Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3439 del 21 marzo 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3439/XVI - Interpellanza: "Risoluzione delle criticità relative alla gestione della struttura residenziale di Variney".

Bertin (Presidente) - Punto n. 34. Consigliera Erika Guichardaz ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Torniamo sulla struttura di Variney con delle domande più puntuali, visto che riguardo alle domande più generiche dell'altro giorno non ci è stata data risposta. Sono quattro gli approfondimenti che chiediamo: sui titoli degli infermieri, sui minutaggi dell'infermiere sui pazienti di UAP, sugli incontri con i sindacati e sull'incarico del direttore della struttura di Variney.

La risposta del 22 febbraio dell'Assessore alla nostra interpellanza - che chiedeva del riconoscimento delle qualifiche professionali degli infermieri che beneficiano di deroga, se era stata verificata - era stata un po' vaga, quindi in maniera puntuale noi chiediamo il procedimento amministrativo seguito dall'Azienda USL e dalla Regione, che ha portato al rilascio del riconoscimento dei titoli o delle certificazioni degli infermieri che hanno prestato servizio presso la struttura di Variney, o che lo prestano attualmente, e che hanno usufruito della deroga.

Sempre rispetto invece alla questione dei minutaggi, nel Consiglio del 22 febbraio, rispetto ai minuti per paziente UAP, ci era stato detto che i minuti erano aumentati a 144 e quindi che il minutaggio erogato risulta essere superiore ai 107 minuti giornalieri a paziente previsti nella delibera del 2007.

Una nota però che abbiamo riportato nelle premesse dell'interpellanza - proprio rispetto all'integrazione dell'appalto delle UAP che, ricordiamo, non era stato previsto subito nell'appalto ma è poi stato previsto in un secondo tempo e l'incremento è legato solo al quinto d'obbligo - ci diceva che invece i minuti di infermiere su un paziente di UAP erano 72.

Noi chiediamo se sono 72, 107 o 144. Vorremmo capirlo in maniera puntuale, perché rispetto alla nota riportata e a quell'incremento del quinto, quindi di 810 mila euro, la risposta puntuale dell'Assessorato erano 72 minuti di infermiere per paziente di UAP, e preciso, sul paziente di UAP, non che l'infermiere sia un po' sull'UAP o sul paziente di RSA, quello che noi chiediamo è sul paziente di UAP.

Abbiamo poi letto il verbale dell'incontro del 26 gennaio - poiché era arrivato nel momento della discussione non avevamo potuto leggerlo nella replica dello scorso Consiglio - e in questo risulta assente la Cooperativa Quadrifoglio che invece era stata richiesta dai sindacati e dal direttore della struttura; dal verbale che noi abbiamo letto - poi sappiamo che non era il definitivo, però non abbiamo più ricevuto un definitivo, quindi forse è ancora in fase di approvazione - rispetto a questo non abbiamo ritrovato nessuna delle risposte alle domande che ponevano in maniera puntuale i sindacati.

Chiediamo quindi se vi sia stato un successivo incontro con la cooperativa interessata e con il direttore di struttura per dare seguito alle criticità espresse dai sindacati, in particolare si evidenzia che in dieci mesi sono cambiati cinque coordinatori, non so se uno può immaginare cosa voglia dire: vuol dire che ogni due mesi tu ti confronti con un coordinatore diverso, e i coordinatori hanno un ruolo particolarmente importante in queste strutture.

Dopodiché, i sindacati segnalavano anche problemi sui contratti di lavoro e problemi rispetto ai minutaggi, quindi con questa domanda noi chiediamo se quelle risposte siano state date e se ci sia stato quell'incontro.

Infine, rispetto alla direzione della struttura, ci è stato detto che la scelta operata dall'azienda era quella di mantenere al proprio interno la direzione sanitaria della struttura di Variney, stante proprio la fragilità degli utenti e che questo dimostrava un'alta attenzione da parte dell'azienda.

