Oggetto del Consiglio n. 3816 del 23 luglio 2024 - Resoconto
OBJET N° 3816/XVI - Communications du Président du Conseil.
Bertin (Presidente) - Alla presenza di 33 Consiglieri, possiamo dare inizio ai lavori di oggi. Punto n. 1 all'ordine del giorno.
Il 10 luglio scorso, la Giunta ha presentato il Piano pluriennale 2024-2026 per lo sviluppo del sistema informativo regionale, il Piano è stato assegnato alla II Commissione.
La Conferenza dei Capigruppo, riunita venerdì, ha concordato di procedere alla trattazione abbinata delle interrogazioni iscritte ai punti 10 e 13 e delle interpellanze iscritte ai punti 56 e 58.
Inoltre, vi informo che nei giorni scorsi i Consigli regionali della Campania, dell'Emilia-Romagna e della Sardegna hanno trasmesso gli atti con i quali hanno approvato la richiesta di referendum abrogativo in materia di autonomia differenziata.
In ultimo, segnalo l'assenza dell'assessore Caveri impegnato nella giornata di Roma per motivi istituzionali.
Vi sono interventi? Consigliere Restano, a lei la parola.
Restano (GM) - Intervengo sulle sue comunicazioni e sull'assenza dell'assessore Caveri, che ci è stata comunicata solo ieri alle ore 16:19. Gli interrogativi su quest'assenza sono molti, perché oggi si tratta una norma importante che è stata da lei iscritta nel suppletivo proprio di ieri, che ci è stato trasmesso alle ore 14:19. Allora ci chiediamo se si fosse già a conoscenza di quest'assenza prima d'iscrivere il suppletivo, se si poteva fare altrimenti; per sfizio sono andato a vedermi gli impegni dell'Assessore che sono stati riportati sul sito della Regione e nella giornata di martedì non sono previsti impegni istituzionali, non sono previsti per mercoledì... Strano, perché è un Assessore molto attento alla comunicazione, e sapere ieri pomeriggio alle ore 16:18 della sua assenza, con conseguente richiesta di spostamento dell'ordine del giorno, che è appena stato iscritto, ci fa specie. Ci fa specie perché ci sentiamo trattati male e perché lei non ci tutela, Presidente, lei non svolge uno dei suoi ruoli principali.
Quando l'abbiamo votata, io ho riposto in lei tanta fiducia, pensavo in un miglioramento degli uffici, invece il legislativo è stato destrutturato. Confidavo in lei per tutti i valori che si porta appresso, che sono stati prontamente smentiti, e poi confidavo in lei, perché questo è un suo ruolo, per il rifacimento della legge elettorale; non ha mosso un dito, signor Presidente, eppure fa parte del programma!
Allora la domanda è questa: è lei che si fa gestire dagli Assessori, e quindi non svolge il suo ruolo, o ci sta prendendo sempre in giro? Delle due l'una, altre vie di fuga non ci sono. Gliel'ho già chiesto altre volte, per cortesia riprenda il Governo regionale, riprenda il presidente Testolin, se del caso, ma faccia funzionare bene questo Consiglio e cerchi di tutelare i compiti e le prerogative del Consiglio, perché fra due mesi non vorrei ritrovarmi in Via Losanna ...aver messo la marcia indietro a tutti gli effetti. Non so se voi colleghi siete mai stati negli uffici di Via Losanna, quando erano tutti ammassati lì, ecco, secondo me arriveremo a questo, ed è una triste vicenda, una triste strada quella che stiamo prendendo.
La pregherei quindi, Presidente, di intervenire sul punto, perché se era tanto urgente questa norma, l'Assessore competente doveva esserci.
Il Presidente Testolin non andava alla Conferenza delle Regioni per venire in Consiglio e io l'ho ripreso, se lo ricorda? Ecco, gradirei che su una norma così urgente, ritenuta così importante, l'Assessore avesse fatto uno sforzo.
Sarebbe interessante vedere a che ora ha prenotato il biglietto aereo.
