Oggetto del Consiglio n. 604 del 11 novembre 1982 - Resoconto
OGGETTO N. 604/VII - DISEGNO DI LEGGE CONCERNENTE: "MODIFICAZIONI DELLE DELIMITAZIONI TERRITORIALI STABILITE CON LEGGE REGIONALE 5 APRILE 1973, n. 13, RECANTE NORME SULL'ISTITUZIONE E SUL FUNZIONAMENTO DELLE COMUNITA' MONTANE."
PRESIDENTE: Chi illustra la proposta? La parola al Consigliere Martin; ne ha facoltà.
MARTIN - (UVP): Il problema della Comunità montana Walser era già stato sollevato in quest'aula altre volte ed in tempi diversi. Ricorderò una delibera approvata dal Consiglio regionale in data 6 dicembre 1979 con la quale veniva votata una proposta di legge statale di iniziativa regionale concernente le modificazioni della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 4, dove si chiedeva una variazione del numero dei Consiglieri del Consiglio regionale della Valle d'Aosta proponendo il 36° Consigliere, che doveva essere espresso dal gruppo di lingua tedesca residente nei Comuni di Issime, Gressoney-La-Trinité e Gressoney-Saint-Jean che costituivano la Comunità Montana Walser.
Successivamente si tornò a parlare del problema walser in quest'aula, nella seduta del 7 aprile 1982, quando venne votata una mozione che affidava alla I Commissione consiliare permanente per gli Affari Generali, lo studio di una proposta di legge riguardante la Comunità montana walser, in accordo naturalmente con i comuni interessati.
La Commissione consiliare si è riunita più volte ed ha provveduto, in data 18 giugno, a sentire i sindaci di Gressoney-La-Trinité, Gressoney-Saint-Jean, Issime e Gaby su questo problema.
In quella sede è emerso che, mentre i comuni di Gressoney-Saint-Jean, Gressoney-La-Trinité e Issime erano favorevoli alla costituzione di una Comunità montana walser, il comune di Gaby nutriva alcune perplessità in quanto la sua provenienza non è walser.
In tale sede venivano fatte più proposte: una di queste concerneva la costituzione, tout-court, della Comunità montana da scorporarsi dalla 7^ Comunità montana e venivano avanzate anche delle altre proposte che, però, venivano respinte dai comuni interessati in quanto vedevano più favorevolmente la proposta, appunto, di costituzione di una 8^ Comunità montana.
Sulla scorta di questi colloqui avuti con i comuni interessati, la Commissione consiliare permanente per gli Affari Generali studiava un disegno di legge - è formato da un solo articolo - col quale praticamente si scorpora in due Comunità l'attuale 7^ per formare l'8^ che comprende i comuni di Gressoney-Saint-Jean, Gressoney-La-Trinité e Issime; Gaby viene quindi lasciato nella 7^ Comunità per sua espressa richiesta.
L'articolo è molto semplice in quanto non fa che disegnare una nuova Comunità montana e, quindi, la Commissione consiliare pensa in questo modo di aver risolto il mandato che gli è stato affidato dal Consiglio regionale.
La Commissione non si è naturalmente addentrata sul problema molto più vasto delle Comunità montane, perché questo non era il mandato ricevuto dal Consiglio, ma si è limitata a studiare il disegno di legge per risolvere il problema dei walser.
PRESIDENTE: E' aperta la discussione. La parola al Presidente della Giunta; ne ha facoltà.
ANDRIONE - (UV): La Giunta, sentiti i comuni interessati, concorda con la proposta di legge presentata, anche perché sollecitata recentemente dai tre comuni per addivenire alla definizione del problema della Comunità montana.
