Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3708 del 6 giugno 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3708/XVI - Interpellanza: "Intendimenti per garantire l'esclusione di un condizionamento politico e ideologico nelle attività della Cittadella dei giovani della Bassa Valle".

Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 36 all'ordine del giorno. Per la presentazione, la parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Neanche a farlo apposta, arriviamo con un'interpellanza che cade a fagiolo rispetto al momento attuale. Devo dire che le premesse della Cittadella in generale non erano buone; come l'assessore Caveri saprà, io e lui ci siamo più volte confrontati in quest'aula rispetto al tema della Cittadella dei giovani. Io e lui la pensiamo in maniera probabilmente diversa sul tema, io ritengo che si debba garantire uno spazio aggregativo giovanile scevro da ogni condizionamento politico, lui a volte mi ha detto che invece forse è meglio riequilibrare, cioè a una presenza politica va garantita un'altra presenza politica. Io preferisco che non ci siano condizionamenti.

Quello che ho trovato invece molto grave ed è giusto che le persone sappiano è che la Cittadella dei giovani della Bassa Valle, che è stata concessa, come abbiamo riportato all'interno dell'interpellanza, con una coprogettazione a un Coordinamento solidarietà Valle d'Aosta, Consorzio Trait d'union, Centro regionale sportivo Libertas Valle d'Aosta APS e altri partner, in tutti questi partner purtroppo è stato concesso questo spazio e questo spazio è stato utilizzato male.

Questa è già la seconda iniziativa che facciamo sul tema e mi corre l'obbligo appunto di evidenziare come, purtroppo, vediamo qui gli stessi pessimi segnali che vedevamo in Cittadella; qui forse sono ancora peggiori, perché? Perché abbiamo preso atto di un'iniziativa, innanzitutto di una presenza pervasiva di un'associazione politica che fa politica e utilizza la Cittadella dei giovani per fare politica evidentemente, quindi c'è questa presenza pervasiva; tra l'altro, se vede i video, se ne renderà conto da solo, ma immagino che lei probabilmente sia anche felice di questo, noi un po' meno. Proprio quest'attività politica ha rotto gli argini - ha rotto anche altro, ma tendenzialmente gli argini - proprio in coincidenza con le elezioni europee, perché arriva questo bellissimo progetto intitolato "Democrazy: la politica che fa impazzire". Perché non parlare di politica e fare un bel dibattito politico? Alla Cittadella dei giovani della Bassa Valle finanziata con i soldi della Regione, perché? Mi sembra il momento giusto, appena prima delle elezioni europee. Lo si fa con sei appuntamenti: 29 febbraio, 14 marzo, 4 aprile, 18 aprile, 9 maggio e 16 maggio, si organizza un dibattito politico, di un candidato fittizio, per carità, un dibattito politico in piena regola, dove si elaborano delle idee, idee bellissime, se volete guardarle, ci sono anche questi bellissimi post-it che ci sono nei video, idee bellissime, per esempio: "Introduciamo combustibili sostenibili come l'olio di canapa", immaginate i ragazzi che partoriscono queste meravigliose idee dell'olio di canapa all'interno della Cittadella della Bassa Valle.

La cosa pazzesca è che, al di là del fatto che, purtroppo, c'è stata una collaborazione anche con la Regione, al di là del pessimo gusto dei video che ci sono... vi invito purtroppo, anche aumentando le visualizzazioni di questa robaccia, ad andare a vedere il video dove ci sono una serie di persone, che nell'immaginario immagino di coloro che hanno organizzato questo bellissimo video devono essere, ad esempio, dei vecchi, oppressori, brutti che comandano sui giovani, che dicono: "Non andate a votare, giovani, non andate a votare, ci vado io per voi, non andate a votare". C'è un video di non so quanti minuti dove una serie appunto di queste persone che vuole essere presentata come un pessimo esempio dice "Non andate a votare". Poi agli ultimi secondi sostanzialmente si capisce che è un messaggio al contrario, cioè se i giovani non vanno a votare, vanno a votare gli anziani che scelgono per loro, ma tendenzialmente, con l'attenzione che più o meno va a cadere dopo i primi 20-30 secondi, soprattutto sui social, è evidente che il messaggio che ne esce è: "Non andate a votare".

Oltre a questo, c'è un dibattito politico di persone con la giacchetta rosa e gli occhiali rosa che parlano di questa (incomprensibile) fittizia, probabilmente nessuno rileverà un problema, sennonché diciamo che a parte invertite, immaginatevi un video della Cittadella della Bassa Valle dove gente in camicia nera dice: "Votate per Romolo Catenacci", questa è la citazione storica di spettacolo, un personaggio fittizio in camicia nera. Immaginate nell'immaginario collettivo che cosa potrebbe scatenare un video di questo tipo.

