Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4200 del 12 dicembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 4200/XVI - D.L. n. 169: "Bilancio di previsione finanziario della Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste per il triennio 2025-2027".

Bertin (Presidente) - Passiamo ora al D.L. 169, il Bilancio. È stata acquisita la relazione dal Collegio dei Revisori dei conti che sarà allegata, come previsto dall'articolo 2 del regolamento, mettiamo in votazione l'articolo n. 1. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Erika, Lavy, Lucianaz, Manfrin, Marquis, Minelli, Perron, Planaz, Restano e Sammaritani).

L'articolo n. 1 è approvato.

Posso dare lo stesso risultato per l'articolo n. 2? Stesso risultato per l'articolo n. 2, n. 3, n. 4, n. 5 e n. 6

Per il bilancio previsionale stesso risultato.

Per il programma dei lavori pubblici stesso risultato.

Per l'allegato A stesso risultato.

Per l'allegato B stesso risultato.

Ora, prima di votare la legge nel suo complesso, se ci sono dichiarazioni di voto congiunte sui due D.L., vi invito a prenotarvi. Consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Il nostro ultimo bilancio di previsione, quindi per coerenza con lo scorso, ma anche per coerenza con quanto abbiamo fatto nel voto sul DEFR, abbiamo deciso di votare contro anche per tutte le motivazioni che abbiamo detto proprio in illustrazione, durante la discussione generale di questo bilancio.

C'è una situazione di enorme difficoltà e questo bilancio, purtroppo, non mette in campo misure strutturali che vadano a intervenire su quella situazione.

Potevamo sicuramente votare, come altri hanno fatto, le leggi sull'attrattività, perché chi di noi è contrario? Per i fondi FAMI abbiamo portato mille iniziative in Consiglio regionale, come per il Centro antiviolenza, per i contributi al CSV, per la questione dell'assistenza dei disabili nelle scuole... però siamo dell'idea e siamo convinte dell'idea che in qualche modo le abbiamo provate tutte in questi anni.

Spesso siamo state derise, chiamate i due trentacinquesimi di questo Consiglio regionale. In questi ultimi passaggi del Consiglio abbiamo anche appreso che forse alcune cose che abbiamo posto negli anni così peregrine non erano, perché forse con una costanza e una tenacia che in qualche modo spesso ci viene contestata - ma fa parte anche del nostro carattere, oltre a far parte forse anche delle forze politiche che noi rappresentiamo - tutto questo ci ha portato in qualche modo a votare nuovamente contro a questo bilancio.

Lo dico con rammarico perché nella mia vita sono sempre stata una persona costruttiva e abbiamo voluto esserlo anche con questo bilancio, sia con gli ordini del giorno che abbiamo presentato, sia con gli emendamenti.

Purtroppo quel muro che ci ritroviamo sempre davanti fa sì che in qualche modo qualche volta possiamo toglierci delle soddisfazioni quando si devono rifare delle leggi, quando magari un'intera audizione è dedicata a noi, ma non sono soddisfazioni che poi, alla fine, ci portiamo a casa volentieri.

Dopodiché l'atteggiamento di chiusura che c'è stato fin dall'inizio del Consiglio sicuramente non ha fatto che accentuare quello che già volevamo fare, quindi ce ne dispiace, soprattutto per i Valdostani, ma, rispetto alle nostre idee, questo bilancio purtroppo non contiene le misure di cui necessita la comunità valdostana.

Presidente - Consigliere Marquis.

Marquis (FI) - Cari colleghi, abbiamo discusso in questi giorni un bilancio regionale previsionale 2025-2027 che nel 2025 ha a disposizione 60 milioni di euro in più rispetto al 2024.

Il documento è composto da tante iniziative frammentate, da cui non si legge una strategia che affronti i grandi temi che attanagliano la nostra regione e la nostra comunità, in un contesto ove cala la disoccupazione, cresce l'occupazione e si registra un impoverimento sociale. C'è di che riflettere, colleghi.

Il lavoro, dunque, non offre la remunerazione adeguata a un numero crescente di persone e di famiglie per far fronte al costo della vita: più di tremila famiglie chiedono il sostegno per le locazioni, hanno difficoltà a sostenere il costo delle bollette elettriche e del riscaldamento.

La tutela della salute, per noi di Forza Italia, è una priorità e, nonostante le grandi risorse messe a disposizione per la sanità, sentiamo dire che il problema delle liste d'attesa non ha una soluzione.

Noi non ci stiamo, caro Assessore, la politica deve saper dare delle risposte e crediamo che vada promossa un'importante riorganizzazione dell'azienda.

Il tessuto produttivo soffre della sua congenita debolezza, acuita dalle grandi sfide in atto e dalle difficoltà dovute all'isolamento trasportistico, che non lascia intravedere nel breve periodo il suo superamento.

Un'Amministrazione che guarda a sinistra, che toglie spazio all'imprenditoria, sia direttamente, sia indirettamente, tramite il sistema delle partecipate.

La desertificazione del commercio non la si combatte solo con il contributo per gli esercizi di vicinato, è una questione più complessa, che merita un insieme di altre risposte.

L'agricoltura e la zootecnia non godono di sostegno adeguato al ruolo che rivestono nella nostra regione di montagna.

Il calo degli investimenti delle imprese valdostane, il calo della previsione delle entrate della Regione in tema di IRES nel 2025, che sono gli utili della società, sono dati molto preoccupanti e in questo contesto proviamo grande amarezza per la mancanza di capacità di questo Governo a impegnare e a spendere le risorse a disposizione.

Se nel 2024 permarrà il trend dell'avanzo di amministrazione registrato nell'ultimo triennio, arriveremo a circa 400 milioni di euro, un numero fuori controllo, su cui non può non attribuirsi al Governo regionale grande responsabilità politica.

