Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4492 del 12 marzo 2025 - Resoconto

OGGETTO N. 4492/XVI - Interrogazione: "Informazioni in merito al personale sanitario dell'Azienda USL utilizzato per svolgere mansioni non pertinenti al proprio profilo professionale".

Bertin (Presidente) - Punto n. 28. Assessore Marzi per la risposta.

Marzi (SA) - Presso l'Azienda USL, a oggi risultano n. 2 operatori appartenenti al ruolo sociosanitario temporaneamente assegnati ad attività non rientranti nel profilo di appartenenza.

Per i suddetti operatori non è attualmente previsto un cambio di profilo, in considerazione del fatto che la non idoneità al profilo di appartenenza è temporanea.

L'Azienda USL segnala altresì che nell'organico è presente altro personale appartenente al ruolo sanitario che, pur mantenendo mansioni sanitarie, viene adibito a mansioni sanitarie limitate sulla base di prescrizione del medico competente, ai sensi della normativa sulla tutela dei lavoratori, ad esempio personale che non può essere sottoposto al rischio biologico, piuttosto che personale che non può movimentare i carichi adibito a funzioni sanitarie che non prevedono sollevamento o spostamento di pesi.

Risultano altresì n 4 operatori sanitari in distacco presso l'Assessorato sanità, salute e politiche sociali a supporto delle strutture del Dipartimento sanità e salute stesso nelle attività che richiedono competenze più specifiche rispetto a quelle meramente amministrative.

Infine, alcune figure professionali mediche sono assegnate in diverse strutture dell'Azienda USL che, seppur non direttamente attinenti al settore della relativa specializzazione, prevedono comunque mansioni rientranti nell'ambito della rispettiva professione.

Presidente - Per la replica, consigliere Restano.

Restano (RV) - Sgombero subito il campo da fraintendimenti: l'iniziativa non era mirata a sapere o a indagare se vi siano dipendenti con ruolo professionale sanitario che operano quali amministrativi, così come emerge da alcune inchieste presso altre Aziende sanitarie, come penso lei ben sappia; vista la professione che svolgo, sono consapevole che il personale sanitario impiegato in Assessorato svolge un ruolo sanitario.

L'iniziativa è tesa a comprendere, oppure a sollecitare, un esercizio, se vogliamo, di chiarezza e di valorizzazione delle competenze sanitarie, così come è già avvenuto in altre regioni.

Forse per una mancanza mia non sono riuscito a farmi comprendere, ma mi dispiace che lei non sia partito dal Piano della salute e del benessere sociale dove nella macro area 5 (Pagina 178) si parla delle valorizzazioni delle professioni sanitarie, perché è lì che volevo arrivare, e mi permetto di sollecitarla in questo senso.

Ci vuole chiarezza per evitare fraintendimenti, quindi forse redigere un piano di valorizzazione del personale e di applicazione del personale in determinati ruoli sarebbe opportuno.

È opportuno occuparsi delle competenze delle professioni sanitarie, cosa possono fare, cosa non possono fare e dare un significato, così come fanno eminenti consulenti in sanità, che si sono permessi anche di scrivere qualcosa su quest'argomento, e definire le capacità, le competenze e le qualifiche che si possono applicare, i ruoli che si possono svolgere all'interno dell'Assessorato alla sanità o altri uffici; questo eviterebbe, molto probabilmente, tanti fraintendimenti e si porterebbe magari l'Azienda e l'Assessorato a valorizzare il personale e a distendere l'ambiente lavorativo, visto che tante volte si parla di benessere lavorativo, ma a volte sembra che si percorrano tutte le strade immaginabili e possibili per non arrivare a quest'obiettivo.