Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 586 del 11 novembre 1982 - Resoconto

OGGETTO N. 586/VII - RILASCIO DI UNA GARANZIA FIDElUSSORIA REGIONALE NELL'INTERESSE DELLA S.p.A. AUTOPORTO VALLE D'AOSTA. (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza in oggetto presentata dai Consiglieri Mafrica e Bajocco:

INTERPELLANZA

Considerato che con delibera 5509 del 15.10.1982 la Giunta regionale ha deliberato di concedere a favore della Cassa di Risparmio di Torino, nell'interesse della S.p.A. Autoporto Valle d'Aosta, una garanzia fideiussoria fino alla concorrenza massima di lire 6 miliardi.

I sottoscritti Consiglieri regionali

INTERPELLANO

il Presidente della Giunta regionale per sapere:

1) quali sono le "esigenze immediate" a cui fa riferimento la deliberazione di Giunta, che comportano il rilascio di garanzia fideiussoria fino a 6 miliardi;

2) se siano stati chiariti tutti i dubbi in merito ad una trasparente utilizzazione della garanzia regionale da parte della Società Autoporto;

3) se sia stata raggiunta qualche intesa tra la Giunta regionale e gli altri operatori doganali presenti all'Autoporto di Aosta.

PRESIDENTE: La parola al Consigliere Mafrica per l'illustrazione dell'interpellanza; ne ha facoltà.

MAFRICA - (PCI): Nello scorso mese di settembre avevamo presentato un'interpellanza su questo argomento e, dalla risposta del Presidente della Giunta, ci sembrava di avere capito allora che la giunta avesse deciso di procedere con molta cautela con le pratiche necessarie per la concessione della garanzia fideiussoria alla Società Autoporto.

Quello che vorremmo sapere oggi è se le cose si sono modificate o se la giunta invece ha approfittato, diciamo, della momentanea disattenzione per fare un'operazione già decisa prima, perché, con la delibera di Giunta del 15 ottobre, la Giunta ha concesso a favore della Cassa di Risparmio di Torino una garanzia fideiussoria per 6 miliardi di lire a vantaggio della società Autoporto Valle d'Aosta.

Nelle premesse della delibera si parla di esigenze immediate della Società Autoporto; noi pertanto vorremmo sapere dal Presidente della Giunta se queste esigenze immediate sono le stesse di cui si era parlato in precedenza, cioè se sta andando ancora avanti quel progetto che prevedeva di affidare ad una nuova società, la Finatra, in cui è presente la Società Autoporto, una serie di operazioni in concorrenza con altri operatori doganali già presenti all'Autoporto di Aosta.

Il Presidente della Giunta ci aveva riferito di incontri avuti con questi altri operatori, e che avrebbe cercato di raggiungere un'intesa, vorremmo pertanto sapere se questa decisione della Giunta entra in conflitto con questi operatori, oppure se è stata per la Giunta un'intesa complessiva con tutti quelli che lavorano all'Autoporto di Aosta.

- Ore 12.42 -

Presidenza del Vicepresidente MAPPELLI

PRESIDENTE: La parola al Presidente della Giunta; ne ha facoltà.

ANDRIONE - (UV): Per quanto riguarda il problema dell'Autoporto, devo dire che ho avuto numerosi incontri per delle questioni formali, perché sulle questioni sostanziali non posso ancora pronunciarmi, e spiegherò poi il perché.

Con questi altri operatori, in particolare con il principale, Ottavio Ruffoni, è stato raggiunto l'accordo che la Società Autoporto ha ufficialmente garantito alla Presidenza della Giunta regionale di non avere più alcun rapporto, come Società, con l'Import-Aosta.

Formalmente, non esiste più quella commistione di ruoli che aveva preoccupato, potrei anche dire giustamente, gli altri importatori che esistono già sul mercato e che avrebbero potuto paventare di essere trattati in maniera differenziata rispetto a questo nuovo importatore, cui l'Autoporto veniva affiliato per motivi societari.

Quindi, risolta questa prima questione e in conformità a quanto detto dal Consigliere Mafrica, rimaneva un punto interrogativo su questa nuova società, la BAX, che garantirebbe, attraverso un notevole flusso di denaro, la possibilità di dirottare quasi tutto il traffico di bestiame vivo, di carni dal valico di S. Luigi al traforo del Monte Bianco.

La cosa, quindi, era urgente per un fattore fondamentale.

Il Ministero competente ha già preparato il decreto, di prossima pubblicazione, che prevede, a partire dal prossimo mese di febbraio, l'autorizzazione al Frejus a Susa, a fare visite sanitarie per il traffico carne-bestiame.

Quindi si trattava di avere un'organizzazione tale da mantenere, se non aumentare, il livello di importazione di carni che, sotto forma di IVA, rappresentano per la nostra Regione entrate cospicue.

A questo punto debbo far rilevare che la Regione concorre, si preoccupa di mantenere questi flussi, in quanto essi rappresentano ulteriori introiti. Se ricordo bene, era stato sollevato nell'interpellanza fatta precedentemente, un punto che traduco "quid chi è BAX" in quanto chiacchierato, aveva creato dei problemi.

Inoltre, devo dichiarare che l'azienda che ci interessa, la BAX, cessata l'amministrazione controllata, ha ottenuto, previa l'autorizzazione dello Stato, una fideiussione del Ministero delle Finanze di 5 miliardi di lire con la seguente motivazione: "Ritenuta la società instante ha pienamente riacquistato la propria capacità operativa e che sussiste il requisito della notoria solvibilità, come richiesto dall'art. 90 del T.U. precitato, concede per la durata di anni 2 il richiesto beneficio per l'importo di 5 miliardi."

L'Autoporto, invece, è una società privata che impiega oltre 200 persone; questi posti di lavoro sono legati anche alla possibilità che abbiamo di favorire il transito, avute queste garanzie, ottenuto il disimpegno dell'Autoporto da quella società di importazione export, ci è sembrato che le motivazioni per le quali volevamo essere garantiti, fossero state raggiunte e di conseguenza abbiamo acceduto alla richiesta di quella fideiussione.

PRESIENTE: Ha facoltà di parola il Consigliere Mafrica.

MAFRICA - (PCI): Posso solo augurare alla Giunta di non avere preso una decisione sbagliata, perché il Presidente ci dice che la Società dell'Autoporto si è disimpegnata da quella precedente società e quindi, formalmente, non esiste alcun rapporto e alcun ulteriore rischio. Però, a questo punto, non si capisce a cosa serva la fideiussione.

Quanto alla certificazione fornita dal Ministero per la solvibilità della BAX, questo è un atto, se esiste, inoppugnabile.

Visti i precedenti, possiamo solo augurare che tutto proceda nel migliore dei modi, anche perché una volta il Presidente aveva dichiarato che la Giunta non aveva mai pagato per garanzie fideiussorie prestate. Questo non corrisponde a verità, in quanto io ho visto una delibera di Giunta di questa estate che prevede il pagamento di 5/6 milioni per un ristoratore.

PRESIDENTE: L'oggetto n. 25, come è stato precedentemente accordato, verrà discusso con il n. 47.

Abbiamo ancora una mezza dozzina di delibere in via d'urgenza. Il Consiglio ritiene di poterle esaminare adesso, o si devono rinviare alla seduta odierna pomeridiana?

Il Consiglio ritiene di esaminarle ora.