La riduzione del fondo pluriennale vincolato denota una carente attività di programmazione. Sono queste le somme a disposizione per gli investimenti futuri e in questo contesto - ci sono più soldi di quelli che vengono impegnati - non è stata accettata la nostra proposta di prevedere la riduzione della pressione fiscale ai cittadini e alle imprese.

Per noi di Forza Italia esercitare con responsabilità l'autonomia, significa chiedere il contributo partecipativo in tema di tasse, minimo indispensabile ai propri cittadini, e lo è soprattutto in un contesto di difficoltà economica e sociale.

In sintesi, un Governo che naviga in solitaria e orienta il suo sguardo politico ai prossimi sei mesi. Ci sono forse le elezioni nel 2025?

Nella discussione abbiamo apprezzato alcuni interventi di esponenti della maggioranza, che hanno dato evidenza dell'insufficiente coinvolgimento dei Consiglieri di maggioranza nelle scelte politiche e hanno riconosciuto che le criticità da noi rilevate ci sono e ci sono delle responsabilità politiche in chi le nega.

In questo contesto, in ultimo, l'aver rinunciato per partito preso a valutare gli ordini del giorno presentati dall'opposizione costituisce una mortificazione del Consiglio regionale, dei suoi rappresentanti e dei cittadini nel momento assembleare più importante dell'anno, e questo credo che non faccia onore al Governo regionale.

È stata per noi una pagina triste, un approccio che non condividiamo, soprattutto in un contesto dove non si riescono a impegnare le risorse che si hanno a disposizione e si rinuncia di farsi aiutare, mortificando poi le esigenze dei cittadini valdostani.

In ragione di queste considerazioni e di tutto il contributo che è stato dato al Consiglio in questi giorni, dai colleghi e dal sottoscritto, non possiamo che annunciare un voto contrario a questo bilancio regionale.

Presidente - Altri? Non vedo altre richieste... Consigliere Di Marco ne ha facoltà.

Di Marco (PA) - Abbiamo ascoltato con grande attenzione e interesse gli interventi dei nostri colleghi durante la discussione generale e, al di là delle parole espresse dai banchi dell'opposizione - che come ci aspettavamo non sono state certamente di approvazione verso questo bilancio, ma in cui abbiamo letto anche chiari intenti propositivi - la vera novità inattesa sono state le dichiarazioni critiche verso il modus operandi di questo Governo, che sono arrivate da appartenenti alla maggioranza, che si allineano sostanzialmente con quanto il nostro Gruppo ha evidenziato a più riprese in varie riunioni e anche in quest'Aula.

Noi di Pour l'Autonomie siamo entrati per ultimi in questa maggioranza, e ci siamo arrivati come coloro che nel 2020 erano stati esclusi a priori da qualsivoglia ipotesi di collaborazione di Governo. Ciò nonostante, abbiamo sempre portato avanti le nostre istanze con serietà e concretezza.

Nel 2023 siamo stati chiamati a far parte di questo Governo, solo perché diventati improvvisamente evidentemente utili a superare le diverse divergenze interne - testimoniate se non ricordiamo male anche da lettere aperte ai giornali - sfociate nell'ennesima crisi politica valdostana. Premessa questa che non era certamente delle migliori, ma che abbiamo voluto mettere in secondo piano, anteponendole la nostra volontà di dare il nostro contributo per superare la crisi politica e di dare soluzioni alle problematiche riguardanti la nostra Regione e la nostra collettività.

In questi quasi due anni dal nostro ingresso in maggioranza ci siamo sentiti spesso l'unica voce fuori dal coro, gli unici a criticare l'atteggiamento ben poco disponibile al confronto e alla condivisione. Le parole, per quanto tardive, espresse da altri colleghi di maggioranza nella giornata del 10 dicembre, confermano la correttezza delle nostre impressioni e delle nostre valutazioni.

La nostra speranza è che dette affermazioni, unite alle nostre, possano tradursi sin da oggi in un cambio netto di approccio e di metodo all'interno di questa maggioranza di Governo e non nelle solite diatribe interne alle relative forze politiche, che causano solamente ritardi e vanno nella direzione opposta rispetto a quella intrapresa da Pour l'Autonomie, finalizzata a riportare i Valdostani a essere partecipi ed attivi nelle scelte politiche della nostra Regione.

Venendo ai due disegni di legge sul bilancio, ho già ampiamente spiegato i motivi che ci inducono a votarli. E sono motivi che attengono al senso di responsabilità e di coerenza che hanno da sempre guidato l'agire del nostro Movimento: responsabilità verso la comunità valdostana e coerenza con la nostra linea politica, da sempre improntata sul dialogo, la collaborazione e la trasparenza e che si riconferma tale in barba ai maldestri tentativi di avanzare dubbi circa la nostra correttezza, forse per nascondere le sempre più importanti difficoltà interne ad altri schieramenti politici, su cui non ci interessa addentrarci.

Oggi ci interessa votare il bilancio e da domani confidiamo di poter tornare a lavorare tutti al meglio, con chiarezza, responsabilità e condivisione, per fare in modo di tradurre quelli che oggi ci appaiono solo come numeri, in azioni concrete rivolte al benessere di tutti i Valdostani.

In conclusione, vogliamo ribadire la nostra intenzione di continuare a fare politica per costruire una nuova Valle d'Aosta, dialogando con tutti da pari a pari e all'insegna del reciproco rispetto.

