Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4191 del 9 dicembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 4191/XVI - Illustrazione abbinata del D.L. n. 168 (Legge di stabilità regionale per il triennio 2025/2027) e del D.L. n. 169 (Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2025-2027).

Bertin (Presidente) - Come stabilito dalla Conferenza dei Capigruppo, analisi abbinata dei punti 3.08 e 3.09 e delle relazioni conseguenti. Relatore di maggioranza è il consigliere Malacrinò, che si è prenotato e a cui passo la parola.

Malacrinò (FP-PD) - Buon pomeriggio a tutti. I documenti che andremo a discutere durante i lavori di questa settimana si riferiscono al disegno di legge regionale 168 avente come oggetto: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Autonoma Valle d'Aosta" e al disegno di legge 169 avente come oggetto: "Bilancio di previsione finanziario della Regione Autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2025/2027", entrambi presentati dalla Giunta regionale in data 31 ottobre 2024.

Gli atti che verranno esaminati nel corso dei lavori del Consiglio regionale sono stati oggetto di approfondimento avvenuto durante l'audizione effettuata in II Commissione consiliare permanente. Il percorso sul bilancio ha preso avvio in data 12 novembre con la nomina dei due relatori: il consigliere Aggravi per la minoranza e il sottoscritto per la maggioranza, successivamente la seduta è proseguita con l'illustrazione dei due documenti da parte del Presidente della Regione e la programmazione delle sedute successive. I lavori sono continuati in data 25 novembre con l'audizione del Governo regionale e nelle date del 26 novembre e 2 dicembre abbiamo avuto la possibilità di audire tutti i principali portatori di interesse. Il percorso si è concluso in data 3 dicembre con la replica del presidente Testolin e la relativa espressione del parere.

Veniamo ora all'analisi dei documenti finanziari partendo dal disegno di legge 169. Il bilancio 2025/2027 è redatto nel rispetto dei principi contenuti nel decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: "Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi".

La programmazione finanziaria per il prossimo triennio risulta coerente con il contenuto del Documento di economia e finanza regionale, previsto dall'articolo 36 del decreto legislativo 118/2011, approvato con deliberazione del Consiglio regionale in data 18 ottobre 2024.

Il bilancio regionale pareggia nell'importo complessivo in euro 1.897.370.143,83 per l'anno 2025, in euro 1.707.191.286,89 per l'anno 2026 e in euro 1.608.062.854,01 per l'anno 2027.

Contestualmente al bilancio di previsione, proseguendo nell'ottica di rendere sempre più forte il legame tra i diversi documenti di programmazione e più chiaro l'utilizzo delle risorse stanziate nel Titolo 2 della spesa, vengono approvati anche il programma regionale dei lavori pubblici e dei servizi di architettura e ingegneria per il triennio 2025/2027 e il relativo elenco annuale.

Al fine di una corretta valutazione del documento di bilancio, è importante ricordare, soprattutto in riferimento agli investimenti, che gli stessi vengono contabilizzati in modo pluriennale sulla base del cronoprogramma di avanzamento delle attività in corrispondenza dell'effettiva esigibilità degli interventi finanziati.

Si precisa inoltre che le previsioni di entrata includono i residui attivi differiti e riaccertati nel triennio in esame e il fondo pluriennale vincolato così come gli stanziamenti di spesa includono i residui passivi e il fondo pluriennale vincolato.

Il totale delle entrate di competenza previste per il 2025, senza considerare le partite di giro, è pari a 1.626 milioni di euro, superiore alla previsione formulata per il 2024, che era pari a 1.541 milioni. La previsione per i due anni successivi del bilancio pluriennale evidenzia un andamento decrescente per effetto del normale andamento della previsione dei fondi statali e dei fondi derivanti dalla programmazione europea, al quale si aggiunge l'andamento decrescente della previsione di entrate extratributarie.

Il totale complessivo delle entrate per il 2025 è pari a 1.897 milioni rispetto a 1.819 milioni di euro previsti per il 2024. Il totale del bilancio include l'importo del fondo pluriennale vincolato, che rappresenta risorse già disponibili e contabilizzate, differite ad anni successivi per far fronte alle specifiche spese, per lo più di investimento. L'importo del fondo per il 2025, pari a 150 milioni, si è ridotto rispetto all'anno precedente di 11 milioni e previsto inoltre in forte diminuzione nel corso del triennio.

L'utilizzo anticipato dell'avanzo di amministrazione vincolato, che ammonta a circa 20 milioni di euro, può essere iscritto soltanto nel primo anno della previsione e deriva dalla sommatoria delle risorse vincolate già accertate nell'anno in corso, o in esercizi precedenti di cui le strutture hanno richiesto l'iscrizione anticipata in parte spesa con il bilancio di previsione.

Le entrate del Titolo 1, pari a 1.318 milioni per il 2025, sono superiori di circa 71 milioni rispetto alla previsione per il 2024; esse sono costituite da circa 140 milioni di tributi propri e da circa 1.178 milioni di compartecipazioni ai tributi erariali. Le entrate del Titolo 1 rappresentano l'81% del totale delle entrate finali.

Per quanto riguarda le entrate derivanti dai tributi propri, è necessario rilevare una previsione in calo di circa 10 milioni di euro, si tratta di un decremento prudenziale inserito nello stanziamento di bilancio per far fronte all'esenzione dall'addizionale regionale IRPEF per il primo scaglione, che sarà oggetto di un intervento normativo statale.

Per quanto riguarda invece la tipologia compartecipazione ai tributi erariali, si registra un importante incremento dovuto sia alla crescita del gettito IRPEF, derivante dai versamenti effettuati dal territorio, che da una crescita del gettito IVA derivante dall'inflazione.

Le entrate al Titolo 2 da trasferimenti correnti sono previste in circa 44 milioni per il 2025 e si riducono nel triennio sino ai circa 23 milioni nel 2027. Tali entrate rappresentano poco meno del 3% del totale delle entrate finali. Si tratta, principalmente, di fondi statali derivanti anche dall'attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza, nonché di fondi relativi alla programmazione europea, costituiti da una quota eurounitaria e da una quota di cofinanziamento statale. L'importo più significativo della previsione per l'intero triennio appartiene alla tipologia "Trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche" e incide per oltre il 70% sul totale del Titolo 2. Nel 2025, in particolare, su una previsione complessiva di quasi 34 milioni sono circa 8 milioni di fondi relativi al piano nazionale di ripresa e resilienza, 13 milioni di assegnazioni statali, circa 7,5 milioni di fondi strutturali europei e 3,2 milioni quale trasferimento compensativo della manovra IRAP disposto con la legge di bilancio 234/2021.

Si rammenta invece che il trasferimento statale compensativo delle minori entrate IRPEF, disposto sempre con la citata legge di bilancio per il 2022, ha avuto termine con l'esercizio 2024, determinando sul 2025 un livello di previsione del totale complessivo del Titolo decisamente inferiore rispetto allo stanziamento previsto per il 2024.

Le entrate extra tributarie del Titolo 3 sono pari a 166 milioni per il 2025, in crescita rispetto ai circa 139 iscritti in previsione per il 2025 nel bilancio 2024-2026, 135 milioni per il 2026 e 98 milioni per il 2027. Tali entrate rappresentano circa il 10% del totale delle entrate finali.

Le entrate in conto capitale del Titolo 4 sono previste in circa 83 milioni per il 2025, 30 milioni per il 2026 e 13 milioni per il 2027. Tali entrate rappresentano circa il 5% del totale delle entrate finali. L'importo più significativo è relativo alla tipologia "Contributi agli investimenti" che include: i contributi statali agli investimenti finalizzati allo sviluppo economico e alla tutela del territorio destinati alla Regione per un importo di 20 milioni di euro assegnato ancora per l'anno 2025; i contributi relativi al PNRR e al PNC per euro 32 milioni nel 2025 e 9,6 milioni nel 2026; i contributi relativi alla programmazione europea per circa 20,2 milioni nel 2025, 11,9 milioni nel 2026 e 7,6 milioni nel 2027.

Come noto, ulteriori risorse saranno iscritte in bilancio nel corso dell'esercizio anche per gli anni successivi con atti amministrativi di variazione al bilancio stesso sulla base degli atti formali di assegnazione degli stessi emanati dalle competenti autorità nazionali ed europee.

Le entrate di cui al Titolo 5 si riferiscono alle modalità di contabilizzazione di risorse derivanti dalla programmazione dei fondi europei. L'importo è stato previsto in euro 15 milioni per le annualità 2025 e 2026 e 16 milioni per il 2027.

Non è previsto per il triennio di bilancio alcun ricorso al debito.

Il totale delle spese per il 2025 al netto delle partite di giro è pari a 1.795.990.259,83 euro e include, oltre alla previsione formulata con riferimento alle spese di competenza dell'esercizio, anche gli stanziamenti già impegnati a valere sulle disponibilità degli anni precedenti reimputati all'esercizio 2025 e le riproposizioni di spese vincolate a entrate non utilizzate negli anni precedenti.

Negli stanziamenti di parte corrente è incluso anche il contributo alla finanza pubblica.

Il totale delle spese, al netto delle partite di giro delle risorse già impegnate, del Fondo pluriennale vincolato e del contributo alla finanza pubblica, è pari a poco più di 900 mila euro per l'anno 2025, a euro 1,3 miliardi per l'anno 2026 e a 1,3 miliardi per l'anno 2027.

Per quanto concerne la distribuzione complessiva della spesa per missioni, ovvero i macro ambiti di competenza definiti dalla normativa contabile nazionale, su tutte spiccano la Missione 13 "Tutela della salute", cui è destinato il 23,27% delle risorse e la Missione 4 "Istruzione e diritto allo studio" per 13,4%.

Complessivamente l'incidenza della spesa corrente rispetto alla spesa di investimento si presenta in miglioramento rispetto all'anno precedente.

Per quanto riguarda il disegno di legge 168, la legge di stabilità è la legge che a tutti gli effetti adegua l'ordinamento regionale in materia di finanziaria al fine di predisporre le autorizzazioni successive recepite nel bilancio regionale. Le previsioni di bilancio infatti sono effettuate a legislazione vigente, a cui si aggiungono le ipotesi di modificazione inserite appunto in legge.

Il contenuto obbligatorio della presente legge è riconducibile di fatto a materie che corrispondono ai capi di riferimento e si compone di 59 articoli per complessivi 11 capi.

Gli articoli contenuti all'interno di questo provvedimento sono tutti di particolare rilievo e saranno oggetto di approfondimento nel corso dei lavori di questa settimana; come detto, si tratta di un bilancio che mette in campo ingenti risorse per sostenere la nostra comunità. Diventa dunque difficile sintetizzare il contenuto dei diversi articoli in questa relazione senza tralasciare alcuni aspetti sicuramente di pari importanza.

