Oggetto del Consiglio n. 3760 del 20 giugno 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3760/XVI - Interpellanza: "Sviluppo della produzione di energia elettrica da fotovoltaico con particolare riferimento al ruolo delle comunità energetiche rinnovabili".
Bertin (Presidente) - Punto n. 35. Si è prenotata la consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Con quest'interpellanza abbiamo voluto nuovamente riportare l'attenzione su questioni che riteniamo di enorme rilevanza, quali sono quelle dei cambiamenti climatici determinati dalle emissioni inquinanti e climalteranti, della necessità di una transizione ecologica ed energetica e degli obiettivi che ci siamo dati tempo fa con l'ordine del giorno sul fossil fuel free e, più recentemente, con il PEAR, il Piano energetico ambientale regionale.
Un insieme di questioni su cui abbiamo ora l'opportunità di fare un buon passo avanti, utilizzando lo strumento delle comunità di energia rinnovabile e i contributi e le incentivazioni statali che sostengono il progetto CER e i gruppi di autoconsumo.
Nella premessa dell'interpellanza, partiamo ancora una volta dall'ordine del giorno del 18 dicembre 2018, approvato all'unanimità dal Consiglio regionale, che ha affermato appunto l'obiettivo di perseguire una Valle d'Aosta fossil fuel free entro il 2040; un obiettivo chiaro e una tempistica sicuramente sfidante ma realistica.
Quell'ordine del giorno però non è stato il prodotto di un colpo di mano, di una manina verde che magari ha colto di sorpresa e alla sprovvista il Consiglio.
Il primo firmatario di quel testo sul fossil fuel free era il consigliere regionale dell'Union Valdôtaine Farcoz, che ora è da pochi giorni Presidente non soltanto dell'Union Valdôtaine, ma di quella che, con indubbia enfasi, avevate definito la "Réunion di tutte le forze autonomiste valdostane" ma che, come mi ha ricordato ieri il presidente Testolin, non è completata, è in itinere e di cui vedremo gli sviluppi.
Speriamo comunque sinceramente che utilizzando il suo nuovo ruolo il neopresidente unionista non si dimentichi di quell'importante iniziativa consiliare che noi avevamo sostenuto e che solleciti con vigore la sua maggioranza a procedere speditamente sulla strada del fossil fuel free, perché dal 2018 sono passati, come sappiamo, ben cinque anni, anzi, di più, arriveremo poi a 6, e di strada verso il fossil fuel free in questo tempo non se n'è fatta molta.
Il percorso per raggiungere l'obiettivo è stato delineato nella Road Map per una Valle d'Aosta fossil fuel free al 2040, approvato con una deliberazione che il 22 febbraio del 2021 ho avuto l'onore e il piacere di portare all'approvazione della Giunta regionale.
A questi due atti si è poi recentemente aggiunto il PEAR Valle d'Aosta con orizzonte 2030, che ribadisce l'obiettivo della decarbonizzazione della nostra regione entro quella data, anche se - e l'abbiamo detto in fase di discussione del documento - a nostro avviso dovevano esserci indicate delle azioni più incisive e coraggiose, però quest'obiettivo è ribadito anche nel PEAR.
Per attuare concretamente la decarbonizzazione della nostra regione, per noi occorre innanzitutto fare due cose, poi ce ne sono anche altre, ma innanzitutto fare due cose: in primo luogo incrementare l'utilizzo sul territorio regionale dell'energia prodotta dalle trentadue centrali idroelettriche gestite da CVA.
Oggi circa il 70% della produzione viene esportata, il 67%, e siamo al paradosso che le aziende valdostane, cito fra tutte la Cogne, acquistano energia elettrica non dalla CVA ma da altre aziende esterne al territorio regionale. Questa è una contraddizione che avevamo già segnalato ma su cui non ci sono interventi.
Poi c'è un secondo aspetto, perché, oltre a utilizzare di più qui in Valle d'Aosta l'energia idroelettrica prodotta in regione, per la decarbonizzazione occorre moltiplicare la produzione di altre fonti di energia rinnovabile, in particolare del solare, tramite il fotovoltaico.
