Oggetto del Consiglio n. 4212 del 18 dicembre 2024 - Verbale

Oggetto n. 4212/XVI del 18/12/2024

REIEZIONE DI MOZIONE: "CONFRONTI PER ADOTTARE LINEE GUIDA PER TUTTO IL SISTEMA DI ISTRUZIONE REGIONALE SULLE TEMATICHE DELL'EDUCAZIONE AFFETTIVA E SESSUALE".

Il Presidente BERTIN dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dai Consiglieri MANFRIN, FOUDRAZ, SAMMARITANI, LAVY, PERRON e DISTORT e iscritta al punto 4.06 dell'ordine del giorno dell'adunanza.

Illustra il Consigliere MANFRIN.

Interviene il Consigliere PADOVANI.

Replicano l'Assessore ai beni e alle attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali, Jean-Pierre GUICHARDAZ, e i Consiglieri MANFRIN e PERRON.

Prendono la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera MINELLI (contrario), l'Assessore Jean-Pierre GUICHARDAZ e il Consigliere MANFRIN (favorevole).

IL CONSIGLIO

- con voti favorevoli quattordici e voti contrari tredici (presenti: trentacinque; votanti: ventisette; astenuti: otto, i Consiglieri BERTSCHY, CARREL, CAVERI, GROSJACQUES, MARGUERETTAZ, MARZI, SAPINET e TESTOLIN);

NON APPROVA

la sottoriportata

MOZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE

PREMESSO che diverse informazioni giornalistiche riportano di iniziative divulgative organizzate nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado in cui le istituzioni scolastiche a volte vengono utilizzate come palco privilegiato per propagandare qualsiasi ideologia comprese quelle che attengono all'ideologia gender;

PRESO ATTO di come, in alcune istituzioni scolastiche, si utilizzi la battaglia contro le discriminazioni e l'intolleranza sessuale per sollecitare gli adolescenti a dare per acquisito il superamento del concetto di «binarismo sessuale» per accogliere quello di «spettro di genere», senza che sul tema ci sia stata una discussione aperta e condivisa con la pluralità delle associazioni dei genitori che devono essere sempre coinvolte al fine di garantire la libertà educativa dei genitori stessi e il pluralismo della scuola, la quale dovrebbe operare solo per rafforzare l'autostima degli studenti e il rispetto di sé e dell'altro evitando di mettere a repentaglio una crescita libera e consapevole degli adolescenti, poiché qualsiasi decisione in questo ambito attiene alla sfera delle relazioni sociali e dunque chiama in causa la libertà e pertanto anche la responsabilità di tutti coloro che entrano in rapporto con gli interessati;

RICORDATO che la scuola non dovrebbe mai essere luogo di strumentalizzazione ma, pur tenendo presente il dibattito sociale, politico e istituzionale, dovrebbe essere sempre luogo di confronto e di circolazione delle idee nel rispetto delle sensibilità di tutti;

EVIDENZIATO il Ministero dell'Istruzione e del Merito, già con circolare n. 1972 del 15 settembre 2015 aveva chiarito che «tra i diritti e i doveri e tra le conoscenze da trasmettere non rientrano in nessun modo né le "ideologie gender" né l'insegnamento di pratiche estranee al mondo educativo», tuttavia occorre aiutare la comunità scolastica a dotarsi di strumenti utili ad affrontare il dibattito sulla sessualità e le sfide che emergono nell'attuale contesto educativo;

SOTTOLINEATO da ultimo, come Papa Francesco, a margine del suo intervento al convegno «Uomo-donna immagine di Dio. Per una antropologia delle vocazioni» sia tornato a stigmatizzare nuovamente l'ideologia gender come «pericolo» di oggi e abbia annunciato di aver «chiesto di fare studi a proposito di questa brutta ideologia del nostro tempo» che «cancella le differenze e rende tutto uguale. Cancellare la differenza è cancellare l'umanità»,

IMPEGNA

la Giunta regionale a promuovere un adeguato confronto con tutti i soggetti interessati sulle tematiche dell'educazione affettiva e sessuale anche al fine di adottare linee guida valevoli per tutto il sistema d'istruzione regionale che ribadiscano la necessità che lo spazio scolastico sia caratterizzato da un'adeguata neutralità, in qualsiasi forma di insegnamento scolastico e quindi assicurino che tutte le attività proposte nelle scuole rispondano a criteri di rispetto e di libertà, che favoriscano la costruzione di un sapere critico per gli studenti escludendo che l'insegnamento scolastico venga utilizzato per propagandare tra i giovani, in modo unilaterale e acritico, modelli comportamentali ispirati alla cosiddetta «ideologia gender».

_______