Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3933 del 18 settembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3933/XVI - Interpellanza: "Scelta del percorso per definire il futuro del Casino de la Vallée S.p.A. alla luce dello studio promosso dalla Finaosta S.p.A.".

Bertin (Presidente) - Riprendiamo i lavori. La Conferenza dei Capigruppo ha deciso, a seguito di una richiesta, di iniziare i lavori di domani pomeriggio alle ore 15:30 per permettere la partecipazione al funerale che si svolgerà nel comune di Issime.

Punto n. 34. Ha chiesto la parola il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (RV) - Perdonatemi se nella premessa farò un'elencazione di date, ma è giusto fare un po' il punto della situazione prima di arrivare alle domande. Io partirei dall'ottobre 2022 quando nel DEFR veniva definito l'obiettivo di condurre uno studio finalizzato a individuare la governance in futuro della Casino de la Vallée dopo la procedura concordataria. Nell'anno successivo nel nuovo DEFR, quindi passiamo dal DEFR 2023-2025 al 2024-2026, viene riproposto l'obiettivo, in particolare viene data indicazione dell'incarico a Finaosta, incarico che viene dato con la delibera di Giunta 744/2023 e che all'epoca prevedeva un termine di consegna del 30 di novembre. Nel febbraio 2024 lo studio, che è appunto datato 21 febbraio 2024, viene sostanzialmente concluso dal primario network di consulenza. Nel luglio 2024 lo studio viene consegnato in IV Commissione da parte della Presidenza e poi trasmesso con una comunicazione del Presidente della IV Commissione. Il 2 agosto successivo viene prevista in audizione la presentazione dello studio con la presenza del referente della società, con il Presidente, c'è stata l'occasione di poter analizzare lo studio e capire appunto quali fossero gli elementi principali. In quella sede - poi ci tornerò - si era proposto di fare delle ulteriori audizioni per comprendere un po' meglio alcuni passaggi che erano stati rappresentati in presentazione dello studio, ma la Commissione ha ritenuto di non darne corso, ma ci tornerò successivamente.

Arriviamo alla premessa di quest'interpellanza, il 23 agosto scorso si apprende da notizie di stampa, richiamate appunto nelle premesse, che è stato dato un incarico sempre allo stesso network di consulenza di procedere con la redazione del piano industriale post concordato. A fronte di questa notizia, è stata presentata dal sottoscritto il 26 agosto quest'interpellanza per cercare di comprendere - per l'appunto al netto di tutta questa consequenzialità di date che non è stata rappresentata a caso, ma cerca di dare contezza dall'origine in avanti del percorso che si è dato - in sintesi quali fossero le intenzioni del Governo regionale, in particolare sul futuro della Casino de la Vallée. Infatti la prima domanda che si pone è per conoscere "se la scelta di predisporre un piano industriale per il periodo 2025-2029 - cito i passaggi dell'articolo - "che indirizzi lo sviluppo delle attività del quinquennio e che costituisca un riferimento indispensabile nella ricerca di possibili nuovi assetti di governo della società e di collaborazioni con soggetti terzi investitori" da parte della società sia stata condivisa con il Governo regionale e i suoi rappresentanti/referenti ovvero anche direttamente con la Presidenza della Regione". È ovvio che il 26 agosto 2024 ci mancava un pezzo, perché effettivamente l'11 settembre scorso è stato scaricato, come si dice in gergo, il nuovo documento di economia e finanza 2025-2027 in cui si riporta il passaggio che poi mi ha permesso di comprendere un po' meglio anche da dove nascessero alcune pezzi delle dichiarazioni, alcuni pezzi di quell'articolo - e per questo la seconda domanda chiedeva "che cosa intenda dire l'Amministratore unico con l'espressione "costituisca un riferimento indispensabile nella ricerca di possibili nuovi assetti di governo della società e di collaborazione con terzi investitori"" -, perché all'epoca non mi era prettamente chiaro. Ho poi letto il DEFR che è stato scaricato e che poi sarà oggetto di ulteriore lavoro in Commissione e poi in Consiglio, infatti l'obiettivo, che di fatto è quello che nasce dall'ottobre 2022... riporta al suo interno il terzo step, quindi quello successivo poi allo studio e anche al parere giuridico. Non va dimenticato che c'è anche quel pezzo in cui si afferma che tra le varie soluzioni perseguibili è ritenuta preferibile l'alternativa che prevede un gestore terzo mediante selezione competitiva. Di fatto, la domanda n. 1 ma anche la domanda n. 2 trovano risposta poi in quello che è stato pubblicato l'11 settembre.

Domanda 3: "se la Casino de la Vallée ovvero il suo azionista di riferimento intenda chiedere approfondimenti a fronte di quanto emerso nell'ambito dello studio già citato su temi quali, a titolo di mero esempio, le linee guida di ampliamento dell'offerta di gioco, i punti evidenziati nel parere legale (tra cui per l'appunto la "percorribilità" dal punto di vista amministrativo nel caso dell'affidamento della gestione in concessione), eccetera"; forse di questo passaggio posso dire che non ho ancora avuto risposta dalla lettura del DEFR, quindi è una domanda ancora valida al 100%.

