Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3910 del 18 settembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3910/XVI - Interrogazione: "Informazioni in merito ai rapporti istituzionali e di collaborazione tra la nostra Regione, il Governo Centrale e le altre Regioni".

Bertin (Presidente) - Alla presenza di 30 Consiglieri, riprendiamo l'analisi dell'ordine del giorno. Punto n. 11. Risponde il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Il consigliere Restano interroga se il Presidente della Regione abbia avviato un dialogo diretto con il Governo centrale, ed, in caso affermativo, quali tavoli di confronto abbia avviato e su quali temi di interesse per la nostra Regione; se, oltre al dialogo diretto con lo Stato, il Presidente porti avanti in sede di Conferenza della Regioni il rapporto di leale collaborazione con le altre Regioni e con lo Stato, e quale sia la sua partecipazione in presenza per le relative riunioni; se le strutture amministrative della Regione partecipano costantemente ai tavoli tecnici e agli organismi a partecipazione regionale organizzati a livello nazionale su temi di interesse condiviso per la crescita professionale, il confronto e la formazione continua dei dirigenti e dipendenti dell'Amministrazione regionale; in caso affermativo, a quali sedi di confronto e formazione partecipano i tecnici dirigenti e dipendenti della Regione Valle d'Aosta, in particolare quali siano i dossier sui quali è stata la nostra Regione a chiedere approfondimenti e condivisione alle altre Regioni nei settori in cui queste si siano dimostrate più virtuose in termini di efficacia nell'elaborazione di particolari policy e di efficace risposta ai problemi della collettività di riferimento.

In merito alle questioni che sottopone il collega Restano, volevo rassicurarlo in merito al fatto che il Governo regionale, non solo il Presidente della Regione, ha rapporti diretti o partecipa ai tavoli di lavoro con il Ministero e con le altre Regioni, così come le strutture regionali partecipano continuamente alle Commissioni dei gruppi di lavoro tecnici, della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome o ad altre istanze interregionali - per fare un esempio, l'Autorità del bacino del Po -, e anche alle diverse strutture di cooperazione transfrontaliera, come Alcotra, Interreg Italia-Svizzera e Spazio Alpino, in cui cooperano con le Regioni e Province per lo sviluppo delle comunità interessate.

Gli argomenti sono molteplici, anche in ragione delle diverse situazioni che si verificano. Abbiamo lavorato con il ministro Musumeci, come riportato anche nelle premesse dell'interpellanza, in occasione della recente alluvione che ha colpito Cogne e Valtournenche.

Peraltro, sulla scorta delle interlocuzioni costanti e continue con la Protezione civile a livello nazionale, più di una volta ci sono stati dei confronti, anche a livello tecnico-politico, per le iniziative che vengono svolte in ambito di ricerca sui fenomeni ambientali e glaciologici nel particolare, che sono stati frutto, anche negli ultimi mesi, di approfondimenti molto interessanti da parte delle strutture regionali, di quelle nazionali e anche con la collaborazione della Protezione civile francese.

Ricordo anche il tavolo di lavoro con il ministro Fitto per la preparazione dell'accordo per la coesione e per il PNRR, e quello con il Ministro del lavoro per la soluzione della problematica legata alle nostre fondazioni di origine regionale; così come i contatti con il ministro Pichetto Fratin, sia per questioni legate al Parco nazionale del Gran Paradiso, sia in merito alla tematica energetica.

Ancora, i frequenti contatti con il Viceministro Rixi e i vertici amministrativi del Ministero per le infrastrutture in merito alle tematiche di viabilità nazionale e internazionale.

Sicuramente, va ricordato il Tavolo tecnico-politico di concertazione tra le autonomie speciali e il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie, per la definizione della bozza di disegno di legge costituzionale per le modifiche comuni da apportare agli Statuti speciali, in particolare l'introduzione del principio dell'intesa nel procedimento di modifica statutaria, per cui le modifiche dello Stato stesso devono avvenire solo d'intesa tra il Governo e il Consiglio regionale, oggetto anche di approfondimenti all'interno della prima Commissione non più tardi di due mesi fa.