Per quanto riguarda la proposta di collaborazione, anche futura, che ci è stata sottoposta di recente, ci sentiamo di affermare che non siamo orientati ad accordi meramente elettorali, bensì restiamo aperti a ipotesi di convergenza qualora si verifichi un vero cambio di passo, che dimostri un'effettiva apertura nei nostri confronti e un concreto interesse a continuare un percorso insieme, ma stavolta caratterizzato da quella reale e piena condivisione che riteniamo indispensabile per lavorare uniti e coesi per il futuro della Valle d'Aosta.

Presidente - Altri? Consigliere Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (RV) - I rumori di sottofondo, in vista di questo bilancio, sono stati tanti, ma si sa che a volte le attese o anche i desiderata di qualcuno non si verificano, non si manifestano, però, si sa che se si vuole aprire una porta, di norma, è anche bene bussare e magari attendere.

Spiace aver trovato qui l'ennesimo muro contro muro e, dopo queste giornate, dopo questi emendamenti, dopo questi ordini del giorno, dopo queste sospensioni, dopo queste Capigruppo, mi chiedo che senso abbia avuto tutto questo.

Poca politica, sola amministrazione o tanta espressione di personalità o di personalismo.

Ma cosa ha portato tutto questo? A che cosa porterà tutto questo? Forse è una questione di metodo, come hanno sottolineato alcuni colleghi forse timidi ma coraggiosi, perché comunque ci hanno provato e comunque finalmente qualcosa è stato detto, e in questo ringrazio la speranza data da quel solitario franco tiratore, che spesso è segnale di libertà o anche di avvertimento - e questo ce lo diranno soltanto le prossime settimane, i prossimi mesi, il prossimo anno - però lo voglio ringraziare, perché magari nel silenzio, come timidamente hanno fatto, ma in maniera forte, altri colleghi, hanno sottolineato un principio che è sostanza oltre che forma: il modo di fare le cose, il metodo di fare le cose, il modo di dialogare, il modo di non voler imporre le cose, di condividere, il modo di avere un concreto interesse nel risolvere i problemi e di farlo insieme è importantissimo, ed è politica prima che amministrazione, ed è politica prima che interesse della persona.

Io penso che gli ordini del giorno, gli emendamenti e le dichiarazioni di voto, gli interventi fatti dal gruppo di Rassemblement Valdôtain abbiano dichiarato e dimostrato che da parte nostra ci sono chiari intenti propositivi e c'è la volontà e il concreto interesse di lavorare con chi vuole trovare delle convergenze: maggioranza o opposizione non c'entra: qui sto facendo un discorso estremamente politico ma chiaro su temi, su principi e su cose concrete.

Ogni cosa ha un suo prezzo, ma ogni cosa ha una sua importanza, e non è una cosa negativa, perché oggettivamente, se si vogliono trovare delle soluzioni, a volte bisogna trovarle insieme, e lo dico anche in senso generale, perché su certi ordini del giorno, magari su certi emendamenti, al di là degli steccati, si potevano trovare delle convergenze.

Il prossimo anno sarà un anno estremamente complesso, è vero. La collega Guichardaz ha iniziato dicendo: "Questo è l'ultimo bilancio di previsione", "Del doman non v'è certezza", forse ci sarà un assestamento, ma è vero, la previsione è terminata, è il momento in cui si entra in una fase molto delicata. Ci sarà ancora un Consiglio, ci sarà il Natale, ma poi sappiamo l'anno che ci aspetta.

Sappiamo anche che certe situazioni, certi momenti, ci riporteranno comunque a trattare dei numeri, a trattare delle posizioni forse - però è molto probabile in questa fase - e quindi anche lì si dovrà capire se c'è volontà di fare politica, se c'è volontà di fare sola amministrazione, se c'è volontà di dare dimostrazioni di potenza che non portano da nessuna parte.

Non torno su un termine che abbiamo detto con un mantra, che è l'arroganza, ma la Valle d'Aosta non ha bisogno di arroganza, ha bisogno di soluzioni e ha bisogno di un concreto interesse nel risolvere i problemi.

Il Rassemblement Valdôtain penso che lo abbia dimostrato. Buon Natale a tutti.

Presidente - Consigliere Cretier, ne ha facoltà.

Cretier (FP-PD) - Vista l'ora, sarò lapidario. Quando mi sono candidato nel 2020, ho espresso spesso la volontà politica d'impegnarmi e di dare corso e di chiudere alcuni cantieri, per dimostrare che la politica ha dei tempi complessi che spesso dipendono da autorizzazioni, bilanci e impegni di spesa.

Ed ecco che in questi quattro anni di legislatura il cantiere di carattere politico ha portato i suoi risultati concreti: l'inaugurazione della nuova Università, la ripresa dei lavori all'aeroporto Gex e, a breve, l'ampliamento del Parini; questo è un grande risultato, solido e inconfutabile, che mi conforta, essendo un obiettivo raggiunto.

Negli anni a venire si apriranno sicuramente altri cantieri, necessari per migliorare la sanità, l'istruzione, il turismo, i trasporti e le infrastrutture per collegare il territorio e la montagna, ma oggi siamo all'approvazione del bilancio, l'atto politico per eccellenza, come molti lo hanno definito, ma io penso a tutto quello che discende dal bilancio, che sono gli investimenti, il sostegno e le scelte misurate.

Io e il mio gruppo, Federalisti Progressisti e Partito Democratico, voteremo il bilancio per consolidare il cantiere.

Presidente - Possiamo mettere in votazione? No, consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Credo che l'attesa premi e che aver atteso e ascoltato un po' le voci di tutto questo Consiglio abbia premiato, perché ci ha permesso di ascoltare anche alcune voci dissonanti e di fare un po' di sintesi rispetto a quello che abbiamo vissuto in questi giorni.

