Oggetto del Consiglio n. 4532 del 26 marzo 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4532/XVI - Inizio della votazione del D.L. n. 173: "Disposizioni urgenti per lo sviluppo organizzativo degli enti del comparto unico della Valle d'Aosta. Modificazioni alla legge regionale 23 luglio 2010, n. 22 (Nuova disciplina dell'organizzazione dell'Amministrazione regionale e degli enti del comparto unico della Valle d'Aosta. Abrogazione della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45, e di altre leggi in materia di personale)". (Reiezione di un ordine del giorno).
Bertin (Presidente) - Il Presidente ha replicato. Ricordo che stiamo esaminando il nuovo testo predisposto dalla II Commissione. Sono stati depositati cinque emendamenti da parte del Presidente della Regione, undici emendamenti da parte del gruppo Progetto Civico Progressista, tre sub emendamenti dai gruppi di minoranza collegati agli articoli 3,4 e 5 degli emendamenti presentati dal Presidente della Regione, e infine quattro emendamenti dal gruppo della Lega. Inoltre un emendamento sottoscritto dall'assessore Carrel e dai capigruppo di maggioranza che, pur essendo stato depositato oltre i termini previsti, visto l'accordo di tutti i gruppi, è stato comunque inserito.
Inoltre, per finire, tre ordini del giorno del gruppo Progetto Civico Progressista e un ordine del giorno del gruppo della Lega. Si è prenotato il Consigliere Cretier, ne ha facoltà.
Cretier (FP-PD) - Solo per chiedere una breve sospensione per l'analisi degli emendamenti degli ordini del giorno.
Presidente - Il Consiglio è sospeso.
La seduta è sospesa dalle ore 11:41 alle ore 12:38.
Bertin (Presidente) - Riprendiamo con i lavori dopo la sospensione. Come dicevo, sono stati presentati quattro ordini del giorno che vanno discussi e votati. Prima dell'articolato del disegno di legge, procediamo con gli ordini del giorno? Siete d'accordo? Iniziamo con quelli di PCP, ordine del giorno n. 1 di PCP. Consigliera Erika Guichardaz ne ha facoltà.
Guichardaz E. (PCP) - Quest'ordine del giorno va a intervenire rispetto a una tematica che da tempo stiamo affrontando tra gruppi del Consiglio e soprattutto è oggetto di tante iniziative consiliari. Stiamo parlando del passaggio di tutti i dipendenti riferiti ai servizi di gestione alla persona al nuovo ente strumentale.
Con quest'ordine del giorno (e poi ci sarà anche un emendamento in questo senso) si cerca, pur non condividendo assolutamente il passaggio all'ente strumentale, di dare in qualche modo delle garanzie e di poter lavorare di qui alla presentazione della legge, almeno per poter dare garanzie a quelle professionalità che da tempo lavorano in queste attività riferite alla gestione dei servizi alle persone - soprattutto attività che in qualche modo vanno a integrarsi con i livelli essenziali di assistenza - quindi parliamo del personale sociosanitario valdostano e in qualche modo andiamo anche a porre alcune questioni al Governo regionale, anche per cercare d'intervenire su alcune tematiche che abbiamo già affrontato nel tempo, quindi la questione dell'accertamento linguistico e la questione della stabilizzazione del personale che opera all'interno di queste strutture, impegnando il Governo ad affrontare, di qui al momento del disegno di legge sull'ente strumentale che è stato annunciato comunque per il mese di luglio, tre filoni.
Il primo è quello di cercare di rivedere comunque le intenzioni rispetto al passaggio all'ente strumentale del personale attualmente in servizio presso gli enti di comparto e poi, come dicevo, ci sarà invece un emendamento nel caso in cui questa formulazione non fosse accolta, per dare almeno delle garanzie a coloro che hanno passato un concorso nel momento del passaggio all'ente strumentale; un altro filone è quello relativo ai diritti di precedenza, che adesso sappiamo essere adottati per le figure di categoria A, ma quello che chiediamo è di valutare, se è possibile, è di andare verso figure di categoria superiore, quindi fino ai B 2 AS, che comprendono anche gli operatori sociosanitari, per dare una stabilizzazione anche alle persone che da tempo lavorano all'interno delle strutture, e poi prevedere delle deroghe, per quello che riguarda l'accertamento linguistico - cosa peraltro richiesta anche dai sindaci valdostani in uno dei documenti presentati al Consiglio - regionale facendo in modo, come avviene ad esempio per medici e poi anche per infermieri, di poter sostenere anche in un secondo momento la prova di accertamento linguistico, in modo da poter comunque far entrare nel mondo delle nostre strutture socio assistenziali dei lavoratori che magari non possono accedere alle prove ma che hanno tutta la volontà poi di mettersi in regola con le riserve del caso.