Le domande poste da parte dei sindacati non hanno trovato, come dicevo, risposta anche rispetto a questo punto.

Poi citiamo le dichiarazioni d'incompatibilità che troviamo sul sito dell'azienda, in particolare quella del 29 marzo riferita all'incarico n. 195, dove non viene menzionato un incarico su una struttura pubblica.

Visto il cumulo di incarichi del direttore della struttura e lo svolgimento dell'incarico a Variney, a noi risulta in regime di LPA, di libera professione - non dell'azienda, però su questo magari lei potrà dirci meglio, perché ha detto invece più volte che era dell'azienda - quello che noi chiediamo è se rispetto a questo ci sono possibili incompatibilità o inopportunità, e se, proprio alla luce del fatto che cambino coordinatori alla velocità della luce, si pensi comunque di dare forse quest'incarico a una persona meno gravata di un carico di lavoro, come l'attuale direttore di struttura, proprio perché sarebbe importante che in quella struttura ci fosse una continuità forte e soprattutto un impegno maggiore anche rispetto a tutti gli incarichi a cui il direttore di struttura, purtroppo, in questo momento deve rispondere.

Presidente - Assessore Marzi ne ha facoltà.

Marzi (SA) - Domanda n. 1 "Il procedimento amministrativo, seguito dall'Azienda USL e dalla Regione che ha portato al rilascio del riconoscimento dei titoli delle certificazioni degli infermieri che hanno prestato o prestano servizio presso la struttura di Variney": spieghiamo, come richiesto, il procedimento amministrativo seguito dall'Azienda USL in relazione alle norme vigenti sul tema:

1) il direttore dell'esecuzione del contratto ha verificato che sussistono tutti i requisiti previsti dal capitolato in merito ai titoli necessari per gli operatori OSS, infermieri riabilitatori, ai fini dell'assegnazione alla struttura di Variney;

2) i sei infermieri attualmente operanti nella struttura, non iscritti all'ordine professionale degli infermieri, ottemperano alle disposizioni di deroga previsti dalle norme vigenti;

3) l'Azienda USL ha inoltre verificato che l'appaltatore del servizio abbia rispettato le disposizioni della delibera 1530/2022, in attuazione, a livello regionale, delle norme nazionali di deroga. Le disposizioni di deroga trovano comunque origine nel decreto legge emergenziale 18/2020, all'articolo 13, per esigenze allora prettamente collegate all'emergenza sanitaria.

Successivamente l'articolo 6bis del decreto legge 105/2021 ha introdotto nuove norme in materia che hanno superato le esigenze prettamente emergenziali per considerare necessità contingenti collegate più in generale alla grave carenza di personale di cui parliamo in tutti i Consigli. Tale norma ha subìto diverse modifiche nel tempo, l'ultima con il DL 34/2023. A oggi, in ottemperanza alle disposizioni vigenti, non deve essere assunto alcun provvedimento amministrativo per certificare i titoli conseguiti all'estero, quindi il procedimento applicato dall'Azienda USL è corretto.

Domanda n. 2: "Come sia stato aumentato il minutaggio riferito alla presenza di personale infermieristico sui pazienti di UAP pari a 72 minuti di assistenza al giorno/ospite e il relativo costo".

Il minutaggio assistenziale per gli utenti dell'unità di assistenza prolungata, cioè UAP, è stato adeguato sin dal momento del trasferimento degli utenti della struttura J.B. Festaz con specifico ampliamento del rapporto contrattuale con la cooperativa aggiudicataria.

I minutaggi garantiti per utente, come abbiamo già avuto modo di evidenziare in risposta a precedenti iniziative, come da lei citato, non sono 72 al giorno a paziente, bensì 144, quindi il doppio rispetto a quanto da lei riportato nell'iniziativa.

