Oggetto del Consiglio n. 3601 del 8 maggio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3601/XVI - Interpellanza: "Aggiornamento del vigente piano regionale di gestione dei rifiuti".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 31 all'ordine del giorno. Per la presentazione, la parola al collega Aggravi.
Aggravi (RV) - L'interpellanza tocca in realtà, nelle premesse, due ambiti e poi si concentra sul tema dei rifiuti, ma in realtà il tema di fondo è legato a quello che riguarda le tariffe applicate all'ambito dei rifiuti, ma abbiamo ritenuto opportuno anche sottolineare e presentare una tematica che abbiamo già affrontato in maniera combinata che riguarda le future tariffe del sistema idrico integrato. È stato particolarmente utile, e direi che ci ha dato anche una visione complessiva della situazione che si presenterà riguardo appunto al sistema idrico integrato, l'audizione che abbiamo avuto in III Commissione relativamente a una proposta di deliberazione del Governo regionale: quella di aggiornamento dei criteri per la determinazione delle tariffe del sistema idrico.
A fronte di questo, abbiamo appreso, da varie fonti di stampa, ma anche dai siti istituzionali dei vari Comuni, in particolare citiamo il caso delle Unités Grand-Paradis e Valdigne-Mont-Blanc, relativamente all'approvazione delle tariffe TARI. In particolare, per quello che riguarda la Valdigne, che, tra l'altro, è una delle realtà che ha più difficoltà per quanto concerne la raccolta differenziata, si lamenta spesso nelle realtà turistiche che c'è una problematica maggiore per appunto la raccolta differenziata, soprattutto la quantità di raccolta differenziata; effettivamente si riporta - e abbiamo riportato - i riferimenti della discussione nel Consiglio comunale di Courmayeur dove il Sindaco ha sottolineato il fatto che la nuova modalità di raccolta di tariffazione vuole portare a un miglioramento, ma il miglioramento dipenderà necessariamente dal comportamento degli utenti, perché la raccolta differenziata prima di tutto la fa ognuno di noi, così si è scelto. In particolare poi abbiamo appreso che il 24 aprile scorso c'è stata una prima riunione dell'Osservatorio regionale sui rifiuti. Nell'ambito di questa riunione, in particolare faccio riferimento al comunicato stampa, si è data contezza che, al di là dell'insediamento, c'è stata una prima analisi dei dati e dei flussi, le modalità di comunicazione a diversi modelli e lo stato degli appalti di raccolta dei vari sub-Ato.
Per cercare di andare a comprendere un po' meglio qual è lo stato dell'arte, l'interpellanza chiede: "quali siano le principali criticità poste in evidenza nell'ambito della già citata prima riunione dell'Osservatorio regionale sui rifiuti", quindi sia dei contenuti che sono stati oggetto di prima discussione, con un'ottica e un focus soprattutto però legati poi alle ricadute finali in termini anche che si sostanziano poi nel valore economico tariffario; "quale sia ad oggi lo stato degli appalti per la raccolta dei rifiuti nei vari sub-Ato", noi abbiamo citato un caso di due Unités, con quest'interpellanza volevamo fare un punto della situazione per comprendere effettivamente qual è lo stato dell'arte complessivo; poi "se sia intenzione del Governo regionale definire un percorso di aggiornamento e revisione del vigente piano regionale di gestione dei rifiuti entro il termine della corrente legislatura e, in caso positivo, in che termini".
Al di là delle modalità magari più tecniche, è stata anche oggetto di altre iniziative questa domanda riguardante magari dei punti più specifici del piano, l'idea era comprendere se c'era una volontà di definire un percorso per revisionarlo anche a fronte delle preoccupazioni non soltanto degli amministratori, ma anche delle associazioni di categoria, anche degli operatori economici, e non soltanto, proprio perché la preoccupazione che c'è è quella di un aumento delle tariffe che non riguarderà solo l'acqua, ma anche i rifiuti e questo sarebbe effettivamente ulteriormente gravoso sulle spese dei cittadini, ma anche delle attività economiche, quindi capire se c'era anche una volontà prima di tutto di revisione anche in ottica magari per trovare dei punti di efficienza che non vada poi a concretizzarsi all'interno della tariffa applicata.
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - Grazie collega Aggravi per quest'iniziativa e per questi quesiti, in particolare anche il secondo, che ci permette d'illustrare un po' la situazione dei cinque sub-Ato ed effettivamente di definire e di dare notizia delle modalità e soprattutto le tempistiche.
