Oggetto del Consiglio n. 3278 del 9 febbraio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3278/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito all'affidamento della gestione di alcune case di comunità a imprese cooperative o soggetti privati".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 84 all'ordine del giorno. Per la presentazione dell'interpellanza, la parola al collega Aggravi.
Aggravi (RV) - Con la delibera di Giunta 241 del 7 marzo 2022 sono stati approvati all'interno di tutta una serie di investimenti, anche quelli della realizzazione di quattro case della comunità, in particolare quelle ad alta complessità site ad Aosta e a Donnas e quelle di media complessità site nel comune di Châtillon e nel comune di Morgex. Queste realizzazioni sono parte di un finanziamento che verte su fondi del PNRR; su questo passaggio era già stata presentata dal sottoscritto, con risposta dell'assessore Barmasse, il 24 marzo successivo un'interpellanza, all'interno della quale giustamente l'Assessore confermava le cifre che ho già citato nel complesso, che sarebbero state per l'appunto riconosciute dal piano nazionale di ripresa e resilienza e confermava, tra l'altro, che su queste quattro case della comunità non sarebbero stati previsti dei cofinanziamenti regionali.
All'interno della risposta che ci aveva dato l'Assessore si andava poi a confermare il fatto che le ulteriori case di comunità a bassa intensità si sarebbero poi individuate per il distretto 1 a Courmayeur, a Saint-Pierre, a Gignod in località Variney, a Charvensod e invece nel distretto 2 a Nus, Valtournenche, Verrès, Brusson e Gaby. Su queste strutture la domanda che era stata fatta in quel momento, e che è comunque utile e funzionale poi all'interpellanza di oggi, era comprendere quali sarebbero poi stati eventuali finanziamenti da prevedere o comunque interventi. In quella situazione l'Assessore aveva confermato che si stava attendendo l'approvazione del cosiddetto "DM 71", che era previsto poi per giugno, ed effettivamente poi è stato approvato, con il quale si sarebbero definiti gli standard dei servizi, quindi sostanzialmente si avrebbe avuto una più chiara visione di quelle che sarebbero state le incombenze in maniera tale da poter poi andare a comprendere quali canali di finanziamento, tempistiche e modalità realizzative si sarebbero dovute mettere in atto. In particolare in quella sede era stato sostanzialmente anticipato che - parliamo ovviamente del marzo 2022 - si sarebbero poi identificati i relativi finanziamenti nell'ambito della programmazione del DEFR e anche del bilancio regionale, ci diceva appunto l'Assessore.
Noi abbiamo richiamato in premessa l'obiettivo del piano della salute e del benessere sociale sulla dotazione della rete territoriale, delle strutture ambulatoriali e residenziali intermedie tra il domicilio e l'Ospedale, realizzando le case della comunità; tra l'altro, volevo ricordare che il DM 71 ha generato poi sul dicembre 2022 l'approvazione di un'importante deliberazione che sicuramente l'Assessore citerà nella sua risposta, che appunto è la 1609 del dicembre 2022 sull'assistenza territoriale, tra l'altro, una deliberazione che, ricordiamo, è arrivata prima poi dell'approvazione del piano della salute e del benessere sociale, ma questo ormai è parte della storia.
Abbiamo poi appreso, o comunque letto, la relazione sull'attività svolta nell'ambito del controllo sulla gestione in corso di esercizio sugli interventi relativi alla casa della comunità e presa in carico della persona lato PNRR, la n. 22, redatta dalla Corte dei conti, sezione di controllo, all'interno del quale, al di là delle analisi che sono state fatte e dei controlli fatti, si invitava a recuperare i ritardi che erano stati accumulati in alcune situazioni e raggiungere il target previsto del trimestre di riferimento del 2023, quindi qualche cosa non andava, però - ripeto - si sta parlando del 21 giugno 2023 e quindi l'interpellanza di oggi serve anche per cercare di fare un punto della situazione. Arriviamo poi a gennaio scorso nel quale è stato annunciato dalla stampa l'avvio dei lavori sulle case di comunità di Donnas e Châtillon.
