Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3819 del 23 luglio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3819/XVI - Discussione generale sul D.L. n. 151: Primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste per il triennio 2024/2026. Modificazioni di leggi regionali. (Approvazione di due ordini del giorno. Reiezione di due ordini del giorno).

Bertin (Presidente) - Punto n. 3.01 all'ordine del giorno. È relatore il consigliere Malacrinò, a cui passo la parola.

Malacrinò (FP-PD) - Il disegno di legge che andremo a esaminare reca il "Primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione della Regione per il triennio 24-26" e si compone di 44 articoli contenenti "Disposizioni per le iscrizioni di maggiori entrate e maggiori spese al bilancio di previsione".

Il provvedimento legislativo è caratterizzato dalle iscrizioni di maggiori entrate nel triennio 24-26 per 60,4 milioni, di cui 26,2 milioni nel 2024, 18 milioni nel 2025 e 16,2 milioni nel 2026. Le maggiori entrate sono destinate al finanziamento degli interventi elencati al titolo I.

Nel titolo II vengono invece autorizzati gli interventi che trovano finanziamento dalla riduzione di altre spese a compensazione; tali variazioni sono autorizzate per 14 milioni nel 2024, 2,4 milioni nel 2025, 2,3 milioni nel 2026.

Complessivamente le spese correnti, titolo I, sono incrementate di 39,2 milioni, le spese di investimento, titolo II, di 13,7 milioni, le spese per incremento attività finanziarie, titolo III, di 9,5 milioni e le spese per il rimborso di prestiti, titolo IV, sono ridotte di 2 milioni.

Nello specifico, il presente disegno di legge si compone di tre titoli, relativi alle disposizioni recanti le variazioni di bilancio e le modificazioni di leggi regionali.

Il titolo I reca: "Disposizioni finanziate da maggiori entrate". Esso si compone di sei capi e di 18 articoli.

L'articolo 1 prevede al comma 1 il rientro dall'Azienda ASL delle somme a essa già trasferite dalla Regione per l'erogazione dell'indennità sanitaria temporanea.

Il comma 2 dispone l'acquisizione al bilancio regionale delle somme giacenti, non destinate ad alcun utilizzo, nel fondo in gestione speciale costituito presso Finaosta.

L'articolo 2 prevede un trasferimento straordinario corrente per gli anni dal 2024 al 2026 a favore dei Comuni, delle Unités des Communes Valdôtaines e del Consorzio dei Comuni della Valle d'Aosta ricadenti nel bacino imbrifero montano della Dora Baltea, a parziale copertura dell'incremento delle spese di personale derivante dai rinnovi contrattuali, per il triennio 22-24, delle categorie e della dirigenza del Comparto Unico della Valle d'Aosta.

Le risorse saranno ripartite in proporzione all'importo della spesa di personale sostenuto da ciascun ente.

L'articolo 3 modifica la legge regionale 30 maggio 2022 n. 8.

Alla luce dei recenti interventi normativi e amministrativi in termini di programmi finanziati dal PNRR, nonché da interventi straordinari a valere sulle agevolazioni fiscali per la riqualificazione e l'efficientamento energetico degli edifici di Edilizia Residenziale Pubblica, il comma 4 incrementa l'autorizzazione alla concessione di contributi straordinari all'ARER finalizzati al finanziamento degli oneri necessari al funzionamento della struttura di progetto e alla copertura dei maggiori oneri derivanti dalla proroga dei contratti di lavoro del personale a tempo determinato. Qui si aggiungono i maggiori costi delle unità di personale legati ai rinnovi contrattuali delle categorie per gli anni 24-26 e all'acquisizione dei servizi di supporto tecnico amministrativo necessari per concludere i lavori riguardanti progetti di riqualificazione del patrimonio ERP finanziati da fondi PNRR.

L'articolo 4 autorizza il finanziamento di nuove risorse aggiuntive regionali finalizzate al trattamento accessorio per il personale dipendente dell'Azienda ASL e stabilisce che le modalità di corresponsione siano concordate a livello di contrattazione integrativa aziendale.

L'articolo 5 introduce dei servizi di natura sanitaria, necessari per la prossima apertura del servizio dell'Ospedale di comunità alla Casa di riposo J.B. Festaz, che verrà qualificato come servizio sanitario territoriale.

Viene inoltre stabilito che la Regione assicuri all'azienda un finanziamento annuale, definito sulla base del sistema di finanziamento delle strutture per anziani gestite dagli Enti locali.

L'articolo 6 autorizza la spesa necessaria per consentire una corretta attuazione dei percorsi di certificazione del bilancio dell'Azienda ASL della Regione Valle d'Aosta, come previsto dal decreto del Ministero della salute primo marzo 2013.

L'articolo 7 autorizza il superamento del divieto di cumulo dei contributi previsti all'articolo 11 della legge regionale 18 aprile 2008 per l'abbattimento delle barriere architettoniche e l'acquisto di ausili e attrezzature, e il superamento del divieto di cumulo con altri contributi concessi a favore degli Enti pubblici e delle istituzioni sociali private con finalità religiose.

L'articolo 8 autorizza un incremento della spesa al fine di consentire l'affidamento assegnato a soggetti esterni all'Amministrazione regionale per la gestione dell'area megalitica di Aosta e per la relativa necessaria valorizzazione.

L'articolo 9 autorizza un trasferimento straordinario all'Associazione Forte di Bard al fine di finanziare sia interventi di riallestimento museale che attività finalizzata alla custodia, alla valorizzazione, alla fruizione e alla manutenzione ordinaria dei beni storici e culturali.

L'articolo 10 autorizza l'utilizzo delle risorse regionali aggiuntive per finalità di assistenza tecnica a supporto dell'autorità responsabile del programma operativo complementare.

L'articolo 11 autorizza per l'anno 2024 il trasferimento all'agenzia per le erogazioni in agricoltura della somma di euro 1.640.000 ai fini del finanziamento degli aiuti previsti dal programma di sviluppo rurale 2014-2022, che non beneficiano del cofinanziamento del fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale dello Stato.

L'articolo 12 dispone un'integrazione per l'anno 2024 di euro 10 milioni per la concessione di mutui agevolati a favore della prima abitazione e per il recupero di fabbricati situati nei centri storici, al fine di garantire il finanziamento delle domande che si prevede di ricevere nel corso dell'anno.

All'articolo 12 sono stati inseriti degli emendamenti finalizzati a introdurre una misura temporanea di sostegno ai territori colpiti da recenti eventi alluvionali; la misura prevede infatti la sospensione del pagamento delle rate dei mutui stipulati con Finaosta per i residenti nel Comune di Cogne e per le imprese con sede operativa nello stesso Comune.

Tale sospensione si applica inoltre anche a tutti coloro che hanno subìto danni materiali diretti indipendentemente dal loro Comune di ubicazione.

L'articolo 13 prevede la definizione, da parte della Regione, di strumenti di pianificazione e sviluppo del settore industriale e artigianale, avvalendosi delle società in house regionali e della Chambre Valdôtaine.

L'articolo 14 incrementa le autorizzazioni di spese necessarie al finanziamento del trattamento accessorio del personale dipendente dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente.

L'articolo 15 dispone un trasferimento straordinario alla Fondation Grand Paradis per l'esecuzione di lavori di manutenzione ordinaria.

L'articolo 16 istituisce due fondi speciali, necessari per il finanziamento di nuovi provvedimenti legislativi per il finanziamento d'interventi a sostenere il sistema cooperativistico e per interventi regionali a favore di una fondazione per la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio musicale tradizionale.

L'articolo 17 autorizza le variazioni di spesa relative agli interventi previsti da norme statali e regionali.

L'articolo 18 autorizza le variazioni compensative in termini di maggiori entrate e maggiori spese.

Il titolo II reca: "Disposizioni finanziate da variazioni compensate" e si compone di 7 capi e 17 articoli.

L'articolo 19 reca: "Disposizioni in materia di trasporto pubblico di linea, nell'ambito degli interventi per l'attuazione del diritto allo studio". Vengono concesse agevolazioni sul costo dei titoli di viaggio per l'uso di qualunque mezzo di trasporto pubblico agli studenti non residenti in Valle d'Aosta che scelgano l'Università della Valle d'Aosta, estendendola anche ai ricercatori e agli specializzandi. Vengono inoltre estese le agevolazioni ai residenti in Valle d'Aosta, possessori della disability card e ai loro accompagnatori.

Con gli articoli 20, 21 e 22 vengono autorizzati dei contributi straordinari alla Fondazione Clement Fillietroz, al Centre d'Études des anciens remèdes e al Convitto Federico Chabod.

L'articolo 23 autorizza la concessione agli Enti locali di contributi a fondo perduto fino al 100% del costo degli interventi di ampliamento e potenziamento dei parcheggi di scambio previsti dalla normativa regionale per lo sviluppo della mobilità sostenibile.

L'articolo 24 autorizza maggiori stanziamenti necessari all'aggiornamento della convenzione per la gestione dell'aeroporto Corrado Gex di Saint- Christophe.

L'articolo 25 prevede l'erogazione di un contributo straordinario al gruppo sportivo "Vigili del Fuoco Giuseppe Godio" per l'organizzazione dei "Campionati italiani Vigili del Fuoco di sci alpino e nordico, di scialpinismo e di snowboard", che si svolgeranno in Valle d'Aosta a gennaio 2025.

L'articolo 26 autorizza l'adesione della Regione in qualità di socio alla Fondazione CIMA, Centro Internazionale Monitoraggio Ambientale, finalizzata a sviluppare sul nostro territorio studi sulla gestione della risorsa idrica, l'effetto dei cambiamenti climatici, oltre che condividere pratiche d'avanguardia per la gestione del territorio e la mitigazione dei conflitti che nascono intorno all'uso dell'acqua.

L'articolo 27 prevede il parziale finanziamento delle maggiori spese del personale operante nei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, derivante da rinnovo contrattuale 2019-2021 e dei conseguenti accantonamenti per il successivo rinnovo per i dipendenti del personale della Casa di riposo Festaz di Aosta.

L'articolo 28 autorizza il finanziamento straordinario alle Unités des Communes Valdôtaines Grand Paradis per compensare i mancati introiti derivanti dal progressivo trasferimento di una parte degli ospiti della struttura socio-assistenziale per anziani di Introd presso altre strutture.

L'articolo 29 contiene: "Disposizioni necessarie alla riduzione del disagio abitativo e la promozione di attività di accompagnamento all'abitare, finalizzata al mantenimento dell'alloggio assegnato".

Vengono istituite, per il triennio 24-26, alcune misure di aiuto, per garantire una copertura economica anche a garanzia del proprietario, al fine d'incentivare nuovi accessi ad abitazioni in locazione.

Viene inoltre estesa la possibilità di accedere a una misura di aiuto per la copertura dei canoni di locazione e delle relative spese a coloro che non hanno i requisiti per accedere al fondo per la morosità incolpevole.

L'articolo 30 aumenta gli stanziamenti destinati alle attività di formazione ed educazione nell'ambito del progetto regionale per la prevenzione del suicidio.

Il successivo capo V raccoglie due norme relative a energie, sviluppo economico e competitività.

Il capo VI dispone le variazioni compensative per la riclassificazione di spese nel bilancio e riepiloga complessivamente le variazioni compensative.

Il titolo III reca: "Modificazioni di autorizzazioni di spese e disposizioni finali".

L'articolo 36 viene inserito per far fronte agli eventi calamitosi che hanno colpito recentemente la nostra regione; con questo articolo si autorizza l'utilizzo di tutte le risorse disponibili sui vari capitoli di bilancio per il finanziamento d'interventi di primo soccorso, volti a tutelare le persone nel territorio e l'ambiente.

Gli articoli 37, 38 e 39 contengono l'aggiornamento delle autorizzazioni di spesa per effetto delle variazioni proposte negli articoli precedenti.

Gli articoli 40 e 41 dispongono le variazioni allo stato di previsione dell'entrata e della spesa.

L'articolo 42 detta le disposizioni per la modifica del programma regionale dei lavori pubblici e dei servizi di architettura e ingegneria.

L'articolo 43 elenca gli allegati al presente disegno di legge.

L'articolo 44 reca infine la dichiarazione d'urgenza.

La II Commissione consiliare permanente, riunitasi in data 18 luglio 2024, ha preso in esame il disegno di legge 151 presentato dalla Giunta regionale in data 5 luglio 2024 concernente "Primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2024-2026" e ha espresso, a maggioranza, parere favorevole.

Presidente - Illustrata la relazione, possiamo aprire la discussione generale. La discussione generale è aperta. Il consigliere Aggravi si è prenotato, ne ha facoltà.

Aggravi (RV) - Per esprimere alcune brevi considerazioni su alcune parti di questo provvedimento di legge e anche per poi rappresentare la posizione di voto del mio gruppo.

Il provvedimento è importante dal punto di vista del peso economico: consente da un lato di utilizzare delle maggiori entrate e dall'altro di fare dei riallineamenti relativamente alle disponibilità di spesa, l'ha detto anche il relatore, ed è stato anche quanto è emerso, ovviamente articolo per articolo, delega per delega e responsabilità per responsabilità di ogni Assessore e anche della Presidenza.

Io mi vorrei soffermare in particolare su cinque articoli presenti all'interno del provvedimento di variazione.

Il primo è relativamente all'articolo 5, a quella che di fatto è stata rappresentata (e la possiamo anche considerare) come una mini riforma sulla legge istitutiva e che sovraintende i rapporti con la Casa di riposo J.B. Festaz.

Tra l'altro in questo Consiglio ho presentato anche un'iniziativa che, in quota parte, può essere anche collegata a questo provvedimento perché il cuore - almeno io lo leggo così - dell'articolo 5 è per l'appunto l'evoluzione o meglio la modifica relativamente al meccanismo di finanziamento della Casa di riposo che è già stata oggetto di varie iniziative, non soltanto del sottoscritto, ma da tempo, e non soltanto dall'ultimo periodo, perché comunque è una struttura sempre più importante; tra l'altro all'interno dell'articolo lo si evidenzia chiaramente, nel senso che domani si assommeranno su questa struttura servizi di natura socio-assistenziale, socio-sanitaria e diventerà anche quota parte del servizio sanitario territoriale.