Il Capo I, recante disposizioni in materia di personale, si compone di 8 articoli volti a declinare alcuni temi fra cui il fabbisogno di personale, le deroghe assunzionali, la proroga di graduatorie, la mobilità e i rinnovi contrattuali.

Il Capo II, recante disposizioni in materia di finanza locale, si compone di 14 articoli con i quali vengono trasferiti agli Enti locali maggiori risorse volte a mantenere i servizi e a copertura dell'importante incremento delle spese. In questo Capo si segnalano diversi articoli, tra cui l'articolo 7 che stabilisce le risorse destinate alla finanza locale con un trasferimento che cresce dai circa 239 milioni dello scorso anno a 262 milioni; il trasferimento senza vincolo agli enti territoriali invece ammonta a 104 milioni. All'interno dello stesso articolo vi è anche il trasferimento straordinario, già previsto, al Comune di Aosta per 1,5 milioni per le annualità 2025 e 2026 che con il successivo articolo 10 viene esteso anche al 2027. All'articolo 8 vi è un trasferimento straordinario corrente per 5,3 milioni a favore dei Comuni, delle Unités e del BIM a parziale copertura dell'incremento delle spese contrattuali. All'articolo 9 c'è la proroga anche per il 2027 del trasferimento straordinario corrente di 12,5 milioni ai Comuni e Unités già previsto dal precedente bilancio per le annualità 2025 e 2026. Con l'articolo 12 si prevede un finanziamento di 200 mila euro per permettere il completamento della struttura denominata "Maison Caravex" nel comune di Gignod. L'articolo 13 prevede un contributo di 500 mila euro per interventi di ampliamento e potenziamento di parcheggi di scambio per lo sviluppo della mobilità sostenibile. Con l'articolo 14 si trasferiscono agli Enti locali 1 milione di euro per finanziare spese tecniche e lavori di adeguamento degli edifici scolastici. L'articolo 15 proroga anche al 2027 lo stanziamento di 6,3 milioni a favore dei Comuni per opere di pubblica utilità. Con l'articolo 18 vengono stanziati 140 mila euro per ciascuna annualità al fine di mantenere attivo il sistema volto a favorire e facilitare l'integrazione dei cittadini stranieri. L'articolo 19 concede un contributo di 83 mila euro volto a sostenere le attività del Centro antiviolenza. L'articolo 20 invece prevede lo stanziamento di 140 mila euro annui volti a favorire la partecipazione di minori con disabilità nei servizi ludico ricreativi estivi.

Il Capo III, recante disposizioni in materia di sanità e politiche sociali, si compone di sei articoli che recano principalmente disposizioni in merito al finanziamento della spesa sanitaria regionale e relativi ai livelli essenziali di assistenza. In questo Capo da segnalare l'articolo 21 che stanza 9,3 milioni di euro per la proroga della misura che finanzia l'indennità sanitaria temporanea a favore dei medici e infermieri. L'articolo 24 finanzia la spesa sanitaria corrente con circa 340 milioni per ogni anno, con un incremento di circa 13 milioni rispetto a quanto previsto dal triennale lo scorso anno sull'annualità 2025. Con l'articolo 25 vengono raddoppiati i fondi per misure di prevenzione e contrasto al suicidio. L'articolo 26 prevede per il Centro servizi per il volontariato un contributo straordinario per 60 mila euro necessario affinché il Centro servizi per il volontariato possa continuare a sostenere le realtà solidaristiche territoriali.

Il Capo IV, recante disposizioni in materia di istruzione e cultura, si compone di 5 articoli e in questo caso va segnalato l'articolo 27 che stanzia la somma di 3 milioni e mezzo nel triennio per interventi di edilizia universitaria e per il completamento dell'intervento nell'edificio sede dell'Università della Valle d'Aosta, sito in Viale dei Cappuccini. Con l'articolo 28 si finanzia con circa 15 milioni di euro l'intervento di manutenzione straordinaria dell'ex Priorato e Centro Saint-Bénin, di proprietà dell'antica fondazione Collège aux études di Saint-Bénin.

Il Capo V, recante gli interventi in materia di tutela del territorio e ambiente, si compone di quattro articoli. Con l'articolo 33 si autorizza, implementandola rispetto al 2024, una spesa di 70 mila euro per interventi di gestione, ripristino e manutenzione dei siti appartenenti alla rete "Natura 2000" e dei siti individuati dalla rete ecologica regionale. L'articolo 34 prevede uno stanziamento di 150 mila euro a favore della Fondazione Montagna sicura per l'organizzazione di iniziative ed eventi dedicati all'importanza dei ghiacciai collegate "all'Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai". L'articolo 35 prevede la realizzazione di un programma straordinario di interventi per la riduzione dei rischi idrogeologici e sulla viabilità regionale a seguito dell'alluvione di fine giugno, che prevede, al termine degli iter necessari, un rimborso da parte dello Stato di circa 20 milioni.

Il Capo VI, recante disposizioni in materia di trasporto pubblico, si compone di 5 articoli; con l'articolo 36 vengono riproposte e implementate le agevolazioni tariffarie per incentivare l'utilizzo del trasporto pubblico. L'articolo 37 prevede un contributo di 500 mila euro per smantellare i vecchi impianti a fune, abbandonati da tempo, e il successivo ripristino ambientale. Con l'articolo 39 viene prorogata la misura di sostegno alla mobilità a favore dei profughi ucraini e ai richiedenti asilo. L'articolo 40 proroga fino al 2027 il piano di interventi per lavori di pubblica utilità, si tratta di una norma che persegue anche un interesse di tipo sociale.

Il Capo VII, recante disposizioni in materia di sport e turismo, si compone di un articolo, l'articolo 41, che prevede la proroga anche per il 2027 del progetto "Sci...volare a scuola", con uno stanziamento che viene ancora incrementato e che viene portato a 50 mila euro.

Il Capo VIII, recante gli interventi in materia di sviluppo economico, si compone di nove articoli, gli articoli riguardano interventi in materia di politiche del lavoro, programmi di investimento europei e statali, politiche per lo sviluppo delle aree montane. In questo caso si segnala l'articolo 44 con il quale vengono stanziati nel triennio 3,5 milioni di euro in aggiunta a quanto previsto dal FOSMIT per l'attuazione di strategie comuni per la valorizzazione delle zone montane. L'articolo 49 invece prevede un'integrazione di 14 milioni per il biennio 2026-2027 sui fondi di rotazione per dare continuità alle richieste di agevolazione all'acquisto di una prima casa o per il recupero di fabbricati nei nostri centri storici.

Il Capo IX, recante gli interventi in materia di agricoltura, si compone di quattro articoli, in questo caso occorre segnalare l'articolo 51 che prevede un cofinanziamento di 3,5 milioni nel triennio per il completamento del programma di sviluppo rurale. L'articolo 54 prevede un contributo di 70 mila euro alla Società Servizi Valle d'Aosta S.p.A. necessario per permettere un allineamento salariale agli impiegati forestali.

Il Capo X, recante gli interventi in materia istituzionale, generale e di gestione, si compone di tre articoli.

Con l'articolo 57 si autorizza l'acquisto, stanziando 350 mila euro, di una porzione di fabbricato sito nel Comune di Châtillon, consentendo alla Regione di essere l'unico proprietario dell'intero edificio da poter destinare alle attività scolastiche e alla realizzazione di nuovi laboratori didattici.

Il Capo XI, recante disposizioni in materia di contabilità e finali, si compone di due articoli.

La II Commissione consiliare permanente, riunitasi in data 3 dicembre 2024, ha preso in esame il disegno di legge 168: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Autonoma Valle d'Aosta" e il disegno di legge 169: "Bilancio di previsione finanziario della Regione Autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2025-2027" e ha espresso a maggioranza parere favorevole.

Ringrazio gli uffici per il lavoro svolto, i dirigenti intervenuti, i colleghi per la collaborazione e tutti i portatori di interesse che hanno partecipato alle numerose audizioni.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Aggravi, relatore per la minoranza, ne ha facoltà.

Aggravi (RV) - Prima di passare alla relazione, credo sia doveroso ringraziare i colleghi delle forze di minoranza per la fiducia che ancora quest'anno mi hanno dimostrato e ringraziare anche gli uffici che hanno fornito in II Commissione, così come i membri del Governo e anche chi è stato audito, le informazioni aggiuntive che sono state richieste un po' da tutti i gruppi nel corso delle audizioni e poi di quella finale di replica da parte del Presidente. Voglio anche ringraziare in particolare i colleghi di II Commissione per il lavoro svolto, che è già stato oggetto di attenzione da parte del relatore di maggioranza, nonché Presidente della stessa Commissione.

A volte, per poter comprendere al meglio l'oggi e guardare al futuro, è bene voltarsi indietro e rammentarsi che cosa si era detto su quello che poi si è invece manifestato nel recente passato. Un anno fa circa concludevo la mia relazione ai disegni di legge al bilancio previsionale della Regione Autonoma per il triennio 2024-2026 dicendo in estrema sintesi: "Il prossimo triennio ci porterà a vivere nella stagione dei bilanci sempre più corti e sempre più dipendenti da fonti terze". Quanto si può oggi analizzare nei documenti in esame, non fa che confermare questa tendenza alla quale siamo ormai sempre più condannati. Un andamento previsionale delle entrate (quindi di conseguenza della spesa pubblica), che porta il "governante" di turno (al di là della sua più o meno dichiarata simpatia per scuole di politica economica) a limitare nel concreto la propria visione programmatoria ai soli prossimi 12 mesi, piuttosto che a poter pianificare con maggior certezza i successivi 36 del triennio di riferimento.

Quest'aspetto emerge chiaramente analizzando l'andamento previsionale delle entrate finali, ad esempio, negli ultimi tre trienni di programmazione. Come si nota in particolare per l'annualità 2025, le previsioni di entrata si correggono progressivamente anno dopo anno, influenzate dai movimenti "sottostanti" della contabilità pubblica. Tra questi spiccano gli accertamenti e le stime relative a imposte e tributi, che risentono anche dei provvedimenti adottati dal Governo centrale sia durante l'anno, sia con manovre di bilancio. Tuttavia, a tali interventi non sempre corrisponde un trasferimento compensativo per le minori entrate, benché negli ultimi anni i rapporti finanziari con Roma abbiano dimostrato (per tutte le Regioni) maggiore generosità rispetto al passato.

Un altro elemento significativo è rappresentato dai movimenti del fondo pluriennale vincolato, che comprende risorse già contabilizzate, ma differite agli anni successivi per finanziare specifiche spese, in particolare investimenti. È importante notare che questo fondo è previsto in significativa diminuzione nel corso del triennio di programmazione.

