Oggetto del Consiglio n. 2997 del 23 novembre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2997/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito all'attività dell'Osservatorio regionale dei rifiuti".
Bertin (Presidente) - Punto n. 66. La parola all'assessore Sapinet per la risposta.
Sapinet (UV) - Su quest'iniziativa dovrò prendermi un po' più di tempo perché la risposta è più articolata e lo merita.
Come giustamente si osserva nell'interrogazione circa l'importanza dell'istituzione dell'Osservatorio dei rifiuti, è giusto ricordare la complessità sia nell'identificazione dei rappresentanti e dei portatori d'interesse stabilito al terzo comma del citato articolo 17, sia l'organizzazione della riunione che deve garantire la partecipazione a tutti i rappresentanti scelti. Si sottolinea come i membri dell'Osservatorio, individuati e successivamente nominati attraverso apposita deliberazione di Giunta regionale, restano in carico almeno tre anni e ogni modifica della composizione richiede una nuova individuazione e la relativa nomina. Si rammenta che l'Osservatorio è rappresentativo di tutti i portatori di interessi coinvolti, quindi che ne fanno parte l'Assessore regionale competente, il Responsabile della struttura competente, il Responsabile della sezione competente dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, un rappresentante del Comune di Aosta e due designati dalle Unités des Communes, la responsabile del settore competente in materia di gestione dei rifiuti del Comune di Aosta, i due responsabili del medesimo settore designati d'intesa dalle Unités, un rappresentante designato dai soggetti affidatari della gestione, un rappresentante designato dalle imprese che gestiscono il servizio di raccolta di trasporto dei rifiuti. La ricostituzione dunque è un'operazione che non avviene in tempi rapidi in quanto comporta il coinvolgimento di tutti i portatori d'interesse, a qualunque titolo, al fine d'individuare i relativi rappresentanti a provvedere alla costituzione ufficiale tramite deliberazione di Giunta regionale. La fase successiva è quella di gestione di tale organismo con l'organizzazione delle riunioni che devono essere programmate in modo tale da consentire la partecipazione a tutti i rappresentanti dei diversi soggetti che lo compongono.
Con riferimento all'interrogazione, veniamo un po' alle risposte.
Quesito n. 2: "quante volte si è riunito l'Osservatorio rispettivamente agli anni 2018-2019 e 2020". Nel 2018 nessuna riunione. Si evidenzia che nel giugno di tale anno si è rinnovato il Consiglio regionale, quindi l'Osservatorio avrebbe dovuto, una volta individuato l'Assessore competente, essere ricostituito. Nell'anno 2019 quattro riunioni; è stato ricostituito per il triennio 2019-2021, con la delibera 438 del 5 aprile 2019, una riunione il 3 maggio del 2019, 31 maggio, 19 luglio e 25 ottobre del 2019. Nel 2020 nessuna riunione, perché, relativamente alle figure sopra esposte, si sottolinea come il 2020 è stato sicuramente testimone di alcuni cambiamenti, oltre ovviamente alle ben note problematiche della pandemia, più precisamente al 31 dicembre 2019 si segnala che il dirigente competente in materia di rifiuti risulta in quiescenza e il suo sostituto ha preso servizio solo a partire dal 1° aprile del 2020. Poi il servizio di gestione del centro di gestione dei rifiuti urbani di Brissogne è stato affidato a una nuova società, quindi era necessario procedere alla nomina di un nuovo rappresentante designato da questi soggetti; poi nel 2020 si è avuto il rinnovo anche del Consiglio regionale e la maggior parte dei Consigli comunali, quindi con una ridefinizione anche di queste figure. Sul primo quesito: quante volte si è riunito l'Osservatorio regionale dal 26 maggio 2021 alla data odierna: nel 2021, dopo il 26 maggio non si sono svolte riunioni. Si rammenta che l'Osservatorio, così istituito con delibera n. 438/2019 e poi modificato con la 37/2021 aveva una durata triennale, ma considerate le dimissioni dell'Assessora competente, è stato assunto a interim tale ruolo come ben saprà dal Presidente della Regione e va considerata la prosecuzione del periodo d'emergenza sanitaria, nel corso quindi del 2021, l'Osservatorio non è stato convocato. Nel 2022 nessuna