Oggetto del Consiglio n. 2808 del 11 ottobre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2808/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Notizie in merito ad eventuali sgomberi forzosi da parte di ARER".
Bertin (Presidente) - Punto n. 8.03. Per illustrare il question time, la consigliera Erika Guichardaz ha facoltà di intervenire.
Guichardaz E. (PCP) - Venuti a conoscenza di nuove lettere di notifica per sgomberi forzosi che avverranno nel corso della prossima settimana, vista la necessità e l'urgenza di comprendere dove questi nuclei familiari potranno poi trovare collocazione, chiediamo al Governo se, effettivamente, può confermare il fatto che siano partite queste nuove notifiche di sgombero forzoso e i provvedimenti presi per assicurare una sistemazione alle persone interessate.
Presidente - Per la risposta del Governo, la parola all'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Nel continuo confronto tra il servizio sociale e l'ARER (Azienda Regionale Edilizia Residenziale), vengono esaminate tutte le situazioni dei nuclei assegnatari di alloggio ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) che incorrono in un provvedimento di decadenza per i motivi di cui agli articoli 42 e 44 della legge regionale 3/2013.
Si mettono in atto azioni possibili per consentire ai nuclei che attraversano una condizione di fragilità di mantenere la propria abitazione, sempre con la finalità preventiva di evitare gli sgomberi forzosi. Questo anche verificando la possibilità di accesso alla morosità incolpevole.
È assolutamente necessario, quindi, ove possibile, evitare la perdita dell'abitazione che porta inevitabilmente ad un'emergenza sociale. Fattispecie questa che, di fatto, compete sempre allo stesso Dipartimento e che quindi, è facile comprendere, non sia assolutamente prioritaria in termini di raggiungimento.
Sono ad oggi trentaquattro le decadenze su cui si sta lavorando, al fine di scongiurare lo sgombero forzoso, nell'ultimo biennio. Dodici decadenze si sono risolte con un rilascio volontario dell'alloggio, una decadenza è stata differita grazie al contributo per la morosità incolpevole e tre sono quelle sospese, in attesa di conclusione degli accertamenti anagrafici da parte del Comune di residenza.
Sono quindi diciotto gli sgomberi effettivamente eseguiti dal 2022 ad oggi, mentre due sono le situazioni che vedranno lo sgombero forzoso nei prossimi giorni.
In questi due casi, che attengono gli sgomberi previsti nei prossimi giorni, le decadenze sono dovute non ai mancati pagamenti in una fase iniziale, ma ad altre fattispecie, in particolare al fatto che i due nuclei assegnatari non vivono stabilmente nell'alloggio assegnato, pur avendone la residenza anagrafica. In questi casi, il servizio sociale cerca di sostenere gli interessati nella risoluzione delle problematiche che hanno determinato la decadenza.
In particolare, i casi riguardanti i prossimi sgomberi sono relativi a nuclei che, nonostante le ripetute ricerche, risultano irreperibili sul territorio valdostano.
Nel primo caso, a seguito di diversi solleciti per regolarizzare la posizione, è stato verificato che l'assegnatario è risultato essere stato temporaneamente ospitato dai figli residenti fuori Valle e successivamente non ha fatto ritorno presso l'abitazione sul territorio.
Nell'altro caso, la famiglia dell'assegnatario si è trasferita all'estero e l'assegnatario, il marito e i figli minori, sono stati dichiarati irreperibili dal Comune di residenza.
Nell'alloggio è rimasto un solo componente che è stato anch'esso dichiarato irreperibile sempre dal Comune di residenza. Nonostante tutti gli interventi fatti nei confronti del nucleo familiare, al fine di regolarizzare la posizione, in modo che almeno il componente ancora presente nell'alloggio subentrasse nell'assegnazione, il nucleo non ha mai provveduto. La situazione si è inoltre aggravata in quanto è subentrata anche la situazione di morosità, accertata sin dal mese di novembre 2022.
Nello specifico, la persona interessata dallo sgombero ha comunque una rete familiare che può farsi carico dell'ospitalità e, nel caso tuttavia l'interessato dovesse trovarsi in difficoltà, il servizio sociale ha già individuato la possibilità di ospitalità presso una struttura di accoglienza.
Presidente - Per la replica, la parola alla consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Ci conforta sapere quindi che nessuno rimarrà senza un tetto sopra la testa, nonostante, da iniziative fatte precedentemente anche da altri colleghi, sappiamo bene che, purtroppo, invece vi sono diverse persone che dormono addirittura nelle loro auto, proprio perché quel tetto sulla testa non ce l'hanno.
Ricordo all'Assessore che il primo dicembre 2022 abbiamo votato un ordine del giorno, presentato dal consigliere Baccega, che impegnava il Governo a costituire una Commissione entro sessanta giorni per affrontare le criticità della legge 3/2013 e trovare una soluzione. Evidentemente, è passato più di un anno e mezzo e non solo non abbiamo trovato una soluzione, ma diciotto famiglie hanno dovuto lasciare una casa.