Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4040 del 5 novembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 4040/XVI - D.L. n. 154: "Disciplina dell'Istituto regionale Adolfo Gervasone - Institut régional Adolfo Gervasone. Modificazioni alla legge regionale 30 luglio 1986, n. 36 (Institut régional Adolfo Gervasone - Istituto regionale Adolfo Gervasone)".

Bertin (Presidente) - Riprendiamo. Siamo al punto n. 7 dell'ordine del giorno.

Relatore è il consigliere Malacrinò, a cui passo la parola.

Malacrinò (FP-PD) - Il presente disegno di legge reca: "Modificazioni alla legge regionale 30 luglio 1986 n. 36" istitutiva dell'Institut régional Adolfo Gervasone, modifiche che si rendono necessarie per ridefinire le modalità di ripartizione delle spese relative al funzionamento dell'Istituto regionale sito nel Comune di Châtillon.

L'articolo 28 della legge regionale 19 dicembre 2023 n. 25, legge di stabilità regionale per il triennio 24 - 26, ha modificato l'articolo 9 della legge regionale 36/86 al fine di aggiornare le modalità di finanziamento dell'Istituto, esplicitando che, nell'ambito del contributo annuo erogato a titolo di concorso delle spese per il funzionamento dell'istituto medesimo, sono incluse tutte le spese per la manutenzione ordinaria degli edifici, le spese di ufficio, le spese per l'arredamento, per le utenze elettriche e telefoniche, per la provvista dell'acqua e del gas, per il riscaldamento e dei relativi impianti.

La modifica introdotta, necessaria per dare coerenza normativa e contabile al finanziamento erogato all'istituto, ha fatto emergere però alcune criticità in ordine alla possibilità, per l'istituto stesso, di gestire direttamente, visto l'organico ridotto, alcuni interventi, compresi quelli che implicano l'applicazione della normativa in materia di appalti pubblici.

Al fine di superare queste criticità, il disegno di legge prevede di porre direttamente in capo alla Regione gli interventi di manutenzione ordinaria, nonché le spese per la provvista di combustibile per il riscaldamento, in analogia a quanto previsto per i convitti statali dall'articolo 3 della legge 11 gennaio 1996, n. 23, in materia di norme per l'edilizia scolastica.

Il presente disegno di legge si compone di cinque articoli:

l'articolo 1 individua le finalità e l'oggetto del disegno di legge, volto in particolare a ridefinire le modalità di finanziamento dell'Istituto regionale Adolfo Gervasone.

L'articolo 2 modifica il comma 2 dell'articolo 8 della legge regionale 36/86, ponendo in capo alla Regione gli interventi di manutenzione ordinaria, nonché le spese per la provvista di combustibile da riscaldamento.

L'articolo 3, che modifica il comma 1 dell'articolo 9 della legge regionale 36/86, prevede che il contributo annuo erogato dalla Regione, a favore dell'istituto per il funzionamento dell'istituto medesimo, riguarda solo le spese diverse da quelle di cui all'articolo 8, così come modificato dall'articolo 2.

L'articolo 4 sostituisce l'articolo 10 della legge regionale 36/86 recante le disposizioni finanziarie originarie.

L'articolo 5 reca: "Nuove disposizioni finanziarie" relative al presente D.L..

La V Commissione consiliare permanente, riunitasi in data 23 ottobre 2024, ha preso in esame il D.L. n. 154 presentato dalla Giunta regionale in data 4 settembre 2024, concernente: "Disciplina dell'Istituto regionale Adolfo Gervasone. Modificazioni della legge regionale 30 luglio 1986, n. 36" e ha espresso all'unanimità parere favorevole.

Presidente - Nel passare la parola al relatore di minoranza, consigliere Perron, ricordo che sono stati depositati due emendamenti sostitutivi dell'articolo 4 e 5 da parte dell'assessore Guichardaz.

Passo la parola al relatore di minoranza. Consigliere Perron, ne ha facoltà.