L'incertezza che caratterizza sempre più il processo programmatorio emerge soprattutto nell'andamento dei trasferimenti correnti, costituiti principalmente da fondi statali, risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza e contributi alla programmazione europea, che includono una componente comunitaria e una di cofinanziamento statale. Queste risorse vengono spesso integrate nel bilancio in corso d'esercizio in seguito agli atti di assegnazione delle autorità nazionali ed europee. Questo meccanismo ricorda, almeno in parte, l'ormai famoso e anche famigerato sistema delle "milestone" del PNRR, dove il rispetto degli obiettivi stabiliti determina l'assegnazione delle quote (e forse questo è proprio nato dall'esperienza della programmazione comunitaria). Si tratta di un modello ormai consolidato, una sorta di "dirigismo gentile" che rappresenta una parte rilevante del bilancio. Questo tema merita attenzione, soprattutto in sede di programmazione triennale, per allocare al meglio le risorse proprie regionali, che per loro natura restano limitate. A tal proposito desidero evidenziare un punto già sollevato durante le audizioni e che reputo importante ribadire (senza alcuna polemica). Sarebbe utile, almeno finché il PNRR è operativo, identificare con precisione le risorse che, per varie ragioni, richiedono una riprogrammazione (o progetti comunitari che poi non si concretizzano sul lato della spesa). Questo non per soddisfare una semplice curiosità, bensì per verificare se esistano margini di manovra per destinare tali risorse a opere o progetti di particolare rilevanza attualmente privi di copertura finanziaria.

Analoghe considerazioni vanno fatte per le entrate in conto capitale, che includono contributi legati sempre al PNRR, al piano nazionale complementare e ad altri fondi della programmazione europea. Anche in questo caso le risorse vengono iscritte a bilancio in base ai provvedimenti adottati dalle autorità competenti. In questo contesto l'attività di programmazione si sposta di fatto durante l'anno con la definizione di variazioni al bilancio e, in modo ancora più rilevante, al momento della destinazione del cosiddetto "avanzo disponibile". Questo tema è stato affrontato più volte in occasione dell'analisi dei rendiconti annuali e dei relativi assestamenti di bilancio. È come se la politica di Governo regionale aspettasse con ansia la chiusura dei conti annuali per poter suddividere l'avanzo disponibile e pianificare il futuro di numerosi progetti, sia di età storica che più recenti. Tale approccio, tuttavia, appare in contrasto con ciò che si potrebbe (e dovrebbe) fare in fase di elaborazione del bilancio previsionale, che rappresenta il momento ideale per una programmazione più strategica e organica.

Sarebbe quanto meno discutibile confrontare gli stanziamenti delle diverse missioni in relazione alle singole annualità di programmazione, così come porre a confronto l'annualità 2027 con quella prossima del 2025. Questo perché nel triennio di riferimento l'ammontare complessivo della spesa (così come delle entrate) si contrae di circa il 18%. Un dato simile si è registrato anche nei trienni precedenti: una riduzione del 15% nel periodo 2024-2026 e del 13% nel triennio 2023-2025. Sebbene sia interessante osservare l'ampliamento del divario nella disponibilità di spesa nei vari scenari, questo richiederebbe un'analisi più approfondita per capire se esista una causa comune o almeno una tendenza. Potrebbe essere utile tornare su questo punto in occasione dell'analisi dei risultati del prossimo rendiconto. Tuttavia, ci sono sei missioni che meritano particolare attenzione per il loro andamento nel triennio 2025-2027. Di queste due registrano un incremento: la Missione 8 (Assetto del territorio ed edilizia abitativa) con un +0,59% e la Missione 20 (Fondi e accantonamenti) con un +0,68%. Al contrario quattro Missioni mostrano un andamento negativo (di fatto più significativo rispetto alle altre, si sono considerati i valori che vanno oltre il -1%): la Missione 15 (Politiche per il lavoro e la formazione professionale) con un -1,01%, la Missione 9 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente) con un -2,64%, la Missione 10 (Trasporti) con un -2,77% e la Missione 13 (Tutela della salute) con un -6,53%. In merito a queste ultime, durante le audizioni, è emerso che tali diminuzioni sono largamente influenzate dall'andamento di talune spese (e relativi stanziamenti) previste nel triennio. Ad esempio, nel caso della Missione 10, quella dei trasporti, gli stanziamenti per l'acquisto di treni si riducono proprio a causa di operazioni già effettuate, mentre nella Missione 13 (Tutela della salute), lo stanziamento per i lavori relativi all'Ospedale Umberto Parini si riduce in conseguenza delle previsioni di spesa rispetto alle tempistiche prospettate per l'espletamento di questi. Diciamo anche che è la Missione più grande e quindi ovviamente quella in cui gli scostamenti sono più significativi nei numeri percentuali, ma non nel complesso.

Per quanto riguarda la Missione 15 (Politiche del lavoro), va notato che questa è una voce di spesa frequentemente soggetta a successivi incrementi, soprattutto per effetto del concretizzarsi dell'assegnazione di fondi comunitari, ovvero anche per effetto di stanziamenti di fondi di provenienza statale in corso di anno.

Per quanto riguarda la diminuzione della spesa nella Missione 9, va considerato che gli interventi previsti nel biennio 2025-2026 sono relativi a progetti come la realizzazione di un impianto di trattamento e recupero dei fanghi da acque reflue, finanziato con fondi PNRR per circa 8,1 milioni di euro. Altri interventi, ad esempio, riguardano la realizzazione di impianti di depurazione e relativi collettori fognari per circa 8,4 milioni di euro, concentrati anch'essi nel primo biennio di programmazione.

Si rammenta invece che il comma 1 dell'articolo 28 della legge 30 statuisce: "Tra gli stanziamenti di competenza del bilancio e del relativo bilancio di gestione sono iscritti uno o più fondi globali destinati a far fronte agli oneri derivanti dalle proposte e dai disegni di legge regionali che entrino in vigore dopo la presentazione del Consiglio regionale del bilancio medesimo, nella misura ritenuta necessaria per l'applicazione degli stessi". Anche nell'ambito delle pieghe di questo bilancio si intravedono elementi che appartengono alla futura programmazione politico-amministrativa inseriti nella Missione 20. Tra questi troviamo interventi di natura "obbligatoria", come, ad esempio, il fondo per il rinnovo del contratto di lavoro del personale regionale, quello per il personale impiegato nei lavori di sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria e lo stanziamento per il fondo speciale destinato al nuovo provvedimento legislativo - chiamarlo nuovo... si ripete negli anni - per l'equiparazione dello stato giuridico, del trattamento economico e previdenziale del personale del Corpo valdostano dei vigili del fuoco e del Corpo forestale. Questi interventi sono ormai una presenza consolidata in diversi bilanci degli ultimi anni.

Tuttavia, la Missione 20 non si limita a queste voci di spesa già... come dire? stabilite o conosciute, vi sono anche fondi destinati a provvedimenti legislativi futuri come il sostegno agli investimenti per l'innovazione e la sostenibilità delle attività turistico- ricettive e commerciali. È interessante notare che per il triennio sono previsti circa 8 milioni di euro a questo scopo, a parte investimenti, una cifra che, pur sembrando discreta, merita di essere approfondita per comprenderne meglio l'efficacia e la relativa prospettata destinazione. Ovviamente senza i contenuti della legge poco si può dire.

Altri interventi riguardano la revisione della legge regionale 3, che disciplina gli interventi a favore dello sport, così come per il sostegno allo sviluppo alpinistico ed escursionistico. Non mancano poi stanziamenti per altre iniziative: la legge regionale contro la violenza di genere, non è la prima volta, se non erro, che c'è questo fondo, o per eventi di richiamo internazionale, come il finanziamento per la "Coppa del Mondo femminile" di La Thuile. Vi sono inoltre fondi per la creazione di una nuova legge sul terzo settore e per modifiche della legge 8/1992. Altri stanziamenti sono destinati a eventi locali, come l'organizzazione del "Criterium giovani" o i festeggiamenti per il 50esimo anniversario dell'UVGAM.

Un ultimo aspetto particolarmente rilevante riguarda il fatto che nella Missione 20 troviamo anche i fondi per le attività legate all'emanazione del disegno di legge per la riattribuzione delle grandi concessioni di derivazione da acqua, il cui schema di norme di attuazione è ad oggi all'esame della I Commissione consiliare.

Prima di volgere alle conclusioni di questa relazione, è bene specificare che nel corso della discussione generale vi saranno sicuramente ulteriori osservazioni, analisi e commenti sui contenuti dei disegni di legge in esame da parte delle minoranze. In tal senso, come relatore di minoranza, mi riservo sin d'ora di poter poi aggiungere ulteriori considerazioni di natura più politica e di parte sui contenuti sin qui analizzati.

Dal 4 dicembre scorso è in redazione il disegno di legge 173 intitolato: "Disposizioni urgenti per lo sviluppo e la flessibilità organizzativa degli enti del comparto unico della Valle d'Aosta", l'ha annunciato anche il presidente Bertin. Si tratta delle tanto attese modifiche alla legge regionale 22/2010, che disciplina l'organizzazione del comparto pubblico regionale, una riforma attesa da anni, più volte evocata nelle relazioni di minoranza precedenti e ora finalmente in discussione. Al momento non possiamo esprimere valutazioni sul contenuto del provvedimento, che rimane per noi ancora sconosciuto; tuttavia, desidero aprire queste conclusioni proprio riflettendo su tale tema.

La riforma del comparto pubblico non riguarda soltanto "persone" e "ruoli", essa incide su un aspetto cruciale della spesa regionale, sia in termini di costi correnti per il mantenimento del sistema, sia in relazione all'efficienza complessiva della gestione finanziaria. La burocrazia ha un costo che può tradursi in efficienza o, al contrario, in inefficienza. Durante le audizioni (come già accennato commentando la legge 20), è emerso con chiarezza quanto i rinnovi contrattuali pesino sul bilancio regionale. È stato infatti sottolineato che, sul triennio 2022/2024, il costo complessivo dei rinnovi si tradurrà in un incremento del 15,01% della spesa. A questo si aggiunge il maggior onere dovuto all'aumento della dotazione organica, un elemento che assorbe una quota sempre più consistente del bilancio regionale. C'è tuttavia il timore, già più volte manifestato, che questa riforma sia stata concepita più come un intervento di "posizionamento" che come una revisione organica del sistema. I prossimi mesi chiariranno se questo sospetto sia fondato.

Nel frattempo resta ancora nel "mondo delle idee" un'altra riforma cruciale per il sistema pubblico della Valle d'Aosta: quella degli Enti locali. Avevamo un anno intero per discuterne, valutarla e magari adottare scelte coraggiose, invece ha prevalso il consolidato atteggiamento di appeasement, per cui si cambierà forse qualcosa, ma senza intervenire davvero in profondità. Oggi disponiamo di una prima bozza su cui lavorare, ma il tempo stringe e con esso anche il coraggio necessario sembra diminuire. Anche questo tema si intreccia strettamente con le logiche di bilancio e con la programmazione futura, ma tutto, almeno per ora, è rinviato.

