Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4034 del 5 novembre 2024 - Resoconto

OBJET N° 4034/XVI - Communications du Président de la Région.

Bertin (Presidente) - Punto n. 2 all'ordine del giorno. La parola al Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Giovedì 31 ottobre ho incontrato il Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli. I temi affrontati hanno riguardato la prosecuzione del tavolo tecnico per la revisione degli Statuti speciali e l'attività della Commissione Paritetica.

Con riferimento al disegno di legge costituzionale, concernente le modifiche degli Statuti delle Regioni a Statuto speciale, il Governo ha declinato la possibilità di condividere un percorso univoco da parte delle speciali, prima sui principi comuni e in seguito in merito alla revisione delle competenze, così come era stato in precedenza condiviso.

Considerato il lavoro già svolto insieme alle altre Regioni a Statuto speciale e la prosecuzione dell'iter già avviato dalle Province di Trento e Bolzano, abbiamo così valutato di dare la nostra disponibilità per proseguire il confronto, anche se in forma bilaterale.

Nonostante le difficoltà legate alle differenti visioni politiche del Governo, peraltro già esplorate grazie all'interessamento del Ministro Calderoli, l'obiettivo è quello di addivenire a un rafforzamento delle nostre competenze, di valutare le possibili aperture al raggiungimento di un principio d'intesa più tutelante nei nostri confronti rispetto all'attuale situazione.

Al termine di tali valutazioni, ho dunque evidenziato al Ministro la volontà della Regione Autonoma Valle d'Aosta di procedere con la prosecuzione del confronto sulla revisione dello Statuto speciale.

Egli, nel prendere atto di tale volontà, ha dichiarato che verrà attivato quanto prima un tavolo tecnico.

Il Ministro ha altresì provveduto, in occasione del nostro incontro, all'invio al Consiglio regionale della Valle d'Aosta della norma d'attuazione in materia di concessione idroelettrica, approvata dalla Commissione Paritetica lo scorso 30 settembre, al fine dell'espressione del parere di competenza.

Ho inoltre anticipato al Ministro il prossimo invio in Commissione Paritetica, per il tramite dei membri di parte regionale, dello schema di norma di attuazione per la creazione di un sistema regionale integrato di finanza pubblica con gli Enti locali e strumentali della Regione.

Nell'evidenziare l'urgenza di detta iniziativa, anche a seguito di quanto statuito dalla Corte costituzionale con la sentenza 145/2024, ho ricordato che la stessa si è rafforzata dalla previsione contenuta nell'accordo in materia di finanza pubblica per gli anni 2025-2032 sottoscritto il 20 ottobre scorso, nel quale Stato e Regioni hanno concordato sull'impegno di predisporre una norma d'attuazione in tal senso.

Abbiamo infine sottolineato l'esigenza di ridurre le tempistiche dei lavori della Commissione Paritetica, in particolare per l'iter di espressione dei pareri di competenza da parte dei Ministeri.

A seguito dell'incontro, il Ministro Calderoli ha ribadito l'impegno suo personale e del Governo a tutela e valorizzazione delle autonomie, con la volontà di procedere a un ammodernamento delle autonomie storiche.

Ha inoltre evidenziato come l'incontro proficuo, cordiale e produttivo, abbia rappresentato un'utile occasione anche per riflettere su possibili norme di attuazione dello Statuto di autonomia.

Per quanto ci concerne, esprimiamo soddisfazione per l'avvio di questo nuovo iter di confronto con il Ministero, il quale ci consentirà, al termine del percorso, di condividere con questo Consiglio i punti d'incontro che si potranno raggiungere.

Presidente - Consigliere Manfrin si è prenotato, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Ringrazio ovviamente il Presidente per l'aggiornamento. Le confesserò, Presidente, che quando siamo stati informati della sua richiesta d'incontro con il Ministro, siamo rimasti un po' interdetti, nel senso che non conoscevamo i contenuti di quest'incontro, né su cosa si sarebbe incentrato, quindi abbiamo preso atto che si sarebbe svolto quest'incontro.

A seguito dell'incontro, quello che possiamo dire (e che abbiamo valutato noi come gruppo, ma che evidentemente ha lasciato interdetto anche il Ministro) è stato che non ci fosse stato un passaggio preventivo con il Consiglio; lei ha parlato e ha detto adesso, chiudendo il suo intervento, che eventualmente ci sarà poi un confronto con il Consiglio. In realtà questo confronto doveva avvenire prima, cioè noi non comprendiamo, al netto dell'incontro che è stato assolutamente interlocutorio, come ben riassunto... e ha chiesto l'apertura di un tavolo, e va bene, però è chiaro che la Valle d'Aosta è l'unica Regione che prima chiede gli incontri e poi informa il Consiglio.