Presidente - Collega Aggravi ne ha facoltà.
Aggravi (RV) - Sì, Presidente, per prendere atto della sua comunicazione, oggi ufficiale, dell'assenza dell'assessore Caveri, ricevuta - come ha detto il collega Restano - tramite WhatsApp ieri pomeriggio.
Noi ci siamo trovati venerdì con gli altri capigruppo per organizzare i lavori di un complesso ordine del giorno, in cui si è sedimentata, affastellata tutta una serie di leggi, che sono tutte sicuramente importanti e necessarie, perché sennò non sarebbero delle leggi del corpus normativo regionale.
In particolare, quella di cui parlava il collega che mi ha preceduto è una norma che ci è stata rappresentata informalmente dall'Assessore, in questo momento assente, già nel corso dello scorso Consiglio. Una norma che, di fatto, è arrivata in Commissione il 12 di luglio e ha avuto il suo parere il 18 di luglio, quindi un iter rapidissimo, un iter che non ha permesso tutta una serie di approfondimenti su una legge su cui pendono, tra l'altro, dei contenziosi in questo momento in capo ai Comuni, una legge che in parte va a sistemare una situazione che si era creata a fronte di un'altra legge che ha avuto lo stesso iter, che è la legge 30/2021, presentata il 9 settembre e che ha avuto il suo parere favorevole il 5 di ottobre, e nel mezzo c'erano dei Consigli.
Ci è stato rappresentato anche dall'Assessore, in audizione in Commissione, che questa rapidità non aveva consentito un esame puntuale e corretto e quindi oggi bisogna mettere mano a una legge che sta comunque creando delle problematiche, e la storia si ripete, questo è il vero problema.
Io non voglio tornare indietro a quando non è stato permesso a dei Presidenti o a degli Assessori di partecipare alle conferenze Stato-Regioni o a degli appuntamenti importanti, e non voglio neanche tornare a dire che in più di un'occasione le opposizioni hanno evitato di fare ostruzionismo in Commissione, che hanno evitato di alzare la polvere per cercare, giustamente, di lavorare e di portare a termine magari anche dei provvedimenti di legge che poi non abbiamo sostenuto o verso i quali eravamo contrari; è anche una questione di rispetto, perché comunque il lavoro di tutti va rispettato, e soprattutto io mi dico, e lo ripeto, che tempistiche di questo tipo, per leggi presentate come estremamente importanti (e che impongono un'attenzione particolare perché cambiano completamente le regole del gioco e possono anche comportare degli effetti non del tutto positivi) meritano attenzione, non che vengono buttate e devono essere passate, e poi magari si chiede l'inversione dell'ordine del giorno perché qualcuno è a fare chissà che cosa.
Io non voglio giudicare o concentrarmi sul perché di un'assenza o quant'altro, il Consiglio c'era e si sapeva. Che fosse un Consiglio complicato non l'hanno deciso le forze di opposizione, l'ha deciso chi ha portato avanti tutta una serie d'interventi normativi e di leggi, è responsabilità di chi porta avanti un provvedimento normativo essere presente quando questo viene discusso.
Io ritengo una situazione estremamente grave, mi appello anche a lei, Presidente, anche se ho meno speranze del collega Restano, perché tanto ormai ho capito come vengono gestite le cose... è anche vero che in parte lei oggi sconta anche colpe e scelte altrui che non dipendono totalmente da lei, però oggettivamente io mi chiedo se ogni volta bisogni arrivare a questo punto.
Le voglio ricordare, e lei se lo ricorderà benissimo, quello che è successo nel 2019, quando si è stati costretti a presentare una marea di emendamenti per fermare l'esame di leggi in fretta e furia che impegnavano notevolmente le finanze pubbliche.
Non l'abbiamo voluto fare perché siamo persone responsabili, non che non lo fossimo ieri, ma è stato fatto ed è stato anche criticato, però in quel momento abbiamo evitato di fare anche di peggio.
Chissà oggi che cosa non eviteremo.
