Oggetto del Consiglio n. 3455 del 3 aprile 2024 - Resoconto
OBJET N° 3455/XVI - Communications du Président du Conseil.
Bertin (Presidente) - Alla presenza di 33 Consiglieri possiamo dare avvio ai lavori del Consiglio di oggi. Punto n. 1 all'ordine del giorno.
Il 20 marzo la Giunta regionale ha presentato un disegno di legge di modifica alla disciplina delle nomine e designazioni di competenza regionale. L'atto è stato assegnato alla II Commissione.
Con riguardo a due questioni, quella corsa e quella catalana, più volte oggetto di attenzione da parte di questo Consiglio, c'è da registrare che, nei giorni scorsi, su entrambi i fronti, sono stati compiuti passi significativi.
Il 27 marzo scorso l'Assemblée de Corse ha approvato il testo di proposta di modifica costituzionale che riguarda l'autonomia dell'isola e che dà seguito all'accordo politico dell'11 marzo scorso tra il Governo francese e i rappresentanti dell'isola. Il testo, approvato a larga maggioranza dall'Assemblea corsa, prevede, tra l'altro, il riconoscimento di uno Statuto di autonomia e l'attribuzione di un potere di natura legislativa.
Il 14 marzo il Congresso dei deputati spagnolo ha approvato un progetto di legge di amnistia per i militanti catalani condannati o perseguiti per le vicende legate al referendum consultivo sull'indipendenza della Catalogna del 1° ottobre 2017. Una vicenda che vedeva coinvolte, a diverso titolo, migliaia di persone.
In entrambi i casi saranno fondamentali gli ulteriori sviluppi: in Francia l'avvio dell'iter parlamentare e l'approvazione di una legge di revisione costituzionale seguita poi da una legge organica; in Spagna l'approvazione del testo anche al Senato.
Sempre riguardo alla Catalunya, nella serata di lunedì è deceduto a Barcellona Aureli Argemì, conosciuto per la sua attività anche in Valle, regione che ha frequentato in più occasioni. Aureli, che ho avuto il piacere di conoscere diverso tempo fa, era un antifranchista e indipendentista catalano, nel lungo impegno pubblico che lo ha caratterizzato, dall'Abbazia di Montserrat alla fondazione del CIEMEN, ha sempre difeso le minoranze, la cooperazione tra i popoli e la pace, diventando un punto di riferimento per molti in Europa. Sentite condoglianze alla famiglia.
Ci sono interventi? La parola al consigliere Restano.
Restano (GM) - Le evidenzio che lei non ha comunicato al Consiglio la lettera che le abbiamo inviato ieri pomeriggio, quindi, se mi permette, ne darò comunicazione io ai colleghi. La lettera riguarda il trasferimento di un funzionario dell'Ufficio legislativo, studi e documentazione del Consiglio. Noi siamo sicuramente a favore di questo trasferimento perché siamo a favore delle volontà dei dipendenti che tanto hanno dato a quell'ufficio, però guardiamo con grande preoccupazione questo trasferimento, Presidente, si tratta del secondo trasferimento nel corso degli ultimi mesi, un ufficio importantissimo dal punto di vista istituzionale per l'operato di tutti i Consiglieri. È rimasta un'unità su tre, il 66% dei funzionari è stato trasferito, senza prevederne - e questo è il rimprovero che le facciamo - la sostituzione nell'immediato. Lei con quest'attività ha svilito il ruolo dei Consiglieri che è quello di proporre delle norme; spesso ci rimproverate l'intensa attività ispettiva, ma se non ci lasciate fare altro... Lei svilisce con quest'attività il ruolo di tutto il Consiglio e ora capiamo perché non rimprovera i Presidenti di Commissione che non convocano le Commissioni, perché probabilmente fa parte di un progetto: non volete lasciarci lavorare. Ora personalmente non le chiedo una risposta, lei oggi non ci deve risposte, lei deve impegnarsi nel corso dei prossimi giorni a sostituire questo personale, perché sennò ne va di mezzo la sua credibilità. Lo diciamo con pacatezza, con grande fermezza e tristezza nel cuore per quello che lei ha fatto nei confronti di tutti gli elettori valdostani.