Approfitto di quest'occasione per comunicare che saremo presenti anche alla terza edizione del Festival delle Regioni, che si terrà a Bari dal 19 al 22 ottobre prossimi, momento di condivisione, che più che in altre circostanze consente confronti e intese di più largo e condiviso respiro.

La recente presenza del Presidente della Repubblica, così come gli intensi rapporti sviluppati negli ultimi due anni con importanti personalità della politica d'oltralpe, incentivati e rafforzati dal Trattato del Quirinale, che proprio il presidente Mattarella ha promosso, ci pongono in una posizione privilegiata, nel dialogo con le Istituzioni francesi.

La nostra presenza a Torino lo scorso ottobre per la riunione internazionale del Trattato ci ha un permesso un confronto aperto e costruttivo, sia con il vicepremier Tajani, sia con le autorità francesi presenti al tavolo, tra le quali il Presidente della Savoia, Gaymard, Ami de la Vallée d'Aoste, con il quale il recente lancio de la Fête des Alpes, al Piccolo San Bernardo, ha rafforzato i legami per future cooperazioni transfrontaliere da condividersi anche con il Piemonte, parimenti presente con un suo Assessore all'evento.

Ultimo, ma non sicuramente ultimo, voglio citare la consegna lo scorso dicembre dell'onorificenza di Ami de la Vallée d'Aoste a Michel Barnier, ora primo Ministro francese, che, assieme ad altre autorità, quali il Vicepresidente della Commissione europea Borrell, ha onorato con la sua presenza la prima edizione del Sommet Grand Continent.

Crediamo che quanto sopra illustrato dia contezza della vitalità di contatti e di relazioni del Governo regionale nel panorama politico e amministrativo nazionale e internazionale. L'elenco non è sicuramente completo, ogni Assessore potrebbe arricchire questo panorama di contatti con le attività e le collaborazioni frutto di un lavoro quotidiano, sicuramente attento nei confronti dei rapporti con le altre Regioni, con i Ministeri e a beneficio dei bisogni del nostro territorio.

Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Restano.

Restano (GM) - Devo fare una premessa alla replica: questa interrogazione ha preso spunto da quello che è stato l'invito del ministro Musumeci, quando, rivolgendosi a lei a Cogne, ebbe a dire: "Ogni tanto potrebbe onorarci della sua presenza a Roma. Ci farebbe davvero piacere potersi sedere attorno a un tavolo e condividere insieme quello che bisogna fare"; quindi, volevamo sapere se il Ministro stesse scherzando o meno. Forse, si era limitato a fare una battuta.

Certo è che quest'invito del Ministro ha avuto una certa eco all'interno della comunità valdostana.

Prendo atto di quanto da lei risposto, è evidente che circa un anno fa eravamo intervenuti sul tema, chiedendole di riferire costantemente al Consiglio, in apertura di Consiglio, circa quella che era l'attività dei suoi uffici e del Governo regionale rispetto agli uffici di Roma, soprattutto a quelli che sono i tavoli avviati in prima persona dalla nostra Regione e su quali temi di interesse.

Dobbiamo oggi prendere atto della mancata risposta alla sollecitazione del collega Aggravi circa il decreto 23.7.24 e relativa sentenza della Corte costituzionale in merito a quali rapporti politici avesse avuto la Presidenza della Regione con il Ministero competente.

Non possiamo nascondere, Presidente, in tutta onestà, che dopo il richiamo, l'invito del ministro Musumeci, siamo andati a curiosare la sua attività, l'attività del Governo; abbiamo notato che la scorsa settimana, insieme al Vicepresidente, è stato in Spagna a presenziare all'apertura di una mostra, quando a Roma c'era un'importante riunione della Conferenza delle Regioni e si parlava di Valle d'Aosta. E questo, malgrado quanto da lei detto, ci preoccupa, perché non conosciamo, perché lei non ci rende nota in maniera esplicita quella che è l'attività del Governo.

Oggi ne ha elencato una parte: prendiamo atto di quanto da lei detto e ci riserviamo, magari, di fare degli accessi agli atti per capire quali sono le interlocuzioni reali che abbiamo con gli uffici romani e con le autorità politiche che rappresentano lo Stato.