Oggetto del Consiglio n. 4457 del 27 febbraio 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4457/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Incidenza delle tariffe applicate ai sub-ATO rispetto alla quantificazione finale della TARI".
Bertin (Presidente) - Consigliere Aggravi ne ha facoltà.
Aggravi (RV) - Abbiamo avuto modo di leggere - noi richiamiamo gli ultimi mesi ma anche recentemente - le notizie relativamente al pesante rincaro delle tariffe relative allo smaltimento dei rifiuti urbani.
Abbiamo poi avuto modo di leggere la deliberazione della Giunta regionale 158, che riconosce il centro regionale di gestione dei rifiuti di Brissogne come impianto minimo e abbiamo anche avuto modo di leggere le dichiarazioni dell'Assessore competente relativamente al fatto che le tariffe di conferimento al centro hanno un piccolo ritocco dovuto all'adeguamento Istat: di fatto, sono in linea con l'anno passato, ha detto l'Assessore.
Noi interroghiamo l'Assessore competente per sapere quale sia l'incidenza finale delle tariffe da applicare a carico dei sub-ATO per il conferimento dei rifiuti urbani presso il Centro di trattamento di Brissogne rispetto alla quantificazione finale della TARI a carico di cittadini, famiglie e imprese.
Siamo coscienti che la risposta, probabilmente nel tempo sintetico, non potrà essere magari esaustiva, però comunque è un argomento di attualità e volevamo appunto capire effettivamente poi come si rifletteva sulle tariffe finali applicate ai cittadini.
Presidente - Assessore Sapinet per la risposta.
Sapinet (UV) - Con riferimento all'interrogazione, si evidenzia, come anche verificato con il referente del monitoraggio del Piano regionale dei rifiuti e di verifica delle conformità del Piano stesso agli indirizzi e ai metodi del programma nazionale di gestione rifiuti, che l'incidenza finale delle tariffe di conferimento presso l'impianto regionale di Brissogne risulta essere circa del 25% riferito all'anno 2023, che è l'ultimo anno con dati e informazioni certi, tenuto conto di diversi parametri che citiamo: costo annuo pro capite per le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti indifferenziati, dei rifiuti differenziati, per le attività di trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani, per le attività di trattamento e recupero dei rifiuti urbani e delle operazioni per il conferimento delle frazioni della raccolta differenziata alle piattaforme o agli impianti di trattamento e poi in base al parametro componente dei costi operativi per le attività di spazzamento e lavaggio.
Si stima, con la proiezione dei costi, sebbene i dati non siano stati ancora definitivamente inviati a ISPRA, che l'incidenza dei prossimi anni non si discosterà molto dal valore del 2023.
Occorre poi, per rispondere alle varie considerazioni, anche che mettiamo in evidenza la differenza tra il 2023 e il 2024, dove sia i costi di conferimento dei sub ATO in discarica avevano subìto aumenti più significativi, sia le Unités avevano in generale rinnovato o avviato importanti modifiche agli appalti di raccolta e trasporti rispetto agli anni precedenti, mentre tra il 2024 e il 2025 non solo la tariffa di conferimento in discarica - come ha ricordato anche lei - è sostanzialmente stabile, ma anche i cambiamenti rispetto agli appalti delle Unités sono meno significativi. Possiamo quindi confidare in una TARI più stabile.
Come è noto, poi, i sub ATO stanno operando in modo sistematico, anche grazie ai gestori del servizio di raccolta e trasporto, a migliorare la qualità e la quantità delle percentuali di raccolta dei rifiuti differenziati.
Tali modalità operative permetteranno nei prossimi anni di contenere gli aumenti dei costi generali, costi anche che l'Amministrazione, per quanto di competenza, sta indubbiamente contribuendo a contenere.
Grazie inoltre all'applicazione della tariffa differenziata, si potranno garantire, a chi opera correttamente, un ulteriore contenimento dei costi, di conseguenza un generale contenimento della TARI, che è l'obiettivo, oltre all'altro obiettivo importante - ma l'abbiamo già detto - della riduzione della percentuale di indifferenziato che viene conferito in discarica.
Presidente - Per la replica, consigliere Aggravi.
Aggravi (RV) - Sostanzialmente, abbiamo l'altro 75% su cui appunto poter fare degli approfondimenti. Il dato del 2023 sicuramente è significativo, se le proiezioni sono appunto quelle che ci dice, ci permette di ragionare in maniera più stabile e capire effettivamente l'altra faccia della luna da cosa è composta e qual è l'incidenza.
Quest'interrogazione è stata fatta anche per capire un po' meglio quale può essere l'effetto finale, perché sicuramente, dal punto di vista della tariffa di conferimento, siamo stabili, però giustamente nel complesso dobbiamo capire quanto è il costo da pagare.
Le annuncio ovviamente che, a seguito di quest'interrogazione, faremo delle iniziative che ci permetteranno magari di approfondire un po' meglio la tematica e la ringrazio della risposta.