Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3349 del 22 febbraio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3349/XVI - Ritiro di risoluzione: "Richiesta parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici in tema di elettrificazione della ferrovia".

Marguerettaz (Presidente) - Passiamo alle risoluzioni, punto n. 60.01.

Per la presentazione della risoluzione, la parola al collega Perron.

Perron (LEGA VDA) - Veniamo alla nostra interrogazione alla quale ci siamo collegati, nella quale abbiamo notato, con una semplicistica comparazione, costi più alti per il progetto di elettrificazione della nostra tratta rispetto ad una simile sulla tratta Potenza-Foggia.

Qui ci fermiamo, su questo aspetto: l'abbiamo notato, chiediamo spiegazioni, le abbiamo chieste all'Assessore, ovviamente nei limiti delle sue competenze e facoltà, il nostro ruolo di opposizione è vigilare, segnalare, oggi abbiamo visto che è stato ripreso anche dai giornali, e ci fermiamo qua.

Un altro aspetto invece che abbiamo tirato fuori, perché nel riaprire il faldone ci è ritornato in mano un documento importante, è appunto questo: in data che non riusciamo a stabilire con esattezza, presumo il 22 luglio, ma non ne sono certo, viene mandata una mail dal Consiglio superiore dei lavori pubblici sezione terza, che invita la nostra Regione, con mail inviata alla PEC delle opere pubbliche, nonché alla Regione Piemonte e a tutti i Comuni di entrambe le Regioni coinvolti dal progetto, a partecipare on line all'adunanza della terza sezione del CSLP (Consiglio Superiore Lavori Pubblici), che si sarebbe svolta il 27 luglio 2022.

Si invita "a partecipare all'adunanza con diritto di voto un rappresentante designato di ciascuna Amministrazione in indirizzo, munito di apposita delega".

A tal fine, era necessario comunicare entro il 25 luglio nominativo e recapiti del rappresentante qualificato per il voto. Seguiva poi il link della videoconferenza.

La nostra Regione ha partecipato il 27 luglio 2022? Non lo sappiamo, speriamo che ce lo diciate voi.

Quanti Comuni regionali hanno partecipato? Non lo sappiamo, ce lo direte voi.

Aosta, ad esempio? Non lo so, chiederemo lumi, probabilmente anche dall'altra parte sul livello comunale.

L'invio aveva infatti un allegato che era decisamente importante: sono 40 pagine fitte di dati, costi, considerazioni, tecniche e valutazioni in bozza, sottolineo bozza; il parere espresso dalla Commissione relatrice del CSLP riguardo al progetto di fattibilità tecnico-economica fornitole da RFI, su un totale di ben 358 elaborati.

Su questo parere i vari Enti in elenco mail, quindi Regione compresa, avrebbero potuto esprimersi e votare. Il nostro dubbio è che quel parere non l'abbiate proprio visto.

La Giunta di questo parere era al corrente? L'Assessore che l'ha ricevuto, in questo caso era l'assessore Marzi, era il suo Assessorato, il dossier però era seguito dai trasporti e ambiente, ad interim sappiamo il Presidente Lavevaz.

I casi quindi sono due: o il parere ve lo siete perso, e quindi vi accusiamo chiaramente di negligenza, oppure l'avete visto e messo sotto il tappeto, e forse è ancora peggio.

In effetti, mi pare che il Presidente della Quarta Commissione del Governo prima, Giulio Grosjacques, non fosse a conoscenza di nulla, anche adesso, gli atti della Commissione, della quarta, questa cosa non c'è.

Chiediamo quindi con questa risoluzione che venga reperito il parere in bozza inviato e i successivi possibili cambiamenti che questa bozza può aver ricevuto dopo l'adunanza del 27 luglio. Nel parere venivano indicate richieste di integrazioni su certi punti a RFI: ci sono state? Non lo sappiamo.

Noi abbiamo la bozza e di questa botta parliamo. Perché è importante?

Prima cosa, togliamo gli aspetti più tecnici, gli aspetti più tecnici li tralasciamo perché è chiaro che su qualsiasi progetto sarebbe disonesto attaccarsi a dei dettagli, non è quello; il problema è che la sezione ha rilevato criticità sugli aspetti generali e valutazioni delle alternative.