Presidente - Consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Credo che quello a cui ci troviamo di fronte sia una mancanza di rispetto che ha pochi precedenti e che sostanzialmente ci dice che qualcuno vuole percorsi accelerati per le proprie leggi, leggi a cui magari intende dare anche un significato politico, e poi però queste leggi, dal percorso accelerato a cui si ritiene dover dare una priorità, non valgono nemmeno lo sforzo di essere presenti in aula quando queste poi vengono discusse ed eventualmente votate.
Lei, Presidente, ci ha detto - premetto che io non l'ho votata come Presidente del Consiglio, a differenza del collega Restano - che gli impegni che l'Assessore ha preso sono di natura istituzionale, allora io vorrei che questi impegni invece venissero dichiarati, perché questi impegni di natura istituzionale, se fossero impegni di questa natura, dovrebbero essere riassunti, come giustamente ha osservato il collega Restano, sul sito del Consiglio, eppure di questi impegni istituzionali non vi è traccia.
Allora sarebbe interessante capire qual è la natura di questi impegni istituzionali, qualcuno ha suggerito magari la necessaria ricerca di un nuovo segretario particolare, questo potrebbe essere magari un momento di ricerca, potrebbe invece essere momento - e ci auguriamo che non sia così - di una discesa da qualche parte, in qualche luogo, per una foto opportunity.
Saremmo molto delusi se sui canali social che sono propri dell'Assessore dovessimo vedere fotografie in luoghi simbolo che valgono la sua assenza all'interno di quest'aula, e che magari nel mettere a disposizione della sua maggioranza il fatto di dire: "Beh, voi tenete in stand-by le leggi, poi quando torno io a questo punto si discutono, perché senza di me non si può fare".
Io credo che quest'istituzione sia meglio di così, credo che quest'istituzione, oltre a essere stata violata rispetto a un percorso delle leggi che non ha fatto il suo giusto iter all'interno delle Commissioni, non vi sono stati il giusto esame e la giusta verifica soprattutto su una parte così tecnica... almeno la presenza di chi queste forzature le ha fatte sarebbe stata utile, invece questa presenza purtroppo non c'è.
Questa è una grave mancanza che vogliamo rimarcare e mi auguro, Presidente, che lei ci voglia chiarire quali sono le motivazioni dell'assenza, se l'impegno non è fra quelli istituzionali presenti sul sito.
Presidente - Consigliere Marquis.
Marquis (FI) - Mi unisco anche io alle parole che sono state espresse dai colleghi che mi hanno preceduto su quest'argomento, perché riteniamo che non sia una mera critica ma voglia essere la descrizione di uno stato di fatto che consideriamo non più tollerabile, ma non più tollerabile non nei nostri confronti, ma nel rispetto del buon funzionamento dei lavori dell'Aula e nel rispetto istituzionale.
Credo che mai come oggi sia svilito il ruolo del Consiglio, caro presidente Bertin, perché non è normale, non abbiamo mai visto nella storia recente della Valle d'Aosta degli atteggiamenti del genere: presentare e scaricare all'ultimo minuto dei disegni di legge senza poi la presenza dell'Assessore competente alla discussione in aula.
Riteniamo che sia irrispettoso e che questo metodo, non potersi confrontare con l'Assessore, nuoccia anche al buon funzionamento dei lavori e alla qualità della produzione legislativa.
È venuto giovedì in Commissione e, in fretta e furia, è stato dovuto dare un parere, perché è stato ritenuto che la legge dovesse essere sottoposta all'attenzione del Consiglio e non ci sarà nemmeno modo, durante il Consiglio, di potersi confrontare con l'Assessore competente nel dibattito. Questo crediamo che non vada bene, che lei debba fare una riflessione, caro Presidente Bertin, perché il Consiglio deve essere messo nella condizione di lavorare.
