchè si va avanti nei lavori. La progettazione esecutiva è quasi ultimata; è probabile che un primo appalto dei lavori avvenga nella prima metà di questo anno.

Quanto alla domanda del Consigliere Minuzzo, devo dire che il restauro praticamente è ultimato. La direzione lavori è stata effettuata dalla Sovraintendenza, la cui esperienza è tale che almeno personalmente non ritengo di dover contestare le scelte che fanno le persone che hanno una professionalità certo superiore a quella della gente comune che guarda.

Esistono varie teorie, una delle quali abbastanza seguita dalla nostra Sovraintendenza, secondo la quale tutto ciò che è aggiunto, che è nuovo, non deve apparire uno scimmiottamento dell'antico; deve restare nuovo addirittura ponendosi come un contrasto, non deve essere cioè una mimetizzazione. Questo contrasto mette in risalto la differenza fra le due epoche.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 28

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 1284 in data 4 marzo 1983: Lavori di costruzione delle opere murarie di un parcheggio interrato sotto il piazzale dell'autostazione in Comune di Courmayeur. Appalto dei lavori a licitazione privata. Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Poichè si tratta di un'opera poco rilevante, un miliardo e 800 milioni, vorrei sapere dall'Assessore Borbey quale procedura è stata seguita per dare notizia di questo appalto, se sono state indicate tutte le ditte iscritte nell'elenco regionale, se sono state invitate ditte esterne e se l'appalto è già avvenuto.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Borbey, ne ha facoltà.

BORBEY - (D.C.): La proceduta è quella di legge, le ditte indicate sono quelle che sono state approvate con deliberazione della Giunta regionale in due fasi; sono state fatte delle richieste da parte di ditte, le quali sono state valutate dalla Giunta regionale. In parte sono state accettate ed in parte no perchè la prassi è sempre stata quella che la Giunta regionale invita le ditte di fiducia e quindi l'appalto è già stato esperito con circa una decina di offerte fatte. Quanto al ribasso, è del 25% all'impresa Follioley.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): La sistemazione idraulica del torrente Lys è un argomento importante. Anche qui l'importo è di 512 milioni.

Per quello che riguarda i torrenti abbiamo notato delle disparità di comportamento da parte delle imprese e vorremmo capire qualcosa di più anche rispetto ai criteri scelti dall'Amministrazione. Per le strade abbiamo fatto un'analisi che abbiamo esposto nell'ultimo Consiglio; per i torrenti credo che bisognerà procedere a qualcosa di analogo, perchè se è vero che i prezzi dell'Amministrazione sono quelli di volta in volta più idonei, non si riesce a capire come in un appalto i ribassi siano dell'1%, nell'altro del 40%, in alcuni del 50% e passa e solo le stesse imprese. Chiedo all'Assessore quali accorgimenti per questo tipo di lavoro possiamo trovare perchè non ci siano oscillazioni del genere da ribassi dell'1% a ribassi di oltre 50%. Se l'Assessore non ha qualche nuova spiegazione da darci, ci asterremo su questo tipo di delibere che riguardano i torrenti.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Borbey, ne ha facoltà.

BORBEY - (D.C.): Penso sia inutile che stia qui a dare spiegazioni al Consigliere Mafrica, quando sappiamo bene perchè continua a fare questo discorso. I lavori possono essere di diversa impostazione e noi purtroppo, alcune volte può essere anche colpa degli uffici, non sempre andiamo a valutare lavoro per lavoro, a fare un'analisi specifica per dire, qui conviene tenere il prezzo al 20% in meno perchè è facile accesso o perchè il pietrame è sul posto. Se ad esempio c'è il 70%-80% di scavo di sbancamento e non muratura, li le imprese fanno dei ribassi fortissimi perchè fanno lavorare i mezzi; invece se ci sono murature o altri lavori più piccoli il discorso è già molto meno appetibile. Quindi ogni lavoro è un discorso a sè ed avrà un ribasso d'asta diverso, proprio perchè ci sarà la concorrenza fra le imprese. Nei grossi lavori ed in quelli tipo Courmayeur o Pont Saint Martin l'analisi nostra è più precisa. L'ho detto una volta che a Courmayeur l'appalto è anomalo nel senso che il 37% di ribasso è esagerato; del resto ogni appalto ha una storia a sè, perchè sono le differenze di quantitativi delle opere che portano ad una differenza di appetibilità delle imprese.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 24

Votanti: 17

Favorevoli: 17

Astenuti: 7 Bajocco, Carral, Cout, Dolchi, Mafrica, Péaquin, Tonino.