Arriviamo alla cosa più grave di tutte: oltre alla presenza di politici, quali sindaci, funzionari e regionali locali, ovviamente di una parte sola, non facciamo pluralismo, cosa che io non voglio nemmeno, perché, secondo me, questo spazio dovrebbe essere scevro da condizionamenti politici... arriva la data fatidica del 4 aprile, dove ragazzi e ragazze che partecipano al progetto "Democrazy", sapete con chi dialogano? Con un Europarlamentare per ragionare sul loro futuro in Europa. Immaginatevi chi è questo Europarlamentare e dove è collocato politicamente. Poteva essere un cattivone d'Identità e Democrazia? Ma no, ma per carità, parliamo con chi è sicuramente più giovane, più trendy, più social, ma soprattutto collocato politicamente nella parte giusta: un Europarlamentare, guarda un po', del Partito Democratico, Viotti, forse le dice qualcosa.

Noi si invita, a spese della Regione, si fanno progetti per prendere i ragazzi, portare un incontro con un Europarlamentare per dialogare del loro futuro in Europa, ma guarda un po'. Pensate se lo avesse fatto un Europarlamentare della Lega, che cosa avrebbero detto, mi immagino le due colleghe qua davanti che cosa avrebbero detto; giustamente avrei detto io, perché in un periodo in cui siamo in piena campagna elettorale, faccio, organizzo a spese della Regione un incontro addirittura con un Europarlamentare che ti spiega il futuro d'Europa, senza contraltare naturalmente, evidentemente qualche problema c'è.

Abbiamo voluto richiamare proprio quest'iniziativa e interpellare l'Assessore, purtroppo è la seconda volta che lo facciamo, e spero che questa sia l'ultima, o probabilmente magari se qualcosa dovesse mai cambiare nella prossima legislatura, ci penserà qualcun altro a chiudere i rubinetti a chi utilizza la politica - rubo un termine che ha già introdotto il collega Perron, quello di chiudere i rubinetti -, a chi utilizza le strutture regionali e i fondi regionali per fare politica in maniera subdola... quindi, come dicevo, si interpella il Governo regionale per conoscere: "a quale titolo gli organizzatori che usufruiscono della concessione gratuita di una struttura pubblica utilizzino la stessa per evidenti attività politiche; a quali degli obiettivi del progetto di cui alla DGR 1348/2022 contribuiscano le attività descritte e se sia intenzione garantire che lo spazio aggregativo della Cittadella dei giovani della Bassa Valle sia libero da ogni condizionamento politico e ideologico".

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (FP-PD) - Mi permetta solo una battuta, collega, mi pare un filo più innocuo qualcuno in maglia rosa che non qualcuno in camicia nera, se proprio la dobbiamo dire tutta e vogliamo poi identificare e connotare i colori con degli ideali o delle idee politiche. Spero anche che lei non mi sopravvaluti pensando che io abbia dato indicazioni sulla scelta di questo Europarlamentare, perché dalla sua premessa pare che... Io alla Cittadella, guardi, sono andato all'inaugurazione, tra l'altro, in quanto Assessore sono stato invitato alle serate di "Democrazy" e non ci sono andato proprio per evitare che poi si potesse dire che arrivava l'Assessore del partito "tal dei tali" a influenzare le povere menti di questi giovani virgulti, che credo non si facciano condizionare da nessuno ma non lo so. Se lei ha pensato questo, mi sopravvaluta, proprio non è mai capitato.

Prima di entrare nel merito del primo quesito, quindi "a quale titolo gli organizzatori che usufruiscono della concessione gratuita della struttura utilizzano la stessa per evidenti attività politiche", questo è un punto di vista, tutto è politica, come le dissi quando mi fece la stessa interpellanza relativamente mi sembra all'Associazione Arcigay per la Cittadella di Aosta, si informa che, come da prassi, sono state richieste informazioni all'ente capofila della città della Bassa Valle, ossia il Coordinamento Solidarietà Valle d'Aosta CSV Onlus, il quale ha contattato, proprio per rispondere anche all'interpellanza, la referente della società cooperativa sociale "Noi e gli altri" che si è occupata direttamente del progetto "Democrazy: tutti pazzi per la politica", d'ora in poi semplicemente "Democrazy", che è oggetto della presente interpellanza.

Innanzitutto il progetto "Democrazy" è stato presentato nell'ambito del bando di Fondazione Compagnia San Paolo e da questo finanziato, quindi dalla Compagnia San Paolo, con soggetto capofila l'impresa sociale "Stranaidea" e i partner le società cooperative sociali ZAC (Zone Attive di Cittadinanza), d'ora in avanti semplicemente ZAC di Ivrea, e poi "Noi e gli altri" di Aosta.

