Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3947 del 19 settembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3947/XVI - Interpellanza: "Motivi dell'inserimento della proposta di attivazione completa dello svincolo di Morgex in sede di revisione del Piano regionale dei Trasporti".

Bertin (Presidente) - 27 Consiglieri presenti, riprendiamo con l'ordine del giorno.

Punto n. 48. Consigliere Aggravi, a lei la parola.

Aggravi (RV) - L'interpellanza contiene e parte da un contenuto del Piano regionale dei trasporti che stiamo analizzando e su cui ci saranno successivamente ancora dei passaggi nella competente Commissione; in particolare facciamo riferimento alla sezione, al paragrafo, 4.5.2 intitolato: "Completamento delle rampe degli svincoli di Entrèves, Courmayeur e attivazione completa dello svincolo di Morgex per i veicoli leggeri".

Nell'ambito del paragrafo si dice per l'appunto che l'ipotesi di adozione di un pedaggio chilometrico sulla viabilità autostradale in ambito regionale, si completa con la previsione della realizzazione delle rampe mancanti degli svincoli di Entrèves e Courmayeur e attivazione completa dello svincolo di Morgex per i soli veicoli di classe A e B.

Il tema dello svincolo era già in parte rappresentato, senza riferimento al tema del pedaggio chilometrico, nella precedente versione del Piano, in particolare ricordo che nell'aprile 2021 avevo anche presentato un'osservazione che la collega Minelli ogni tanto ricorda.

Ci sono altri due momenti che vorrei citare prima di passare a presentare le tre domande che sottoponiamo all'attenzione dell'Assessore competente, in particolare la prima è l'interrogazione 674 del 9 giugno 2021 dal titolo: "Notizie dell'avvio di interlocuzioni preordinate alla valutazione della fattibilità dell'apertura dello svincolo di Morgex, in direzione da e verso Courmayeur, al trasporto privato".

In quella sede mi rispondeva l'allora presidente Lavevaz; in particolare, cito due passaggi della sua risposta, mi diceva: "Nel caso specifico dello svincolo di Morgex, il documento" - facendo ovviamente riferimento al Piano regionale precedente rispetto all'ultima versione - "Esplicita in maniera chiara che questa valutazione si basa su una modellistica che utilizza sostanzialmente le rampe di accesso attuali", quindi come se queste potessero essere completamente utilizzate, rimandando poi invece a un'effettiva fattibilità - come dicevo, una verifica con la RAV nelle fasi successive di definizione del Piano - l'effettiva realizzazione di questo tipo di utilizzo delle infrastrutture esistenti.

Dopo un ulteriore passaggio di risposta, e vado in sintesi visto il tempo, il Presidente diceva: "Per farla breve, ci sono delle difficoltà tecniche nell'utilizzo delle infrastrutture esistenti che rendono sostanzialmente impossibile, così come è strutturato attualmente, l'utilizzo dello svincolo in maniera definitiva per l'entrata e uscita in direzione Courmayeur.

Il gruppo Rassemblement Valdôtain aveva poi presentato - e quindi vado al passaggio successivo - un ordine del giorno, il numero 4, dal titolo: "Fruibilità dello svincolo autostradale di Morgex in direzione Entrèves" nell'ambito della discussione del Documento di economia e finanza 2024-2026 - e stiamo parlando del novembre 2023.

Un ordine del giorno che, sentita la risposta del Presidente che è l'attuale Presidente Testolin, poi avevamo ritirato.

L'ordine del giorno aveva un'impegnativa duplice: impegnava l'Assessore competente a confermare, nell'ambito delle valutazioni modellistiche della rinnovata bozza di Piano dei trasporti - all'epoca ancora ovviamente non avevamo a disposizione quello attuale - la possibilità di utilizzare lo svincolo autostradale di Morgex, anche in direzione Entrèves, e di avviare un'interlocuzione con le autorità competenti e la società concessionaria, funzionale all'apertura dello svincolo autostradale di Morgex anche in direzione Entrèves.

Cito due passaggi, che sono stati rappresentati in quest'aula, della risposta ricevuta dal Presidente, risposta che poi ha portato, ripeto, al ritiro dell'ordine del giorno in attesa di vedere che cosa ne sarebbe stato del Piano regionale dei trasporti.

Nel primo il Presidente diceva: "Il casello a Morgex è stato stralciato dal progetto per l'opposizione a suo tempo delle amministrazioni locali della Valdigne, cosa che, tra l'altro, ha determinato l'attuale configurazione aperta della tratta autostradale con un unico casello in direzione solo Aosta".