L'ordine del giorno va ad affrontare alcune delle criticità, prevedendo questi tre filoni; abbiamo abbastanza chiaro che nessuno dei tre è condiviso da questa maggioranza ma ci sembrava corretto porlo.
Presidente - Per il Governo il Presidente della Regione.
Testolin (UV) - La risposta non sarà nel merito ma nel metodo, nel senso che questo tipo d'istanze, al netto che la valutazione che non siamo d'accordo o che la vediamo diversamente è una valutazione personale di chi ha presentato il meccanismo.
Sul primo punto è evidente, sugli altri, così come altre problematiche che vengono e dovranno venire affrontate all'interno del discorso più complessivo della norma che attiverà l'ente strumentale, ci sono tutta una serie di dinamiche che vanno affrontate, ma non è sicuramente affrontando a spizzichi e bocconi attraverso questo tipo di ordine del giorno che possiamo dare una lettura complessiva, ma saranno evidentemente oggetto di un'analisi all'interno della discussione che è già iniziata, anche tramite i confronti con la presentazione alle forze sindacali piuttosto che all'interno di quest'Aula e che dovranno avere ulteriori approfondimenti e delucidazioni per la loro approvazione, per creare tutti i presupposti per cui il passaggio sia un passaggio tutelante innanzitutto verso chi gestisce il servizio, chi fa il servizio e chi del servizio ne usufruisce. Questo è un po' il contesto.
Nell'astenersi o chiedere comunque il ritiro dell'ordine del giorno, sono valutazioni che fanno parte del percorso.
Presidente - Ricordo il meccanismo di funzionamento degli ordini del giorno: c'è la presentazione del Governo e poi uno per gruppo. Si è prenotato il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Ringrazio ovviamente il gruppo PCP che ha presentato quest'ordine del giorno che voteremo convintamente, un ordine del giorno che, se ce ne fosse bisogno, evidenzia per l'ennesima volta la follia che è stata messa in campo e che si vuole mettere in campo con la creazione di un nuovo ente strumentale, con il passaggio di personale che rischia di rimanere escluso e anche addirittura perdere il posto di lavoro perché si è deciso di fare questa procedura di passaggio da uno all'altro, con, peraltro, ricordo anche dei passaggi di una certa arroganza con le persone che sono venute a illustrarci il progetto nel suo complesso, che già si sentivano "Padroni del vapore" e addirittura gestivano loro la Commissione, dicevano chi poteva parlare, cosa bisognava rispondere e cosa non.
Io sinceramente sono rimasto basito di fronte all'arroganza dimostrata da queste persone, ancor di più però rimango basito di fronte all'arroganza di chi oggi si immagina che i servizi che si occupano di un settore sensibile come le politiche sociali possano essere prese, buttate a destra e a sinistra, prese e messe in un contenitore, utilizzate da una parte e dall'altra.
Ho visto anche proposte abbastanza assurde di chi decide e chiede magari di prenderle, lasciarle dove sono, però poi farle impiegare a questo nuovo ente strumentale, insomma, c'è veramente una grandissima confusione.
Secondo me, con la creazione di questo ente strumentale che, ripeto, ha un grosso vulnus, cioè quello di coinvolgere addirittura le famose cooperative rosse, le stesse che pigliano i dindini per fare i servizi nella stessa gestione degli enti o come consulenti degli enti strumentali.
Sostanzialmente quindi l'ente strumentale chiederà alla cooperativa, che è quella che prende milioni per erogare i servizi: "Senti, dimmi un po' come si fanno i servizi e di quali servizi secondo te c'è bisogno di fare e poi li concordiamo".
Questo è il percorso più sbagliato che si possa avere, l'idea più sbagliata che si possa mettere in campo, ma addirittura il passaggio (e la potenziale esclusione e il licenziamento) di decine e decine di persone che hanno accumulato un'esperienza di lavoro decennale, che ovviamente chiedono di essere parificate come servizi e come tipologia di contratto ai dipendenti regionali deve trovare accoglimento, non è questa la strada. Noi ovviamente non la condividiamo e lo diremo, come in questo caso, in altre sedi e in altre occasioni.
Presidente - Consigliere Restano.
Restano (RV) - Grazie alle colleghe, che hanno presentato quest'ordine del giorno. Il collega Manfrin ha detto: "Non è questa la strada", io direi: "Non è questo il momento" anche, perché quando si parla di personale OSS noi chiamiamo in causa varie situazioni, chiamiamo in causa l'Azienda sanitaria, l'Amministrazione regionale, gli Enti locali, la Società dei servizi.
Allora noi dobbiamo oggi chiederci cosa vogliamo fare, se abbiamo veramente intenzione di valorizzare questo personale, come sia più corretto approcciare questo dossier, questa questione, per valorizzarli.