Le domande che poniamo all'Assessore sono quattro: intanto "quale sia lo stato di attuazione dei lavori per la realizzazione delle case di comunità presso i comuni di Morgex, Aosta, Châtillon e Donnas", quindi parliamo di alta e media intensità, chiediamo in quali locali verranno realizzate le case della comunità a bassa complessità nei comuni che ho già citato precedentemente, perché all'interno almeno delle iniziative che avevamo fatto non erano chiare le individuazioni e il punto 3, che forse è la risposta più corposa: "se nell'ambito delle valutazioni di programmazione dell'Azienda USL, così come dell'Assessorato, siano stati quantificati i fabbisogni finanziari e di dotazione del personale - noi abbiamo chiesto la base annua - necessari alla gestione delle case di comunità, nonché delle relative attività annesse e in caso positivo a quanto ammontino per ogni struttura". Vero è che nella deliberazione che ho già citato, la 1609/2022, relativamente alle case della comunità, si indicano, all'interno di uno degli allegati, n. 44 infermieri, 32 di personale di supporto socio-sanitario e amministrativo e 4 assistenti sociali, però noi chiediamo la possibilità di comprendere, all'interno di quelle che sono oggi le realtà identificate per ospitarle, se sono state fatte delle valutazioni in termini di dotazione del personale e soprattutto di fabbisogno finanziario per la loro gestione. In ultimo: "se sia intenzione dell'Assessorato competente affidare la gestione di alcune delle case di comunità, o parte dell'attività in queste svolta, a imprese, cooperative o soggetti privati"; perché chiediamo questo? Perché vista la situazione e visto soprattutto che nell'ambito della terza domanda c'è una parte complicata dell'attuale sistema sanitario, ovvero quello della dotazione del personale, chiediamo se ci siano anche delle valutazioni in tal senso per andare a coprire le necessità di cui sopra.
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Venendo alla domanda n. 1: "quale sia lo stato attuale dei lavori per la realizzazione delle case di comunità presso i comuni di Morgex, Aosta, Châtillon e Donnas", si è conclusa la prima fase dei lavori della casa di comunità di Aosta in via Guido Rey con la realizzazione del nuovo front office, mentre lo scorso 5 febbraio si è avviata la seconda fase di lavori concernenti l'adeguamento degli ambulatori al piano seminterrato. Sempre lo scorso 5 febbraio è stata avviata la realizzazione delle Case di comunità di Donnas e di Châtillon: a Donnas, attraverso adeguamento e riqualificazione degli ambulatori al primo piano della struttura, a Châtillon con adeguamento e riqualificazione del livello 3 della struttura. Il prossimo mese di marzo prenderanno il via i lavori di ampliamento, adeguamento e riqualificazione degli ambulatori della Casa di comunità di Morgex, un'azione quindi assolutamente straordinaria posta in essere sulle Case di comunità che non si vedeva da tempo.
Venendo alla domanda n. 2: "in quali locali verranno realizzate le case di comunità a bassa complessità di Courmayeur, Saint-Pierre, Charvensod, Variney, Nus, Verrès, Valtournenche, Brusson e Gaby", le Case delle comunità a bassa complessità saranno realizzate nei locali in cui sono attualmente esercitate le attività ambulatoriali. La Casa della comunità è un presidio del Distretto che va a valorizzare gli attuali poliambulatori distrettuali. Nelle Case della comunità troverà integrazione l'attività sanitaria con l'attività sociale, questa è la più grande delle novità delle case di comunità. Pertanto alle attività che attualmente si svolgono nei poliambulatori saranno aggiunte ulteriori attività e servizi. Il concetto di casa che rimanda alla familiarità, la prossimità e la semplicità di accesso, unita a quella di comunità, rappresenta infatti un modello di presa in carico della persona più ampio rispetto a quello che tipicamente veniva svolto dagli attuali poliambulatori.