Il Consiglio approva

Oggetto n. 1402 in data 11 marzo 1983:

Concessione al Comune di Aosta di un contributo di lire 17.000.000 per l'organizzazione e la gestione di soggiorni marini per minori nell'anno 1982. Approvazione e liquidazione di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 24

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 1443 in data 11 marzo 1983:

Lavori di ristrutturazione ed adeguamento della palazzina sita presso l'Agraria Regionale in Via Clavalité 11, in Comune di Aosta. Appalto a licitazione privata. Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 25

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 1450 in data 11 marzo 1983: Lavori di completamento dello stabilimento Rossignol Ski Potes Vallée d'Aoste S.p.A. in comune di Verrayes. Esecuzione dei lavori in economia diretta.

Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Vorrei sapere dall'Assessore se ha sottomano i dati definitivi circa la costruzione dello stabilimento di Champagne.

PRESIDENTE: ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Borbey, ne ha facoltà.

BORBEY - (D.C.): La cifra esatta non la so; mi riservo però di far pervenire oggi pomeriggio al Consigliere Mafrica la cifra esatta spesa sino ad oggi.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 28

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 1452 in data 11 marzo 1983: Lavori di completamento della Scuola elementare e materna di Antagnod, in Comune di Ayas (2° Lotto). Approvazione di perizia di variante e suppletiva.

Approvazione ed impegno di spesa. Approvazione di nuovi prezzi. Concessione di proroga.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 27

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 1465 in data 11 marzo 1983: Concessione di un ulteriore contributo di lire 47.000.000 a saldo al Comitato organizzatore della Coppa del mondo maschile svoltasi a Courmayeur il 14.12. 1982. Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 27

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 1466 in data 11 marzo 1983: Concessione di un ulteriore contributo di lire 70.000.000 al Comitato organizzatore della Coppa del mondo di bob svoltasi a Breuil-Cervinia dall'8 al

17 gennaio 1983. Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 27

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 1545 in data 11 marzo 1983: Lavori di prosecuzione della galleria paramassi in località Molère della strada regionale di Valsavarenche. Appalto dei lavori a licitazione privata. Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 27

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 1559 in data 11 marzo 1983: Modifica del piano triennale per la realizzazione di attrezzature turistico-sportive.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il

Consigliere Nebbia, ne ha facoltà.

NEBBIA - (P.S.I.): Vorrei avere dei chiarimenti perchè, al di là delle necessità o meno di costruire una infrastruttura in questo Comune (il testo della delibera non chiarisce i motivi) si è realizzato un piano regionale, mentre invece sembra da come la delibera è formulata, che si torni alla vecchia pratica cui a seguito della richiesta di un Comune, si fa una modifica e quindi il piano non serve più a nulla. Vorrei dei chiarimenti in proposito.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino, ne ha facoltà.

TONINO - (P.C.I.): Sono stato preceduto dalle osservazioni fatte dal Consigliere Nebbia. Voglio comunque chiedere di che tipo di struttura sportiva si tratta, Qui si parla fra l'altro di ristrutturazione e sistemazione, par di capire di una cosa esistente.

La seconda questione riguarda questo metodo; vorrei cioè chiedere se per piano triennale di scorrimento si intende che ogni volta che un Comune fa una richiesta questa si inserisce nel piano, per cui lo scorrimento è determinato dall'entità della richiesta ai Comuni. Mi sembra che questo metodo sia diverso da quello che ha scelto il Consiglio al momento in cui ha approvato il piano. E' sempre possibile cambiare opinione, evidentemente.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere De Grandis, ne ha facoltà.

DE GRANDIS - (P.R.I.): Oltre alle domande che sono già state poste, vorrei capire anche cosa significa esattamente una delibera di questo tipo. Qui si parla di inserire nel piano del programma triennale sportivo una nuova opera di cui gradirei conoscere le caratteristiche e la destinazione esatte, ma vorrei anche capire cosa significa inserirlo nel piano. Verrà realizzata quando? Quali saranno i costi e da dove verranno distratti i fondi? Da altre opere sportive del piano?

