Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3763 del 20 giugno 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3763/XVI - Interpellanza: "Situazione strutturale del ponte di Issogne e intendimenti per la completa apertura al traffico".

Bertin (Presidente) - Punto n. 38. Consigliere Ganis, a lei la parola.

Ganis (LEGA VDA) - Quest' iniziativa ha come finalità conoscere lo stato attuale del ponte d'Issogne, visto che ancora oggi persiste una limitazione della carreggiata, provocando così una serie di difficoltà per tutti i veicoli che lo transitano e lo attraversano.

Ricordo che il traffico è limitato ai mezzi pesanti fino a 44 tonnellate; una limitazione resa necessaria a seguito di un intervento di manutenzione che ha consentito di innalzare la portata da 3,5 tonnellate a 44 tonnellate.

Vorrei fare un breve inciso storico tecnico: il ponte d'Issogne fu realizzato nel lontano 1935, prima del rifacimento ricordo che la struttura del ponte era caratterizzata da piloni di sostegno in muratura e in legno.

Oggi invece il ponte è caratterizzato da una struttura in cemento armato, come spesso venivano realizzati tra gli anni 30 e gli anni 60, con travi di cemento armato e uniti in un punto chiamato punto di Gerber o sella di Gerber.

Ma cos'è questa sella di Gerber? Mi sono informato: vengono ridotte le profondità di un'estremità di una trave, andando così a formare, in corrispondenza della stessa, una sporgenza; questa soluzione permette l'incastro tra due travi in cemento.

Nonostante questa tecnica fosse all'epoca molto diffusa, negli anni è stato riconosciuto che questi giunti rappresentano un grande problema strutturale, soprattutto con il passare degli anni, infatti sono proprio questi supporti a destare maggiormente preoccupazione e attenzione.

Tornando all'iniziativa, ricordo che il nostro gruppo aveva presentato un'interpellanza avente come oggetto: "Risoluzioni delle criticità strutturali del ponte di Issogne, al fine di riaprire la viabilità al traffico pesante", mettendo in evidenza questa problematica.

Allora il transito lungo il ponte fu limitato ai mezzi pesanti oltre le 3,5 tonnellate, al fine di svolgere gli interventi utili e necessari a ripristinare il transito senza limiti di carico.

Interventi, come l'ex Assessore evidenziava, resi necessari dopo un'azione ispettiva a livello regionale su tutti i 337 ponti di competenza regionale, in seguito al tragico evento che ha coinvolto il ponte Morandi.

Il ponte d'Issogne in questi ultimi anni è stato oggetto di una serie di lavori di manutenzione e di controlli, come ho già evidenziato. Oggi la struttura è monitorata mediante un sistema digitale di raccolta dati.

Tenuto conto della situazione attuale; ricordate le parole dell'Assessore alle opere pubbliche, ambiente e territorio, che si prevede nel 2024 l'affido della progettazione sulla base dei dati acquisiti nel corrente anno dal sistema di monitoraggio installato sul pontex, al fine d'individuare gli interventi necessari ad assicurare la piena funzionalità del manufatto, senza limitazioni e conseguentemente la stima dei rivestimenti e dei tempi; evidenziato che il problema persiste; tenuto conto che esiste una criticità segnalata dalla popolazione e ricordato che il tempo trascorre velocemente, siamo già a metà anno, s'interpella il Governo regionale per conoscere lo stato attuale del ponte d'Issogne dopo il monitoraggio effettuato per tutta la durata dell'anno 2023, e mi permetta, io aggiungerei anche 2024, forse c'è stata una dimenticanza da parte mia.

Si chiede inoltre "Se in vista di dati acquisiti occorrono ulteriori interventi al fine di garantire e assicurare la piena funzionalità del ponte" e "Quando si intende assicurare la completa apertura al traffico dell'infrastruttura".

Presidente - Risponde l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Grazie, collega Ganis, che con quest'iniziativa permette di fare un aggiornamento rispetto a quella precedente del luglio del 2023, aggiornamento che faremo anche sui vari, diversi e numerosi interventi sulle viabilità e sui ponti della regione che sicuramente, soprattutto nell'ultimo periodo, non sono mancati, anche nella notte appena trascorsa, ma ne parleremo.

A seguito di un primo intervento di manutenzione, eseguito alla fine del 2022, come lei ha ricordato in premessa, la portata del ponte d'Issogne sulla Dora Baltea era stata innalzata dalle 3,5 alle 44 tonnellate, con un restringimento della carreggiata e l'istituzione di un senso unico alternato a vista.

Quest'intervento ha permesso di ripristinare il naturale e diretto percorso, anche ai mezzi pesanti e al trasporto pubblico, verso il Comune d'Issogne.

A partire dall'ultimazione dei lavori sopracitati, il ponte è monitorato mediante un sistema di controllo continuo digitale con gestione remota dei dati per spostamenti, deformazione e carichi.

A oggi non sono state segnalate delle anomalie relative alla transitabilità del manufatto e si fa presente che non risulta necessario eseguire ulteriori interventi sul ponte nel breve periodo, al fine appunto di mantenere le condizioni attuali di esercizio dell'opera d'arte.

Si fa presente inoltre che i dati acquisiti dal sistema di monitoraggio - tenuto conto della tipologia della struttura del ponte: tre arcate con archi in calcestruzzo armato e porzione intermedia dell'impalcato appoggiato su selle Gerber - sono necessari al fine di conoscere nel dettaglio il comportamento del manufatto.

