Oggetto del Consiglio n. 3218 del 7 febbraio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3218/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito alle dichiarazioni di un docente valdostano pubblicate sui social".
Bertin (Presidente) - Punto n. 27. Consigliera Erika Guichardaz, a lei la parola.
Guichardaz E. (PCP) - Sono numerose le notizie che si sono susseguite sulla stampa locale e nazionale rispetto al post pubblicato dal docente valdostano il 22 dicembre scorso che, fra le altre cose, riportava la volontà di dare fuoco agli studenti maleducati, di augurare loro una broncopolmonite fulminante e di apostrofarli come "Teste di...".
Dichiarazioni e minacce gravi del docente che, dopo l'intervento del dirigente, ha inoltrato un messaggio di scuse che, di fatto, ha confermato che fosse l'autore del post, ma, anziché evidenziare le cose scritte all'interno di quel post, ha dichiarato semplicemente di aver ceduto all'emotività e al nervosismo di un particolare momento, un po' caotico, di gestione della classe.
Insomma, in queste parole c'è addirittura un subdolo attacco alla sensibilità, e tutto questo parlando di un messaggio scritto, quando ben sappiamo che la scrittura presuppone un filtro, una selezione.
È incredibile che l'aggressività che caratterizza i tempi moderni arrivi in questo caso da persone di potere che forse non hanno la consapevolezza del proprio ruolo.
Spesso in quest'aula abbiamo parlato di alunni che sono stati sospesi o di altre vicende, credo che anche in questo caso si debba comunque non far finta di nulla e non minimizzare solo perché non si tratta di un alunno ma di un docente.
Per evitare quindi che la vicenda finisse nel dimenticatoio o che si minimizzasse l'accaduto, abbiamo presentato subito un'interrogazione a risposta immediata in cui lei aveva risposto dicendo comunque che la Sovraintendente si stava interessando al tema, che anche il dirigente scolastico stava vedendo per avviare l'indagine istruttoria, ma, dopo quella risposta alla nostra interrogazione a risposta immediata, non si è più saputo nulla.
Giustamente lei nella replica aveva parlato dell'articolo 55 del decreto legislativo 165 e dell'articolo 93 del contratto collettivo nazionale, che definiscono bene le tempistiche per i procedimenti disciplinari.
Quello che noi adesso vogliamo sapere è "Se il dirigente scolastico ha previsto e ha segnalato all'UPD" - quindi all'ufficio dei provvedimenti disciplinari -"Fatti da contestare", "Se la Sovraintendenza ha attivato una visita ispettiva" - che sappiamo essere un'altra opportunità che c'è in capo alla Sovraintendenza - "Per valutare quanto accaduto" e "Se è intenzione dell'Amministrazione regionale dare una risposta celere a quanto accaduto".
Presidente - La parola all'assessore Jean-Pierre Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) - Per confortare tutti coloro che ci ascoltano, la vicenda non cade nel buio e non sarebbe stata minimizzata neanche se voi non aveste presentato l'interrogazione, perché, come tutte le vicende che presuppongono dei procedimenti susseguenti, i procedimenti sono stati adottati secondo le normative di legge, secondo i tempi prestabiliti e secondo le garanzie che le parti hanno, sia ai sensi delle citate disposizioni, quindi dell'articolo 55, sia ai sensi del contratto; si è rispettato quindi il contratto per quanto riguarda i provvedimenti disciplinari sulla base delle informazioni ritenute necessarie da parte del dirigente.
Lei chiede "Se è intenzione dell'Amministrazione dare una risposta celere a quanto accaduto". I tempi sono stabiliti dal contratto e sono stabiliti dalle norme, quindi è evidente che non possono essere compressi, a garanzia sicuramente anche degli interessati, perché in questo caso l'interessato è colui che presumibilmente o comunque qualcuno ritiene abbia effettuato un illecito disciplinare, poi lo deciderà l'organismo che lo dovrà decidere nei tempi dovuti.
Adesso io non so se lei abbia fatto un'esperienza sindacale, esiste anche un passaggio con le organizzazioni sindacali qualora la persona in qualche modo ritenga di doversi appoggiare alle organizzazioni sindacali, o direttamente a un legale, c'è tutto un iter che è prestabilito in maniera molto chiara e la questione deve essere - se ben ricordo - chiusa entro 120 giorni dall'inizio dell'addebito; solo per garantire, senza entrare nel merito e nello specifico, perché non credo sia questo il luogo per dire a che punto sia o se è stato fatto.
Quello che mi è stato garantito è che il dirigente ha fatto tutti i passaggi del caso.
Per quanto riguarda la domanda 2, allo stato attuale, a seguito di un confronto con il dirigente scolastico, credo da parte anche della Sovraintendenza, non si è reputato necessario procedere con una visita ispettiva, tra l'altro le stesse vanno concordate a livello tecnico proprio tra il dirigente scolastico coinvolto e la Sovraintendenza degli studi, quindi credo che al momento, anche in attesa tra l'altro dell'esito del procedimento disciplinare, quindi delle conseguenze, si rimanga in attesa.
Presidente - Per la replica, consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Naturalmente i tempi li conosco, mi è anche capitato nel mio passato di dover in qualche modo seguire delle pratiche di questo tipo, però i tempi di cui lei diceva sono dei tempi massimi, i 120 giorni, a volte si può arrivare a una soluzione anche prima, soprattutto in un caso come questo, dove sembra che il docente abbia compreso e abbia addirittura fatto in qualche modo ammenda di quanto aveva scritto pubblicamente. Forse i tempi potevano essere diversi, ma naturalmente aspetteremo.
Quello che un po' ci muove in questo senso sono anche le dichiarazioni del dirigente che dice "Adesso non si crei un mostro".
Credo che nessuno di noi voglia creare un mostro, ma, naturalmente, dall'altra parte, come non si devono minimizzare gli atteggiamenti dei ragazzi nei confronti dei docenti, la stessa cosa... anzi, a maggior ragione non si possono minimizzare gli atteggiamenti portati avanti da chi ha un ruolo educativo.
Sotto questo punto di vista sicuramente l'Amministrazione potrebbe in qualche modo essere un po' più efficace attraverso le alleanze tra gli insegnanti, i genitori e gli alunni, cercando di costruire un rapporto positivo che si può costruire solo con il rispetto reciproco e solo con la mutua comprensione.
Sotto questo punto di vista credo che forse ci vorrebbe un pensiero critico anche da parte di chi debba gestire questo dossier, evitando magari il rancore verso i giovani che ho ritrovato in tantissimi commenti e frasi di questi giorni a seguito della vicenda, perché mi sembra che proprio i ragazzi si siano comportati in maniera seria e matura affidandosi al dirigente scolastico.
Quindi aspetteremo i 120 giorni e poi torneremo su questa vicenda.