Ovvio che tutta una parte che riguarda più l'applicazione delle tariffe sarà da capirsi e da comprendersi sull'attuazione, anche sulla previsione. Adesso non vado a memoria perché sbaglierei a citare il comma che prevede giustamente che ci siano delle delibere di Giunta attuative, perché questo è il funzionamento, e su questo punto, ovviamente, succederà che tornerò; non me ne voglia l'Assessore, lo sa, ma su questo punto cercherò anche di fare una valutazione un poco più puntuale anche a fronte di un esame più a tutto tondo relativamente al grande tema del meccanismo di finanziamento della Casa di riposo.

Un altro articolo su cui vorrei porre l'attenzione - che è stato anche oggetto di analisi nel corso dell'audizione di II Commissione - è l'articolo 28, quello del trasferimento straordinario all'Unité Grand Paradis, che viene previsto perché la micro di Introd ha dei lavori e c'è un trasferimento previsto di una parte degli assistiti in quella di Morgex, quindi sostanzialmente è un ristoro relativamente a minori entrate a fronte di costi invece certi che sono principalmente, almeno così è stato rappresentato, quelli del personale in servizio. In questo senso si è voluto approfondire due aspetti: prima la natura del contenuto dell'articolo e anche comprendere se, effettivamente, questa potesse essere una modalità, o comunque un caso, che poi potesse anche interessare altre realtà.

Giustamente l'Assessore in audizione l'ha sottolineato: queste strutture (perché passano gli anni per tutti, quindi passano gli anni anche per queste strutture) saranno necessariamente oggetto d'interventi, quindi a fronte di passaggi di questo tipo, abbiamo voluto comprendere se questo fosse un caso unico e specifico oppure potesse poi anche ripresentarsi; da quello che abbiamo capito potrebbe non essere un caso a sé stante.

Non voglio farla ancora più lunga rispetto all'analisi, lo faranno magari altri colleghi, voglio però anche puntualizzare, se si può dire così, o fare maggior chiarezza su due articoli: uno è l'articolo 36, che è stato giustamente oggetto di più profonda analisi, considerato anche il momento e le necessità del momento. Sono le disposizioni contabili per fronteggiare gli interventi di primo soccorso in caso di calamità naturali, catastrofi o altri eventi calamitosi che sono sostanzialmente una modifica di quella che è oggi la legge quadro di organizzazione delle attività regionali di Protezione civile, la legge 5/2001, che verrà - nel momento in cui sarà poi votata - ulteriormente emendata, aggiungendo non soltanto la parte di gestione dell'emergenza, ma anche quella del superamento, con la previsione sia per l'articolo 14 e 19 della legge che ho poc'anzi citata. È però una modifica - questo va ben detto, soprattutto per non dare notizie magari fuorvianti - che permetterà un utilizzo delle previsioni della legge 5 o di quota parte delle previsioni della legge 5, anche perché dal 2001 a oggi anche il mondo normativo è cambiato, quindi giustamente si è prevista questa modifica anche a fronte dell'insorgenza dell'ormai famigerato 118/2011.

C'è poi invece una previsione importante, che è quella - vado a memoria - dell'articolo 12 che riguarda appunto i mutui: è stata anche questa oggetto di presentazione e di importante confronto in Commissione con la Presidenza per dare respiro a quella che è appunto una problematica che si presenta per tutte quelle realtà colpite, ovviamente ci sono dei mutui in sdebitamento però, nello stesso momento, c'è una situazione di emergenza che deve essere gestita.

Questo soltanto sull'articolo 36, tengo a dire per dovere di cronaca, perché spesso non si finisca per dare delle informazioni che possono essere utilizzate o comunque comprese in maniera differente rispetto all'evidenza.

Faccio un ultimo passaggio e concludo. Sarà interessante - però non lo capiremo domani mattina, ma sostanzialmente fra un anno - fare anche una valutazione più complessiva dell'effetto di questa variazione e mi spiego: noi abbiamo trattato un assestamento, una chiusura dei conti dell'anno passato importante, che aveva un importante avanzo.

Si sa che gli effetti delle politiche pubbliche, delle politiche di spesa, non si vedono l'indomani ma ci vuole un determinato periodo di tempo; magari lo dico a chi è un poco più attento o anche appassionato - mi spiace essere quota parte di questo - ma anche per vedere l'effetto di questi riallineamenti, parlo soprattutto per la parte di riutilizzo delle risorse a un anno, quindi lo vedremo poi quando tireremo i conti delle effettive spese dell'anno che è ancora in corso, per comprendere se effettivamente questa variazione ha oppure no inciso sull'andamento della spesa in corso d'anno. È ovvio che siamo grossomodo appena oltre la metà dell'anno, quindi ci sono ancora tante variabili, però è una considerazione che, secondo me, è importante dal punto di vista della valutazione complessiva del provvedimento ed eventualmente anche di altri provvedimenti di variazione di spesa.

Per quello che riguarda la posizione del gruppo di Rassemblement Valdôtain, all'interno della Commissione ci siamo astenuti, perché in Commissione si vota in blocco, ovviamente su tutta una serie di articoli ci esprimeremo in modo differente rispetto al voto di astensione.

È ovvio che poi, nel suo complesso, il nostro voto sarà quello di astensione perché altrimenti avremmo votato a favore della maggior parte degli articoli, ça va sans dire.

Presidente - Consigliere Baccega ne ha facoltà.

Baccega (FI) - Un disegno di legge direi assolutamente importante, che sottolinea un po' quello che è l'atteggiamento che la vostra maggioranza in questi anni ha tenuto molto caro, ovvero risorse per tutti, risorse distribuite in modo, secondo voi, assolutamente coerente.

Qui abbiamo 60,4 milioni di maggiori entrate, spese correnti che vanno a inserirsi per 39 milioni e 13.700.000 di investimenti. Sono importi che vanno a formare quello che potrebbe essere il bilancio definitivo dell'esercizio 2024 e degli anni successivi del triennio, che fanno subito pensare - come abbiamo detto più volte noi quando si approvava il bilancio e che è stato anche sottolineato da un Assessore in Commissione - a chissà quanto avanzo andranno a determinare.

Anche io mi soffermerò su alcuni punti che, in qualche modo, mi hanno fatto fare delle riflessioni importanti, per esempio anche noi sicuramente su alcuni articoli avremo un'espressione di voto favorevole, ma in via definitiva tutto il provvedimento vedrà il nostro voto di astensione.

Entrando nel vivo, abbiamo avuto la relazione al disegno di legge, abbiamo avuto la relazione del Presidente della Giunta e degli Assessori, abbiamo avuto la relazione del Presidente della Commissione e, alla fine, le relazioni dicono tutte la stessa cosa, però, entrando nel vivo di alcuni punti, all'articolo 12 sono stati inseriti gli emendamenti finalizzati a sostenere i territori colpiti dai recenti fatti alluvionali e credo che questa sia una misura importante.

Mi preme anche sottolineare che siamo soddisfatti anche per la pronta risposta di ieri del Governo nazionale rispetto all'emergenza che abbiamo avuto il 29 e il 30 giugno, che ha colpito 40 Comuni della Valle d'Aosta: 12 mesi di stato di emergenza sui territori colpiti e, per le esigenze urgenti, ieri sono stati messi a disposizione e stanziati 20.600.000 euro. Questo andava detto, auspicavo davvero che venisse detto nella presentazione del Presidente della Giunta.

Riteniamo che vada sottolineata l'attenzione che il Governo nazionale sta mettendo in campo anche per la nostra regione, sono risorse concrete per sottolineare che lo Stato c'è e che il Governo di centrodestra c'è.

Ieri eravamo in contatto continuo con il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli esteri Tajani, che ci informa anche per le vie brevi, grazie a un canale preferenziale che noi abbiamo il piacere di avere grazie al nostro coordinatore regionale Emily Rini, e siamo un po' rammaricati quando alcune forze autonomiste demonizzano i partiti nazionali che governano il Paese in questo momento.

Il centrodestra c'è, il centrodestra guarda con attenzione alle esigenze dei territori e alle esigenze della popolazione di ogni regione, e anche della Regione Autonoma Valle d'Aosta.

All'articolo 3 si parla di sostegni e assunzioni dell'ARER. Io avevo fatto una verifica e nel triennio 21-23 sono state ben 21 le assunzioni che l'ARER ha fatto, anche soprattutto per la struttura di progetto. Mi pare che 21 assunzioni in tre anni siano davvero un grande Assessorato, come ho più volte detto, che quella struttura è un grande Assessorato.

Anche le risorse aggiuntive regionali per il personale della sanità ritornano in campo dopo il 2019/2020, lo ha evidenziato in Commissione l'assessore Marzi; a un certo punto qualcuno le ha tolte e adesso sono ritornate, e con questo finalmente c'è anche un riconoscimento ai lavoratori della sanità che mai hanno visto risorse per il bonus Covid, per l'attrattività e per l'indennità sanitaria.

Ora attraverso le RAR anche il comparto di amministrativi che operano in sanità potrà avere un minimo di riconoscimento, ovviamente dopo la contrattazione sindacale. Finora sono stati troppi gli esclusi in quell'ambito.

Guardiamo con attenzione anche all'articolo 8, "Interventi per la gestione dell'area megalitica di Aosta", una contribuzione per sostenere una maggiore spesa di 358 mila euro, ci chiediamo per cosa, per quale progetto? Per una più efficace comunicazione? Per sollecitare alla visita dell'area più visitatori? Nonostante gli eventi più o meno pertinenti che si sono svolti all'interno di quella struttura, bisogna prendere atto che quest'enorme spesa che è stata fatta ha bisogno di un progetto di rilancio forte e di nuove e più efficaci opportunità di rilancio.

Interventi sui beni di interesse storico: ulteriore milione e mezzo al Forte di Bard. Devo dire che non mi preoccupa l'intervento sul Forte di Bard di un milione e mezzo, perché il sito funziona, il sito dà risposte, il sito dà una buona espressione culturale che viene sicuramente sviluppata nel suo percorso.

Magari una più attenta verifica della spesa potrebbe avere ragione di essere fatta.

Passo, concludendo questo mio excursus su alcuni articoli - che poi probabilmente anche il mio collega ripercorrerà - alla modificazione della legge n. 3 del febbraio 2013; siamo ancora lì, l'Assessore ha detto che è stata avviata, ma mi pare che sia stato avviato da quattro anni questo percorso, è da quattro anni che si dice che bisogna modificare la legge 3/2013, in realtà ci si dice in Commissione (è verbalizzato) che è stata avviata.

Diciamo che ci sono dei commi - il 2, il 3 e il 4 - che hanno bisogno di una serie di approfondimenti dove si parla di situazioni di vulnerabilità.

Che cos'è la vulnerabilità? È l'emergenza abitativa? Siamo sicuri che queste misure così impostate possano dare delle risposte?

Noi abbiamo preparato un emendamento e anche un ordine del giorno rispetto a quest'articolo che andremo a discutere sicuramente nel momento in cui si tratteranno gli oggetti che ho indicato.

Tutto sommato è una distribuzione di risorse sulle quali diventa difficile dire: "Questo sì, questo no, a quell'altro anche"; noi valuteremo ancora con attenzione, anche rispetto a che cosa ci verrà detto nelle repliche, ma abbiamo la sensazione che manchi - come abbiamo detto e ho detto in occasione del bilancio di previsione - una visione più attenta al rilancio di una regione nonostante le tante risorse che ci sono a disposizione.

Presidente - Consigliere Manfrin, a lei la parola.

Manfrin (LEGA VDA) - Anche io brevemente, per esprimere la posizione del gruppo Lega, poi avremo modo anche di farlo sui singoli articoli e sugli ordini del giorno che sono stati depositati.

Discutiamo oggi una variazione di bilancio che è sicuramente corposa e - come già è stato detto anche da alcuni colleghi che mi hanno preceduto - che va a suddividere sicuramente una spesa e delle risorse in diversi rivoli, alcuni sicuramente utili e oserei dire anche necessari, altri sicuramente più dubbi, ma avremo la possibilità di discuterne e di approfondire.

Credo che questa variazione sia forse anche un frutto di quello che è stato un po' un fil rouge degli interventi e delle richieste che abbiamo fatto in occasione dell'assestamento; ci auguriamo che questa variazione possa prevenire quello che poi è stato un assestamento monstre, quindi evitare di trovarci poi ad avere degli avanzi che non si è saputo spendere e che quindi non si è potuto rendere produttivi alla fine dell'anno. Ci auguriamo che questo posso servire per lo meno per mettere a frutto le risorse di cui oggi si dispone.

Si è da molte parti già analizzato l'articolato, alcuni colleghi sono già entrati nel dettaglio, lo farò anche io, ma brevemente. Come detto, per esempio, rispetto all'articolo 1 avremmo piacere anche di discutere rispetto alla cosiddetta indennità di attrattività temporanea, di cui si è discusso anche in occasione dell'ultimo bilancio; indennità di attrattività che sostanzialmente si sta un po' riconoscendo a molte categorie e l'unica categoria che però rimane ancora esclusa da qualsiasi contrattazione è quella a cui con più forza abbiamo chiesto che venisse riconosciuta, ovvero la categoria degli operatori socio-sanitari, che rimane purtroppo tragicamente esclusa da questa rivalutazione.

È chiaro che ci auguriamo di poter avere delle risposte positive, perché sicuramente chi ha affrontato in prima persona questo peso durante la pandemia... e non soltanto, pure chi è a rischio di essere "Rubato" da regioni vicine o anche da Stati vicini possa invece decidere di rimanere nella nostra regione.

