Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3470 del 3 aprile 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3470/XVI - Interrogazione: "Informazioni in merito agli accordi e ai progetti presenti o futuri tra il Gruppo Maggioli e INVA SpA.".

Marguerettaz (Presidente) - Possiamo riprendere i lavori. Punto n. 11 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola l'assessore Caveri, ne ha facoltà.

Caveri (AV-VdA Unie) - Ringrazio il consigliere Aggravi, farò prima un po' di storia di come mai Maggioli. L'INVA ha bandito a suo tempo - siamo nel 2020 - una procedura per l'affidamento di un accordo quadro per la fornitura, manutenzione e assistenza di una soluzione software in logiche private cloud e relativi servizi applicativi da erogare agli Enti locali della Valle d'Aosta. Questa procedura di gara era basata sull'offerta economicamente più vantaggiosa, miglior rapporto qualità-prezzo per mettere a disposizione degli Enti locali della Valle d'Aosta una soluzione per informatizzare i processi amministrativi e gestionali che "implementi - diceva la gara - il paradigma cloud nella Pubblica Amministrazione e promuova l'erogazione di servizi in modalità di condivisione". A fronte di questa procedura, INVA ha sottoscritto un apposito accordo quadro con l'aggiudicatario, che era un gruppo composto prevalentemente da Maggioli con altre società, che sono Almaviva e APK, che ha proposto una soluzione integrata denominata "Sicr@ Web". INVA ha conseguentemente implementato e reso disponibile agli Enti la soluzione applicativa presso il Data Center unico regionale qualificato per l'erogazione dei servizi in cloud secondo le indicazioni Agit. Ricordo che questo Data Center è un elemento molto importante nella geometria del sistema informatico regionale.

Tra i principali obiettivi di questa gara si evidenziano: la gara ha aggregato il fabbisogno di tutti gli Enti locali, pertanto beneficia di significative economie di scala; l'iniziativa sgrava gli Enti dal gestire in autonomia una procedura di gara per l'adozione di una soluzione per la gestione del Sistema informativo; grazie all'iniziativa, i RUP dei Comuni dispongono di uno strumento di procurement che evita e tutela dal procedere con affidamenti diretti ripetitivi con i fornitori esistenti - che era quanto si faceva prima, a un certo punto la procedura doveva esaurirsi perché non potevi continuare a farlo; INVA, come è noto, tra l'altro, è società in house di tutti i Comuni della nostra Valle e gestisce il contratto con il fornitore aggiudicatario della gara e il coordinamento tecnico di tutta la fornitura e dei relativi livelli di servizio; la soluzione consente di uniformare gli strumenti informatici e le procedure anche ai fini di una semplificazione per i servizi associati e la mobilità del personale fra gli Enti, facilitando le operazioni fra le singole Amministrazioni e l'interoperabilità di dati e processi. Attualmente vi sono ventidue Enti che hanno attivato la soluzione ed è previsto l'avvio di ulteriori otto Enti nel 2024. La scadenza dell'attuale contrattualistica è settembre 2025, con la possibilità di proseguire per altri due anni.

L'apertura della nuova sede tecnico-commerciale ad Aosta rappresenta, per Maggioli un significativo investimento. Maggioli ha presentato, in un evento pubblico, questa scelta che ha intrapreso per garantire un forte presidio tecnico-commerciale del territorio, si parla di quattro persone che saranno nell'ufficio di Aosta, naturalmente con particolare attenzione del mercato della Pubblica Amministrazione Locale, in armonia con il progetto attivato da IN.VA, di concerto con l'Ente Regione Valle d'Aosta. All'incontro pubblico ha partecipato anche - e sta per andare in pensione - il segretario comunale di Sarre, Osvaldo Chabod, che ha spiegato il funzionamento, sapendo che questo tipo di tecnologia era già adottata dal Comune di Aosta, che da molti anni è servito da Maggioli. L'iniziativa di quest'ufficio conferma la strategia del fornitore di operare con strutture operative radicate nei territori regionali, credo che sia stato molto significativo anche il fatto che fosse presente la dottoressa Amalia Maggioli, erede Maggioli, che è la responsabile commerciale del marketing della Maggioli.

È del tutto evidente - ed è emerso anche quel giorno e anche in incontri che noi abbiamo avuto in passato con il CELVA - che esistono ancora delle distonie rispetto a questa contrattualistica, nel senso che ci sono state lamentazioni di piccoli Comuni perché l'impressione è che questo tipo di sistema fosse tarato su realtà medio-grandi. Ci sono state anche delle resistenze di alcuni dipendenti a un cambiamento dei meccanismi di gestione dei loro Comuni e questo possiamo immaginare che nella Pubblica Amministrazione avvenga quando si passa da un sistema all'altro, bisogna imparare qualche cosa di nuovo. Queste criticità sono state trasferite in maniera puntuale a Maggioli, che si è impegnata laddove si siano creati dei casi singoli, che sono stati esaminati non solo da Maggioli ma anche da INVA, che fa da tramite rispetto a questo tipo di contratto per poter migliorare le cose.