Quarta domanda: "se e quale percorso di scelta (a fronte di quelli proposti) intenda porre in essere il Governo regionale per definire il futuro della Casino de la Vallée". A tale domanda, che si legava alla seconda, in parte di fatto ho avuto risposta leggendo il DEFR.

Per concludere, perché è giusto dare contezza di quello che ho detto all'inizio, le proposte di audizione, che a questo punto si faranno un pochettino più consistenti probabilmente anche a fronte dell'esame del DEFR, non erano tanto legate a delle considerazioni ultronee rispetto a quelle che erano state rappresentate, bensì si voleva proprio capire, dal punto di vista più amministrativo, più del legislatore, più dell'azionista, quali potevano essere le procedure e i percorsi, che, in caso di scelta di un percorso piuttosto che un altro, l'Amministrazione regionale avrebbe dovuto mettere in atto. Questo fa il paio con l'ulteriore passaggio che nel DEFR viene citato, ovvero il passaggio in cui, oltre a dire che la preferibilità dell'alternativa è quella della gestione terza, si dice anche: "Si inizierà il lavoro per l'analisi di dettaglio delle modifiche normative del nuovo disciplinare di concessione, delle modalità più appropriate per l'adozione della selezione competitiva e per le procedure che possono portare alla piena attuazione del percorso". La nostra richiesta di audizione era legata un po' a questo, cioè capire, a fronte di quella che era stata la presentazione in Commissione, quali potevano essere le ricadute in particolare legate ai percorsi amministrativi legislativi che si sarebbero dovuti mettere in atto.

Detto questo, la richiesta rimane ancor più valida a fronte anche di quanto rappresentato all'interno del DEFR, adesso, in particolare sulla terza domanda, visto che alle altre due sicuramente il Presidente mi darà una risposta esaustiva su tutti e quattro i quesiti, però alcune sono già state in qualche parte "spoilerate" dagli eventi.

Presidente - Per la risposta, la parola al Presidente della Regione.

Testolin (UV) - Ringrazio intanto il collega Aggravi per una disamina molto puntuale, che ci dà anche modo di confermare delle informazioni che in qualche modo sono già state acquisite e di darne conferma per quello che sono state "spoilerate" - per usare un termine che ha usato lui - in precedenza rispetto alla presentazione di quest'interpellanza.

Per quanto riguarda la prima domanda, è noto che la gestione della Casino de la Vallée è stata in questi anni indirizzata squisitamente dal piano industriale presentato con la domanda di concordato, quindi non c'erano grossi margini di manovra. La procedura di concordato si concluderà, come tutti sanno, il 31 dicembre del 2024 ed è prevista la definizione della parte della Casino stessa di un piano industriale per il periodo 2025/2029, che dalla stessa è ritenuto opportuno perché potrà costituire un documento di riferimento per la gestione della programmazione delle attività future, che esse siano gestite in continuità o non in continuità, ma dovranno tenere conto anche dei rapporti e delle valutazioni che saranno espressi dalla proprietà. La Presidenza - per chiudere la domanda così come era impostata - è stata non formalmente informata dell'intenzione per l'affidamento dell'incarico alla società di consulenza Ernst & Young che svolgerà questo tipo di attività.

Per quanto riguarda la seconda domanda, l'Amministratore unico specifica come il piano industriale della società, in quanto contiene gli elementi essenziali che caratterizzano il suo profilo economico-finanziario, consentirà una valutazione della consistenza e delle prospettive del complesso aziendale da parte dei soggetti interessati a investire nella stessa sia che questo avvenga in continuità con l'attuale modello di governance, sia che questo avvenga nel quadro di un nuovo modello che possa coinvolgere eventualmente i soggetti terzi e privati. Come dicevo prima, sono delle attività che vanno un po' gestite in simbiosi rispetto a quello che dovrà essere un percorso e a quella che dovrà essere un'ipotesi di piano industriale.

Per quanto riguarda la terza domanda, il piano industriale della società potrà fornire con le sue redazioni utili analisi relative ai profili produttivi e commerciali in conformità con le linee di indirizzo di gestione futura, mentre sarà l'Amministrazione regionale, tramite Finaosta, a condurre gli ulteriori e opportuni approfondimenti principalmente legali, perché sono poi quelli che sono stati oggetto anche di attenzione durante la disamina della prima verifica svolta tramite Finaosta, relativi al mutamento degli assetti di gestione propedeutici anche alla redazione di un percorso di ricerca e di identificazione del soggetto per una concessione traslativa e alternativa alla gestione in continuità. Ci saranno quindi da fare quegli approfondimenti che anche nella presentazione del piano da parte della società che era stata incaricata da Finaosta sono emersi come delle situazioni da ulteriormente analizzare per poi poter sviluppare un bando o quello che sarà il percorso che l'ulteriore affinamento dovrà portarci a fare.