Se il Presidente del Consiglio lo permette vorrei fare una parentesi. Leggo una nota dell'ANSA: "Roma, 11 novembre. Dopo un incontro incominciato alle 17,30 tra il Presidente della Repubblica Sandro Pertini ed il Presidente del Consiglio Giovanni Spadolini è stato diramato il seguente comunicato:
Oggi il Presidente della Repubblica ha ricevuto al Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, Senatore Giovanni Spadolini, che gli ha rassegnato le dimissioni del Governo. Il Presidente della Repubblica non ha accolto le dimissioni ed ha invitato il Presidente del Consiglio a riferire in Parlamento sulla condizione costituzionale e politica del Governo."
PRESIDENTE: Ritorniamo alla 441, in attesa che il Parlamento italiano si pronunci sulle dimissioni del Governo, visto che il Presidente della Repubblica ha rimandato il tutto alle Camere.
Vorrei sapere se ci sono dei Consiglieri che intendono prendere la parola. La parola al Consigliere Nebbia; ne ha facoltà.
NEBBIA - (PSI): Noi abbiamo sottoscritto questo disegno di legge pensando che esso fosse un primo passo verso la costituzione di una Comunità montana dell'alta Valle del Lys più organica e completa, perché riteniamo che, se i motivi che hanno spinto giustamente le tre amministrazioni comunali Gressoney-Saint-Jean, Gressoney-La-Trinité e Issime a chiedere la costituzione di una Comunità denominata, in modo ancora ufficioso, Walser, sono validi e sono legati ad aspetti culturali effettivi, che abbiamo già più volte richiamato e sottolineato in questo Consiglio. Noi riteniamo però che per l'esaltazione e per la valorizzazione di queste peculiarità culturali non sia sempre la Comunità montana lo strumento più adatto.
La Comunità montana può essere uno strumento che agisce in questo senso, ma certamente altre iniziative di carattere più specificatamente culturale sono indispensabili. Mi riferisco a quanto riporta la legge regionale 5.5.1973, n. 13, all'art. 3 dove dice che "la Comunità montana è organo intermedio di decentramento amministrativo, organizzativo ed operativo nonché minima unità territoriale di programmazione socio-economica e di pianificazione urbanistica."
La stessa legge, all'art. 15, dice che "la Comunità montana appronterà in base all'indicazione della programmazione regionale un piano pluriennale per lo sviluppo economico-sociale della propria zona. Concorrerà inoltre alla formazione del piano urbanistico comprensoriale secondo gli indirizzi della Regione."
Ora, noi pensiamo che l'attuale struttura delle Comunità montane, mi riferisco alla struttura territoriale ed alla conformazione territoriale, non sia la più adeguata per rispondere alle esigenze che negli anni si sono verificate, visto come si sono espresse nei confronti dei diversi aspetti economici e sociali dei singoli comuni.
Oltre agli aspetti culturali, che prima ho richiamato, ci sono delle effettive necessità da tener presente nell'alta valle del Lys per definire una Comunità montana, vi sono dei problemi prevalentemente turistici che non sempre possono trarre una adeguata risposta nell'ambito di una Comunità più ampia che parte dagli oltre 4.000 metri del Monte Rosa per arrivare a Champorcher dall'altra parte.
Le realtà di fondo valle e d'alta valle, infatti, sono spesso diverse e non sempre riescono ad integrarsi.
Quindi, noi pensiamo che la Comunità montana dell'alta valle del Lys dovrebbe e dovrà sicuramente comprendere anche il comune di Gaby per necessità pratiche e di organizzazione per, appunto, definire in modo più organico la programmazione socio-economica e la pianificazione urbanistica del territorio già richiamata.
Quindi, e questo è il nostro auspicio, rileviamo come, probabilmente, altri strumenti più specifici, più opportuni, di carattere culturale e di carattere sociale, dovranno essere approntati per valorizzare nella sua giusta misura un patrimonio culturale che è, sì, walser, ma, come tale, credo debba essere sentito come un patrimonio collettivo.
PRESIDENTE: La parola al Consigliere Tonino; ne ha facoltà.
