Oggetto del Consiglio n. 2711 del 27 luglio 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2711/XVI - D.L. n. 113: "Disposizioni in materia di gestione e funzionamento dell'ente gestore del parco naturale Mont Avic. Modificazioni alla legge regionale 10 agosto 2004, n. 16. (Approvazione di un ordine del giorno).
Bertin (Presidente) - Passiamo ora al punto n. 6.03. La legge si compone di cinque articoli, è stato depositato un ordine del giorno da parte del gruppo della Lega.
I relatori sono il consigliere Malacrinò per la II Commissione e il Consigliere Chatrian per la III Commissione. Si è prenotato il consigliere Chatrian, Presidente della III Commissione, ne ha facoltà.
Chatrian (AV-VdA Unie) - A nome anche del collega, Presidente della II Commissione, una breve lettura della relazione su questo disegno di legge. Solo circa due mesi fa, nella seduta del 10 maggio del 2023, il Consiglio regionale ha approvato l'atto di ampliamento dei confini territoriali del Parco naturale Mont Avic nel Comune di Fénis, un atto, secondo noi, di rilievo, che va nella direzione di valorizzare al meglio un bene prezioso che abbiamo che è il nostro ambiente naturale.
L'estensione complessiva del Parco si eleva quindi a 7.293 ettari comprendendo i Comuni di Champdepraz, Champorcher e a questo punto anche Fénis.
In futuro ci potrà essere lo spazio per avviare nuovamente un confronto con altri Comuni limitrofi del Parco, con l'obiettivo di valorizzare anche altre parti del territorio.
Nel dibattito avvenuto nella discussione plenaria, c'è stata la disponibilità, anche da parte dell'Assessore, di un futuro confronto con le comunità, con i territori locali e con le varie associazioni, in modo da poter magari ulteriormente valorizzare il nostro territorio e soprattutto il bene più prezioso che abbiamo.
Il Parco rappresenta infatti uno strumento importante, non solo per la tutela ambientale, ma anche per una straordinaria opportunità di crescita socio-economica di promozione dell'immagine della Valle d'Aosta e, in tutto questo, indubbiamente oltre alla salvaguardia, oltre alla promozione, oltre al mettere in evidenza la nostra natura, il tutto può anche sicuramente sfociare in nuovi posti di lavoro, in nuove opportunità e in nuove chances per tutta una serie di località e comunità.
L'atto di ampliamento dei confini del Parco ha reso necessario un intervento nella pianta organica dell'ente gestore del Parco naturale Mont Avic: il presente disegno di legge infatti introduce delle disposizioni per permettere l'assunzione di personale presso l'ente gestore e apporta delle modificazioni alla legge regionale 16/2004.
Per assicurare la prosecuzione dell'attività istituzionale del Parco, si rende infatti necessario adeguare a questo punto la pianta organica attraverso il reclutamento a tempo indeterminato di due unità di personale tecnico.
Metto in evidenza le principali modifiche nel suo articolato: il disegno di legge si compone di cinque articoli.
L'articolo 1 autorizza l'ente gestore a procedere, come detto, con il reclutamento di due unità di personale appartenente alla categoria posizione D, da assegnare all'ufficio tecnico, il personale indicato è funzionale ad assicurare l'espletamento delle funzioni attinenti alle attività di conservazione e gestione dell'ambiente naturale dell'area interessata e dell'ampliamento territoriale.
L'articolo 2 modifica l'articolo 5 della legge regionale 16/2004 disponendo - in coerenza con i principi generali di contenimento della spesa pubblica - che, in caso di ampliamento dei confini del Parco nei Comuni limitrofi, il rappresentante dei Comuni sia scelto, di comune accordo, tra i Comuni territorialmente interessati. Quindi si va a modificare anche l'assetto sul piano del Consiglio di Amministrazione. Al fine di assicurare la continuità dell'attività, l'articolo 3 introduce una disposizione transitoria che consenta agli attuali Presidenti, Consiglio d'Amministrazione e Revisore legale dell'ente gestore di rimanere in carica fino all'insediamento dei nuovi organi.
L'articolo 4, prevede la clausola d'invarianza finanziaria con il bilancio di previsione della Regione per il triennio 23-25, legge 33/2022. Infatti lo stanziamento a favore del Parco è stato incrementato per tale triennio di euro 110 mila, assicurando così l'esistenza della copertura finanziaria per le assunzioni autorizzate ai sensi dell'articolo 1.
L'articolo 5, l'ultimo, reca infine la dichiarazione d'urgenza.