Così come colgo l'occasione per registrare che c'è un continuo impoverimento delle strutture del Consiglio: perderemo dell'altro personale qualificato da qui a breve, è vero che c'è scritto e che è stato detto che verrà sostituito, però intanto si perdono delle persone qualificate; questo sta avvenendo progressivamente da anni a questa parte, e presidente Bertin, non cogliamo da parte sua, che è sempre stato attento, quando lei occupava i ruoli dell'opposizione, al buon funzionamento del Consiglio regionale... le chiediamo ancora adesso di prendere in mano, ma veramente, questa questione, di prendersela a cuore, perché svilire la possibilità di lavorare ai Consiglieri regionali vuol dire svilire l'istituzione.
Noi siamo convinti che lei creda nell'istituzione e quindi bisogna fare qualcosa per cercare di mettere tutti quelli che sono in quest'aula nella condizione di poter dare al meglio il loro apporto.
Presidente - Consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Mi unisco alle considerazioni fatte dai colleghi, soprattutto rilevando che venerdì abbiamo fatto una Capigruppo proprio per definire i lavori di questo Consiglio, che sapevamo essere piuttosto impegnativo, accordandoci in qualche modo anche per poter scaricare leggi arrivate alla conclusione dell'iter solo ieri sera, in un clima credo anche di collaborazione che è sempre stato presentato da noi della minoranza.
Sotto questo punto di vista, in quella sede nessuno ci ha avvisato di un possibile impegno di martedì dell'assessore Caveri, oltretutto anche nella riunione informale avuta con lei ieri, non abbiamo ancora compreso gli impegni istituzionali, che naturalmente vorremmo conoscere.
Evidenzio, come già fatto dai colleghi che mi hanno preceduto, che anche per quello che riguarda il nostro gruppo vi sono leggi ferme in Commissione da oltre due anni, e direi non leggi di poco conto, perché una è la legge elettorale, ferma dal 26 aprile 2022, e un'altra è la legge contro le discriminazioni, che è ferma in Commissione dal 17 maggio 2022.
Rilevo anche quanto ha sottolineato il consigliere Marquis: purtroppo gli uffici del Consiglio regionale s'impoveriscono di giorno in giorno, abbiamo perso una risorsa non molto tempo fa - e ne avevamo discusso in questo Consiglio - e ne perderemo un'altra molto valida, soprattutto per quello che riguarda le nostre iniziative, nel breve periodo.
È vero, viene sostituita, ma sotto questo punto di vista molto probabilmente e difficilmente chi prenderà il suo posto, potrà in qualche modo avere le competenze acquisite proprio da questa dipendente in questi anni.
Le chiediamo quindi un'attenzione maggiore rispetto al ruolo del Consiglio regionale rispetto al ruolo delle Commissioni e rispetto agli uffici, che lei ben conosce perché anche lei è stato in opposizione, quindi sa bene l'importanza del personale degli uffici di Via Piave.
Sotto questo punto di vista chiediamo solo una maggior chiarezza per meglio comprendere: può esservi anche stata un'urgenza dell'ultimo minuto, ma sarebbe importante capirlo oggi, visto che anche nella riunione di venerdì nulla è stato detto.
Presidente - Consigliere Lucianaz ne ha facoltà.
Lucianaz (RV) - La ringrazio per la parola, Presidente, anche se terminerò il mio intervento con una critica nei suoi confronti.
Per una volta che non si parla di morti, volevo citare invece il Soccorso Alpino Valdostano e i militari della Guardia di Finanza, che fanno un servizio formidabile per salvare le vite e, tutti i giorni, rischiano nei crepacci, nei voli, sulle nostre montagne. Volevo iniziare quest'intervento proprio ringraziando loro che ogni giorno si prodigano a salvare vite e ad aiutare alpinisti.
Il mio intervento invece riguarda il collega Caveri, ora Assessore - impegnato a organizzare i preparativi per il presidente Mattarella - che, invece, ci ha passato in fretta e furia un disegno di legge in Commissione, in cui è previsto di esautorare totalmente le competenze dei Sindaci per quanto riguarda l'aspetto legato alla legge oggi in discussione; in più - come ben sa anche il Presidente di Commissione - avevo richiesto più volte audizioni, proprio per quanto riguarda in particolare l'aspetto sanitario e tecnico legato all'elettrosmog: non è stato permesso, anzi, non ho neppure ottenuto risposta.