Un altro elemento che merita attenzione è l'approccio alla pianificazione degli investimenti. Prendiamo come esempio l'intervento dell'edificio scolastico di via Torino, (l'ex Maria Adelaide), che dovrebbe trasformarsi in un community center con un investimento complessivo stimato in 37 milioni di euro. Durante le audizioni ho chiesto se gli stanziamenti previsti in bilanci fossero già legati a questo progetto. La risposta è stata affermativa: 600 mila euro per il primo biennio destinati alla progettazione e 3,7 milioni per l'avvio dei lavori e la demolizione dell'edificio esistente. Il resto degli stanziamenti, tuttavia, non è ancora definito, seguendo un modello decisionale che guarda al breve termine e che riflette in modo evidente l'assenza di una programmazione a lungo respiro. Aspettiamo l'avanzo. Questa non vuole essere una critica banale, ma un invito a riflettere sull'urgenza di innovare gli strumenti di finanziamento delle opere pubbliche, ne cito soltanto uno: il "PPP". La stagione dei bilanci "corti" e l'incombente peso della spesa corrente, accentuata da fattori esterni e da rinnovi contrattuali rimandati troppo a lungo ci impongono di ripensare una struttura di bilancio troppo statica e ancorata a logiche storiche. Resta da vedere se la riforma della legge regionale 22 affronterà anche questa questione, ma è evidente che si tratta di un tema cruciale da considerare al di là delle contese politiche.

Dobbiamo essere consapevoli del fatto che le risorse e le opportunità del passato non esistono più. Tuttavia, proprio per questo è essenziale cambiare approccio e strumenti, affrontando con coraggio e responsabilità le criticità del presente. Se continueremo a ragionare con logiche superate, rischieremo di trovarci di fronte a problemi fuori controllo, senza possibilità di mitigazione, finanche di soluzione e quindi resteremo ancorati alla gestione del corrente, alla visione corta dei prossimi 12 mesi.

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Lo scorso 18 ottobre abbiamo analizzato in maniera puntuale e approfondita, per poi approvarlo, il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) che delinea gli obiettivi strategici e definisce le priorità dell'azione amministrativa, quantificando gli oneri finanziari derivanti. Ora con il bilancio di previsione 2025-2027 che presentiamo a quest'Aula, proseguiamo nel dare i contenuti alle linee programmatiche, andando puntualmente ad allocare le necessarie risorse finanziarie, creando una sorta di puzzle a incastri che abbiamo cercato di rendere il più possibile intellegibile nella sua complessità.

Quello che portiamo all'attenzione di questo Consiglio è un bilancio di fine legislatura, ci separano, infatti, meno di 10 mesi dalla fine della sedicesima consiliatura e al rinnovo dell'Assemblea. Nella sua redazione si è dunque tenuto conto di quest'aspetto, non volendo, da una parte, vincolare strettamente la prossima Amministrazione ma, dall'altra, cercando di proseguire nel solco tracciato dando un'impronta di continuità negli anni a venire, in particolar modo per quanto concerne ciò che durante questa legislatura è stato impostato secondo quanto previsto dal programma presentato all'inizio della consiliatura e poi riparametrato all'atto dell'insediamento della Giunta attuale.

Durante questi anni numerose sono state le iniziative previste che si sono concretizzate, trasformando le idee in provvedimenti, mentre, per quanto concerne altre, si sono delineati i necessari presupposti e altre sono state abbozzate per il loro successivo sviluppo. Tutto ciò operando sempre nell'ottica di un rafforzamento della nostra autonomia e delle nostre prerogative, dell'unicità del "Sistema Valle d'Aosta" del quale dobbiamo essere fieri, con un'attenzione particolare a dialogare con le altre realtà territoriali, nazionali e anche internazionali, a collaborare con altri enti e a confrontarsi con altri soggetti, riallacciando in alcuni casi i legami che si erano affievoliti, rinnovando sentimenti di amicizia e collaborazione e creandone di nuovi. Tali aspetti traspaiono anche esaminando questo documento contabile, laddove i numeri vengono ricondotti, oltre che a programmi, missioni e capitoli, ad azioni e iniziative trasversali e qualificanti per l'intera comunità. Ciò seguendo un fil rouge, un filo conduttore caratterizzato da crescita sostenibile, sicurezza, accessibilità e presidio del territorio, ma anche attrattività, opportunità professionali, sviluppo e valorizzazione delle risorse a disposizione, lavoro e dignità, senza dimenticare le fasce deboli, i disabili, le associazioni di volontariato, coloro che nei più disparati settori offrono gratuitamente il proprio tempo, talvolta trascurando la loro famiglia e i loro interessi per dare aiuto, conforto, sollievo a chi si trova in una situazione di disagio o di bisogno. E di questo spirito di comunità e di altruismo ne è stata data piena prova durante la recente alluvione e nell'immediata risposta e nell'azione coordinata fra Amministrazione e realtà locali, operatori dei vari settori interessati e popolazione, associazioni, volontari, imprese e singoli cittadini.

Il bilancio è il momento per riconoscere il lavoro svolto andando ad allocare le relative risorse per quelle opere che sono quasi dovute, sentite dalla comunità come necessarie, importanti e arricchenti la propria sicurezza o qualificanti i servizi e le opportunità per il nostro territorio e per la nostra gente. Scelte che vogliono sottolineare l'importanza del presidio del territorio anche in alta quota e l'accessibilità in sicurezza dello stesso e in maniera particolare nel momento storico in cui stiamo vivendo, segnato da cambiamenti climatici che incidono sui nostri territori e sulle nostre attitudini. Un territorio che, sempre di più, in questo frangente caratterizzato dalla fragilità demografica, se vuole essere attrattivo, deve essere oggetto di continua attenzione, affinché le comunità vi rimangano e proseguano nello scrivere la loro storia. Tutto ciò lo si ritrova nelle pagine e tra i numeri di questo ultimo bilancio di legislatura e nei puntuali interventi della legge di stabilità che lo accompagna.

Procederò nell'illustrazione del bilancio previsionale evidenziando alcuni dati che si ritengono rilevanti in merito alle entrate e alle spese, per poi soffermarmi con una disamina sulle diverse missioni, andando a evidenziare gli interventi di maggiore rilevanza o particolarmente qualificanti. Poi passeremo a esaminare il disegno di legge di stabilità, andando a descrivere alcune azioni ivi contenute in particolare rilievo. Il documento finanziario pareggia in 1.897 milioni per l'anno 2025, in 1.707 milioni per l'anno 2026 e in circa 1.608 milioni per il 2027. Il totale delle entrate di competenza previste per il 2025, senza considerare le partite di giro, è pari a 1.626 milioni, superiore del 5,5% alla previsione formulata per il 2024, che era pari a 1.541 milioni. Oltre l'80% delle entrate finali è costituito dalle entrate di natura tributaria che sono state previste in 1.318 milioni per il 2025, superiori di 71 milioni (5,7%) rispetto all'anno precedente. Di queste entrate la previsione per i tributi propri regionali è pari a 140 milioni per il 2025, in calo di 10 milioni rispetto al 2024 per il solo effetto di una previsione prudenziale rispetto all'addizionale regionale IRPEF, questo in quanto è prevista un'esenzione disposta dalla legge regionale per il primo scaglione, ancora per il 2025, ma l'importo dello scaglione potrebbe subire modifiche per effetto di possibili riforme statali in materia fiscale, con conseguente eventuale necessità di adeguare le previsioni ad oggi inserite a legislazione vigente. Per contro, la previsione della compartecipazione ai tributi erariali, nella misura dei 9 decimi, è pari a 1.178 milioni rispetto ai 1.097 milioni previsti per il 2024 e dunque più alta di 81 milioni rispetto all'anno precedente per effetto dell'andamento previsto per i principali tributi compartecipati. Assistiamo infatti a una significativa crescita del gettito IRPEF, che deriva sia dai versamenti effettuati nel territorio, anche per effetto delle recenti manovre effettuate dallo Stato sulle aliquote e scaglioni, sia dai versamenti che affluiscono al bilancio della Regione versati dagli enti previdenziali sull'ammontare delle pensioni erogate ai Valdostani; complessivamente il gettito iscritto nel bilancio passa da così da 390 milioni previsti per il 2024 ai 438 milioni previsti per questo prossimo anno.

Inoltre, è prevista un'ulteriore crescita del gettito IVA, condizionato dall'inflazione, se pur con una crescita con tassi più contenuti rispetto agli ultimi due anni precedenti; lo stanziamento iscritto in entrata passa conseguentemente dai 417 milioni del 2024 ai 440 milioni del prossimo anno.

Segnalo anche una crescita del gettito delle accise sui carburanti per autotrazione, prevista sia in relazione al gettito riferito all'ultimo anno disponibile, comunicato dall'Agenzia delle dogane nel corso del 2024, sia alle manovre dello Stato su tali accise. La relativa entrata di bilancio passa da 48 milioni previsti per il 2024 ai 64 milioni per il 2025. Per contro è stato previsto un ridimensionamento del gettito IRES, la cui previsione è di 48 milioni contro i 62 milioni del 2024. A tal proposito è stato tenuto conto, a titolo prudenziale e precauzionale, di una potenziale riduzione degli utili delle principali imprese presenti nel territorio, anche per gli effetti dell'evento alluvione.

Non si segnalano invece variazioni di rilievo per quanto riguarda le previsioni dei gettiti derivanti dalle imposte indirette, relative principalmente alle transazioni immobiliari, quali imposta di registro, imposta ipotecaria, eccetera. Un'annotazione per trasparenza e correttezza si impone: la crescita del gettito non è esclusivamente riferibile a un fenomeno inflattivo, che sicuramente ha influito sul costo della vita in questi ultimi anni e alle manovre fiscali nazionali, ma anche al consolidamento verso l'alto dell'economia reale che trova pieno riscontro nei positivi dati dell'occupazione in Valle d'Aosta.

Proseguendo nell'esposizione dei dati relativi alle entrate, si evidenzia come le entrate da trasferimenti correnti rappresentano poco più del 3% del totale delle entrate finali e sono previste in 44 milioni per il 2025 rispetto ai 64 milioni previsti per il 2024. Tale riduzione trova causa dal venir meno, a partire dal 2025, del trasferimento statale compensativo delle minori entrate IRPEF, come già noto e fatto proprio dall'attuale bilancio di previsione per gli anni 2025-2026. Il trasferimento, di circa 24 milioni annui, era infatti disposto dalla legge di bilancio dello Stato per l'anno 2022 con riferimento al triennale 2022-2024, in relazione alle già citate manovre statali sulle aliquote e sugli scaglioni IRPEF effettuate dopo che le autonomie speciali avevano già approvato il relativo bilancio di previsione.