Perron (LEGA VDA) -. È una lunga storia quella dell'Istituto Adolfo Gervasone, che prende il nome dall'ultimo discendente della dinastia dei Gervasoni, maestri ferrai bergamaschi che, stabilitisi a Châtillon nella seconda metà del XVII secolo, si dedicarono con notevole successo all'industria metallurgica.

Adolfo, il figlio di Pietro Gervasone, poco prima della morte avvenuta nel 1927, non avendo eredi diretti, dispose con testamento che la sua eredità andasse all'asilo infantile Rigollet di Châtillon, con l'obbligo, per l'ente, di creare un ricovero a favore delle persone più povere e ammalate, in particolare bambini dai 3 ai 14 anni.

Già a partire dalla sua costruzione, però, furono decisamente travagliate le vicende della struttura Casa ricovero Adolfo Gervasone.

A seguito di un contenzioso con la ditta costruttrice Ramella-Pais, risoltosi nel 1936 a favore dell'ente morale "Ricovero Gervasone", nel 1937 il podestà del Comune, per evitare il totale e inglorioso fallimento del progetto, chiese l'autorizzazione all'acquisto del patrimonio dell'ente.

A questo scopo richiese e ottenne dalla Cassa di Risparmio di Torino un mutuo di 250 mila lire. Il patrimonio acquisito era però gravato da ipoteca in favore della ditta costruttrice menzionata, quindi Ramella-Pais.

Effettuato l'acquisto, il Comune, già oberato dalla restituzione del mutuo, trovandosi a sua volta nell'impossibilità di reperire i fondi per completare l'edificio, cercò ansiosamente i possibili acquirenti che non riuscì a trovare.

Si trovò così costretto ad accettare la proposta al ribasso fatta dalla segreteria dei Fasci italiani all'estero.

Nel maggio 1938 acquistò l'edificio per istituirvi una colonia montana temporanea in favore dei figli degli Italiani all'estero al prezzo di 220 mila lire, pagabili in diverse annualità.

Nel mese di giugno dello stesso anno, quindi nel 1938, la colonia entrò in funzione, ma il contratto non venne formalizzato e il Comune di Châtillon non percepì mai la somma dovuta.

Nel dopoguerra l'edificio, rimasto comunque di proprietà del Comune, venne adibito a sede della scuola media di avviamento commerciale, sino all'inaugurazione poi della nuova sede.

A quel punto nel vecchio fabbricato iniziarono i lavori per la trasformazione in un convitto, adatto a ospitare un centinaio di ragazzi. Il progetto prevedeva la sopraelevazione di tre piani e l'aggiunta di due corpi in cemento armato, uno ad est e l'altro ad ovest dell'edificio.

L'edificio conservava comunque le caratteristiche architettoniche della struttura primitiva che, pur con la severità delle sue mura in conci di pietra grigia, non è priva tutt'oggi di eleganza.

A partire dal 1965, l'Amministrazione regionale decise di affidare alla Congregazione dei canonici regolari del Gran San Bernardo la direzione della scuola media di Châtillon e del nuovo Convitto, che prendeva il nome di Pensionnat Régional Villa Panorama. Esso infatti era annesso alla scuola alberghiera, che all'epoca era situata nei locali dello stabile di Villa Panorama a Châtillon, tutt'oggi di proprietà regionale, anche se, purtroppo, come abbiamo visto in alcune nostre precedenti iniziative, attualmente inutilizzato.

Sino alla fine degli anni '80, il Collegio ha continuato a ospitare un centinaio di convittori, tutti ragazzi delle medie, poi, a seguito dello sviluppo capillare della rete dei trasporti scolastici e della contemporanea istituzione di scuole in numerose sedi decentrate. Il numero degli iscritti è andato diminuendo, mentre aumentavano i convittori che frequentavano le scuole superiori di Châtillon, Saint-Vincent e Verrès, in particolare l'Istituto tecnico industriale di quest'ultimo, ITI all'epoca, ora Isiltp, il quale richiamava studenti anche dall'Alta Valle.

