Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 243 del 20 aprile 1983 - Resoconto

OGGETTO N. 243/VII - TRATTATIVE PER LA CESSIONE ALLA REGIONE DELL'AREA DELLO STABILIMENTO DELLA CHATILLON S.P.A. E PER LA RICERCA DI UN'ATTIVITA' SOSTITUTIVA. (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Carlassare che viene abbinata, trattandosi dello stesso oggetto, all'interpellanza presentata dai Consiglieri Mafrica, Péaquin e Tonino.

INTERPELLANZA

PRESO ATTO che nel corso della riunione del 28.3.1983, tra la Dirigenza Montefibre e la Commissione speciale del Consiglio per la Châtillon, il dottore Tramontana ha esplicitamente affermato che non sono mai state avviate trattative ufficiali con la Giunta circa la cessione alla Regione dell'area dello stabilimento;

RITENENDO queste affermazioni in netto contrasto con quanto sostenuto dal Presidente della Giunta, che in più occasioni ha affermato, su specifiche domande per avere delucidazioni in merito, che le trattative per l'acquisizione di detta area erano avviate;

INTERPELLA

il Presidente della Giunta per sapere:

se corrispondono al vero le affermazioni del Dott. Tramontana;

in caso affermativo, perchè queste trattative non sono state avviate;

in caso negativo, quali sono, nel dettaglio, le proposte e gli elementi emersi dalla trattativa tra le parti interessate e quando si prevede potrà essere conclusa.

F.to A. Carlassare

In numerose occasioni i rappresentanti della Giunta hanno affermato che sarebbe stata fornita entro il 15 aprile una risposta definitiva rispetto alle possibilità di avere immediatamente un'attività sostitutiva per i lavoratori dell'ex Montefibre di Châtillon.

Ciò premesso i sottoscritti Consiglieri del Gruppo comunista

INTERPELLANO

il Presidente della Giunta per conoscere:

l'attuale stato delle trattative con società interessate ad insediarsi nell'area della Châtillon S.p.A.;

il punto a cui si trova la trattativa con la Montefibre per la cessione delle aree.

F.ti Mafrica, Péaquin, Tonino

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassare per illustrare l'interpellanza da lui presentata, ne ha facoltà.

CARLASSARE - (N.S.): Penso non sia il caso di sottolineare l'importanza che ha per tutta l'economia della Regione la risoluzione rapida e possibilmente definitiva del problema riguardante la liquidazione effettuata dalla Società Montefibre dello stabilimento di Châtillon. Uno degli elementi fondamentali per addivenire a delle soluzioni occupazionali alternative è la possibilità di avere, ad un costo congruo, l'area di detto stabilimento; questo perchè tutte le soluzioni passano necessariamente attraverso l'insediamento in quest'area di diversi altri stabilimenti, di strutture occupazionali di tipo diverso.

In più occasioni il Presidente della Giunta ed il Coordinatore della Commissione speciale della Châtillon, Consigliere Tamone, avevano affermato che le trattative fra la Giunta e l'Amministrazione di quella società per l'acquisizione regionale dell'area erano avviate; una volta, incontrandomi con il Presidente della Giunta, gli ho chiesto se queste trattative potevano essere considerate ufficialmente aperte ed ho avuto risposta affermativa.

Nel corso della riunione del 28 marzo con il dott. Tramontana, Amministratore delegato della Montefibre S.p.A., questi ha affermato che non ha avuto nient'altro che dei "pourparlers" con il Presidente della Giunta e che le trattative per l'acquisizione dell'area dello stabilimento della Regione, non erano per lui assolutamente aperte. Quindi abbiamo due versioni assolutamente contrastanti e mi pare non sia il caso di sottolineare che se il dott. Tramontana ha ragione, ci troviamo in una situazione oltremodo difficile, perchè non sappiamo a livello ufficiale se c'è la disponibilità da parte di quella società di cedere l'area. Da qui ne derivano le tre domande che ho inteso porre al Presidente della Giunta e cioè se corrispondono al vero le affermazioni del dott. Tramontana che smentiscono le affermazioni in più riprese fatte dal Presidente della Giunta, in caso affermativo perchè non sono state avviate queste trattative e per quale motivo, ed infine, se il dott. Tramontana ha fatto un'affermazione gratuita che non corrisponde al vero, quali sono nel dettaglio le proposte e gli elementi emersi da questa trattativa. In altri termini quanto questa società vuole per cedere l'area, se è disponibile a cederla attraverso dei pagamenti rateali oppure a blocchi distinti e separati, se l'intervento del Ministro in questo senso si è già fatto sentire e che in che misura, e se la trattativa sta procedendo di pari passo con le voci che danno per avviati tutta una serie di incontri e di trattative con delle società che dovrebbero installarsi in detta area.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Anch'io ho fatto riferimento a dichiarazioni del Presidente della Giunta e del Coordinatore della Commissione Montefibre. In numerose occasioni si era fissata la data del 15 aprile come un termine entro il quale probabilmente dovevano venire risposte definitive da parte di una serie di ditte interessate ad attività sostitutive nel Comune di Châtillon. Il 15 aprile è arrivato, finora abbiamo notizie vaghe e una lettera del Consigliere Tamone, Coordinatore della Commissione Montefibre, ci dice che purtroppo non è ancora in grado di darci delle notizie definitive.