Per quanto riguarda gli stanziamenti iscritti, si tratta soprattutto di fondi statali, derivanti anche dall'attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza, nonché di fondi relativi alla programmazione europea, costituiti da una quota eurocomunitaria e da una quota di cofinanziamento statale. Nel 2025, in particolare, su una previsione complessiva di quasi 34 milioni di euro provenienti da "Amministrazioni pubbliche", sono stanziati 8 milioni di euro di fondi relativi al PNRR, 13 milioni di assegnazioni statali vincolate a specifiche spese, 7,5 milioni di fondi strutturali europei e 3,2 milioni quale trasferimento compensativo previsto a regime della manovra IRAP effettuata dallo Stato con legge di bilancio per il 2022.

L'altra voce importante dei trasferimenti correnti è costituita dai trasferimenti dell'Unione europea, pari a 6,7 milioni di euro per l'annualità 2025.

Come noto, ulteriori risorse saranno iscritte in bilancio a titolo di trasferimenti correnti, nel corso dell'esercizio, anche per gli anni successivi al 2025, con atti amministrativi di variazione al bilancio stesso, sulla base degli atti formali di assegnazione degli stessi emanati dalle competenti autorità nazionali ed europee.

Le entrate extra tributarie rappresentano, invece, circa il 10% del totale delle entrate finali e sono previste per 166 milioni per il 2025 rispetto ai 153 milioni del 2024. Circa un terzo della previsione di tali entrate, ossia 56,4 milioni, è riferito a entrate derivanti dalla gestione del patrimonio della Regione, nelle quali sono ricompresi i canoni derivanti dalla gestione del Demanio idrico per un importo annuo di circa 37 milioni e le entrate previste per la mobilità sanitaria attiva, per un importo di 14 milioni annui.

Passiamo ora alle entrate in conto capitale. Tali entrate sono state previste in 83 milioni per il 2025 rispetto ai 61 milioni previsti per il 2024 e rappresentano circa il 5% del totale delle entrate finali. Si tratta di contributi agli investimenti che, in particolare, includono:

- i contributi statali agli investimenti finalizzati allo sviluppo economico e alla tutela del territorio per un importo di 20 milioni di euro assegnati ancora per il 2025;

- i contributi relativi al PNRR e al PNC per interventi di investimento vari per 32 milioni di euro nel 2025 e 9,6 milioni nel 2026. Ricordo a tal proposito che in tale anno i progetti dovranno essere portati a termine;

- i contributi relativi alla programmazione europea per circa 20,2 milioni nel 2025, 11,9 milioni nel 2026 e 7,6 milioni nel 2027.

Anche in questo caso ulteriori trasferimenti potranno essere iscritti in bilancio nel corso dell'esercizio anche per gli anni successivi con atti amministrativi di variazione al bilancio stesso sulla base degli atti formali di assegnazione delle risorse emanati dalle competenti autorità nazionali ed europee. Questo spiega l'andamento normalmente decrescente delle previsioni nel triennio del bilancio.

Un rapido ma significativo accenno al debito.

Nel corso del triennio in esame non è previsto il ricorso al nuovo debito e, inoltre, non sono previsti nuovi rientri dalla Gestione speciale presso Finaosta per coprire poste del triennio come avvenuto negli scorsi bilanci, liberando così ulteriori interessanti opportunità di risorse in prospettiva futura.

Ricordo inoltre a tal proposito, data la sua rilevanza, che nell'annualità 2023-2024 si è proceduto al rimborso del debito contratto, per tramite di Finaosta S.p.A., con la Cassa depositi e prestiti per un importo di euro 46,5 milioni nel 2023 e di 43,7 milioni nel 2024 per un totale complessivo di oltre 90 milioni di euro, abbattendo così i costi degli stessi e liberando risorse da potersi utilizzare anche in parte corrente.

L'accordo recentemente firmato con il Ministero dell'economia e delle finanze, come noto, ha confermato il contributo alla finanza pubblica in euro 82,246 milioni fino a tutto il 2032, dando così stabilità allo stesso e chiarezza di orizzonte programmatorio. Tale contributo è peraltro comprensivo di quanto dovuto per gli Enti locali che pertanto non saranno soggetti a nuove imposizioni statali, senza un preventivo accordo.

Al termine della legislatura consegniamo dunque, e mi preme evidenziarlo, una situazione finanziaria solida, con i conti in ordine e una prospettiva stabile al fine di un'adeguata programmazione e di crescita possibile nelle opportunità strategiche che attendono la Regione nel prossimo triennio.

Passando a esaminare la spesa, la previsione di spesa corrente iscritta al Titolo I (Spese correnti) si attesta a 1.394 milioni di euro, con un incremento del 4,6% rispetto al 2024.

La spesa di investimento del Titolo II cresce a 396 milioni di euro nell'anno 2025, con un incremento del 5,9% rispetto all'anno in corso.

L'incidenza della spesa corrente rispetto alla spesa di investimento è pari al 76,80%, in seppur lieve miglioramento rispetto all'anno precedente. Occorre evidenziare come la crescita delle spese correnti è fondamentalmente legata, anche per l'anno 2025, all'aumento dei contratti per gli stipendi che crescono, per quanto riguarda il personale regionale da euro 108 milioni a 118 milioni, a cui si aggiungono gli stanziamenti per il rinnovo contrattuale del personale regionale, in linea con il precedente triennio, per circa 27 milioni nel 2025, 30 milioni nel 2026 e 33,5 milioni nel 2027. Tale percorso potrà portare nuova appetibilità al comparto regionale e degli Enti locali, con maggiori, nuove e giovani professionalità che potranno avvicinarsi, così come sono in crescita gli importi dei contratti nei confronti della Società di servizi, che aumentano sia in virtù dell'effetto dell'aumento dell'inflazione, sia per l'aumento delle attività da loro svolte e richieste. L'importo dello stanziamento per l'appalto con la Società dei servizi passa così da euro 21,3 milioni del 2024 a 25,6 milioni nel 2025, con un aumento importante di risorse destinate al sociale e al sostegno alla persona, in primis nell'ambito dell'assistenza e del sostegno, anche educativo, degli studenti con disabilità.

Sempre in ambito di spesa di personale, occorre segnalare come sono confermati, in linea con il passato, le regole di contenimento della spesa e i limiti assunzionali. Si provvederà dunque a sostituire chi esce dal mondo lavorativo bandendo concorsi per i posti non coperti già previsti dal piano dei fabbisogni di personale per il triennio 2024/2026, con riferimento all'anno 2024, e dai piani degli anni precedenti, andando così a "ringiovanire" il comparto a costi indicativamente più contenuti.

In merito alle priorità, la predisposizione del bilancio è stata orientata ad assicurare e garantire in continuità con gli anni precedenti: sviluppo economico, lavoro, tutela del territorio e servizi alla persona, in particolar modo in ambito sanitario, sociale e di istruzione. La distribuzione complessiva della spesa per ambiti di competenza evidenza in particolare la Missione 13 (Tutela della salute) cui è destinato il 23,27% delle risorse, la Missione 4 (Istruzione e diritto allo studio), che raggiunge il 13,04%, con un incremento rispetto al 2024 che vede una percentuale pari al 12,50% e la Missione 18 (Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali) che rappresenta il 12,37%. Insieme questi tre ambiti di azione rappresentano ben il 48,68% degli stanziamenti complessivi.

Per quanto riguarda nello specifico la finanza locale, il finanziamento complessivo cresce da 239 milioni di euro del 2024 a 262,4 milioni di euro per il 2025. Di questi i trasferimenti senza vincolo agli Enti locali sono pari a 104 milioni di euro e sono in linea con l'anno precedente, ma soprattutto sono stati confermati anche per l'anno 2027, così da dare certezza di risorse e programmabilità della spesa. Una spesa che tramite gli Enti locali vuole assicurare attenzione alla comunità, garanzia di servizi, sostenibilità delle attività svolte dai Comuni, che rimangono i primi interlocutori dei cittadini e che devono poter contare su certezza ed equilibrio dei loro bilanci.

Il trasferimento corrente era stato infatti incrementato per i Comuni di euro 12 milioni negli anni 2024/2025, per le Unités des Communes di euro 500 mila per gli anni 2024 e 2025 dalla legge regionale 12/2023. Questa continuità vuole rappresentare un particolare segnale di attenzione nei confronti di questi enti.

I trasferimenti di finanza locale con vincolo di destinazione crescono poi da 135,6 milioni a 156 milioni di euro. Tale crescita è determinata in particolare dal trasferimento aggiuntivo di euro 5,3 milioni a favore dei Comuni, delle Unités des Communes e del BIM a parziale copertura dell'incremento delle spese di personale, dallo stanziamento di 2,8 milioni per progetti di utilità pubblica, da 1 milione di euro per interventi dell'edilizia scolastica di competenza degli Enti locali, da 700 mila euro per investimenti in materia di politiche abitative e da 500 mila euro per infrastrutture per l'intermodalità dei trasporti: tutte le risorse che potranno essere implementate in corso d'anno, ma che garantiscono fin da subito i processi di presentazione degli interventi indispensabili in sede di programmazione.

Fatte queste necessarie premesse, riteniamo rilevante approfondire in questa sede le varie Missioni, individuando gli interventi quantitativamente rilevanti o comunque caratterizzanti il bilancio previsionale che poniamo alla vostra attenzione. Gli importi che di seguito saranno illustrati sono riepilogati nella pagina 8 della relazione del disegno di legge del bilancio.

Alla Missione 1 "Servizi istituzionali, generali e di gestione" sono destinati nel 2025 oltre 132 milioni di euro, contro i 125 milioni dell'anno precedente. All'interno di questa Missione le voci di spesa più rilevanti sono costituite:

- dalle spese per il personale regionale impiegato nell'attuazione degli interventi ricompresi in questa Missione per l'importo complessivo di circa 49 milioni di euro;

- dalle spese per la gestione e lo sviluppo dei sistemi informativi e soprattutto dell'attività amministrativa per circa 19,2 milioni di euro nel 2025;

- dai trasferimenti correnti per il funzionamento del Consiglio regionale, a cui sono destinati 8,5 milioni di euro per ciascun anno del triennio.

À la Mission 4, qui concerne l'éducation et le droit aux études sont alloués près de 236 millions d'euros contre les 213 millions engagés pour le 2024. Pour les deux années suivantes les dotations se situent entre 221 et 222 millions d'euros. Les postes de dépense les plus importants dans le cadre de cette mission sont représentés par les frais relatifs au personnel de direction et enseignant des écoles pour un montant total d'environ 123,8 millions pour chaque annualité, ainsi que par les dépenses pour le personnel régional employé dans la mise en œuvre des interventions prévues par cette mission, pour un montant total d'environ 14,6 millions pour chacune des trois années de la période concernée et, enfin, par la dépense pour les opérateurs de soutien dans l'enseignement primaire et secondaire pour un montant de 13,3 millions d'euros: cela montre l'attention particulière que nous réservons à ce secteur.

