Oggetto del Consiglio n. 2838 del 12 ottobre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2838/XVI - Interpellanza: "Revisione della bozza del Piano regionale dei trasporti".
Bertin (Presidente) - Punto n. 37. Illustra l'interpellanza il consigliere Aggravi.
Aggravi (RV) - Ci stiamo avvicinando verso l'ultima parte di quest'anno e quindi, come è già successo con altre iniziative, volevamo cercare di capire quale fosse - ed è la prima domanda - lo stato del percorso di aggiornamento della bozza del Piano regionale dei trasporti, che è già stato annunciato più volte dall'Assessore competente.
Tra l'altro, preparando quest'interpellanza, sono andato a rivedere anche altre interpellanze che avevo fatto su delle componenti singole del Piano regionale, come sul discorso del treno: ne stiamo parlando da un po' di tempo e dovendo considerare l'agenda dei lavori, tra Piano energetico, bilancio, DEFR e quant'altro, l'idea era anche capire quali fossero le tempistiche a oggi che l'Assessorato e l'Assessore - la parte politica - si stessero dando.
Questo considerando tutta una serie di elementi che, nel frattempo, sono emersi, o comunque emergono, perché sicuramente la bozza che era stata scaricata in IV commissione aveva, come elementi più pesanti, più di peso - non soltanto in termini di proposte e di valutazione, ma anche in termini futuri di scelta per la Valle prima o poi - sicuramente il macro tema del treno, il macro tema dell'autostrada, il macro tema collegato del trasporto pubblico locale e non soltanto.
Ci sono anche poi delle tematiche, se vogliamo, più di alta visione e di alta responsabilità che, in realtà, incidono sulle valutazioni del Piano e che rispetto alla bozza che era stata presentata sono notevolmente cambiate. Parliamo dei due Tunnel, in particolare del futuro del Tunnel del Monte Bianco ma parliamo anche - ogni tanto ci si dimentica - della porta di accesso alla Valle, che è la zona di Quincinetto. È vero che non siamo ancora andati a invadere quel pezzo di Canavese, però di fatto sappiamo che quando lì ci sono delle problematiche, noi per necessità di cose ne siamo coinvolti.
Sono delle tematiche e delle evoluzioni che, rispetto alla bozza che fu presentata, nel tempo sono enormemente cambiate. Possiamo dire quasi che alcuni presupposti sono cambiati e sia con le nostre iniziative, sia l'Assessore quando ci risponde su questo tema, vediamo che stanno enormemente cambiando.
C'è anche un altro aspetto che, nel frattempo, è enormemente cambiato che riguarda il discorso dell'impatto - parlo soprattutto del trasporto pubblico locale perché è appena stata discussa un'iniziativa del collega Brunod che collegava la scuola al trasporto pubblico locale - dei collegamenti a lungo raggio, ad esempio i collegamenti con gli aeroporti o i collegamenti interni di scuole e anche di turisti. È una tematica molto complessa.
C'è poi sul trasporto pubblico - ed è già stato riportato da vari colleghi in altre iniziative - l'impatto che ci sarà con la chiusura della tratta ferroviaria che ha tutte le sue incombenze.
C'è un'interpellanza di altri colleghi successivamente che parla dell'annosa questione della Aosta-Pré-Saint-Didier, che io prendo ad esempio per una considerazione più generale. Tutti questi piani sono bellissimi, hanno tutta una serie di possibili valutazioni e sfaccettature, lo abbiamo anche detto soprattutto per il collegamento di Aosta con l'Alta Valle, però poi, alla fine - come l'8 giugno 2023 l'assessore Bertschy ci diceva - il problema sono i soldi. Sulla Aosta-Pré-Saint-Didier avevamo dei dati di un certo tipo, io mi sono segnato quelli dell'8 giugno dove l'Assessore ci diceva che servivano 71 milioni, quindi su tutti questi interventi (al di là della ferrovia) che si prevedono e si definiscono, tutti hanno un costo, quindi bisogna poi anche far fronte con le risorse possibili o quelle che ci sono.
C'è un'altra questione che riguarda il rapporto di Aosta con la periferia e i suoi collegamenti. Aosta è una città necessaria - come disse qualcuno - perché ovviamente è al centro ed è la città dove sono alcuni servizi principali e quindi per forza di cose bisogna anche pensare a quello che è il futuro di Aosta e bisogna farlo non per entrare nell'autonomia del Comune di Aosta - mi sembra che stiano già facendo benissimo a livello di amministrazione comunale su quello che riguarda i trasporti - però capire qual è l'impatto dal punto di vista di tutta la regione, perché, volenti o no, per Aosta bisogna comunque passare.