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Dalla descrizione della delibera pare di capire che si tratta di un'opera di non elevato importo, quindi chiedo l'ammontare di questa opera all'Assessore e se, come arguisco, si tratta di un'opera di costo limitato, mi chiedo se vale la pena di fare il discorso della modifica del piano triennale. Diventa proprio una piccola modifica che però rischia di sconvolgere una logica.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tamone, ne ha facoltà.

TAMONE - (U.V.): Vu que nous sommes dans l'argument, moi je voudrais poser à l'Assesseur Pollicini une question qui élargit un peu le problème: à quel point sommes-nous dans la réalisation de ce plan? En effet, lorsque nous l'avons voté au cours de l'année 1981, on n'avait pas d'oeuvres prévues. Dans ce contexte moi je voudrais insérer, si l'Assesseur Pollicini voudra bien me répondre, la question de la patinoire d'Aoste, dont l'exigence est reconnue un peu par tout le monde. Il y a eu, à propos de cette structure, une contestation quant à ce qui est l'aspect esthétique de la structure même, voire si ce problème a été resolu, parce que, dans ces jours, il y a un peu de polémique dans la ville d'Aoste sur l'esthétique des bâtiments qu'on va construire.

Il y a eu une polémique récente entre le Syndic d'Aoste et la "Commissione edilizia" en ce qui concerne des bâtiments qui devaient être construits au quartier Dora. Je peux être d'accord que l'exigence de bâtir est importante et on peut faire un peu ce qu'on veut, mais je crois qu'aussi l'aspect esthétique des bâtiments est une chose importante et on ne peut pas continuer à construire une ville laide, comme on a fait jusqu'à maintenant. Dans ce sens je voudrais simplement poser la question à M. Pollicini pour ce qui concerne la patinoire d'Aoste, qui est insérée dans un contexte de structures sportives suffisamment importantes et même réalisées, et je me réfère surtout à la piscine couverte, d'une façon valable on ne voudrait pas avoir maintenant, pour faire vite et car la structure coûte un peu moins, la réalisation d'une patinoire qui soit une poignée dans l'oeil, dans cette zone car ça serait quand même gâter une localité, qui, à mon avis et jusqu'à maintenant est très bien entretenue.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Nebbia, ne ha facoltà.

NEBBIA - (P.S.I.): C'è stato un equivoco sui tempi, comunque quello che avrei detto dopo l'opinione dell'Assessore Pollicini lo posso anche anticipare, essendo relativo all'opinione espressa dal Consigliere segretario Tamone. Condivido le preoccupazione che il Consigliere Tamone ha espresso e direi che a volte anche alcuni organismi pubblici si trovano costretti ad adottare certe soluzioni quando all'origine non si è fatta particolare attenzione alle scelte. A volte le scelte iniziali condizionano tutto l'iter di una qualsiasi pratica, per cui, e qui scusate se intervengo in modo professionale, sarebbe sempre opportuno scegliere bene all'origine per non doversi salvare poi dopo come si dice in "corner".

Per cui penso anch'io che un qualsiasi edificio pubblico è un qualcosa che resta nel nostro contesto e forse un ritardo potrebbe migliorare la situazione di tutto il nostro ambiente.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore Pollicini, ne ha facoltà.

POLLICINI (D.P.): Non citerò i nomi dei Consiglieri per brevità ma penso di dare le risposte a tutte le domande che sono state avanzate. Sulla modifica al piano delle infrastrutture turistico-sportive, chiaramente i piani non sono degli strumenti rigidi, devono anche avere la capacità di essere aperti ad esigenze che si possono esaminare ed anche accogliere.

Questo tipo di esigenza nasce in un Comune innanzitutto per tipo di intervento, cioè l'unico modo che ha la Regione di intervenire nelle infrastrutture turistico-sportive è attraverso ciò che è compreso oggi nel piano, non essendo possibile un tipo di intervento che esca da questo piano; quindi se vi è una scelta di intervento per quanto riguarda un'opera che è ritenuta alla luce dei fatti odierni utile ed opportuna, prima bisogna che questa sia inserita nel piano, dopo può essere finanziata. Il bilancio infatti prevede 2,5 miliardi per le opere a livello regionale e mezzo miliardo per le opere a livello comunitario che sono spendibili solo per le opere che vengono realizzate nell'ambito del piano stesso; quindi prima di poter affrontare la possibilità di finanziamento occorre che queste opere siano inserite nel piano. Questo tipo di richiesta avanzata dalla Comunità montana per la ristrutturazione di questa struttura turistico-sportiva è una occasione che il Comune ha di potersi dotare visto, che è considerato piuttosto emarginato sotto l'aspetto di infrastrutture di qualsiasi genere, di una struttura che consente di fare dello sport al coperto. E' una struttura già esistente, da acquisire, il cui costo è modesto, tanto è vero che non è un'opera a livello regionale ma a livello locale con un contributo pari al 60%, così come prevede la legge.