Devo confessarlo, io adoro i Consigli che si prolungano per giorni e che finiscono tardi, li adoro perché fanno uscire spesso il pensiero vero delle persone che, a un certo punto si spazientiscono, che ascoltano una serie di discussioni, magari permettono di far uscire il vero animo e a una certa ora magari si comincia anche a dire un poco di verità, una cosa che io ho apprezzato particolarmente; ho apprezzato particolarmente perché io sono tornato un po' con il pensiero all'inizio di questo Governo, e credo che ce lo ricordiamo un po' tutti.

Questo Governo è iniziato con due voti in meno! Questo Governo è iniziato con due voti in meno e con gli stessi membri della maggioranza che hanno bocciato il Governo di cui poi sono andati a far parte. Non conosciamo l'identità di queste persone, ma devo dire che quel Governo, pervicacemente rimesso in piedi, non so con quali mezzi, cioè convocato dicendo: "Ragazzi, adesso qua dobbiamo rivotare gli stessi" e le stesse persone che ovviamente non avevano condiviso quel Governo a un certo punto si sono trovate a votarlo, però direi che è stato detto prima, ma si può riunire.

Le voci dissonanti che abbiamo sentito all'interno di questa maggioranza evidenziano effettivamente che probabilmente il governo che arriva a traguardare quest'ultimo bilancio di previsione, diciamo che non si è consolidato, questa maggioranza non si è consolidata, anzi, probabilmente non dico che abbia perso pezzi, ma i franchi tiratori sono comparsi, i mal di pancia sono stati fatti emergere e, eziandio cospicuo, il capogruppo di una delle principali forze di questo Governo, quando ha testé rimembrato le motivazioni per le quali è orgoglioso di votare questo bilancio, ha citato, l'Università della Valle d'Aosta dove piove dentro e ci sono le tinche, quindi sono felice che lo rivendichi come risultato; l'Ospedale Parini, di cui forse si è data qualche picconata e che è ben lungi dall'essere terminato, e forse abbiamo mosso diverse critiche rispetto alla realizzazione di quel progetto; un aeroporto che non cito per carità di patria.

Se questi quindi sono i risultati che lei rivendica con il suo buon Governo, io la ringrazio, le faccio tanti auguri e i miei complimenti per il lavoro che avete svolto, la cosa però importante, il dato politico è - e questo è un dato politico che abbiamo potuto leggere durante tutte le votazioni - che lei, così come la sua forza politica (che, mi spiace, non riuscirò mai a pronunciare, io dirò sempre PD, Partito Democratico, tutto il resto e le altre sigle non ce la faccio a pronunciarle, le chiedo scusa in anticipo) non siete riusciti a imprimere neanche una bandiera in questo Governo, e vi siete fatti mangiare i chicchi di riso in testa da quelli che stanno alla vostra sinistra, perché evidentemente questa maggioranza si regge su un sottile equilibrio che si ha paura di spezzare, proprio per come è nata.

Allora l'unica iniziativa che forse qualcuno poteva rivendicare, cioè quella del collega Padovani, che ha presentato con tanto orgoglio quella bellissima mozione che era utilissima e assolutamente efficace, sempre nel voto segreto, ha preso 5 pappine e si è trovata 5 voti in meno; l'unico provvedimento di sinistra che qualcuno avrebbe potuto rivendicare, e ricordo ai tempi il collega Chatrian che disse: "No, ma lo faremo, comunque anche se è stato bocciato, lo faremo lo stesso" e non abbiamo visto nessuna realizzazione di quello.

Direi quindi che questa maggioranza esce dalla prova di Governo con le ossa rotte e, prendendo atto della chiusura che è stata effettuata rispetto alle proposte della maggioranza tutta, e rispetto davvero all'arroganza di chi, senza neanche ascoltare le presentazioni, senza neanche esaminare quello che è stato proposto, prima ci esorta a formulare le nostre proposte, prima ci esorta addirittura a concretizzarle trovando le coperture e poi non trova di meglio che dire, ovviamente, che non si può votare tutto a pacchetto e a scatola chiusa, ci dispiace, di fronte a quest'arroganza, anche il nostro voto sarà contrario.

Presidente - Assessore Marzi, ne ha facoltà.

Marzi (SA) - Mi scuso istituzionalmente per parlare come gruppo Stella Alpina dai banchi del Governo ma, di fatto, parto dicendo che come gruppo siamo assolutamente lieti di votare convintamente questo bilancio, che ha sia un significato naturalmente prospettico rispetto alla chiusura di un anno complesso, sia, allo stesso tempo, il grande vantaggio, come politicamente richiamato, di essere l'ultimo bilancio di previsione di un quinquennio.

Non voglio entrare nel merito di cosa sia successo nel corso di questi quattro anni, ma voglio semplicemente dire che i Governi che si sono succeduti nel corso di questi quattro anni... e da questo punto di vista faccio i complimenti al capogruppo di FP-PD per aver sintetizzato come politicamente ci voglia assoluta responsabilità per aver portato avanti tutta una serie di progetti in anni complessi e di passaggio.

Politicamente, durante il voto di questo bilancio di previsione per il 2025-2027, sono successe delle cose che possiamo sintetizzare in quello che viene rappresentato.

Ci sono dei gruppi - ed è una delle pochissime volte sulle quali mi trovo politicamente d'accordo anche con la consigliera Guichardaz - che hanno mantenuto, nel corso di questi anni, assoluta coerenza.

Io politicamente non vado praticamente mai d'accordo con loro, però vi faccio i complimenti per la vostra coerenza, che è stata anche una coerenza espressa durante tutti quanti i voti del bilancio.