Questa è la maggioranza regionale, questa è la mia accusa, mentre l'assessore Caveri si deve occupare di organizzare i ricevimenti.
Termino il mio discorso criticando lei, presidente Bertin, perché per l'ennesima volta mi tocca ritornare sull'Osservatorio della criminalità in quanto ho visto che sono stati organizzati - su indicazione del Presidente della Commissione, Lavevaz - degli incontri il 24 maggio e il 7 giugno scorso con i comandi della DIA, della Procura della Repubblica, con il Corpo Forestale, con il Questore e con i Carabinieri. Bene, noi della Commissione competente non ne sappiamo nulla, non abbiamo ricevuto una minima notizia né una riga sull'esito di questi incontri.
Come lei ben sa, siamo ancora in attesa della relazione annuale: doveva essere terminata a giugno e non ne sappiamo nulla, almeno io non ho ricevuto nulla.
In Commissione il presidente Lavevaz, che sollecito ogni volta, non ci dà una comunicazione, sebbene anche quest'argomento sia competenza della Commissione. Presidente Bertin, è una vergogna come lei sta gestendo quest'organismo.
Presidente - Consigliere Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Verrebbe da chiedersi se non dobbiamo cambiare l'articolo 1 dell'ordine del giorno in "Varie ed eventuali", perché abbiamo puntualmente l'occasione per fare tutta una serie di serie di dissertazioni.
Mi pare che l'argomento principe sia la coerenza del Presidente Bertin, del suo passato tra opposizione e maggioranza - e sul quale non entro - ma vorrei stare sull'argomento che ha occupato la gran parte gli interventi dei colleghi: posso anche capire, ma cercherei di ricondurre alla ragionevolezza questo confronto.
Abbiamo quattro giorni di Consiglio regionale, abbiamo una legge che è stata depositata e che è stata ritenuta urgente e che va a sbloccare dei lavori che sono necessari per poter infrastrutturare.
Ovvio che, anche nell'ora di confronto in Commissione, abbiamo avuto modo di parlare probabilmente il 20% della legge e l'80% su argomenti che erano indiretti, perché, ovviamente, quando si parla di telecomunicazione, si può parlare di tutto.
Una parte dei colleghi aveva sollevato il problema del parere del Co.re.Com. Il parere del Co.re.Com è arrivato. Era solo per dire che è giusto, per certi versi, evidenziare, ma se noi facessimo un'inversione dell'ordine del giorno e andassimo a discutere domani di questa legge, secondo voi creeremmo un vulnus all'assemblea?
Io- ma questo è un mio ragionamento e non mi permetto di giudicare le posizioni altrui - credo che sia ragionevole immaginare, anche perché noi abbiamo una legge di indubbia portata che si occuperà - la prima variazione - con degli articoli che riguardano anche gli interventi sugli eventi calamitosi che abbiamo avuto a Breuil-Cervinia, che abbiamo avuto a Cogne e che abbiamo avuto in diversi Comuni della Valle d'Aosta, quindi, senza voler necessariamente fare il pompiere e il paciere, credo che per certi versi siano giuste le osservazioni su alcuni argomenti, io posso anche condividerle, ma sul caso specifico chiederei - se il collega Restano chiede una Capigruppo - di poterne parlare all'interno della Capigruppo e di organizzare i lavori in modo tale da creare le condizioni affinché il dibattito avvenga nel modo più fattivo e completo.
Presidente - Ricordo soltanto che, purtroppo, la giornata di oggi in realtà non era prevista come Consiglio regionale, pertanto è stato deciso soltanto venerdì che oggi ci sarebbe stato il Consiglio e l'assessore Caveri, nel tempo restante, ha cercato di spostare l'appuntamento in un'altra data; purtroppo non è stato possibile da quanto è stato riferito, pertanto ci siamo trovati in questa condizione, che non è voluta ma ci sono le circostanze oggettive che hanno portato a quest'aspetto.