Non solo questo, sicuramente in questa variazione ci sono anche, e ne prendiamo atto, degli articoli a supporto delle prime esigenze dell'emergenza, prime esigenze rispetto alle opere pubbliche, prime esigenze contingenti e con le possibilità di poter intervenire e incidere, ma quello che ci sentiamo di dire rispetto a quello che è avvenuto è un sentito ringraziamento a tutte le comunità dei 40 Comuni colpiti che non si sono piante addosso, che si sono rimboccate le maniche, che sono intervenute in maniera assolutamente pronta e che oggi hanno portato risultati davvero straordinari per il poco tempo in cui si è potuto lavorare dal momento dell'emergenza a oggi; un ringraziamento che si estende anche al Governo nazionale, con il quale ci siamo confrontati rispetto alle necessità, che ha visto riconoscere nella giornata di ieri una prima parte d'importanti risorse per le emergenze date dalla struttura della Protezione civile e che sicuramente anche qui potranno avere una loro prima utilità. Non dobbiamo però dimenticare la necessità di tutelare quelle persone che hanno perso tutto, che purtroppo hanno perso magari la stagione, quindi su questo e di questo avremo anche modo di riparlarne.

Credo che meriti sicuramente una valutazione positiva l'articolo 30, che contiene l'attività di formazione ed educazione nell'ambito del progetto regionale per la prevenzione del suicidio. È un tema che abbiamo più volte trattato in quest'aula, rimarcando purtroppo i dati tragici che la nostra regione fa registrare su questo tema, dati sicuramente al di sopra delle medie, il doppio e il triplo rispetto alla media nazionale, ed è un fenomeno questo che va combattuto e va combattuto con tutte le armi possibili.

Altro articolo, e qui sarò un pochino più lungo, mi perdonerete e mi perdonerà l'Assessore Marzi, è l'articolo 29, che ci potrebbe far esclamare, come un celebre film, "Si può fare", "Yes, we can".

Mi sono fermato a dieci iniziative che chiedevano di estendere la morosità incolpevole anche alle persone che non avevano avuto una perdita di reddito, per un ragionamento molto semplice, che è quello che abbiamo spiegato più volte in aula: la normativa, così com'era stata congegnata per la morosità incolpevole, interveniva nel caso in cui una persona dovesse attraversare una difficoltà momentanea, ad esempio una persona che viene licenziata, quindi venendo licenziata e non avendo più un lavoro non può più pagare l'affitto, ovviamente entra nella casistica della morosità incolpevole e quindi può venire aiutata nel pagamento dell'affitto.

Cosa succedeva? Prendiamo il caso di una persona con disabilità che prende, ad esempio, 386 euro di pensione di accompagnamento al mese e che si trova una bolletta dell'ARER di 350 euro. Questa persona deve decidere: "Ma questo mese mangio o pago l'affitto? E se non pago l'affitto, poi vengo sbattuto fuori?".

I casi di cronaca sono evidenti e ci dicono: sì, effettivamente l'ARER e la pubblica Amministrazione non si sono fatte alcuno scrupolo nel mandare la Polizia a casa della gente, anche con gravi disabilità, e sbatterla, fuori perché non poteva pagare bollette, perché non aveva i soldi.

Con l'articolo 29 si va a coprire - in teoria, e si vedrà, e si valuterà quali saranno gli effetti - questo pezzo, ma la cosa divertente è che ci avete sempre detto, per bocca dell'assessore Marzi, che questo non si poteva fare.

A buona memoria ho recuperato il verbale dell'ultima mozione che ho discusso, che è del 2023, con la quale ci diceva l'Assessore: "No, ma la norma nazionale prevede che si debba avere una perdita di reddito", dicendoci che - se noi avessimo fatto un passo in più nel dire che non soltanto le persone con perdita di reddito al momento, ma anche le persone in particolari condizioni di necessità potevano usufruire della morosità incolpevole - forse e probabilmente ci avrebbero fustigato.

Io non credo, visto che c'è una grossa storia d'impugnative di leggi da parte della Corte costituzionale quando si restringono i diritti e non quando si allargano; quindi questo tipo di allargamento non sarebbe assolutamente stato impugnato, tanto più se fatto con delibera di Giunta e avrei voluto vedere chi avrebbe voluto fare un ricorso al Tar per dire: "No, non dovete aiutare le persone che hanno un basso reddito, che non riescono a pagare l'affitto, le dovete sbattere fuori di casa". Sarei stato curioso di vedere chi avrebbe potuto fare questo tipo di ricorso.

La discussione però su quest'articolo ci ha permesso di recuperare un paio di dati che io ritengo interessanti e che metto così a disposizione di tutti.

Quest'Aula ricorderà quella fantastica risoluzione che presentò la maggioranza per dire: "Mettete più soldi per l'emergenza abitativa", ricordo che fu proprio il primo firmatario il collega Malacrinò che si alzò in maniera anche un po' "Tronfia" qui in quest'aula a dire: "Il Governo cattivo non mette i soldini per l'emergenza abitativa" e quando gli rispondemmo 1) che il Governo l'aveva già fatto, perché era già stato votato un ordine del giorno che andava nella direzione di ammettere nuove risorse; 2) che lo stesso Governo PD aveva tagliato quelle stesse risorse per l'emergenza abitativa; 3) che le risorse dell'emergenza abitativa non erano neanche state utilizzate, cioè il milione di euro messo a disposizione non era stato utilizzato integralmente, perché non c'era la possibilità di utilizzarlo. Avemmo una reazione quasi inorridita.

A due anni dall'introduzione dell'emergenza abitativa, la cosa divertente è stata questa, che siamo andati in Commissione e abbiamo chiesto all'ARER: "Scusate ARER, ci date una valutazione dell'articolo 29?".

L'ARER, come sempre, in maniera sicuramente importante e intelligente, ha capito tutto e ci ha mandato, invece che una valutazione dell'articolo 29, quali sono le rimanenze dei fondi stanziati e sono più del 50%. Più del 50% dei soldi stanziati per la morosità incolpevole sono ancora lì e non sono utilizzati, perché, ovviamente, la normativa aveva un limite.

Direi quindi che a distanza di tempo si dimostra che avevamo ragione, che estendere la possibilità di morosità incolpevole si può fare e che soprattutto non c'era bisogno di mettere altri soldi perché evidentemente, fino a quando non ci fosse stata una modifica di quei criteri per accedere alla morosità incolpevole, quei soldi non si sarebbero potuti spendere.

Ci auguriamo che con queste modalità e con quest'articolo si possa andare in quella direzione, ma valuteremo attentamente, soprattutto avremo modo sicuramente di discuterne anche in virtù dell'ordine del giorno presentato dai colleghi di Forza Italia.

Per concludere, anche il gruppo Lega, che mi onoro di rappresentare, valuterà articolo per articolo la variazione di bilancio, valuterà quale sarà il voto e ovviamente rispetto al voto finale ci esprimeremo successivamente.

Presidente - Consigliera Erika Guichardaz ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Come hanno detto i colleghi, il disegno di legge prevede l'iscrizione di maggiori entrate di oltre 60 milioni nel triennio, maggiori entrate che vanno a coprire diverse spese dovute, come gli adeguamenti stipendiali e contrattuali derivanti dall'aumento del costo del personale per gli Enti locali, i dipendenti dell'Azienda USL e il personale operante nella Casa di riposo del J.B. Festaz.

Come hanno fatto gli altri, io mi concentrerò su alcuni di questi articoli, in particolare un articolo, l'articolo 5, quello riferito alla modifica della legge istitutiva del J.B. Festaz, la legge 34/2004, che in qualche modo desta qualche preoccupazione, perché dalle audizioni non abbiamo ben compreso quali siano le valutazioni che si stanno facendo rispetto al futuro di questa struttura, preoccupazioni anche legate alle future tariffe che sicuramente aumenteranno, come ci è stato detto, ma soprattutto preoccupazione anche perché,\ dalla relazione che ci è arrivata, siamo già al terzo slittamento della consegna dei lavori dell'Ospedale di comunità.

Vi sono poi invece delle risorse (come quelle previste per contributi ai trasporti, agli studenti universitari non residenti nella nostra regione) che ci trovano naturalmente favorevoli, anche perché era una delle cose che avevamo già chiesto nel momento della discussione della legge proprio rispetto ai contributi sui trasporti, rilevando però che anche nell'audizione dei rappresentanti degli studenti universitari il problema principale degli studenti non residenti nella nostra regione è un problema di tipo abitativo, quindi del reperimento di alloggi a prezzi contenuti, perché nella rappresentazione fattaci da quegli studenti, il fatto che non vi sia uno studentato - e sappiamo che dovremo aspettare ancora anni - e il fatto che forse, in qualche modo, gli alloggi all'interno di Aosta e del circondario comunque abbiano delle cifre piuttosto elevate, spesso sono motivazione per cui si scelgono altre località per i propri studi universitari anziché la Valle d'Aosta.

Questa variazione poi introduce anche il direttore esterno per l'area megalitica, in questo senso ci sarà un'interrogazione della mia collega proprio su che cosa sta succedendo all'area megalitica e, sotto questo punto di vista, chissà se un direttore esterno magari possa, in qualche modo, rilanciare quella struttura, perché sappiamo essere una struttura che effettivamente è costata moltissimo, ma, sotto il punto di vista della fruibilità, sta facendo molta fatica a decollare.

Anche le risorse sull'Osservatorio e sulla Maison, sono risorse che vanno a coprire delle spese, riferite più che altro alla situazione attuale, ma, soprattutto rispetto alla Maison, per chi abita in quel paese si può facilmente vedere la diversità fra quando vi era una distaccata che lavorava a tempo pieno in quella struttura e cosa giustamente può avvenire adesso, perché anche le risorse di tipo umano sono notevolmente diminuite. Forse non basta pensare all'adeguamento dei software che sono all'interno di quella struttura ma bisognerebbe cercare un rilancio per una particolarità di un paese che ha, in qualche modo, voluto caratterizzarsi anche rispetto a un aspetto tradizionale della nostra regione.

Alcune considerazioni critiche anche rispetto all'aggiornamento della convenzione per la gestione dell'aeroporto Corrado Gex che, sotto questo punto di vista, continuiamo a vedere come un contenitore dove vengono stanziate risorse ma di cui ancora oggi non conosciamo bene quale sia la prospettiva e che cosa si voglia fare. Ci sarà un'iniziativa in Consiglio, dove parleremo proprio di quell'esternalizzazione prevista che, dalle voci che ci arrivano, non è ancora stata portata avanti. Anche sotto questo punto di vista, rispetto alla gestione dell'aeroporto, vediamo una grande difficoltà da parte di questa maggioranza.

Riprendo un po' quanto detto dal consigliere Manfrin perché soprattutto, rispetto all'aiuto alle famiglie, da tempo le chiedevamo dai banchi dell'opposizione e in quasi tutte le occasioni ci era stato detto che non si poteva fare; questa era la considerazione. Apprendiamo oggi invece che si poteva fare, bisognava solo avere la volontà di volerlo fare.

Vedremo poi in fase di applicazione se quanto previsto all'interno di quest'articolato andrà in qualche modo a sopperire a tutte quelle situazioni di grande difficoltà che stiamo vivendo: i continui sfratti, i continui abbandoni, soprattutto delle persone più fragili, della loro abitazione proprio per la mancanza di risorse e la mancanza anche di misure che possano in qualche modo tutelarli, perché sappiamo bene che rispetto alla morosità incolpevole alcune delle norme inserite non aiutavano certo persone che invece erano in estrema difficoltà.

Ci tengo invece a evidenziare - l'ha già fatto il consigliere Aggravi, ma credo sia importante ribadirlo - quanto è contenuto rispetto alla questione degli eventi calamitosi, perché immagino che tutti noi in questi giorni abbiamo ricevuto chiamate o abbiamo ricevuto persone che, sotto un certo punto di vista, chiedevano e pensavano che con questa norma si andasse ad aiutare i privati o le aziende.

Questa norma - e poi forse lo spiegherà bene il Presidente - in questa prima fase va a prevedere... vi è una disposizione contabile, che autorizza la Giunta sì, in mancanza di fondi, all'utilizzo delle risorse disponibili per stanziamenti di bilancio rispetto a spese che però non sono le spese che immaginano i cittadini, quindi sotto questo punto di vista bisogna essere molto chiari perché forse anche i giornali, parlando di emergenza, non hanno evidenziato con la dovuta attenzione che cosa andrà a finanziare questa parte della legge; oltretutto una legge che modifica la legge 5/2001, legge che in qualche modo, l'abbiamo anche evidenziato negli scorsi Consigli, va comunque posta sotto osservazione, anche per capire, visto che questi eventi continuano a perdurare, se vada comunque in qualche modo aggiornata.

Presenteremo poi un ordine del giorno proprio riguardante l'emergenza di Cogne che è la questione del trenino del Drinc su cui poi torneremo successivamente.

Presidente - Consigliere Marquis ne ha facoltà.

Marquis (FI) - Anch'io due considerazioni su quest'importante variazione di bilancio, una variazione di bilancio che, come è già stato anticipato da coloro che sono intervenuti, rappresenta maggiori entrate per 60,4 milioni di euro nel triennio e una compensazione e riassegnazione di risorse su vari capitoli di bilancio che ammontano a 18,7 milioni.

Si registra una forte crescita delle spese correnti che sono incrementate di 39,2 milioni; le spese d'investimento di 13,7 milioni.

Come è già stato anche detto, diventa sempre più difficile fare una valutazione sugli esiti di questa sommatoria d'interventi che vengono fatti durante l'anno, perché c'è sempre più difficoltà a ricondurli a una visione d'insieme.

Poi il momento in cui si potranno cogliere tutti gli aspetti delle allocazioni e delle spese sarà poi quando si discuterà il rendiconto dell'anno.

Purtroppo abbiamo visto, in questi ultimi anni, che si registra un forte aumento dell'avanzo di amministrazione, e queste corpose variazioni che vengono fatte durante l'anno, non è scontato che aiutino gli uffici a procedere nel migliore dei modi nella spesa e nella gestione delle risorse che vengono messe a disposizione.