Riguardo al primo quesito, dove parliamo delle criticità che abbiamo posto in evidenza nell'ambito della prima riunione dell'Osservatorio regionale sui rifiuti, criticità che sono inerenti principalmente a una situazione comunque di disomogeneità che rileviamo sul territorio relativa alla qualità della raccolta differenziata, quindi con spirito sicuramente costruttivo e con voglia di fare dei passi avanti, è chiaro che bisogna partire da quello che dobbiamo e possiamo migliorare, dobbiamo infatti distinguere e analizzare sia la quantità del rifiuto differenziato, ma anche la loro qualità, quest'ultima è essenziale per un giusto riconoscimento da parte dei consorzi di recupero. Tali differenze di risultato incidono in modo anche significativo su poi i risultati complessivi regionali di percentuale di raccolta differenziata e di percentuale di materiale effettivamente avviato al recupero. Le criticità rilevate sono in parte riconducibili alla carenza di personale sia a livello regionale che a livello degli Enti locali, effettivamente anche dislocate sulle attività di pianificazione di monitoraggio e controllo. Il piano rifiuti prevede rispetto al passato un cambio di passo che naturalmente deve essere accompagnato, deve essere monitorato, raccordato in corso d'opera per raggiungere i risultati attesi; un'azione sicuramente importante è quella di raccordare le varie realtà anche dal punto di vista comunicativo ed è un qualcosa che stiamo facendo.
Io colgo anche l'occasione per ricordare un ottimo spirito di collaborazione e di confronto che si è instaurato tra i diversi attori rappresentanti all'interno dell'Osservatorio regionale dei rifiuti, è vero, abbiamo fatto solo una prima riunione, però il clima e la volontà di mettersi in gioco erano veramente positivi, che ricordo, come ha detto lei, si è riunito il 23 aprile del 2024 a seguito della deliberazione della Giunta regionale 318 del 25 marzo del 2024.
Tra i vari argomenti da attenzionare nei futuri incontri dell'Osservatorio sono già stati portati all'attenzione diversi temi, tra questi ricordo a titolo di esempio: l'analisi dei dati inerenti ai flussi, le modalità di comunicazione proprio in quell'ottica di andare a raccordare le differenze che oggi abbiamo ai diversi livelli, temi che affronteremo appunto nel prossimo incontro previsto direttamente tra giugno e luglio all'interno poi del sito di Brissogne.
All'attività dell'Osservatorio, che di fatto va a monitorare, va a osservare ma a stimolare l'attività, va sommata l'attività del gruppo di lavoro che ovviamente è un braccio più operativo rispetto all'Osservatorio, con riunioni sicuramente più frequenti.
Per quello che riguarda il secondo quesito, si riporta sinteticamente lo stato attuale degli appalti dei vari sub-Ati. Per il sub-Ato A, che comprende i territori della Grand-Paradis e della Valdigne-Mont-Blanc, l'appalto è stato affidato con decorrenza dal 1° maggio 2024 - proprio la settimana scorsa si è svolto un importante incontro ad Arvier aperto a tutti i Consiglieri comunali delle Unités coinvolte - con una durata di sette anni con un eventuale rinnovo di due, quindi una scadenza che andrebbe al 2031 o, nel caso di rinnovo, nel 2033. Il sub-Ato B, che comprende la Grand-Combin e la Mont-Emilius, ha attualmente ancora in corso l'appalto precedente, che è stato rinnovato fino al 2026, e poi si andrà con una gara di concessione di durata di quindici anni, con scadenza nel 2041. Per quanto riguarda lo stato dell'appalto - l'appalto è stato pubblicato nel giugno del 2023 -, è in corso l'aggiudicazione. Il sub-Ato C, che comprende la città di Aosta, è stato affidato con decorrenza 1° gennaio 2022, una durata di 6 anni con scadenza nel 2028. Il sub-Ato D, Unité des Communes Evançon e Unité des Communes Mont-Cervin, affidato con decorrenza 1° gennaio 2018, la durata è di 6 anni con eventuali 3 di rinnovo, quindi a fine 2026 la scadenza. Infine il sub-Ato E, Unité des Communes Mont-Rose e Unité des Communes Walser, è affidato a giugno del 2023, durata 5 anni, con eventuali 2 anni di rinnovo, quindi scadenza 2028 o 2030 se rinnovato.