La società cooperativa sociale "Noi e gli altri" ha specificato, in condivisione con il Coordinamento Solidarietà Valle d'Aosta CSV Onlus, che è il soggetto capofila della Cittadella Bassa Valle, che lo scopo principale del progetto promosso dalla missione "Favorire partecipazione attiva dell'obiettivo cultura", del bando di Fondazione Compagnia di San Paolo sopracitata, è stato quello di prendere in esame proposte per la sperimentazione di diverse forme e modelli di scuola di politica, di natura apartitica - lo sostengono loro, poi lei ha un'idea diversa - non legate a nessun movimento politico organizzato, in linea con i rispettivi regolamenti e volte a favorire l'ampliamento della partecipazione democratica attiva.

Io le leggo quello che mi hanno... poi è chiaro che se chiami un Europarlamentare, da qualche parte questo si colloca, a meno che non si inventa un Gruppo Misto di allegroni che non aderiscono a nessun gruppo.

Le attività di "Democrazy", tutte aperte al pubblico, erano incentrate - questo mi viene sempre detto - su percorsi di formazione, di condivisione di saperi di confronto e di accompagnamento sui seguenti argomenti: una politica intesa come capacità di interpretare e guidare la società, educazione e attivazione civica o più in generale promozione dell'interesse pubblico, metodi di governo collaborativo, conoscenza delle istituzioni e loro funzionamento. Queste sono le quattro direttrici.

Si specifica che per i motivi sopra evidenziati, i referenti della Cittadella Bassa Valle, hanno accolto con favore l'opportunità di partecipare al progetto in quanto, tra l'altro, ha consentito alla Cittadella stessa di mettersi in rete con realtà più consolidate di maggiore esperienza, come la Cooperativa ZAC, che io non conosco peraltro, non ho idea da chi sia composta e quale sia il suo indirizzo politico.

In sede di coprogettazione con i ragazzi e le ragazze della Bassa Valle nell'estate 2023 era stata espressa l'esplicita richiesta di poter dialogare con le istituzioni politiche locali, questo me lo ricordo perché fu fatta una raccolta di argomentazioni di interesse e credo che al primo posto o al secondo ci fosse proprio la necessità di dialogare con le istituzioni.

Sempre la società cooperativa sociale "Noi e gli altri" ha specificato che, in data 4 aprile 2024, i ragazzi e le ragazze della Cittadella Bassa Valle si sono recati a Ivrea a un incontro organizzato dalla sopracitata società cooperativa sociale ZAC con l'ex europarlamentare Daniele Viotti, che peraltro non è candidato alle elezioni europei del 2024, questo è bene che lo faccia notare, quindi un ex Europarlamentare e neanche più candidato, quindi è un libero cittadino, incontro in cui la Fondazione era informata che ha autorizzato, (la Fondazione San Paolo), non ravvisando alcuna violazione della natura apartitica del progetto. Inoltre durante tale incontro Daniele Viotti ha spiegato il ruolo e il lavoro dei Parlamentari europei e non ha - questo me lo dicono, io non c'ero - in nessun momento fatto riferimento a precise posizioni politiche dell'una o dell'altra parte politica.

Lo staff di Cittadella Bassa Valle ha ritenuto importante partecipare principalmente per i seguenti motivi, mi dicono: cinque ragazzi e ragazze sui nove partecipanti non erano mai usciti dalla Regione Valle d'Aosta senza essere accompagnati dai genitori e questa era un'occasione per visitare un altro spazio giovani in un territorio adiacente al nostro, che molti giovani della Bassa Valle frequentano nel tempo libero.

Le riporto infine quanto dichiarato dalla società cooperativa "Noi e gli altri" in merito al video che io non ho visto, richiamato nelle premesse dell'interpellanza in oggetto, il quale, in maniera volutamente provocatoria - questo lo ha segnalato anche lei - ha avuto come protagonisti persone senior che invitano a non andare a votare, così loro continueranno a tenersi il mondo, mentre ai ragazzi e alle ragazze lasceranno i social.

Inoltre, dai commenti che abbiamo ricevuto finora - questo mi dice la cooperativa "Noi e gli altri" - da un ventaglio di follower intergenerazionale, sono stati tutti estremamente positivi e hanno tutti colto la natura parodistica del contenuto. Paradossalmente il video provocatorio, a tratti scioccante, li ha anche portati a riflettere, comunicare invece l'importanza di andare a votare, poi io non so se andranno a votare - chi non è stato, diciamo, segnalato da Viotti - o se decideranno di starsene a casa, questo ognuno nel segreto della cabina lo deciderà.