Il forte incremento delle spese correnti, come è stato detto, è in parte dovuto agli adeguamenti stipendiali della USL, della Casa di riposo, del BIM e ci sono diversi trasferimenti che vengono fatti anche agli Enti locali per far fronte all'incremento dei costi del personale. A fianco di quest'iniziativa c'è tutta una serie di finanziamenti che è stata in parte già rappresentata.

Possiamo registrare con favore l'articolo 12: dove c'è un'integrazione di 10 milioni, messi a disposizione per ciò che concerne la concessione di mutui agevolati a favore della prima abitazione per il recupero dei fabbricati situati nei centri storici, dice: "Al fine di garantire il finanziamento delle domande che si prevede di ricevere nel corso d'anno".

Se lo vogliamo guardare sotto il profilo della programmazione è una buona cosa mettere i soldi in anticipo, perché fino a oggi i soldi venivano messi a disposizione dopo diverso tempo, non vorrei che fossero parcheggiati perché invece c'è una grossa disponibilità di risorse - e allora anticipiamo il problema - però voglio cogliere il lato positivo perché se ci sono delle risorse potranno essere rese disponibili.

Così come l'articolo 12 che inserisce gli emendamenti finalizzati a introdurre la temporanea sospensione dei mutui Finaosta ai territori colpiti dai recenti eventi alluvionali; la sospensione, è buona cosa a fronte delle difficoltà che ci sono sul nostro territorio che non erano state calcolate e previste.

C'è tutta un'altra serie d'iniziative, alcune considerazioni le volevo fare anche io sull'articolo 29.

Sono state prese in carico con quest'articolo una serie di problematiche che avevamo evidenziato nel corso d'anno attraverso tutta una serie d'iniziative ispettive; ho partecipato anche ai lavori della Commissione, facendo anche delle domande specifiche in relazione ai commi che sono stati presentati, e devo dire che l'articolato, così come è stato scritto, introduce, è vero, delle novità, ma sono molto fumose, non si capisce bene quale sarà poi il punto di caduta, di applicazione di questi problemi attraverso le successive deliberazioni di Giunta regionale.

Faccio un esempio: è già stato prima evidenziato dal collega che si fa riferimento alle categorie vulnerabili; è un neologismo, cosa vuol dire categorie vulnerabili? In genere si parla di Isee, sono dei concetti astratti che bisognerà capire come verranno declinati.

Così come da una parte accogliamo anche con favore l'introduzione di un minimo di attenzione verso il mercato libero, perché la presa in carico del problema andrebbe in modo molto diverso di come è stato scritto, perché - come avremo modo poi di discutere con un'iniziativa che abbiamo presentato, una mozione durante il Consiglio - c'è una forte iniquità comportamentale da parte della Regione, perché l'istituto dell'aiuto per evitare gli sfratti interviene solo laddove ci sono le condizioni di emergenza abitativa nel mercato libero, quindi sono solo pochissimi nuclei che potranno accedere rispetto a quello che invece il territorio evidenzia. Così come tutto l'aspetto del contributo per gli affitti dovrebbe essere potenziato per far fronte sicuramente alle necessità che hanno le famiglie con maggiori difficoltà, quelle con l'Isee al di sotto dei 12.500, quelle delle due fasce, della fascia A e della fascia B.

Pertanto sono tutti argomenti questi sui quali ritorneremo.

La nostra attitudine sarà di valutare anche quale sarà il comportamento del Governo sugli ordini del giorno e sulle iniziative che abbiamo presentato, quindi valuteremo il voto articolo per articolo in funzione poi anche di quello che sarà l'accoglimento o meno delle nostre istanze.

Presidente - Ci sono altri interventi in discussione generale? Non vedo richieste d'intervento... Consigliere Di Marco ne ha facoltà.

Di Marco (PA) - Il disegno di legge n. 151, relativo al primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione Autonoma Valle d'Aosta per il triennio 24-26, è, al pari di ogni testo della medesima natura, un documento complesso e articolato, che, per essere correttamente redatto, deve prevedere l'apporto delle scelte operate dagli Assessori in relazione alle varie esigenze contingenti evidenziate dalle loro strutture, ma anche delle indicazioni dei Consiglieri, in relazione alle varie esigenze sottoposte quotidianamente all'attenzione di ciascuno di noi.

Non volendo, per motivi di sintesi, ripercorrere l'interezza dei dati e dei numeri, mi limiterò a sottolineare quelli che, secondo il gruppo consiliare di Pour l'Autonomie, sono gli aspetti di particolare rilevanza di questo testo normativo.

In primo luogo, con questa variazione di bilancio, si mettono a disposizione numerose risorse per la copertura dell'incremento delle spese di personale derivanti dai rinnovi contrattuali, per il triennio 22-24, delle categorie e della dirigenza del Comparto Unico della Valle d'Aosta, compresi tutti gli Enti locali valdostani, per un importo complessivo di euro 15.900.000.

Inoltre, ancora nell'ambito dei costi del personale vengono stanziate nuove risorse aggiuntive, finalizzate ai rinnovi contrattuali dei dipendenti della Casa di riposo J.B. Festaz, per un contributo di 750 mila euro una tantum, e al trattamento accessorio del personale dipendente dell'Azienda USL, per importi pari a 1,6 milioni per il 2024 e 3,2 milioni per il 2025 e per il 2026.

Un'altra risposta, dal nostro punto di vista importante, che s'intende dare con questa variazione di bilancio è quella relativa all'integrazione per l'anno 2024 di euro 10.000.000 delle disponibilità del fondo di rotazione, per la concessione di mutui agevolati a favore della prima abitazione, con cui si vanno ad agevolare le famiglie valdostane che intendono comprare casa, nonché il mercato immobiliare, e per il recupero dei fabbricati situati nei centri storici, iniziativa questa che certamente potrà costituire un volano importante per il rilancio del settore edilizio, in fase di rallentamento dopo il periodo del Superbonus.

Per quanto attiene all'Assessorato Agricoltura e Risorse naturali, dopo un lungo e proficuo confronto con il collega Carrel, si è scelto di destinare la cifra più importante delle risorse messe a nostra disposizione da questa variazione di bilancio, in primis per dare una risposta a tutti gli agricoltori che, a causa di problemi informatici tra AGEA e Ministero, dal 2019 non hanno ricevuto i fondi che spettavano loro dalle varie misure della PAC. Lo stanziamento di un importo pari ad euro 1.640.000 permetterà agli agricoltori di avere ciò che gli spetta e che stanno aspettando da troppo tempo, ma è anche importante ribadire in questa sede l'impegno dell'Assessore a continuare a richiedere ad AGEA e al Ministero competente il risarcimento delle somme non corrisposte.

Altro tema delicato e fondamentale per la nostra Regione in questo periodo è sicuramente quello dell'acqua. Non tornerò sulla questione delle concessioni idroelettriche, su cui la nostra posizione è da sempre molto chiara, ma voglio invece parlare di studi sulla gestione della risorsa idrica, sulla valutazione delle magre, sul monitoraggio della siccità e sulla quantificazione dei fabbisogni irrigui agricoli, per cui questa variazione di bilancio prevede l'autorizzazione della nostra Regione ad aderire, in qualità di socio, alla Fondazione CIMA, centro internazionale monitoraggio ambientale, ente di ricerca senza scopo di lucro.

Restando nel settore delle Risorse naturali, permettetemi anche di ricordare i 180.000 euro stanziati per provvedere agli interventi di bonifica e di ripristino dell'estesa area forestale e rurale del Comune di Aymavilles, colpita dall'incendio dell'estate 2023, e i 31.600 euro destinati a interventi per alimentare il carico del canale irriguo Ru du Bourg, da cui dipende l'approvvigionamento dell'impianto d'irrigazione dei giardini per i ragazzi di Sant'Orso nel Comune di Aosta.

Tra gli altri temi trattati da questa variazione di bilancio, voglio ancora citare la cultura, il Forte di Bard, la Fondazione Grand-Paradis, i trasporti, la Disability Card, la sanità e l'USL, nonché la calamità che ha colpito la nostra Regione il 29 e il 30 giugno di quest'anno. Quest'ultima è trattata nel testo della variazione di bilancio all'articolo 36 in cui si stabilisce che viene lasciata delega al Governo di utilizzare le somme non vincolate da obblighi di legge previsti da questa variazione per affrontare l'emergenza alluvione.

In conclusione, come gruppo consiliare di Pour l'Autonomie, riteniamo questo disegno di legge un buon testo, che prende in considerazione e fornisce soluzioni a diverse situazioni di criticità e interpreta le esigenze espresse dai nostri diversi settori e dalla comunità e come tale anticipo che il nostro sarà un voto favorevole.

Presidente - Altri interventi in discussione generale? Non ci sono altri interventi, chiudo pertanto la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Prima della replica, sospendiamo brevemente i lavori del Consiglio. Il Consiglio è sospeso.

La seduta è sospesa dalle ore 11:12 alle ore 11:36.

Bertin (Presidente) - Riprendiamo i lavori. Abbiamo chiuso la discussione generale sul DL 151. Per la replica del Governo, assessore Marzi.

Marzi (SA) - In replica a un proficuo dibattito da un punto di vista politico, siamo assolutamente lieti che una parte dell'articolato, i quattro articoli inerenti al Dipartimento sanità e salute, quindi il 4, il 5, il 6 e il 7, e i quattro articoli inerenti invece alle politiche sociali, abbiano avuto un effetto così importante su un disegno di legge che di articoli ne comprende molti di più.

Evidentemente siamo riusciti, e lo dico in maniera assolutamente propositiva, a cogliere tutta una serie d'istanze che sono state portate nel corso di questi mesi e che, in buona parte, - e nella discussione degli ordini del giorno poi cercheremo di darne contezza - riguardano tematiche sulle quali stavamo già operando.

Senza alcun tipo di polemica, è importante partire dall'articolo 4, ripeto, nonostante le due posizioni apparentemente diverse da parte di due colleghi della minoranza sullo stesso tema: perché il collega Baccega, in una qualche maniera, plaude alla soluzione individuata dall'articolo 4, mentre, invece, con un ordine del giorno la Lega e il collega Manfrin riportano il tema a polemiche che sono già state superate e sulle quali ci si era già chiaramente espressi.

Ricordo che a dicembre quando, in occasione della discussione di quella che poi è diventata la legge 27/2023, si andò a chiudere la seconda legge di attrattività che chiudeva il cerchio rispetto alla legge regionale 22/2022, si ebbe modo amministrativamente di connotarla in maniera molto chiara: con la legge 22/2020 si andava a prevedere una legge di attrattività dedicata alla dirigenza medica e a una delle 26 categorie che compongono i professionisti della salute da contratto nazionale, cioè quelli che tecnicamente chiamiamo i "Dottori infermieri".

Per quanto invece riguardava tutti gli altri 25 professionisti del mondo della salute da CCNL, dopo l'approvazione della 22/2022 iniziò un confronto politico molto serrato, attraverso tutta una serie d'iniziative - che non sto a ripetere perché basta andare a vedere il confronto che abbiamo avuto in quest'aula a dicembre in occasione dell'approvazione di quella che poi è diventata la 27/2023 - dove, di fatto, si circoscrisse in maniera molto chiara che la 27 doveva andare a sanare politicamente, per un accordo che era stato preso, per gli altri 25 professionisti della salute.

Tutti coloro i quali non facevano parte di questo insieme normativamente individuato avrebbero avuto una risposta in termini politici-amministrativi attraverso quelli che erano i criteri individuati dalla normale contrattazione sindacale.

In tal senso tutte quante le forze politiche componenti l'attuale maggioranza regionale (quindi l'Union Valdôtaine, FP-PD, l'allora AV-VdA Unie, PA e SA) produssero un comunicato stampa dove, in maniera molto chiara, dicevano nell'ultimo paragrafo: "A conclusione dell'iter normativo dedicato alle professioni sanitarie, la maggioranza vuole evidenziare l'attenzione nei confronti di tutti gli altri operatori, in particolare per gli operatori socio-sanitari. Vi è la consapevolezza che le necessarie attenzioni contrattuali alle loro professioni devono trovare la giusta valorizzazione nelle prossime negoziazioni e adeguamenti contrattuali".

Quelle che potevano sembrare tre righe e mezzo, e che potevano sembrare - probabilmente per qualcuno lo saranno anche state - i classici declarata politici di "Lanciare la palla avanti e poi vediamo", invece si sono trasformati nell'attuale articolo 4 del disegno DL 151.

Tra l'altro, l'attuale articolo 4 del DL 151 richiama e rimanda appunto a quelle che sono tecnicamente le risorse aggiuntive regionali, cioè uno strumento contrattuale ben individuato; tecnicamente l'ennesimo acronimo del mondo della sanità, le RAR, sono state il frutto di un confronto aperto direttamente con le rappresentanze sindacali tutte e ricordo che quando si arrivò alla definizione dell'ultima legge di attrattività, appunto la 27/2023, già in quell'occasione alcune sigle sindacali del mondo della sanità avevano chiaramente detto che, a loro volta, doveva chiudersi un esperimento che c'era stato durante il periodo della pandemia di tirar fuori dalle normali contrattazioni sindacali la scelta - attraverso leggi dedicate appunto fuori dal sistema come le leggi di attrattività - di intervenire in maniera straordinaria rispetto a eventuali soluzioni di questo genere.

Per cui non soltanto la politica, le forze di maggioranza e anche alcune delle forze di minoranza individuavano la 27 come l'ultimo baluardo di trattazione di quel tipo di strumenti straordinari per il tema "Finanziario" di attrattività, ma pure alcune sigle sindacali; infatti nel comunicato stampa che ho appena richiamato nelle ultime quattro righe già si preannunciava l'apertura di un tavolo di confronto, sempre con il mondo dei rappresentanti dei lavoratori, per trovare delle soluzioni ad hoc rispetto alle categorie non individuate dalla 22/2022 e dalla 27/2023.

Infatti, a partire dal 2024, questo tipo di percorso - che ha visto seduti al tavolo la Presidenza della Regione, l'Assessorato, tutte le sigle sindacali e l'Azienda - è tornato a individuare nelle risorse aggiuntive regionali la risposta prevista contrattualmente per tutte le categorie che devono avere la possibilità di partecipare a quanto la 22 e la 27 aveva individuato.