Sappiamo che la domanda di energia elettrica è elevata - e neppure l'utilizzo in Valle d'Aosta di tutta la produzione idroelettrica sarebbe sufficiente a coprire l'intero fabbisogno - e che attualmente la produzione da fotovoltaico nella nostra regione si limita a circa il 2% della produzione elettrica totale regionale.
Il PEAR, approvato il 7 marzo del 2024, ha indicato una potenzialità di produzione di energia di ben 400 MW tramite l'installazione d'impianti fotovoltaici sulle coperture.
Lo scenario di piano del PEAR prevede che la produzione di energia da impianti fotovoltaici passi nel giro di sei anni dagli attuali 30 gigawatt/ora a 200 gigawatt/ora, con un incremento del 600%, così almeno sta scritto a pagina 216 della relazione tecnico illustrativa del PEAR.
È un obiettivo ambizioso, ma ora, come comunità valdostana, come Regione, come Enti locali, come cittadini e imprese, abbiamo un'opportunità importante per perseguire e centrare quest'obiettivo, ed è un'opportunità che ha un nome, si tratta delle comunità di energia rinnovabile.
La normativa nazionale sulle CER e i contributi e le incentivazioni che sono previsti sono un'occasione importante per lo sviluppo della produzione di energia elettrica da fotovoltaico anche in Valle d'Aosta, dobbiamo usare appieno l'opportunità offerta dai contributi del PNRR e dagli incentivi del GSE.
La normativa sulle CER consente a tutta la popolazione valdostana di essere parte attiva di una comunità di energia rinnovabile, o come prosumer, o come produttore, o come consumatore di energia, e nel momento in cui fa parte di una comunità di energia rinnovabile, ogni soggetto - che sia un cittadino, un ente pubblico, un'azienda, una parrocchia - può avere dei contributi importanti per gli investimenti, cioè per l'acquisto e la posa dei pannelli fotovoltaici e può concorrere ad avere un incentivo su quello che consuma.
Tutti i nuclei familiari della Valle d'Aosta possono o potrebbero, o - meglio ancora, secondo me, dovrebbero - far parte di una CER; tutti i cittadini, tutte le imprese, la Regione, i Comuni, le parrocchie.
Noi, è vero, siamo una piccolissima regione con pochi abitanti, con un piccolo territorio variegato e complesso, ma forse proprio perché siamo una realtà in qualche modo piccola, si può fare una cosa in grande, però - secondo noi - la Regione deve essere parte attiva e soprattutto parte trainante.
L'interpello quindi che facciamo - che poi per certi versi è un po' un riprendere cose che abbiamo già chiesto precedentemente, ma lo ripetiamo - è allo scopo di conoscere "Quali azioni specifiche la Regione Valle d'Aosta abbia messo in campo, o intenda mettere in campo, per raggiungere l'obiettivo indicato dal PEAR di una produzione annua di 200 gigawatt/ora (è saltato il dato nella mia domanda, ma era nelle pagine del PER) di energia da fotovoltaico entro il 2030, cioè fra sei anni"; "Quale ruolo s'intenda affidare al movimento delle CER per lo sviluppo della produzione di fotovoltaico in Valle d'Aosta e per il raggiungimento dell'obiettivo dei 200 gigawatt/ora annui"; "A che punto sia l'elaborazione del progetto CER in Valle d'Aosta e, in particolare, se ci si sia poi indirizzati verso l'opzione di una grande CER territoriale di dimensione regionale, con la partecipazione dei Comuni di cui avevamo parlato"; "Quando s'immagina di depositare al portale del GSE le richieste di contributi per CER promosse da enti pubblici della Valle d'Aosta".
Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.