Successivamente ci veniva detto che le interlocuzioni con RAV hanno confermato più volte che lo svincolo in questione al momento non può essere utilizzato, così come strutturato, in quanto non ci sono le condizioni oggettive minime, neanche se si procedesse a interventi di rettifica del tracciato.

In sintesi, diceva il Presidente, non ci sono i requisiti normativi di agibilità in termini di raggi di curvatura e in più non esiste una corsia di accelerazione per l'innesto degli svincoli in autostrada, che in più avviene in salita. Sostanzialmente ci invitava di ritirarlo, altrimenti ci sarebbe stata l'astensione.

Sinceramente in quella sede abbiamo ritirato l'ordine del giorno in attesa di vedere che cosa ne sarebbe stato del Piano regionale dei trasporti, attendendoci appunto che questa previsione sarebbe stata stralciata, anche perché ricordo che la risposta era stata abbastanza secca.

L'interpellanza, a fronte di questa situazione, quindi chiede all'Assessore: "Quale motivazione abbia comunque portato a formulare, nell'ambito della previsione del Piano regionale dei trasporti, la proposta di attivazione completa dello svincolo di Morgex, anche alla luce, per l'appunto, della risposta ricevuta dal Presidente della Regione in sede di discussione dell'ordine del giorno già richiamato nella seduta del 10 novembre 2023";

"Per quali motivazioni il Governo regionale si sia a suo tempo espresso non favorevolmente al già richiamato ordine del giorno, considerando che l'impegnativa a suo tempo proposta di fatto si ritrova oggi confermata nei contenuti della versione finale del Piano regionale dei trasporti";

"Se le proposte rappresentate al già richiamato paragrafo 4.5.2. siano state oggetto di interlocuzione con le autorità ministeriali competenti, con il relativo concessionario e con gli enti locali interessati e, in caso positivo, quali ne siano stati i relativi riscontri".

Poniamo quest'ultima domanda anche per capire che cosa ne sia stato successivamente, perché - ripeto - nell'ultima risposta, quella del novembre 2023 si diceva che appunto c'era stato il parere negativo delle amministrazioni locali e con RAV mi sembra che in tutte e due le risposte sostanzialmente le cose non fossero positive, quindi cerchiamo di capire se questa previsione è stata concertata e se ci sono delle novità.

Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.

Bertschy (UV) - Vado direttamente alle risposte, poi magari mi riservo una parte finale della risposta per un discorso un po' più generale.

La prima domanda è "Quale motivazione abbia comunque portato a formulare nell'ambito della revisione del PRT la proposta di attivazione completa dello svincolo di Morgex, anche alla luce della risposta ricevuta allora dal Presidente della Regione".

Come avrò modo di ribadire anche nella risposta ad altre interrogazioni sul PRT, quest'ultimo è un Piano strategico che ha due finalità fondamentali: inquadrare il posizionamento della Regione in un contesto sovraordinato euro nazionale e proporre una visione del sistema della mobilità, le cui linee d'intervento, e ancor più i singoli interventi, debbono necessariamente essere oggetto di successivi studi di fattibilità tecnico-economica.

Si tratta di definire in maniera complessiva e coordinata un disegno generale composto da più interventi che, inseriti in modo organico e complementare fra loro, diano risposte efficaci ai bisogni della popolazione residente e dei turisti.

Solo una volta condivisi i principi generali e la loro traduzione in interventi collegati e interallacciati, si può poi pensare di passare alla fase successiva di dettaglio e iniziare quindi con studi più approfonditi e con confronti diretti mirati con diversi attori.

In questo caso lo svincolo di Morgex - inquadrato in una ben più complessa linea d'intervento, finalizzata a drenare traffico in proprio dalla Statale 26 e dalle altre direttrici, riportandolo sul sistema autostradale - a oggi è meno utilizzato anche per via di un sistema di tariffe abbastanza elevato.

Le valutazioni riportate nel PRT sono infatti il risultato di una combinazione d'interventi infrastrutturali, tecnologici e tariffari che riguardano l'intero corridoio, i quali, per trasformarli in un'ipotesi d'intervento circostanziata, richiedono i dovuti approfondimenti attraverso uno studio di fattibilità che abbracci l'intero corridoio appunto, così come è fatto per quanto riguarda il tema della linea Aosta-Pré-Saint-Didier.

Come correttamente riportato anche nel testo della discussione nell'aula consiliare, si conferma che in ogni caso l'ipotesi al momento avanzata dal PRT è relativa all'utilizzo dell'infrastruttura esclusivamente per il traffico privato, intendendo con ciò le autovetture e non il traffico merci.