Indipendentemente dal fatto di essere a favore o contro, spetta al sottoscritto raccontare un percorso fatto in piena trasparenza, in accordo con i sindacati e con l'Azienda, un percorso che di fatto non soltanto ha evidenziato qualcosa da fare a dicembre del 2023, ma, di fatto, ha portato avanti un lavoro nei mesi successivi per arrivare a una risposta nel minor tempo possibile.

La risposta è l'articolo 4 del DL 151 che stanzia sul 2024 1 milione e 600 mila euro, sul 2025 3 milioni e 200 mila euro e sul 2026 3 milioni e 200 mila euro: per cui mi sento di dire che, indipendentemente dalle visioni di parte, questa è assolutamente la dimostrazione del fatto di aver concretamente dato gambe a richieste dei lavoratori del mondo della nostra sanità che non erano stati presi in considerazione dalla 22 e dalla 27.

Più concreti e seri di così non si può.

Venendo invece agli altri articoli di riferimento, naturalmente parto immediatamente dall'articolo 29.

L'articolo 29 del DL 151 è un articolo che non solo non va in contraddizione con le plurime iniziative che sono state richiamate dai colleghi di minoranza durante dibattiti, ma addirittura le rende evidenti, nel senso che si può assolutamente dare contezza ai colleghi, in particolar modo al collega Manfrin, dell'assoluta sensibilità rispetto a questo tema (con plurime iniziative, sia fatte al collega Barmasse che al sottoscritto), tema molto complesso della morosità incolpevole, ma, come richiamato sia da lui che dalla collega Guichardaz, spesso abbiamo dovuto rispondere nell'unica maniera possibile, cioè che la morosità incolpevole esiste ed è normata a livello nazionale in maniera molto chiara, e solo così si può applicare.

Addirittura la scelta fatta dal collega Barmasse nell'applicazione della morosità incolpevole fu di essere il più largo e omnicomprensivo possibile - sempre però rispetto a un dettato normativo che non prevedeva di andare oltre quanto già oggi si applica - però sono state tante le iniziative. Alcuni ordini del giorno tra l'altro lo rendono evidente nel corso di questi oramai tre anni e mezzo-quasi quattro: hanno sottolineato le difficoltà che ci sono soprattutto nel mondo del disagio socio-abitativo, perché da sempre il sottoscritto ha individuato questa formule figée, quella del disagio socio-abitativo, come una branca ben individuata delle ampissime politiche sociali.

È talmente una dinamica difficile da comprendere e di ampie sfaccettature, tutte quante complesse e spesso delicate, che riguardano la vita delle persone in difficoltà, vita delle persone in difficoltà che non ha solo a che fare con le persone che già oggi sono in difficoltà, ma che evidenziano come, nel corso della propria vita, per fortuna entrando e - speriamo tutti - uscendo dalle difficoltà, chiunque può trovarsi nella condizione di doverle affrontare.

Per questo motivo siamo partiti l'anno scorso con una proposta di rimodulazione della legge regionale - chiamiamola quadro - sul mondo delle politiche socio-abitative, cioè la 3, che oramai purtroppo ha i suoi anni, più di dieci anni, quindi siamo partiti con l'idea di fare un'analisi complessiva di modifica di tutto il quadro normativo.

Spesso, nel rispondere a iniziative o nel dire che cosa stavamo facendo, sia nei tavoli interistituzionali che qui in Consiglio, si sono utilizzati i termini "Multidisciplinari" e "Multisettoriali".

Il fatto che il discorso e il tentativo d'intervento sul disagio socio-abitativo richiedano un approccio assolutamente diverso da quanto era stato necessario più di 10 anni fa porta anche a un'analisi di tutta una serie di difficoltà che i nuclei familiari incontrano non soltanto all'interno degli strumenti individuati, all'interno delle politiche sociali, quindi per, farla in breve, il sostegno alla locazione, l'emergenza abitativa, l'edilizia residenziale pubblica con le relative assegnazioni, ma, soprattutto, è assolutamente necessario prendere anche atto delle difficoltà che già oggi, mentre stiamo cercando di modificare questa legge, tutta una serie di nuclei inquadrano.

Il collega Marquis ha spesso - anche in Commissione e con l'ordine del giorno che cercheremo di discutere - sottolineato ad esempio tutto il problema che oggi incontrano i nuclei per far fronte alle difficoltà socio-abitative anche nel mercato privato, non soltanto negli strumenti messi in disponibilità da parte del pubblico.

Per cui, come abbiamo avuto modo di richiamare lunedì scorso quando assieme ai colleghi del Dipartimento politiche sociali, che ringrazio per il lavoro fatto, abbiamo presentato gli articoli inerenti in particolar modo al 29, abbiamo avuto assolutamente la necessità e la volontà di rappresentare un approccio sperimentale all'articolo 29 con i commi 2, 3 e 4. Questi tre commi che, di fatto, individuano tre fatti specifici: la possibilità di aumentare le garanzie a favore del proprietario dell'alloggio privato che deve locare la propria abitazione per un nucleo in difficoltà; la possibilità d'intervenire, sempre nel mercato privato, con un approccio sempre sperimentale, facendo in modo che l'intervento pubblico eviti uno sfratto ai nuclei che sono oggi nel mercato privato e, allo stesso tempo, anche intervenendo, proprio perché la morosità colpevole non consente di poter essere applicata - come i colleghi della minoranza politicamente propongono, ma poi amministrativamente non può essere attuato - e, proprio perché la finalità è la stessa, anche per quanto riguarda le attuali politiche rispetto all'applicazione del mondo di Edilizia Residenziale Pubblica o ERP con una misura straordinaria e a sua volta sperimentale, per fare in modo che coloro i quali si trovano nella condizione di poter perdere un alloggio di Edilizia Residenziale Pubblica per la morosità incolpevole possano beneficiare d'interventi dedicati.

Queste tre misure sperimentali s'inseriscono all'interno di un quadro più generale che, come ho appena avuto modo di richiamare, è nel suo complesso la riforma della 3, proprio perché le politiche socio-abitative, di fatto, oggi richiedono un approccio completamente diverso alla casa che prenda in considerazione tutto e che, di fatto, preveda anche il fatto che quello che è il supporto del Pubblico ai nuclei che si trovano in difficoltà su questa tematica debba prevedere che i nuclei familiari che si trovano nella necessità di avere questo tipo d'intervento nel corso della loro vita debbano essere accompagnati per fare in modo che in un determinato momento della loro vita escano anche da questo tipo di necessità.

Siamo quindi assolutamente disponibili a confrontarci sulla valenza delle scelte che sono state fatte, però è anche assolutamente importante valutare il fatto che qualcosa di molto concreto è stato messo in campo.

Venendo all'ultimo argomento, più ampio, che riguarda gli otto articoli che sono di spettanza dell'Assessorato che pro-tempore mi trovo con onore a gestire, di fatto c'è un altro tema che è quello del J.B. Festaz che, a sua volta, spesso è stato trattato in quest'aula.

I rapporti tra l'Amministrazione regionale e il J.B. Festaz sono normati da una legge, la 34, che di fatto è tutta in capo alle politiche sociali. Infatti, all'interno della parte del capo delle politiche sociali del DL 151, c'è una norma specifica che, di fatto, prevede un intervento straordinario per l'aumento dei costi del lavoro a favore del J.B. Festaz, in capo proprio alle politiche sociali.

Con l'articolo 5, sempre del DL 151, si dà concretezza assoluta, con un primo intervento nella storia dei rapporti tra la Regione e il J.B. Festaz, assieme naturalmente alle altre due proprietà, per andare ad individuare e a rendere assolutamente evidente la dignità che questa struttura ha, non soltanto nella gestione delle politiche sociali all'interno del territorio valdostano, ma anche rispetto alle risposte tutte di matrice sanitaria. Ecco perché l'articolo 5 è in capo al Dipartimento sanità e salute, andando di fatto a prevedere strutturalmente un contributo da parte del Dipartimento sanità e salute - oggi e per il futuro - rispetto alla risposta tutta sanitaria che il J.B. Festaz già oggi sta dando e che, a maggior ragione, definendolo Ospedale di comunità darà alla sanità territoriale.

Nel chiudere questo mio intervento di sintesi, sicuramente anche l'intervento già richiamato a favore non soltanto della programmazione per l'eliminazione delle barriere architettoniche ma anche per la definizione di alcuni casi specifici in merito all'eliminazione delle barriere architettoniche stesse che diamo con l'articolo 7 è sicuramente un primo richiamo a una sensibilità più volte evidenziata.

Rispetto all'importanza dell'articolo 30 sullo strutturale aumento delle risorse messe in disponibilità da parte dell'Assessorato per combattere una guerra che tutti i giorni combattiamo rispetto agli atti non conservativi, non ho nulla da aggiungere rispetto al tema più volte trattato e alla dignità che questo porta con sé.

Presidente - Consigliere Baccega, intanto finiamo con le repliche. Si è prenotato il Presidente della Regione per finire le repliche, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Solo per completare le repliche. Alla fine di un confronto in aula dopo l'intervento del relatore che mi è sembrato decisamente costruttivo con dei punti di vista che chiaramente su alcuni argomenti fanno parte del giusto dialogo che deve esserci su alcune iniziative, credo che nel complesso siano stati apprezzati alcuni passaggi che sono sicuramente condivisibili, come anche i colleghi dell'opposizione hanno sottolineato.

Il disegno di legge che è stato presentato è stato aggiornato in corso d'opera rispetto alle situazioni contingenti che si sono venute a creare e in un dialogo comune tra la maggioranza, che ringrazio, parimenti con l'opposizione. Si è cercato d'inserire all'interno di questo disegno di legge degli emendamenti puntuali che possano dare una serie di prime risposte, che non hanno l'ambizione di essere assolutamente esaustive, ma sono un primo passo verso quelle che possono essere delle risposte allo stato di criticità che si è verificato con l'alluvione del 29 e del 30 giugno.

È stato citato l'articolo 12 che da una parte stanzia delle risorse per implementare in maniera importante i crediti da fornire ai residenti in Valle d'Aosta, per l'acquisto o la ristrutturazione della prima casa e dall'altra parte è stata inserita la possibilità di sospensione delle rate di mutuo per 12 mesi nei contesti toccati a vario titolo dall'alluvione, quindi si è cercato di dare una risposta ampia a questo tipo di esigenze.

L'articolo 36 - è già stato anticipato da qualcuno di voi nella propria presentazione -andrà ad ampliare quelle che saranno le possibilità di intervento sulla legge 5 con delle variazioni di bilancio che potranno essere tempo per tempo messe in atto dalla Giunta regionale, previa poi ratifica da parte del Consiglio regionale per rispondere delle esigenze di pronta e immediata ristrutturazione di opere pubbliche principalmente di prima necessità, quali la viabilità, gli acquedotti, le fognature, l'energia elettrica e altre iniziative che fanno parte della messa in ordine di questo percorso.

Non mi sono dimenticato, collega Baccega, del fatto di ricordare l'ottima collaborazione con la Protezione Civile nazionale e la pronta presa in carico da parte del Governo nazionale dello stato di emergenza, che era stato nelle scorse settimane condiviso anche come percorso amministrativo e collaborativo tra le forze di Protezione civile nazionali e quelle regionali, che hanno condotto, in tempo record, anche questo confronto molto tecnico. Approfitterei di questo mio intervento per sottolineare questa - mi auguro - prima attenzione anche finanziaria alla nostra situazione che potrà portare, nelle prossime settimane, una copertura delle prime spese sostenute dall'Amministrazione regionale che, lo ricordo, sono delle spese del tutto indicative che sono per certi versi un walk in progress anche in funzione di quelli che saranno gli interventi che, mano a mano, bisognerà affrontare e programmare in maniera più compiuta.

Un crono programma d'interventi che - al di là di queste prime spese iniziali che ammontano a 21-22 milioni di euro - vedono per una messa a sistema di quelli che sono invece gli interventi da ultimare nei prossimi mesi, investimenti per circa 72-73 milioni di euro, che andranno poi ulteriormente affinati solo per il ripristino della sicurezza e delle attività legate alla pubblica amministrazione.

A questo si dovranno aggiungere le valutazioni che bisognerà fare a valle della verifica dei danni subiti dai privati, la cui contabilizzazione è prevista nell'arco di questa settimana per avere dei valori sui quali poi in maniera collegiale fare una valutazione e individuare dei percorsi.

Queste situazioni sono state rappresentate dal Governo regionale in un confronto iniziale con i rappresentanti delle attività principalmente toccate nei due centri che hanno subìto i danni più importanti - quindi quelli di Valtournenche e quelli di Cogne - e ci sarà modo, a breve, di riprendere e continuare questo dialogo per trovare dei punti di caduta che possano evidentemente sostenere, per quanto è possibile, questo percorso di ripartenza complessiva.

L'articolo 36 ci darà quindi la possibilità di attingere da risorse che non siano risorse obbligatorie per il bilancio regionale, per poterle destinare a delle iniziative individuate e ritenute urgenti nelle prossime settimane, nei prossimi mesi. Di questo ringrazio veramente, per la collaborazione e per l'attenzione, tutto il Consiglio.

Per il resto, l'impianto della norma si basa fondamentalmente su alcune valutazioni che andavano nel solco di tenere in debita considerazione le necessità di avere un occhio di riguardo per le necessità di un compenso adeguato per chi lavora in determinati settori, sia della pubblica amministrazione che della sanità; dei percorsi che hanno voluto indicare importanti risorse a favore anche delle collettività locali per sostenere, assieme alle stesse, un adeguamento contrattuale per i propri dipendenti, che necessita di una particolare attenzione.