L'Amministrazione regionale, con la già citata legge 36 del 30 luglio 1986, pur conservando inalterate le sue finalità istituzionali, dava un nuovo assetto giuridico all'Ente, che si chiamerà Istituto regionale Adolfo Gervasone e sarà guidato da un consiglio di amministrazione.

Nel 1987 i canonici del Gran San Bernardo lasciarono la direzione del Collegio che venne affidata al personale laico e proprio con la legge 36/86, che il presente D.L. n. 154 si accinge a modificare.

Esso prevede di porre in capo alla Regione gli interventi di manutenzione ordinaria, nonché le spese per la provvista di combustibile da riscaldamento.

Un edificio di valenza storica - perché, abbiamo visto, ormai si avvicina ad avere praticamente il secolo - come quello dell'Istituto Gervasone deve per forza di cose essere costantemente soggetto a tutela, modifiche e migliorie, anche con ingenti investimenti finanziari.

Solo in questo modo si può valorizzare la funzione decennale che esso svolgeva e svolge tutt'ora sul territorio, nonché rendere altresì possibili eventuali, diversificati, futuri utilizzi.

Le dinamiche demografiche, economiche e sociali dei tempi attuali non consentono un remissivo adagiarsi al passato, né una forma di colpevole passività amministrativa.

Essi obbligano invece a un costante sforzo collettivo per rendere possibile ai territori - oggi soggetti allo spettro dello spopolamento e del degrado, in particolar modo purtroppo degrado giovanile - lo schiudersi di prospettive migliori.

Il disegno di legge presentato si muove in effetti nel solco di quest'auspicata direzione.

Presidente - La discussione generale è aperta. Si è prenotato il consigliere Baccega a cui passo la parola.

Baccega (FI) - Due brevi riflessioni relativamente a questo disegno di legge, ringraziando il relatore di maggioranza per la sua relazione tecnica, ma soprattutto ringraziando il collega Perron per la relazione che ci ha fatto capire la storia del Gervasone.

Io avevo avuto modo di frequentarlo da Assessore ai lavori pubblici quando si dovevano fare degli interventi urgenti, però credo che questo disegno di legge vada proprio nella direzione giusta e vada soprattutto a rafforzare quella che deve essere la tutela delle modifiche e delle migliorie che l'Istituto necessita.

Abbiamo votato a favore in Commissione e con convinzione voteremo a favore anche in Consiglio su questo disegno di legge.

Una breve sollecitazione sulla gestione dei tempi, perché, se poi cadiamo nei soliti percorsi della burocrazia per affidare i lavori, diventa poi complicato e lì c'è bisogno d'intervenire con efficienza, con efficacia, ma soprattutto con tempestività.

Presidente - Consigliere Di Marco, a lei la parola.

Di Marco (PA) - Prima di passare ad esaminare il disegno di legge oggi in discussione, riguardante l'Istituto regionale Adolfo Gervasone, permettetemi di sottolineare l'importanza di quest'istituzione educativa non scolastica sita nel comune di Châtillon, istituita con la legge regionale 11/1972 e di seguito rinominata e disciplinata con diversi atti normativi successivi, che ormai da molti anni accoglie in regime di convitto - soggiorno e pernotto presso l'Istituto - o di semiconvitto -soggiorno solo per il pranzo e il pomeriggio - studenti dai 12 ai 20 anni iscritti in diverse scuole pubbliche, soprattutto dei Comuni vicini, offrendo loro un ambiente sereno, personale specializzato e strumenti adatti a favorirne la crescita personale, formativa e culturale.

Scorrendo il sito dell'Istituto, si ha modo di apprezzare la particolare attenzione che esso riserva e qui leggo testualmente dei passaggi: ad "orientare e preparare i giovani alle scelte future, aiutandoli a comprendere che lo studio e l'apprendimento vanno considerati formidabili strumenti per sostenere la crescita individuale", a "guidarli nella ricerca di un metodo di studio personalizzato, aiutarli a valorizzare e sfruttare al meglio le proprie capacità", a "promuovere personalità capaci di offrire il proprio contributo nella prospettiva del bene comune", e ad "improntare la propria attività al rispetto della persona, delle sue aspirazioni, della sua articolata identità, valori da difendere e coniugare con altri valori altrettanto importanti, quali quelli della solidarietà, della correttezza, del rispetto reciproco e dell'assunzione delle proprie responsabilità".