E' vero che è una correzione del piano, è anche vero però che il piano non deve essere rigido a eventuali modifiche che possono presentarsi nel corso del tempo. Il costo dell'opera penso non sia complessivamente superiore ai 200 milioni; le dimensioni dovrebbero essere 20 x 40 ca. Per quanto riguarda il discorso più ampio di ciò che si è realizzato con il piano delle infrastrutture turistico-sportive da quando è partito, lo si è fatto in funzione delle disponibilità finanziarie che sono quelle che il Consiglio ha approvato. Posso dire che il primo intervento è stato quello del completamento del Palazzetto dello Sport di Saint-Vincent, il cui costo non era stato ancora coperto, quindi una fetta non indifferente della prima tranche del bilancio dello scorso anno è stata la copertura dei costi di ultimazione del Palazzetto dello sport, che mi pare abbia avuto un ottimo risultato.

Poi è stato realizzato, visto che il Comune di Aosta non provvedeva, il rifacimento totale e completo della pista di atletica che era diventata impercorribile, spendendo 370 milioni. Il Comune di Aosta, non ha versato neppure una lira anche se è una sua infrastruttura; non provvede neppure alla verniciatura delle ringhiere che stanno consumandosi dall'ossido, per cui il campo, pur essendo un'opera comunale, è in uno stato di pietoso abbandono.

Altri interventi compresi nel piano: abbiamo coperto lo Stadio del Ghiaccio a Courmayeur, che è venuto a costare 1 miliardo 40 milioni ed è stato inoltre portata avanti la copertura della patinoire di Aosta. (La richiesta della concessione edilizia è stata avanzata dalla Giunta regionale in data 14.9. 1982).

Non accetto certe osservazioni sulle caratteristiche estetiche della copertura per due aspetti: primo, perchè viene ubicata in una zona di capannoni industriali, quindi ritengo un giudizio temerario quello di richiedere un'opera d'arte; secondo, è stato considerato anche il costo della copertura, se si voleva fare un'opera d'arte i costi erano diversi; noi abbiamo coperto 1800 mq. con 570 milioni. Forse sta qui la causa dell'atteggiamento che abbiamo avuto da parte del Comune, cioè il progettista scelto ci è stato suggerito dalla Federazione Italiana di Hockey; si tratta dell'ing. Siniscalco che è un componente della Federazione, oltre che professore universitario. Certamente si sono trovate delle motivazioni che stranamente non erano state trovate per altre costruzioni nello stesso ambito. La concessione edilizia arrivata dopo la minaccia che se entro il mese di aprile il Comune di Aosta non avesse provveduto, avremmo dirottato quel finanziamento verso altre spese, perchè i ritardi del Comune ci sono costati 70 milioni (tanto è l'aumento dei costi dall'epoca ad oggi).

Altre opere sono in tennis come opera a livello comunitario in Pré-SaintDidier e Courmayeur; dovremo appaltare la piscina di Verrès, ed abbiamo in corso altre richieste e domande in fase di esame. Complessivamente questo è l'impegno compatibile con la disponibilità finanziaria.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Nebbia, ne ha facoltà.

NEBBIA - (P.S.I.): Rifiuto totalmente l'accusa di difendere una corporazione sempre che questa esista. Credo in questo Consiglio di avere dimostrato di essere estraneo ad interessi personali o attività di tipo professionale. Questo tipo di accusa non mi tocca e non me ne curo più di tanto.

