Oggetto del Consiglio n. 3216 del 7 febbraio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3216/XVI - Interpellanza: "Disciplina della pesatura, dei criteri e delle modalità di attribuzione degli incarichi di posizioni di particolare responsabilità".
Bertin (Presidente) - Punto n. 25. Per illustrare l'interpellanza, la parola alla consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Ormai siamo quasi in dirittura d'arrivo delle posizioni di particolare responsabilità, perché in questi giorni vi sono i colloqui per la loro definizione, ma, rispetto alle interpellanze presentate prima, quest'interpellanza va in sostanza a chiedere delucidazioni rispetto ai criteri che sono stati inseriti all'interno della deliberazione.
Avevamo già espresso molti dubbi sulle modalità che avevano portato alle posizioni di particolare responsabilità, abbiamo espresso dubbi sulle posizioni dei capi dei servizi di segreteria, che poi sono stati esclusi da questa procedura, esprimiamo criticità e delle perplessità rispetto alle attribuzioni dei punti inseriti nella deliberazione. Per questo chiediamo al Governo regionale se l'attribuzione di 50 punti per le competenze professionali ed esperienze acquisite di cui al punto 1 dell'articolo 4 relativa alla disciplina delle pesature dei criteri e delle mobilità di attribuzione degli incarichi di PPR non crei una disparità di trattamento rispetto ai partecipanti all'avviso, se nel caso di attribuzione delle PPR le funzioni di firma e gestione delle risorse umane e finanziarie descritte nelle schede sono assunte dai funzionari vincitori dell'avviso, quindi tolte al dirigente della struttura, le motivazioni per cui le attitudini e capacità relazionali e di leadership del candidato, unite alle disponibilità e all'impiego dello stesso dimostrati rispetto al lavoro, attestate dal dirigente di riferimento debbano essere confermate attraverso un colloquio motivazionale, se le azioni messe in campo dall'Amministrazione per garantire i requisiti relativi alla rotazione soprattutto per quello che riguarda i procedimenti a elevato rischio.
Presidente - Risponde il Presidente della Regione.
Testolin (UV) - Rispetto al primo quesito, come più volte precisato, la PPR è uno strumento organizzativo e non incentivante o di premio per funzionari più meritevoli o maggiormente titolati. Tenuto conto della natura della finalità organizzativa dell'istituto, atto a migliorare il funzionamento della macchina amministrativa, occorre costruire un sistema di selezione che, fatti salvi i principi della trasparenza e della concorrenza, garantisca al sistema di funzionare meglio senza creare disfunzioni, selezionando i funzionari maggiormente in grado di "mandare avanti" i procedimenti di competenza con l'autonomia e la padronanza del mestiere necessari. L'esperienza e le competenze professionali specifiche sono pertanto fondamentali per preservare il buon andamento dell'Amministrazione atteso che i funzionari assumono la responsabilità piena dei processi e firmano gli atti conclusivi dei procedimenti di competenza a partire dal giorno stesso dell'assunzione dell'incarico. Un peso pari a 50 punti su 100 riservati al parametro dell'esperienza professionale acquisita risulta dunque essere un peso adeguato e utile a mantenere in equilibrio le due dimensioni: quella dell'esperienza e della competenza che favoriscono indubbiamente e volutamente il funzionario interno qualora ci sia e si canditi e quella del merito e di titoli di studio che pesano per il restante 50%.
Per il quesito 2, la risposta al quesito è affermativa ma con la precisazione tuttavia che il dirigente mantiene sia il governo di quei procedimenti che restano nell'ambito delle sue competenze, ancorché la gestione diretta venga assunta dal funzionario, e l'onere di vigilare sul corretto e regolare svolgimento degli stessi. Può infatti subentrare in caso di inerzia o revocare l'incarico al funzionario avente l'incarico di PPR in caso di mancato rispetto degli indirizzi o mancato raggiungimento dei risultati.
Terzo quesito: "le motivazioni per cui le attitudini e capacità di problem solving, relazionali e di leadership del candidato, unite alla disponibilità e all'impegno dello stesso dimostrati rispetto al lavoro, attestate dal dirigente di riferimento, debbano essere confermate attraverso un colloquio motivazionale". Il colloquio motivazionale da parte di una Commissione è stato suggerito dalla Bocconi, che supporterà il Dipartimento personale e organizzazione nell'impostazione metodologica dello stesso per perfezionare la procedura selettiva e accompagnare la valutazione del dirigente di riferimento. La valutazione del dirigente è senz'altro necessaria in quanto il soft skill si dimostra quotidianamente sul campo, nell'esercizio delle proprie funzioni e nello svolgimento del proprio lavoro, mentre il colloquio motivazionale servirà a cogliere gli aspetti motivazionali della candidatura e le aspettative di crescita professionale della risorsa, oltre che a normalizzare le valutazioni dei dirigenti, compensando eventuali distorsioni.
Per quanto riguarda infine il quarto quesito, sarà cura del Segretario generale in qualità di responsabile della prevenzione, della corruzione e della trasparenza, insieme al Coordinatore del Dipartimento personale e organizzazione, individuare le PPR sulle quali insistono i procedimenti maggiormente esposti al rischio di corruzione per individuare le modalità e le tempistiche di applicazione del criterio di rotazione degli incarichi.
Presidente - Per la replica, la parola alla consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Pur condividendo che l'esperienza è importante, con questa logica che lei ha evidenziato, soprattutto rispetto ai 50 punti, è come se noi quelle PPR le individuassimo a priori e le faccio un esempio chiaro: delle 20 PPR messe a bando 5 strutture hanno un solo D, immagino quindi che quel D di quelle strutture parteciperà.
Ora sarà interessante - e lo faremo a seguito dei colloqui motivazionali - vedere quindi se in quei 5 casi la PPR è stata proprio data a quell'unico funzionario che era all'interno di quella struttura, perché evidentemente questo vorrebbe dire che c'è una disparità di trattamento nel momento in cui si mette a bando un posto.
Evidenziamo poi che delle 20 PPR 14 non prevedono una laurea, cioè vogliamo incentivare e valorizzare le lauree, a 14 PPR su 20 non è richiesta la laurea. Sinceramente, dal momento che, per essere una categoria D, dovremmo già avere la laurea, quindi abbiamo fatto un passo avanti passando da C2 a D, addirittura dare 18 mila euro in più a persone che non hanno un percorso scolastico di quel tipo mi sembra veramente un po' esagerato.
Sul punto 2, quando lei dice: "Sì, vengono effettivamente prese in carico dalle PPR, sia le funzioni di firma che la gestione delle risorse, ma la pesatura dei dirigenti non cambia", come ci aveva già detto l'altra volta, io sinceramente mi chiedo come si possa in qualche modo giustificare l'una e l'altra scelta, perché se tolgo delle responsabilità, non vedo perché non rivedo la pesatura di quei dirigenti. Mi sembra poi offensivo che una commissione valuti un dirigente che conosce in maniera precisa il candidato visto che è all'interno di una sua struttura e può averlo comunque testato nel tempo.
Sono molto curiosa di capire come il Segretario generale adotterà questo principio per l'attribuzione della rotazione e naturalmente, soprattutto su quei settori riguardanti gli appalti, il personale e via dicendo porremmo particolare attenzione per capire se le nuove PPR non corrispondano alle PPO precedenti.
Sotto questo punto di vista, appena ci saranno le nomine delle PPR, faremo ulteriori analisi.
Presidente - Con questa interpellanza interrompiamo i lavori del Consiglio regionale che riprenderanno alle ore 15:00.
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La seduta termina alle ore 12:59.