Si tratta, sintetizzando, di tutte attività e obiettivi che possono essere considerati altamente formativi perché non si limitano al sostegno del processo di studio, ma vanno ben oltre, prendendo in considerazione anche gli aspetti umani e civili essenziali per il percorso di crescita individuale delle giovani generazioni.

Sempre visitando il sito, si apprende che si registra un calo delle iscrizioni al regime di convitto, ma al contempo un aumento di iscrizioni al regime di semiconvitto. In tutto, secondo i dati riferiti, l'Istituto ospita circa una sessantina di semiconvittori, numero questo decisamente consistente, anche considerato il bacino di utenza costituito prevalentemente dai Comuni limitrofi, che testimonia di quanto i servizi di pranzo e doposcuola siano particolarmente apprezzati dalle famiglie.

Venendo ora al disegno di legge, come riferito dai colleghi relatori, esso si rende indispensabile per dare soluzioni alle criticità emerse in seguito all'approvazione della legge regionale 25/2023, (legge di stabilità regionale per il triennio 2024-2026), il cui articolo 28 andava ad aggiornare le modalità di finanziamento dell'Istituto, definite precedentemente all'articolo 9 della legge regionale 36/1986. Detto articolo 28 destinava all'Istituto uno specifico contributo annuo per coprire le spese di manutenzione ordinaria degli edifici, le spese varie di ufficio, per l'arredamento e di quelle per le utenze elettriche e telefoniche, per la provvista dell'acqua e del gas, per il riscaldamento e i relativi impianti. La disposizione, per quanto motivata dalla necessità di imporre una coerenza normativa e contabile, ha prodotto con la sua applicazione delle evidenti difficoltà all'Istituto relative al fatto che esso non dispone di una dotazione organica di personale sufficiente ad effettuare alcuni interventi, tra cui anche quelli che richiedono l'attuazione della normativa vigente relativa agli appalti pubblici.

Per superare la predetta criticità, ci appare quindi assolutamente corretto e opportuno che con gli articoli 2 e 3 del presente disegno di legge si vadano ad attribuire alla Regione, oltre che gli interventi di manutenzione straordinaria, anche quelli di manutenzione ordinaria e le spese per la provvista di combustibile da riscaldamento, mantenendo in capo all'Istituto tutte le altre spese, per cui resta previsto un contributo annuo.

In conclusione, dato il ruolo di particolare rilevanza che l'Istituto regionale Adolfo Gervasone riveste per la nostra comunità, giudichiamo positivamente questo disegno di legge che precisando la modalità del contributo ad esso riservato, va a dare una soluzione compiuta alle presenti difficoltà, consentendogli di poter così continuare ad assolvere al meglio alle funzioni che gli sono proprie, offrendo ai giovani ospiti servizi sempre di eccellenza.

Presidente - Consigliere Restano, a lei la parola.

Restano (RV) - Il gruppo di Rassemblement Valdôtain guarda con favore e con grande attenzione questa norma, devo ammettere che la Giunta Testolin ha dato un segnale di svolta verso l'Istituto Gervasone con questa norma, che non si limita, credo, solo agli aspetti tecnici e amministrativi che hanno ben illustrato i colleghi che mi hanno preceduto, ma una svolta perché interviene su un Convitto e un'area territoriale che non ho difficoltà a definire un pochino depressa in questo periodo: la zona di Saint-Vincent, Châtillon, che ha visto il trasferimento di numerose sedi scolastiche, che, dal punto di vista turistico, secondo noi, ha ancora molto da dare, ha un potenziale che in questo momento non riesce a esprimere, ma che necessita delle attenzioni da parte di questo Consiglio regionale e della maggioranza regionale.