Che voi quindi abbiate votato contro ci sta assolutamente, ci sono invece dei gruppi che fondamentalmente hanno votato una tonnellata di articoli di questo bilancio di previsione e che poi politicamente, perché anche loro fanno politica, quando hanno dovuto esprimere il voto finale sul 168, e quindi sulla legge di stabilità, guarda caso hanno votato contro, perché hanno fatto politica anche loro.

Io la coerenza politica però nell'articolazione di tutta una serie di altri articoli non l'ho vista, per cui fondamentalmente c'è chi fa politica in minoranza - e l'ha sempre fatta, e speriamo che continui a farla - e c'è di fatto chi invece prova a governare e deve trovare assolutamente delle sintesi e in alcuni momenti deve anche fare un po' pace con la propria anima, quindi da questo punto di vista di nuovo complimenti ai colleghi di FP-PD.

Per quanto invece riguarda coloro i quali nel corso di questi anni hanno provato a fare qualcosa, ebbene, provare a fare qualcosa vuol dire anche avere tutta una serie di sintesi.

Noi siamo stati più volte richiamati, il collega Manfrin lo fa spesso, lo fa in aula, lo fa fuori dall'aula nel rappresentarmi come un rinoceronte bianco, perché di fatto ne mancano solo due, loro sono femmine, io sono uomo però a tutti gli effetti siamo a quel livello.

Ebbene, come gruppo abbiamo cercato di trovare le migliori sintesi in anni molto complessi che hanno richiesto assoluta fatica per cui, sicuramente, da un punto di vista metodologico tutti possiamo migliorare, però è altrettanto vero che trovare delle sintesi vuol dire anche comportarsi politicamente in una maniera adeguata.

Per cui io capisco anche quanto rappresentato ad esempio dai colleghi di RV perché, pur avendo espresso come dire una critica metodologica, con il loro voto di astensione mantengono un approccio politico corretto, in termini prospettici.

Prospettici naturalmente, come richiamato dal collega Aggravi, non rispetto a maggioranze e minoranze, perché queste stanno finendo, ma rispetto a una comunità valdostana che deve ragionare politicamente di temi e lo deve fare al di là delle partigianerie di campo.

Sicuramente nulla è più politico del bilancio e quindi, di conseguenza, chi lo voterà ha creduto in quello che stiamo facendo e in quello che vogliamo fare.

Chi non lo voterà e voterà contro, di fatto ha sempre espresso una valutazione politica negativa, anche quando poi di fatto magari non era proprio sempre così, magari avrebbe voluto venire a governare, e poi invece chi in una qualche maniera cerca di creare dei rapporti politici è giusto che si esprima con dei voti di astensione.

Presidente - Consigliere Marguerettaz, ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - Abbiamo passato quattro giorni molto pacati, dove abbiamo avuto modo di affrontare un po' di tutto.

Abbiamo avuto 56 ordini del giorno - e qui sarà una riflessione che prima o poi bisognerà fare nella Commissione regolamento - e siamo riusciti, probabilmente è anche giusto così, a parlare di tutto, dal trasferimento del Co.re.Com, alla Platta de Grevon, siamo riusciti a parlare di tutto.

Allora probabilmente per certi versi posso anche capire lo stato d'animo di coloro che portano degli ordini del giorno e se li vedono respingere in blocco, ma dall'altra parte mettiamoci anche nei panni di coloro che ascoltano. Probabilmente c'è un po' di speculazione politica e non sfugge a nessuno che tra qualche mese ci saranno le elezioni.

Molto probabilmente, se andiamo a sezionare, a fare lo screening di tutti questi ordini del giorno, forse capiamo anche perché qualcuno li ha presentati, non tutti, ma tanti.

Dopodiché io sono sempre ammirato dal collega Manfrin che non vedo in aula, ma immagino che mi ascolti, che si alza e dice: "Ma questa maggioranza ne esce indebolita". Devo dire che il coraggio non gli manca. Capogruppo all'inizio di una Lega con undici componenti che dice che la maggioranza è debole e ne ha sei, è quasi dimezzato.

Allora devo dire che bisogna avere proprio coraggio, perché io credo che se c'è qualcuno di indebolito, è proprio il mondo che dovrebbe essere alternativo alla maggioranza autonomista.

Guardo con un po' di simpatia i nostri tre amici di Forza Italia che, in un momento così di esuberanza, sono nati come dei funghi, ma non dalle elezioni, quindi si alzano in piedi e vi dicono: "Ma qua..." ma la politica non è mica così.

Noi con tutti i limiti che abbiamo, con tutte le nostre differenze, abbiamo avuto anche momenti di autocritica, ma dov'è il problema? Noi ci siamo presentati alle elezioni con un cartellino e abbiamo ancora questo cartellino.

Allora, da questo punto di vista, io credo che valga la pena... e io invece trovo che il collega Aggravi - non sempre sono andato d'accordo -abbia fatto un ragionamento che politicamente io accetto, nel senso che sono stati dati dei segnali, qualcuno è stato colto, anche se poi non c'è stata la votazione, nel senso che ci sono argomenti dove ci sono delle assonanze, la politica è un compromesso.

L'altro giorno, giustamente, un politico di lungo corso a livello nazionale, ha detto: "Voi dovete sapere ascoltare chi è dall'altra parte, perché se la pensasse come voi, non sarebbe lì, dovete ascoltare chi non la pensa come voi", ma se continuiamo a fare dei ragionamenti dove lo sport nazionale è quello di piantare delle bandierine non andiamo da nessuna parte.