Poi capisco, per certi versi, il fastidio della minoranza, ma immagino che nessuno volesse né fare uno sgarbo né altro a nessuno.
Per il resto - il consigliere Lucianaz è un po' fuori tema - l'Osservatorio farà una relazione a fine settembre, che comprenderà anche gli incontri avuti con le Forze dell'Ordine e verrà trasmesso, come previsto, alla I Commissione che potrà fare le proprie valutazioni.
Il consigliere Aggravi per mozione d'ordine. A lei la parola.
Aggravi (RV) - Se posso, per giusto dovere di cronaca, perché non vorrei che si confondessero i piani: io apprezzo sempre i giusti interventi difensivi del collega Marguerettaz, ma sul tema nessuno ha contestato la materia della legge, e lo dico perché, in Commissione, ho chiesto all'Assessore e a chi è intervenuto che cosa sarebbe successo con l'applicazione della legge - ovvero, riguardo ai contenziosi che oggi ci sono tra i Comuni e il noto operatore della fibra - nel momento in cui la responsabilità passasse dai Comuni alla Regione; che cosa succederebbe a quei contenziosi?
Io sto ancora aspettando la risposta, forse è andato a cercarla a Roma, sono ben contento, però oggi non l'abbiamo avuta, come non abbiamo avuto risposte anche su altro.
Ci fossero quindi state le risposte e non si fossero fatte le cose di fretta - come al solito ogni tanto succede - forse oggi si sarebbe affrontato in modo diverso questo inizio Consiglio, e lo diciamo a livello di metodo, perché - ripeto - venerdì c'era anche lei e nessuno sapeva nulla.
È vero, abbiamo aggiunto una giornata, il martedì, e anche la mattina di venerdì, e sicuramente gli impegni istituzionali degli Assessori vengono prima anche di quelli degli altri Consiglieri, però devo anche dire che l'opposizione si è strozzata una giornata per presentare delle iniziative ulteriori sui cinque provvedimenti di legge del giorno successivo.
Ognuno quindi ha avuto un più e un meno, è una questione di metodo e di rispetto.
Sinceramente, siccome ci è stata chiesta rapidità per questa legge, ci poteva essere chiesta dallo stesso interessato un altro modo di affrontarla e magari potevano anche esserci le risposte alle domande che sono state poste.
Presidente - Consigliere Aggravi, è una mozione d'ordine?
Aggravi (RV) - Chiedo anche la riunione dei Capigruppo, a questo punto.
Presidente - Sospendiamo per la riunione dei Capigruppo. Il Consiglio è sospeso.
La seduta è sospesa dalle ore 09:41 alle ore 09:50.
Bertin (Presidente) - Riprendiamo dopo una breve riunione della Capigruppo. Si procede con l'ordine del giorno e riprendiamo i lavori dal punto precedente. Consigliere Lavy, siamo sulle comunicazioni, punto n. 1, a lei la parola.
Lavy (LEGA VDA) - Credevo che avrebbe potuto farlo lei in apertura, ma penso che siano doverose due parole per ricordare Silvio Rollandin, scomparso sabato scorso. Era uno dei più importanti conoscitori delle consorterie valdostane, vicepresidente dell'Associazione Réseau des Consorteries e segretario comunale di Ayas per 30 anni. Prese le difese delle Consorterie di fronte al Commissariato degli usi civici del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, diede un contributo fondamentale per la predisposizione della legge del 1973 e la legge del 2022 appunto sulle Consorterie approvata da questo Consiglio regionale.
Aveva partecipato alle audizioni, aveva voluto anche conoscere me personalmente dopo il dibattito dalla legge in aula, perché aveva molto apprezzato il mio intervento. Mi ero recato diverse volte a casa sua, anche ad Antagnod, e le chiacchierate con lui erano veramente molto costruttive e ci sarebbero stati ancora tanti temi di cui trattare con una persona così, che lascerà veramente un vuoto molto importante, una mancanza molto importante.