Come dicevo, questa breve relazione è per mettere in evidenza le principali modifiche che vanno nella direzione del dibattito che è stato fatto solo pochi mesi fa in questo Consiglio regionale.
Avremo modo sicuramente poi in Commissione, per chi interessato, di approfondire ulteriormente tale tematica in modo da poter anche organizzare un incontro proprio con il Consiglio d'Amministrazione e valutare, insieme al Consiglio d'Amministrazione, quello che si sta facendo ma soprattutto quali sono le sfide per i prossimi mesi e per i prossimi anni.
Presidente - La relazione è stata illustrata, apriamo la discussione generale. La discussione generale è aperta. Si è prenotata la consigliera Minelli a cui passo la parola.
Minelli (PCP) - Come ha detto or ora il collega Chatrian, Presidente di III Commissione, questo disegno di legge è, in qualche modo, un atto dovuto e direttamente collegato a quello precedente che abbiamo votato alcuni mesi fa in Consiglio e che abbiamo approvato all'unanimità, un disegno di legge che ha ampliato i confini del Parco.
Quest'allargamento, come è stato evidenziato, necessita di un adeguamento anche dal punto di vista del personale, nella fattispecie quello tecnico-amministrativo; sappiamo che già in passato il Parco e il suo direttore, in particolare mi riferisco al precedente direttore, il dottor Bocca, e il presidente Bolognini, avevano insistito affinché s'integrasse in qualche modo la pianta organica con unità di personale tecnico con qualifica equivalente a quella del profilo D, sicuramente necessario in quanto tutta l'attività tecnico-scientifica del Parco era ed è da implementare.
In Commissione abbiamo osservato, e lo ripetiamo anche adesso, che bisognerà, nel prosieguo, rilevare anche la necessità di verificare l'adeguatezza del numero di addetti alla sorveglianza e al monitoraggio sul territorio, quindi ad attività dei guardaparco.
L'Assessore in Commissione ci ha detto che l'Ente Parco al momento non ha chiesto un aumento in tal senso, il nostro invito è a essere comunque attenti e a valutare con attenzione, dopo la prima fase di rodaggio, che necessariamente ci sarà con questo primo ampliamento che è peraltro già abbastanza significativo in termini di estensione di ettari.
Auspichiamo, come abbiamo già fatto in passato - sia nelle discussioni in Commissione sia nel momento in cui abbiamo votato il precedente disegno di legge - che si valuti, si ragioni, si facciano degli approfondimenti quanto prima anche per un ulteriore allargamento dei confini del Parco.
Abbiamo visto in questi giorni che c'è stato un incontro significativo tra il Comitato promotore di questo primo allargamento e i vertici del Parco del Mont Avic, un incontro che si è verificato in occasione della consegna, da parte del Presidente del Comitato promotore, della bandiera verde ricevuta da Legambiente, proprio con la motivazione della volontà di ampliare il territorio del Parco, estendendolo ai terreni di proprietà dei promotori stessi; consegna di questa bandiera direttamente al Presidente del Parco.
È un gesto questo, a nostro avviso, che ha un valore simbolico, un valore forte, e le motivazioni che il Presidente del Comitato, il signor Péaquin, ha evidenziato in quell'occasione, sono proprio state quelle di ritenere importante consegnare questo riconoscimento al Parco, che è deputato alla gestione dell'area protetta e che rappresenta la casa comune in cui i membri del Comitato si riconoscono.
Io credo che sia importante anche quanto ha detto il presidente di Commissione Chatrian poco fa, cioè che c'è la disponibilità e la volontà di riprendere il discorso dopo la pausa estiva, a settembre, per fare un ragionamento con il Consiglio di Amministrazione del Parco proprio sul futuro del Parco stesso, sia dal punto di vista della sua gestione con la nuova perimetrazione, sia, soprattutto, da un punto di vista del suo futuro più remoto, cioè quello di capire quali volontà ci sono circa l'allargamento ad altri Comuni che hanno già manifestato il loro interesse e l'hanno fatto fin dal 2021, chiedendo di poter essere informati delle opportunità, delle regole e degli elementi che stanno alla base dell'organizzazione dell'area protetta.
Nella fattispecie ci sono i Comuni, in particolare di Pontey e di Châtillon, che avevano già manifestato un loro interesse e quindi credo che sia importante andare in questa direzione.
