Oggetto del Consiglio n. 3345 del 22 febbraio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3345/XVI - Reiezione di mozione: "Interventi necessari a creare le condizioni per la nascita di ambulatori sociali in Valle d'Aosta".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 57. Per la presentazione della mozione, ha chiesto la parola il collega Manfrin: ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Con questa iniziativa parliamo di un tema importante quale quello dell'ambulatorio sociale, che non molti conoscono, ma che si sta affermando, come avremo poi modo di evidenziare nella presentazione, in diverse zone di tutto il Paese.
L'ambulatorio sociale è un ambulatorio che è al servizio delle persone in difficoltà economica, che non riescono a sostenere la spesa che una visita specialistica comporta o una visita in generale, o perché, per esempio, come è stato recentemente evidenziato, non riescono a trovare posto in tempo.
È un ambulatorio in cui i medici specializzati in diverse discipline sanitarie e infermieri professionali, dietro richiesta dei medici di base, offrono prestazioni sanitarie specialistiche gratuite; quindi è una formula di volontariato che può coinvolgere sia medici che sono in servizio, e che quindi svolgono opera di volontariato, oppure medici in pensione che fanno la stessa cosa.
Per esempio, fra gli esempi di questa fattispecie, a Milano vi sono il Poliambulatorio Fratelli di San Francesco, che offre visite specialistiche e odontoiatriche, e il Poliambulatorio del Centro di solidarietà di San Martino con la struttura odontoiatrica e in questo caso a curare i malati sono medici volontari in pensione.
L'ambulatorio sociale di San Giorgio in Bosco, nel padovano, si avvale della collaborazione tra Amministrazione comunale, USL 15 e Associazione Territorio e Vita, in Liguria è nata la rete sanitaria ambulatoriale sociale, Cooperativa sociale di servizi alla salute, che si serve di diversi centri diagnostici a costi bassissimi, a Roma vi è l'Ambulatorio della Caritas vicino a San Paolo e quello della Comunità di Sant'Egidio in Via Anicia a Trastevere, che cercano anche di inserire le persone in un contesto sociale più ampio (quindi qui c'è proprio un progetto di recupero sociale della persona). C'è anche l'Ambulatorio infermieristico di Anteas a Centocelle, l'Ambulatorio odontoiatrico dei Comboniani che a Roma fornisce circa 2.000 prestazioni all'anno a persone in tutto il mondo.
Lo abbiamo detto prima: non soltanto nei grandi centri, ma nel resto del Paese ci sono vari esperimenti a livello locale come in Emilia, in Toscana e in Calabria legati alle reti, alle associazioni o alle cooperative sociali.
Poi ci sono, per esempio, per le strade di Roma e di Firenze il camper dei medici per i diritti umani che è rivolto a persone che sono in particolare difficoltà, abbiamo poi moltissimi esempi anche in Piemonte di questo tipo di ambulatori.
Abbiamo immaginato quindi questa struttura gratuita, dove si presta servizio gratuitamente e si può evidentemente essere visitati.
Come accade? Indicativamente più o meno questo accade così: o c'è un sistema di prenotazione, quindi si conosce, si sa che c'è, esiste un ambulatorio sociale, e quindi si telefona direttamente per prenotarsi, oppure per accedervi i pazienti possono rivolgersi al proprio medico di base e il medico di base prescrive la visita o per esempio l'esame strumentale, se l'ambulatorio sociale ne è in possesso. Il paziente con questa ricetta si prenota telefonicamente al numero del Poliambulatorio, comunicando le proprie generalità, gli operatori richiamano il paziente per comunicargli l'appuntamento e poi, ultimata la prestazione dello specialista, il patente ritornerà dal suo medico curante con un referto.
Tutto questo unisce, mette insieme delle prestazioni che sono gratuite, e qui parliamo di persone in una condizione di necessità.
È evidente che c'è sicuramente una componente di volontariato che è fondamentale, è alla base di questo tipo di iniziativa, e noi siamo venuti a conoscenza del fatto che da qualche tempo si muove sul territorio valdostano e nella rete sociale della nostra regione un'idea di costituire anche qui in Valle d'Aosta questa opera e questo sistema di volontariato.
Ecco perché abbiamo ritenuto assolutamente prezioso e fondamentale sostenere eventualmente questo tipo di azione con quella che sarà la possibilità da parte della nostra Amministrazione.
Ecco perché con questa mozione, introducendo il tema che riteniamo assolutamente importante, impegniamo il Governo regionale a mettere in campo tutte le azioni necessarie affinché anche nella nostra regione si realizzino le condizioni per la nascita di un ambulatorio sociale, o iniziative analoghe - questo è importante -, sostenendo eventuali realtà che manifestino attenzione verso il progetto.
Lo dico subito a scanso di equivoci: è evidente che, essendo una formula di volontariato, la Regione non ha una diretta competenza, ma la Regione, così come ha dimostrato tante volte (abbiamo parlato per esempio di una sede per le associazioni del volontariato, ne abbiamo parlato più volte in quest'Aula, con l'Amministrazione che si è dimostrata disponibile e assolutamente pronta ad accogliere queste richieste), alla stessa maniera si può ipotizzare di andare nella direzione di accogliere un'iniziativa come quella che abbiamo presentato e che riteniamo possa andare a favore di molte persone, soprattutto le persone che attraversano delle fasi di fragilità, sia essa economica o anche sociale.
