Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2972 del 22 novembre 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2972/XVI - Interpellanza: "Interventi finalizzati a fronteggiare il fenomeno della dispersione scolastica in Valle d'Aosta".

Bertin (Presidente) - Riprendiamo i lavori, mi dicono che il Consigliere Manfrin è assente, pertanto passiamo al punto successivo, vale a dire il punto n. 42.

Consigliere Restano, a lei la parola.

Restano (GM) - Con quest'interpellanza interroghiamo l'Assessore perché il 19, il 20 di ottobre e i giorni seguenti, sui quotidiani locali e su quelli di settore del tipo "Orizzonte scuola" - o cito la "Prima linea.it" per non citarne altri - si è parlato dei bocciati nella scuola valdostana, in particolar modo nelle scuole superiori. Così si esprimevano: "I tassi di bocciatura nelle scuole superiori sono i più elevati rispetto a quelli nazionali in tutti i percorsi di studio, soprattutto nel primo biennio".

Si parla inoltre di "Disomogeneità e di particolari criticità che si rilevano negli istituti tecnici, le cui percentuali di non ammessi a giugno è del 13,3% e raggiunge anche il 18,5% dopo gli esami di riparazione a settembre".

In generale per gli studenti della scuola secondaria della Valle d'Aosta, rispetto alle scuole delle altre regioni, la percentuale dei non ammessi è del 9,7% rispetto al 6,2% a livello nazionale.

In proposito è già stato interpellato anche lei, Assessore, che ha rilevato un dato in contraddizione con quanto appena espresso che riguarda le prove Invalsi, dove gli studenti valdostani, specialmente nelle classi quinte superiori, hanno superato sia la media macro-regionale che nazionale. Questo, per quanto mi riguarda - e ammetto di non essere un esperto del settore - desta alcune perplessità, ma ha lasciato perplesse anche altre persone, soprattutto se si va a guardare il tasso di dispersione scolastica, che raggiunge una percentuale del 13,3%.

Questo tasso di dispersione scolastica crediamo che abbia inciso sul numero di bocciature e quindi che vada a influire sull'autostima dei ragazzi, così come è indicato negli articoli che ho appena richiamato.

Assessore, noi l'interpelliamo per sapere cosa sia stato fatto nel corso degli anni passati per limitare la dispersione scolastica, cosa si stia facendo e cosa si intenda fare a breve e a lungo termine, come si spieghi un numero di alunni bocciato doppio rispetto alla media italiana e a cosa si intenda fare per rimediare.

Presidente - Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (FP-PD) -. Innanzitutto vorrei sottolineare che, per quanto riguarda questo tema più volte trattato in Consiglio regionale, è stato precisato che la dispersione è un fenomeno complesso, causato da diversi fattori di tipo soggettivo, interni al mondo scolastico, anche legati al mercato del lavoro, ai cambiamenti delle strutture sociali e culturali e all'andamento demografico.

Per contrastare la dispersione, occorre lavorare su più fronti, in particolare sul tema dell'orientamento, sulla consapevolezza degli studenti, sulla responsabilità dei genitori, sulle decisioni e sulle strategie di dati messi in campo dai Consigli di classe nell'ambito dell'autonomia delle istituzioni scolastiche e delle diverse iniziative proposte dall'Amministrazione regionale, tenendo conto del contesto culturale di riferimento che deve essere sempre stimolante, aperto, attivo e aggiornato per tutti i componenti della nostra società.

Dal 2018 sette istituzioni scolastiche valdostane sono state coinvolte nel progetto "Primo" - realizzato con fondi dell'Unione Europea, Interreg Francia-Italia, programma Alcotrà 14-20 - dalla durata quadriennale, che si è concluso nel 2022.

La Sovrintendenza agli studi, congiuntamente alla Provence-Alpes-Côte-d'Azur, ha progettato un sistema di azioni di prevenzione dell'abbandono degli studi a partire dalle esperienze consolidate nei territori e sperimentandone di nuove.

Il progetto si è sviluppato lungo tre linee d'azione: l'individuazione e l'accompagnamento degli studenti a rischio; le alleanze educative tra sistemi, quindi scuola-impresa e scuola-terzo settore; i percorsi per la perseveranza e la riuscita scolastica, basati su orientamento, utilizzo di laboratori di arti performative, teatro e musica, l'attivazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro sperimentali e di scambi d'informazione.

L'approccio multidimensionale, reso possibile da partnership multisettoriali, raccoglie istituzioni ed enti nel settore dell'istruzione, delle politiche sociali e della cooperazione transfrontaliera, attraverso scambi di prassi e formazione congiunta d'insegnanti e formatori.

Il progetto ha coinvolto 500 studenti e le loro famiglie e ha formato 150, tra insegnanti e professionisti, producendo linee guida, kit didattici e buone pratiche che consentiranno già nel breve periodo ai docenti di trasferire questi risultati nel loro contesto, promuovendo così il miglioramento delle politiche e la loro sostenibilità nel tempo.