Ne siamo convinti anche perché, a nostro avviso, il sostegno alle aree protette, in questo caso al Parco del Mont Avic, rientra sicuramente in un discorso di promozione turistica, oltre che di tutela ambientale, che costituisce certamente un atout per la nostra regione, e lo dimostra il fatto che non soltanto i Comuni di Champorcher e di Champdepraz ma le aree circostanti negli anni, in questi poco più di trent'anni dalla costituzione del Parco, hanno sicuramente ricevuto beneficio dalla creazione del Parco stesso.
Presidente - Ricordo che la discussione generale è aperta. Si è prenotato il consigliere Brunod, ne ha facoltà.
Brunod (LEGA VDA) - Ho ascoltato attentamente la relazione che ha illustrato il consigliere Chatrian e ho ascoltato anche in parte l'intervento della collega Minelli.
Sicuramente un disegno di legge semplice ma molto importante, in quanto si va a dare spazio, immagine e valore a una realtà molto importante della nostra regione. Come diverse volte in questa sede, abbiamo posto l'attenzione sulle potenzialità che merita e meriterebbe ancor più questo Ente.
Ci teniamo molto a questa bellezza naturale, a tutte le sue potenzialità, a tutti i suoi valori. Cito un passaggio della relazione: "Il Parco rappresenta infatti uno strumento importante non solo per la tutela ambientale ma anche una straordinaria opportunità di crescita socio-economica di promozione dell'immagine della Valle d'Aosta". È più che condivisibile, come pure le affermazioni della collega Minelli, che ha appena detto che è un grande atout.
Sicuramente sono delle cose che tutti condividiamo; in modo particolare anche noi con diverse iniziative abbiamo ribadito questo concetto e, in maniera propositiva, attraverso un ordine del giorno, cerchiamo di chiedere agli Assessori competenti, attraverso una sinergia, di promuovere delle azioni ancora maggiori per far sì che questa risorsa dia alla Valle d'Aosta e alla Bassa Valle quel rilancio dal punto di vista economico, turistico e quant'altro che si merita, ma in modo concreto.
Oramai sono passati più di trent'anni da quando è stato istituito il Parco del Mont Avic, sarebbe anche bello aggiornarsi con i tempi, evolversi su certi aspetti, sicuramente sempre compatibilmente con le finalità del Parco.
Noi siamo convinti che in modo propositivo e collaborativo, attraverso quest'ordine del giorno, gli Assessori competenti possono riuscire a ottenere questi obiettivi.
Cerco di illustrare velocemente l'ordine del giorno in modo tale da procedere e non far perdere troppo tempo.
Visto il D.L. 113 del 6 luglio 2023 relativo a "Disposizioni in materia di gestione e funzionamento dell'Ente Parco naturale Mont Avic e modificazioni alla legge 10 agosto 2004", tenendo conto che alla lettera H del comma 2 articolo 6 si prevede che spetti al Consiglio di amministrazione di deliberare in merito all'esecuzione di opere, manutenzioni e ogni altra attività attinente alle finalità del Parco suscettibile di diffondere la conoscenza e di migliorare la fruizione.
Evidenziato che nel nuovo piano di gestione territoriale del Parco, nella sua parte introduttiva, sono riportati i seguenti argomenti e concetti:
Le finalità": il piano del Parco, oltre a rispondere alle finalità specifiche a esso attribuite dalla legge, si propone come strumento di raccordo tra le politiche di salvaguardia delle risorse naturali e le più ampie strategie di valorizzazione del territorio e dell'economia locale promosse da altri enti e soggetti istituzionali e privati;
"Il ruolo del Parco per lo sviluppo locale della Bassa Valle": il Parco intende contribuire in modo fattivo allo sviluppo del territorio e dell'economia della Bassa Valle, dell'intera Valle d'Aosta, mettendo a disposizione il suo potenziale di attrattività turistica, di capacità di attività didattiche e scientifiche nel quadro di piani e programmi che coinvolgono sia i Comuni della vallata centrale che quelli di Champdepraz e Champorcher - e, ovviamente, adesso anche Fénis. Nello specifico il Parco intende partecipare a tavoli di lavoro, progetti integrati, programmi di sviluppo dal settore agricolo a quello turistico, mettendo a disposizione in iniziative i propri mezzi, le proprie risorse, le proprie competenze, le reti di relazioni con altre istituzioni.
L'Ente intende promuovere la cooperazione interistituzionale a livello della Regione Valle d'Aosta finalizzata all'attuazione di strategie che possano accrescere la performance e la competitività dell'intero sistema Regione.