Ebbene, con questa modifica normativa permetterà all'Istituto Gervasone di svolgere al meglio le proprie competenze e di andare - come avevo già avuto modo di illustrare nella discussione di un ordine del giorno del giugno scorso - a sviluppare le sue potenzialità nei confronti di un territorio, che, come ho detto prima, tanto può ancora dare, speriamo che ci sia un'inversione di tendenza che partirà, spero, proprio da oggi.

Questa è una struttura versatile, come hanno ben detto i colleghi che mi hanno anticipato, che può fornire un aiuto anche dal punto di vista turistico, e non solo, sotto l'aspetto culturale e formativo. È un patrimonio al servizio della Regione Valle d'Aosta e della zona di Saint-Vincent e Châtillon, quindi valorizzato sotto tutte le sue forme.

Vediamo di buon grado quindi questa norma.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Brevemente, per dire che anche noi sosterremo questo disegno di legge, che giustamente va a dare un sostegno concreto all'Istituto Gervasone sia per quanto riguarda le spese di manutenzione ordinaria sia per il combustibile da riscaldamento.

Riteniamo che sia un disegno di legge corretto, che dà delle opportunità maggiori al Gervasone, certo è il rilancio anche di quello che è stato, come ha ricordato giustamente il collega Perron, un importante istituto sul territorio che ha svolto una funzione importante per tutti i ragazzi e le loro famiglie, mi riferisco soprattutto a coloro che provengono dalle vallate laterali, ma, affinché ci sia un vero rilancio, occorre probabilmente un'azione più coordinata, più incisiva, più articolata, ma è comunque un primo passo importante.

Presidente - Consigliere Chatrian, a lei la parola.

Chatrian (UV) - Per quanto ci riguarda, come gruppo, è un passo sicuramente importante, ma è un primo passo. Vista la delicatezza comunque della zona, della conurbazione, Châtillon e Saint-Vincent, viste le pianificazioni fatte negli ultimi anni, crediamo fondamentale, oltre a questo passo, sicuramente rivedere la riorganizzazione generale per valorizzare e utilizzare al meglio i beni pubblici da una parte e, dall'altra, i servizi poi da erogare sul territorio, che comunque, per diversi motivi, non è in difficoltà, ha delle criticità e dalle criticità si possono trasformare in punti indubbiamente di forza.

Sicuramente ci sarà nei prossimi mesi la possibilità di rilancio in una grande zona a sud proprio di Châtillon. Noi pensiamo che quello sia uno dei tasselli di programmazione e di pianificazione di questa maggioranza, del voler guardare comunque al domani in una maniera non solo robusta, ma per far rivivere due comunità che sono in difficoltà - non possiamo nascondercelo - per diversi motivi, per un passato forse diverso, dove si erano comunque dedicate forza ed energia in determinati settori e oggi si vedono comunque un po' depauperate. Questo quindi, se è un primo passo per quanto riguarda l'Istituto Gervasone... ma è un primo passo, perché poi devono assolutamente successivamente esserci dei passi più importanti, più robusti, proprio per dare non solo quelle risposte, ma per valorizzare e utilizzare delle strutture pubbliche, dall'altra parte noi pensiamo che la valorizzazione della ex zona ex Tecdis penso che veramente darà non solo ossigeno, ma prospettiva, innovazione e un po' di stimoli a una località che ne ha veramente bisogno.

Presidente - La parola al consigliere Brunod.

Brunod (RV) - Ringrazio anch'io, come Rassemblement Valdôtain, tutti i colleghi che mi hanno preceduto per i discorsi molto interessanti in merito a questo disegno di legge n. 154, che riguarda le modifiche alla legge sull'Istituto regionale Adolfo Gervasone. Si sono toccati diversi cenni molto importanti riguardo la storia, la nascita di quest'Istituto, di questo convitto, per passare poi a quella che è stata la sua importanza ed è tuttora per quanto riguarda la località di Châtillon e dell'area afferente, per toccare ancora di più il momento di criticità che vivono attualmente queste aree della zona della Media e Bassa Valle.