Leggo a pagina 19: "La Sezione evidenzia che non sono rintracciabili informazioni o le verifiche per la valutazione dei benefici per aspetti ambientali, paesaggistici di sicurezza del servizio passeggero merci. A titolo di esempio non esaustivo, la relazione di sostenibilità non è stata redatta ed articolata secondo le indicazioni (...) - taglio dei pezzi - che richiedono per ogni intervento sia dimostrata l'applicazione del principio do no significant harm - cioè che non si facciano dei danni di qualche tipo ambientale -, elemento essenziale del green deal europeo".

Questo era uno dei punti che in questa bozza sono presenti.

Poi su questo, quali fossero, sono i duemila e oltre pali? Sono le gallerie da rifare? Si riferiscono a questo? Non lo so, non è dato sapere, chiediamo.

Andiamo avanti: sulla valutazione delle alternative, e qua il tema c'è, la documentazione risulta carente, dicevano, e continuo a leggere: "La documentazione risulta carente per quanto concerne l'individuazione delle alternative e l'analisi della fattibilità economica e sociale, analisi costi-benefici. Manca qualunque riferimento di tipo quantitativo, inoltre si riscontra che nessun elemento di confronto per gli aspetti di contenimento del consumo energetico è stato considerato, seppur compreso tra gli obiettivi ambientali declinati dal Regolamento UE e dal PNRR".

Qui c'è un punto importante: "Per una valutazione sull'efficienza del sistema, la Sezione reputa inoltre che sarebbe utile considerare, tra le diverse alternative, anche l'ipotesi di un intervento sul materiale rotabile, quale alternativa all'elettrificazione.

Tenuto conto anche che l'intervento lascerà inalterato il modello di esercizio attuale, cioè i treni sono sempre gli stessi perché i binari sono sempre quelli, cioè uno, e che è attualmente in corso un'ampia sperimentazione per alimentare i treni con carburanti non fossili; inoltre che nella tratta sono già in esercizio i treni bimodali, che sono reperibili anche altre versioni di treni ibridi che utilizzano più modalità di alimentazione, elettrico, diesel e batteria.

Pertanto, considerato che il finanziamento pubblico richiesto per l'intervento non migliorerà il numero e la velocità dei collegamenti tra i due capoluoghi, si ritiene che almeno debba essere dimostrata una migliore efficienza energetica.

In ragione della finalità della fonte di finanziamento, la convenienza energetica dovrebbe essere quantificata.

Infine, in coerenza con gli obiettivi del Regolamento UE, tenuto conto che la Regione Piemonte partecipa alla sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario, la Sezione chiede di valutare l'opportunità, prima della prevista sola elettrificazione, di un apposito approfondimento tecnico sul bilancio energetico conseguente ad un'integrazione dell'alimentazione a idrogeno nella tratta Ivrea-Aosta".

Ipse dixit. Questo è stato detto.

Ora possiamo già dire che riguardo all'idrogeno, nove su dieci sarebbe stato più costoso, su questo non v'è dubbio alcuno, lo possiamo dire, ma il vero tema è quello della modifica dei treni, anche bimodali con batterie.

Lì sì che, a nostro avviso, ci poteva essere la convenienza in ottica futura; infatti, cito dalla nostra relazione che avevamo fatto esattamente un anno prima, e abbiamo detto le stesse identiche cose che sono uscite da questa bozza, ripeto, l'anno dopo, dicevamo: "La novità dell'introduzione entro dicembre 2022 da parte di Trenitalia dei nuovi treni Hitachi, forniti di una batteria che consentirà loro un'autonomia di 20 km, la possibilità di inserire la stessa tecnologia a batterie", e l'avevamo chiesto espressamente in audizione di Commissione, "degli attuali bimodali regionali Stader, la quale può consentire un ulteriore calo del 20% delle emissioni", ricordiamo che le emissioni sono comunque risibili, perché sono lo 0,3% di quello che la Valle fa, "nonché l'accordo del febbraio 2020 riguardo a forniture di treni elettrici a batteria che fanno fino a 120 chilometri, cioè vengono ricaricati sull'elettrico e poi senza utilizzare nulla, perché hanno caricato le batterie, arrivano fino a destinazione, 120 km oggi".