Presidente - La discussione generale è aperta. Ci sono colleghi che si prenotano in discussione generale? Non vedo colleghi prenotati in discussione generale, chiudo la discussione generale. Per il Governo, la parola all'assessore Marzi: ne ha facoltà.
Marzi (SA) - Il Servizio sanitario nazionale prevede tutta una serie di esenzioni dalla compartecipazione alla spesa sanitaria per gli assistiti in relazione naturalmente all'età, al reddito, alla patologia e a particolari condizioni.
Il Servizio sanitario regionale, oltre ai casi indicati, ha definito inoltre ulteriori esenzioni per supportare gli assistiti residenti in Valle d'Aosta in tutta una serie di situazioni di ulteriori difficoltà, non ultimo, per essere precisi in tal senso, il fatto che, con l'individuazione degli obiettivi all'Azienda USL nei tempi previsti alla fine del 2023, e con l'approvazione successiva del bilancio della nostra Azienda entro i termini previsti per legge (quindi il 31 dicembre dell'anno scorso), ad oggi la nostra Azienda credo sia l'unica Azienda USL ad avere un bilancio approvato e quindi, di conseguenza, a poter mettere a terra concretamente non soltanto i livelli essenziali di assistenza, ma anche tutti quelli che sono i livelli essenziali di assistenza aggiuntivi che, appunto, intervengono in ambito sociale.
Ad esempio, il Dipartimento politiche sociali, nell'ambito di una coprogettazione, in collaborazione con il Dipartimento sanità e salute, l'Azienda USL, gli enti del terzo settore, l'Ordine dei medici odontoiatri e medici odontoiatri volontari, sta lavorando alla realizzazione e alla messa a terra di un progetto di odontoiatria sociale.
Il progetto prevede, in particolare, la sperimentazione di un servizio odontoiatrico di rapido intervento a titolo gratuito e/o a prezzi calmierati, integrativo rispetto alle azioni realizzate dalla sanità pubblica, proprio per quei soggetti che versano in situazioni di forte indigenza e che non riescono ad accedere ai servizi.
Tale servizio sperimentale si prevede di renderlo operativo nell'arco di qualche mese, in prospettiva al modello che si svilupperà nell'ambito del servizio di odontoiatria sociale che potrà essere di stimolo per l'attivazione di ulteriori sperimentazioni e per l'erogazione di servizi diagnostici e cure mediche indirizzati a persone in situazioni di difficoltà economica.
Si tratta di un inizio di una nuova esperienza per la Valle d'Aosta che rende effettiva anche nell'ambito sanitario quella collaborazione e quella sinergia tra Amministrazione pubblica e terzo settore che il codice del terzo settore stesso promuove e che potrà essere un volano per ulteriori iniziative.
In considerazione di quanto illustrato e del fatto che stiamo lavorando sul tema, chiediamo di ritirare l'iniziativa, altrimenti ci asterremo, ma naturalmente crediamo di aver dato un riscontro più che concreto rispetto al fattivo interesse rispetto a questo tipo di iniziativa.
Presidente - Ci sono interventi dei proponenti? Ha chiesto la parola il collega Manfrin: ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Grazie Assessore per il suo intervento, io però ritengo che lei non abbia risposto a questa tipologia di stimolo che abbiamo voluto portare in quest'Aula. Bene il progetto di odontoiatria sociale, che va esattamente nella direzione in cui con questa iniziativa chiediamo al Governo regionale di impegnarsi, ma l'ambulatorio sociale è una concezione più ampia, che non rientra nella questione delle esenzioni, perché lei ha fatto una citazione appunto di una parte di esenzioni che ci sono nella nostra regione su alcune prestazioni, ma l'ambulatorio sociale è un progetto che invece ha una visione più ampia, cioè ha l'ipotesi, l'idea, il progetto di creare una struttura che diventi un punto di riferimento in cui i medici possano svolgere un volontariato personale, possano erogare gratuitamente delle cure alle persone, possano anche supportare il Sistema sanitario regionale, quindi con un aiuto importante anche di sgravio e magari, anche qui, di collaborazione con la pubblica Amministrazione. Quindi riteniamo che l'attenzione verso questo fenomeno possa e debba essere data.
Per esempio, ricordo altre discussioni quando bisognava dotare di una sede dei volontari e all'interno di quest'Aula si diceva: "No, questa è una cosa che stiamo già facendo, quella la faremo, quella la diremo".
Qui non si tratta di andare nella direzione di dire che qualcosa si sta già facendo, oggi un ambulatorio sociale in Valle d'Aosta non esiste, oggi ci sono però delle persone che si stanno muovendo per provare a creare un'esperienza di questo tipo; riteniamo che un'esperienza di questo tipo sia positiva e che non possa essere surrogata da esenzioni, ma che invece la nascita di un ambulatorio sociale dovrebbe essere auspicata anche da chi si occupa della sanità e si rende conto di quelli che sono attualmente i numeri e spesso le criticità che la nostra sanità si trova ad affrontare.
Quindi non ritireremo la mozione e rinnoviamo la nostra idea, la nostra convinzione che questa sia un'iniziativa da perseguire e ci auguriamo che quest'Aula deliberi di andare nella stessa direzione.
Presidente - Ci sono dichiarazioni di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto, metto in votazione la mozione n. 57. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 9
Favorevoli: 9
Astenuti: 24 (Aggravi, Barmasse, Bertschy, Brunod, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Di Marco, Guichardaz Erika, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lucianaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Minelli, Padovani, Planaz, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)
La mozione non è approvata.