L'apertura della nuova sede quindi è un presidio di tipo tecnico, con risorse specializzate, che dovrebbe consentire di evitare queste criticità che si sono manifestate e spingono i Comuni ad aderire a quest'accordo che essi stessi avevano sollecitato e che, come dicevo prima, sortisce delle economie di scala. Da questo punto di vista, continueranno le interlocuzioni con i Comuni sapendo che ogni nuovo sistema informativo ha degli impatti nei cambiamenti organizzativi e prevede anche delle revisioni da parte degli impiegati che se ne occupano. Devo dire che in generale le risultanze sono state positive, tranne, come ho detto, alcune criticità che ci sono. Credo che essendo Maggioli leader di mercato per soluzioni rivolte agli Enti locali, quest'interlocuzione che abbiamo avuto possa consentire di risolvere alcuni problemi e, da questo punto di vista, proseguono le interlocuzioni con quei Comuni che hanno manifestato - in genere piccoli Comuni - alcune problematiche ma, ripeto, proprio l'esperienza oramai storica, storicizzata del Comune di Aosta, ma anche esempi virtuosi come il Comune di Sarre, dimostrano che alla fine questi servizi funzionano.

Presidente - Per la risposta, la parola al collega Aggravi.

Aggravi (RV) - Ringrazio l'Assessore per il quadro che ha fatto della situazione e anche il punto di partenza, perché ogni sistema informatico ha un punto di partenza, come ogni procedura. Sicuramente l'effetto resistenza o il fenomeno resistenza dei soggetti coinvolti, e non soltanto, è un grosso problema nell'evoluzione tecnologica e dei servizi, allo stesso modo e per l'ennesima volta - porto un caso che non è direttamente collegato al tema ma rappresenta bene la situazione - in alcune situazioni è sostanzialmente inutile avere l'identità digitale se poi gli enti non la utilizzano. Io devo dire che, pur avendola, ad oggi non ho ancora avuto prova di poterla utilizzare materialmente e la carta continua ad arrivare. È anche vero che ci sono in alcune situazioni anche dei fenomeni che non aiutano neanche la volontà di evolversi perché spesso e volentieri, quando si deve andare, ad esempio, in giudizio, è la carta che conta più della parte digitale, così come anche nella produzione di certificati, nella produzione di autorizzazioni e quant'altro, comanda sempre la carta. È anche vero che l'effetto resistenza non si può risolvere in poco tempo perché, come altre iniziative che abbiamo richiamato e a cui l'Assessore ha già avuto modo di rispondere, la stessa apertura di questa sede era già stata oggetto di anticipazione in una precedente iniziativa, continueremo a fare iniziative ma in senso proattivo, perché comunque dobbiamo tutti "combattere" sia la resistenza, sia la difficoltà, hanno la necessità del loro tempo, perché il cambiamento di un sistema informativo, di un programma o di una procedura non è un qualcosa che possiamo risolvere - mi si consente la battuta - con le scadenze PNRR, perché spesso e volentieri è una grande problematica.

Sulla dimensione comunale, o comunque di qualsiasi ente che è interessato dall'evoluzione o dal passaggio da un sistema all'altro è ovvio che più è piccola la realtà più è complessa. La prima complessità è che spesso e volentieri c'è un soggetto che si occupa di una determinata delega o funzione, mancando lui o comunque è direttamente collegata la funzionalità alla persona, quindi per necessità. Forse su quest'aspetto o su alcune di queste tematiche e di queste procedure è bene fare dei ragionamenti sia in termini di stesso cambiamento sociale, cioè se la persona domani dovesse andare in pensione, il sistema informatico non va avanti da solo e, dall'altro lato, ovviamente avere una sorta di backup umano dell'utente pubblico, non l'utente cittadino.

Queste tematiche poi hanno giustamente, e l'ho citato anche in parte in precedenza, un effetto sull'utente cittadino, che invece si presenta banalmente allo sportello e deve avere prodotte determinate certificazioni o comunque necessità, in questo senso anche in termini di costi, quindi ben vengano le economie di scala, ci auguriamo che ci possa essere sempre una maggiore integrazione dei servizi e andare oltre a un passato in cui ognuno andava un po' per sé, questo soprattutto per fare rete e anche per fare efficienza nella stessa evoluzione del sistema informativo che non deve essere statico a sé stante.

Ovviamente quello che spiace oggi, e richiamo soprattutto le iniziative fatte sino ad oggi, è vedere che alcuni progetti vengono bloccati, o comunque si torna un passo indietro, questo in alcuni Comuni è avvenuto, proprio per l'impossibilità di rispettare determinate scadenze e io in quel senso direi forse anche di una sottostima di quelle che sarebbero state le incombenze e le problematiche, però questo è un peccato, perché ovviamente genera delle inefficienze e ci fa perdere delle risorse che potevano essere utilizzate rispetto ad altre che possono essere utilizzate per altre finalità.

Detto questo, manterremo comunque alta la guardia e soprattutto su quest'aspetto ci auguriamo che ci possa essere, con l'apertura di questa sede e non soltanto, una maggior organizzazione temporale, soprattutto considerato che questi fenomeni non si risolvono in pochi mesi.