Per quanto riguarda il medio e lungo termine, un punto su cui si sta lavorando è quello relativo alla formazione dei docenti, concentrandosi in particolare su quella obbligatoria relativa all'anno di prova.

In un'ottica di prevenzione e contrasto alla dispersione, sono stati previsti specifici laboratori inerenti alla personalizzazione dei percorsi formativi, la cui attivazione è finalizzata alla promozione del benessere della motivazione degli studenti, attraverso l'utilizzo di nuovi orientamenti metodologici.

Occorre infine ricordare che le istituzioni scolastiche, in particolare quelle secondarie, stanno mettendo in atto tutta una serie di azioni legate ai finanziamenti del PNRR, il cui obiettivo principale è realizzare un sistema educativo, innovativo e inclusivo, volto a garantire il diritto allo studio e a potenziare in particolare le competenze linguistiche digitali nonché le soft skill, indispensabili per cogliere sfide del futuro, superando ogni tipo di disparità e contrastando la dispersione scolastica, la povertà educativa e i divari territoriali.

In particolare si evidenziano le azioni di orientamento, di tutoring, di mentoring a favore degli studi e quelle di formazione a favore del personale scolastico.

Alla domanda n. 2, "Come si spiega un numero di alunni bocciati doppio rispetto alla media italiana": in generale nella scuola secondaria i risultati degli scrutini e quelli delle prove Invalsi, appaiono almeno in parte contrastanti, visto che nelle rilevazioni nazionali gli studenti valdostani ottengono risultati sempre ben al di sopra di quelli nazionali superiori o in linea con il Nord Ovest.

A questo punto fornisco alcune precisazioni della SREV, che è la struttura regionale per la valutazione del sistema scolastico della Valle d'Aosta: i risultati Invalsi sono riferiti a classi campione e non a tutte le classi. Per quanto riguarda i licei, i dati degli scrutini considerano tutti i tipi di licei in un'unica categoria, mentre per Invalsi già da alcuni anni vi è la seguente suddivisione: "italiano e inglese": licei classici, scientifici e linguistici e "Altri licei", "matematica": licei scientifici e "Altri licei".

La categoria "Altri licei" ha avuto nelle prove Invalsi del 2022 risultati non particolarmente brillanti, sia rispetto all'anno precedente, sia rispetto ai dati nazionali e macroregionali.

Istituti professionali, al contrario, ottengono risultati relativamente positivi rispetto alle aree territoriali considerate.

Tuttavia il fatto che ci siano in Valle d'Aosta tassi di ripetenza così elevati, soprattutto nel biennio delle superiori, che vanno a incidere sull'abbandono del percorso formativo, la cosiddetta dispersione esplicita, è dovuto sia a scelte di scuole superiori fatte in modo poco consapevole e spesso non rispondenti alle attitudini e alle competenze dei ragazzi, sia a un sistema di valutazione che tende a concentrarsi in modo prioritario sulla valutazione sommativa, dedicando probabilmente poco spazio alla valutazione diagnostica e formativa.

Ricordo infine che in Valle d'Aosta è attiva la rete dell'orientamento che comprende quasi tutte le scuole secondarie di primo e di secondo grado della regione, che si pone come obiettivo principale quello di favorire le attività di organizzazione di stand, di porte aperte, di percorsi e di workshop di orientamento degli studenti in uscita dalla scuola secondaria di primo e di secondo grado.

Oltre alle iniziative di tipo informativo rivolte a studenti e famiglie, si cercherà di potenziare anche quelle formative laboratoriali, in modo da garantire una transizione più possibile consapevole dal primo e dal secondo ciclo d'istruzione.

Tutte queste iniziative sono programmate in una logica di sistema che trova riconoscimento nel protocollo siglato con il dipartimento Politiche del lavoro e della formazione, in collaborazione con l'Università della Valle d'Aosta, in modo da favorire una sinergia efficace d'interventi.

Presidente - Per la replica, Consigliere Restano.

Restano (GM) - Preliminarmente le chiedo se gentilmente vuole fornirmi la risposta perché ho avuto qualche difficoltà a seguire la sua lettura.

Sicuramente i fattori che incidono sulla dispersione scolastica sono numerosi. Io rimango al dato rilevato e le pongo una domanda: vorrei sapere - quando avrà tempo di darmi la risposta - se le scuole paritarie hanno lo stesso numero di bocciati e lamentano lo stesso tasso di dispersione. Se è possibile approfondire questo dato, perché sarebbe interessante per poi avviare un confronto in Commissione con lei e con gli addetti.

Prendo atto che la risposta che lei mi ha fornito segue ovviamente, credo, la linea di risposta che ha fornito il Sovrintendente agli studi sugli articoli.

Per ora mi ritengo soddisfatto della risposta ma mi riservo di approfondire la questione.

Presidente - Sono le ore 19:55, credo che sia inutile iniziare un altro punto all'ordine del giorno, pertanto i lavori del Consiglio della giornata di oggi si concludono. Il Consiglio riprende domani.

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La seduta termina alle ore 19:56.