Abbiamo invece appreso dai giornali e dalla radio che sarebbero venuti fuori i nomi di aziende interessate, quindi chiediamo al Presidente della Giunta come stanno le cose. Lo stesso Presidente della Giunta finora aveva parlato di una possibile attività alimentare legata alla Cirio e di un'altra attività. Noi abbiamo sentito parlare della Clami. Vorremmo avere conferma di questa notizia, perchè se si trattasse della Clami, dovremmo dire che per noi è una vecchia conoscenza e dovrebbe esserlo anche per il Consiglio.

Già nel 1978 il nostro Gruppo con interpellanze, mozioni che poi hanno avuto un seguito anche nel 1979, si era interessato all'insediamento della Clami nell'area di Saint Marcel. Eravamo stati informati dall'Amministrazione comunale di questa località di questa possibilità ed avevamo chiesto alla Giunta come mai non era stata data risposta ad una domanda già presentata da due anni. Per tutto il 1978/79 a queste nostre interpellanze, interrogazioni e mozioni sono state contrapposte delle obiezioni rispetto alla difficoltà che si aveva di insediare un'attività che poneva problemi agli agricoltori valdostani, in quanto lavora latte francese, e per altre ragioni. Vorremmo sapere dal Presidente della Giunta se qualcosa è cambiato rispetto ad allora e se effettivamente oggi c'è un interesse, da parte della Giunta regionale, a questa domanda che ormai ha sette anni. Ci interessa infine sapere a che punto sono le trattative con la Montefibre per la cessione dell'area ed avere un quadro delle possibilità occupazionali per i lavoratori della Châtillon S.p.A.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ANDRIONE - (U.V.): Per quanto riguarda la prima interpellanza non so come si traduce in italiano "pourparlers", può darsi che non si traduca "trattative"; chiederò spiegazioni al dott. Tramontana su questa questione linguistica. Noi abbiamo parlato, abbiamo fatto una visita all'area della Montefibre, dicendo che eravamo interessati alla parte sud, l'ex Viscosa.

Siamo stati accompagnati in detta visita dal Direttore locale della Montefibre e dal rappresentante di un grosso gruppo alimentare della Provincia d'Imperia che si chiama Agnesi, abbiamo fatto la visita per settore ed abbiamo detto che qualora un accordo fosse stato raggiunto, avremmo chiesto di comprare.

C'è stato detto che la Montefibre mette in vendita quegli stabilimenti anzi, io so per via indiretta che la Montefibre ha fatto sapere ai Sindacati e penso che il Consigliere Carlassare ne sia a conoscenza, che vorrebbe con queste cessioni pagare le liquidazioni dei lavoratori ex Montefibre.

Quindi questi "pourparlers" per non dire "trattative", continuano, siamo interessati all'acquisto, sappiamo del resto che c'è un chiaro indirizzo da parte della Casa Madre Montedison di vendere, è stato pubblicato che vendono ad Ivrea, a Pallanza, e sappiamo di essere anche di questi tempi gli unici ad essere interessati a comprare, per il fatto che vogliamo creare dell'occupazione di un certo tipo in quel di Châtillon.

Dopo che il dott. Tramontana ha riferito alla Commissione competente ha parlato anche con me, gli ho fatto presente le idee della Regione in materia e cioè quelle di comprare a dei prezzi convenienti anche perchè in quell'area, una volta acquisita, bisognerà fare degli importanti lavori. La mia proposta non sembra averlo entusiasmato, comunque quando entreremo nel vivo della questione con quei Gruppi che vorranno parteciparvi, noi saremo pronti.

