Oggetto del Consiglio n. 3504 del 4 aprile 2024 - Verbale

Oggetto n. 3504/XVI del 04/04/2024

REIEZIONE DI MOZIONE: "IMPEGNO DEL GOVERNO REGIONALE A COMUNICARE LA PROPRIA CONTRARIETÀ ALLA DIRETTIVA EUROPEA 'CASE GREEN' NELL'AMBITO DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME".

Il Presidente BERTIN dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dai Consiglieri MANFRIN, SAMMARITANI, GANIS, FOUDRAZ, LAVY, PERRON e DISTORT e iscritta al punto 45 dell'ordine del giorno dell'adunanza.

Illustra il Consigliere MANFRIN.

Intervengono i Consiglieri MINELLI, AGGRAVI, DISTORT e PADOVANI.

Replicano il Presidente della Regione TESTOLIN e i Consiglieri DISTORT, MANFRIN e PERRON.

Prendono la parola, per dichiarazione di voto, i Consiglieri MARQUIS (favorevole), CRETIER (astensione), MALACRINÒ (astensione), MANFRIN (favorevole), che chiede il voto segreto a nome del gruppo Lega VdA, MINELLI (contraria), CHATRIAN (astensione) e PERRON (favorevole).

IL CONSIGLIO

- procedutosi a votazione segreta mediante procedimento elettronico;

- con voti favorevoli quindici e voti contrari nove (presenti: trentacinque; votanti: ventiquattro; astenuti: undici).

NON APPROVA

la sottoriportata

MOZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE

PREMESSO che in data 12/03/24 il Parlamento Ue ha dato il via libera definitivo alla direttiva ?case green’ che introduce nuovi standard per le abitazioni da realizzare fra il 2028 e il 2050;

EVIDENZIATO che le nuove disposizioni prevedranno una serie di investimenti per gli edifici, pubblici e privati, tra cui, in sintesi:

- EDIFICI NUOVI - dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2030. Per quelli di proprietà pubblica la scadenza è fissata al 2028;

- RISTRUTTURAZIONI - almeno il 16% - rispetto al 2020 - degli edifici pubblici con le peggiori prestazioni andrà ristrutturato entro il 2030 e il 26% entro il 2033. Per le case si applicherà un obiettivo di riduzione del consumo energetico del 16% dal 2030 e del 20-22% entro il 2035. Una promozione che richiede interventi come cappotto termico, sostituzione degli infissi, nuove caldaie a condensazione e pannelli solari;

- PANNELLI SOLARI - l'obbligo di installarli riguarderà i nuovi edifici pubblici e sarà progressivo, dal 2026 al 2030. Dovranno inoltre essere attuate strategie, politiche e misure nazionali per dotare di impianti solari gli edifici residenziali;

- CALDAIE A GAS - i Paesi avranno tempo fino al 2040 per dire addio alle caldaie a combustibili fossili, mentre dal 2025 saranno aboliti tutti i sussidi per le caldaie autonome a combustibili fossili;

RICORDATA l'interrogazione di cui all'oggetto n. 2325/XVI del 19 aprile 2023 avente per oggetto "Case Green", con la quale si interrogava l'Assessore competente circa la condizione del patrimonio immobiliare regionale, pubblico e privato, ed i costi che sarebbero stati necessari per rispettare la direttiva in oggetto;

EVIDENZIATO che nella risposta fornita l'Assessore Bertschy rilevava, rispetto ai potenziali costi della direttiva in discussione in quel momento, che "una stima riferita a quei parametri e rispetto agli edifici in classe F e G pari a 867 unità dell'Amministrazione pubblica del patrimonio pubblico, (il costo delle ristrutturazioni è stimato in) un range che può arrivare fino a 87 milioni di euro e quelli in classe E, 424 unità, un range che può arrivare fino a 43 milioni di euro;

SOTTOLINEATO che i costi indicativi, stimati in un totale di 130 milioni, sono riferibili ai soli edifici pubblici nelle classi più basse, meno di 1.300, mentre le sole unità abitative private della nostra Regione sono, ad una stima del 2019, 130.053, ovvero un numero più di cento volte superiore;

RICORDATO che l’articolo 288 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea stabilisce che le direttive si distinguono dal regolamento o dalla decisione perché a differenza del regolamento, direttamente applicabile negli Stati membri dopo la sua entrata in vigore, la direttiva non è direttamente applicabile negli Stati membri: deve prima essere recepita nel diritto nazionale prima che sia applicabile in ciascuno Stato membro;

CONSIDERATO che tale recepimento, con l'applicazione della summenzionata direttiva causerebbe in notevole impatto:

- su un patrimonio immobiliare composto in ampia misura da immobili anche di pregio storico, architettonico, spesso sottoposto a vincoli;

- sulla spesa media che le famiglie private dovrebbero sostenere, stimata fra tra i 30.000 ed i 65.000 euro per singolo appartamento anche a fronte dell’anti economicità per certe abitazioni ubicate in territori dove i valori immobiliari sono minimi e per i quali l’investimento sarebbe sconsigliato superando, di fatto, il valore dell’immobile.

- sull’allarmismo generato da una scarsa informazione ed ancor più da una norma mal congegnata che sta già creando effetti negativi sul mercato immobiliare, generando diffidenza e distacco dall’acquisto di immobili energivori, e la conseguente perdita di valore a volte immotivata di un patrimonio immobiliare che da parte della proprietà, ed in caso di esigenza, verrebbe svenduto;

- su una economia immobiliare particolare soprattutto se si considerano i diversi piccoli Comuni che compongono il nostro Paese;

- sulle finanze pubbliche necessarie per rinnovare il patrimonio immobiliare pubblico, che dovrebbero essere distolte da impieghi più urgenti;

ESPRIME

la propria contrarietà alla direttiva europea Case green (Energy Performance of Building Directive, Epbd)

IMPEGNA

il Presidente della Regione:

1) a comunicare la summenzionata contrarietà della Regione Autonoma Valle d'Aosta nell'ambito della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome;

2) a trasmettere, ai parlamentari valdostani, la richiesta di non recepire la direttiva europea Case green (Energy Performance of Building Directive, Epbd).

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Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 11,43 alle ore 12,13.

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