Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 151 del 10 marzo 1983 - Resoconto

OGGETTO N. 151/VII - RATIFICA DELLA DELIBERAZIONE N. 909, IN DATA 18 FEBBRAIO 1983 ADOTTATA DALLA GIUNTA REGIONALE IN VIA D'URGENZA.

Oggetto n. 909 in data 18 febbraio 1983: Affitto di uno stabilimento industriale e finanziamento di attività produttiva in Comune di Verrès - Approvazione dello schema di convenzione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta. Ne ha facoltà.

ANDRIONE - (U.V.): A causa di alcune imperfezioni linguistiche o per errori di battitura, a pagina 2, par. 1.1., 4° rigo, la parola "società" deve essere sostituita con "convenzione". La società può durare molto più a lungo della convenzione.

A pagina 5, punto 2.3.3, par. 2, dopo la dicitura "la concessione del finanziamento è subordinata alla presentazione di adeguata documentazione di spesa" aggiungere "e di idonea garanzia".

Al termine del 3° capoverso, dopo la dicitura "fino alla concorrenza dell'importo massimo complessivo di £. 4 miliardi" si deve aggiungere la dicitura "subordinato ad idonea garanzia".

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica. Ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Abbiamo su questo argomento presentato numerose interpellanze e mozioni che chiedevano di rioccupare i laboratori della Fiat Engineering, fallita ormai lo scorso anno. Trascorso un anno si trova una soluzione. Dovremmo quindi dirci soddisfatti, sennonché abbiamo alcune cose da rilevare rispetto al metodo seguito dalla Giunta.

Innanzitutto il Presidente della Giunta ha illustrato alcune correzioni doverose al testo, ma non ha illustrato in cosa consiste questo provvedimento, con il quale, in sostanza, per avere 40 posti di lavoro si spendono sette miliardi.

Una questione di metodo innanzitutto: dobbiamo dire che è ormai tradizionale nel comportamento della Giunta - che continuiamo però a non condividere - che sull'insediamento di una nuova attività industriale non si siano consultati i Sindacati nel merito. L'argomento viene in Consiglio, pur essendo a nostro giudizio rilevante, come ratifica della Giunta e senza una preventiva discussione in Commissione.

Ora, una discussione in Commissione avrebbe permesso probabilmente di evitare osservazioni che siamo costretti a fare in aula per ciò che ci riguarda, ma avrebbe consentito a tutti i Gruppi di esaminare con maggiore tranquillità la questione. Il punto principale però è che il provvedimento continua a seguire la falsariga di provvedimenti presi in passato che non hanno garantito la continuità delle attività produttive. Prima di esprimere un giudizio - oggi non siamo in grado di esprimere un giudizio completo - avremmo voluto conoscere alcuni dati sulla solidità dell'azienda e la Commissione poteva essere la sede adatta. Qui si fanno non solo ponti d'oro, ma autostrade d'oro ad una società che viene in Valle d'Aosta promettendo 40 posti di lavoro e noi, come membri del Consiglio regionale, non sappiamo assolutamente nulla di questa società. Avremmo voluto conoscere il fatturato, il numero degli addetti, l'attivo dell'azienda, la situazione finanziaria, eventuali oneri finanziari, tutte notizie che almeno come elementi di massima potevano servirci per dare un giudizio sulla validità della scelta operata dalla Giunta regionale. Queste cose non le conosciamo, questi dati credo che avrebbero potuto tranquillamente essere forniti alla Commissione perchè sono pubblici per la maggior parte delle aziende che operano in Italia e sicuramente il giudizio che il Consiglio dovrà dare sarebbe stato più fondato.

Cosa propone in sostanza con questa convenzione la Giunta regionale?

Propone di acquistare il terreno su cui prima era insediata la FIAT ENGINEERING e di ristrutturare i capannoni in modo che si adattino alla torrefazione del caffé.

Per i terreni abbiamo già speso nel gennaio di questo anno 700 milioni, per ristrutturare il capannone si prevede una spesa di 1,4 miliardi. Questo capannone sarà poi affittato alla COIN-CA attraverso la forma del comodato per cui per i primi cinque anni la società non pagherà alcun affitto, lo pagherà successivamente in misura pari al 6% di quanto la Regione ha speso per acquistare i terreni e per ristrutturare i capannoni esistenti. Poichè l'acquisto dei terreni e le spese per i nuovi capannoni supereranno i due miliardi, questi cinque anni di comodato in cui l'azienda non pagherà alcun fitto equivalgono ad una facilitazione, calcolando il tasso del 6% di oltre 600 milioni. Non è che sia una facilitazione da poco.

