Oggetto del Consiglio n. 2782 del 28 settembre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2782/XVI - Interpellanza: "Visione strategica della Regione in merito alla garanzia del transito verso le località turistiche del proprio territorio".
Bertin (Presidente) - Punto n. 40 all'ordine del giorno. Illustra l'interpellanza la consigliera Foudraz.
Foudraz (LEGA VDA) - L'iniziativa portata oggi in aula era già stata iscritta all'ordine del giorno del Consiglio di fine luglio, ma, poiché le iniziative durante quel Consiglio erano numerose, per ragioni di tempistica, non si era riusciti a trattare l'argomento e a discutere, quindi è stata nuovamente inserita all'ordine del giorno odierno.
Occorre considerare che l'Amministrazione regionale ormai da anni investe numerose risorse in campo economico ai fini della comunicazione pubblicitaria per sponsorizzare tutto il territorio valdostano in tutte le sue peculiarità al fine di contribuire all'economia dello stesso; per essere più precisi, nell'anno 2022 le risorse messe a disposizione dall'Amministrazione regionale sono state pari a 40 milioni di euro e quelle previste nel bilancio 2023 ammontano ad oggi a circa 32 milioni, salvo ulteriori aggiustamenti in corso d'anno.
Constatato che sono pervenute alla scrivente sollecitazioni in merito a problematiche sorte a seguito di chiusure o parziali chiusure al transito di alcune località turistiche valdostane, nello specifico le segnalazioni arrivano dal territorio della Valdigne; consapevole dell'autonomia concessa agli Enti locali di disporre per motivi di sicurezza, ordine pubblico o quant'altro di un certo margine di manovra nell'emissione di provvedimenti limitativi; atteso comunque che sarebbe opportuno che tra i vari provvedimenti locali e una regia regionale ci fosse un reciproco e virtuoso collegamento anche per le importanti risorse economiche che la Regione mette in campo, interpello il Governo regionale per conoscere: "se abbia intrapreso colloqui con le Amministrazioni comunali valdostane coinvolte nei vari provvedimenti di limitazione al transito verso località dei propri territori con notevole afflusso turistico; quali siano stati gli esiti di questi eventuali colloqui; quale sia la visione strategica dell'organo esecutivo regionale in merito e le sue considerazioni anche in considerazione degli esborsi in termini economici che l'Amministrazione regionale mette in campo per la promozione turistica della nostra regione". Infine, come ultimo e quarto punto: "se siano state riscontrate criticità in merito a queste scelte e come l'Amministrazione regionale possa intervenire, pur - sottolineo "pur" - riconoscendo la piena autonomia gestionale degli Enti locali valdostani".
Presidente - Risponde l'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - Grazie collega. Su quest'iniziativa si è discusso di chi fosse la competenza della risposta e ringrazio i colleghi Bertschy, Grosjacques e le loro strutture per avere con me compilato la risposta, che spero possa soddisfare, anche perché nei quesiti non c'erano riferimenti precisi, si parlava di parziali chiusure al traffico, di viabilità e per noi non era scontato capire se si trattasse di viabilità comunali o regionali. Tra l'altro, poi l'iniziativa è di luglio e ad agosto di chiusure ne abbiamo avute anche di importanti sulle strade regionali, quindi può essere anche questa un'occasione per parlarne e la ringrazio.
Rispetto al primo quesito, quindi il confronto con gli Enti locali, come anche nella risposta precedente, è continuo e costruttivo. La sommatoria di deleghe fa sì che si possa avere presso l'Assessorato di via Promis sicuramente un punto di riferimento per gli Enti locali. Fortunatamente non sono molte le situazioni di limitazioni di alcuni tratti di viabilità: pensiamo, ad esempio, a quella legata anche a situazioni logistiche di sicurezza, poiché si tratta di valli anche fragili in relazione a fenomeni idrogeologici e in termini valanghivi, quindi di Courmayeur, con gli accessi alla Val Ferret e alla Val Veny, i provvedimenti in senso unico a Champoluc e Staffal volti comunque a garantire una migliore fruizione turistica. Posso dire che i Sindaci di queste e altre località sono, assieme al sottoscritto, dei colleghi che si occupano di trasporti e di turismo continuamente alla ricerca di soluzioni logistiche ottimali, tenendo conto che si tratta di zone montane con le criticità che tutti conosciamo. A tal fine poi nei casi specifici citati e in molti altri l'Amministrazione regionale ha realizzato e continua a realizzare, sia con interventi di manutenzione ordinaria che di nuova realizzazione, degli importanti interventi a protezione della rete viaria, non solo quelli di nostra competenza, ma anche di interesse statale e comunale. Altrettanto avviene nelle strutture, in particolare su ponti e viadotti su cui si è concentrata l'attenzione in questi ultimi anni. Tutto questo viene portato avanti in sinergia con gli Enti locali cercando di contenere i disagi e soprattutto condividendo le scelte.
