Oggetto del Consiglio n. 3704 del 6 giugno 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3704/XVI - Interpellanza: "Stato dell'arte delle azioni finalizzate a realizzare il trasferimento degli uffici del Giudice di Pace".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 31 all'ordine del giorno. Per la presentazione, la parola al collega vicepresidente del Consiglio Sammaritani.
Sammaritani (LEGA VDA) - Con quest'interpellanza ci richiamiamo a iniziative già proposte in questa sede nel maggio del 2022 dove cercavamo di ottenere delle risposte precise, degli impegni precisi in ordine al trasferimento degli uffici del Giudice di Pace, Regione Borgnalle al palazzo a fianco del Tribunale di Aosta, già sede del TAR Valle d'Aosta e attualmente ripartito fra funzioni varie, un po' di archivio e un po' di sede della Corte dei conti sezione di controllo. Già all'epoca il Governo ci rispose che le trattative erano in stato avanzato per poter giungere a questa soluzione che veniva ampiamente condivisa dal Governo, però, malgrado le comunicazioni che avevamo ricevuto, da allora non abbiamo più avuto aggiornamenti e, di fatto, sicuramente un dato è certo che il Giudice di pace è ancora là dov'era.
Ci siamo quindi un attimo preoccupati perché si tratta di una soluzione importante per tantissimi motivi che eravamo già spiegato anche in altre iniziative, ancor prima della mozione che ho già citato poco fa, quindi vorremmo sapere quale sia lo stato dell'arte, in particolare le domande sono: se sia ancora attuale l'intendimento del Governo di procedere a delle azioni per giungere a questo trasferimento degli uffici del Giudice di pace; in caso positivo quale sia lo stato dell'arte di queste azioni finalizzate a realizzare tale intendimento e quali eventualmente possano essere gli ostacoli ancora da rimuovere su quest'avviato percorso".
Presidente - Per la risposta, la parola al presidente Testolin.
Testolin (UV) - Risponderò nel complesso alle tre domande insieme.
Rispetto alla situazione del maggio del 2022, c'è stata una novità che consiste nell'approvazione nel novembre dello stesso anno del protocollo d'intesa tra la Regione e il Segretario generale della Corte dei conti, relativo, tra l'altro, alle modalità di gestione e manutenzione dell'immobile di proprietà regionale ove è già ubicata attualmente la Sezione di controllo della Corte dei conti. Con questo protocollo d'intesa, sottoscritto il 19 dicembre 2022, si è in particolare ridefinita la localizzazione e la gestione delle sedi degli uffici giudiziari per razionalizzare l'ubicazione e agevolarne la raggiungibilità e la fruizione da parte dei cittadini e degli operatori della giustizia. Presso il Palazzo Ollietti troveranno collocazione pertanto tutti gli uffici della magistratura contabile, gli uffici del Giudice di pace, che, di conseguenza, potranno utilizzare anche l'aula per le udienze che si trova al primo piano del Palazzo. Dal punto di vista pratico, le competenti strutture dell'Assessorato opere pubbliche, che provvedono ai lavori necessari anche per la parte della Corte dei conti, hanno già inserito nella programmazione dei lavori pubblici due distinti interventi: il primo, per un importo di 680 mila euro, riguarda i lavori di completamento della sala udienze dei locali attigui al piano terreno, tali lavori sono previsti tra la fine del 2024 e l'inizio del 2025; il secondo, per un importo di 4 milioni e 540 mila euro, prevede interventi sia in termini di manutenzione per l'ammodernamento degli uffici, sia sulle facciate e sul manto di copertura. L'inizio dei lavori è previsto nel secondo trimestre 2025 per una durata di circa un anno e come prima fase verranno sistemati gli uffici compresi quelli destinati al Giudice di pace.
Presidente - Per la replica, la parola al vicepresidente Sammaritani.
Sammaritani (LEGA VDA) - Grazie presidente Testolin. Abbiamo finalmente delle date e dei numeri anche, questo non sempre è positivissimo, però in questo caso credo sia un punto di riferimento importante. Sicuramente i lavori sono da fare e occorre adeguare sia la parte esterna che soprattutto la parte interna a quelle che saranno le esigenze di un ufficio giudiziario, un palazzo naturalmente che potrà assolvere benissimo a questo compito perché lo ha già svolto, come è stato accennato anche da lei e da me prima, quando era sede del TAR con una sala di udienze anche peraltro di prestigio, anche dal punto di vista estetico, quindi spero che non ci siano intoppi. Non mi pare di aver sentito che ci siano particolari ostacoli che possano creare intoppi a questo percorso.
Posso immaginare quindi che attorno alla fine del 2026... ci vuole ancora parecchio, però il percorso è avviato. Una cosa di cui bisognerà tenere conto perché sicuramente è un tema che a volte sfugge un pochino, cioè si pensa al contenitore e non si pensa troppo al contenuto, ma anche gli uffici del Giudice di pace, ahimè, sono in difficoltà e in sofferenza per quanto riguarda il personale, quindi sarà importante, adesso di tempo ce n'è, però il tempo corre velocemente a volte. Bisognerà pensare al fatto che un trasferimento di un ufficio giudiziario non è un trasferimento semplice, oltretutto perché bisogna interfacciarsi, come si può immaginare, anche con il Ministero della giustizia, i cui arredi fanno capo a tale Ministero, quindi bisognerà pensare al personale, ai trasferimenti degli arredi, ai trasferimenti di tutti i fascicoli che sono un'attività affatto banale. Direi che sarebbe bene già iniziare a pensare anche a questo percorso perché gli uffici del Giudice di pace sono abbastanza in sofferenza quanto a organico, quindi pensare a mantenere la funzione giudiziaria in corso anche di trasferimento degli uffici sarà cosa di non poco conto, quindi sarebbe bene iniziare a ragionare anche su questi tempi, ma avremo magari modo di affrontarli anche un po' più avanti.