Oggetto del Consiglio n. 3479 del 3 aprile 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3479/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito alle modifiche del regolamento per la gestione della morosità deliberate dall'ARER".
Marguerettaz (Presidente) - Grazie collega. Punto n. 20 all'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'assessore Marzi.
Marzi (SA) - La Giunta regionale, con delibera n. 13 del 20 gennaio 2017, ha approvato gli indirizzi al CdA dell'ARER per l'individuazione e la definizione degli interventi di edilizia residenziale pubblica da attuare nell'anno 2017. Tra gli indirizzi forniti all'ARER la citata delibera al punto 1 prevede un'attività di aggressione della morosità, in particolare finalizzata all'individuazione oggettiva della morosità incolpevole. In attuazione di tale indirizzo, l'ARER ha quindi adottato il regolamento per la gestione della morosità, che ha visto la sua prima formulazione approvata con delibera del CdA dell'ARER n. 29 del 22 giugno 2017. Il regolamento definisce, ai sensi della legislazione vigente, sia le morosità maturate dagli assegnatari di alloggi ERP e di locali extra-residenziali, sia le attività di ricognizione per l'individuazione della consistenza dei debiti e le relative proposte di rateizzazione. L'adozione di tale regolamento rientra tra le competenze del Consiglio di amministrazione ARER così come stabilito dallo statuto dell'ARER stessa e dall'articolo 8 della legge regionale 30 del 1999. Il regolamento per la gestione della morosità è stato successivamente modificato con deliberazione del CdA dell'ARER n. 64 del 14 dicembre 2018 e n. 21 del 13 marzo 2024. Il contenuto del regolamento, sempre nella piena facoltà dell'ARER, è frutto di un'esigenza emersa nell'ambito della Commissione per le politiche abitative; infatti tale procedura è stata introdotta nell'interesse degli utenti ed è finalizzata a favorire il mantenimento degli alloggi in capo ai nuclei assegnatari che versano in situazioni di difficoltà. Attraverso tale procedura si cerca sia attraverso la riduzione delle spese che predisponendo inoltre piani di rientro il più possibile sostenibili di porre il nuovo nucleo nelle condizioni migliori per far fronte ai pagamenti, in modo da poter continuare a concedere in disponibilità al nucleo l'abitazione assegnata. Si tratta ovviamente di procedure che non hanno la pretesa di essere risolutive nelle more del rifacimento della 3, ma che in parte possono aiutare gli inquilini a meglio sostenere gli oneri di locazione e spese, per questa ragione sono procedure attuative che trovano condivisione da parte delle strutture.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Baccega.
Baccega (FI) - Grazie Assessore. La storia la conosco bene, perché la delibera nel 2017 la portai io in Giunta; quello che noi volevamo sapere era la delibera che è stata adottata il 13 marzo 2024 da parte dell'ARER ed era la delibera n. 31. Credo che sicuramente rientra nell'ambito delle competenze dell'azienda che gestisce l'intero patrimonio di edilizia residenziale pubblica nella nostra regione, ma noi ci siamo chiesti se c'era stato un confronto per andare a modificare quel regolamento tra l'Assessorato e l'ARER, perché la delibera del CdA dell'ARER, al di là del fatto che afferma che c'è un interesse complessivo per ottenere il piano di rientro, ha una serie di suggestioni che le provo a sottolineare, poi, per carità, probabilmente avete deciso voi che si vada in questa direzione. L'interesse illegale complessivo che verrà applicato agli utenti morosi non può superare il 50% del debito rateizzato, quindi vuol dire che se il debito rateizzato è di 2 mila euro, si può arrivare a un interesse del 50%, che è di mille euro. Mi sembra una follia, quella è gente che non ce la fa, io una cosa così non l'avrei mai e poi mai approvata!
In caso di alloggio sovradimensionato, i nuclei morosi devono sottoscrivere un impegno al trasferimento, corretto, ma in un alloggio adeguato, magari il nucleo da uno che ha un alloggio di 70 metri quadri deve vedersi ridurre lo spazio operativo.
Bisogna pensare anche ad altre cose, c'è un sostegno psicologico che va in qualche modo gestito per questo tipo di trasferimento, perché sono perlopiù persone in là con l'età, nuclei che hanno degli arredamenti che sono adattati e difficilmente si vanno a posizionare in un alloggio più piccolo, degli aiuti a traslocare soprattutto laddove ci sono degli anziani e questa delibera ci fa capire che sono completamente spariti gli aspetti sociali.
Io credo quindi che da tutto questo percorso in qualche modo si è persa ancora una grande occasione, se vi foste ulteriormente confrontati, come immagino debba essere il percorso di una modifica regolamentare come questa... bisognava dapprima mettere mano alla delibera della morosità incolpevole, lo abbiamo detto più volte, lo abbiamo sostenuto in quest'aula, voi volete andare in quella direzione e la modifica deve andare nella direzione che la perdita di reddito, per certi redditi bassi, non può essere un elemento ostativo al percorso di inserimento nell'ambito della morosità incolpevole. Ho predisposto un 116 nel quale chiedo una miriade di dati dell'ultimo triennio affinché su questi argomenti si possa ritornare.
Ci sono nuclei familiari che sono davvero al limite della povertà e che sono fortemente in difficoltà, sono sicuro che avranno chiesto udienza anche a lei, come chiedono udienza più o meno a tutti perché non sanno più che pesci prendere.
Quello che volevo capire quindi è se c'è stato un confronto, non c'è stato, ci sarà e su questo torneremo inevitabilmente perché ci sono delle grosse difficoltà e la povertà che sta crescendo, lo state verificando anche voi, ci metterà fortemente in difficoltà nei prossimi mesi e nei prossimi anni.