riunione, l'Assessore a interim fino al 25 gennaio 2023 il Presidente della Regione. La ricostituzione dell'Osservatorio richiede, oltre alla nomina dei rappresentanti, anche l'individuazione di un membro esperto che viene scelto a seguito di una manifestazione d'interesse opportunamente pubblicata. Nel corso del 2022, la struttura competente, ancora impegnata nell'aggiornamento del piano regionale di gestione dei rifiuti, ha sempre cercato di mantenere un dialogo continuo con gli attori principali del servizio di raccolta rifiuti, responsabili anche del Sub-Ato, prima con incontri informali e successivamente con riunioni opportunamente convocate e verbalizzate. Questo va detto, ricordo anche l'attività importante portata avanti in quell'anno dal collega Lavevaz che ci permette oggi di proseguire su altri dossier, della forte e importante collaborazione con ARPA, che ci ha permesso, con documenti rilevanti, oggi di affrontare altre sfide. Nel 2023 ad oggi non abbiamo ancora convocato delle riunioni, come detto, a partire dal 2 marzo, c'è stata la nomina del nuovo Assessore, consapevole della necessità di ricostituire l'Osservatorio ma, conoscendo le difficoltà amministrative per la sua riorganizzazione, anche alla luce della carenza di organico della struttura, di quella abbiamo già parlato. Nel frattempo abbiamo valutato, al fine di rendere operative le attività del piano rifiuti... e abbiamo ritenuto opportuno dare innanzitutto una veste più istituzionale alle riunioni convocate dalla struttura competente in materia di rifiuti con l'istituzione, tramite delibera di Giunta regionale n. 374/2023, di un apposito tavolo tecnico che si è riunito, ha lavorato in maniera formale e in maniera informale, un gruppo di lavoro avente come obiettivo l'individuazione delle soluzioni operative idonee ad avviare le azioni del piano regionale della gestione dei rifiuti 2022-2026 per la gestione dei rifiuti urbani e la gestione dei rifiuti speciali ai sensi della legge regionale 4/2022. Questo proprio perché in questa fase, che potremmo definire operativa e programmatoria, era necessario coordinare il lavoro di tutti gli attori, le Unités e gestore della discarica principalmente in modo concreto. La ricostituzione dell'Osservatorio sarà sicuramente un obiettivo prioritario fra le prossime attività in programma di quest'Amministrazione. Proprio nel 2024, a due anni dall'approvazione del piano rifiuti, sarà il momento in cui fare il punto anche in relazione alla revisione degli appalti di raccolta e di gestione dei flussi che hanno effettuato le Unités, con le quali il lavoro continua, come detto anche in questi mesi, in particolare anche su altri dossier, con riunioni ufficiali e non.
Quesito n. 3: i compiti previsti nell'elenco sopraindicato sono stati espletati dalla data di entrata in vigore del nuovo piano rifiuti 2022 ad oggi. Per quanto riguarda i compiti esplicitati nel volume 1 del piano rifiuti che l'Amministrazione regionale, tramite l'Osservatorio, deve svolgere, ovvero redigere e/o aggiornare le seguenti linee guida e regolamenti, abbiamo per la gestione dei centri di raccolta e le isole ecologiche, per l'attivazione e la gestione del servizio della raccolta porta a porta, per l'applicazione della TARI, quest'ultima calcolata sulla base del nuovo metodo normalizzato, comprendente le componenti di costo che possono essere incluse nel piano economico-finanziario del gestore, per la progettazione, la realizzazione e la gestione dei centri del riuso. La struttura competente in materia di rifiuti ha provveduto comunque ad affidare, con il provvedimento dirigenziale n. 7335 del 28 novembre 2022, all'operatore economico ARS Ambiente, un servizio specialistico di coordinamento generale per la redazione delle linee guida previste nel volume 1, con l'obiettivo di presentare, discutere e condividere tali linee nel corso delle future riunioni dell'Osservatorio. Nello specifico saranno pertanto affrontate le linee guida regionali per l'attivazione della raccolta porta a porta e per l'ottimizzazione dei passaggi effettuati per la raccolta, per la gestione dei centri di raccolta, delle isole ecologiche e per l'applicazione della tariffa puntuale.
Presidente - La parola alla consigliera Minelli per la replica.