Proprio quando ci sono le criticità, bisogna dimostrare di tirar fuori la grinta e le energie giuste per rivalorizzare e rifar crescere questi importanti ruoli che ci sono sul territorio. Un aspetto che ci tenevo in modo particolare a far presente, proprio legato all'importanza di quest'Istituto, anche da un punto di vista sportivo, delle collaborazioni che ci sono dell'Istituto con gli eventi sportivi del territorio, quindi queste modifiche alla legge le accogliamo veramente con favore perché sono dei primi segnali che danno molta attenzione all'importanza che ricoprono queste strutture sul territorio come ho detto prima anche da un punto di vista sportivo, perché sappiamo che gli eventi, soprattutto i grandi eventi, necessitano di un'infrastrutturazione sul territorio che è fondamentale da un punto di vista della logistica.

Noi quindi ci auspichiamo che questo sia un primo passo per poi avere della continuità a medio e lungo termine nei confronti di questa struttura e di tutte le strutture presenti sul territorio, perché sono molto importanti e strategiche dal punto di vista della nostra Regione.

Accogliamo quindi favorevolmente questo disegno di legge.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Perron, ne ha facoltà.

Perron (LEGA VDA) - Anche noi ci accodiamo per dichiarazione di voto, che ovviamente sarà di tipo favorevole.

Ogni collega ha messo sul tavolo degli elementi, che, in effetti, sono importanti e penso che su questo tema, quando si parla di territori che stanno avendo delle difficoltà - tra l'altro, territori con dei bacini piuttosto grossi -, la lotta sia comune e vada anche al di là delle diverse posizioni politiche, in questo caso come su altri casi.

Bene quindi, si è parlato, il collega Chatrian ha parlato indirettamente del tema della reindustrializzazione del territorio, quindi anche su questo tema penso che ci sia poco da dire. Non è un caso, tra l'altro, che i Gervasone fossero dei mastri ferrai bergamaschi, che sono venuti a Châtillon nel 1700 o, meglio, scusate, nel XVII secolo, quindi è tra il 1600 e il 1700. Non è un caso che quel territorio della Media Valle sia stato storicamente sede di industria e questo ha consentito il suo sviluppo; più volte se n'è parlato qui, poi in seguito c'è stata poi l'industria legata alla Soie. Châtillon, vado un po' a memoria, ma mi pare che nel 1928 avesse diecimila addetti nell'industria, quindi capite qual è la differenza rispetto a un secolo fa sul territorio proprio dal punto di vista numerico. Erano anche anni in cui le famiglie, spinte dal regime che aveva bisogno di Italiani, facevano 10-12-14 figli a coppia, quindi era un mondo completamente diverso, che però permetteva ad alcuni territori uno sviluppo. Oggi, venendo meno certe dinamiche, chiaramente siamo in difficoltà, tutti possono vederlo. La reindustrializzazione è certamente un campo importante, quindi ben venga da parte del nostro gruppo anche quella direzione.