Senza di lui probabilmente oggi non considereremmo le consorterie come enti attuali e da rilanciare ma come enti del passato.
Ci lascia un pilastro nelle consorterie valdostane di Ayas e della cultura della nostra terra. A no revére, Silvio.
Presidente - Era previsto un intervento su questo, peraltro lo stesso consigliere Marquis aveva chiesto la parola sulla stessa cosa, per cui a lei la parola, consigliere Marquis.
Marquis (FI) - Vorrei anche io ricordare oggi in aula l'amico Silvio Rollandin, nato e cresciuto ad Ayas, che ci ha lasciato in questi giorni e che, proprio in queste ore, riceverà l'ultimo saluto dalla comunità di Ayas in quel di Antagnod.
Silvio era un fiero Ayassin che ho avuto modo di conoscere, di frequentare e di stimare, un uomo di grande cultura che ha dato molto alla sua comunità.
Laureato in economia, profondo conoscitore del suo territorio, della comunità di Ayas, un uomo di montagna, schivo, un uomo moderato e di centro, schietto, onesto e di grande arguzia.
È stato segretario comunale per trent'anni nella sua comunità, vicesindaco, consigliere di opposizione, revisore dei conti della Monterosa Sky, in ultimo presidente di Réseau des Consorteries e, proprio nel 2021 pubblicò il suo libro "Les Consorteries d'Ayas".
Ricordo ancora quando, fresco di stampa il libro, passò a casa mia per omaggiarmi di una copia: fu un momento emozionante, anche perché ci confrontammo sulla tematica delle consorterie.
Voglio riprendere un passaggio della prefazione del libro, quando dice: "Sono stato convinto, su sollecitazione dell'AVAS, a pubblicare questo libro prima che si faccia notte, perché non si perda nella memoria quest'istituzione" e proprio in questa prefazione ricorda tutta una serie di passaggi e tutti coloro che si sono adoperati per affermare le Consorterie e il loro riconoscimento; cita tutti i nomi e dice: "Se esistesse un albo, questi sarebbero tutti "Amis des Consorteries".
Io credo che, se esistesse un albo degli amici delle Consorterie, Silvio Rollandin dovrebbe essere Presidente onorario per tutto quello che ha dato, per questi riconoscimenti che credo che abbiano un grosso significato e che verranno apprezzati nel tempo.
In questo momento, che è il momento del dolore, credo che sia stato intrapreso l'ultimo viaggio, e l'ha intrapreso con le tsôque d'Ayas ai piedi, come avveniva in tutti i giorni che lo si vedeva con i sabot, proprio per rafforzare il legame che aveva con la sua terra e con il suo territorio.
In questo momento, non possiamo che unirci al dolore della famiglia, della moglie Maria Silvia, delle figlie Solange e Annie e del fratello René. Grazie Silvio, ciao.
Presidente - Consigliera Minelli ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Mi unisco brevemente al ricordo di Silvio Rollandin, una persona che personalmente ho potuto conoscere soltanto un paio di anni fa, quando abbiamo lavorato in Consiglio sulla legge che riguarda le Consorterie; prima avevo sentito parlare di lui, in particolare come segretario comunale, collega di mio marito, che faceva riferimento spesso a lui come persona estremamente competente e sempre disponibile per un consiglio.
Poi, quando l'ho conosciuto, ho avuto modo di apprezzare la sua grande competenza per quello che riguarda la conoscenza della storia e delle tradizioni di Ayas, e, in particolare, delle Consorterie, ma soprattutto di apprezzare la passione con cui ci ha raccontato, quando è stato audito in Commissione, il suo pensiero riguardo all'importanza di difendere questi beni comuni che rischiano appunto di essere fagocitati dalla notte e dal tempo.
Nel 2018 ha avuto la soddisfazione di pubblicare il suo libro "Le Consorterie di Ayas e altri frammenti di storia locale", di cui era molto fiero e direi giustamente molto fiero.