La principale motivazione è riuscire a rendere sempre più appetibile un lavoro in Amministrazione, al cui interno, si riscontra la presenza di tantissima gente dedita, che svolge con attenzione e passione la propria attività e quando è chiamata a farlo in queste situazioni di criticità dà dei risultati molto interessanti; questo mi permette di ringraziare tutti coloro che svolgono con passione, attenzione e anche con l'orgoglio giusto il loro compito all'interno dell'amministrazione pubblica e questi momenti probabilmente gli rendono merito più che in altre circostanze.

All'interno della norma era già previsto, ma lo è ancora di più in questo momento, la possibilità di serrare i ranghi con la Fondazione Cima; è un intervento - se vogliamo - finanziariamente minimale ma che ci permette di legare e di chiudere un rapporto, che è ormai pluridecennale, con questa Fondazione che si occupa di transizione ecologica e di trasformazione delle situazioni legate all'acqua, ai ghiacciai, alla montagna, e che ci dà un supporto fondamentale per quanto riguarda l'aspetto meteorologico, quindi previsionale. In queste settimane ci ha dato un grosso supporto anche a garantire, laddove è possibile, la massima sicurezza, che quello che un'Amministrazione deve poter cercare di mettere in piedi per favorire e garantire una vivibilità nel nostro territorio e per fronteggiare anche in questo modo le avversità climatiche che si presentano con sempre maggiore frequenza.

Un'interlocuzione che non è solo con la pubblica amministrazione, con la Regione, ma che è anche con Montagna Sicura, con la quale ci sono dei contatti e dei dialoghi sempre più frequenti che, nel tempo, potranno portarci a essere individuati anche come un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale, anche a supporto delle iniziative di Protezione civile, che anche in queste settimane si sono volute approfondire con dei rendez-vous specifici che, a mio avviso, fanno onore al nostro territorio.

Detto questo, ci sarà probabilmente la possibilità di entrare nel merito di alcuni articoli che, più di altri, possono essere interessanti ma mi sembra che l'approccio sia assolutamente di quelli positivi, e di questo ringraziamo l'Aula.

Presidente - Ricordo che sul DL in questione è stato acquisito il parere del Collegio dei Revisori dei conti e sono stati presentati emendamenti, un emendamento da parte della II Commissione e dalla Presidenza della Regione e dal gruppo di Forza Italia.

Inoltre, sono stati depositati cinque ordini al giorno.

Si è prenotato il consigliere Baccega, ne ha facoltà.

Baccega (FI) - Una sorta di piccola replica, intanto per ringraziare il presidente Testolin che mi aveva dato la parola prima, ma soprattutto per il fatto che ha evidenziato la fattiva collaborazione che c'è tra il Governo regionale e il Governo di Centro-destra, di cui Forza Italia fa parte.

Volevo richiamare un attimo l'attenzione dell'assessore Marzi rispetto alle sue considerazioni, dove individua, nel disegno di legge, l'elemento chiave che chiude un percorso.

In realtà noi su questo percorso ci adeguiamo, perché fin dal 2021, insieme ai colleghi della Lega, avevamo evidenziato che le OSS, quindi gli operatori socio-sanitari, dovevano avere il riconoscimento che meritavano, perché qui ci sono due visioni differenti, Assessore. Voi ritenete che dal punto di vista sanitario siano solo i dirigenti medici e gli infermieri a dover avere il riconoscimento in ambito sanitario; noi dopo uno sforzo improbo, anche con il collega Restano, siamo riusciti a dare il riconoscimento, anche l'indennità sanitaria alle professioni sanitarie, lasciando sempre da parte gli operatori socio-sanitari.

Perché la visione è diversa? Perché secondo noi in sanità si lavora in équipe.

Se lei andava ieri al Pronto Soccorso con 35 persone che aspettavano, se non c'erano le due OSS che riuscivano a dare una mano e se non c'era un amministrativo che riusciva a dirimere le questioni... perché le problematiche erano forti, evidentemente il medico faceva il suo lavoro e aveva bisogno dei suoi tempi e per l'infermiera era lo stesso.

L'équipe quindi, secondo noi, in sanità funziona. Dover fare delle differenze, come voi in questi anni avete fatto, crea solo malcontento e crea conflittualità; lo vedremo nelle prossime interpellanze che Forza Italia ha presentato, faremo delle valutazioni attente anche su interventi particolari che vanno fatti.

Poi vediamo in quest'articolo 4 che ci sono 1 milione e 600 mila euro nel 2024, ma 3 milioni e 200 mila euro nel 2025, che porteranno 2 milioni e 708 mila euro al comparto; si prevede che qui le risorse per le OSS ci siano, ma anche per gli amministrativi, ma è un adeguamento, nel senso che noi non è che ci tiriamo indietro rispetto a quello che abbiamo detto fino adesso, secondo noi la sanità va gestita in questo modo, in un contesto unico, in ambito unico, non facendo queste differenze che creano conflittualità forte che è ancora presente in questa regione.

Presidente - Ricordo che sono stati presentati cinque ordini del giorno. Consigliere Chatrian ne ha facoltà.

Chatrian (UV) - Per chiedere un piccolo momento di sospensione per la maggioranza per analizzare gli ordini del giorno.

Presidente - Il Consiglio è sospeso brevemente.

La seduta è sospesa dalle ore 12:09 alle ore 12:20.

Bertin (Presidente) - Riprendiamo dopo la breve sospensione. Come detto in precedenza, sono stati depositati cinque ordini del giorno, pertanto, prima di passare all'analisi dell'articolato, dobbiamo esprimerci sugli ordini del giorno. Possiamo partire con l'ordine del giorno n. 1 di Forza Italia. Si è prenotato il consigliere Baccega per l'illustrazione, ne ha facoltà.

Baccega (FI) - Noi abbiamo preso atto dell'articolo 29, lo abbiamo esaminato con grande attenzione e nell'arco del tempo ci siamo più volte in questi ultimi anni confrontati su questi temi con atti ispettivi piuttosto significativi.

C'è sicuramente qualche passo avanti e credo che, per quanto riguarda l'articolo 29 comma 2 e comma 3, sia necessario fare delle valutazioni quantomeno semestrali rispetto a quanto indicato dai commi 2 e 3 dell'articolo 29.

Il primo ovviamente si rivolge al mercato libero, dove non è stato chiarito con la giusta attenzione, ma immagino si tratti di emergenza abitativa, quindi quando si parla di situazione di vulnerabilità per garantire una copertura economica - e sappiamo con grande convinzione che in questo momento il mercato libero è uguale a zero - alloggi in locazione, quantomeno in città e nei dintorni della Plaine -se ne trovano ben pochi.

L'articolo 3 parla di sospensione di procedure di sfratto: anche qui abbiamo bisogno di capire quante procedure di sfratto potranno essere in qualche modo supportate da questa misura. Per questo abbiamo anche proposto un emendamento alla fine del comma 3, che dice: "Sono comprese le spese legali sostenute dai proprietari fino alla sospensione della procedura di sfratto", così lo presento.

Questo perché, nell'esperienza che ho vissuto, le procedure di sfratto avvengono con un percorso legale cui i proprietari si rivolgono per arrivare a una situazione di sfratto.

Lo sfratto non avviene in prima istanza ma magari dopo due o tre visite va in quella direzione; nel frattempo il proprietario ha inevitabilmente delle spese legali da sostenere.

Se la misura avrà successo, è evidente che sarà opportuno anche sostenere le spese legali fino lì conseguite dal proprietario, perché altrimenti diventa difficile che il proprietario possa accettare di sospendere una procedura di sfratto, soprattutto se questa procedura si sta avvicinando al rilascio dell'alloggio.

Queste sono le motivazioni per cui l'ordine del giorno chiede un report semestrale scritto che arrivi ai Consiglieri regionali per fare una valutazione sui risultati dell'articolo 29 comma 2 e comma 3.

Presidente - Per il Governo, l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Cogliendo assolutamente in maniera positiva quest'ordine del giorno, come richiamato durante la replica al dibattito, ho inviato al collega Baccega, tramite WhatsApp, una proposta di emendamento che adesso vado a leggere. Si tratterebbe fondamentalmente al "Ritenuto" delle premesse, di aggiungere dopo "Misure" il termine "Sperimentali" perché l'abbiamo sempre detto e l'ho ribadito che queste sono sperimentali, e di togliere il termine "Adottate specificando", aggiungendo "Predisposte a seguito della necessaria relativa attività di monitoraggio da avviarsi a seguito di un adeguato periodo di sperimentazione della misura che possa fornire utili indicatori di impatto specificando" e resta praticamente uguale.

Presidente - Va bene come emendamento? Consigliere Baccega ne ha facoltà.

Baccega (FI) - Trovo che sia condivisibile. É chiaro che quando si parla di adeguato periodo di sperimentazione non può essere un anno ma deve essere nell'ambito di un semestre, e poi eventualmente un secondo semestre, perché è giusto capire se queste risorse rimangono in avanzo oppure se vengono spese. Comunque accogliamo l'emendamento.

Presidente - Ci sono altri interventi da parte degli altri gruppi? Altrimenti mettiamo in votazione l'ordine del giorno così come emendato. Non vedo richieste da parte degli altri gruppi, pertanto possiamo passare alla votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 33

L'ordine del giorno è approvato all'unanimità.

Passiamo ora all'ordine del giorno seguente, sempre di Forza Italia. Il Consigliere Marquis si è prenotato, ne ha facoltà.

Marquis (FI) - Nell'ambito delle politiche sanitarie, abbiamo presentato quest'ordine del giorno che sostanzialmente vuole portare all'attenzione dell'Aula la necessità di potenziamento della prevenzione riguardo allo screening sui tumori, questo a seguito anche di una raccomandazione del Consiglio dell'Unione Europea, datata 9 dicembre 2022, che ha dato delle indicazioni sulle nuove procedure per il 2023.

Sostanzialmente, a fianco degli screening che sono consolidati (per il carcinoma alla mammella, del colon retto e della cervice uterina), si propone tutta un'altra serie di screening relativamente a patologie neoplastiche: polmone, stomaco e prostata.

Tenuto conto che in Italia il tumore della prostata è la neoplasia più frequente del sesso maschile: 19,8% dei tumori dell'uomo con 40.100 nuove diagnosi che sono state stimate nel 2023, e 8.200 decessi stimati nel 2022, e - tenuto anche in considerazione che la sua incidenza aumenta con il progredire dell'età, colpendo prevalentemente i maschi dopo i 50 anni con un picco di incidenza intorno ai 70 anni - a seguito di questa sensibilizzazione che c'è stata da parte dell'Unione Europea, in Italia l'analisi del PSA, che è quella che sostanzialmente evidenzia le patologie alla prostata, è utilizzata a livello di offerta opportunistica, ovvero non fa seguito allo screening.

Venuti a conoscenza che in quest'ultimo periodo è stata sostanzialmente attivata, a partire dall'autunno prossimo, in Lombardia una campagna di screening di prevenzione del tumore alla prostata, attraverso l'esame del PSA, sostanzialmente si è presentato quest'ordine del giorno per dare mandato al Governo regionale di attivare un dialogo con l'Azienda sanitaria locale per attivare quanto prima anche in Valle d'Aosta lo screening del tumore alla prostata, per intercettare allo stadio iniziale eventuali neoplasie nella popolazione in età di maggiore rischio.

L'Assessore ha presentato una sorta di emendamento, lascerei a lui la parola.

Presidente - Per il Governo, assessore Marzi.

Marzi (SA) - In realtà, collega Marquis, io lo so che le sto sulle scatole, ma è un emendamento piccolo piccolo: le premesse restano assolutamente le stesse perché l'iniziativa è più che condivisibile visto il tema trattato e tutto quanto richiamato. Chiederemmo soltanto di togliere il "Dare indicazione" mettendo "Valutare in collaborazione con" e invece di "Attivare quanto prima anche", di sostituirlo con "l'attivazione".

Presidente - Il Consigliere Marquis a lei la parola.

Marquis (FI) - Abbiamo ascoltato con attenzione la proposta emendativa che sostanzialmente sostituisce la frase "Ad attivare il prima possibile" con "Valutare l'attivazione".

Per quanto ci riguarda, è solo una questione di lessico, perché riteniamo che il mandato che viene dato - quindi dal momento che c'è la condivisione - è quello di attivare il prima possibile questo tipo di screening, perché andrebbe a vantaggio delle persone che sono colpite, ma anche perché l'intercettazione precoce consente di diminuire tutto l'impatto sull'organizzazione della sanità pubblica.

Presidente - Ci sono interventi di altri gruppi? Non vedo richieste, mettiamo in votazione l'ordine del giorno. Votiamo l'ordine del giorno così come è modificato. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 34

L'ordine del giorno è approvato all'unanimità.

Passiamo ora all'ordine del giorno n. 1 della Lega. Per illustrare l'ordine del giorno, si è prenotato il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Immagino, vedendo quello che è stato il trattamento dei miei colleghi precedentemente, che l'ordine del giorno non verrà accolto, quindi sarò molto meno conciliante rispetto a chi mi ha preceduto, ma non ovviamente per partito preso, ma perché nel suo intervento lei, Assessore, ci ha assicurato che ha preso le necessarie misure e contromisure per garantire agli operatori socio-sanitari il riconoscimento dell'opera, del lavoro che è stato effettuato, durante la pandemia e non solo, e ce l'ha rassicurato in virtù del fatto che c'è un comunicato stampa. Noi la ringraziamo di cotanta e munifica generosità rispetto a questa categoria, ci ha anche assicurato che c'è l'articolo 4 che sicuramente coprirà questa necessità e io vorrei avere le sue stesse certezze, Assessore, il mio timore è che però queste certezze evaporino perché, come lei può immaginare, ci siamo confrontati con chi fa parte di questo tavolo di confronto - con i sindacati e non solo, e quello che è emerso è che ci siano difficoltà rispetto al riconoscimento così come voi lo avete individuato, cioè il fatto di riconoscere un plus che giustamente va nella direzione che voi avevate preventivato con questo generosissimo comunicato stampa, ...riconoscere un plus rispetto a nessuna contropartita dall'altra parte. So che lei mi intende perfettamente.