Domanda n. 3: "se nell'ambito della valutazione di programmazione dell'Azienda USL, così come dell'Assessorato competente, siano stati quantificati i fabbisogni finanziari di dotazione del personale necessario alla gestione della casa di comunità, nonché alle relative attività annesse e in caso positivo a quanto ammontino per ogni struttura sia di alta, media o bassa complessità". Il target PNRR relativo alla messa a punto delle Case di comunità deve essere raggiunto entro il mese di marzo del 2026. La dotazione di personale per le Case di comunità è definita dagli standard dettati dal decreto ministeriale 77/2022 e, come da lei richiamato, dalla deliberazione 1609/2022, concernente la riorganizzazione e il potenziamento dell'assistenza territoriale. Le linee d'indirizzo per l'attivazione e l'attuazione delle Case della comunità sono state inoltre ulteriormente definite dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari, cioè l'AGENAS; nel contempo l'Azienda USL, da parte sua, sta approfondendo il tema per un congruo aggiornamento del piano dei fabbisogni del personale contenuto nel Piano Integrato di Attività e Organizzazione, quello che tecnicamente si definisce PIAO. Le spese per il personale saranno quantificate e ricomprese nell'ambito del relativo tetto di spesa che annualmente viene fissato nella delibera di Giunta degli indirizzi e obiettivi dati all'Azienda USL, quella da predisporre entro ottobre per poi avere la possibilità che da gennaio l'USL abbia il proprio bilancio. Teniamo conto che al momento noi siamo l'unica Regione a essersi mossa in tal senso e aver rispettato questi tempi. Non è automatico che si verifichi però un importante aumento della spesa, poiché l'obiettivo della riorganizzazione dell'assistenza territoriale è anche di razionalizzare le risorse già operanti tentando di renderle più efficaci ed efficienti.
Domanda n. 4: "se sia intenzione dell'Assessorato competente affidare la gestione di alcune delle case di comunità a imprese, cooperative e/o soggetti privati. Le case di comunità prevedono l'integrazione dei servizi sanitari e socio-sanitari con quelli sociali, ribadiamo questo essere il nucleo fondamentale del concetto di casa di comunità quale elemento fondante del modello di riorganizzazione territoriale". Questo comporta l'integrazione tra le diverse figure di professionisti che svolgono la loro attività a livello territoriale in un'ottica multidisciplinare, cioè i medici di famiglia, i pediatri di libera scelta, i medici specialisti, gli infermieri di famiglia o comunità, oggetto di un'iniziativa durante questo Consiglio, gli assistenti sociali e altri professionisti della salute che lavorano per l'Azienda USL, oltre che gli operatori in ambito sociale. Tali figure saranno quindi chiamate a collaborare, a integrare il loro operato; data la natura di quest'organizzazione, la gestione delle case di comunità non potrà tecnicamente essere oggetto di esternalizzazione. Oltre alla riorganizzazione e al potenziamento del Servizio Sanitario Regionale previsto dal Piano della Salute e del Benessere Sociale, ogni altra iniziativa territoriale potrà contribuire a rafforzare l'assistenza sul territorio.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Aggravi.
Aggravi (RV) - Andando in ordine, sulla prima domanda direi che ho ottenuto l'obiettivo. Sulla seconda domanda sinceramente ho qualche dubbio, ma magari mi sbaglio io, nel senso che sembra più una risposta, ma non lo dico in chiave polemica, Assessore, ma solo per comprendere, nel senso che c'è il rischio che si semplifichi dicendo: la casa della comunità è al posto dei poliambulatori.
Parlo per esperienza, io su Courmayeur non ho ancora capito dove verrà piazzata la casa della comunità, perché abbiamo un centro traumatologico che oggi ha una gestione e abbiamo degli ambulatori che non sono a Courmayeur, quindi oggettivamente cito il caso che, ripeto, conosco, è casa mia, sugli altri non mi pronuncio, quindi oggettivamente non ho ancora capito dove venga prevista, anche dalla sua risposta.
Poi va benissimo ricordare che cosa sono le case della comunità e il cambio chiamiamolo di paradigma o di modello, però io oggettivamente sulla seconda domanda non ho avuto la risposta che chiedevo.
Sulla terza domanda, se ho capito bene, ma mi corregga poi se sbaglio, di fatto tutto l'impianto del setting è chiaro, sostanzialmente l'USL sta aggiornando la sua programmazione e quindi diciamo che in corso d'anno, in prospettiva a ottobre da quello che lei ha detto, dovrebbero poi arrivare gli aggiornamenti per comprendere come poi mettere in fase sul bilancio gli stanziamenti.
Sulla quarta domanda direi che è stato più che chiaro, quindi mi rimane il grande dubbio della seconda domanda ed è un dubbio che già avevo in altre iniziative.