Voglio solo ricordare due cose all'Assessore, ma prima faccio un'altra premessa, che non faccio parte della Commissione edilizia del Comune di Aosta e non conosco il progetto del Prof. Siniscalco; ho dei dati che mi sono stati riferiti; e conosco le valutazioni che la Commissione edilizia ha fatto. Come ho detto, ricordo due cose: la prima è che il territorio del Comune di Aosta finisce dove iniziano i capannoni vicini alla zona sportiva, che fanno parte del territorio del Comune di Gressan. Sappiamo bene che le competenze nel campo dell'edilizia sono prettamente comunali e quindi se sono stati realizzati i capannoni che sono sul ciglio della Dora, che impediscono un tracciato valido per l'autostrada, questo non è a causa del Comune di Aosta. Se poi sono brutti, ancora meno. Altra cosa; nel 1973-74 il sindaco di Aosta, il democratico popolare De Vecchi, aveva fatto progettare dal redattore del piano regolatore, arch. Bertola, un piano per la zona sportiva della città, che prevedeva una sistemazione delle attrezzature sportive coperte, palazzo del ghiaccio, bocciodromo, piscina, che tenesse conto di un criterio prevalente, oltre ad altri evidentemente, e cioè la tipologia della tre strutture dovesse essere analoga anche se realizzata in tempi diversi. Mi risulta che il progetto della copertura della pista di pattinaggio è contradditorio con questa indicazione generale programmatica, individuata otto anni fa. Probabilmente il progettista non ne era a conoscenza.

Per altre cose non voglio entrare nè in merito nè in polemica, perchè credo che se ne dovrebbe parlare con più conoscenza di causa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Non intervengo nel merito della delibera, ma credo di dover osservare qualcosa di distorto nell'atteggiamento dell'Assessore Pollicini, nel senso che inizialmente ha detto, per sottolineare gli interventi regionali, i difetti dell'Amministrazione del Comune di Aosta rispetto agli impianti sportivi. Non credo che sia compito nostro difendere l'operato della Giunta comunale perchè siamo all'opposizione anche al Comune di Aosta, semmai problemi di questo tipo dovrebbero esistere fra la maggioranza della Regione e la maggioranza del Comune di Aosta. Non mi pare giusto mettere in evidenza i mancati interventi del Comune di Aosta senza tener conto della disponibilità finanziaria della Regione e delle ridotte disponibilità finanziarie che hanno i Comuni. Quando i Comuni non intervengono può essere anche per mancanza di volontà politica o incapacità degli Amministratori, ma può essere anche perchè le finanze dei Comuni sono molto ristrette e i Comuni sono soffocati dalla normativa dello Stato, e secondo noi anche da un intervento regionale che non è fatto come dovrebbe. Il secondo elemento che ho trovato brutto è il modo di impostare i problemi dell'Assessore, il quale dice che ha chiesto al Comune di Aosta per il palazzetto del ghiaccio di concedere la licenza edilizia entro trenta giorni, altrimenti la Regione avrebbe dirottato i finanziamenti.

Non conosco la questione urbanistica, ma un Comune non può essere sottoposto da parte della Regione a ricatti di questo genere. L'autonomia per le decisioni urbanistiche nel Comune di Aosta spetta al Comune e gli Amministratori comunali ne risponderanno solo di fronte alla popolazione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Lanivi, ne ha facoltà.

LANIVI - (D.P.): Il mio voto è favorevole, volevo solo precisare alcune cose dette in questo Consiglio, soprattutto sullo studio di quel piano datato più di dieci anni fa per la predisposizione di infrastrutture sportive al Comune di Aosta. Era un piano che tendeva a dare razionalità e una possibilità di utilizzare l'intera area che va dalla Regione Tzambarlet fino ad essere adiacente al Cimitero di Aosta. Il criterio generale era quello di collocare in modo razionale tutta questa enorme area, relativamente alle dimensioni di Aosta, destinandola alla pratica dello sport. Quindi quel piano non scendeva nei particolari architettonici dei singoli impianti, ma tendeva a dare una razionalità agli insediamenti di questi impianti.

Va detto con un certo rammarico che il Comune non ha seguito questo piano per cui a parte la piscina coperta, che trovava collocazione, per gli altri impianti non sono state seguite quelle soluzioni che avrebbero reso godibile quell'area.