Per il nucleo dei dieci utenti di unità assistenziale prolungata, è infatti presente un infermiere notturno dalle ore 06:30 alle ore 14:30, dalle ore 14:30 alle ore 22:30 e dalle ore 22:30 alle ore 06:30, pertanto i minutaggi giornalieri garantiti sono 1.440, ovvero 144 per paziente, cioè 1.440 diviso 10, che superano appunto i 107 previsti dalla delibera 2825/2007.

Precisiamo quindi che il requisito vigente prevede l'erogazione di 107 minuti a paziente al giorno e non di 72 minuti a paziente al giorno perché la delibera di Giunta di riferimento è appunto la 2825/2007 e non più la 2414/2006.

Venendo alla domanda n. 3, "Se vi sia stato un successivo incontro con la cooperativa interessata e il direttore di struttura": l'Azienda USL ha informato che gli incontri con la cooperativa, così come quelli con il personale medico e infermieristico, sono costanti nel tempo, in quanto anche diretti a rendere un servizio sempre migliore.

L'Azienda riferisce inoltre che, a seguito delle riunioni con le Organizzazioni sindacali, vi sono stati incontri e contatti telefonici con il dirigente della cooperativa per affrontare i temi discussi e per chiarire le questioni evidenziate.

La cooperativa si è già quindi impegnata a cercare di risolvere le criticità segnalate, in particolare nel garantire una maggiore continuità per quanto riguarda il coordinamento ove possibile.

Venendo alla domanda n. 4, "Se visto il cumulo degli incarichi del direttore della struttura e lo svolgimento dell'incarico a Variney in regime di LPA, è sua intenzione sollecitare l'Azienda USL per valutare possibili incompatibilità o inopportunità": come abbiamo già avuto modo di riferire in aula, in risposta a precedente iniziativa sul tema relativo alla struttura di Variney, considerata la particolare fragilità degli utenti, l'Azienda ha scelto di mantenere la direzione sanitaria in capo alla medesima, quindi una direzione pubblica. La soluzione attuale è provvisoria in attesa della piena attuazione dell'atto aziendale, cioè l'atto che riorganizza l'Azienda USL, che apporterà importanti novità nell'organizzazione.

Il nuovo atto aziendale prevede infatti l'attivazione di due nuove strutture complesse, o volgarmente detti primariati, la prima dedicata alle funzioni tecniche amministrative, la seconda alla residenzialità anziani.

A quest'ultima faranno carico le strutture residenziali e semiresidenziali per anziani non autosufficienti a gestione diretta.

Tale struttura svolgerà altresì funzioni di supporto, consulenza e coordinamento sui temi sanitari clinici e igienico-sanitari per le microcomunità per anziani del settore socio-assistenziale.

La struttura fungerà anche da interfaccia per le analoghe strutture residenziali sanitarie o socio-sanitarie presenti sul territorio valdostano.

A breve avranno avvio inoltre le procedure aziendali per aggiornare la rotazione di personale da dedicare all'area territoriale per l'attivazione delle nuove strutture organizzative.

Nelle more del completamento delle suddette attività riorganizzative, rimangono quindi attivi gli attuali incarichi.

Precisiamo che non risultano al momento incompatibilità di chi oggi riveste provvisoriamente le richiamate funzioni.

A proposito della figura del direttore sanitario di Variney, è bene ricordare che l'Azienda ha optato per una figura dirigenziale di elevata esperienza.

Il direttore sanitario della struttura è infatti chiamato a svolgere importanti compiti. In capo medico svolge la funzione di guida, supervisore, coordinatore e garante all'interno della struttura.

Il direttore sanitario di Variney è il dirigente medico più alto in grado ed è responsabile del coordinamento del personale, del corretto esercizio dell'attività sanitaria e della qualità delle prestazioni erogate nella struttura stessa.