Presidente - Ci sono altri interventi? Consigliere Restano, come lei ben sa, la sua lettera è pervenuta intorno alle ore 18:00 di ieri sera, una lettera che non si capiva se era un'interrogazione, un question time o cos'altro. Come lei ben sa, Consigliere, perché è qui da oltre un decennio, non è possibile, per le regole che ben conosce, presentare delle interrogazioni alla gestione del Consiglio. Sono le regole tradizionali, di tutte le assemblee elettive: Parlamenti, Consigli regionali, eccetera; cose che sa, è inutile che adesso qui le faccia un riassunto di cosa rappresentano le assemblee elettive. Peraltro, anche un solo corso di educazione civica è sufficiente per rendere note queste caratteristiche. Pertanto, diversamente da quanto dice la consigliera Guichardaz, nessuna risposta sarebbe da dare perché nessun Parlamento, nessuna Assemblea risponderebbe a una questione come questa. Le rispondo per educazione, nel rispetto delle regole che lei non rispetta, e il rispetto deve anche essere rivolto all'attività degli altri, senza prendersi in giro e senza prendere in giro nessuno.
Preciso che l'atto a cui faceva riferimento lei è stato assunto unanimemente dall'Ufficio di Presidenza previa attenta ponderazione, pur avendo spesso, sin dall'inizio della legislatura, l'intenzione di affrontare l'ambito legislativo poiché è - usando un'espressione che non mi piace - riferita all'ambito della gestione aziendale, il core business del Consiglio regionale, ed è decisamente importante. Non è soltanto a supporto dei Consiglieri ma ha anche molti altri rilevanti risvolti, tanto più per una Regione che ha un'autonomia significativa e piuttosto ampia. Come Ufficio di Presidenza, abbiamo ritenuto di non trattenere forzatamente una dipendente che ha manifestato la volontà di andarsene, poiché sarebbe stato controproducente, tanto più che il Dipartimento del personale ha rassicurato che è previsto a breve un concorso per laureati in giurisprudenza e la deliberazione di Giunta che ha già dato il nulla osta alla mobilità del funzionario, per quanto di sua competenza, cede il fabbisogno corrispondente al Consiglio. È molto probabile, quindi, che a breve quest'unità sarà sostituita. Poi, come dicevo, l'Ufficio legislativo è la parte più importante del Consiglio regionale, ho sempre reputato fosse così al di là del supporto ai Consiglieri e tutto l'Ufficio di Presidenza ritiene sia così, tant'è che se vuole verificare dai verbali, in più occasioni ci siamo posti questi problemi proprio in ragione dell'importanza che assume l'Ufficio legislativo ed è una preoccupazione che riguarda me come riguarda tutti i componenti dell'Ufficio di Presidenza. Certo è un problema di personale, ma non solo, bisogna avere anche una visione più lunga e che vada al di là delle legislature e del rapporto maggioranza-opposizione. È necessario, per un Consiglio di una Regione autonoma, avere un Dipartimento legislativo di prim'ordine e, al di là del numero dei componenti, anche dare una missione precisa è certamente importante per quest'ufficio. Da parte mia, come da parte di tutto l'Ufficio di Presidenza, c'è l'impegno di seguire la questione, anche perché riteniamo che sia importante. Con questo credo che di più non ci sia da aggiungere.
La parola al consigliere Aggravi.
Aggravi (RV) - Io volevo solo fare una considerazione rispetto a quanto lei ha appena detto, Presidente. Di fatto, in tutto questo giro di parole non ha risposto, si nasconde dietro a questioni di forma, si nasconde - giustamente, questo lo devo dire - dietro al fatto che la decisione è stata presa dall'Ufficio di Presidenza, però l'Ufficio di Presidenza ha un Presidente e giustamente noi ci rifacciamo a lei. Mi chiedo altri membri che dovrebbero tutelare le minoranze che cosa fanno, ma lo vediamo da quanto hanno espresso in Ufficio di Presidenza.
Detto questo, ripeto, il vero problema è sicuramente quello non soltanto di unità di personale ma della forza che ha quell'ufficio sia per i Consiglieri, sia - come lei ricordava - per tutta la Presidenza. Mi chiedo da parte sua quale sia oggi la forza nel difendere questa possibilità. Sul discorso del concorso sappiamo quali sono i tempi e le tempistiche, quindi la soluzione non si troverà a breve.
Devo dire, e di questo è giusto renderne conto, che, rispetto alle altre risorse, lei si è impegnato in prima persona, cedendo una risorsa che era nel suo ufficio, però in questo caso la situazione è ancora più pesante perché quell'ufficio non per dire che un ufficio è più importante di un altro, ma il Legislativo, come lei diceva, è il core business e dovrebbe essere il core business di una democrazia parlamentare.