Questi elementi, che erano già stati illustrati nel corso della precedente analoga iniziativa, vengono di fatto confermati, così come per quanto riguarda la previsione dei tempi, tenuto conto che la struttura competente in materia di viabilità è stata particolarmente impegnata nei mesi scorsi, oltre che dagli eventi programmati e in corso, dall'esecuzione degli interventi urgenti di ripristino della viabilità a seguito di eventi franosi e valanghivi, in particolar modo nelle strade regionali di Gressoney, nella strada n. 1 di Perloz, nella strada di Champorcher in località Pont-Boset; quindi vari eventi che hanno interessato la rete viaria regionale. Anche questa notte abbiamo un problema su una regionale, sulla strada di Rhêmes.

Si presume di riuscire ad avviare alla fine del corrente anno le attività finalizzate all'affidamento della progettazione sulla base dei dati acquisiti nel periodo 2023 e 2024 dal sistema di monitoraggio installato sul ponte, al fine d'individuare gli interventi necessari (e di assicurare la piena funzionalità del manufatto senza limitazioni), la stima degli investimenti e dei tempi.

Colgo l'occasione per aggiornarla sulla programmazione e sullo stato dei lavori di progettazione che la struttura regionale competente ha avviato nei seguenti interventi su ponti e viadotti presenti lungo la rete viaria classificata regionale, per un importo complessivo di 11 milioni e 200 mila euro.

Brevemente: i lavori di rifacimento del Ponte di Chevril, strada 47 di Cogne nel Comune di Aymavilles; lavoro di risanamento del ponte sulla Dora Baltea, strada regionale 10 nel Comune di Pontey; lavori di risanamento, che procedono regolarmente, sul ponte della Dora Baltea strada regionale 15 tra i Comuni di Quart e Brissogne; lavori di sistemazione della strada regionale 25 di Valgrisenche, in corrispondenza del ponte sulla Dora di Valgrisenche nel Comune di Arvier; lavori di risanamento del viadotto al chilometro 8 della strada regionale 2 nel Comune di Pontboset.

Segnalo poi che nel periodo 2024-2025 saranno avviati anche i cantieri per i seguenti interventi, per un importo complessivo di 11.890.000 euro. Nello specifico: lavori di risanamento del ponte sulla Dora Baltea sulla strada regionale n. 2 di Champorcher nel Comune di Hône; lavori di risanamento sul ponte della regionale 26 nel Comune di Avise; risanamento del viadotto sulla regionale n. 23 all'interno del Comune di Villeneuve; manutenzioni straordinarie al ponte nella strada regionale 44 al chilometro 8 nella Valle del Lys nel Comune di Lillanes; ripristino del ponte Fabrique al km 6 della strada regionale 28 di Bionaz nel Comune di Valpelline; lavori di consolidamento del corpo stradale al km 21 nella strada regionale 46 in località Le Gouffre-des-Busserailles nel Comune di Valtournenche e i lavori di risanamento degli sbalzi posti tra il km 1 e il km 1.4 e 1.850 della strada regionale n. 2 di Champorcher.

Sono inoltre in corso anche le seguenti progettazioni di prossima approvazione: il risanamento del ponte in località Carrè nel Comune di Rhêmes-Notre-Dame strada regionale 24; manutenzione straordinaria del viadotto Desvies sulla regionale 46 di Valtournenche in Comune di Antey-Saint-André e infine il ripristino del ponte al km 7 sulla strada regionale n. 8 di La Magdeleine.

Vorrei sottolineare anche il raccordo, in collaborazione con l'Assessorato competente, del coordinamento dei lavori sulla rete viaria con i lavori previsti per l'elettrificazione della linea ferroviaria, in modo da ottimizzare tempistiche e ridurre al minimo le limitazioni al transito e dove si va a operare. Un lavoro che stiamo portando avanti con il collega Bertschy al fine di contenere i disagi per i cittadini.

Presidente - Replica il consigliere Ganis.

Ganis (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per la risposta e per aver rappresentato la situazione attuale del ponte d'Issogne, oltre ad aver fatto un excursus su tutte le altre infrastrutture regionali.

Lei ci ha detto che non esistono problematiche al momento e che il ponte non necessita di lavori nell'immediato.

I controlli vanno eseguiti, come ha detto lei, perché la criticità riguarda le selle di Gerber, sono proprio queste a destare maggiormente preoccupazione.

Mi conferma, Assessore, che il monitoraggio continuerà e, di conseguenza, anche la restrizione della carreggiata? Si? Grazie.

Ho potuto constatare che nel 2020 l'Assemblea generale del Consiglio superiore dei lavori pubblici ha approvato delle nuove linee guida per la classificazione e gestione del rischio e per il monitoraggio dei ponti esistenti, classificando purtroppo le selle di Gerber come elementi critici, perché sono proprio queste che caratterizzano il degrado dei ponti in cemento armato. Questi elementi quindi presentano delle problematiche strutturali legate anche a problemi di corrosioni dovute alle infiltrazioni d'acqua, ma non solo: bisogna anche considerare che oggi i carichi stradali sono aumentati rispetto al passato. Per questa problematica esistono anche delle soluzioni, non sono io a dirle, nel senso che esistono dei rinforzi di metallo per le selle di Gerber, oppure - e questa è una pratica già diffusa in altre località, come sul ponte della strada provinciale n. 87 della provincia di Brescia - l'introduzione di sistemi di ancoraggio meccanici o chimici, queste sono delle possibili soluzioni al problema.

Detto questo, occorre veramente trovare un domani una soluzione, bisogna lavorare, come ha detto lei, sulla prevenzione e investire le risorse regionali per la manutenzione delle nostre infrastrutture esistenti e, chissà, magari anche per quelle nuove.

Ci auguriamo a questo punto che il ponte di Issogne venga riaperto completamente al traffico stradale.