La prossima settimana, e ci tornerò nel corso di questo Consiglio, si parlerà della nuova figura di assistente infermiere con approccio, da quanto leggo, anche un poco critico rispetto a questa proposta.
Tutte queste situazioni vanno a interfacciarsi, a intersecarsi tra loro e quindi riteniamo che oggi, pur condividendo certe proposte, un ordine del giorno non sia sufficiente per affrontare quest'argomento, forse ci vuole un Consiglio tematico per affrontare nelle dovute maniere un argomento di questa portata e per riuscire a chiarirci tutti insieme sul percorso che si deve affrontare per valorizzare veramente queste professionalità e queste persone che hanno dedicato la loro vita, quasi in maniera devota, a una professione, non possiamo liquidarlo con un intervento di 10 minuti a gruppo consiliare.
Noi, in questo momento, ci asterremo su quest'ordine del giorno, però ci proponiamo di ritornare sulla questione ma di ritornarci nelle maniere che riteniamo, a nostro modesto modo di vedere, più opportune.
Presidente - Consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.
Guichardaz E. (PCP) - Immaginavo la risposta del Presidente ed effettivamente ho anche abbastanza chiaro che, rispetto al primo punto, abbiamo posizioni molto diverse.
Quello che vuole fare quest'ordine del giorno è sollecitare un dibattito e dare anche forse in prospettiva delle idee rispetto a quello che può essere anche un percorso, ed ecco perché l'ordine del giorno chiede di affrontare le criticità, quindi - un po' nel senso in cui diceva il consigliere Restano - non è che chiediamo un impegno, ma chiediamo almeno di affrontare queste criticità in modo organico in Commissione, soprattutto con un impegno forte del Governo rispetto ad alcune tematiche a cui, di qui a luglio, perché questo è il tempo di scadenza che si è dato il Governo regionale, dovrebbe in qualche modo trovare una risposta.
Per noi - e condividiamo quanto è stato detto - questo non è il momento, siamo intanto a fine legislatura, quindi molto probabilmente una scelta di questa importanza andrebbe fatta e andrebbe anche discussa in campagna elettorale, perché c'è una visione completamente opposta rispetto alla gestione futura delle strutture sociosanitarie del nostro territorio.
Noi crediamo che, mettendo un ente strumentale, questo depotenzi fortemente le strutture del territorio e soprattutto non valorizzi quel personale.
Quei tre punti sono un modo un po' per tutelare chi ha passato dei concorsi, un po' per valutare anche la stabilizzazione di alcune di queste persone che, da tempo, lavorano magari all'interno delle nostre strutture e, in terza battuta, anche per prevedere in qualche modo un accesso facilitato per una figura che sappiamo essere problematica da ritrovare, perché ci è stato rappresentato più volte in questo Consiglio regionale.
Naturalmente non ritiriamo l'ordine del giorno, era un modo per sollecitare un dibattito e sono contenta che, comunque sia, il Presidente si sia esposto sul primo punto, che ci vede effettivamente distanti, e che in qualche modo forse abbia aperto uno spiraglio rispetto agli altri due punti, almeno per considerare la possibilità, magari, come dicevo di valorizzare e di stabilizzare quelle figure.
Presidente - Altri gruppi? Non vedo altre richieste da parte di altri gruppi... Consigliere Baccega, a lei la parola.
Baccega (FI) - Quest'ordine del giorno mi fa pensare e tornare indietro in un percorso che ho vissuto all'interno di questo Consiglio regionale quando sedevo al posto del collega Marzi.
Era il 2019 e presentammo a tutte le Unités des Communes un'iniziativa che andava in quella direzione e un anno di dibattito non fu sufficiente a capire che poteva essere una direzione giusta.
Ci fu da parte dei Presidenti delle Unités una negazione totale in quella direzione, ci fu la consapevolezza di capire che forse dovevano essere affidati alla USL certi percorsi, quello era il senso di quel percorso.
Ora ci ritroviamo con questo disegno di legge, il 173, che francamente ci lascia quantomeno perplessi per il percorso, quindi noi quest'ordine del giorno lo voteremo perché su questo tema c'è bisogno sicuramente di un'ulteriore riflessione.
Voler votare questo provvedimento così frettoloso, con disposizioni urgenti per lo sviluppo organizzativo degli enti del Comparto unico della Valle d'Aosta francamente ci lascia sicuramente perplessi, pertanto noi voteremo l'ordine del giorno.
Presidente - Non vedo altre richieste, mettiamo in votazione l'ordine del giorno.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 32
Votanti:10
Favorevoli: 10
Astenuti: 22 (Aggravi, Barmasse, Bertin, Bertschy, Brunod, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Di Marco, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet e Testolin).
L'ordine del giorno non è approvato.
I restanti ordini del giorno verranno affrontati nel pomeriggio. Il Consiglio regionale di questa mattinata si conclude ora.
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La seduta termina alle ore 12:57.