In Germania, sulla tratta Lipsia-Chemnitz 80 km a partire dal 2023, dimostrano in maniera inequivocabile, l'ho già detto, che già prima della fine del decennio la tecnologia permetterà di coprire la nostra tratta in maniera quasi totalmente priva di emissioni, senza procedere a invasivi e costosi interventi sulla linea.

Avrei altre parentesi da aprire, però non le apro perché non ho più tempo, ma ci saranno altre occasioni.

Quello che a noi preme - e quindi qua mi fermo - è di capire questo parere, questa bozza se è stata ricevuta, sicuramente sì, se l'avevate vista, che cosa ne avete fatto, se il discorso è venuto fuori in qualche modo, perché questa bozza non è arrivata ai Consiglieri, né nelle audizioni né nelle Commissioni competenti, questo ci chiediamo.

Se poi la bozza è cambiata, se poi dal 27 luglio è completamente ribaltata e le criticità sono svanite, di questo non possiamo sapere e vi chiediamo l'aggiornamento anche di questo.

Presidente - Ricordo le modalità di discussione della risoluzione: dopo la presentazione c'è il Governo e dopo la risposta del Governo uno per gruppo. Per il Governo, ha chiesto la parola l'assessore e vicepresidente Luigi Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Lei ha tenuto a chiarire che l'Assessore attuale non era parte del procedimento in quel momento: io ero in Giunta, non mi occupavo di questo aspetto, però io credo che nel lavoro che si fa al Governo, non è che ci possiamo isolare o non prendere cura delle questioni a seconda del momento in cui si è o meno in una delega, quindi io mi assumo, in questo momento, il compito di dare una risposta. Però dico anche che trattare così i temi diventa quasi impossibile, nel senso che ieri, attraverso un'interrogazione, abbiamo posto un problema in Aula, io le ho detto che in quel momento non avevamo neanche la possibilità di risponderle perché sono documenti non nella nostra disposizione, soprattutto quello relativo al progetto che aveva citato per compararlo. In questi due giorni, tra l'altro, le strutture sono impegnate in mille procedimenti e quindi arrivare con una risoluzione, per dare in poche ore una risposta, diventa veramente difficile.

Se il tema è mettere in condizioni il Consiglio di avere tutte le informazioni, di lavorare nella maniera più opportuna, io credo che sarebbe meglio dare un po' di tempo, di modo che si possano riassumere questi provvedimenti e metterli a disposizione con la massima trasparenza.

Ovviamente in queste ore ho sentito la struttura, quando il dirigente ha potuto liberarsi da uno dei compiti che aveva, sentito RFI e chiesto le opportune informazioni, appunto per le brevi, perché non c'è stato neanche il tempo di fare altro.

Quel parere è parte di un procedimento che poi ha portato RFI a completare l'iter d'approvazione del progetto, tenendolo nella giusta considerazione, completando poi il procedimento.

Quello che vi vorrei chiedere è se vogliamo impegnare il Governo, impegniamolo a richiedere a RFI formale comunicazione del provvedimento di valutazione del progetto, nel senso che è inutile che facciamo girare un parere in bozza che è parte di un procedimento.

Quel parere ha portato alla fine a completare il procedimento, mettendo in condizione RFI di verificarlo, di validarlo e di arrivare all'approvazione finale.

Se volete dare il tempo al Governo di richiedere questi documenti, che sono in completa disponibilità di RFI, non dell'Amministrazione regionale (l'Amministrazione regionale qui non ha un ruolo, non è né il soggetto finanziatore, né il soggetto attuatore, né il soggetto erogatore del servizio), quindi ci va il tempo opportuno.

Se invece si vuole avere semplicemente copia di quel provvedimento, a nostro avviso non ha nessun significato, perché avviene in un momento della valutazione dell'iter che ha portato a quest'approvazione finale.

Quello che mi viene riassunto, molto velocemente, è che il parere è stato reso il 3 agosto e nel parere "Il progetto dovrà essere rielaborato, integrato e aggiornato secondo le prescrizioni, raccomandazioni e osservazioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici e l'ottemperanza alla prescrizione dovrà essere verificata nell'ambito del procedimento di verifica e validazione del progetto previsto dal Codice dei contratti prima dell'appalto dei lavori".