TONINO - (PCI): Noi abbiamo espresso in più occasioni il nostro parere favorevole all'istituzione di una Comunità montana per i comuni che hanno una popolazione walser.
Abbiamo detto, anche in altre occasioni, che la tutela, la difesa, la valorizzazione di quelle tradizioni, di quella cultura non possono certo essere affidati soltanto ad un livello istituzionale. Però, il riconoscere, anche attraverso un nuovo livello istituzionale, quella realtà è un fatto, secondo noi, positivo.
Ci eravamo fatti promotori in quest'aula, e lo ha ricordato il Consigliere Martin, della proposta di legge costituzionale per il riconoscimento della Comunità walser; il progetto che fu approvato in Consiglio fu infatti un progetto unificato, dopo la presentazione di una proposta nostra e di una dell'Union Valdôtaine.
Abbiamo in altre occasioni chiesto iniziative diverse: ricordo, a titolo di esempio, la necessità del museo etnografico, per fare in modo che siano valorizzati gli aspetti positivi di quella Comunità.
Siamo arrivati a questo disegno di legge unitario, ed è anche questo un fatto positivo, che prevede la costituzione della Comunità montana senza il comune di Gaby.
In effetti, da un punto di vista del livello istituzionale, può forse lasciare qualche perplessità il fatto che la Comunità montana n. 8 si presenterà senza quella continuità territoriale che è tipica di tutte le Comunità montane.
Credo, tuttavia, che sia un problema risolvibile, intanto perché nel tempo è giusto lasciare al Comune di Gaby la maturazione e la necessaria riflessione sull'opportunità o meno di entrare nella Comunità montana walser, e inoltre perché, avendo conosciuto personalmente quali sono i rapporti all'interno di quella Comunità montana, sono convinto che sui problemi di carattere organizzativo e territoriale, un accordo tra le due Comunità montane sarà trovato con estrema facilità.
Penso ai problemi del turismo, penso ai problemi dell'organizzazione sanitaria, penso anche ai problemi di gestione del territorio. Oggi su questi temi è abbastanza impossibile pianificare soltanto nei tre comuni e senza tener conto dell'esistenza della realtà del comune di Gaby, ma non solo, senza tener conto dell'esistenza degli altri comuni della Valle del Lys.
Queste sono le ragioni per cui noi crediamo che questo primo passo sia un momento positivo che risponde ad una aspettativa che è reale e che esiste nella zona.
Noi abbiamo avuto modo di verificare tutto questo in una riunione che abbiamo fatto sul posto alcuni mesi fa, una riunione in cui abbiamo toccato con mano quanto il problema sia sentito in quella realtà.
Ci auguriamo che la nuova Comunità montana sappia mettere in cantiere iniziative valide che siano anche d'esempio per la valorizzazione di quel patrimonio culturale. Siamo convinti che questo sarà possibile.
Con queste motivazioni dichiariamo il nostro voto favorevole.
PRESIDENTE: La parola al Consigliere Lustrissy; ne ha facoltà.
LUSTRISSY - (DP): Come è noto questa soluzione del problema della Comunità walser prende le mosse dalla risposta governativa alla richiesta inoltrata da questo Consiglio regionale per l'istituzione di un trentaseiesimo Consigliere regionale, in rappresentanza di tale comunità.
Naturalmente, questa proposta governativa, che aveva disatteso per alcuni versi le aspettative di questo Consiglio, non poteva essere lasciata tranquillamente a tacere, tant'è che subito dopo l'On. Dujany presentò in Parlamento una proposta di legge di modifica allo Statuto regionale nel senso che fosse riconosciuta, con articolo aggiuntivo, la particolarità della popolazione abitante nei tre comuni indicati zona walser.