Sul secondo quesito si può dire che il confronto con gli Enti locali, come detto, è costante e proficuo, non solo incontri specifici sulla viabilità ma anche in merito ai lavori. È il caso, per citare degli interventi recenti, del ponte di Chevril, della strada regionale di Cogne, del ponte di Brissogne, di quello di Leverogne e di altre interlocuzioni sono in corso per il ponte di Hône, che sarà oggetto di un intervento, situazione particolarmente delicata, e il ponte che porta al comune di Pontey dove l'attenzione viene anche posta in considerazione dei prossimi lavori di elettrificazione della ferrovia e della necessità di RFI di intervenire su alcune strutture. Anche in merito a lavori di manutenzione ordinaria, dove si possono creare criticità, il confronto con le Amministrazioni locali è sempre diretto attraverso il coordinamento ormai collaudato della Struttura Viabilità e opere stradali con i responsabili di zona, i cantonieri e i capi cantonieri; questi ultimi rappresentano il vero raccordo tra l'Amministrazione e gli Enti locali, ma anche un confronto più generale di coordinamento con il CELVA, così è stato di recente per la deliberazione sulle prescrizioni amministrative tecniche e strutturali di sicurezza comuni alle opere e agli interventi, oggetto di concessione di autorizzazione sulle strade regionali.
Relativamente al terzo quesito, sappiamo bene che l'accesso alla nostra regione, anche in termini di collegamenti autostradali e ferroviari, rappresenta una criticità, così come la prossima chiusura del Tunnel, gli importanti lavori appunto sulla tratta ferroviaria. Sappiamo anche che difficilmente, a breve, e in zone montane, questo è un problema che ci accomuna a tante Regioni alpine, non ci saranno vere e proprie alternative al trasporto in auto. La conformazione delle nostre vallate - pensiamo, ad esempio, alla vallata del Lys - rende particolarmente arduo pensare agli interventi risolutivi di criticità, però credo che anche con importanti interventi sulla rete viaria principale e secondaria, anche in collaborazione con ANAS, la Valle d'Aosta abbia saputo mantenere accessibili le sue vallate, non solo, ma soprattutto forse più importante è un'attenzione a quelle con forte vocazione turistica. Più in generale l'attività strategica che l'Amministrazione regionale conduce per sostenere l'offerta turistica deve proseguire, le azioni di promozione e marketing turistico devono continuare a essere oggetto di investimento significativo, a prescindere dai rischi e dalle conseguenti criticità sulla rete viaria principale e secondaria, anche in relazione al fatto che non è nella possibilità di alcuno, ahimè, riuscire a prevedere eventi idrogeologici che possono compromettere il normale accesso alle località turistiche, anche in settimane strategiche, come si è verificato durante quest'estate.
Per rispondere al quarto quesito, possiamo dire che la montagna è interessata da un turismo che in alcune località sta diventando di massa; abbiamo elevati numeri che il territorio cerca di assorbire ma soprattutto si lavora al fine di consentire a tutti di fruire della tranquillità che caratterizza la nostra montagna. La limitazione degli accessi mediante mezzi propri a favore di mezzi collettivi di trasporto consente sicuramente di contemperare le due esigenze: una fruizione e una capacità di accesso. La via da preferire rimane la concertazione, il dialogo con tutti, sapendo che la montagna dovrebbe divenire sempre più attrattiva per via di una condizione climatica che va a favorirla, quindi il tema è di grande attualità e ringrazio ancora per aver proposto quest'iniziativa.
Credo che le criticità siano fisiologiche, può essere che anche in seguito a eventi imprevedibili, incidenti, eventi meteo importanti, ci siano state occasioni di disservizio o interruzioni più importanti, ma ai quali proprio, anche in virtù di un sistema di raccordo tra Amministrazione regionale, Amministrazioni comunali e servizi tecnici urgenti e di Protezione civile, un servizio collaudato, una sinergia datata, ha portato delle risposte concrete in tempi relativamente brevi. Certamente siamo al lavoro per rendere ancora più fruibili le nostre località.
Visto che siamo al termine della stagione estiva, vorrei sottolineare come l'accoglienza e la gestione della viabilità sia stata buona anche nella gestione dei cantieri, che in diverse zone della nostra regione non possono che operare nella stagione favorevole.
Anche in caso di eventi meteo avversi, come l'episodio di Bionaz e Oyace che citavamo prima del 14 agosto, ricordo come l'intervento delle strutture regionali, coordinate dalla Protezione civile e in sinergia con i Comuni, ha permesso un rapido ritorno alla normalità.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola la consigliera Foudraz, ne ha facoltà.