RFI ha fatto sapere, sempre per le vie brevi, che questo procedimento è stato fatto, gli elementi analizzati ed evidenziati, quindi si è poi concluso con l'approvazione del progetto.

Quello che dico è che se ci impegniamo a richiedere, come Governo, formale comunicazione di tutto l'iter che ha portato al provvedimento di valutazione del progetto, lo possiamo fare, altrimenti ci asteniamo, ma lo facciamo lo stesso e daremo a disposizione del Consiglio e della Commissione gli atti che reperiremo.

Ripeto: l'Amministrazione regionale ha avuto un altro ruolo, che è stato quello di lavorare insieme agli Enti locali per cercare di migliorare tutte le osservazioni che erano state fatte al progetto già nella fase preliminare, per esempio la questione delle sottostazioni e di tutta una serie di altri problemi, e su quello sono state fatte delle conferenze dei servizi e anche lì si è chiuso con un'autorizzazione che ha modificato il progetto così come era stato presentato.

Da parte nostra, proprio nello spirito di non creare nessun tipo di mancata risposta e con la massima disponibilità di collaborare, possiamo impegnarci a questo; fornire solo una parte del parere non ha nessun significato.

Presidente - Grazie Assessore. I proponenti, rispetto a questa proposta, o altri colleghi che vogliono intervenire? Collega Minelli ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - La risoluzione del collega Perron e degli altri componenti del gruppo Lega è, a nostro avviso, assurda. Ma non solo: è anche una risoluzione che vediamo come disfattista.

Si dice che nell'ambito dell'istruttoria per l'approvazione del progetto di elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea-Aosta, ad un certo punto è stata citata una data, poi è stata anche messa in dubbio, ma comunque il 27 luglio 2022 c'è stata una riunione del Consiglio superiore dei lavori pubblici a cui sono stati invitati la Regione e i Comuni territorialmente interessati e che alla mail di convocazione di tale riunione erano allegati dei documenti - abbiamo appreso anche dall'illustrazione - in cui erano segnalate delle criticità rispetto ad aspetti generali del progetto e alla valutazione delle alternative.

Quindi? Si chiede allora di mettere a disposizione tali documenti. Ma a che scopo?

Nell'ambito dell'istruttoria per l'approvazione di un progetto così importante, ci sono state sicuramente tante riunioni, tanti organismi che sono stati tirati in ballo, tante criticità che saranno state evidentemente esaminate, ma poi - e questo è un fatto, è un dato - il procedimento, l'istruttoria, l'iter, si è concluso con l'approvazione del progetto definitivo.

Allora adesso che cosa si vuole fare attraverso questa operazione? Non lo so, si vuole rimettere in discussione tutta l'istruttoria di approvazione del progetto, si vuole bloccare i lavori, si vuole rinunciare ai finanziamenti del PNRR? O si vuole, come è stato abbastanza evidente in tutto questo tempo, fare delle polemiche che sono, a questo punto, piuttosto sterili.

Perché dico questo? Perché mai fare queste cose? Perché il progetto di elettrificazione è stato approvato, finanziato e appaltato, quindi su questa questione, a mio avviso, vi dovete mettere il cuore in pace, perché l'elettrificazione della Ivrea-Aosta si farà e si farà nonostante la vostra persistente contrarietà, non solo la vostra.

È una risoluzione assurda perché, se voi lo ritenete, potete acquisire tutta la documentazione che volete, d'altra parte mi sembra che già l'abbiate, ma l'elettrificazione della tratta non si fermerà comunque, ed io dico, anche, per fortuna.

Poi perché ho detto che è una risoluzione disfattista? Lo è perché, dopo aver boicottato per anni, ancora adesso si mette in discussione un'opera che è di estrema utilità per la Valle d'Aosta: la tratta ferroviaria che congiunge Ivrea ad Aosta è una tratta interregionale che serve a collegare non solo Ivrea ad Aosta ma due capoluoghi di Regione e non può rimanere a diesel da Aosta ad Ivrea, deve essere una tratta elettrificata, cosa che permetterà di utilizzare, e lo abbiamo detto milioni di volte, una vasta gamma di treni elettrici e non solo dei pochi mezzi come adesso.

