Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3162 del 11 gennaio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3162/XVI - Ritiro di risoluzione: "Ulteriori verifiche in merito alla sottoposizione a tutela di alcuni manufatti ferroviari presso la stazione di Aosta".

Bertin (Presidente) - Punto n. 57.03. Ha chiesto la parola il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (RV) - Questa è una risoluzione che si collega direttamente alla risposta ricevuta dall'Assessore all'interrogazione n. 17 che ha il titolo molto simile.

Questa risoluzione è stata fatta non tanto perché non ci si fidi dell'impegno preso al di fuori del dibattito che c'è stato in aula da parte dell'Assessore, ma perché oggettivamente, a nostro giudizio, mancavano delle risposte alle domande poste, in particolare quello che chiediamo e proviamo a chiederlo con una proposta.

Considerato il fatto che non è soltanto una questione legata alla gestione dei beni culturali, ma anche e soprattutto forse di trasporti, viste le incombenze che riguarderanno la stazione di Aosta, l'impegno è molto semplice: a fronte di quello che è stato quanto dichiarato dall'Assessore, impegniamo gli Assessori competenti in materia di beni culturali e trasporti a organizzare, entro quindici giorni dall'approvazione della presente - per non caricare troppo l'impegnativa chiediamo anche un riscontro scritto alle Commissioni -, un incontro volto a chiarire, con la Soprintendenza e RFI, nonché ogni altra realtà coinvolta nei lavori che interesseranno la stazione ferroviaria di Aosta, i seguenti aspetti:

- se i manufatti citati nella già richiamata interpellanza siano o non siano sottoposti a tutela, perché oggettivamente quello che ha detto l'Assessore cozza con il documento che abbiamo in nostro possesso e di cui copia abbiamo dato all'Assessore;

- se le progettazioni e gli interventi svolti nella stazione abbiano o non abbiano considerato quanto richiesto al punto, quindi se ci sono delle tutele e come sono state gestite;

- se i lavori che interesseranno in particolare la cosiddetta "Piattaforma girevole" creeranno dei problemi sul suo utilizzo.

Questo è soltanto per mettere punto ma, ripeto, se ci fosse stata una risposta più chiara, non sarebbe nata questa risoluzione in forma collaborativa.

Presidente - Assessore Jean-Pierre Guichardaz, a lei la parola.

Guichardaz J. (FP-PD) - Grazie collega Aggravi anche per averci fornito questa nota, che peraltro era stata riferita anche dagli uffici, è una nota del 2017 che lei ha citato.

Abbiamo cercato anche di ricostruire, perché ovviamente con tutte le varie problematiche degli uffici, questa non era à la une, quindi io mi sono fatto fare una serie di chiarimenti che spero bastino a evidenziare com'è la situazione.

Le anticipo che le chiederei il ritiro, però prima le do la risposta, poi decida lei.

A chiarimento della nota del 2017, che appunto lei ha richiamato, si ribadisce che tutti i beni immobili appartenenti genericamente a enti pubblici e aventi più di 70 anni sono beni culturali come vi è stato detto nel corso della risposta, fino alla conclusione di un'eventuale verifica di interesse culturale, quindi lo sono fintanto che non è stata fatta la verifica, poi potrebbe essere che, una volta fatta la verifica come avviene spessissimo, non si ritiene che questi beni siano tali da essere in qualche modo conservati, tutelati o valorizzati. Pertanto, come già indicato in risposta alla sua interrogazione di ieri mattina o di ieri pomeriggio, qualora i beni in questione risalgano ad oltre 70 anni, trova applicazione il combinato disposto degli articoli 10, comma 5, e 12, comma 1, del decreto legislativo 42/2004, cioè i cosiddetti "Codici dei beni culturali e del paesaggio".

Credo intendesse dire questo la nota sostanzialmente più che dire che quelli erano già dei beni che sono da ritenersi sottoposti a tutela da parte di questa Soprintendenza; immagino che chi l'ha firmata avesse cognizione o immaginasse che questi fossero antecedenti a 70 anni prima.

Quanto citato nella comunicazione del 2017 riporta in sintesi quanto le ho esplicitato ieri nell'interrogazione dandole questa sensazione di una non sintonia rispetto alla nota del 2017. Mi segnalano che nel progetto presentato da RFI la sola parte coinvolta nei lavori di elettrificazione è quella famosa rotatoria - non il capannone e gli altri manufatti - per la quale la Soprintendenza per i beni e le attività culturali ha inoltrato una richiesta di approfondimento a RFI - credo in seguito alla sua specifica richiesta -, chiedendo chiarimenti circa la data di realizzazione della medesima e, come già accennato, è in costante contatto con la società medesima.

I tecnici mi dicono che da come è questo manufatto sembrerebbe antecedente al 1950, perché lei ha visto è una rotatoria con dei manometri, perché si muoveva vapore, sembrerebbe a vederlo così, ieri, tra l'altro, sono andati a fare un sopralluogo. In considerazione dell'epoca di realizzazione, cioè se avrà più o meno di 50 anni, verrà attivata o meno da parte di RFI a questo punto la richiesta di verifica di interesse culturale e la struttura regionale competente effettuerà a quel punto, quando ci arriverà, le opportune considerazioni in merito.

Si rileva, in ultimo, che la piattaforma in questione è inutilizzata e in evidente stato di abbandono da diversi anni e, come riferito dalla struttura regionale competente in materia di trasporti che abbiamo sentito ieri, non risulta indicata sui documenti tecnici relativi alle caratteristiche e alle specifiche per l'utilizzo della rete ferroviaria.

Ciononostante - e questa è la questione che lei poneva rispetto ai treni storici - nel tempo si sono succedute manifestazioni che hanno portato nella nostra città treni storici, non ultima quella che si è svolta il 22 ottobre del 2023, durante la quale un treno a vapore è arrivato alla stazione di Aosta e ha ripercorso in senso inverso il tragitto, senza l'ausilio peraltro di alcuna piattaforma girevole. Questa è un po' la spiegazione che è stata data, se venissimo in Commissione, le riporteremmo gli stessi dati. Attendiamo anche noi e la ringraziamo perché lei comunque, con la sua iniziativa, ha messo un focus sulla questione e quindi ha indotto gli uffici a interessarsi e a chiedere a RFI notizie.

Presidente - Consigliere Aggravi, a lei la parola.

Aggravi (RV) - A questo punto per annunciare il ritiro della risoluzione perché l'integrazione si è avuta. L'unica cosa chiederei l'accortezza all'Assessore, eventualmente se avete ulteriori risposte, di tenerne informata la Commissione competente e quindi il Consiglio.

Presidente - La risoluzione è ritirata.

Il Consiglio prende atto del ritiro.

Propongo all'Assemblea, visto che rimangono soltanto due risoluzioni, di proseguire senza pausa fino alla fine dell'ordine del giorno.