Abbiamo voluto anche chiedere, forse più di prospettiva, due aspetti: uno l'avevo già affrontato ai tempi, quando c'era il percorso condotto dall'assessore Minelli. Lì mi ero concentrato sull'uscita di Morgex, ma in generale su tutte le uscite delle autostrade. Ho citato per appunto anche il discorso di Aosta centro, che è stato rilanciato da un quotidiano on-line tempo fa, ma una delle problematiche anche dell'utilizzo dell'autostrada è, al di là dei costi, anche di una sua possibile fruibilità come delle sorte di tangenziali. Sul discorso di Morgex tra l'altro, visto il grande problema che c'è stato e che c'è con il traffico a livello di Tunnel, anche la possibilità di utilizzarla in salita non sarebbe male, considerato che sulla bozza che c'è dello stesso Piano dei trasporti, si diceva che i manufatti ci sono e bisognerebbe valutarne l'utilizzo.
Abbiamo anche voluto - e questa magari è vista come una provocazione e anche di prospettiva, ma ogni tanto ci vuole anche - chiedere se s'intende fare una sezione di approfondimento o un passaggio a parte riguardo ulteriori possibili collegamenti intervallivi.
Io mi sono appuntato quello che diceva l'assessore Marzi nel giugno del 2022, cioè che il collegamento della strada del Nivolet è un gigantesco sogno. Forse questi collegamenti sono un gigantesco sogno, però dobbiamo pensare che se abbiamo tre principali vie di accesso - e non cito i due colli, perché considero le vie di accesso principali fruibili tutto l'anno - e hanno delle problematiche, forse almeno solo valutarle, visto che siamo bravissimi a fare i piani di valutazione, potrebbe essere il caso di considerarle non soltanto in ottica di trasporto ma anche, perché no, di sviluppo di determinate zone e aree.
Abbiamo voluto, con una terza domanda, perché di fatto sono due ma ci sono tre pezzi, chiedere appunto se s'intende fare dei ragionamenti, ripeto, non soltanto sulla strada del Nivolet che ho citato, ma anche su altri possibili collegamenti intervallivi, considerato che una volta forse si valutava meno e si decideva di più. Oggi sappiamo che è tutto molto più complicato per fare determinati ragionamenti, anche perché bisogna capire - questo lo ricordo in senso lato, senza citare il caso - se dall'altra parte sono d'accordo a essere collegati, perché altrimenti è inutile iniziare a fare dei ragionamenti.
Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.
Bertschy (AV-VdA Unie) - La determinazione dei tempi di presentazione di un piano ha sempre due livelli: la velocità politica e poi l'esecuzione pratica degli uffici. Ovviamente, per quello che mi riguarda, vorrei essere pronto, poi però quando lavoriamo con le strutture che abbiamo a disposizione, ringraziandole, si fa l'elenco di quali sono le urgenze (in particolare in questo momento sul tema dei trasporti conosciamo tutti quali sono i temi che stiamo affrontando giornalmente) e - visto che le strutture sono le stesse di prima, anzi, a volte si riducono anche nel termine di disponibilità di personale, perché nel tempo le sostituzioni non arrivano in maniera così immediata - il tempo lavoro diventa un tempo che va dedicato con priorità, come si fa in qualsiasi azienda rispetto agli obiettivi da raggiungere, ...ma anche le priorità con le quali riuscire a farlo.
Detto questo, noi nel corso del mese di ottobre avremo una serie d'importanti riunioni. Sarà importante anche che, messe in ordine tutte le informazioni, si abbia la possibilità di fare qualche prima considerazione, rivolte sia a livello più politico ma anche a tutti gli stakeholder che stanno intorno al Piano regionale trasporti, perché - non essendo un piano che interviene sulle infrastrutture di sola proprietà regionale ma, anzi, per tante di queste infrastrutture il riferimento di discussione e di confronto sono aziende di tipo pubblico piuttosto che società per azioni - tutte le scelte che cerchiamo in termini di strategia di operare vanno discusse, anche se poi la strategia si deve sviluppare con una visione politica.
L'altro aspetto: per quello che mi riguarda, il Piano dovrà essere di strategia, inteso che non dovrà mettersi a dire in questo momento se abbiamo o meno le risorse o se gli enti ai quali chiederemmo di fare degli interventi hanno o meno le risorse. Dovrà essere un Piano che intanto individua in quale maniera immaginiamo d'investire, risolvere alcuni problemi e fare delle valutazioni future, altrimenti, se ci si limita al piano di strategia riferito al bilancio triennale, non ha senso fare un Piano.
Su questo anticipo che, per quello che mi riguarda, dobbiamo portare la palla avanti e poi cercare di lavorare per quello che saranno i nostri impegni a livello di bilancio, per sostenere le proposte per far lavorare gli altri e per cercare di svilupparle.