Aggiungo una cosa: è stupefacente che la Lega italiana, e Salvini in particolare, agiti la bandiera del progetto del ponte sullo Stretto di Messina che costa 15 miliardi di euro e presenta notevoli e plurime criticità, anche perché stiamo parlando di un intervento in una zona sismica. Ricordo soltanto che nel terremoto del 1908 ci sono state 80 mila persone morte in quelle zone, ma ci sono stati dei terremoti anche nel 1975, nel 1978, nel 1990. Viene fatta questa perorazione a livello nazionale, mentre in Valle d'Aosta la Lega rema contro l'elettrificazione di una tratta ferroviaria interregionale che è sempre stata bistrattata, dimenticata e oggi è sulla bocca di tutti, sempre e comunque per la sua importanza, per il fatto che ci permette di non essere isolati dal resto del mondo, eccetera... Un'opera che costa "solo", e lo metto tra virgolette perché sono ben consapevole che non si tratta di bruscolini, 80 milioni di euro.

Noi voteremo contro questa risoluzione, che ho definito assurda e disfattista, e lo dico, ma soprattutto una risoluzione che è contraria agli interessi della comunità valdostana.

Non so se questo testo, alla fine, così come è stato presentato, verrà emendato, si accetteranno le proposte che sono state fatte da parte dell'Assessore oppure no, devo aggiungere, però, che mi sembra che anche questo tentativo, chiamiamolo così, di mediazione sia da prendere un po' con le molle, perché mi sembra che in qualche maniera il fatto di mettersi adesso a recuperare documenti di questo tipo, possa essere interpretato come una sorta di dubbio o di riserva mentale da parte anche della maggioranza.

È un po' contraddittorio e mi sembra anche difficile da reggere questa posizione dell'Assessore ai trasporti, che da una parte deve accompagnare, e lo sta facendo, in modo puntuale ed efficace la realizzazione di un'opera così importante che richiede tutta un'attenzione, come quella che è stata messa in campo in questi mesi per ovviare agli importanti disagi che ci sono, e poi in qualche maniera assecondare degli approfondimenti in Commissione sui documenti istruttori, che sono del tutto superati, visto che delle decisioni sono state prese e i fatti lo dimostrano.

Non so che cosa si deciderà alla fine, sicuramente il nostro voto, come dicevo, sarà contrario, anche perché, devo essere sincera, io non ho assolutamente e minimamente dimenticato l'ostilità che ho riscontrato, e non solo da parte dei miei dirimpettai, ma anche da parte di altri, nei momenti in cui ero Assessore e abbiamo cercato di portare avanti un progetto che non aveva niente di diverso rispetto a quello che c'era nel momento in cui era Assessore chi mi ha preceduta e che poi ha ripreso quel posto, perché quella scheda che è stata presentata a novembre del 2020, subito dopo l'insediamento di quella maggioranza, altro non era che quanto era già stato predisposto in precedenza, non è stata cambiata una virgola.

Dopodiché, il progetto che poi è stato approvato, che è esecutivo e che ha tenuto conto di tutte quelle richieste che ovviamente erano state fatte, ha avuto degli aggiornamenti e delle modifiche, ma se si è potuto presentare al PNRR quella scheda è solo perché c'era già un progetto che era stato seguito, ovviamente non dalla sottoscritta, e neanche dalla mia parte politica perché non aveva responsabilità in quel momento, ma io ritengo che sia stato fatto in maniera corretta e so anche che prima di me altri hanno lavorato in quel senso. Quello che è stato portato avanti è stato portato avanti con convinzione, con tenacia, ma sulla scorta di quanto c'era già prima.

Non dimentico neppure un'altra cosa, che proprio quando si è arrivati all'accettazione di quel progetto e all'inserimento del progetto nei fondi PNRR, subito dopo è stato presentato un progetto di legge, una proposta di legge regionale, per verificare l'utilizzo dell'alternativa dell'idrogeno nel trasporto ferroviario, perché quello era il lavoro, un vero e proprio capolavoro.

Comunque quello che per noi conta è che si faccia l'opera, quindi non so che cosa si deciderà, ma per quello che ci riguarda votate pure risoluzioni che sono, a nostro avviso, insensate e disfattiste, ma credo che non ne ricaverete alcun risultato.