Il disegno complessivo per migliorare la mobilità nell'area non può in ogni caso arrestarsi di fronte a quelle che noi conosciamo essere le difficoltà e soprattutto le valutazioni attuali delle società concessionarie, anche perché correttamente, non avendo questi interventi nei propri piani d'investimento, al momento e in passato hanno espresso valutazioni di tipo strategico ma anche di tipo programmatorio sui propri bilanci e sulle proprie attività.

Quello che noi abbiamo però ritenuto fare su questa proposta, come su altre proposte, è riaggiornare - e vado alla seconda domanda - temi dei quali si parla da tanti anni, che hanno visto numerosi interventi, a volte risposte sul singolo progetto. La linea che attiene a questa visione sul sistema autostradale è una linea che il Piano sviluppa nella sua complessità da inizio Valle, dalla Bassa Valle, fino in Alta Valle, sostenendo quella tesi politica che appartiene a tutti i gruppi del Consiglio: la necessità che le autostrade possano dare una maggiore risposta al sistema di traffico locale rispetto all'attuale situazione, e lo devono fare con tariffe migliori di quelle attuali e soprattutto con investimenti da riconsiderare, rispetto a un tempo, investimenti nuovi da provare a studiare se il Piano verrà accettato.

La seconda domanda è "Per quali motivazioni il Governo regionale si è a suo tempo espresso non favorevolmente al già richiamato ordine del giorno": considerando che l'impegnativa a suo tempo proposta di fatto si trova oggi confermata nei contenuti della versione finale del Piano regionale dei trasporti, credo che in quel momento la situazione non fosse così definita, nel senso che eravamo in una fase di valutazione degli obiettivi del Piano e, soprattutto in una fase di discussione legata a un singolo progetto, diventava difficile, anche per chi doveva rispondere; al di là di chi ha risposto, fare una valutazione che invece intendiamo riproporre con il Piano regionale dei trasporti.

Al di là degli aspetti tecnici, come lei ha correttamente ricordato nel suo intervento, c'era stata anche un'espressione negativa da parte degli Enti locali su alcuni interventi e su altro, quindi è tempo - a nostro avviso - di riaggiornare anche queste valutazioni: sono cambiate tante cose, è cambiato anche l'aspetto socio-economico del nostro territorio, rispetto ad allora le infrastrutture sono utilizzate in maniera diversa ed è giusto anche che gli Enti locali oggi abbiano un'occasione per riconsiderare queste proposte, magari riconfermare le proprie idee del passato al riguardo oppure aprire a un ragionamento nuovo che, se ci vedrà tutti allineati, ci potrà permettere di fare una fase successiva che è quella di una valutazione di tipo tecnico.

Lei fa bene da un lato a far osservare che in qualche maniera, in un certo momento, noi non siamo stati così chiari nell'esprimere un'opinione rispetto al Piano, ma in quel momento il Piano non aveva ancora concluso la sua fase di valutazione.

Lo va a fare oggi e oggi quella risposta va letta proprio nel senso di dire che tutti i soggetti che si devono considerare per riorganizzare investimenti di questa portata si devono esprimere; se si esprimeranno come hanno fatto in passato, le cose rimarranno come sono e si prenderà definitivamente atto che la nostra autostrada sarà un'autostrada da mantenere con il sistema di tariffazione attuale, senza eventuale inserimento di nuovi sistemi di pedaggio, e questa rimarrà una pianificazione anche per chi lavorerà nei prossimi anni in amministrazione regionale e, appunto, negli enti.

La terza domanda è "Se le proposte rappresentate al già richiamato paragrafo 4.5.2 siano state oggetto d'interlocuzioni con le Autorità ministeriali competenti e con il relativo concessionario e con gli Enti locali e, in caso positivo, quali ne siano i relativi riscontri": no, nel senso che, oltre alle interlocuzioni di allora, noi riteniamo che - fatta questa fase di presentazione, il Piano è stato esaminato dalla Giunta - di qui a breve inizierà anche la fase di osservazione da parte del territorio; la prossima settimana - come dicevo ieri - faremo altre due serate sul territorio, stiamo preparando il territorio per dire cosa contiene il Piano, di modo che nei prossimi giorni, quando si potranno iniziare a fare le osservazioni, le persone, i tecnici professionisti, le imprese, gli enti locali e chi avrà voglia di fare potrà fare queste osservazioni con una conoscenza di quello che il documento esprime come progettualità.

Al momento non abbiamo ritenuto di avviare un'interlocuzione, perché sarebbe stata limitata al singolo intervento piuttosto che a una visione complessiva.