Bertschy (AV-VdA Unie) - Proverò, anche in quest'iniziativa, a portare l'attività dell'Assessorato, del Governo, ma direi della maggioranza tutta, visto che poi è stato fatto un passaggio anche di tipo politico ricordando il collega Farcoz nella sua qualità di Consigliere e identificandolo nel suo nuovo ruolo di Presidente dell'Union Valdôtaine: le posso assicurare che temi ambientali, energetici e le transizioni che stiamo governando saranno parte importante della visione politica del movimento e della nostra attività in qualità di eletti, quindi nessuna intenzione di non occuparci di questi temi, anzi, ci sarà un forte rilancio, proprio perché il territorio, l'ambiente e la crescita della comunità in termini economici, sociali e culturali sono parte integrante di una visione politica che guarda al futuro e che guarda soprattutto a un futuro sostenibile.
Lei ricordava la Road Map fossil fuel free, amo di più pensare alla Road Map fossil fuel free all'interno della strategia del Piano energetico, perché direi che quel programma, che ha avuto una lunga discussione in Consiglio regionale, quella strategia oggi è diventata un piano sul quale misurarci nei prossimi anni e sul quale si misureranno poi i Governi che succederanno ai nostri, perché è un documento ufficiale del Consiglio regionale, che ha dato delle indicazioni forti ma soprattutto, come lei ha ricordato, numeri da provare a raggiungere, cercando di sviluppare leggi e azioni concrete.
La visione con la quale accompagniamo il Piano energetico è una visione che deve coinvolgere la comunità e non isolare le istituzioni, non sarà il pubblico che potrà raggiungere quegli obiettivi se non riuscirà a rendere credibili quegli obiettivi all'interno della comunità; l'abbiamo detto più volte: sarà fondamentale poter lavorare con i cittadini, con le imprese, poter spiegare a livello comunicativo ma sensibilizzare le persone a sostenere nella vita di tutti i giorni e nei programmi d'investimento l'opportunità di lavorare per raggiungere questi obiettivi, e in questa prima fase di attività del PEAR è quello che abbiamo cominciato a fare, inoltre nell'autunno ci sarà un'intensificazione del lavoro di sensibilizzazione e di promozione del Piano energetico ambientale regionale nella comunità.
Rispetto a quei piani, come ente pubblico dobbiamo mettere a disposizione delle risorse che a volte possono essere complementari a quelle nazionali, a volte possono essere sostitutive di programmi che non possono essere sviluppati con l'attenzione che si deve dare al nostro territorio e a volte, appunto, saranno sperimentali per raggiungere obiettivi che abbiamo definito.
Nella sostenibilità ci sono tanti aspetti: la produzione di maggiori energie rinnovabili, la riduzione dei consumi ma anche l'utilizzo differente delle energie e, a volte, dei modelli che fino a oggi abbiamo adottato.
Le domande, sono domande alle quali abbiamo dato più volte risposte; lei ci chiede "Quali azioni specifiche la Regione Valle d'Aosta ha messo in campo e intende mettere in campo per raggiungere l'obiettivo indicato dal PEAR di una produzione di gigawatt/ore di energia al fotovoltaico entro il 2030".
Non esiste una misura "Fotovoltaico", esistono delle misure che possono dare - anche coll'implementazione del fotovoltaico, all'interno di un'implementazione delle energie rinnovabili - la possibilità di essere o finanziato o sostenuto. Ricordo che nell'ultimo assestamento abbiamo messo 8 milioni di euro sulla misura della legge 13/2015 per quanto riguarda i finanziamenti per l'edilizia residenziale per l'efficientamento energetico; anche lì ci sarà del possibile fotovoltaico.
Abbiamo discusso a lungo ancora in questi giorni con le altre Regioni - è presente il collega Sapinet che ha rappresentato gli Assessori che hanno delega sull'ambiente, stessa cosa vale per l'assessore Carrel per quello che riguarda l'agricoltura - e c'è una forte discussione a livello nazionale sul tema delle aree idonee, ci sono territori che stanno facendo fatica a contenere lo sviluppo di certi progetti che riguardano il fotovoltaico e altri che stanno, come noi, ragionando su come poter introdurre in termini di energie la possibilità di aumentare le FER ma, allo stesso tempo, come lavorare in termini paesaggistici per creare tutto questo in una dimensione armoniosa sul nostro territorio.