Presidente - Grazie collega. Altri gruppi intendono intervenire sulla risoluzione? Collega Perron per la Lega.

Perron (LEGA VDA) - Comincio con l'assessore Bertschy, Assessore, io glielo dico sinceramente, apprezzo le sue doti di mediatore, lei sicuramente è bravo in ciò e si è anche preso le responsabilità di tutti, però noi chiedevamo una cosa ben precisa, chiedevamo di avere contezza di un documento che noi abbiamo, ma ce l'avranno anche molti Sindaci della vostra parte immagino, io questo documento ce l'ho ma ce l'ho solo cartaceo, è un documento che voi dovreste avere a disposizione, la nostra domanda è di quel tipo.

Se lei mi dice che bisogna cercare, che ci vuole più tempo eccetera, lei mi sta dicendo che 1) non lo trovate e non ce lo avete a disposizione; 2) che non avete partecipato il 25-27 luglio del 2022 a quest'adunanza alla quale, a livello istituzionale, eravate stati invitati.

Questi, a nostro modo di vedere, sono i fatti, poi non lo so, mi sarebbe piaciuto sentire il presidente Lavevaz, che all'epoca aveva l'interim ai trasporti e che oggi non lo sentiamo più parlare, ci sarebbe tanto piaciuto sentirlo. Il letargo, però, siamo a febbraio, magari sta finendo, la primavera è già pure anticipata, quindi veda lei.

Assessore, io apprezzo, però la cosa non ci basta. Chiediamo semplicemente trasparenza, questa parola la collega Minelli dovrebbe amarla particolarmente, con voi e i vostri alleati o pseudo tali dei 5 Stelle che dovevano aprire tutto come una scatoletta di tonno, spiegato già prima dal consigliere Manfrin, eccolo qua, anche noi vogliamo vedere il tonno. Se non ce lo avete, o lo avete mangiato o lo avete venduto, non lo so che avete fatto.

Cosa faremo noi adesso? Noi ritireremo questa risoluzione, poi ci occuperemo di dire all'esterno che questo documento manca, quindi c'è stata una negligenza di qualche tipo, perché questo documento ci par di capire che non è a disposizione. Vi diamo chiaramente il tempo perché ripresenteremo una mozione con la richiesta identica, così ritorneremo sul punto. Noi su questo non ci schiodiamo di un millimetro e poi vedremo.

Faccio però una considerazione, visto che ho qualche minuto, di tipo più politico, però, finalmente e aggiungo un altro pezzo: guardate che noi non abbiamo mai detto che non si devono fare interventi sulla ferrovia, attenzione, perché a noi risulta che gli interventi di miglioramento sulla linea potevano essere fatti anche in assenza di elettrificazione. Sono due cose diverse, infatti le cifre sono diverse, si parla di 36 milioni di euro per - e ricito sempre quel documento che non è uscito fuori oggi - adeguamento e miglioramento Chivasso-Ivrea-Aosta, velocizzazione impianti e soppressione passaggi a livello.

Noi siamo favorevoli agli interventi sulla linea di miglioramento, abbiamo criticato l'opportunità dell'elettrificazione che avrebbe provocato ampi problemi per tre anni alla mobilità valdostana e risibili vantaggi ambientali, 03 di CO2 e pochissimo risparmio di tempo, 30 secondi, e l'unico vantaggio di avere convogli più grandi, vantaggio che si sarebbe potuto avere unendo dei bimodali.

Questo abbiamo detto, questi sono fatti, questo non è disfattismo, collega: è analisi dei dati.

Poi se la fate voi, va benissimo, se la facciamo noi, siamo dei gufi.

Sono dei gufi anche quelli che hanno scritto la bozza del Consiglio superiore dei lavori pubblici sezione terza, sono dei gufi moltiplicati, dei gufi reali, se noi siamo delle civette. Non lo so, veda lei.

Faremo così, assessore Bertschy.

La considerazione politica però che faccio nei minuti restanti, e questo ve lo dico molto chiaramente: all'indomani delle elezioni - torniamo indietro di qualche anno - il nostro partito aveva preso un voto su quattro Valdostani, ma il refrain - e lo riconosco, chi lo ha detto - è stato: "La Lega vincerà anche le elezioni, ma non potrà governare".