Oltre a questi impegni, la Regione utilizza anche quattro miliardi della gestione speciale: 1 miliardo dovrebbe essere utilizzato per una partecipazione azionaria nella società, che da società a nome collettivo dovrebbe poi trasformarsi in S.p.A.; due miliardi dovrebbero essere utilizzati per un prestito obbligazionario novennale al 13%; un altro miliardo dovrebbe essere utilizzato per un leasing a favore della stessa società, mutuo o prestito sempre novennale all'interesse del 13%, quindi si tratta di interessi vantaggiosi rispetto al costo del denaro. La società si assume l'impegno di trasferire la sede legale in Valle d'Aosta, questo può essere interessante perchè poi pagherà delle tasse che ritorneranno in qualche forma nel bilancio regionale, di assumere nel giro di un anno quaranta persone, di assumere mano d'opera locale, di segnalare i nominativi degli assunti alla- Regione, di inviare all'Assessorato all'Industria una relazione sull'attività produttiva e sulla gestione della stessa.

Innanzitutto chiediamo al Presidente della Giunta il senso della segnalazione all'Assessore dei nominativi dei lavoratori assunti. Non vorremmo che ci fosse qualche forma che sfugge ai controlli che vanno fatti dall'Ufficio del Lavoro, pensiamo che sia solo per verificare che la mano d'opera sia locale. Vorremmo poi sapere quali garanzie abbiamo - visto che si preventiva un ingresso della FINAOSTA con l'acquisto di azioni in quella società - sulla solidità e validità della società stessa: se sono stati presi in considerazione gli effetti che quella attività di torrefazione di caffé può avere su attività analoghe che già esistono nella Regione, perchè non vorremmo che si occupassero 40 persone a Verrès per avere poi effetti negativi su attività analoghe in altre zone della Regione.

Chiediamo poi se questo tipo di provvedimenti secondo la Giunta è la nuova strada avviata per tutte le attività sostitutive delle numerose aziende su cui bisognerà intervenire. Se sommiamo i quattro miliardi che vengono dati sotto forma di partecipazione azionaria, di obbligazioni e di mutui agli oltre tre miliardi che si spenderanno o che verranno dati come facilitazione per affitto, arriviamo a sette miliardi di costo per 40 posti di lavoro.

Il discorso che facciamo è che se teniamo un costo analogo per i posti di lavoro necessari per la Montefibre, che sono 320, per la Fortuna West, per l'Inteva, per la SIV, che sono circa 400, arriviamo ad interventi che superano i 100 miliardi, cosa che la Regione non crediamo sia in grado di fare.

Vorremmo avere maggiori elementi prima di dare un giudizio perchè ci sembra che si corra il rischio, ancora una volta, di intervenire per il salvataggio dei posti di lavoro, ma senza avere le garanzie sufficienti sulla validità dell'azienda, ripercorrendo quindi vicende tragiche per l'occupazione in Valle, che già numerose volte si sono ripetute.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassare. Ne ha facoltà.

CARLASSARE - (Dem.Prol. -Nuova Sin.):. Vorrei sottolineare alcuni aspetti di questa vicenda. Mi pare che il comportamento della Giunta e del suo Presidente tenga in scarsissimo conto gli impegni che gli sono stati demandati da questo Consiglio, il quale ha votato una mozione che imponeva al Presidente della Giunta di relazionare ogni qualvolta ci fossero degli elementi di novità per quanto riguarda il settore industriale.

Nella passata seduta ho avuto modo di sottolineare che avevo letto alcune notizie che riguardavano questo episodio e mi è stato detto che quelli erano problemi riportati dai giornali e che non se ne sapeva niente. Qui ci troviamo ad approvare una delibera di Giunta sulla quale il Consiglio non è stato informato nel modo più assoluto, se non a decisione ormai presa. E questa è una questione di metodo.

Ci sono ancora tutta una serie di altri elementi che secondo me è necessario dibattere per far sì che investimenti di questo genere vengano fatti a ragion veduta e non solo di quella - che può essere la più corretta - del Presidente della Giunta o della Giunta, e si tratta di domande che viene facile porsi. Qui si parla di 40 occupati, sono uomini o donne? Quali sono i livelli di specializzazione e di qualificazione di questo lavoro? Si parla di personale tecnico specializzato non reperibile in loco: questi potrebbero essere venti di quei quaranta. Non conosciamo qual è il comportamento tenuto sinora da questa azienda nei confronti dei dipendenti; mi pare che in molti casi sarebbe importante sapere con quale azienda abbiamo a che fare visto che contribuiamo notevolmente ad impiantare questa nuova attività. Non è stato relazionato per niente sul tipo di investimenti che questa società effettuerà in Valle, i macchinari quanto valgono, se li acquista nuovi oppure se sono macchinari riverniciati, che arrivano da Torino o da Milano come in altre occasioni si è verificato. E' vero che qui si promettono 40 posti di lavoro, ci auguriamo che si realizzino, però ritengo - ribadisco quanto detto dal Consigliere Mafrica - che sia ripercorrere una vecchia strada che finora ha dato dei frutti molto controversi se non ha portato a riproporre problemi occupazionali, di crisi aziendale, a cicli che sono il più delle volte determinati dai cicli di facilitazione che riguardano pagamenti e affitto da parte della Regione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tamone. Ne ha facoltà.