Les transferts courants à l'Université de la Vallée d'Aoste s'élèvent à 8,5 millions d'euros par an, tandis que les transferts courants à la Fondation pour l'agriculture au titre de ses dépenses de fonctionnement s'élèvent à 5,55 millions d'euros par an.

Les transferts en faveur de la Fondation pour la formation professionnelle dans le secteur du tourisme et pour l'institut hôtelier, au titre des dépenses de fonctionnement, s'élèvent quant à eux à plus de 4 millions pour chaque annualité.

Les institutions scolaires paritaires bénéficient de 4,9 millions d'euros par an, tandis que les transferts courants aux Communautés, aux Communes et aux Unités de Communes valdôtaines des montants relatifs aux dépenses pour le personnel auxiliaire des établissements scolaires de base s'élèvent à environ 4,35 millions d'euros pour chacune des trois années de la période concernée, dans la droite ligne de l'annualité en cours.

Au total 10 millions d'euros ont été destinés à la construction scolaire.

Le transfert annuel courant de fonds à titre de contribution aux dépenses de fonctionnement du Conservatoire de la Vallée d'Aoste s'élève à 2,7 millions d'euros par chaque annualité.

Un montant de 770.000 euros a été destiné à la fourniture gratuite de manuels scolaires aux élèves des établissements scolaires régionaux du second degré.

Ces interventions, considérables d'un point de vue quantitatif, sont également importantes d'un point de vue qualitatif compte tenu des réalités auxquelles elles sont destinées et de leur utilisation pour des projet visant à permettre à nos jeunes de suivre leurs aspirations dans les différents domaines et de créer les conditions pour un avenir fructueux et diversifié pour notre communauté.

Dans le domaine de l'éducation et de la culture c'est au cours du triennat 2025-2027 que recommencera un parcours d'élaboration d'un plan stratégique de la culture en vue de la valorisation de notre patrimoine artistique et culturel, dans une logique de développement intégré avec les autres vocations du territoire. Dans ce contexte la loi de stabilité régionale, que nous examinerons ensuite, a refinancé les travaux d'entretien de l'ancien Prieuré et du Centre Saint-Bénin d'Aoste, un centre culturel ancien et vivant qui a caractérisé pendant les siècles la réalité valdôtaine, et auquel seront destinés environ 15 millions d'euros.

La protection et la valorisation des activités et des biens culturels figurent par ailleurs dans le cadre de la Mission 5, à laquelle sont destinés plus de 53 millions d'euros durant la première annualité du triennat, contre les 46 millions qui ont été destinés cette année.

Les travaux concernant la récupération du patrimoine immobilier d'intérêt culturel, historique et artistique appartenant à la Région absorberont environ 18,9 millions en 2025 et 8 millions pour chacune des deux années suivantes. Pour l'achèvement des travaux de la Maison Caravex située à Gignod, une somme de 4,1 millions a été engagée au titre du triennat; en vue de la restauration et de la valorisation de l'ancienne église du Monastère de la Visitation d'Aoste, la somme engagée s'élève à 3,9 millions d'euros; pour la valorisation de la zone est et des balcons en bois du Château de Fénis, elle s'élève à 2,6 millions et pour l'entretien extraordinaire des couvertures du Château d'Issogne, l'enveloppe débloquée est de 1,2 millions d'euros.

Pour les dépenses inhérentes aux services auxiliaires pour la valorisation et la conservation des biens culturels, ainsi que pour la gestion des activités culturelles, une somme de 5 millions a été engagée pour chaque annualité, alors que les transferts courants à l'Association Fort de Bard à titre d'aide supplémentaire s'élèvent à 4,4 millions d'euros pour chaque année du triennat.

Tout cela démontre bien que nous confirmons notre engagement pour le maintien et l'entretien de notre patrimoine historique et de ce que l'on peut considérer comme nos fleurons, afin de mettre en place des parcours de visites coordonnés ayant d'importantes retombées sur le secteur du tourisme aussi. Année après année, à travers des actions constantes et coordonnées, nous nous efforçons de développer un réseau entre les divers sites afin que les plus connus du public puissent aussi attirer les visiteurs vers les moins célèbres, mais tout aussi intéressants et nous nous sommes attelés à rendre le plus attractif possible les sites qui deviennent ainsi des scènes pour des événements de plus en plus attendus et appréciés.

La Missione 6 accoglie gli stanziamenti relativi alle politiche giovanili, allo sport e al tempo libero. Le risorse stanziate sono circa 11,5 milioni di euro nel primo anno del bilancio previsionale. In tale Missione troviamo gli stanziamenti a favore degli enti e delle professioni del turismo e il sostegno delle politiche giovanili. Tra questi 565 mila euro per trasferimenti a istituzioni per attività sportiva federale e 950 mila euro per la gestione delle piscine.

In materia di turismo, alla Missione 7 il bilancio regionale prevede complessivamente 22 milioni di euro per il primo anno del triennio e, oltre alle rilevanti risorse destinate alle iniziative per la promozione dell'immagine turistica della Regione che in questi ultimi anni sono state particolarmente curate, stanzia 8 milioni di euro nel triennio per un nuovo provvedimento legislativo a supporto dell'innovazione e della sostenibilità delle attività turistico-ricettive e delle attività commerciali. A tale ambito potranno essere così dedicate delle risorse e dei fondi per il miglioramento dell'efficientamento e l'ammodernamento delle strutture in un'ottica di valorizzazione delle stesse in un contesto ambientale sempre più in linea con i dettami della transizione energetica e dell'attenzione all'ambiente.

Inoltre, i trasferimenti correnti a imprese per interventi straordinari a favore degli esercizi di vicinato per 1 milione di euro annui confermano l'attenzione al piccolo commercio di prossimità nel contesto socio-economico regionale.

Sono poi destinati 650 mila euro all'anno ai contributi agli investimenti alle imprese, ai privati, alle istituzioni sociali e alle amministrazioni locali per interventi, arredi e attrezzature relativi a rifugi, bivacchi e dortoirs che in questi ultimi anni si sono dimostrati essere importantissime risorse per il turismo estivo della nostra Regione e meritano una rinnovata attenzione per mantenerli al passo con i tempi e attrattivi per la clientela specialmente straniera. Circa 4 milioni annui sono poi destinati a trasferimenti correnti all'Office régional du tourisme, mentre i trasferimenti correnti a sostegno dell'attività dell'Unione valdostana guide alta montagna sono previsti in euro 260 mila per il 2025, a cui si aggiungeranno 50 mila euro per le celebrazioni del 50esimo anniversario.

Lo stanziamento per i trasferimenti correnti a sostegno dell'attività dell'Associazione valdostana maestri di sci è definito invece in euro 322 mila per ciascun anno del triennio: associazioni che rappresentano a pieno titolo il concetto del vivere in montagna, in una visione moderna e giovane, e del riuscire a farlo soprattutto nel rispetto delle peculiarità della nostra storia e della nostra Regione. Nel corso del 2025 inoltre, è importante evidenziarlo, verrà assicurato il supporto a una serie di iniziative di rilievo per lo sviluppo dell'offerta e della promozione turistica, quali la "Coppa del mondo di sci femminile" di La Thuile, il Criterium Giovani, il passaggio del "Giro d'Italia" e i Campionati italiani di biliardo per gli anni 2025-2026, per complessivi 2,6 milioni di euro. Questi eventi dimostrano la grande fiducia che le diverse federazioni sportive hanno riposto nella nostra Regione e nella sua vocazione non solo nell'organizzazione di competizioni, ma anche nell'accoglienza dei partecipanti e delle loro famiglie. Ciò - e lo voglio ricordare anche in questa sede in cui normalmente si parla molto di numeri e poco di altri aspetti che danno ai numeri stessi senso e valore - grazie alla fondamentale collaborazione degli Enti locali, delle istituzioni sportive e dei volontari senza i quali non sarebbe possibile realizzare tali eventi. Questo ci viene riconosciuto anche al di fuori dei nostri confini e merita di essere in tale sede sottolineato.

Passando all'esame della Missione 8 che riguarda l'assetto del territorio e dell'edilizia abitativa, per il 2025 sono stati stanziati 5 milioni di euro, che diventano oltre 8 milioni per l'anno seguente e 14 milioni nell'ultimo anno del triennio, dunque in costante aumento. Tre milioni complessivi sono destinati agli interventi in materia di edilizia residenziale pubblica, mentre 4 milioni nel 2026, che diventano i 10 milioni nel 2027, sono accantonati per il fondo di rotazione a sostegno dei mutui per la prima casa; ciò per dare continuità al sostegno alla famiglia, al futuro e alla stabilizzazione dei giovani, ma anche al recupero del patrimonio edilizio locale e alla valorizzazione dei nostri villaggi, anche in un'ottica di ripopolamento dei nostri nuclei storici e di risparmio dell'utilizzo del suolo.

Lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e dell'ambiente è oggetto della Missione 9. Per il 2025 sono stati previsti oltre 103 milioni, oltre 70 nell'anno successivo e 60 per il terzo anno del triennio. Nel primo anno del triennio circa 30 milioni di euro sono destinati alla difesa del suolo, 14 milioni alla tutela, valorizzazione e recupero ambientale, 8 milioni in materia di rifiuti, oltre 11 milioni per il sistema idrico integrato, oltre a importanti risorse per le aree protette, i parchi naturali, la protezione naturalistica e la forestazione. Oltre 6 milioni sono poi destinati allo sviluppo sostenibile del territorio montano e dei piccoli Comuni e la stessa somma circa è invece destinata alla qualità dell'aria e alla riduzione dell'inquinamento. Alcune voci nello specifico:

- 9,6 milioni per ciascuna annualità consentono l'assunzione di personale addetto ai cantieri forestali e 8,4 milioni complessivi sul triennio, di cui 4 milioni nel 2025 sono stanziati a titolo di contributi per l'acquisto di veicoli a bassa emissione, di veicoli a pedalata assistita, per la micro mobilità e per l'installazione di stazioni di ricarica domestica per veicoli elettrici.

Oltre 6 milioni e mezzo di euro sono poi previsti per i trasferimenti correnti all'ARPA, oltre 1,3 milioni per ogni annualità del triennio sono destinati all'ente gestore del Parco naturale Mont Avic per le spese di funzionamento; 16,8 milioni di euro sono messi a bilancio nel triennio per spese per la manutenzione straordinaria di beni di terzi, sistemazioni idraulico-forestali finalizzate alla protezione del territorio da frane, alluvioni e valanghe e per la regimazione delle aste torrentizie. Il controllo, la tutela e la gestione del territorio sono infatti uno dei temi più attenzionati da questo bilancio, in linea con il programma di legislatura.