Preso atto che nei contenuti della relazione del disegno di legge vengono riportate le seguenti considerazioni (le ho appena citate prima, quelle ben espresse dal collega Chatrian e più che condivisibili). Tenendo conto delle informazioni riportate anche sull'articolo di Aostasera del 2 maggio 2023, "Anche dal CPEL arriva il via libera dell'ampliamento del Parco Mont Avic". Nonostante il parere favorevole, ci sono stati alcuni distinguo del caso manifestati da parte dei rappresentanti delle amministrazioni comunali di Pontey e Châtillon che hanno riferito di avere delle perplessità in merito, anche perché, in alcuni incontri che si erano svolti precedentemente, avevano chiesto di avere dalla Regione dati e informazioni specifici relativi a costi-benefici, diritti e doveri per l'inserimento di una parte del loro territorio all'interno del Parco del Mont Avic ma a oggi nulla è stato loro risposto e fornito in merito.
Evidenziato che sempre in merito all'articolo sopra citato si apprende che oltre alle perplessità, i sindaci valdostani chiedono una visione d'insieme su quest'argomento e che a portare la questione sul tavolo è stata la prima cittadina di Fontainemore, che dice: "Visti i parchi e le risorse naturali sul territorio, sarebbe bene metterli in rete e promuoverli perché non basta un investimento iniziale ma vanno tenuti vivi".
Tenuto conto anche delle diverse iniziative che il nostro gruppo ha già portato in questa legislatura, con l'obiettivo di porre maggiore attenzione in merito alle potenzialità, alla promozione e alla valorizzazione del Parco, il Consiglio regionale impegna il Governo regionale, ma in modo particolare gli Assessori competenti in materia, cioè opere pubbliche, territorio, ambiente, turismo, sport e commercio, ad avviare in sinergia, entro la fine dell'anno 2023, un percorso che porti in collaborazione con l'Ente Parco Mont Avic e le Amministrazioni comunali direttamente coinvolte o potenzialmente interessate a promuovere ulteriori e nuove iniziative, progetti ed eventi che possano contribuire ad accrescere lo sviluppo del territorio e dell'immagine della Bassa Valle e l'immagine dell'intera Valle d'Aosta a livello nazionale e internazionale, proprio grazie alle straordinarie bellezze e ricchezze presenti nel territorio dell'area del Parco.
Presidente - Siamo sempre in discussione generale, si è prenotato il consigliere Cretier, ne ha facoltà.
Cretier (FP-PD) - Presidente, vorremmo fare una breve sospensione per i gruppi di maggioranza.
Presidente - Sospensione concessa.
La seduta è sospesa dalle ore 16:47 alle ore 16:59.
Bertin (Presidente) - Riprendiamo dopo la sospensione che ha permesso, da quanto mi è parso di capire, di trovare un accordo sull'ordine del giorno. Siamo ancora in discussione generale. Qualcuno vuole intervenire? Consigliere Cretier si era prenotato, a lei la parola.
Cretier (FP-PD) -. Una breve dichiarazione di voto e sostegno al percorso della gestione nel solco dell'ampliamento del Parco naturale del Mont Avic, che abbiamo votato nel passato recentissimo e - dopo aver esteso al Comune di Fénis il perimetro del Parco naturale del Mont Avic - ora con questo nuovo disegno di legge è necessario provvedere a un adeguamento dell'organico, in particolare del personale tecnico a completamento della pianta organica.
La copertura si rende necessaria per completare i ruoli istituzionali e amministrativi in un'area naturale nata prima degli anni '90, una zona che non offre alternative alle consuete esperienze turistico-sportive, proprio perché è a indirizzo naturale dominante su tutti gli altri indirizzi, compreso lo sfruttamento degli alpeggi, con limitazione di carico animale che pone alla base un rapporto estensivo tra superficie a pascolo e capi monticati, proprio nel solco delle funzioni istituzionali intrinseche all'Ente Parco.
L'area complessiva del Parco offre una grande possibilità di visitare laghi in quota e una grande rete di sentieri che percorrono in lungo e in largo il territorio, sia in modo trasversale ma anche salendo in quota e a scollinare oltre gli spartiacque vallivi per raggiungere le vallate e i Comuni vicini.
Oltre a completare l'organico amministrativo, la mia personale speranza - ribadisco per la terza volta, faccio presente questa scelta e questo pensiero - è che rimane pur sempre una considerazione, anche in prospettiva futura, di coloro che si occupano della manutenzione e della segnalazione della complessa rete sentieristica, anche in funzione di corretta fruibilità e sicurezza del visitatore, o del gruppo, amanti di paesaggi unici e non ripetibili in un ambiente montano in cui bisogna eventualmente localizzare e recuperare coloro che sono in difficoltà.
