Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3421 del 20 marzo 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3421/XVI - Interrogazione: "Interventi previsti per risolvere le criticità del tratto stradale tra Pré-Saint-Didier e La Thuile e interlocuzioni con Anas S.p.A. per le rotatorie sulla SS26".

Sammaritani (Presidente) - Passiamo al punto n. 16 all'ordine del giorno. Per il Governo, risponde l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Grazie collega Aggravi. Mi si interroga con due quesiti, il primo: "se, e in caso positivo, quali interventi siano previsti per risolvere le problematiche che oggi interessano il tratto stradale tra Pré-Saint-Didier e La Thuile in corrispondenza del primo tunnel". Prima di rispondere ringrazio il Dipartimento Infrastrutture e viabilità, assieme ovviamente alla parte politica, che segue e continua le interlocuzioni con Anas e poi la struttura Attività geologiche per il prezioso contributo sia nell'ambito di questa risposta, sia nell'ambito dell'intervento in sé. In relazione al tratto di statale in oggetto, si rende noto che il 13 dicembre scorso Anas ha segnalato un cedimento della carreggiata, precisamente alla chilometrica 136+800, sul lato sinistro della SS26 che conduce a La Thuile, all'interno del territorio comunale di Pré-Saint-Didier in prossimità della galleria detta Pré-Saint-Didier. Il fenomeno consiste nella riattivazione di un primo cedimento che si era prodotto nel 2021 a seguito del quale era stato realizzato un intervento di consolidamento della massicciata, che aveva riguardato anche il collettore fognario che serve la vallata che porta a La Thuile che appunto transita sotto la sede stradale. A seguito della nuova recente segnalazione da parte di Anas di riattivazione del movimento franoso, il servizio geologico della Regione ha prontamente eseguito un sopralluogo lungo il versante interessato. Gli esiti del sopralluogo hanno rilevato un inizio di danneggiamento del collettore e confermato la necessità di procedere a un ulteriore intervento di consolidamento, questo sia a tutela dell'integrità del collettore fognario, sia per evitare l'aggravamento del cedimento della sede stradale che potrebbero portare a limitare il transito per la località turistica di La Thuile nella stagione invernale. Proprio per quest'ultima finalità, la Struttura operativa Attività geologiche ha attivato un monitoraggio discontinuo dell'evoluzione del fenomeno, condotto mediante i rilievi da drone, distometrici, GPS di precisione e sistema laser scanner, in maniera tale da rilevare eventuali accelerazioni del fenomeno. Al momento attuale, dalle informazioni assunte in sito nel periodo compreso tra la seconda e la terza misura manuale effettuata tra i mesi di febbraio e marzo su due specifici punti individuati a cavallo della fessura sulla carreggiata, si è potuto determinare un incremento massimo di circa 2 centimetri dalla distanza orizzontale, questo ci dice la struttura dopo l'analisi tecnica. Circa gli interventi della sede stradale, Anas ci comunica che l'intervento di consolidamento del corpo stradale in frana al chilometro 136+800 sul lato sinistro della SS26 è in fase di progettazione, ma è già stata ipotizzata la spesa pari a circa 1 milione e 300 mila euro, già completamente coperta da finanziamento, e si conta di poter intervenire, una volta espletate le procedure del caso, cercando ovviamente, come sempre, di contenere tempistiche e i disagi.

Per quello che riguarda il secondo quesito: "quale sia lo stato delle interlocuzioni tra l'Amministrazione regionale e Anas relative alla realizzazione delle rotatorie sulla SS26 nel comune di Pré-Saint-Didier", è doveroso fare un po' di storia: l'intervento di miglioramento della viabilità lungo la SS26 nel comune di Pré-Saint-Didier, con la realizzazione di due rotatorie, era previsto nell'accordo di programma del 2005 tra Regione e Anas per la realizzazione di un piano per la messa in sicurezza degli incroci con la viabilità regionale mediante la costruzione di rotatorie lungo la statale stessa, con onere di progettazione e di realizzazione a carico di Anas. Il progetto risalente al 2005, poi aggiornato nel 2011 dal Comune di Pré-Saint-Didier, prevedeva la costruzione di due diverse rotatorie lungo la SS26 nel territorio appunto di Pré-Saint-Didier, la prima sul lato Aosta, in località Semana, sulla sponda orografica destra della Dora di La Thuile; la seconda, lato Courmayeur, in corrispondenza dell'incrocio con la SS26 e il viale Monte Bianco sulla sponda orografica sinistra della Dora di La Thuile, oltre il nuovo e il vecchio ponte sul fiume. L'intervento intendeva risolvere le problematiche di sicurezza e di collegamento della viabilità tra la strada statale 26, viale Monte Bianco in entrata e in uscita dall'abitato di Pré-Saint-Didier, la zona artigianale di Semana e la strada di accesso all'abitato collocato sulla sponda destra della Dora di La Thuile, senza ovviamente pregiudicare la percorribilità di arterie minori in corrispondenza di detti accessi.