In conclusione voglio sottolineare che lo staff della Cittadella Bassa Valle ha riscontrato la parte dei ragazzi e delle ragazze frequentanti tale spazio giovanile; un impatto estremamente positivo del progetto sulla fiducia verso le istituzioni e verso la politica in generale, mi dicono, alcuni dei quali hanno acquisito il diritto al voto proprio quest'anno e ci hanno comunicato che andranno a votare. Non abbiamo naturalmente discusso di quale partito voteranno, grazie anche alla loro partecipazione al progetto "Democrazy". Finalmente - dicono - si sentono ascoltati e considerati dagli adulti, peraltro l'obiettivo della Cittadella della Bassa Valle era proprio quello.

Proprio per sottolineare e rafforzare quanto dichiarato, quindi sarebbe utile - io me lo sono scaricato - approfondire i principi, le finalità e gli obiettivi del progetto "ZAC", consultando il sito della cooperativa, e lo statuto anche della cooperativa sociale SAC che non mi pare abbia delle finalità politiche o si dichiari schieratamente da una parte piuttosto che dall'altra, almeno io ho letto lo statuto e non ravviso tali tendenze politiche.

Prima di entrare nel merito dell'ultimo quesito, voglio ricordare che la DGR 1348/2022 aveva a oggetto l'approvazione della scheda progettuale "Spazi di idee, animazione territoriale, giovani vivi", prevista dall'accordo di programma quadro "La Valle d'Aosta per i giovani", l'istruttoria pubblica e il relativo avviso per l'individuazione di un soggetto del terzo settore nell'ambito della procedura di co-progettazione.

Le lascio poi la riposta perché sono altre due pagine e non voglio abusare del vostro tempo ulteriormente.

Presidente - Per la replica, la parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Innanzitutto vede, Assessore, a me un po' dispiace che lei dica: "Io non c'ero, mi scrivono, mi dicono". Io penso una cosa, lei dice: "Ho guardato lo Statuto di quest'associazione e non c'è scritto niente". Se domani io fondassi un'associazione che si chiama "Amici della polenta e della fontina" e facessi uno Statuto che ribadisce l'amore verso la promozione di questo straordinario prodotto, e poi, che so, potremmo anche noi invitare ed organizzare magari un incontro in Bassa Valle invitando... Vannacci è candidato, non possiamo, magari possiamo invitare il senatore Pillon, che è un intenditore della polenta e della Fontina. Lui non è candidato, non è più Senatore, che condizionamento politico c'è? Non c'è nessun problema, si può fare, lo statuto dice semplicemente che amiamo la polenta e la fontina.

Ora capisce l'assurdità di tutto questo? Io non la sopravvaluto, non immagino dei piani mefistofelici per poter portare un Parlamentare a parlare, io penso però che lei abbia perso il controllo, perché il problema di queste azioni è che adesso qua si prendono sul ridere, ma obiettivamente qui c'è un condizionamento politico evidente.

Lei potrà leggere tutte le risposte che vuole e potrà anche portarmi qui l'esimio Viotti che ci dice che lui non ha mai fatto condizionamenti politici.

Sinceramente, ma lei avrebbe giudicato in maniera positiva un'azione che davvero avesse portato a fare un confronto con l'ex senatore Pillon nell'ambito del "Vi spiego come funzionano le istituzioni" ancora prima delle elezioni? E lei avrebbe avuto il coraggio di dire che non c'era alcun condizionamento politico? Siamo seri! Obiettivamente qui qualcuno "l'ha fatta fuori dal vaso", è evidente, si è sentito libero di poter fare quello che riteneva più opportuno perché abbiamo la struttura, abbiamo la "cosa". Queste persone non hanno mai visto la Valle d'Aosta da fuori, da soli. Li portiamo a fare una gita dove? Da Daniele Viotti. Fossi stato io a 8 anni, avrei preferito rimanere a casa ed evitare di essere catechizzato da un ex Europarlamentare del PD. Questa è veramente una situazione imbarazzante, io mi auguro che questa sia l'unica volta, la prima e l'ultima volta che accadano cose del genere.

Peraltro, assessore Bertschy, le segnalo che sui post-it che hanno appiccicato con i suggerimenti, le idee e i problemi, ce ne sono una valangata contro il servizio dei trasporti pubblico, quindi se le capita, vada a leggere e si rassereni rispetto alla valutazione del trasporto pubblico della Bassa Valle, così almeno potrà anche lei apprezzare la meraviglia di questo progetto e le finalità sociali e politiche che portava con sé. Io credo che questa sia stata assolutamente un'azione inopportuna, io spero davvero che sia l'ultima volta e obiettivamente, se non sarà l'ultima volta, io penso che una cosa di questo tipo non si debba mai più ripresentare, evitando di coinvolgere cooperative o associazioni che evidentemente dicono di aver finalità sociali ma hanno evidenti finalità politiche.