Oggetto del Consiglio n. 3311 del 21 febbraio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3311/XVI - Interrogazione: "Analisi dell'impatto da vibrazioni in fase di realizzazione dell'attività cantieristica dell'Ospedale Parini".
Bertin (Presidente) - Punto n. 22. Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Siamo perfettamente consapevoli che il cantiere inserito nel contesto urbano recherà inevitabilmente anche disagi. Quest'aspetto è stato più volte oggetto di approfondimento nell'ambito del tavolo di lavoro tecnico costituito con il Comune di Aosta e SIV. L'attenzione sul tema, posta da parte di tutti i soggetti coinvolti ha infatti portato a tutti gli approfondimenti necessari; nel contempo il tavolo ha condiviso di monitorare costantemente lo svolgimento delle attività.
Venendo alle domande: "da quali enti è stata redatta e revisionata la relazione tecnica di impatto vibrazionale di cantiere, se è stata effettuata un'attenta analisi dall'impatto da vibrazione in fase di realizzazione dell'attività cantieristica e il dettaglio delle attività di monitoraggio delle vibrazioni", la relazione di impatto vibrazionale è stata data dal Coordinatore per la sicurezza e contiene la valutazione degli impatti vibrazionali degli interventi previsti nell'ambito del cantiere di realizzazione del corpo G3. Secondo quanto riferito dal Coordinatore per la sicurezza, la realizzazione delle centrali è posta a una distanza di circa dieci metri dagli edifici esistenti; gli scavi saranno protetti da una parete di pali di contenimenti, che faranno sì che le vibrazioni indotte dai mezzi d'opera si disperdano prima di raggiungere gli edifici. Per la realizzazione di tale parete sul perimetro dei costruendi volumi interrati, i progettisti hanno individuato la tipologia di perforazione a elica, ritenuta più idonea rispetto alla rotopercussione. Tale tecnica di perforazione risulta bene applicabile in base alle indagini geotecniche condotte sui terreni. L'attività di perforo verrà condotta in serie per un singolo palo alla volta e consentirà così di contenere gli impatti vibrazionali rispetto alle varie attività e ai servizi richiamati nelle interrogazioni. Le attività di scavo e rimozione del materiale scavato per la realizzazione dei vani interrati saranno condotte a seguito del completamento della parete di contenimento e su tutto il perimetro interessato dagli scavi. In tal modo la suddetta parete costituirà già di per sé un'efficace schermatura rispetto alle vibrazioni generate dalle fasi di scavo. La fase di scavo inoltre risulterà molto frazionata nel tempo e quindi, in generale, poco impattante. Lo scavo sarà inoltre realizzato con la tecnica dall'alto verso il basso che garantisce ulteriormente la riduzione delle vibrazioni indotte. Le macchine operatrici utilizzate negli scavi saranno perforatrici di ultima generazione molto performanti e a ridotto impatto acustico ambientale. Il Coordinatore della sicurezza riferisce inoltre che l'intera area di realizzazione delle centrali e tutti gli edifici circostanti saranno oggetto di attento monitoraggio delle vibrazioni ante, durante e post opera, con sistemi di ultima generazione in grado di misurare qualsiasi tipo di vibrazione.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Lucianaz, ne ha facoltà.
Lucianaz (RV) - Assessore, io capisco che non si possono fare miracoli, le vibrazioni in un cantiere da che mondo è mondo ci sono, io le ricordo che in questo cantiere la fossa sarà a dieci metri magari dall'area della Rianimazione per le urgenze, però avremo attività di scavo, di sbancamento, che andrà contro la Struttura della Rianimazione e delle sale chirurgiche.
Lo sbancamento prevede oltre 600 metri quadrati di terreno rimosso e verrà effettuato con bulldozer, quindi lì la sua parete di contenimento la vedo ben difficile, visto che è posta in superficie, che possa schermare in qualche modo le vibrazioni. Avremo ancora, sempre nell'area adiacente a quella sala per le urgenze e quindi a tutta la rianimazione, la rimozione di autobloccanti, effettate, immagino, con un mezzo che farà il suo dovere, avremo ancora la rimozione di tutta l'isola ecologica, si parla di oltre 500 metri quadri tra isola ecologica e l'asfalto della strada che attraversa quella zona.
Mi permetta quindi di dire che la trovo ridicola la sua risposta, per carità, lei deve leggere quello che c'è scritto, però qui l'attività di un cantiere, nella zona più critica della città di Aosta, non solo abbiamo l'Ospedale con dei degenti ma abbiamo anche tutti i condomini che sono posti proprio di fronte al cantiere, saremo curiosi di vedere quali saranno i risultati del monitoraggio. Io spero che ci vengano forniti, sennò richiederemo questi documenti. Ripeto che in quell'area ristretta avremo escavatori, autocarri, martelli demolitori, demolizioni effettuate con pale meccaniche dotate di dispositivi, autopompe per il getto, carico di autocarri, spostamento di cassoni.
Tutto questo lei mi dirà che non effettuerà vibrazioni, si ricordi che il fascicolo tecnico dell'opera che siamo andati a vedere, predisposto in fase di progettazione dal CSP, il coordinatore, e che dovrà essere completato eventualmente dal CSE, che è in fase di esecuzione, riporta - ed è quello di questo cantiere - che per ogni operazione lavorativa di manutenzione ordinaria e straordinaria di revisione dell'opera, per ogni ricerca di documentazione tecnica dell'opera, si fa fede a questo fascicolo. In questo fascicolo, tra le altre cose, c'è un articoletto breve sulle vibrazioni, che prevede: "Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di attrezzature e utensili comunque capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore - in questo caso parliamo dei dipendenti, ma penso che per i degenti sia ancora peggio - questi ultimi devono essere dotati di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione. I lavoratori addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare una rotazione tra gli operatori" addirittura, ma data la localizzazione dell'intervento, cioè stiamo parlando delle centrali tecnologiche adiacenti alle zone più critiche dell'Ospedale, nella vicinanza di zone urbanizzate in più si precisa che "non sono ammessi interventi che determinino vibrazioni al di fuori dell'ambito di cantiere". Questo è scritto nero su bianco, io spero che qualcuno si assuma la responsabilità di questi interventi. Lei sa bene - e me l'ha ricordato nel Consiglio scorso - che abbiamo fatto un accesso agli atti per avere altra documentazione in data 2 febbraio e non ci sono ancora state fornite queste relazioni, però stia tranquillo che su questo argomento, mi spiace, ci toccherà confrontarci ancora.