A me pare che questo bilancio, con tutti i limiti possibili, abbia dato delle risposte e con il discorso degli avanzi di amministrazione, che è abbastanza fisiologico, chi ha avuto modo di amministrare, e guardo chi ha avuto incarichi di governo, sa che da un certo punto di vista questi avanzi nel tempo... Il collega Baccega a un certo punto ha fatto anche un ragionamento sugli avanzi di amministrazione degli Enti locali, cioè ci sono delle difficoltà nell'ambito della pubblica Amministrazione, però torno a dire: mi pare di chiudere questa sessione di bilancio dicendo che un lavoro onesto è stato fatto, si può fare sempre meglio, ma mi pare che questa maggioranza sia molto più solida della minoranza.

Presidente - Consigliere Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (UV) - Il mio capogruppo ha già ben messo in evidenza i punti di forza ma anche qualche piccola fragilità, e pensiamo che sia corretto, dopo quattro giorni di dibattito.

Qualche considerazione però vorrei farla insieme a voi.

La prima: pensiamo che in questi quasi cinque anni abbiamo garantito una stabilità, penso che questo sia un ulteriore elemento che dobbiamo mettere in evidenza, non tutti ce lo riconoscono, ma sono i risultati a metterlo in evidenza.

È stata una legislatura - tranne per una modifica che è stata fatta quasi due anni fa -che ha garantito della stabilità, vuol dire che abbiamo potuto fare delle scelte che altri colleghi hanno già messo in evidenza, che non tutti hanno condiviso, ma sono delle scelte politiche.

Il collega Di Marco ha voluto distinguersi, ci sta. Collega, vi abbiamo dato una bella opportunità: insieme costruiamo il futuro dalla Valle d'Aosta, lo abbiamo fatto in quest'anno e mezzo, vi abbiamo dato non solo la nostra confiance, abbiamo accompagnato questo percorso insieme e io vi assicuro che l'ho accompagnato anche prima di fare questa modifica sul piano più politico, personalmente.

Io penso che queste cose, in politica, si devono cogliere e già alle politiche vi avevamo dato una possibilità di anticipare questo percorso, ma non ha senso guardarsi indietro, guardiamo avanti e guardiamo i risultati che oggi, insieme, stiamo portando a compimento, ma non per noi, noi siamo un tramite, ma per la nostra comunità.

L'altro passaggio che vorrei fare è sul piano sempre tutto politico: quando vi ho detto prima che abbiamo garantito la stabilità in questi quasi cinque anni, abbiamo fatto un percorso di natura politica - all'esterno di questo Consiglio e anche all'interno di questo Consiglio - e sei mesi fa abbiamo, fuori da questo Consiglio, ricomposto una buona parte dell'area autonomista sotto il cappello dell'Union Valdôtaine.

Io penso che questo sia stato un altro dato che ha garantito questa stabilità in questa legislatura, non facile, l'abbiamo fatto alla luce del sole, politicamente, e questi sono i risultati, e siamo certi che, per chi vorrà condividere con noi le prossime sfide, ci sia lo spazio, la dignità e la possibilità di mettere in evidenza le idee per poi traguardare nella prossima legislatura.

L'altra considerazione che vorrei fare: è normale che dopo quattro giorni di dibattito non possiamo non valutare positivamente non solo gli stimoli, ma l'elaborazione di certe idee che ha fatto Rassemblement, non possiamo non cogliere questi elementi, la politica è fatta di segnali, al di là ancora del voto di astensione, che è un ulteriore segnale; le elaborazioni di certe proposte, che magari non sono state votate, ma che nelle prossime settimane e nei prossimi mesi avranno modo di trovare, perché no, delle sintesi amministrative sono un'idea di natura politica.

Termino dicendo questo: per quanto ci riguarda è un bilancio che con le sue misure, che si porta in pancia, garantisce una buona qualità della vita alla nostra comunità, è un bilancio che, per quanto ci riguarda, regge, è un bilancio in cui al suo interno noi abbiamo fatto delle scelte, che qualcuno non ha condiviso, ma sono delle scelte che noi abbiamo fatto, e faccio quest'ultimo passaggio finale: è un bilancio che garantisce - e a questo noi teniamo parecchio - una scalata sociale, che garantisce delle pari opportunità, migliorabili sicuramente, ma che garantisce l'obiettivo, che è il bene principale, che è quello della qualità della vita dell'individuo che, per scelta, decide di abitare in montagna o, per scelta, decide di abitare nella vallata centrale.

Presidente - Consigliere Baccega.

Baccega (FI) - Ho ascoltato con molta attenzione le lezioni di politica che arrivavano un po' da tutte le parti e mi pare che politicamente ci si stia avviando verso una futura maggioranza che non so se sarà per l'anno prossimo o magari dopo le elezioni, perché dare le patenti di gradimento all'opposizione, mi sembra un po' una cosa bizzarra, ma le accettiamo.

Perché, caro collega Marzi, abbiamo votato una serie di provvedimenti? Perché li abbiamo sempre sostenuti in cinque anni, noi non potevamo non sostenere le risorse che vanno al personale sanitario, noi non potevamo non sostenere l'articolo che dava delle risorse alla disabilità, ecco perché le abbiamo votate, ma nel complesso, visto che qualcuno ha parlato di ascolto, è vero, in politica è fondamentale l'ascolto, e noi che cosa diciamo? Che non ci avete ascoltati, che abbiamo presentato tutta una serie di provvedimenti, di istanze, di suggestioni, di suggerimenti che probabilmente andavano a migliorare questo vostro bilancio. No, a priori avete deciso: "Voi siete delle petecchie, non vi accettiamo nulla".

Questo è ingiustificabile e questo ci permette semplicemente di dirvi che questo bilancio per noi è un bilancio che non possiamo votare.

Presidente - Consigliere Perron, ne ha facoltà.

Perron (LEGA VDA) - Ovviamente per esprimere anche il mio parere, ho parlato pochissimo, come mio uso, e quindi prenderò questi ultimi due minuti finali.