Per quanto riguarda l'altra domanda, confermo che in questi giorni avremo ulteriori trattative; c'è una situazione di stallo fra le ditte concorrenti per occupare l'area di Châtillon, spero di poter dare per l'ultimo Consiglio dei dati più confortanti. Si tratta di grossi investimenti e il problema è quello di chiedere, a chi viene in Valle d'Aosta e può ottenere degli importanti finanziamenti regionali, degli impegni finanziari che abbiano una corrispondenza con quelli che sono gli impegni finanziari della Regione, cosa che mi porta a ricordare al Consigliere Mafrica che con la Clami non raggiungemmo a suo tempo un accordo per una questione di sottoscrizione di capitale; c'era una differenza se ricordo bene, di trecento e qualche milione di lire.

Comunque nel voluminoso incartamento riguardante quella questione, sono contenute tutte le lettere che abbiamo inviato.

Confermo che il rag. Conti della Clami si è rifatto vivo dicendo che il fatturato di quella società è passato da 18 a 35 miliardi e che potrebbe (non in particolare per la Châtillon) essere interessato a riprendere i contatti con la Regione per la produzione ed impacchettamento di latte a lunga conservazione. Stiamo esaminando la proposta probabilmente bisognerà vedere quali saranno le quote di investimento della Regione e le corrispondenti proposte della Clami, anche se la situazione, evolvendosi negativamente, renderà sicuramente l'intervento pubblico sempre più massiccio.

La Clami ha scelto un momento nel quale le Amministrazioni pubbliche sono costrette, per sostenere l'occupazione e di fronte al deterioramento della stessa anche nelle aree vicine, a finanziare maggiormente queste iniziative. Tutto questo è questione di pochi giorni fa ed è ancora in esame.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassare, ne ha facoltà.

CARLASSARE - (N.S.): Il Presidente della Giunta conferma le cose che ci aveva detto; non mi pare del resto che le affermazioni del dott. Tramontana lasciassero dubbio alcuno su cosa intendesse lui per trattative, per cui le riteneva non avviate. Proprio per evitare l'insorgere di equivoci di questo genere, forse sarebbe opportuno che da parte della Presidenza della Giunta si inoltrasse direttamente alla società, eventualmente alla Casa Madre anche, una precisa ed ufficiale richiesta di avvio delle trattative, se non si è in grado di formulare una ipotesi per quanto riguarda la cifra da stanziare ed i pagamenti e le forme di pagamento per riuscire a coprire questa spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Dobbiamo riconoscere che la Montefibre a Pallanza, a Ivrea e probabilmente anche a Vercelli si sta comportando allo stesso modo in cui si è comportata in Valle d'Aosta, cioè calpestando gli impegni; a Pallanza aveva preso l'impegno di fare investimenti per 60 miliardi, poi dalla sera alla mattina ha deciso la chiusura di stabilimenti dove ci sono migliaia di occupanti, ponendo quindi alle Amministrazioni locali dei problemi di dimensioni rilevanti. Di conseguenza, il dott. Tramontana e l'intero gruppo dirigente della Montefibre non possono essere presi come vangelo quando fanno delle affermazioni.

Resta purtroppo il fatto che il Presidente ha confermato di non essere ancora in grado oggi di dare assicurazioni definitive al Consiglio ed ai lavoratori della Châtillon. Si è augurato di poterlo fare nell'ultimo Consiglio. Crediamo che la Giunta regionale dovrebbe fare ogni sforzo perchè questo avvenga; non sarebbe opportuno restare in un periodo come quello elettorale in una situazione fluida, senza decisioni definitive, perchè la cosa si presterebbe a tutte le interpretazioni e illazioni possibili. Quindi chiediamo alla Giunta di fare il possibile perchè per il prossimo Consiglio ci siano notizie sicure e ci sia anche un'idea del numero degli occupati e dell'entità degli interventi da parte pubblica.

Per quanto riguarda la Clami, se la cosa verrà valutata positivamente, noi saremo lieti di avere già tempo fa sollevato questo problema e di avere dimostrato anche che il nostro interessamento che c'era stato all' epoca, perchè ci si era rivolti ad un Comune in cui vi è un'Amministrazione che fa riferimento al nostro partito. Era un interessamento legato a delle proposte reali e non a spinte o interessi particolari del nostro Gruppo. Ci auguriamo che fra tanti concorrenti almeno una di queste attività sia decisa nel più breve tempo possibile.