Oggetto del Consiglio n. 3974 del 2 ottobre 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3974/XVI - Interrogazione: "Informazioni in ordine all'iter della procedura di permuta immobiliare tra un fabbricato sito in corso Padre Lorenzo e alcune unità di proprietà regionale all'interno dell'edificio 'Palazzo Ansermin' ad Aosta."
Bertin (Presidente) - Passiamo al punto successivo, punto n. 13. Per la risposta, il Presidente della Regione.
Testolin (UV) - Io risponderò alla prima delle quattro domande, alle altre tre risponderà il collega Guichardaz.
La prima domanda chiede "Quale sia lo stato d'attuazione della procedura di permuta di cui alla deliberazione in oggetto": con deliberazione n. 808 in data 15 luglio 2024, la Giunta regionale ha approvato la permuta immobiliare senza conguaglio tra il fabbricato, ubicato in Corso Padre Lorenzo, di proprietà della società Au Coeur d'Aoste S.r.l., da destinare ad attività didattica, e alcune unità immobiliari di proprietà regionale ubicate all'interno dell'edificio denominato Palazzo Ansermin, in Via Porta Pretoria ad Aosta, inserite nel piano delle alienazioni, valorizzazioni immobiliari relativamente alle quali le precedenti aste esperite nel 2018 e nel 2022 sono andate deserte.
In data 25 settembre 2024 si è provveduto alla stipula dell'atto di permuta.
A ciò farà seguito, entro massimo 90 giorni, l'atto di avveramento della condizione sospensiva.
Le unità immobiliari ubicate all'interno dell'edificio Palazzo Ansermin costituiscono infatti beni vincolati, ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004 numero 42, "Codice dei beni culturali e del paesaggio". Il contratto, pertanto, è sospensivamente condizionato al mancato esercizio entro 60 giorni dalla notifica dell'atto da parte del notaio e della prelazione di acquisto da parte del Ministero della cultura e degli enti territoriali eventualmente interessati.
Presidente - Assessore Guichardaz per i minuti restanti, ne ha facoltà.
Guichardaz J. (FP-PD) - La domanda n. 2, "Se ne sia stata valutata la congruità rispetto alla necessità di spazi manifestata dall'istituzione scolastica vicina, a fronte delle ipotesi edificatorie fatte nell'ambito della già richiamata deliberazione": la risposta è un compendio dei contributi anche dell'Assessorato del collega Sapinet, oltre che del patrimonio, quindi io leggo ciò che deriva da un'azione fatta e raccolta sulle diverse strutture.
Come evidenziato nella citata deliberazione della Giunta regionale n. 808/2024, l'Assessorato opere pubbliche, territorio e ambiente ha effettuato, sulla base della documentazione reperita, gli opportuni approfondimenti con gli uffici preposti al rilascio dei necessari titoli abilitativi e ha verificato l'effettiva possibilità di realizzare, previa demolizione dell'attuale fabbricato, un edificio con caratteristiche tali da soddisfare i fabbisogni manifestati dalla dirigente scolastica dell'ITPR Corrado Gex, previo accordo con il Comune di Aosta, formalizzato con atto d'intesa ai sensi dell'articolo 29 della legge regionale 11/1998.
Domanda n. 3, "Quale sia l'attuale fabbisogno di spazi mancante alle istituzioni scolastiche valdostane, con particolare riferimento a quelle insistenti nel Comune di Aosta": alcune istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, site nel Comune di Aosta, ad esempio il Corrado Gex e il Manzetti, lamentano la carenza di spazi.
Al momento la maggior parte degli edifici scolastici dispone di un numero di aule pari al numero di classi attivate; tuttavia, al fine di migliorare l'offerta formativa e di permettere agli alunni più fragili un percorso maggiormente personalizzato, in base alle iscrizioni e alla situazione di fatto di fine giugno-inizio luglio - che tiene conto delle ripetenze dei numerosi trasferimenti tra indirizzi, in particolare verso gli istituti tecnici e professionali - si cerca di ridurre il numero di studenti per classe, sdoppiando per esempio classi da 27-28 alunni e costituendo classi "miste" per attivare percorsi affini anche con 10-12-13 studenti.
A tal proposito, si fa presente che quest'anno sono state accolte tutte le richieste proposte dalle scuole, ricordando allo stesso tempo di valutare attentamente gli spazi a disposizione, perché esiste la normativa che fissa gli spazi minimi per ciascun studente.
Può quindi accadere che - al fine di accogliere studenti anche in corso d'anno, ad esempio nel biennio fino a gennaio, in un'ottica di riorientamento e prevenzione della dispersione - le aule a disposizione per attività didattiche laboratoriali di potenziamento e recupero attività alternative di IRC, così come gli spazi dedicati agli studenti con disabilità, risultino non sempre rispondenti ai bisogni dell'utenza.
Alcune istituzioni, in particolare l'ICAM, inoltre sono dislocate su più sedi, non sempre vicine tra loro, situazione che comporta un disservizio dal punto di vista anche organizzativo.