Allora diciamo che c'è un po' un problema, anche soltanto per capire, per esempio, quale sarà l'oggetto dell'incontro, l'oggetto eventualmente del tavolo e della trattativa; per esempio sappiamo che c'è una bozza che era stata elaborata con le altre autonomie speciali e non sappiamo se quello sarà un punto di partenza o se ci sarà ovviamente un qualcosa di diverso, quali saranno l'obiettivo e il famoso punto di caduta.

È chiaro che il passaggio deve essere prima e preventivo con il Consiglio, poi solo successivamente deve coinvolgere il Governo nazionale.

Le chiederemmo, Presidente, di fare un confronto preventivo, se vuole fare passaggi di questo tipo, perché è chiaro che andare a titolo quasi personale a chiedere l'apertura di un tavolo senza sapere di cosa si parlerà, e senza che il Consiglio ne venga informato, sembra un po' curioso.

Presidente - Consigliere Aggravi, a lei la parola.

Aggravi (RV) - Intervengo anche io sul punto relativo alla comunicazione fatta dal Presidente sull'incontro con il Ministro Calderoli, ma prima di tutto perché - forse il collega che mi ha anticipato e il Presidente hanno le idee molto più chiare - però oggettivamente, se si potesse fare un po' più di chiarezza, secondo me sarebbe cosa buona e utile, perché altrimenti abbiamo tutta una serie di tavoli che si accatastano e non sappiamo più effettivamente quali tavoli siano.

Dico questo perché quello che vorrei capire, penso nell'interesse di tutti, è se questo ennesimo tavolo sia in realtà il tavolo tecnico già preannunciato tempo fa dal Presidente nell'ambito della Conferenza delle Regioni, e soprattutto quelle di parte speciale e le Province autonome, per cui, tra l'altro, c'era stato anche l'affidamento di un incarico a un membro della Commissione Paritetica, la professoressa Randazzo, quindi è un certo tipo di tavolo, se c'è un altro tavolo che riguarda soltanto la Valle d'Aosta e se, giustamente, come ha detto il collega Manfrin, ...comprendere anche qual è l'obiettivo di questo tavolo in termini di contenuti, perché se la modifica o le modifiche dello Statuto dovessero riguardare soltanto il principio d'intesa e quello che era il contenuto di quanto presentato al presidente Meloni, oggettivamente mi pongo delle domande se non ci siano anche altre necessità di revisione, e lo dico anche come membro del Consiglio, perché - e qui io ebbi già l'occasione di dirlo al presidente Testolin, e lo ripeto - un conto è andare da soli a portare delle proposte, un conto è avere il sostegno di tutta, della maggior parte o di parte dell'Aula, ancorché della maggioranza, perché darebbe una forma maggiore, soprattutto in quelle che dovrebbero essere delle norme di principio fondamentale condivisibili da tutti coloro che si riconoscono nei valori dell'autonomia, del federalismo e dell'autogoverno della nostra regione.

Vorrei quindi comprendere da un lato quanti tavoli e di che tavoli stiamo parlando, tavoli o tavolini, e dall'altro lato invece capire che intenzione c'è da parte della leadership del Governo per quello che riguarda l'eventuale o possibile condivisione di proposte, valutazioni o scelte.

Ovviamente poi, nella serietà di tutti, perché è complesso presentare lenzuoli e avere qualcosa, però dall'altro lato, un conto - ripeto - è se le proposte derivano da un'iniziativa solitaria, un conto se derivano da un mandato o da un'intesa molto più ampia.

Presidente - Consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Intervengo sulle parole del Presidente della Regione che ha ricordato, come ha già fatto il Presidente del Consiglio, l'invio dello schema della norma di attuazione.