Per quanto riguarda l'ultimo quesito circa l'eventuale aggiornamento del piano regionale di gestione dei rifiuti, relativamente a tale piano si è provveduto alla verifica di conformità dello stesso agli indirizzi e ai metodi del programma nazionale di gestione dei rifiuti approvato con il decreto n. 257 del 24 giugno 2022, quindi successivamente all'approvazione del piano regionale. La verifica ha dato esito positivo e non occorre effettuare ad oggi alcun aggiornamento per adeguare il piano alle disposizioni del programma nazionale di gestione dei rifiuti. La legge regionale n. 4 del 9 maggio del 2022: "Approvazione dell'aggiornamento del piano regionale di gestione dei rifiuti per il quinquennio 2022-2026", dispone all'articolo 3, dove parla della modalità per l'aggiornamento del piano regionale di gestione dei rifiuti, che il piano regionale di gestione dei rifiuti è comunque aggiornato nel caso in cui, secondo quanto riportato nel rapporto di monitoraggio intermedio predisposto dalla struttura regionale competente in materia di rifiuti, i risultati raggiunti non risultino in linea con gli obiettivi o con le ricadute ambientali fissati dal piano medesimo. In tal senso sono in corso le attività di monitoraggio integrato del piano regionale di gestione dei rifiuti della nostra Regione, quindi 2022-2026, che si concluderanno nei prossimi mesi. In esito a tali verifiche saranno disponibili gli elementi conoscitivi necessari per assumere una decisione in merito alla necessità di procedere a un aggiornamento del piano prima della sua naturale scadenza.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Aggravi.
Aggravi (RV) - Ringrazio l'Assessore per le informazioni. Io rimango dell'idea e della preoccupazione che le tariffe avranno un incremento non soltanto dovuto al periodo inflattivo che ancora non è terminato, nel senso che già dal quadro che lei ha giustamente rappresentato relativamente alle varie scadenze, mi limito a quelle che sono effettivamente dietro agli anni di durata della concessione, sappiamo che c'è un piano economico-finanziario, quindi c'è un rientro dell'investimento del concessionario, quindi le problematiche conseguenti. Allo stesso tempo, al di là delle suddivisioni di natura temporale, ci sono anche delle problematiche tipicamente territoriali, perché comunque da gestire il nostro territorio è più complicato rispetto a un altro, perché i costi di trasporto e di conferimento sono maggiori e questo è un dato di fatto.
Io mi auguro che, al di là delle verifiche di conformità, semplifico così il percorso che lei ha giustamente rappresentato sulla terza domanda, ci possa anche essere un'attenzione particolare, un'attenzione anche in coordinamento con le Unités des Communes, è necessario perché sono giustamente loro le realtà che assegnano le concessioni, in maniera tale anche da comprendere se ci possano essere, al di là degli obblighi di assegnazione di concessione, delle forme di efficientamento per evitare che le tariffe crescano, al di là poi della giusta e necessaria attenzione che tutti noi dobbiamo fare quotidianamente nella gestione della raccolta differenziata.
Dico anche questo perché non l'ho citato in premessa... ci sono molte preoccupazioni anche a realtà turistiche ma realtà cittadine su anche la gestione del conferimento, sicuramente c'è anche una volontà di andare a premiare coloro che sono più performanti nello svolgimento della raccolta differenziata, però cito, ad esempio, il caso di Aosta e cito le modalità di gestione delle tariffazioni, la preoccupazione resta e c'è perché comunque un dato di fatto è che rifiuti non scompariranno, neanche quando noi andiamo giustamente a ben differenziare e sicuramente - l'ha detto lei all'inizio - non è solo la quantità, ma è soprattutto la qualità del prodotto perché poi ovviamente una parte del rientro dei costi deriva da questo.
La preoccupazione resta, manterremo l'attenzione su quest'aspetto, vedremo anche come si evolvono nelle varie Unités le varie assegnazioni e soprattutto ci auguriamo che si possa trovare una modalità più efficiente per tutti i cittadini.
Visto che ho parlato inizialmente del sistema idrico integrato, ma forse poi alla fine si finirà anche sui rifiuti per andare a fare un unico atto che vada appunto a creare delle efficienze laddove i costi sono maggiori, perché sicuramente se andiamo a vedere nel dettaglio le varie Unités, avremo delle voci di costo più alte in una rispetto all'altra, quindi sappiamo che purtroppo o, per fortuna... certo, è già sul piano, però sappiamo che a volte magari i processi si possono anche velocizzare e non subire le tariffe...
(intervento del consigliere Chatrian fuori microfono)
...il solerte Presidente della III Commissione mi suggerisce dagli spalti l'evoluzione, ma sappiamo benissimo che se possiamo anticipare dei risparmi, è meglio farlo perché altrimenti paghiamo tutti.