Minelli (PCP) - Guardi, c'è da rimanere abbastanza senza parole di fronte a quest'illustrazione. Completo quello che lei ha detto riguardo ai compiti e al ruolo dell'Osservatorio regionale per i rifiuti. È un organismo che è stato istituito con una legge regionale: la legge regionale 31/2007, che conosciamo tutti, che è la legge quadro sui rifiuti che ha recepito ovviamente le indicazioni della normativa nazionale.
"Lo scopo dell'Osservatorio - perché questo si legge - è garantire la piena attuazione degli obiettivi di gestione dei rifiuti urbani indicati in legge e nel piano regionale di gestione dei rifiuti. Rappresenta..." e io dico dovrebbe rappresentare, perché in questo momento è inesistente la sua azione, dovrebbe rappresentare "un anello di congiunzione operativo tra gli organismi nazionali", mi riferisco al Ministero e in particolare a ISPRA, i Comuni "e gli altri soggetti a livello locale" che sono interessati: le Unités, le aziende di gestione dei rifiuti, le associazioni per la tutela dell'ambiente, eccetera. Noi abbiamo approvato un anno e mezzo fa, perché era il 9 maggio del 2022, il piano dei rifiuti 2022-2026 e in questo piano - l'ha ricordato anche lei - al volume primo c'è proprio scritto che cosa deve fare l'Amministrazione regionale tramite l'Osservatorio dei rifiuti: redigere le linee guida, fare i regolamenti per i centri di raccolta, per l'applicazione della TARI, eccetera. Ora lei mi dice - ed era ciò che temevo - che dal 26 maggio 2021 alla data odierna non si è riunito; io sapevo quelli che avevo riunito io, cioè nel periodo da gennaio del 2021 a maggio del 2021 l'Osservatorio regionale dei rifiuti si è riunito tre volte. Poi mi dice nel 2018 nessuna riunione perché doveva essere ricostituito, nel 2019 quattro riunioni, nel 2020 nessuna riunione, ci sono stati dei cambiamenti.
Mi ha poi anche detto che il dirigente è entrato a ricoprire il suo incarico soltanto dal 1° aprile 2020, so benissimo che il dirigente ha un sacco di lavoro, non a caso anche nel DEFR, nella parte sull'ambiente, è stato sottolineato in tutti i punti da parte di chi ci lavora e che evidentemente ha redatto quei testi, che sono totalmente sottorganico, però non è possibile che in tutto questo tempo... e parliamo anche dal 2022 ad oggi, perché il piano dei rifiuti è stato approvato il 9 maggio del 2022, oggi siamo praticamente a fine novembre 2023, quindi è passato un anno e mezzo. Lei è stato nominato, e l'ha ricordato anche lei, il 2 di marzo. Rilevo che dal mese di marzo ad oggi sono comunque passati otto mesi, non è possibile che non si sia potuto procedere alla ricostituzione dell'ORR, non solo, ma io ricordo che, nel momento in cui mi è toccato occuparmi dell'ORR, mancava il rappresentante del Comune di Aosta perché c'erano appena state le elezioni. Lo abbiamo reintegrato, c'è stata una nomina e si è riunito.
Considerati i compiti che ha quest'organismo, non mi si può neanche dire che dal momento in cui mi sono dimessa è subentrato un Assessore a interim e che cosa fa? L'Assessore a interim non lo fa l'Assessore che si occupa di riunire l'ORR?! Lì c'era l'ORR, non è che non c'era, non è che mancavano delle persone. Lì era pienamente in funzione, bastava convocarlo e c'era da chiudere il piano dei rifiuti, quindi dal 26 maggio del 2021 al 9 maggio del 2022, sono tutti mesi in cui era Assessore il presidente Lavevaz e bisognava redigerlo quel piano e l'ORR non si è riunito. Poi adesso, dopo il piano dei rifiuti, dovrebbe esserci stato anche da parte dell'ORR il monitoraggio alla fine del 2022. Siamo alla fine del 2023 e non c'è nulla. Io non lo so, parliamo del problema dei rifiuti, dei rifiuti urbani, della discarica e l'organismo che dovrebbe occuparsi di fare le linee guida, di monitorare, ma di dare anche delle indicazioni sulla TARI non è stato più riunito dal maggio del 2021!