Le conversazioni che ho potuto avere con lui in quel periodo sono state per me illuminanti e lo ringrazio ancora adesso della disponibilità.
Alla signora Cugnod, alle figlie, le nostre condoglianze.
Presidente - Assessore Marzi, ne ha facoltà.
Marzi (SA) - Naturalmente le prime parole nel ricordo di Silvio Rollandin vanno a tutti i colleghi che, in maniera assolutamente spontanea e a titolo personale, hanno voluto ricordare una persona centrale nella vita politica e amministrativa della Valle d'Aosta, tra l'altro non soltanto come amministratore e come uomo di diritto nel suo precedente ruolo di segretario, ma anche e soprattutto, come richiamato dal collega Marquis, come uomo di territorio.
Quale capogruppo della Stella Alpina, e attualmente unico membro del movimento, a me invece spetta ricordare Silvio per il ruolo centrale che ha sempre avuto all'interno del movimento e la sua maniera di fare politica all'interno del coordinamento regionale della Stella Alpina - e da sempre in quanto da sempre presente, fin dalla fondazione, nella Stella Alpina stessa, con un passato VDP - è il rappresentare la stessa maniera di ragionare e di agire.
Silvio era persona sempre, a ogni riunione del partito, presente in maniera seria e silenziosa in tutte le scelte più importanti di Stella Alpina, scelte che tutti i movimenti politici incontrano lungo la vita, e, come è stato richiamato, aveva lo stesso modo di agire anche in movimento, nel senso che era prima abituato a usare le orecchie, ad ascoltare quello che il dibattito portava, e poi - per chi si ricorda le riunioni - in fondo, quando il dibattito aveva espresso in alcuni casi anche in maniera più accesa tutta una serie di posizioni, alzava la mano in maniera pacata - anche ultimamente, purtroppo a distanza negli ultimi mesi - ed esprimeva la sua opinione; sua opinione che non soltanto nel modo di agire e nel modo di comportarsi tendeva poi sempre a essere anche una sorta di sintesi e a essere tra quelle più udite.
Per cui, come Stella Alpina, come movimento (che da quando purtroppo l'altro giorno è arrivata questa notizia, domenica, ha rappresentato in tutte le sue forme la massima forma di condoglianze alla famiglia), noi ringraziamo tutti e vogliamo assolutamente ricordare Silvio Rollandin, non soltanto per quello che ha fatto, ha detto e ha rappresentato, ma anche per il suo modo estremamente pacato e serio di portare un ricordo della politica, dell'amministrazione e del territorio, con un profondo senso di responsabilità nei confronti della sua assolutamente amata Valle d'Aosta.
Presidente - Consigliere Restano, brevemente.
Restano (GM) - Mi unisco anche io al ricordo di Silvio Rollandin e alle condoglianze rivolte alla sua famiglia, alle sue figlie. É già stato detto tutto sul suo percorso, voglio solamente ricordare la sua immensa disponibilità nei confronti della collettività e degli interlocutori politici, di qualunque appartenenza, che si sono rivolti a lui nel tempo: potevano confrontarsi liberamente e fare tesoro del suo percorso formativo e professionale, della sua esperienza, della sua enorme e profonda conoscenza del territorio e, soprattutto, di quell'attaccamento al territorio, alla sua vallata, ma soprattutto alle tradizioni della Valle d'Aosta.
È stato importante e arricchente confrontarsi con lui.
Presidente - Consigliere Cretier, ne ha facoltà.
Cretier (FP-PD) - Silvio l'ho conosciuto e apprezzato, sia qui in audizione che privatamente; avevamo una visione politica diversa, ma uniti a sostegno della montagna e delle Consorterie, soprattutto dei beni comuni.
I suoi scritti lasciano il segno, come le sue parole. Una diversità di visione, ma ha sempre apprezzato - e me l'ha dimostrato - l'atto legislativo sulle Consorterie con il testo di legge che abbiamo approvato.
Come gruppo, presentiamo le nostre condoglianze alla famiglia.