Io credo che il Presidente, come abbiamo fatto tutti, abbia letto lo schema di decreto legislativo, e allora le chiedo, Presidente, se mi chiarisce il problema delle date, come si risolve questa diversità di date, perché nel decreto che noi abbiamo ricevuto, c'è scritto: "Visto l'articolo 87, quinto comma della Costituzione, la legge del 26 febbraio 48, lo Statuto, l'articolo 48bis, vista la proposta della Commissione Paritetica approvata nella riunione del 29 luglio 2024, acquisito il parere del Consiglio regionale", non c'è la data perché ovviamente questo dovrà essere dato "Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del", vedremo quale, e poi c'è scritto: "Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, di concerto con i Ministri dell'ambiente, della sicurezza energetica, delle infrastrutture e dei trasporti, delle economie e delle finanze per gli affari europei, il Sud e le politiche di coesione del PNRR, emana il seguente decreto legislativo".

Ora lei ha ribadito che questo decreto, questa bozza di norma di attuazione, lo schema, è stato licenziato ed è stato approvato dalla Paritetica il 30 settembre. Nel testo che noi abbiamo ricevuto, oltre alla data del 29 luglio, non c'è nemmeno una data finale che dica: "Questo è approvato il 30 settembre", quindi io non riesco a capire, perché qui abbiamo il Presidente della Repubblica che emana un decreto - ovviamente sarà poi da firmare - si fa riferimento soltanto alla proposta approvata nella riunione del 29 luglio 2024.

Io le chiedo quindi di spiegarmi per cortesia se si tratta di un errore o comunque che cos'è questa discrasia nelle date.

Presidente - Non vedo richieste. Il Presidente della Regione ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Due risposte, molto semplicemente. La collega Minelli chiede a me della dinamica delle date: io penso che i dati che avevo a disposizione li ho forniti, quando è arrivata la mail c'era scritto "Approvato il 30 di settembre" e io ho riportato il 30 di settembre, lei ha verificato che la data indicata sulla mail che avevo ricevuto era quella, io più di questo sinceramente non sono in grado di dirle.

Le dinamiche per quanto riguarda i termini di approvazione sono state spiegate dal consigliere Marguerettaz, il Consigliere è presente all'interno della Paritetica, quindi penso che per me la questione è quella.

Se le date riportate sul documento non sono quelle che danno conferma di questo, farà un quesito per poterlo chiedere e noi ci attiveremo per inoltrarlo alle sedi dovute che potranno darci, immagino, una risposta, che non posso dare io in quanto faccio da portavoce delle situazioni che si sono verificate e non intervengo su queste dinamiche.

Per quanto riguarda le osservazioni dei colleghi, sia Manfrin che Aggravi, sinceramente avevamo fatto una panoramica, seppur sommaria, di quelle che erano state le dinamiche che avevano portato a una definizione di percorso, nulla toglie che possiamo fare un punto della situazione nella Commissione consiliare competente in modo da delineare gli sviluppi che ci sono stati nella prima fase e quello che si andrà a fare nel prosieguo di quest'incontro, quindi piena disponibilità.

Presidente - Consigliera Minelli, per i minuti restanti.

Minelli (PCP) - Presidente Testolin, forse mi deve anche spiegare come dovrò formularlo il quesito che lei inoltrerà a qualcuno, perché io ho già chiesto, anche con accesso agli atti, di poter avere i verbali e dai verbali si dovrebbe capire come sono andate le cose, perché i verbali dovrebbero riportare almeno la data in cui è stato approvato un testo da parte di una Commissione così importante.

Questi verbali lei mi dice: "No, non li abbiamo in disponibilità, così come non abbiamo copie delle convocazioni che ci sono", io però ho visto che sul sito della Regione, proprio laddove si parla delle competenze del Dipartimento legislativo, c'è proprio scritto che si curano i rapporti, dal punto di vista amministrativo, con la Paritetica.

Allora, nella mia testa, dal punto di vista amministrativo, almeno le convocazioni: sapere quando si convoca una Commissione che discute di cose importantissime per la nostra Regione sarebbe normale saperlo.

Lei mi dice nella sua risposta ai miei accessi agli atti che non è così, credo che lo schema lo abbia letto anche lei, non so se lei non si è posto la domanda di questa discrasia riguardo alle date. Io sì - non soltanto io da quello che mi risulta - e continua a esserci qualche cosa di assolutamente misterioso o pasticciato, non so come definirlo, in questa vicenda dell'approvazione della norma di attuazione, perché dal 29 luglio al 30 settembre passano comunque ben due mesi pieni (luglio, agosto, settembre) e vorrei capire come mai.

Vedremo, non so, faremo un quesito al Ministero per gli affari regionali. Sarebbe molto più semplice se chi è qui potesse dirci qualche cosa, ma evidentemente non ce lo dice.