Abbiamo da poco - e lo approveremo definitivamente il primo luglio - approvato un bando di 5 milioni di euro, rifinanziabile per quello che riguarda l'efficientamento del patrimonio pubblico, con un programma sui fondi strutturali, e nell'autunno dovremmo riuscire ad approvare un secondo bando, con dimensione iniziale di 4 milioni di euro, per quello che riguarda le imprese, quindi metteremo altre risorse a disposizione di questi progetti.
Ieri parlavamo della mobilità sostenibile per quello che riguarda invece la conversione del parco auto, per la quale abbiamo indicato nel PEAR, se non mi ricordo male, la possibilità di arrivare a circa 15 mila auto elettriche di qui al 2030.
Ci sono quindi azioni d'investimento che devono agire su più settori per lavorare, come dice lei, per far crescere il lavoro verso gli obiettivi del Piano energetico.
Potremmo fare altri elenchi, ma poi il tempo passa e non riesco a concludere la mia risposta.
Il punto 2, "Quale ruolo si intende dare e affidare al movimento delle CER all'interno dello sviluppo della produzione del fotovoltaico in Valle d'Aosta": un ruolo che deve essere un giusto rapporto anche tra quello che può essere uno sviluppo che, tra l'altro, è partito da parte degli imprenditori privati; noi riteniamo che le CER siano una delle possibilità di sviluppo.
Abbiamo accolto un emendamento a un ordine del giorno da parte del gruppo di Rassemblement Valdôtain, che chiedeva di lavorare anche sul tema dell'autoconsumo; l'abbiamo riportato negli emendamenti proposti alle modifiche della legge 74. Gli emendamenti li abbiamo depositati un mese fa e la legge è in attesa di discussione in aula perché, come si è detto, credo che sia importante, anche sotto il profilo normativo, completare la cornice che servirà di aiuto per far partire un bando sul FESR che andrà ad aiutare gli enti locali, in particolare studiare le iniziative sulle FER.
Per quello che ci riguarda, le CER sono importanti e stiamo lavorando perché tutto questo possa trovare una sua concretezza, ribadisco, lasciando spazio anche alle iniziative del privato, che si sta proponendo e lo sta facendo con una dinamicità e anche una flessibilità che evidentemente l'istituzione pubblica fa più fatica ad avere, che sia Enti locali, che sia Regione, che sia qualsiasi soggetto che ha regole di tipo privatistico.
Lo abbiamo espresso e continueremo a lavorare in questa direzione.
Per quanto riguarda il punto 3, lo studio è in corso di esecuzione, il COA ci sta lavorando e dovremmo avere quanto prima tutta una serie d'informazioni che saranno utili proprio agli Enti locali per garantire la loro partecipazione a delle CER magari già costituite o per garantire la costituzione di CER, attraverso una significativa azione degli Enti locali ma anche un'azione regolata dalle informazioni che questo studio ulteriore potrà dare, e una consulenza a proposito verrà mantenuta.
Credo quindi che nel mese di luglio avremo la possibilità di avere queste informazioni.
Per quanto invece riguarda l'ultima domanda, io immagino, per come l'ha proposta, o che sia un'errata interpretazione o che ci sia qualche cosa che noi non abbiamo compreso, perché si potranno depositare le richieste di contributi da parte dei soggetti beneficiari. I soggetti beneficiari saranno coloro che costituiranno le CER; le CER che si stanno costituendo depositeranno questi progetti - lo si potrà fare fino a marzo 2025 - e quindi avremo nei prossimi mesi più beneficiari che andranno in questa direzione.
Concludo dicendo che stiamo monitorando la misura del PNRR, a oggi era stata data l'indicazione che si sarebbe visto sul portale l'utilizzo delle risorse, ma a oggi non abbiamo ancora avuto la possibilità di avere informazioni sulle risorse che si stanno utilizzando, comunque stiamo cercando di avere informazioni da parte del GSE.
Presidente - Consigliera Minelli per la replica.
Minelli (PCP) - Assessore, io ho ascoltato con attenzione quello che lei ha detto riguardo alle azioni in generale che sono state messe in campo e che si stanno facendo per raggiungere l'obiettivo indicato dal PEAR di una produzione di 200 gigawatt/ora di fotovoltaico.