Vorrei inoltre sottolineare la situazione del centro regionale per l'istruzione degli adulti, il CRIA: dal primo settembre 2024, l'istituzione scolastica autonoma, che, allo stato attuale, non avendo ancora una sede definitiva, si trova ospitata presso il Convitto Chabod, al mattino dalle ore 08:00 alle ore 13:00, quando non ci sono i convittori e i semiconvittori e, nel pomeriggio e alla sera, in Via Chambery, presso la sede del CAT, ex Geometri, dove sono presenti anche i laboratori.
L'Amministrazione sta valutando dove collocare temporaneamente il CRIA, in attesa degli interventi di ristrutturazione delle scuole, al fine di creare il minor disagio possibile agli utenti.
La programmazione relativa agli interventi da effettuare sul patrimonio edilizio di proprietà regionale, destinata alle scuole secondarie di secondo grado e contenuta nel DEFR, è volta a sopperire a queste carenze e si pone come obiettivo quello di garantire, a ogni istituzione scolastica, idonei spazi per l'apprendimento in linea con i contenuti delle linee guida fornite dal Ministero dell'Istruzione e Merito e l'accorpamento, ove possibile, di ciascuna istituzione in un'unica sede.
Questa è un po' la prospettiva che ci si pone attraverso il piano lavori al quale adesso accenno rispondendo alla domanda n. 4.
"A fronte dei prospettati interventi riguardanti l'istituto Manzetti e la scuola media San Francesco, quali valutazioni sono state fatte al fine di poterne trasferire temporaneamente le attività per consentire lo svolgimento dei lavori?": la programmazione degli interventi relativi alle scuole secondarie di secondo grado, inseriti nel DEFR, tiene conto dell'avvicendarsi dei lavori sulle varie sedi e delle conseguenti necessità di delocalizzare l'attività didattica volta per volta, quindi si fanno delle operazioni di delocalizzazione man mano che si avvicendano i lavori nelle sedi, questo per quanto riguarda - ripeto - le secondarie di secondo grado.
Per quanto riguarda l'istituto Manzetti, in particolare, si è ipotizzato l'utilizzo dell'intera sede sita in Via dei Cappuccini, l'ala est ora occupata dall'ICAM, e l'ala ovest ora occupata dagli uffici dell'UNIVDA.
"Quando verrà resa disponibile": dopo lo spostamento del liceo classico nella nuova sede di Via Conseil des Commis e degli uffici dell'Università presso la Caserma Giordana.
Per quanto attiene alle valutazioni relative al trasferimento degli alunni della scuola media San Francesco, si ricorda che la stessa è di proprietà del Comune, che definirà, nell'ambito della propria programmazione, le modalità, i tempi d'intervento e le soluzioni logistiche da adottare.
Presidente - Per la replica, consigliere Aggravi.
Aggravi (RV) - Sull'ultimo passaggio, Assessore, mi consenta una battuta, speriamo che si metta d'accordo con le strutture regionali, ma solo perché noi abbiamo giustamente citato anche la scuola media San Francesco, proprio perché in più iniziative - in realtà anche in un'iniziativa successiva, che poi discuteremo, se non sbaglio, con il collega Sapinet - le interrelazioni tra Regione e Comune di Aosta sono molteplici.
Prendo atto della risposta alla prima domanda da parte del Presidente, che aggiorna sostanzialmente quello che era a nostra conoscenza della deliberazione di Giunta.
Sulle altre due domande, - sulla seconda anche qui forse non siamo stati, con il collega Lucianaz, pienamente parlanti nella definizione -, si voleva capire se, al di là di quanto rappresentato nella 808, ci fosse qualche valutazione in più e dall'altro lato, lo collego al tema del fabbisogno complessivo, avremo modo di discutere e di valutare meglio la parte del DEFR che lei citava, anche perché purtroppo questa volta in Commissione con lei non c'è stata possibilità di approfondirlo, ma, come ho detto in quella sede, lo farò poi in aula, per capire un po' meglio il termine dell'avvicendamento sulla base dei lavori, perché sappiamo che, al di là di quello, un piano complessivo - se n'era già parlato con l'assessore Caveri in realtà - sia in tema di palestre, sia in tema di spazi e di aule, forse, al di là dei vari avvicendamenti, sarebbe anche necessario.
Io ho anche preso atto della sua risposta sul CRIA, tra l'altro avevo fatto un elenco di quelle che sono oggi le strutture, anche per cercare di ordinare un po' meglio i pezzi, ed effettivamente, in alcuni casi, l'utilizzo è frastagliato ed è un po' disperso nel territorio del Comune di Aosta.
Il tema della disponibilità degli spazi, dell'utilizzo a vario titolo e anche - come in questo caso - di permuta di strutture che non sono più funzionali all'Amministrazione è un tema sicuramente complesso, perché comunque bisogna sempre intervenire.
Sul tema di Corso Padre Lorenzo si prevede, da quello che ci è stato detto, una demolizione dell'attuale per fare un'altra struttura, non so perché non si possa magari anche valutare di potenziare la struttura che c'è già adesso in quella sede, come anche in altri casi, considerate comunque le possibilità che la legge dà alle strutture e agli edifici che ospitano delle istituzioni scolastiche.
Forse è da valutare e da considerare nel complesso anche delle linee d'indirizzo che lei ha citato al termine della risposta della domanda n. 3, quindi lo do come spunto e poi avremo modo di ritrattare il tema forse durante la discussione del DEFR.