L'abbiamo sottolineato più volte come un territorio monitorato, il più possibile sicuro e accessibile, è un territorio che può essere vissuto, essere abitato, essere scelto anche dalle nuove generazioni, insomma, maggiormente attrattivo. Tutto ciò merita dunque uno sforzo supplementare.

L'attrattività è in effetti un tema trasversale nelle politiche di questo Governo regionale e nelle pieghe del bilancio troviamo molte misure che direttamente o indirettamente si relazionano e arricchiscono l'attenzione verso questa tematica. A questo si affianca un'attenzione sempre più puntuale e supportata da importanti risorse che accompagna la transizione energetica e mette a valore altresì sempre di più la nostra attenzione all'ambiente, alla sua tutela e alla sua valorizzazione.

La Missione 10 si riferisce ai trasporti e al diritto alla mobilità. A tal fine sono stati stanziati oltre 143 milioni nel 2025, di questi:

- 22 milioni circa destinati a contratti di servizio di trasporto pubblico con autobus e servizi integrativi di rilevanza locale e 2,8 milioni per la concessione di agevolazioni tariffarie;

- 22 milioni circa per contratti di servizio di trasporto pubblico locale ferroviario;

- 3,2 milioni destinati al trasporto pubblico delle persone disabili;

- 4,7 milioni per il servizio di sgombraneve delle strade regionali.

Per gli interventi regionali a sostegno delle infrastrutture sportive nei complessi funiviari di interesse sovralocale di cui alle leggi regionali 8/2004 e 6/2018, gli stanziamenti nel bilancio di previsione sono più contenuti nella prospettiva di rifinanziarli in corso d'anno con i successivi provvedimenti.

È confermato anche per il 2025 lo stanziamento di 1,8 milioni di euro per la concessione di contributi a favore delle piccole stazioni sciistiche di interesse locale. In materia di trasporto pubblico, nella legge di stabilità saranno estese le facilitazioni per l'utilizzo di mezzi pubblici e verrà avviato un progetto per lo smaltimento dei vecchi impianti a fune con il finanziamento iniziale di 1,5 milioni di euro. Ciò permetterà importanti recuperi ambientali in quelle località dove fino agli anni Ottanta-Novanta del secolo scorso le condizioni meteo avevano permesso di pensare a piccoli impianti di risalita ormai diventati anacronistici e sui quali dunque si andrà a intervenire con un opportuno recupero ambientale. È inoltre previsto l'acquisto di nuovi treni per il collegamento Piemonte-Valle d'Aosta per euro 4,3 milioni.

Alla Missione 11, che riguarda il soccorso civile, sono destinati nel 2025 52,5 milioni, in crescita rispetto allo scorso anno, mentre tra i 43 e i 44 milioni sono previsti nei due anni successivi. Tale Missione comprende, tra gli altri, le spese relative alla protezione civile, al Corpo volontario dei vigili del fuoco e all'elisoccorso e abbiamo potuto vedere in questi anni quanto sia importante questo settore nei momenti di emergenza e di calamità, ma anche nei momenti di "quiete", nel quotidiano, a garanzia della popolazione e soprattutto delle comunità più difficilmente raggiungibili o lontane dai servizi. Nei capitoli di bilancio troviamo i fondi stanziati per il sistema emergenziale della Valle d'Aosta, che rappresenta una delle migliori organizzazioni a livello nazionale, anche grazie alla collaborazione fra i Corpi dei professionisti e le essenziali risorse messe a disposizione dal volontariato che consentono interventi immediati di prossimità e che costituiscono un fiore all'occhiello delle nostre comunità locali. Nello specifico, si evidenziano sul territorio stanziamenti per 7,7 milioni per il servizio di elisoccorso, più di 7,3 milioni per la gestione e per il potenziamento e l'adeguamento della centrale unica di soccorso e 4,2 milioni per l'acquisto di automezzi da assegnare ai vigili del fuoco. Oltre 2 milioni annui sono destinati per contratti di servizio pubblico relativi all'organizzazione e allo svolgimento delle attività di soccorso in montagna e di protezione civile.

La Missione 12 riguarda invece i diritti sociali, le politiche sociali e la famiglia. Le risorse stanziate sono 124 milioni nel 2025, in lieve crescita rispetto all'anno in corso, dove erano 112 milioni.

Venendo agli importi di maggiore rilevanza, troviamo nei diversi programmi della Missione:

- 32,4 milioni annui destinati a trasferimenti correnti per interventi previdenziali a favore di invalidi civili;

- circa 21 milioni per ciascuna annualità trasferiti agli Enti locali per le spese di gestione dei servizi sociali a favore delle persone anziane e inabili e 7,5 milioni per la gestione dei servizi alla prima infanzia;

- 6,5 milioni annualmente destinati alla stipula di convenzioni con case di riposo;

- 11,6 milioni sul 2025 destinati al programma di interventi per la tutela del diritto alla casa;

- 3,9 milioni per ciascuna annualità per spese per contratti di servizio pubblico destinati agli interventi e al sostegno delle persone con disabilità;

- 3 milioni complessivi sul triennio per voucher destinati alle famiglie per il servizio di tata familiare;

- 2,7 milioni annui per l'acquisto di servizi dalla Società di servizi regionale per la realizzazione delle attività di assistenza e sostegno a favore delle famiglie nell'ambito socio-assistenziale;

- 2,1 milioni annui per spese per l'acquisto di servizi connessi all'inserimento in strutture per minori, giovani e genitore-bambino;

- 1,7 milioni trasferiti a soggetti non autosufficienti per degenze presso strutture socio-assistenziali, socio-sanitarie e riabilitative;

- 1,35 milioni al funzionamento della Casa di riposo Jean-Boniface Festaz.

Anche queste tematiche rappresentano elementi qualificanti del bilancio, con un'attenzione verso coloro che necessitano di sostegno: gli invalidi, gli inabili e coloro che necessitano di riabilitazione, gli anziani, in particolar modo quelli non autosufficienti che hanno bisogno di assistenza e le loro famiglie, i minori che vivono momenti di disagio.

Inoltre qui si collocano i servizi per la prima infanzia, iniziative essenziali per cercare di contrastare la crescente denatalità che caratterizza il momento storico che stiamo vivendo e di pari passo con le politiche sociali abbiamo la tutela della salute, oggetto della successiva Missione 13.

Per il 2025 sono previsti 459 milioni, 398 milioni nel 2026 e 354 nel 2027.

In particolare la spesa sanitaria di parte corrente oggetto di trasferimento annuale all'USL della Valle d'Aosta cresce da 333 milioni a 340 milioni, di cui 12 milioni di euro destinati all'indennità sanitaria temporanea e 5,6 milioni al riconoscimento dei miglioramenti economici previsti per il personale in regime di convenzione con il servizio sanitario regionale. L'importo di 336,4 milioni annui è invece destinato per il finanziamento ordinario corrente del servizio sanitario regionale a garanzia dei livelli essenziali di assistenza, mentre 2,5 milioni di euro sono annualmente destinati al finanziamento aggiuntivo corrente dei livelli di assistenza superiori. La spesa per gli investimenti in ambito sanitario è confermata anche per il triennio 2025-2027 in 6,5 milioni di euro l'anno. A questi importi si aggiunge il finanziamento dell'Ospedale per circa 106 milioni di euro, che è stato annualmente accantonato e riproposto per l'anno 2025.

La Missione 14 riguarda lo sviluppo economico e la competitività. Oltre 48 milioni sono stanziati a tal fine nel 2025. Tra gli interventi economicamente più rilevanti si segnalano:

- i contributi e i trasferimenti nel programma industria, piccole imprese e artigianato, per i quali sono stanziati 25 milioni di euro nel triennio;

- per il programma ricerca e innovazione sono stanziati 7,5 milioni;

- 1 milione per ciascuna annualità sarà trasferito a Struttura VdA S.r.l. per l'esecuzione di interventi di realizzazione, riqualificazione e sviluppo di immobili a destinazione produttiva e per la realizzazione di opere infrastrutturali, impiantistiche e di bonifica;

- 3,4 milioni all'anno verranno erogati agli Enti locali per la gestione dello Sportello unico per le attività produttive e per le prestazioni di servizi;

- il trasferimento agli enti di garanzia collettiva dei fidi (Confidi) per l'erogazione dei contributi alle imprese aderenti agli stessi per l'abbattimento degli interessi sui finanziamenti concessi per operazioni di investimento è stato poi incrementato da 2,9 a 4,5 milioni di euro;

- il trasferimento corrente annuo alla Camera valdostana delle imprese e delle professioni cresce sino a 1,5 milioni.

A sviluppo economico, competitività e mobilità sostenibile sono assicurati i finanziamenti per dare risposta alla crescente adesione della popolazione alle istanze di contributo per l'acquisto dei veicoli a bassa emissione, di veicoli a pedalata assistita e per l'installazione di stazioni di ricarica domestica.

Il bilancio inoltre accantona 2,3 milioni di euro per un nuovo intervento normativo a supporto della cooperazione per riscontrare in maniera tangibile l'attenzione del Governo regionale nei confronti di questa forma associativa che rappresenta, da un lato, una peculiarità socio-economica che da sempre fa parte di un profondo concetto di aggregazione lavorativa tipica della nostra realtà e al tempo stesso un'opportunità molto attuale per permettere alle giovani generazioni di trovare percorsi lavorativi sostenibili.

Le politiche per il lavoro e la formazione professionali sono trattate alla Missione 15, dove vengono previsti oltre 32 milioni per il 2025. A tal proposito si segnala come ben 20,6 milioni nel triennio sono destinati alla formazione professionale. Gli stanziamenti per i trasferimenti correnti a enti e istituti di patronato e di assistenza sociale sono confermati in 150 mila euro annui. Una particolare attenzione al tema del lavoro verrà poi concretizzata con il rifinanziamento del piano delle politiche del lavoro previsto dalla legge approvata di recente dal Consiglio regionale per quasi 22 milioni di euro nel triennio.

In ambito agricolo, per quanto concerne la Missione 16 (Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca), gli stanziamenti sono pari complessivamente a 27 milioni di euro per ogni annualità, in crescita di circa il 10% rispetto all'anno precedente. Con la modifica della legge regionale 17/2016 in materia di aiuti al settore agricolo è stata infatti reintrodotta la possibilità di concedere aiuti a fondo perduto a favore delle imprese agricole sia del settore primario che della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Nello specifico 5,27 milioni sono destinati alle spese di personale, suddivisi tra personale regionale e personale assunto con CCNL nel settore agricolo e tra gli interventi previsti si segnalano in particolare:

- 1,4 milioni per ciascuna annualità destinati all'Associazione regionale allevatori valdostani;

- 3,97 milioni stanziati sul triennio per l'assistenza zooiatrica veterinaria fornita alle aziende zootecniche dall'Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Valdostana (ANABORAVA);

- 2,3 milioni annui previsti per la gestione, il funzionamento e la manutenzione delle opere di miglioramento fondiario;

- 2,8 milioni di euro per ciascuna annualità per il sostegno alle aziende agricole per la monticazione dei capi bovini.