Anche in conseguenza della richiesta che proveniva dalle amministrazioni comunali dei tre comuni interessati, non potevamo certo rimanere inerti di fronte all'indifferenza del governo nazionale che, pur avendo presente quanto previsto dalla Costituzione sulla tutela delle minoranze linguistiche, aveva disatteso le aspettative di questa Comunità e di questo Consiglio regionale.
Le vie per la soluzione di questo problema potevano essere molte e le abbiamo discusse anche lungamente, in una serie di incontri che abbiamo avuto con i rappresentanti dei comuni interessati e anche partecipando ad alcune riunioni che si sono svolte nella zona, in modo da poter capire meglio quelle che erano le esigenze che portavano avanti i rappresentanti della Comunità.
Credo che con questo primo atto, che deve essere solo di attesa di quella che sarà la soluzione definitiva che dovrà poi adottare il Parlamento, pronunciandosi sul disegno di legge, che colà è stato presentato, di modifica allo Statuto regionale, bene abbiamo fatto a dare fiducia a questa popolazione, a queste richieste, in modo da utilizzare quell'unico strumento che abbiamo attualmente a disposizione nella nostra Regione e che prevede l'organizzazione del territorio in Comunità montane con quelle prerogative che alle Comunità stesse sono affidate dalla legge.
Intendiamo però, oggi, con questo atto, riconoscere ufficialmente come Regione, sul piano normativo e sul piano legislativo, l'esistenza della Comunità come primo atto fondamentale per poi pervenire ad atti successivi, meglio elaborati e più studiati sul piano della rispondenza alle esigenze della popolazione.
Come molti hanno ricordato si tratta di una soluzione di transizione, si tratta di una risposta a delle richieste precise che sono state inoltrate a questo Consiglio a credo che, al di là di questa proposta, oggi non si poteva fare niente di meglio che portare avanti la soluzione del problema nel modo in cui è stato richiesto, come la Commissione stessa dopo lungo dibattito ha convenuto.
Siamo quindi favorevoli all'approvazione di questo disegno di legge che propone l'istituzione di un'ulteriore Comunità montana, comprendente i tre comuni walser, in attesa di poter studiare ancora meglio il problema e in attesa di una definizione sul piano legislativo più rispondente alle esigenze della popolazione di quella Zona.
PRESIDENTE: Possiamo passare alla votazione?
Colleghi Consiglieri, trattandosi di un articolo unico, la votazione avviene solamente per scrutinio segreto.
Debbo fare presente che c'è un errore di battitura: alla prima riga si deve leggere "La settima zona dell'articolo 2 della legge regionale 5 aprile 1973" e non "1" come è stato erroneamente battuto.
Do lettura dell'articolo con questa correzione e si passa alla votazione segreta:
Articolo unico
La settima zona dell'articolo 2 della legge regionale 5 aprile 1973, n. 13 è sostituita dalla presente:
7a zona: Gaby, Fontainemore, Lillianes, Perloz, Pont-Saint-Martin, Donnas, Bard, Hône, Pontboset e Champorcher
Dopo la settima zona di cui al citato articolo 2 della legge regionale 5 aprile 1973, n. 13 è aggiunta la seguente ottava zona:
8a zona: Gressoney-La-Trinité, Gressoney-Saint-Jean e Issime
La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.
E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Valle d'Aosta.
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti e votanti: 30; favorevoli: 29; contrari: 1
Il Consiglio approva.
Pertanto, con la proposta di legge n. 441 viene istituita l'8^ Comunità montana.
Colleghi Consiglieri, da più parti si fa presente che avendo lavorato speditamente oggi, il Consiglio può domani mattina affrontare le mozioni e i due oggetti che sono stati iscritti all'ordine del giorno con la previsione di terminare alle ore 13.00, se i lavori proseguono domani mattina con la stessa celerità. Pertanto mi viene richiesto, se il Consiglio è d'accordo, di sospendere qui i lavori e riprenderli domani mattina alle ore 9.30.
La seduta è sospesa.
La seduta termina alle ore 18,56.