Io sinceramente avrei evitato di fare dei giri di forma ma avrei semplicemente almeno dato una risposta su quella che può essere la soluzione a un problema che temo non si risolverà entro la fine della legislatura e questo avrà delle ricadute pesanti sull'attività del Consiglio. Ne prendiamo atto, ce ne dispiacciamo e sul resto non vado oltre perché - e giustamente il collega Restano l'ha ricordato - abbiamo perso una settimana dove alcune Commissioni potevano essere convocate per gestire tutta una serie di importanti questioni che ritarderanno ancora. Non è colpa delle opposizioni.
Presidente - La parola al consigliere Restano.
Restano (GM) - Innanzitutto la ringrazio per averci risposto, malgrado la nostra lettera sia arrivata in ritardo, lei si è impegnato e ha trovato del tempo da dedicare a noi e del tempo per preparare la risposta, quindi vuol dire che è stata colta la nostra richiesta. Mi duole però ricordarle che una lettera è una lettera, non è né un question time, né un'interrogazione e che, a mente del Regolamento, mi sembra l'articolo 45, lei ne deve dare comunicazione, quindi le regole le deve rispettare anche lei, Presidente, non solo noi. Non c'è nessuna regola che ci vieta di fare una lettera, è un nostro dovere, è un nostro compito in quanto eletti, però sottolineo un aspetto e me lo permetta: il funzionario in questione era incaricato di particolare posizione organizzativa. Voi l'avete tolta quella particolare posizione organizzativa e questo rende l'idea dell'importanza che voi avete assegnato a quell'ufficio, zero.
Veda di recuperare, Presidente, mi faccia un piacere, questo che io ritengo un piccolo incidente di percorso; se non lo farà, vuol dire che è un progetto.
Presidente - La parola alla consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Ha fatto notare l'esperienza decennale del consigliere Restano e lei ne ha anche di più rispetto a lui; io l'ho seguita nel tempo e mi ricordo le battaglie che ha fatto proprio in virtù di quelli che erano uffici importanti e che lei ha di nuovo evidenziato quest'oggi.
Esiste un problema, lo sottolineiamo da tempo come opposizioni: quello delle mobilità del personale, lo è stato anche ben evidenziato nello studio della Bocconi, ci chiediamo quando verrà affrontato questo problema, perché se è giusto dare la possibilità alle persone di trasferirsi, dall'altra parte bisogna fare in modo che la macchina organizzativa continui a lavorare e lei sa bene che, per poter avere esperienza all'interno di quell'ufficio, non basta insediarsi o avere una laurea dall'oggi al domani per poter fare quanto è stato fatto nel tempo.
Come ha detto il consigliere Restano, si passa da tre risorse a una, non è che ci si pone il problema perché abbiamo voglia di dar fastidio, è perché nella nostra attività quell'ufficio è estremamente importante e lei lo sa assolutamente. Sotto questo punto di vista, anche la vacanza di alcuni mesi di tutte quelle persone è per noi motivo di disagio, credo che lei possa capirlo, siamo comunque tanti Consiglieri, non solo quelli di minoranza, anche i Consiglieri di maggioranza possono e hanno a che fare con l'Ufficio legislativo, quindi immagino che anche per loro il problema si ponga. Le chiedo quindi di prestare particolarmente attenzione e di cercare una soluzione di qui a breve, certa che anche nella Pubblica Amministrazione ci sono persone che vorrebbero andare in quell'ufficio, basterebbe mettere anche un avviso pubblico sotto questo punto di vista e credo che nel comparto qualcuno che voglia passare nel Servizio legislativo del Consiglio lo possiamo trovare.
Presidente - Compatibilmente... come detto, la situazione è piuttosto complessa, quella dell'Ufficio legislativo è una priorità dell'attività, le risorse erano quattro, sono rimaste due e non tre che è un po' diverso; ciononostante resta un problema riguardante l'intero Ufficio che, al di là del personale, ha bisogno giustamente, come evidenziato, anche di una formazione e di obiettivi che non siano di breve periodo ma che guardino anche al di là delle singole legislature, per avere un Dipartimento legislativo all'altezza di una Regione ad autonomia speciale come la nostra.
Come detto, è un mio impegno, ma anche di tutto l'Ufficio di Presidenza, che in molte occasioni ha trattato tale questione. Mi auguro di poter ascoltare, prima della fine della legislatura, il consigliere Restano, che oggi si è mostrato così interessato, magari riprendere, nel caso in cui si riuscisse a dare qualche soluzione, quest'aspetto.