Ribadisco e sottolineo ancora che - alla luce di quello che oggi presentano il nostro quadro d'infrastrutture, il nostro sistema d'infrastrutture, e anche purtroppo la necessità d'investimenti sulle nostre infrastrutture - noi riteniamo che le nostre autostrade debbano rispondere a una visione politica che à tour de rôle, sia dall'opposizione che dalla maggioranza tutti abbiamo più volte sostenuto, che è quella che in una Valle che ha un corridoio così stretto di passaggio, così poche infrastrutture, almeno quest'infrastruttura deve ritornare, che quest'infrastruttura, sia quella che arriva fino ad Aosta, che quella che sale fino al Monte Bianco, deve ritornare un'infrastruttura maggiormente utilizzabile da parte dei Valdostani e, se non lo diciamo almeno in una fase di pianificazione nel nostro Piano regionale dei trasporti, non avremo occasione di ribadirlo con una visione così "Robusta" in termini di progettualità.

Nella fase successiva, se questa visione sarà sostenuta e se riterremo insieme di procedere in questo senso, avremo tutto il tempo, ma con una pianificazione alle spalle, di riaprire una discussione con i concessionari e con tutti coloro che potranno con noi realizzare un po' alla volta questi obiettivi.

Presidente - Consigliere Aggravi per la replica.

Aggravi (RV) - Ho preso tutta una serie di appunti molto utili.

Sicuramente questo è un singolo tema rispetto ad altri e anche il tema degli svincoli si può allargare a tutto il tratto, come lei di fatto ha detto, senza andare a concentrarsi in un'area specifica.

Sull'ordine del giorno lei è stato estremamente elegante, io - ripeto - sono anche una persona sportiva e accetto anche che mi si dica: "Non lo approviamo perché viene da voi", nel senso che non mi dica che era un qualcosa che in quel momento non si era proprio approfondito o quant'altro.

La risposta che mi ha dato il Presidente è stata estremamente semplice e chiara, l'ha detto lei anche nell'ambito della prima risposta; sono anche politicamente sportivo, quindi lo accetto, perché sostanzialmente le impegnative non sono poi così distanti da quello che oggi è rappresentato nel Piano.

Per quello che riguarda lo sfidante obiettivo di rendere l'asse autostradale più fruibile nell'economia generale del traffico, questo è un obiettivo che condividiamo pienamente e penso che, come giustamente lei ha detto- non siamo gli unici gruppi a condividerlo - è un tema estremamente complesso, perché ovviamente mette insieme anche il tema delle concessioni, su cui magari penso di tornare, anche considerati i tanti spunti che il Piano dà.

Per quello che riguarda più nel complesso le scelte da fare, noi crediamo - al di là del caso di Morgex, al di là del caso di Entrèves e di Courmayeur, ma anche su Aosta e quant'altro - che più svincoli ci sono, più può essere utile a liberare da momenti di confusione e di traffico; il tema del traffico in Valdigne poi si scontra anche con i problemi che c'erano stati con il Tunnel du Mont-Blanc, quindi con la creazione delle code, soprattutto estive, o nei periodi di rientro, avere delle possibilità d'ingresso e di uscita può essere anche utile, ai fini anche poi di sicurezza stradale, perché il traffico congestionato non è solo un fattore di stress di chi è in quel momento in coda ma, in generale, anche di inquinamento.

Per quello che riguarda quel punto e quell'obiettivo, è sicuramente più che condivisibile, quindi da parte nostra ci sarà sicuramente sostegno, come già c'è stato.

Per quello che riguarda invece più il posizionamento politico, da parte in particolare del Governo regionale, abbiamo comunque apprezzato l'inserimento di questa previsione, seppur, devo dirlo, sembrava - nel novembre 2023 - che in realtà la volontà fosse ben diversa, però, come disse un noto politico anglosassone "Soltanto gli stupidi non cambiano opinione" e, se poi l'opinione è anche approfondita, ben venga.

Riguardo invece al tema molto più ampio che lei ha citato in premessa, cioè che i Piani devono indicare la via e poi bisogna fare i giusti approfondimenti - anche perché se poi quell'indirizzo non è apprezzato dagli stakeholders, dalla discussione o comunque ce ne sono altri - ben vengano, l'unica cosa è che devo dire che all'interno del Piano, come già nella proposta precedente, c'erano problemi che si conoscono da tempo e su cui forse qualche valutazione o c'era o andava fatta, soprattutto di natura tecnica, perché sappiamo che le valutazioni economiche sono anche influenzate dall'andamento dell'inflazione.

Vedremo poi quali saranno anche i percorsi, sia di presentazione del Piano e di confronto, sia di presentazione delle osservazioni, e sicuramente Rassemblement Valdôtain farà la sua parte.