In legge di stabilità è stato poi autorizzato il rinnovo dei contributi al pascolamento e il sostegno al settore apistico, così come nel bilancio sono stati previsti aiuti per l'estirpo dai vigneti colpiti dalla flavescenza dorata. Verrà poi trasferito 1 milione di euro all'anno all'Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura per il suo funzionamento.

Sono previsti, inoltre, 3,5 milioni di euro annui per i trasferimenti all'organismo pagatore a titolo di compartecipazione regionale al completamento di sviluppo rurale 2023/2027.

Una citazione necessitano poi sicuramente le importanti politiche in favore della montagna che sono sostenute anche attraverso le risorse disponibili a valere sul Fondo per lo Sviluppo delle Montagne Italiane (FOSMIT) a cui la Regione assicura un contributo di risorse regionali aggiuntive per 3,5 milioni di euro annui, risorse che andranno a favore di specifici interventi volti allo sviluppo e al sostegno di iniziative utili a creare nuove opportunità di crescita, di lavoro e di servizi a favore delle realtà montane al fine di rivitalizzarne l'attrattività e la vivibilità.

La Missione 17 dedicata all'energia e alla diversificazione delle fonti energetiche prevede risorse per oltre 10 milioni per la prima annualità, in forte aumento rispetto a quanto stanziato per l'anno in corso. Qui troviamo i contributi agli investimenti alle amministrazioni locali per l'efficientamento energetico, gli stanziamenti per il funzionamento del Centro di Osservazione e Attività dell'energia (COA), gli interventi con fondi statali per la realizzazione della centrale unica di fornitura energetica di energia elettrica e produzione di energia da sorgente rinnovabili nell'area interrata sotto piazza d'armi dell'ex Caserma Testafochi, così come le risorse per l'efficientamento energetico della piscina di Verrès, di proprietà regionale. I fondi e gli accantonamenti della Missione 20 ammontano a circa 106 milioni di euro nel 2025, 110 milioni nel 2026 e 117 milioni nel 2027 e ricomprendono il fondo di riserva, il fondo crediti di dubbia esigibilità e gli altri fondi previsti dalla legge.

L'importante riduzione del confronto con il 2024, dove complessivamente erano 187 milioni, è dovuta a una ricollocazione contabile degli stanziamenti per il contributo regionale al riequilibrio della finanza pubblica, che, a decorrere dall'annualità del 2025, è stato più opportunamente classificato nella Missione 18 per 82,8 milioni di euro già citati. Gli stanziamenti del triennio sono così composti:

- 36,8 milioni di euro sul 2025, di cui 21 milioni per spese obbligatorie; 14,6 milioni per spese impreviste; 1 milione per la riassegnazione di residui perenti;

- 5,4 milioni circa annui destinati ad alimentare il fondo crediti di dubbia esigibilità;

- 50,5 milioni complessivamente stanziati per i rinnovi contrattuali del personale regionale e docente;

- 1,6 milioni annui stanziati per l'incremento del fondo contenzioso.

Al quanto sopra si aggiunge uno stanziamento di circa 6,5 milioni di euro nel 2025 a titolo di fondi speciali finalizzati ad assicurare la copertura finanziaria ai disegni di legge che il Governo regionale intende approvare nel corso del prossimo anno, così come elencati nel dettaglio della nota integrativa al bilancio. Tra questi, oltre alla riproposizione del Fondo per l'equiparazione dello stato giuridico e del trattamento economico e previdenziale del Corpo valdostano dei vigili del fuoco e del Corpo forestale della Valle d'Aosta ai rispettivi omologhi statali, si prevede un disegno di legge per il sostegno agli investimenti per l'innovazione e la sostenibilità delle attività turistico-ricettive e delle attività commerciali per euro 2 milioni per l'anno 2025 e per 3 milioni per gli anni 2026 e 2027, che, di fatto, reintrodurrà i contributi "a fondo perso" in questo settore al fine di sviluppare interventi di ammodernamento e di efficientamento, come già descritto in precedenza.

Gli altri ambiti di intervento legislativo riguardano:

- interventi in materia di violenza di genere;

- il terzo settore;

- il sistema cooperativistico;

- la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio musicale tradizionale e lo sviluppo e la diffusione della cultura musicale;

- la valorizzazione dell'identità culturale valdostana attraverso la valorizzazione del Centre d'études franco-provençales "René Willien" e dell'Associazione "Lo Charaban";

- interventi a favore dello sport, per lo sviluppo alpinistico ed escursionistico per i festeggiamenti del Cinquantennale dell'UVGAM.

Quanto al fondo perdite società partecipate, in sede di rendiconto dell'esercizio 2023, la somma accantonata dal risultato di amministrazione al 31 dicembre 2023 per il fondo perdite società partecipate ammontava a euro 10.660.000. Sulla base dei bilanci ad oggi approvati, l'accantonamento di tale fondo può essere ridotto di euro 615 mila e ridimensionato sui 10.045.000 euro.

Nella Missione 50 (Debito pubblico) infine trovano copertura le quote di interessi e le quote capitali sui mutui e sui prestiti assunti dalla Regione e le relative spese accessorie per un importo complessivo di 6,6 milioni di euro per il 2025, 6,4 milioni per il 2026 e 2,5 milioni per l'anno 2027. Tali importi sono riferiti:

- alle quote di ammortamento del mutuo ventennale con la Banca Popolare di Milano, originariamente sottoscritto presso il fondo in gestione speciale autorizzato dall'articolo 40 della legge 40/2010 e successivamente oggetto di accollo in capo all'Amministrazione regionale per un onere in termini di quota capitale e interessi di circa 2,7 milioni di euro su ciascun anno del triennio;

- al prestito obbligazionario "BOR Regione Valle d'Aosta 2026" per il quale sono previsti il rimborso di una quota capitale di 3,9 milioni su ciascuna annualità.

Ceux que je viens d'exposer sont les chiffres les plus pertinents que nous trouvons dans ce budget qui s'équilibre pour 2025 à quelque 1.900.000.000 d'euros. Un document de planification qui nous permet de clôturer la législature en sachant que nous apportons une grande partie des réponses aux questions qui ont caractérisé notre programme électoral et de laisser au prochain Exécutif et à la prochaine législature des comptes en ordre, des ressources certaines et une perspective de continuité et de stabilité dans un contexte économique solide caractérisé par une bonne situation de l'emploi.

Une attention forte est portée au territoire et à sa sécurité, des moyens importants sont consacrés à l'action sociale et à la santé, au soutien des familles, aux plus démunis, à ceux qui se trouvent même temporairement en difficulté, aux plus fragiles et aux plus défavorisés, au bénévolat, à la limitation des coûts de transport qui pèsent sur les familles.

Ajoutons à cela une attention positive au tourisme et au commerce, ainsi qu'une vision d'avenir sur les choix d'investissement des opérateurs desdits secteurs.

L'accent est mis sur les écoles, ainsi que sur une série d'initiatives concernant la transition écologique, l'agriculture et l'environnement, les investissements et les opportunités importantes pour notre tissu productif, les pistes stratégiques pour valoriser le contexte montagnard et les communautés qui l'habitent. Ces dernières doivent et devront continuer à le préserver en sachant qu'il ne sera possible de le faire que si l'on pourra en tirer un revenu équitable au profit des familles et des perspectives de vie de chacun.

Enfin, je tiens à évoquer la fierté de notre spécificité, le renforcement des relations avec les réalités voisines avec lesquelles nous sommes unis par la langue, les traditions et la culture, le retour de la Vallée d'Aoste sur la scène internationale et le rétablissement des relations d'échange et de dialogue avec le Gouvernement national. Tout cela va au-delà de la simple illustration du budget que nous soumettons aujourd'hui à l'attention du Conseil en vue d'une approbation : en effet, grâce à la grande transversalité qui le caractérise, ce budget comporte toutes les ressources disponibles et les lignes d'action nécessaires.

Nous trouvons ensuite les engagements les plus petits, moins évidents, pour lesquels de petites sommes sont allouées, mais qui se situent dans un cadre d'attention et de valorisation de secteurs importants qui caractérisent nos communautés et qui permettent à nos bénévoles et à nos réalités communautaires de continuer d'exister et de se développer, également avec la participation des nouvelles générations, auxquelles nous confions avec espoir l'avenir de notre Région.

Notre budget témoigne de notre sérieux et de notre engagement envers la communauté valdôtaine, fondée sur une réalité stable, sur des comptes vérifiés et en ordre: un "système Vallée d'Aoste" auquel les agences de notation ont attribué d'excellentes notes après des vérifications et des enquêtes approfondies.

Je prends acte des avis favorables formulés par le CPEL et le Collège des commissaires aux comptes sur les deux projets de loi. Il ne me reste plus qu'à remercier tous ceux qui ont travaillé sur notre document de planification le plus important, en particulier les structures chargées du budget, ainsi que toutes les structures des assessorats qui, comme d'habitude, n'ont pas ménagé leurs efforts jusqu'à la dernière minute avant la présentation de ce texte.

Enfin je voudrais remercier la IIe Commission du Conseil, son Président et ses membres pour les études approfondies réalisées et les éclairages apportés lors de l'examen, ainsi que tous les Conseillers et les différentes Commissions qui ont travaillé au cours de l'année écoulée pour mettre en œuvre les dispositions réglementaires grâce auxquelles les ressources sont allouées aux différents destinataires.

Une Administration se développe et s'améliore si tous les rouages décisionnels fonctionnent et si les processus de prise de décision eux-mêmes sont mis en œuvre et concrétisés sur la base du programme établi. C'est pourquoi je crois que l'on peut affirmer que la majorité aujourd'hui a travaillé sérieusement pour aboutir à cet acte final de planification qui s'avère un document convaincant, mais en même temps sobre et surtout adapté aux attentes et aux besoins de notre réalité.

Nous pouvons toujours nous améliorer, voire faire plus, mais la connaissance et le dialogue quotidien avec les partenaires sociaux, les parties prenantes, les catégories de production, le monde associatif et le bénévolat, ainsi qu'avec les autres institutions, les collectivités locales et la population nous ont certainement aidés à mieux orienter les choix, des moins importants au plus fondamentaux, qui caractérisent ce document financier. Cela nous donne la tranquillité d'esprit d'avoir travaillé avec soin et équilibre en faveur de notre communauté à laquelle ce budget s'adresse pour essayer d'apporter les réponses attendues.

Presidente - Come convenuto nella Conferenza dei Capigruppo di giovedì scorso, con questo intervento si concludono i lavori di questa giornata.

Il Consiglio si riaggiorna domani alle ore 09:00 per la discussione generale.

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La seduta termina alle ore 17:07.