Il nostro capogruppo ha già espresso la posizione della Lega, il nostro voto contrario, quindi nessuna novità da quel punto di vista, però una considerazione mi viene da fare rispetto a quanto è stato detto, a quanto ho sentito.

Abbiamo sentito dire che qualcuno si è presentato con un cartellino di un certo tipo e poi le cose sono cambiate, giustamente, come se questo fosse un qualcosa di negativo, un qualcosa che toglie a chi ha un'azione di questo tipo, politica; quindi c'è un qualcosa in meno rispetto a chi ha cambiato il cartellino.

Poi, per carità, la Lega chiaramente ha perso dei pezzi, posso assicurare che non è imputabile assolutamente al Capogruppo, le persone sono libere, fanno le loro scelte, prendono le loro strade e non credo che sia un problema di nessun tipo, perché a volte si addebita ai Capigruppo, è già stato fatto.

Non l'ha fatto lei, non l'ha fatto lei... ma uno che prende il Capogruppo... non è quello, siamo tutti liberi e ci muoviamo come persone libere, però posso dire e penso che - questa è la mia considerazione - che si siano viste sottotraccia in questo bilancio molte lotte di potere intestine, correnti, forse qualche inimicizia, qualche colpo, qualche accoltellata, qualcosa viene fuori, qualcosa rimane sottotraccia, qualcosa magari qualcuno lo fiuta e poi magari prima o poi lo riuscirà a dimostrare, oppure no.

Insomma, sono tutti giochi che sono venuti fuori come dei puntini che compaiono nella notte, compaiono delle stelle, poi magari non si possono unire ma ci sono.

Allora rispetto a questo mi è sembrato - e qui è la mia considerazione e poi chiudo - che non siamo stati soltanto noi ad aver perso dei pezzi o dei cartellini nuovi che si sono presentati rispetto ai colleghi di Forza Italia, perché, ad esempio, anche l'assessore Bertschy, anche il consigliere Jordan, anche l'assessore Caveri, anche il consigliere Chatrian mi pare che si siano presentati con un cartellino differente agli elettori e poi siano confluiti. Poi, per carità, in questo caso l'Union ci ha guadagnato, mentre la Lega ci ha perso, però se quel principio è sempre valido, non lo so, consigliere Marguerettaz, in questo caso un po' di minus in questa questione c'è, e mi sembra l'ennesimo sgambetto verso chi ha cambiato il cartellino, perché, se si dice che chi ha cambiato il cartellino ha qualcosa in meno, ci si dimentica che qualcuno ha cambiato il cartellino anche per entrare a casa vostra.

Mi sembra quindi, tra tutto, uno degli ennesimi sgambetti che si possono vedere: bene così, male così, non lo so; sicuramente è una maggioranza che ha le sue difficoltà, poi probabilmente siamo vicini al finale e quindi arriveremo alla fine, ma certamente queste considerazioni di malumori si sono viste in maniera molto chiara e, ripeto, questa mia rapida considerazione va in quella direzione: un ennesimo sgambetto, probabilmente, che poteva essere evitato, ma rappresenta un qualcosa che c'è sottotraccia e che ogni tanto viene fuori e che questa volta abbiamo certamente visto.

Presidente - Consigliere Malacrinò, ne ha facoltà.

Malacrinò (FP-PD) - Grazie colleghi. Anche io cercherò di essere breve. L'intervento del collega Marquis ha sostenuto che questo Governo fa delle scelte troppo di sinistra, invece il collega Manfrin sostiene che il nostro gruppo non ha inciso abbastanza sulle scelte di questo Governo...

Io faccio due esempi: il Governo di centrodestra, rappresentato qui dai colleghi della Lega e dai colleghi di Forza Italia... (Interruzione fuori microfono) ...Lei si è inventato un sacco di cose, è stato ripreso anche da tutti, sinceramente che mi riprenda su quello che devo dire io mi fa un po' specie.

Faccio due esempi: il Governo di centrodestra-destra ha tolto da ormai due anni il fondo affitti e ha annunciato, tramite il Ministro di riferimento - lo stesso contestato questa mattina dagli NCC - il più grande piano di costruzione di case popolari, ma al momento non mi risulta nulla, se non qualcosa che qualcuno ha definito "Mini condono".

La Regione, invece, continua a finanziare il fondo affitti, portandolo a circa 11 milioni di euro come importo complessivo per il 2025.

Un altro esempio che mi viene in mente è il taglio del fondo automotive per 4,6 miliardi di euro, in un momento di particolare difficoltà del settore.

La Regione, invece, continua a finanziare la legge sulla mobilità sostenibile, investendo più di 10 milioni di euro nel triennio a favore della transizione energetica per l'acquisto di autovetture ecologiche e a favore della mobilità dolce.

Son contento che il collega Manfrin sia felice questa sera, bene.

Sempre sul tema del cambiamento climatico, lo scorso anno alcune testate locali riportavano come titolo: "Un bilancio che spinge verso green e sociale".

In quell'occasione si era parlato di un bilancio all'insegna della sostenibilità; le politiche green messe in campo erano numerose e quest'anno sono state tutte confermate, aumentando le risorse messe a disposizione.

Dunque la conferma di un Governo autonomista e progressista particolarmente attento e concreto su queste tematiche.

Le iniziative ricordate - come detto nei giorni scorsi dal vicepresidente Bertschy - hanno portato notevoli risparmi alle famiglie, oltre che importanti riduzioni di emissioni di gas climalteranti.

La continua crescita dei bilanci regionali, un miglior andamento rispetto alla media nazionale per quanto riguarda il PIL e il continuo miglioramento degli indicatori sull'occupazione ci fanno pensare di essere sulla strada giusta.