TAMONE - (U.V.): Je me souviens de la discussion sur l'argument Buzzi; à cette occasion-là on avait dit que M.Buzzi n'était pas à même de porter en avant son activité parce qu'il n'avait pas les garanties, mais maintenant je crois que COINCA dans le domaine du café est connu en Italie, il y a une cinquantaine d'années. Je comprends bien que le devoir de l'opposition est toujours le même: elle doit essayer de démontrer que nous ne sommes pas à même de gouverner.

Cela c'est très juste, mais il me paraît que nous avions à Verrès un problème, c'est-à-dire la FIAT ENGINEERING qui avait fermé et avait obligé des ouvriers valdôtains à aller travailler à Turin chez la FIAT. Il s'agissait de voir si s'était possible de résoudre ce problème. Aujourd'hui le Gouvernement régional arrive avec une délibération qui est un acte administratif qui nous permet de récupérer les douze ou treize places que nous avions perdues, en plus elle va en créer d'autres 28/29 neuves.

Moi, je ne sais pas si les amis du Parti Communiste et de Nuova Sinistra pensent que les industriels viennent en Vallée d'Aoste parce qu'il voient la blancheur de la neige, les beaux yeux de quelque dame. Mais je crois que ça c'est à exclure de la façon la plus absolue. Je crois qu'ils savent que n'importe quelle industrie sera placée en Vallée d'Aoste, elle va à coûter un prix; après on peut discuter sur le prix, mais maintenant on doit faire un accord pour récupérer ces places. Si le Parti Communiste et Nuova Sinistra nous disent que les places de FIAT ENGENEERING nous ne devons pas les récupérer, alors on doit faire une autre discussion; au contraire l'Union Valdôtaine, qui est pour que le niveau occupationnel en Vallée d'Aoste soit maintenu, est parfaitement d'accord sur ce qui a été fait par le Gouvernement, mais non seulement parce que nous appartenons à la majorité, mais parce que dans ce moment très difficile on a pu obtenir un accord qui à notre avis est favorable pour nous dans un secteur qui nous parait extrèmement solide et valable, et là notre compliment au Gouvernement régional pour avoir agi dans un secteur particulièrement favorable en ce moment.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta. Ne ha facoltà.

ANDRIONE - (U.V.): Avevamo detto che ci saremmo sforzati di spostarci verso il settore alimentare perchè non ci sembra che al di fuori della Valle di Aosta il siderurgico o il tessile o il chimico vivano delle giornate felici, quindi abbiamo avuto dei contatti con delle ditte di alimentari anche per il caso Montefibre.

Abbiamo acquistato per 680 milioni quell'area di Verrès che credo li valga. Costruiremo ad un miliardo a testa ed è qui il fatto che sottolineavo con il Consigliere Mafrica, un particolare tipo di silos per contenere il caffé, dopodichè presteremo del denaro al 13% perchè la Finanziaria è nata per questo.

Per quanto riguarda la Giunta regionale, essa è intenzionata ad abbassare ancora questi tassi di interesse perchè secondo noi occorre lavorare per avere dei profitti e non per versarli alle banche. La validità dell'azienda è nota, non porterà nessun danno ai torrefattori locali perchè questa ditta fornisce una serie di posti di ristoro autostradali. Il numero di 40 persone è un minimo, sono uomini e donne, secondo indicazioni più precise che potrò dare in seguito al Consigliere Carlassare, la specializzazione richiede pochissime persone, meno di cinque, e riguardala tecnica della torrefazione.

Il motivo - e qui mi sembra che la domanda del Consigliere Mafrica sia intelligente e meriti risposta - di un prestito così alto risiede nel fatto che la COINCA si sposta proprio per questo prestito, perchè il caffé viene pagato in dollari e, dato che necessita di forte immobilizzo di capitale, l'utilità e il margine possono essere dati solo dalla sicurezza di avere questi capitali. D'altra parte è un tipo di merce che per suo uso dura pochissimo ed ha un giro molto meno gravoso di quello del cotone. Questi fattori, il fatto che sia in quella data zona, il fatto che in poco tempo la Finanziaria riavrà i soldi per poterli reimpiegare, cioè che questi posti di lavoro costino sotto il profilo immobiliare alla Regione è un dato di fatto, che il tipo specifico di silos in costruzione possa essere il silos unicamente alimentare è altrettanto vero, ed è per questo che sottoscriviamo il miliardo di capitale sociale a patto di un uguale impiego dall'altra parte.