Foudraz (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la risposta. Quello che io trovo particolare, se addirittura non definire discutibile, è che la Costituzione italiana prevede all'articolo 42 testualmente queste parole: "La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, a enti o a privati. La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti". Perché sto dicendo questo? Perché ho esordito così? Perché quello che è accaduto e che sta accadendo in alcune zone del territorio della nostra regione - e qui mi sto riferendo alla Val Ferret e alla Val Veny del Comune di Courmayeur - non pare andare nella direzione della tutela della proprietà privata, dove vengono imposte ai proprietari delle abitazioni sorte di pagamenti per accedere alla loro casa, ma anche limitazioni di accesso alla proprietà stessa sebbene comunque ci sia lo spazio idoneo per accogliere più automezzi e più autoveicoli. In sostanza chi è proprietario di un'abitazione non può disporre del proprio spazio e non può invitare nemmeno giornalmente a casa propria più di un certo numero di persone poiché la limitazione è legata al numero di veicoli che possono accedere alla proprietà privata, fatto salvo il fatto che le persone possono recarsi a piedi percorrendo chilometri e chilometri in salita, e non tutti sono skyrunner di professione.
Oserei anche sottolineare il fatto che tutte queste limitazioni influiscono fortemente sulla libertà imprenditoriale di numerose attività che nel corso di questi ultimi anni sono sorte per creare il sistema turismo di tutta la Valle d'Aosta, 40 milioni di euro investiti a livello regionale per la promozione turistica e che lei, Assessore, ha riferito di voler continuare a investire, che comunque il Governo vuole continuare ad andare su quella linea... per poi ritrovarsi attività che però devono chiudere dopo aver fatto innumerevoli investimenti, non solo economici, ma anche a livello di ore di lavoro personali e familiare e aver creduto nello sviluppo turistico di una Regione, che per tanti versi cerca di rincorrere altre Regioni italiane alpine, che sicuramente hanno una visione decisamente più sana della parola "turismo". Vorrei far presente all'Aula che diverse sono le attività che ad oggi hanno chiuso o intendono chiudere i battenti per via delle limitazioni imposte. Provate a pensare a dei turisti che per poter passeggiare in alcune vallate devono lasciare la propria macchina in parcheggi molto distanti, spendendo la bellezza di euro 22.50 per dieci ore di sosta, però "la montagna è accessibile a tutti", io non lo so, però... Prendere le navette, fortunatamente quest'anno erano gratuite e tutti ammassati... e, riguardo a questa problematica, ho avuto notevoli segnalazioni e lamentele in merito, poiché il numero di accessi è assai importante... e raggiungere finalmente la meta, poi al rientro, quando solitamente si fanno acquisti di prodotti locali o si consuma qualcosa nei vari esercizi commerciali, non potersi portare appresso un pensiero o un ricordo, perché viene difficile trasportare formaggi, burro, vasetti di miele o altro avvalendosi comunque di un trasporto pubblico sebbene gratuito, ma limitato per l'impossibilità di caricare dei pesi eccessivi. Vorrei sottolineare il fatto che comunque si è tutti ammassati. Sto parlando in questo momento di persone libere di muoversi in tutta tranquillità e libertà. Se poi l'attenzione la dirottiamo su persone anziane, che comunque amano la montagna, i valori e le tradizioni che essa tramanda, su persone che hanno delle disabilità o su famiglie che si spostano con dei bambini piccoli, con l'utilizzo dei passeggini, possiamo ben capire la portata di questo disagio. Tutto questo in nome del turismo, dei numerosi soldi messi in campo e in nome di quella visione green che riempie la bocca di tanti, ma fa sì che poi si cementifichi altrove creando parcheggi asfaltati in nature incontaminate e che invece si dovrebbero preservare. Il tutto senza nemmeno ascoltare quelle che potevano essere comunque le diverse soluzioni proposte dalla popolazione locale e dai vari comitati nati a contrasto di queste scelte.
Credo quindi che l'Amministrazione regionale, pur riconoscendo l'autonomia che hanno gli Enti locali, in nome delle esose somme che mette in campo e per lo sviluppo turistico, una minima voce in capitolo la debba avere su alcune scelte comunali proprio per consentire a tutti, come ha detto lei, Assessore, di fruire della montagna e soprattutto su scelte che vanno a limitare la libertà di ogni individuo, andando a ledere un diritto garantito dalla Costituzione italiana, ovvero la proprietà privata, anche perché stiamo parlando di persone e attività commerciali...
Presidente - Concluda per favore.
Foudraz (LEGA VDA) - ...che contribuiscono con il pagamento dei tributi comunali.