A conferma di quanto detto, riporto alcune considerazioni fatte in II Commissione: le misure introdotte dimostrano la profonda comprensione delle sfide che bisogna affrontare per sostenere la crescita, promuovendo lo sviluppo e il benessere per l'intera comunità.

Come detto dal mio capogruppo, noi voteremo a favore del bilancio.

Presidente - Consigliere Lavevaz, ne ha facoltà.

Lavevaz (UV) - Grazie, molto brevemente nel confermare il mio voto favorevole a questo bilancio. Senza aumentare le polemiche che ci sono state in questi quattro giorni, ritengo necessario fare una precisazione, perché, da quanto detto da alcuni colleghi prima, ci sono stati degli accostamenti probabilmente incauti, magari non voluti ma per i quali voglio assolutamente che ci sia chiarezza, ora e per sempre, e parlo di quanto ha affermato il collega Manfrin, facendo riferimento alle voci dissonanti all'interno della maggioranza che sono molto facilmente ovviamente individuabili nella mia persona, nel collega Jordan nel collega Di Marco eccetera, rispetto alla prima votazione che c'è stata sulla Giunta Testolin.

Hanno detto: "Ci sono stati due voti, allora due persone adesso che si lamentano", sembrava esserci un collegamento diretto su queste due cose.

...Infatti immaginavo che fosse non voluto, ma ci tenevo a fare questa chiarezza perché non è nel mio modo di fare nascondermi dietro dei segreti, non l'ho fatto allora e non lo farò mai.

Quei due voti hanno avuto altri protagonisti, evidentemente il gioco era sicuramente quello di far credere che fossimo io e Barmasse, quelli più facilmente individuabili in quella fase, è molto evidente il giochino, ma, almeno da quello che ho avuto modo all'epoca di intuire, dopo in pochissimi ci hanno creduto.

Invece sulle dichiarazioni fatte in questi giorni, le mie osservazioni non sono tardive, come è stato detto dal collega Di Marco, semplicemente sono delle osservazioni che vengono dal fatto che ritengo che l'amministrare o far politica non sia un gioco di potere, ma sia un lavoro molto serio per il quale dobbiamo essere messi tutti nelle possibilità di poter fare il nostro lavoro e quello che ci è chiesto di fare, quindi io ho fatto le mie osservazioni in questi mesi nelle opportune sedi e in questa fase la sede opportuna era questa e quindi l'ho fatto.

Nulla quindi di strano, giochini o cose strane, semplicemente credo che era opportuno fare chiarezza anche in modo pubblico rispetto a un atteggiamento e a un metodo che non ho condiviso in questi mesi.

Presidente - Posso mettere in votazione? Il Presidente della Regione ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Ho avuto il piacere di ascoltare tante cose, come tutti gli altri, in questi quattro giorni di Consiglio e sinceramente ne esco molto soddisfatto, nel senso che abbiamo dato una dimostrazione intanto, come maggioranza, di serietà, ognuno all'interno delle sue visioni, del suo modo di essere, ognuno all'interno dello sviluppare una certa visione di come va fatta la politica.

Fortunatamente non la vediamo tutti in maniera identica, ma ci sono delle sfumature che ci permettono di arricchire e di proseguire in un cammino dove si compiono anche degli errori, dove si fanno delle valutazioni corrette, se ne fanno altre meno corrette, ma abbiamo dato e stiamo dando ancora un segnale molto importante alla nostra comunità: è notizia giornalistica di qualche ora fa, che in una Regione limitrofa alla nostra, andranno in esercizio provvisorio.

È un'esperienza che abbiamo già vissuto in quest'aula e quando vivi quel tipo di percorsi, credo che ti facciano crescere in maniera esponenziale e questo tipo di atteggiamento, invece, che si è verificato in questi quattro giorni, per quanto mi riguarda nella maggioranza è un qualcosa di positivo, è indice di biodiversità che, nel complesso, ci permette di poter sopravvivere, magari rispetto ad altre situazioni dove c'è un'uniformità importante, ma se arriva il virus poi se la mangia tutta o se ne mangia dei pezzi.

Dall'altra parte vedo una minoranza, un'opposizione per certi versi e per certi compartimenti molto fragile, che deve giocare su dei mantra, come li definiscono i giornali, per farsi un po' di pubblicità gratuita, un po' di "Pubblicità progresso", dove alla fine si presentano degli ordini del giorno e degli emendamenti che, molte volte, arrivano dal passato e al passato si fermano, perché "A stessa domanda risponde stessa risposta", quindi vedo che non ci sono fortunatamente delle grosse alternative a dei percorsi politici che si sono consolidati in questi anni e che possono dare ancora molte soddisfazioni, anche con idee e sfumature leggermente diverse.

Abbiamo dato una risposta alla popolazione valdostana, si può migliorare, qualcuno l'ha detto, ci si può trovare in sintonia e vi assicuro che, da parte mia in primis, l'unico cruccio che mi rimane è quello di non avere chiuso politicamente, in questi quattro giorni, un percorso un po' più strutturato per costruire il futuro.

I motivi non risiedono nella mia persona, risiedono in quelle sfumature diverse che poi ognuno ha voluto significare, perché poi, come dice il nostro Capogruppo, siamo tutti una grande famiglia ma ognuno tiene famiglia, quindi all'interno di questi percorsi ognuno cerca di prendere l'ossigeno dove può, però ci sono spazi per crescere, ci sono spazi per condividere e intanto ci godiamo quest'approvazione di bilancio che è una risposta seria e di lavoro alla nostra comunità.

Presidente - Mettiamo in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 30

Favorevoli: 19

Contrari: 11

Astenuti: 5 (Aggravi, Brunod, Lucianaz, Planaz e Restano).

Il D.L. è approvato.