La quarta domanda evidenzia come il Governo regionale - e si evince dalla precedente risposta - ha già espresso il suo interesse e anche in continuità rispetto a quello che è emerso anche dagli organi di informazione per una gestione dell'azienda che coinvolga soggetti terzi. I dettagli operativi e gli elementi di garanzia della praticabilità del percorso dipenderanno dagli approfondimenti che saranno avviati con la collaborazione di Finaosta di consulenti aziendali e legali a valle della conclusione dell'iter del DEFR che ha tracciato il percorso, quindi nel quadro consolidato del programma regionale così come è giusto che avvenga.

Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Aggravi.

Aggravi (RV) - Ringrazio il Presidente per la risposta. Alcune considerazioni: posto un principio che ritengo importante - e non vorrei essere frainteso ma dico una cosa banale -, quest'azienda più resta o in prospettiva sarà distante dalla politica meglio è per tutti.

Detto questo, io mi auguro, e sicuramente verranno fatti gli opportuni approfondimenti, in particolare anche di natura legale, perché abbiamo avuto anche modo, leggendo i documenti, di comprendere che, per certi versi, il parere legale ha quasi degli elementi più importanti. Non voglio sminuire l'altra parte, però, se non si sa quello che si può fare, è inutile fare delle valutazioni, perché uno può anche immaginare di essere in uno Stato dove la legislazione è ben diversa, ma non lo siamo, quindi dobbiamo giustamente capire quello che si può fare; come sarà bene comprendere anche il futuro ruolo tra la gestione, la vigilanza e il controllo, che sono tre termini non di poco conto.

Mi auguro però anche che ci siano, al di là della modalità di eventuale concessione o di procedura competitiva e quant'altro, degli ulteriori approfondimenti, lo dico soprattutto sul piano industriale, per cui oggettivamente mi trovo un po'... Penso che il processo di simbiosi che citava il Presidente sia un po' complesso, perché fare un piano industriale senza avere chiaro dove sto andando oggettivamente lo vedo molto complesso, però, avendo lavorato per un network di consulenza, so che i consulenti tutto possono risolvere.

Detto questo, io mi auguro che ci siano anche degli approfondimenti dal punto di vista dei contenuti di alcuni passaggi che sono rappresentati nello studio. Faccio un esempio per tutti, che è stato, tra l'altro, oggetto di discussione: si è molto parlato della reintroduzione o comunque dello sviluppo dello chemin de fer durante la presentazione dello studio. Un passaggio che non è di poco conto potrebbe essere valutare quanti competitor inseriti nel Pirgroup, quindi nel gruppo di confronto dello studio, oggi hanno nella loro offerta di gioco lo chemin de fer, per comprendere effettivamente appieno se l'analisi di confronto con i competitor è completa, ma lo dico perché giustamente uno studio di quel tipo aveva anche un obiettivo prioritario di identificare delle soluzioni percorribili, però, dal punto di vista della gestione più spicciola, che non va sottovalutata, forse delle analisi in più devono essere fatte, perché oggettivamente sono state fatte delle considerazioni, almeno a mio giudizio, un po' troppo semplificate, ma lo dico pro futuro e soprattutto sperando che questi approfondimenti vengano fatti.

Si tenga anche conto di un'altra questione proprio riguardo al fatto di andare a definire oggi un piano industriale, che, per carità, può essere aperto e può essere modificabile, perché se io ipotizzo di dare in gestione a un terzo un certo tipo di attività, dovrò anche comprendere come lui pensa nell'ambito della gara di gestirlo, quindi è un pochettino più complicato, ma so che chi mi ha risposto non pensa che non sia complicato. Mi auguro che le valutazioni siano complete e soprattutto tengano conto di tutta una serie di passaggi, altrimenti ci possiamo dare un piano industriale che poi però alla fine non è coerente o non è congruente a quello che poi sarà il futuro e alla gestione futura della Casa da gioco.

È ovvio che, per quello che riguarda invece le eventuali modifiche normative e del disciplinare, ritengo che, come legislatori, qualche approfondimento, anche da parte delle strutture dell'Amministrazione, possa essere più che necessario per capire meglio e per avere maggior contezza di quello che poi succederà, perché sappiamo che ci sono stati anche dei passaggi molto rapidi e veloci su questo tema, cosa che non sempre è positiva, lo dico anche qua in ottica collaborativa e nel futuro.

Vedremo quali saranno i prossimi passi, vedremo anche come verrà "messo a terra" il percorso ipotizzato nell'aggiornamento dell'obiettivo del DEFR e vedremo se ci sarà la possibilità di fare opportuni approfondimenti, utili a salvaguardare una gestione di cui l'Amministrazione regionale sicuramente può beneficiare, perché è un'azienda che comunque ha dimostrato che, se gestita in una certa maniera o comunque con certi canoni, dà de risultati e questo l'ha dato anche se il settore del gioco sappiamo essere in forte crisi.