Poi bisogna riportare giovani sul territorio, anche quello certamente non è semplice, conosciamo i casi che si sono avuti di malessere giovanile che però basta guardare le cronache sui giornali sono endemiche purtroppo a livello nazionale, e non solo, ma in un territorio che poi già si spopola e che ha difficoltà queste dinamiche chiaramente come segnale si manifestano con ancora più forza. Riportare quindi i giovani sui territori diventa fondamentale, per quel che riguarda il nostro gruppo, avevamo fatto una proposta, ci si ricorderà, del liceo sportivo nella zona di Saint-Vincent, liceo e/o professionale sportivo, come era stata la proposta della collega Minelli su questo tema. Anche lì non se n'è fatto nulla, ritorneremo su quest'argomento, ma andava sempre nella direzione, ad esempio, di creare un qualcosa di nuovo. La nostra Regione è l'unica a non avere un istituto di quel tipo, legato al mondo dello sport sul suo territorio. Si va a Ivrea e c'è, la Regione non ce l'ha. Potrebbe essere anche quello - lo ripetiamo - un'alternativa. Ho già citato nella relazione che ho fatto la zona del Panorama, anche quella all'epoca aveva centinaia di ragazzi, io ho insegnato, tra l'altro, nell'ultimo periodo, per cui c'era quella scuola, era un bacino di utenza, c'era gente in giro a Saint-Vincent a mangiare i panini a mezzogiorno, c'era un sacco di ragazzi giovani, oggi non li abbiamo più. Qualsiasi sforzo quindi in questa direzione per riportare giovani sul territorio, sui territori in particolare della Media Valle, che giovavano in effetti di ragazzi degli altri territori, perché scendevano dalle vallate con le problematiche annesse... ma chiaramente scendevano dalle vallate, come ha ricordato prima anche il collega Aggravi, che mi ricordava di aver avuto un parente molto prossimo che era della zona, poi c'era già economia circolare, tra l'altro, lei ci ha detto... erano all'avanguardia anche su quello, ma, al di là della battuta, chiaramente arrivava gente da vari territori della Valle e il territorio che accoglieva poteva avere un certo grado di sviluppo. Oggi vi è una grossa difficoltà e dobbiamo chiaramente tutti insieme, al di là delle visioni politiche - in questi casi c'è poco da stare a discutere - trovare le azioni possibili anche in sinergia per provare a muoversi.

Questa legge va nella direzione giusta, probabilmente deve essere solo un primo passo, ci sono i problemi legati al personale, anche qui dinamiche sul personale che sono molto complesse, in cui si interseca la normativa nazionale, regionale, sono campi complessi ma certamente la direzione è quella giusta. Anche da parte del nostro gruppo quindi la sosteniamo per cercare appunto di dare un futuro migliore in quest'epoca di crisi a territori che si stanno vedendo depauperare e perdere delle risorse che storicamente hanno avuto. Anche qua la risposta è guardare al passato, ciò che funzionava nel passato in gran percentuale funzionerà anche nel futuro, quindi la direzione è questa.

Presidente - Non vedo altre prenotazioni, chiudo la discussione generale. Per il Governo, ha chiesto la parola l'assessore Jean-Pierre Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz J. (FP-PD) - Come avete potuto verificare anche dalla lettura delle relazioni... ringrazio, tra l'altro, i due relatori perché, malgrado questa sia una norma tecnica che quindi aggiusta una situazione che è stata determinata in passato e che accoglie le considerazioni e alcune richieste da parte del Consiglio di amministrazione, devo dire che è apprezzabile da parte di tutti gli intervenuti, sia della maggioranza che della minoranza, il fatto di considerare il valore di quest'istituzione. Il dibattito si è allargato all'aspetto anche del significato e del ruolo che ha quest'istituzione e quest'istituto all'interno del sistema dei convitti.

Io non aggiungo più di tanto al dibattito, ringrazio tutti per il sostegno a questa norma e questo credo testimoni il fatto che, quando gli argomenti sono argomenti che riguardano i nostri ragazzi, riguardano il nostro sistema, in questo caso anche di istruzione, poi alla fine non ci sono divisioni e il dibattito di oggi credo che abbia dimostrato questo, quindi grazie.

Presidente - Dopo la replica del Governo, possiamo passare all'articolato della legge. Posso mettere in votazione l'articolo n. 1? Ci sono interventi? Non vedo richieste, metto in votazione l'articolo n. 1. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 34

L'articolo n. 1 è approvato all'unanimità.

Posso dare lo stesso risultato per l'articolo n. 2? Stesso risultato. Articolo 3. Stesso risultato. All'articolo n. 4 vi è l'emendamento sostitutivo dell'assessore Jean-Pierre Guichardaz, posso dare lo stesso risultato? Stesso risultato. Anche all'articolo n. 5 vi è un emendamento sostitutivo dell'Assessore? Posso dare lo stesso risultato? Stesso risultato. Per finire, votiamo la legge nel suo insieme. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 34

Il disegno di legge è approvato all'unanimità.