L'obiettivo è di concludere questo Piano in quest'autunno, sicuramente nel corso di quest'inverno, anche perché poi ci avviciniamo alla fine della legislatura e se vogliamo concludere una programmazione la dobbiamo concludere nei tempi utili.
Apro e chiudo la parentesi: il 23 ottobre - e se non riusciamo il 23 sarà il 30, nella Giunta successiva - approveremo il Piano energetico così da portare il PEAR in Commissione e iniziare la fase di confronto e discussione. In questo momento sono in discussione a livello nazionale i decreti sulle aree idonee e quindi c'è il rischio di fare un Piano che sei mesi dopo dovremmo aggiornare, chiudo la parentesi.
Per tornare invece al tema del Piano regionale dei trasporti, ci sono alcune questioni di fondo che stiamo affrontando, una su tutti, direi in maniera emergenziale in questa fase, ma di pianificazione futura, la questione del Tunnel del Monte Bianco.
Da lì, anche sul nostro Piano dei trasporti dovremmo dire qualcosa, perché in passato non avevamo fatto grandi valutazioni, credo che il Consiglio regionale si dovrà esprimere.
Poi cosa dire dall'altra parte nei rapporti con la Francia e con tutti gli interlocutori lo vedremo, ma qualcosa dovremmo dire al riguardo di questo.
C'è il grande tema della Aosta-Pré-Saint-Didier, ne parliamo sovente in Consiglio, c'è un tema dei rapporti con la città, ma c'è un tema di un'infrastruttura che vediamo tutti che, senza una scelta politica, rimane un'occupazione non produttiva sul nostro territorio.
Sappiamo tutti che il lavoro in questa fase non dipende da noi, essendo l'infrastruttura di proprietà di RFI e del Ministero, quindi con necessità d'intervenire direttamente, ma dall'altra parte dobbiamo fare delle pianificazioni.
Io nei prossimi giorni invierò alla Commissione lo studio del tram-treno di modo che anche quello rimarrà un elemento da valutare; l'avevo già detto prima dell'estate, poi me ne sono scordato, il documento è pronto e credo che sarà corretto anche dare una comunicazione alla stampa, così evitiamo anche la solita difficoltà a reperire del materiale, ma lo faremo in maniera ordinata, di modo che non ci siano al riguardo fughe di notizie.
Ci sono i temi che riguardano una valutazione complessiva del sistema autostradale compreso quello che lei diceva rispetto ai caselli; noi in questo momento ci stiamo occupando soprattutto della questione Aosta con l'idea che già nasceva in quel Piano e sulla quale continueremo a ragionare, che è quella un po' del modello di Villa Costanza di Firenze, una gestione della nostra autostrada che ci metta in condizione di avere qui in questa zona, la famosa zona F8, dei nuovi servizi andando a rivalutarli completamente.
C'è il grande tema dell'innesto delle strade regionali di vallata sulle strade statali, sono tutte strade che hanno un pensiero e un'origine di tanti anni fa, quindi imbocchi diretti all'interno dei paesi quando oggi il sistema del traffico, se lo vogliamo rendere più fluido, avrebbe necessità di nuove valutazioni.
Poi il tema di come valorizzare quello che dovrà essere un aspetto nuovo per noi, l'aeroporto, quindi che tipo di ruolo dargli.
In elenco potremmo mettere tante altre cose che sono in questo momento l'oggetto della valutazione.
Io conto, ripeto, di poter lavorare su una bozza nel più breve tempo possibile in quest'autunno, di modo da poter aprire una discussione definitiva.
Sto a cavallo delle due domande, su alcune questioni che vengono poste, rispetto alla seconda domanda, sull'analisi del sistema autostradale, eventuali nuove soluzioni e svincolo: al momento noi ci stiamo concentrando su Aosta anche su una valutazione di sistemi tariffari che intenderemmo portare all'interno del Piano.
Se guardo invece i collegamenti intervallivi, anche su questo credo che il confronto politico potrà essere interessante perché nascerà un Piano con una visione di maggioranza che dovrà trovare un equilibrio tra le idee di tutti. Credo che sarà interessante sentire poi le idee dei vari gruppi sapendo bene che i collegamenti intervallivi se sono collegamenti che hanno una visione da TPL, quindi di tipo di trasporto sono una cosa, se hanno una visione tipo turistico o di sviluppo economico commerciale sono ancora un'altra questione. I colli che ha citato, in particolare il Colle di Nivolet, sono questioni aperte da tempo, anzi, forse ferme da tempo, e che è bene che un Consiglio regionale che ha voglia di approfondire, che ha voglia di costruire una visione sui trasporti, affronti e magari decida che le cose vanno bene così oppure, piuttosto, si possono fare delle pianificazioni.