Ultima considerazione importante e che il Consigliere Mafrica ha sottolineato, si tratta di una società in nome collettivo che possiede beni immobili di valore nel centro di Torino che saranno dati in garanzia alla Finanziaria.

Vi saranno di qui a poco altre proposte al Consiglio, alcune costeranno meno ed altre - quelle della Montefibre - prevedranno un investimento maggiore, ma a noi sembra che in questi casi sia importante che la Giunta regionale ed il Consiglio si rendano conto di quello che abbiamo sempre affermato, cioè di avere industrie che siano sane, il che non vuol dire poi di non avere delle traversie.

In relazione alle altre iniziative che stiamo prendendo potremmo, d'intesa con la FINAOSTA, finanziare parte di questi miliardi sul fondo ordinario; la più grossa iniziativa è quella della Montefibre, la meno grossa come impegno è quella che prevediamo per la Fortuna West di Arnad.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassare per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CARLASSARE - (Dem.Prol.Nuova Sin.): Per rispondere al Consigliere Tamone; siamo più che convinti, io in modo particolare, che se c'è un senso che viene messo in movimento per far sì che si interessino industriali o finanzieri che vengano ad impiantare un'attività in Valle d'Aosta, non è sicuramente la vista per guardare le belle montagne, ma semmai l'udito per sentire il tintinnare delle monete. Su questo non ci piove e siamo d'accordo di impegnare la finanza regionale affinchè si sviluppi il tessuto industriale della Valle d'Aosta con delle strutture sane.

Il problema che mi premeva porre è di duplice aspetto: primo, non riteniamo che arrivare all'ultimo momento con tutta la trattativa risolta sia il modo più corretto per affrontare questi problemi, perchè questo è un metodo un po' da carbonari che taglia fuori il Consiglio regionale, i rappresentanti dei lavoratori e i diretti interessati che sono i lavoratori stessi. Secondo, sollevare tutta una serie di questioni sulla serietà di queste aziende e degli imprenditori mi pare più che legittimo viste le amare esperienze che abbiamo attraversato in Valle d'Aosta e ritengo che avere più dati, come quelli richiesti dal sottoscritto, di conoscenza della realtà industriale che andiamo a contattare sia utile per avere maggiori garanzie. Inoltre è opportuno saper cogliere da parte della Giunta indicazioni che possono arrivare dai Consiglieri e dalle parti sociali interessate. In questo caso proprio per una questione di metodo più che per un problema di merito, ritengo di astenermi sulla delibera.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica. Ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Il Consigliere Tamone cerca sempre di far dire al P.C.I. che non è d'accordo per avere posti di lavoro a Verrès o altrove, cosa che non riuscirà assolutamente a farci dire perchè decine di volte abbiamo sollevato questo problema della FIAT ENGINEERING dicendo che bisognava fare in modo che quei lavoratori invece che andare a Torino potessero lavorare nei luoghi di residenza.

Possiamo anche concordare in linea di massima su una presunta validità dell'iniziativa perchè il nome COINCA ci è noto, però abbiamo fatto delle osservazioni soprattutto di merito. Non abbiamo avuto la possibilità, come Consiglieri regionali, di valutare quegli elementi che probabilmente la Giunta conosce e che l'hanno spinta a proporre questo tipo di convenzione, perchè si saranno certo creati 40 posti di lavoro, ma a costi non trascurabili. Noi avremmo voluto avere, e pensiamo sarebbe stato utile anche per i Sindacati, elementi di conoscenza a disposizione e tempo per verificare in Commissione queste cose. Quindi per questi motivi ci asteniamo.

Avevo dimenticato prima una questione su cui facciamo una raccomandazione alla Giunta, che è quella di tenere conto della proposta che sulla stessa area aveva fatto la Valbeton e che la Giunta non ha voluto per motivi ecologici accettare. Noi crediamo comunque che anche quei posti di lavoro che potrebbero essere insediati in qualche altra località della Regione, dovrebbero al più presto decollare perchè quei 15 posti di lavoro potrebbero risultare utili.

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'oggetto n. 909 dando atto che saranno apportate le correzioni suggerite dal Presidente della Giunta:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 22

Votanti e favorevoli: 15

Astenuti: 7 (Bajocco, Carlassare, Carral, Cout, Mafrica, Péaquin e Tonino)

Il Consiglio approva