Quello che avevo chiesto erano le azioni specifiche per raggiungere quell'obiettivo, 200 gigawatt/ora di energia di fotovoltaico entro il 2030.
Lei mi ha fatto tutta una serie di elenchi su quello che si sta facendo a livello più generale, mi ha parlato di contributi per l'efficientamento energetico, 8 milioni di euro. Sono in generale, c'è dentro anche il fotovoltaico ma non solo. Ha ricordato che il primo luglio si approverà un bando per l'efficientamento del patrimonio pubblico e ha ricordato anche l'importanza del finanziamento alla mobilità sostenibile, però io chiedevo espressamente che cosa s'intende fare e quali azioni si mettono in campo per raggiungere la produzione di 200 gigawatt/ora di energia da fotovoltaico entro il 2030, che è una cosa specifica.
Nel complesso io non posso dirmi, per nulla, soddisfatta della risposta, perché, riguardo alla questione specifica delle comunità energetiche, continua a essere una risposta che io definisco evanescente.
Per oltre un anno, o di più, mi avete sempre risposto che bisognava aspettare perché mancava prima il decreto attuativo, poi le regole del GSE, e questo mentre fuori di qui, in altre regioni, l'ente pubblico - intendo Regioni, Comuni e Province - andava avanti e studiava la forma giuridica, si dotava di partner tecnologici.
Noi adesso aspettiamo - e lei dice che sarà per luglio - lo studio giuridico... poi torno su quella domanda perché io chiedevo un'altra cosa.
Altrove questo è stato fatto un anno fa, mentre si aspettavano ancora le regole, ma lo studio giuridico si poteva metterlo in piedi, così pure anche dotarsi di partner tecnologici.
Il tempo per elaborare un progetto regionale sulle CER c'era, sono stati fatti degli incontri, dei convegni, dei seminari pubblici, però non si è arrivati - e mi sembra di capire nemmeno ora - a un progetto CER della Regione Valle d'Aosta, che pure ha gli strumenti per farlo.
La situazione, secondo me, è preoccupante perché per accedere ai contributi PNRR per gli investimenti (che sono contributi pari al 40% del costo di questi investimenti) c'è questo limite temporale che ha ricordato anche lei, che è marzo 2025, ma è un limite che potrebbe essere più limitato nel tempo, perché la disponibilità - la sappiamo - è quella di 2 miliardi e 200 milioni e, quando è esaurita questa disponibilità, i contributi non ci sono più, sono finiti.
Anche qui chi arriva prima prende, gli altri no, non prenderanno, e poi questo riguarda i Comuni sotto i 15 mila abitanti.
Noi temiamo, ma lo temiamo veramente, che in Valle d'Aosta ci sarà una scarsa utilizzazione dei fondi disponibili, e a quel punto la responsabilità sarà una responsabilità politica, di chi ha il compito di governare la Valle d'Aosta.
Quello di cui io prendo atto è che - nonostante le insistenze, che poi sono state anche ricordate perché l'abbiamo fatto in maniera insistente, e nonostante le proposte che abbiamo cercato di portare - non si vuole dare un vero rilievo al movimento delle comunità energetiche e, a mio avviso, questo è un errore grosso e bisognerebbe cambiare atteggiamento. Lo dico perché io sono convinta che in questa regione noi siamo nelle condizioni ideali per un grande sviluppo delle comunità energetiche, nella regione, nei comuni, ho parlato più volte delle parrocchie.
Noi potremmo fare, secondo me, una cosa esemplare a livello europeo: potremmo essere un laboratorio e realizzare una gran comunità energetica, invece questa cosa non si può fare.
A me spiace anche esprimere un giudizio così negativo, però lo faccio anche sperando che poi qualche cosa cambi. Torneremo ancora su quest'argomento.
Presidente - Con questo punto sospendiamo brevemente i lavori del Consiglio per arieggiare i locali. Il Consiglio è sospeso.
La seduta è sospesa dalle ore 11:06 alle ore 11:33.