Io quest'anno ho avuto modo di frequentare Colle Nivolet dall'altra parte e sono aspetti che vanno considerati quantomeno in questa fase, cercando sempre di mantenere un'autenticità dei nostri luoghi e una valutazione che sia legata allo sviluppo del nostro territorio e non di altre questioni.
Noi credo che riusciremo a portare avanti questo lavoro, soprattutto in questa seconda parte d'autunno, una volta sbloccata la situazione del Piano di emergenza per la ferrovia, in modo che le strutture si possano dedicare maggiormente anche agli incontri che dobbiamo fare.
Presidente - Per la replica, consigliere Aggravi.
Aggravi (RV) - Faccio solo una premessa, sul discorso delle risorse io non intendevo che il Piano debba avere anche le "Cifre vicine" o comunque non si devono inserire delle valutazioni o delle prospettive perché non ci sono i finanziamenti; se fosse così ovviamente tutti i piani noi li metteremmo da parte, perché se l'assessore Marzi avesse dovuto fare il conto con la calcolatrice del Piano sanitario e benessere sociale, probabilmente sarebbe ancora lì adesso con la calcolatrice Olivetti a terminare i conti, questo lo sappiamo benissimo.
Quello che io volevo invece far passare come messaggio è: "Non spendiamoci neanche troppo in grandissime valutazioni", nel senso che cerchiamo sempre e comunque di mantenere i piedi per terra perché, faccio una battuta, se per guadagnare 30 secondi o qualche minuto si dovesse considerare il tempo che ci si sta mettendo per capire come risolvere il problema di una chiusura dell'unico asse ferroviario che abbiamo e facessimo il costo-opportunità, diciamo che ci occuperemmo di tutt'altro.
Detto questo, io quello che mi auguro è sicuramente che ci sia una valutazione, ma mi sembra di capirlo e comunque lo vedremo, pragmatica rispetto a determinati problemi. Lei ha citato quello più grosso che poi non dipende totalmente da noi; per quello che riguarda l'autostrada, abbiamo almeno 3/4 attori con i quali dobbiamo necessariamente interloquire. Quello che io vorrei rilanciare, al di là del discorso di Aosta, è valutare davvero la possibilità - considerato che la tecnologia c'è e si può comprendere se c'è una potenzialità - di avere anche altri accessi per utilizzare l'autostrada da parte dei locali, perché sappiamo che il bilancio lo fanno i mezzi pesanti però è un servizio che può essere utile a tutti.
Ci sono due passaggi che mi sono dimenticato di riportare in premessa ma che le vorrei dare soltanto come ulteriori elementi. Un altro grosso problema che avremo, al di là delle prospettive, è quello che possiamo dire sarà il futuro dell'attrazione dei mezzi, quindi sicuramente l'elettrico, ma in prospettiva anche eventualmente l'idrogeno e il gas liquido.
Anche su quello, io mi auguro che una valutazione venga fatta perché abbiamo anche qui delle infrastrutture che sono le vecchie pompe di benzina che oggi servono una rete principalmente privata. Oggi abbiamo le colonnine con tutte le varie problematiche. Io personalmente ho segnalato alle sue strutture anche una problematica pratica che mi è stata segnalata su due colonnine, che forse sono le prime che erano state montate, però quello che bisogna capire - e ringrazio le strutture che sono state prontamente reattive alla segnalazione - è che l'autonomia dei mezzi aumenterà però dobbiamo anche pensare che è un problema di spazio.
Se oggi il parcheggio è un parcheggio soltanto, domani in realtà il parcheggio potrà essere anche la stazione di servizio, perché io posteggio la macchina e la devo ricaricare, che la ricarica sia di qualsiasi tipo di vettore energetico.
Detto questo, è comunque un problema che va valutato.
L'ultima domanda, è vero, era una domanda di provocazione, che però serviva soprattutto per dire che tre sono le vie principali dalle quali si va e si viene in Valle d'Aosta. Sono vie tra l'altro che hanno un'importanza particolare, anche soprattutto per gli Stati di riferimento, però dobbiamo comunque non limitarci, e su questo il mio gruppo farà la sua parte quando sarà il momento, quindi dirà quello che pensa, ma penso che dobbiamo pensare a un futuro, perché altrimenti se ci sediamo sull'attuale, rischiamo di fare degli errori che sono stati fatti quando forse certi problemi non ci sembravano imminenti o non lo erano e invece poi oggi ne paghiamo in qualche modo le conseguenze, anche e soprattutto per farci sentire laddove certe decisioni vengono prese, soprattutto poi per non subirle totalmente.
Presidente - Sospendiamo brevemente i lavori del Consiglio per arieggiare i locali. Il Consiglio è sospeso.
La seduta è sospesa dalle ore 11:01 alle ore 11:17.