A seguito della conferenza dei servizi del maggio 2013 tra Anas, Comune e le strutture dell'Amministrazione regionale coinvolte nell'emanazione dei pareri obbligatori previsti dalla normativa, si decideva la sospensione dei termini del procedimento tenuto conto delle richieste di ulteriore documentazione di chiarimenti e di modifiche del progetto in esame espresse da parte delle strutture regionali competenti, demandando ad Anas la definizione di un nuovo iter finalizzato alla risoluzione delle problematiche emerse. Tale processo ha portato nell'autunno del 2019 a una modifica concordata tra i tecnici Anas, Regione e Comune di Pré-Saint-Didier del progetto originario, che prevedeva, come abbiamo detto prima, inizialmente due distinte rotatorie con la proposta, questa del 2019, di una costruzione di una sola rotatoria a servizio dell'area camper, della zona artigianale e anche in tale occasione si era ribadita la competenza in capo ad Anas della rivisitazione della progettazione nella direzione sopra ricordata. Nei successivi incontri tra le parti coinvolte, e qui parliamo del giugno 2022, la struttura regionale competente ha nuovamente sollecitato Anas a rivedere il progetto sulla base dei rilievi aggiornati, con la previsione di una sola rotatoria e dell'eventuale allargamento del ponte sull'ex Statale per consentire il doppio senso di marcia verso la stazione ferroviaria. Di qui si è continuato, io posso parlarle per quest'ultimo anno, nei vari incontri che ci sono stati di sollecitare, e lo stiamo facendo come su altri interventi... nello specifico di proseguire quella che era la visione di una sola rotatoria. Le interlocuzioni con Anas per il riavvio dell'iter progettuale che, come detto, proseguono, l'obiettivo quindi è di inserire questa progettazione e questa realizzazione della rotatoria di Pré-Saint-Didier all'interno del nuovo accordo di programma che sarà sottoscritto con Anas per un nuovo piano rotonde, che è finanziato anche con parte dei famosi ormai 14 milioni per le strade della Valle d'Aosta che il Ministero delle infrastrutture e della mobilità ha annunciato e per i quali, come ricordato nel mese scorso nell'ambito dell'interpellanza del collega Brunod sullo svincolo di Champdepraz, siamo in attesa delle delibere attuative. Solo dopo la loro emanazione si potrà procedere, insieme ad Anas, che è destinataria dei fondi, ad aggiornare la programmazione degli interventi sulle strade statali con le relative priorità e una specifica attenzione alla messa in sicurezza degli incroci con viabilità locale. Dalle ultime informazioni di questa settimana, proprio per avere informazioni riguardo le delibere attuative, Anas ci dice che ormai è questione di pochi giorni, dopodiché si potrà finalmente inserire questi interventi nei piani. Diverso è invece il caso, ad esempio, di Nus, che invece è già finanziato, quello della Statale 26, che abbiamo già trattato. Ribadisco che questo è sicuramente un intervento strategico e fondamentale per l'importanza che quell'incrocio rappresenta e anche per lo sviluppo importante che c'è stato della parte commerciale e della parte turistica, tra l'area camper e la nascita di alcuni importanti esercizi di commercio in quella zona che è particolarmente trafficata e sicuramente importante dal nostro punto di vista.

Presidente - Replica il consigliere Aggravi.

Aggravi (RV) - Con quest'interrogazione io e il collega Brunod abbiamo voluto mettere insieme più pezzi che insistono nella stessa area. La prima parte riguarda, come giustamente poi lei ha incentrato la risposta, la parte alta del Comune, quindi verso la località Elévaz, laddove c'era stata una prima problematica nel 2021 e poi oggi insiste questa seconda situazione. Quella è un'area particolarmente complessa, tra l'altro, c'è stato anche un importante movimento su quel versante che ha interessato la strada e la realizzazione poi di un ulteriore vallo, ed è anche un'area, come giustamente lei ricordava e come abbiamo cercato di ricordare nell'iniziativa, di fondamentale importanza per l'accesso al comune di La Thuile. L'abbiamo visto proprio nel momento in cui c'era stato quello smottamento che aveva chiuso quel passaggio e aveva sostanzialmente portato tutto il traffico sul Colle San Carlo con tutte le problematiche che ci sono state. Ci auguriamo che l'intervento che ci ha prospettato possa quanto prima avere corso e permettere alla viabilità di defluire e soprattutto al versante di essere messo in sicurezza.

Il secondo quesito invece è un quesito vecchio, lei giustamente nella cronistoria è dovuto ripartire dal 2005, perché è una vecchia storia, come spesso interessa Anas e non soltanto questi grandi gruppi; tra l'altro, quella è un'area complessa perché si ha sia lo svincolo di entrata per Pré-Saint-Didier, per la strada principale che va a La Thuile, in realtà c'è poi anche sopra, nel tornante dove c'è il ponte, un'ulteriore area complessa, perché è vero che è vietata la svolta a sinistra, ma sappiamo... e ne abbiamo viste di tutti i colori. Trovare quindi una soluzione che sia una, due rotatorie per facilitare l'accesso a Pré-Saint-Didier e anche una viabilità più fluida, proprio perché quella è l'area in salita più interessata dal passaggio per poi raggiungere il Piccolo San Bernardo... sicuramente deve trovare prima o poi una sua soluzione. Al di là delle interlocuzioni, ci auguriamo che il piano rotatorie possa prevedere una soluzione definitiva e avviare i lavori per realizzare interventi che sembrano in realtà magari più utili a un abbellimento dell'area, ma in realtà hanno anche una funzione: hanno soprattutto una funzione di sicurezza e di fluidità del traffico perché soprattutto nelle stagioni di massimo afflusso turistico quello è uno svincolo dove ovviamente insiste molto traffico, al di là del fatto che oggi non c'è più il traffico di un tempo, per carità, perché c'è anche l'autostrada quando non viene chiusa, ma quello è un altro paio di maniche, quindi ci auguriamo che quello svincolo possa essere più fluido rispetto ad oggi.