Il direttore sanitario non opera comunque in autonomia, ma è supportato dalla collaborazione di figure mediche assegnate dall'area territoriale dell'Azienda e da un coordinatore infermieristico, tali figure mediche collaborano con il direttore sanitario per garantire l'appropriatezza dei ricoveri, predispongono tra l'altro i piani assistenziali individuali in collaborazione con le équipe socio-sanitarie delle strutture, facilitano il processo di dimissione dalla struttura nell'ambito della rete territoriale anche verso strutture residenziali socio-assistenziali (tramite quella che viene definita la valutazione dell'unità di valutazione multidimensionale, UVMD) e verso il domicilio con l'eventuale attivazione delle unità di continuità assistenziale e del medico di medicina generale, come previsto dalle norme.

Presidente - Consigliera Erika Guichardaz ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Chiedo se posso avere la sua risposta perché proprio sul primo punto, sulla verifica dei titoli, la normativa che io ho verificato con degli esperti a me dice una cosa un po' diversa rispetto alla sua, ossia che ci deve essere un procedimento amministrativo e la Regione deve assolutamente presidiare e comunicare l'ottenimento del riconoscimento all'ordine competente.

Rispetto a questo quindi credo che ci voglia della chiarezza, perché invece, da come ha detto lei, un vero e proprio procedimento amministrativo non è previsto.

Rispetto ai minutaggi, Assessore, chiederò il quadro turni, perché sinceramente se in una nota che riguarda l'integrazione dell'appalto, in cui si prevede il quinto, mi si dice che i minuti previsti sono 720 su dieci pazienti, non capisco come adesso possano essersi aumentati a 144 mantenendo la stessa cifra, perché evidentemente essendo andati sul quinto, non si poteva raddoppiare quella cifra, a meno che non si intenda che l'infermiere fa sia i pazienti di RSA UAP e consideriamo quindi il minutaggio mettendo insieme tutti, allora sotto questo punto di vista potrebbe esserci, ma chiederò i quadri turno perché a questo punto, con i quadri giorno, riusciremo a capire evidentemente se magicamente si possono raddoppiare i minutaggi mantenendo la stessa cifra, perché a questo punto, se uno potesse veramente fare la moltiplicazione dei pani e dei pesci allo stesso prezzo, bisognerebbe rendere merito all'Azienda.

Rispetto alla questione dei sindacati, lei dice che ci sono interlocuzioni continue.

Io delle interlocuzioni, del sentito dire, come ho già evidenziato ieri al Presidente, me ne faccio poco; l'Amministrazione parla per atti, quindi chiederò nei futuri accessi agli atti quali sono le risposte date ai sindacati rispetto a quelle domande, perché sinceramente dire che la cooperativa si è impegnata a garantire di non avere cinque coordinatori in dieci mesi mi sembra veramente un po' poco.

Rispetto al direttore sanitario, lei di nuovo ha ripetuto che è in libera professione, quindi, se è in libera professione, non diciamo più che è in capo al pubblico, è in libera professione. Dopodiché, rispetto alla questione delle incompatibilità, le chiedo di verificare quello che le ho detto, ossia le incompatibilità che trova sul sito della USL riferite alla determinazione n. 195 e quella riferita alla determinazione n. 163, tenendo conto del fatto che nella dichiarazione si dice che l'interessato s'impegna a segnalare tempestivamente qualsiasi variazione alla presente dichiarazione qualora dovesse sopraggiungere.

Nella risposta che ha dato l'altro giorno al consigliere Manfrin proprio su questo tema, ha detto: "L'attività di direzione sanitaria della struttura residenziale" - si stava parlando di Perloz - "rientra nelle attività ordinarie di direzione del distretto sanitario".

Io mi chiedo quindi se è stato coinvolto il direttore di distretto sanitario 1 e 2 per la gestione di Variney e sotto questo punto di vista le chiederò di avere formalmente la richiesta presentata a quel direttore sanitario.

Ci sono veramente molte cose che non tornano e che continuano a non tornare.