Qui non credo sia il caso di fare degli eccessivi processi all'Amministrazione comunale, va però rilevato un dato di fatto che, per esempio, quella grande macchia di asfalto che adesso è davanti alla piscina coperta, non era stata prevista, come pure certi altri impianti non erano previsti in questo modo. Ha ragione l'Arch. Nebbia quando dice che l'area a sud degli impianti e a nord della Dora appartiene al Comune di Gressan, fino alla rete di recinzione della piscina coperta; è altrettanto vero che gli altri capannoni della cosidetta zona artigianale, costruiti ad est degli impianti sportivi e che danno un significato d'insieme all'area, e non positivo secondo me, non sono del Comune di Gressan, ma di quello di Aosta. Il problema di quel piano dell'anno 1972 era quello di dare con quello studio una razionalità agli insediamenti sportivi di quella zona e non scendeva nei dettagli architettonici. Va detto che originariamente vi era un unico progetto per il bocciodromo coperto e lo stadio del ghiaccio. Mi auguro che la costruzione che si andrà a fare per la copertura della pista di ghiaccio non comprometta l'insieme delle opere.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 25

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 1823 in data 28 marzo 1983: Legge 5.8.1978, n. 457. Revisione dei criteri per l'individualizzazione dei soggetti incaricati della realizzazione dei programmi di edilizia agevolata-convenzionata relativi al quadriennio 1982-85.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino, ne ha facoltà.

TONINO - (P.C.I.): I ritardi della Regione nell'applicare la legge n. 457 del 1978, richiamati dalla stessa delibera di Giunta quando spiega che questi criteri per selezionare le cooperative finanziabili sono approvati e predisposti in attesa della L.R. di cui all'art. 25 della 457, sono ritardi che pesano negativamente perchè rispetto a questo metodo che si sta scegliendo per la individuazione delle cooperative finanziabili, stanno emergendo alcuni problemi che sono degni di nota. Mi riferisco in particolare al fatto che le cooperative nel momento in cui partecipano al bando non conoscono quali sono i punteggi relativi alle singole voci; il bando è stato pubblicato senza questo dato per cui le aspettative vengono deluse, ci sono cooperative che sono convinte di avere punteggi elevati, non possono fare i calcoli preventivamente, si trovano indietro, per cui credo che questa esperienza debba essere rimeditata e ripensata. Faccio parte della Commissione apposita nominata dal Consiglio che segue questa vicenda e sulla base delle esperienze maturate in quella Commissione credo sia importante stabilire con legge quali sono i tempi, le procedure, i metodi con cui le cooperative partecipano, e non ogni volta trovarsi in ritardo rispetto ai tempi fissati a stabilire di volta in volta criteri e punteggi. Questa è una raccomandazione che faccio alla Giunta nel senso di invitarla a presentare un disegno di legge organico sulla materia. Credo che dovremo ritornare in Commissione a valutare questa graduatoria relativa alle cooperative, perchè le osservazioni che alcune di queste Cooperative mi risulta stanno presentando, siano prese in considerazione in vista del prossimo bando e dei prossimi punteggi.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Borbey, ne ha facoltà.

BORBEY - (D.C.): E' sempre la solita tiritera dei ritardi; si sa bene che tutto il biennio 1982-1983 è già localizzato, non abbiamo altri fondi. Se li avremo è perchè ad un certo punto benevolmente, la Regione deciderà se pagare con i propri fondi i debiti, essendo lo Stato in difetto per finanziare queste cooperative. Non vorrei che il discorso del Consigliere Tonino rispecchiasse l'amarezza di alcune cooperative che credevano di essere inserite e non lo sono state. Può essere forse l'amarezza di alcuni membri della Commissione, che forse pensavano che alcune cooperative fossero inserite mentre invece non ci sono. I criteri sono quasi uguali a quelli che abbiamo fissato tre anni or sono e cioè che l'anzianità della Cooperativa dà il punteggio massimo; per il resto, è la localizzazione che definisce. Il Consigliere Tonino queste cose le sa benissimo.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 24

Votanti: 24

Favorevoli: 22

Astenuti: 2 (Bajocco, Carlassare)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 1850 in data 28 marzo 1983: Concessione e liquidazione al Consiglio del Circolo didattico I di Aosta di un contributo straordinario di lire 2.400.000 per l'effettuazione di una visita di studio all'estero.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 24

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 1923 in data 28 marzo 1983:

Concessione di garanzia fideiussoria della Regione a favore dell'Istituto bancario San Paolo di Torino nell'interesse della Società "Becca d'Aver - Cooperativa Allevatori Verrayes a responsabilità limitata" con sede in Verrayes. Approvazione dello schema dell'atto di fideiussione.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 25

Il Consiglio approva all'unanimità