È chiaro quindi che vogliamo essere però sicuramente positivi e cogliere lo spirito con cui lei è intervenuto, rivendicando una serie di azioni e dicendo che con quest'ordine del giorno, se votato, si prenderà un impegno concreto e si andrà esattamente in quella direzione - se il Consiglio lo vorrà, e se lei, Assessore, riterrà che sia opportuno farlo - altrimenti una mancata approvazione di quest'ordine del giorno, a cui probabilmente lei addurrà motivazioni tecniche, più che politiche, sicuramente invece andrà nella direzione di dire: "Spostiamo la palla in là, vediamo cosa succederà con la contrattazione, sicuramente porremo rimedio a qualsiasi problema".

Io fossi in lei questo passo non lo farei, lei è libero di fare quello che ritiene, ma sappia che comunque, rispetto ai confronti che ci sono, noi siamo debitamente informati e a oggi non ci pare che il confronto vada nella direzione di garantire quello che lei ha promesso.

Presidente - Per il Governo, l'assessore Marzi... Si è bloccato il sistema... Il sistema è stato riavviato. Per il Governo, l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - A mio modesto avviso, a parte i giusti confronti politici che tutte le volte ci devono essere - come richiamato anche dal Presidente della Regione in replica definitiva alla discussione generale - però di fatto - visto che tanto chiederò di ritirare l'ordine del giorno, altrimenti ci asterremo, e lei non lo ritirerà e andremo in votazione, quindi ognuna delle sue parti fa il proprio giusto ruolo - è importante utilizzare i dieci minuti che lei mi mette in disponibilità per spiegare che in realtà lei giustamente sta facendo politica all'interno di un percorso politico lungo, che parte dal 2021 con tutta una serie di visioni che non potevano essere applicate, e noi - e qui vengo anche al collega Baccega - cercando di trovare una sintesi anche rispetto ai pregressi che sempre ci sono stati e che potrebbero sembrare lana caprina e che non lo sono, in realtà riteniamo, al di fuori della polemica che riguarda ancora la vecchia 22 e la vecchia 27, di parlare invece oggi dell'articolo 4 della 151.

Per cui ci tiriamo fuori dalle vecchie polemiche che non abbiamo mai condiviso e, sicuramente in maniera propositiva, che verrà apprezzata dai colleghi, raccontiamo invece cosa abbiamo fatto sull'articolo 4 della 151.

Le risorse sul bilancio regionale sono, di fatto, da trasferire all'Azienda USL per remunerare il personale per il conseguimento di specifici obiettivi secondo delle linee d'indirizzo definite a livello regionale.

Non si tratta quindi di risorse da distribuire a pioggia, così come avviene per le indennità sanitarie temporanee di cui alle leggi regionali 22/22 e 27/23, cioè le cosiddette "Leggi di attrattività": ecco perché questa è totale novità.

Concluso il percorso normativo di attrattività che ha riguardato il mondo dei professionisti con profilo sanitario, da inizio del 2024, anche su richiesta delle organizzazioni sindacali, abbiamo avviato un percorso per ripristinare l'istituto delle RAR.

Le organizzazioni sindacali hanno di fatto quindi indicato quali beneficiari coloro che non lo sono stati relativamente all'indennità sanitaria temporale di cui alle leggi regionali 22/22 e 27/23, quindi, più precisamente, il comparto amministrativo e tecnico e la dirigenza PTA, e hanno di conseguenza proposto di prevedere uno stanziamento complessivo a bilancio regionale graduato in base al profilo ricoperto.

Alla nota dei sindacati ha fatto quindi seguito una comunicazione dell'Azienda USL che, mantenendo invariate le quote proposte dai sindacati, ha aggiornato i conteggi all'effettivo numero del personale operante in azienda.

Secondo tali indicazioni, la spesa annua complessiva stimata è pari a euro 3 milioni 186 mila euro lordo ad azienda, da qui quindi la richiesta a bilancio di 3 milioni e 200 mila euro. Quindi, dal punto di vista più politico, questo è un segnale importante di apertura verso tutto il personale che si configura come un impegno a riprendere la previsione di erogazione delle RAR.

Di fatto - e questo lo dico anche per il collega Manfrin - mi fa assolutamente piacere che tutte le forze politiche abbiano dei ritorni dalle numerosissime riunioni che ci sono con il mondo sindacale, per fortuna.

Per quanto riguarda le RAR, le ultime riunioni con le organizzazioni sindacali sono dell'8 marzo per il comparto sanità, dell'8 marzo per la dirigenza PTA e in data 22 marzo per la dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie.

Questo semplicemente per dire che - e in tal senso ho richiamato anche il comunicato stampa, perché il comunicato stampa era antecedente alla discussione della 27, per cui era semplicemente per dare coerenza - secondo la maggioranza che governa rispetto a un impegno che ci eravamo già presi a dicembre e che, l'articolo 4 del DL 151 non chiude quanto fatto rispetto alle leggi di attrattività proprio perché, come richiamato nella mia replica - sia da parte sindacale, sia da parte politica e amministrativa - non era più prevedibile e sostenibile prevedere ulteriori interventi che andassero a intervenire a pioggia sulle categorie di riferimento, ma era assolutamente corretto riportare all'interno del confronto sindacale l'individuazione di risposte politiche e amministrative, come l'articolo 4 prevede, per andare di fatto non soltanto a premiare tutti coloro i quali operano nel mondo sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale, come giustamente richiamato in équipe, ma anche per riportare a un giusto confronto la fine di un periodo assolutamente straordinario, non soltanto da un punto di vista clinico e sociale, ma anche da un punto di vista sindacale e del giusto confronto tra le parti.

Presidente - Ci sono altri interventi dei gruppi? Consigliere Baccega ne ha facoltà.

Baccega (FI) - In realtà l'intervento che ho fatto prima avrei dovuto farlo adesso probabilmente, ma è sempre una questione di scelta politica.

La scelta politica vostra è stata premiare prima gli uni, poi gli altri, poi gli altri ancora - non sto a citarli, però medici, infermieri, personale delle professioni sanitarie eccetera - e, a un certo punto, la scelta politica è stata di interrompere quel percorso che si chiamava indennità sanitaria e avete ripristinato le risorse aggiuntive regionali per dare un contentino.

Io ho detto prima: ci adeguiamo ma riteniamo che vi sia stato un trattamento iniquo, lo abbiamo detto più volte, rispetto alla categoria degli operatori socio-sanitari e rispetto alla categoria anche del personale amministrativo.

Noi - per coerenza e anche per rispetto a tutto il percorso fatto in questi anni - non possiamo non votare quest'ordine del giorno presentato dai colleghi, dicendo che prendiamo atto che comunque le RAR ci sono e arriveranno un po' di risorse anche a quelle categorie che finora erano state dimenticate.

Presidente - Consigliere Manfrin ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, perché, come lei sa, lei rivendica sempre (quando c'è qualcosa che non le va particolarmente a genio) che la controparte fa politica. Lei fa amministrazione e noi facciamo politica, questo è un po' quanto.

C'è da dire che però lei ha detto una cosa importante, cioè lei ha detto che per scelta politica l'attrattività non si fa più, e mi sembra un po' la scelta politica di dire: "Non si può ampliare la possibilità di accedere alla morosità incolpevole", cosa palesemente falsa, perché adesso viene fatta, perché la norma, perché le cavallette, il temporale e quant'altro.

In realtà noi siamo un po' alla resa dei conti, cioè nel momento in cui lei dice: "Noi questa scelta non la vogliamo fare, vogliamo fare una scelta diversa che passa dalla contrattazione, da questo, da quest'altro dove forse qualche risorsa arriverà", io, come le ho già manifestato, sappiamo già come andrà a finire e sappiamo già anche quale sarà la risposta della categoria di cui stiamo parlando.

Mi ha colpito particolarmente però una frase, un'accezione che lei ha dato, cioè che "La misura di attrattività temporanea è una distribuzione a pioggia di risorse" e l'ha detto in un'accezione negativa, però lei se ne è reso protagonista, quindi diciamo che lei ha dato un'accezione negativa della questione della distribuzione di risorse a pioggia.

Io credo - come giustamente ha ricordato anche il collega Baccega - che in realtà sia stata una misura che, più che attrattività, è stata una misura di mantenimento, e quindi per lo meno di freno alla fuga del personale sanitario in altri luoghi, ma che il problema sia stato il freno per alcune categorie e invece un mancato freno per altre, forse si è voluto valutarle meno utili, probabilmente, nonostante che le tabelle consegnate - come abbiamo avuto modo di dire e di discutere anche in sede di bilancio - evidenziassero come la categoria degli operatori socio-sanitari fosse quella con il minor numero di unità presenti nella nostra organizzazione sanitaria e in realtà la categoria con il maggior numero di abbandoni e quindi di carenze.

Rispetto alla metafora che lei ha utilizzato, mi è sovvenuto, mentre parlava, un vecchio detto che diceva: "Piove sui ricchi e sui poveri in egual modo, ma i ricchi hanno l'ombrello", e, se dovessimo metterlo al contrario, potremmo dire: "Piove su tutte le figure sanitarie in egual modo ma su qualcuna lei ha messo una tettoia per evitare che piova magari un giusto riconoscimento come noi chiedevamo".

Ovviamente porteremo al voto l'ordine del giorno e ognuno poi potrà farsi la propria idea rispetto a chi vuole tutelare tutte le professioni e chi invece ritiene che vada tutelata soltanto una parte.

Presidente - Altri interventi? Se non ci sono altri interventi, mettiamo in votazione l'ordine del giorno. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 16

Favorevoli: 16

Astenuti: 18 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Chatrian, Cretier, Di Marco, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Rosaire, Sapinet e Testolin).

L'ordine del giorno non è approvato.

Passiamo al successivo primo ordine del giorno di PCP. Per l'illustrazione la consigliera Erika Guichardaz ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Torniamo su un tema che abbiamo affrontato nello scorso Consiglio attraverso un question time, che è la questione del trenino del Drinc.

Come abbiamo rilevato all'interno del disegno di legge, si parla proprio della questione emergenziale e sotto questo punto di vista noi riteniamo che, parlando di emergenza e parlando di Cogne, non si possa non fare riferimento a quello che è stato un'importante opera di ingegneria - non possiamo certo dimenticarlo - ma soprattutto nel tempo - da quell'inaugurazione degli anni '20 fino al 2000 - il trenino è stato utilizzato in fase emergenziale; lo si può facilmente rilevare, anche sotto questo punto di vista è stato utilizzato proprio nel 2000, l'abbiamo già rilevato altre volte. È stato stesso Sindaco storico di Cogne, Ruffier, a ricordare spesso - all'interno dei suoi interventi e in occasione delle sue lunghe visite a Roma - l'importanza di quell'infrastruttura per la sua comunità.

Credo che in questi giorni molti abbiano ricordato quanto è avvenuto in passato.

Abbiamo fatto anche degli approfondimenti perché, come ricordate, anche questo è stato oggetto di un nostro question time rispetto alla vendita dei locomotori: sembravano riservati all'Uzbekistan, invece da delle nostre ricerche questo materiale rotabile è ancora in Italia e assolutamente a disposizione.

Rileviamo inoltre che in casi analoghi di alluvioni, di situazioni emergenziali - quella in Emilia Romagna ma anche quella dell'Aquila - è intervenuto il reggimento del Genio Ferrovieri, comunque un reparto di altissima specializzazione, che proprio in fasi come quelle che ha subìto Cogne, quindi in fasi emergenziali, sono intervenuti per ripristinare tratti di linee affinché la popolazione potesse essere messa in salvo e soprattutto affinché mezzi che possono trasportare non solo passeggeri ma anche merci e quant'altro potessero essere utilizzati.

Con quest'ordine del giorno noi chiediamo l'impegno della Giunta a richiedere un sopralluogo urgente del reggimento Genio Ferrovieri per verificare la situazione della ferrovia del Drinc e per valutare la possibilità e modalità di riutilizzo della ferrovia per gestire situazioni di emergenza.

Il possibile sopralluogo di questo reparto specializzato è un'opportunità che viene data a tutte le Regioni, proprio per farsi dare delle risposte in merito a situazioni come quella che sta vivendo la comunità di Cogne e per verificare anche la possibilità di affittare per un periodo le carrozze o altro materiale rotabile, che sappiamo essere stati ceduti a una società lombarda ma che sono ancora in stato di disponibilità di questa società.

Presidente - Per il Governo, il Presidente della Regione.

Testolin (UV) - La presentazione, nella prima fase, è una presentazione che ha tracciato un percorso anche corretto, molto corretto, dell'impegno che c'è stato e della storia che conosciamo bene, anche per vicinanza territoriale.

Non rispecchia molto invece l'impegnativa... adesso voglio essere corretto politicamente, ma ha effettivamente un qualcosa che arriva da Marte, perché sinceramente pensare che possano essere dirottate in questo momento delle forze che stiamo utilizzando (sia in termini di tempo, sia in termini di risorse di personale, sia in termini di attività amministrativa) per dare delle risposte puntuali alla cittadinanza di Cogne... pensare che si possa trovare nel breve periodo una soluzione coinvolgendo il reggimento Genio Ferrovieri, affinché possa darci un'indicazione sia per la situazione d'emergenza sia per un utilizzo tramite una locazione di improbabile materiale rotabile, perché poi manco si tratta in questo momento di una ferrovia, diventa veramente surreale.

Detto questo, noi molto seriamente abbiamo lasciate aperte le porte, già nella risposta al question time, a opportunità che potranno essere valutate - diciamolo così, in tempo di pace - su quelle che dovranno essere delle situazioni da prendere in considerazione. Si è fatto e si sta facendo un percorso sul passaggio funiviario da Aosta a Cogne e si potranno mettere sul tavolo delle considerazioni che dovranno confrontarsi anche per quanto riguarda il trenino in merito alle opportunità tecniche di sviluppare questo progetto, accompagnate da delle necessità finanziarie che possano permetterne un eventuale allestimento.