Vero? Certo, bravo, le faccio i complimenti, io le riconosco i complimenti, ma aspetti che ci sono altri pezzi da collegare, sennò è troppo facile.

Prima cosa è dovuto ad una legge elettorale pessima, ma su questo torneremo; però per tenere fuori la Lega dovevate allearvi a sinistra colleghi autonomisti, giusto? Altra alternativa non c'è, è un tripolarismo, se non vai da una parte, vai dall'altra.

Con quale sinistra? Anche con quella che possiamo definire più populista, più giacobina, più ideologica, che era presente sulla piazza e che in Valle non casualmente trova alleanza con quello che resta di 5 Stelle, a livello nazionale hanno problemi, qua sono perfettamente sulla stessa linea.

Poi però con questa sinistra avete dovuto scendere a patti, e infatti loro che cosa avrebbero voluto? I trasporti e l'ambiente, era il loro punto fondamentale e giustamente l'hanno avuto, infatti la collega Minelli è stata bravissima, e anche la deputata Tripodi, hanno fatto bene il loro lavoro, hanno portato a casa i loro obiettivi, e se si vantano di quello, fanno bene, hanno ragione.

Poi si vedrà se l'opera sarà stata una buona scelta oppure no, noi dubitiamo legittimamente, ma poi loro fanno benissimo a dirlo, quindi molto bene.

Poi però cosa è successo? La parte più combattiva della sinistra è stata espulsa da quel Governo lì, perché siete dei vecchi volponi, ci sono dei vecchi volponi qua dentro che politica la sanno fare da quel punto di vista, e così è rimasta la sinistra più docile, quella più politicamente tranquilla, quella che si dichiara comunista e poi accetta tutto, l'importante è non far entrare la destra, quindi vi fate andare bene qualsiasi cosa, politicamente silenti, senza personalità politica, possiamo dirlo, sì, ecco, la stampella perfetta.

Così è andata, così ha funzionato, però c'è un problema: che il seme di questa cosa era stato piantato, avete seguito giustamente la consigliera Minelli e la Tripodi sull'elettrificazione, quello è stato uno dei prezzi probabilmente che avete dovuto pagare politicamente. Avete seguito quel tipo di sinistra, e poi dopo, quando la palla era vostra, con quella parte espulsa, avete dovuto portare avanti tutto quanto.

Questo è il punto politico, pur di tener fuori la parte che aveva vinto, bisognava scendere a patti, e questo è ciò che avete fatto.

Bravi, bravi, il giudizio però sarà poi chiaramente dei Valdostani riguardo a quest'opera. Sul fatto che ci fossero delle criticità abbiamo visto confermato quanto noi abbiamo detto, ecco perché vogliamo la carta che canta, perché abbiamo detto le stesse cose che sono state dette un anno dopo da un ente molto più autorevole di noi, decisamente più autorevole di noi e, tra parentesi, avevamo anche detto che l'ipotesi tram-treno, sempre nella stessa nostra relazione fatta un anno prima, avrebbe avuto dei costi enormi che non avevano senso, infatti quest'ottobre esce lo studio e viene fuori 437 milioni, quindi avevano visto anche quello giusto. Grazie, me lo prendo volentieri, ce lo prendiamo, perché è un lavoro collettivo.

Molto bene, quindi, volevamo quel documento? Non lo abbiamo visto, quindi ve lo chiederemo di nuovo, vi daremo del tempo in più.

Ritiriamo in questo caso la risoluzione, faremo una conferenza stampa e poi presenteremo una mozione, così avrete tutto il tempo per portarci i documenti che abbiamo chiesto e, eventualmente, il parere poi definitivo del Consiglio superiore dei lavori pubblici, così lo leggeremo e vedremo dove sono cambiati gli aspetti rispetto alla bozza che dovreste avere, che invece non avete ancora e che invece a noi, grazie a piccioni viaggiatori con il caro vecchio cartaceo, ci è arrivato.

Presidente - Grazie, collega Perron. La risoluzione è ritirata. Faccio una precisazione, così non abbiamo la necessità d'intervenire: l'assessore Bertschy ha detto che produrrà tutta la documentazione, comprensiva quindi del parere, e la metterà a disposizione della Commissione, perché questo, come ha voluto precisare, è un 'di cui'.