Alla luce di queste valutazioni, il trenino e la sua infrastruttura rimangono qualcosa che è patrimonio del territorio che conosciamo, che tratteremo seriamente, ma non penso che in questo momento possa dare una risposta puntuale alla comunità di Cogne, anche per lo stato in cui si trova in questo momento.

Nello scorso anno, nei mesi scorsi, sono stati effettuati anche dei sopralluoghi che hanno testimoniato la frequente impossibilità anche al passaggio pedonale, a causa di una serie d'infiltrazioni, di situazioni che nel tempo si sono ammalorate e questo ci porta a trattare con serietà questo tema, ma non sicuramente a dare una risposta positiva a quest'ordine del giorno sul quale pertanto ci asterremo.

Presidente - Qualcuno vuole intervenire sull'ordine del giorno? Consigliera Minelli ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Presidente Testolin, non veniamo da Marte, non amiamo particolarmente la corrente del surrealismo, siamo con i piedi ben piantati per terra e proprio per questo abbiamo cercato di avviare autonomamente dei contatti con il Genio Ferrovieri. Sappiamo che di fronte a una richiesta ufficiale da parte della Regione Valle d'Aosta c'è la disponibilità a effettuare dei sopralluoghi, come è stato fatto più volte nel nostro Paese in occasione di situazioni di emergenza; mi riferisco al terremoto del 2009 in Abruzzo, mi riferisco alla situazione della passata alluvione dello scorso anno in Emilia Romagna, quando il Genio Ferrovieri è intervenuto sia con il suo supporto, con i mezzi che ha a disposizione, per aiutare la popolazione civile, sia, nel caso dell'Abruzzo, ripristinando un tratto di ferrovia che era stato colpito e che serviva per il trasporto delle persone.

Al di là di questo, non sono riuscita a capire nella sua esposizione quali risorse noi intenderemmo dirottare per questo sopralluogo rispetto a quello che si sta facendo, perché noi abbiamo parlato di un sopralluogo del Genio Ferrovieri, e non mi pare che in questa situazione reparti dell'esercito siano stati impegnati in Valle d'Aosta, né a Cogne né a Cervinia. Credo anche che non sarebbe stata una cattiva idea, mi riferisco per esempio alla situazione del fango che si doveva togliere a Cervinia, magari - come hanno fatto tante altre Regioni - anche coinvolgere queste persone, cogliere questa possibilità che viene data nel nostro Paese.

Non mi pare che nessuno si sia mosso, ma anche perché nessuno glielo avrà chiesto.

Quando abbiamo avuto quest'interlocuzione, ci è stato detto che non c'è nessun problema e che una Regione - e in questo caso il Presidente di una Regione che, guarda caso, da noi ha anche funzioni prefettizie - può chiedere direttamente allo Stato maggiore una consulenza in questo senso, e non è una consulenza che sarebbe a carico della Regione ma sarebbe una valutazione che loro fanno sulla base delle indicazioni e delle richieste che vengono fornite.

Mi sembra quindi che dire che si sta pensando a una cosa che in pratica non sta né in cielo né in terra è assolutamente fuori luogo, proprio perché queste sono le cose che normalmente accadono.

Sulla questione che il tema verrà trattato con serietà, lo spero vivamente, noi ci siamo riferiti in maniera precisa ad una situazione emergenziale, che è una situazione emergenziale che si è verificata in questa situazione ma che - come ben sappiamo tutti noi che viviamo in questa Regione e come ben sa chi ha un po' conoscenza di come è la conformazione di quella zona di Cogne - è purtroppo possibile - speriamo che non succeda però la storia ci dice che è stato così nel tempo - che continuino a verificarsi delle situazioni di questo genere.

Mi sembra anche che sia chiaro da parte della Comunità scientifica che eventi di questo tipo si stanno ripetendo con una frequenza allarmante.

Dicevo in una precedente occasione in Consiglio che soltanto nel 2023 sono stati 378 - mi pare - gli eventi di alluvioni, frane eccetera, legati direttamente o indirettamente alla questione anche dei cambiamenti climatici.

Da parte nostra quindi non c'è assolutamente la volontà di fare del teatro ma invece di porre una questione che è molto importante e ci sconcerta particolarmente che non si raccolga neppure l'invito contenuto in quest'ordine del giorno; lo rileggo perché poi le cose vanno dette nella loro completezza: "che chiede un sopralluogo urgente del Reggimento Ferrovieri per verificare la situazione della ferrovia, e valutare" - e mi soffermo su questo verbo - "Le possibilità e le modalità di un riutilizzo della ferrovia per gestire situazioni di emergenza, (al plurale), e poi verificare la possibilità di affittare" - questa invece è una cosa più particolare legata a un'emergenza o attuale o potenzialmente che dovrebbe verificarsi -"Queste carrozze che sono ancora tutte ferme a Lainate, alla ditta Valente, a cui sono state vendute" - lo ricordo - "per 30 mila euro a fronte di 7 milioni di investimenti che c'erano stati".

Quello che noi rileviamo ancora una volta è che è facile poi dire: "Trattiamo con serietà i temi, teniamo aperte tutte le strade", ma poi quando vengono fatte delle proposte - che non sono marziane ma terrestri - ci si comporta in questa maniera.

Sappiamo benissimo che gli ordini del giorno si possono anche emendare laddove non si condivide pienamente un aspetto, ma siamo abituate che questo accade in occasioni rarissime, che sono da segnare con la matita rossa sul calendario e, ancora una volta, prendiamo atto che non c'è la volontà di un confronto in questo senso, ma non è una novità, così come non è una novità che ci siano trattamenti diversi a seconda di chi sono le persone che lavorano e che sono in quest'aula a rappresentare parte della popolazione valdostana, e mi riferisco anche al fatto che c'è qualcuno che viene informato preventivamente d'incontri importanti per illustrare piani importanti e qualcuno che lo sa all'ultimo minuto.

Questa è un'altra questione che affronteremo in un altro momento, però spiace rilevare che questa è la prassi, una prassi che avete adottato, che mantenete, ed è una prassi che noi condanniamo con tutte le nostre forze.

Presidente - Consigliere Aggravi ne ha facoltà.

Aggravi (RV) - Solo per dichiarazione di voto e anche spiegare la posizione del gruppo Rassemblement Valdôtain, visto che non è la prima volta che abbiamo provato a portare l'attenzione su una viabilità alternativa verso Cogne, ma non soltanto, e lo avevamo fatto anche prima dei tristi eventi che ci sono stati e che ben conosciamo; spiaceva e spiace che quella mozione anche in altre situazioni non abbia avuto grande simpatia né grande attenzione. Poi si sa come sono le cose, di colpo poi un po' tutti arrivano, ma non è una questione del collega, sto parlando in senso generale.

Per noi quindi la necessità di una viabilità alternativa, di un accesso alternativo - ripeto, non soltanto legato alla valle di Cogne - è fondamentale e per noi dovrebbe essere quota parte sicuramente anche di un importante piano come quello dei trasporti che cercheremo di analizzare, al di là della pubblicazione ufficiale sul sito che adesso è patrimonio di tutti i gruppi e su cui si potrà lavorare.

Al di là di quello, ripeto e lo sottolineo ancora, la viabilità alternativa, uno studio alternativo, che non è per noi rappresentato soltanto ed esclusivamente dal collegamento funiviario ma è una viabilità alternativa che poi preveda il riutilizzo, ad esempio della galleria del Drinc o quant'altro in una forma che forse, secondo noi, non è proprio allineata a quello che propongono le colleghe... non so neanche le condizioni della galleria perché non ci sono stato...

(Interruzione fuori microfono)

Aggravi (RV) - ...fidarsi è bene, ma sa com'è, io su Marte non ci sono mai stato, quindi, lo dico per questo. Io mi fido di quello che posso vedere e misurare, sono cartesiano e quindi la fede la lascio ad altri soggetti.

Dall'altro lato, il punto 2 dell'impegnativa, mi lascia un po' perplesso, c'è anche qui un affitto e un riutilizzo delle carrozze di materiale - è stato venduto, tra l'altro, mi lascia alquanto perplesso e non so se questa possa essere una via perseguibile e se è perseguibile, ripeto, perché le abbiamo vendute? Perché c'è anche questo ragionamento da fare.

Quella galleria è rimasta lì, chiusa, e oggi ci rendiamo conto di questo.

Per quello che mi riguarda, se si potesse allargare la rosa e fare un collegamento viario sarebbe molto più utile che riattivare un trenino che, se non erro, aveva anche delle complicazioni di natura tecnica, ma non voglio rubare il mestiere agli ingegneri ferroviari.

Ripeto, per noi il principio di trovare e di studiare una viabilità alternativa è fondamentale, ci asterremo perché un utilizzo tout-court della ferrovia, per quello che ci riguarda, è un elemento su cui ovviamente non abbiamo certezze e, ripeto, se quel materiale è stato venduto, un motivo ci sarà.

Presidente - Consigliere Distort ne ha facoltà.

Distort (LEGA VDA) - Solo per esporre la posizione del gruppo Lega come dichiarazione di voto, in coerenza alla visione che noi abbiamo manifestato nella mozione che verrà trattata, se verrà trattata, entro la fine di questi giorni di Consiglio. La nostra visione è molto diversa, nel senso che noi intendiamo risolvere definitivamente il problema dell'isolamento di Cogne e risolvere definitivamente vuol dire risolverlo in maniera completa, bisogna pensare di poter consentire un transito veicolare alternativo, perché questa è la vera viabilità alternativa per noi.

Prendiamo atto della proposta del gruppo PCP, ma ci troviamo di fronte a una soluzione di una linea di navetta ferroviaria, qualcosa del genere, che rimane una soluzione non esaustiva, soprattutto perché permette di trasferire persone, magari merce, beni di prima necessità, che tra l'altro è alternativa ai sistemi di collegamento in elicottero, che tra l'altro, checché se ne dica e se ne sia detto, è il sistema più immediato per risolvere il problema perché "a investimento 0": c'è solo ed esclusivamente un costo di utilizzo e si risolve immediatamente il problema del trasferimento di persone e il trasferimento di beni di prima necessità.

Quello che si vorrebbe risolvere è il transito veicolare; voi immaginate le persone che sono andate a trascorrere quel famoso weekend a Cogne con il camper, con l'automobile, e si sono trovate a dover lasciare lì quei mezzi per tre settimane, in cui, va bene, uno che non può usare il camper per tre settimane non è una bella soluzione in piena estate, ma immaginiamo quelli che hanno lasciato l'automobile, poi sono rientrati a Torino, Milano, Genova, Alessandria, e per tre settimane hanno preso un'auto a noleggio per muoversi.

Non ultimo il fatto che i mezzi d'opera che lavoravano da direzione Cogne verso valle, per svolgere la loro attività di lavoro edile per il ripristino del percorso stradale, hanno dovuto razionare il consumo di carburante, in sintonia con gli abitanti di Cogne.

Noi riteniamo quindi che la soluzione proposta dal gruppo PCP sia palliativa, che non vada a risolvere alla base il problema.

Noi non abbiamo la verità in tasca, non conosciamo gli elementi che ci possono dire che della soluzione proposta, ventilata nella nostra mozione, di efficientare la galleria del Drinc fino a farla diventare un tunnel carrabile non sappiamo i costi, sappiamo soltanto che c'è un grande vantaggio; abbiamo un foro pilota, determinante per capire esattamente che cosa s'incontrerà nella traforazione anche ovviamente a diametro molto più ampio.

In questa linea noi, coerenti alla nostra posizione, riteniamo di astenerci rispetto alla proposta che appunto non riteniamo esaustiva del gruppo PCP.

Presidente - Consigliere Baccega ne ha facoltà.

Baccega (FI) - Mi sembra che ci stiamo concentrando su due percorsi: 1) rendere carrabile con una viabilità il transito veicolare, la galleria, 2) mantenere un transito ferroviario della galleria.

Ho fatto l'Assessore per quattro anni ai lavori pubblici, quel dossier l'ho studiato approfonditamente e non sono riuscito a riprenderlo perché ovviamente in questo Consiglio c'era talmente tanta roba che purtroppo non sono riuscito a recuperare quei documenti, ma sono sicuro che l'assessore Sapinet può recuperarlo.

Il problema non è il transito ferroviario piuttosto che il transito veicolare, il problema è la galleria stessa, il problema è proprio il buco che è stato fatto, lo chiamo in modo molto banale, il buco, ma il problema è quello, il problema che rende pericoloso un qualsiasi transito.

Quante risorse si dovranno investire per rendere prima fruibile quel percorso? E poi ovviamente lo studio lo potrà determinare Certo che se un ordine del giorno dicesse: "Valutiamo quale possibilità può essere messa in campo rispetto a un nuovo modo di raggiungere Cogne, da e verso Cogne", potrebbe essere da parte nostra accoglibile.

In realtà su quest'ordine del giorno, che ha degli impegni ben definiti, noi ovviamente ci asterremo.

Che fine ha fatto il trenino? Il trenino all'epoca, quando feci il sopralluogo in quella zona, era ferrovecchio, lo erano le rotaie, lo era il trenino, lo erano alcune carrozze, quindi credo che questa sia stata la giusta motivazione per cui quella quelle strutture sono state cedute e sono in un altro contesto, in un altro ambito.

Ci sono altre possibilità in altre zone di montagna, hanno i trenini a cremagliera, hanno tutta una serie di cose che potrebbero essere utilizzate in quell'ambito lì, ma il problema serio è proprio la galleria.

Presidente - Ci sono altri interventi dei gruppi? Non vedo altre richieste d'intervento, mettiamo pertanto in votazione l'ordine del giorno. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 2

Favorevoli: 2

Astenuti: 32 (Aggravi, Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Brunod, Carrel, Chatrian, Cretier, Di Marco, Distort, Foudraz, Ganis, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lavy, Lucianaz, Malacrinò, Manfrin, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Perron, Planaz, Restano, Rosaire, Sammaritani, Sapinet e Testolin).

L'ordine del giorno non è approvato.

Con questo si concludono i lavori del Consiglio di questa mattina che riprenderanno alle ore 15:00.

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La seduta termina alle ore 13:17.