Definisco il Parco un volano di attrazione e di traino per il territorio locale.
Alcune iniziative hanno inciso concretamente, come anche la sua grande attività di conservazione e gestione dell'ambiente naturale, ma aspettiamo ancora una risposta concreta di sviluppo economico di attività appena fuori dai confini, che possano garantire integrazione e reddito con le tante proposte in campo naturale, agricolo, ricettivo e turistico che, con le norme, i sostegni e le iniziative imprenditoriali, possono dare a un territorio povero che ha dato troppo in periodi di migrazione nel passato.
Infine vorrei esprimere un auspicio, come abbiamo già fatto stamattina. Penso che siano i Comuni dei confini del Parco a dover valutare sul da farsi, dimostrare un interesse oppure valutare attentamente le scelte per l'eventuale allargamento o decisioni diverse, ma devono essere i Comuni a fare queste scelte.
Presidente - Altri? Consigliera Minelli in discussione generale, a lei la parola per il secondo intervento.
Minelli (PCP) - Abbiamo visto quest'ordine del giorno che in alcuni punti delle sue premesse evidenzia quelli che sono sicuramente degli elementi importanti, in particolare laddove si fa riferimento al nuovo piano di gestione territoriale del Parco del Mont Avic, in cui si può leggere: "Il piano del Parco si propone come strumento di raccordo tra le politiche di salvaguardia delle risorse naturali e le più ampie strategie di valorizzazione del territorio e dell'economia locale promosse da altri enti e soggetti istituzionali e privati", e poi più avanti anche il comma, lo chiamo così, che recita: "Le reti di relazioni con altre istituzioni. L'Ente intende promuovere la cooperazione interistituzionale a livello della Regione Autonoma Valle d'Aosta, finalizzata all'attuazione di strategie che possono accrescere la performance e la competitività dell'intero sistema Regione" e credo che sia così, nel senso che il Parco del Mont Avic è un Parco regionale. Abbiamo un Parco nazionale nel nostro territorio - ci sono poi le varie riserve, le aree protette e le oasi - ed è corretto pensare che tutto questo debba in qualche modo essere messo in relazione; peraltro questa relazione, questa sinergia, a molti livelli già c'è, è promossa anche dalla Regione nei suoi percorsi di promozione, parlo sia di pubblicazioni, di brochure e via di questo passo, questo è sicuramente importante.
È però altrettanto importante che ci sia, da parte di tutti quei Comuni che sono sede di queste realtà - quindi i Comuni a cui abbiamo fatto riferimento per quello che riguarda il Mont Avic ma anche tutti gli altri che hanno la fortuna di avere sul loro territorio un'oasi, un'area protetta, una riserva - la volontà di farsi parte attiva in collaborazione con la Regione. Quindi è importante che questo sistema funzioni, ma ci deve essere anche una forte convinzione da parte delle Amministrazioni comunali che quando comprendono che questo è per loro un atout, un potenziale molto forte, devono anche investire delle risorse.
Noi sappiamo benissimo che le risorse che hanno i Comuni, per la stragrande parte, sono risorse che derivano da trasferimenti regionali, quindi bisogna far buon uso di queste risorse ed essere molto incisivi sul territorio, anche nella cura e nella divulgazione tra la popolazione, che alle volte non ha completa consapevolezza della forza che queste realtà possono portare a livello turistico, e poi anche nei confronti di quel turismo che è proprio sul territorio.
Io credo che vadano evidenziate entrambe le cose, che ci sia la parte di responsabilità a livello regionale, la Regione deve seguire le realtà che ha messo in piedi, ma ci deve essere anche una forte responsabilità, un forte intervento pure economico da parte dei Comuni.
Per quello che riguarda l'impegno che voi avete evidenziato - poi credo che ci sia forse qualche modifica che verrà presa in considerazione - penso che certe cose che voi avete scritto già si facciano, quindi è forse una sottolineatura in più, che va bene fare in questo momento, ma per quello che conosco penso che la collaborazione tra l'Ente Parco, le Amministrazioni comunali e la Regione ci sia stata. Poi, certo, ben venga anche la volontà di lavorare per lo sviluppo e il territorio dell'economia della Bassa Valle.
Faccio presente, ma il consigliere Brunod lo sa meglio di me, che, per esempio, proprio in occasione del trentennale del Parco c'è stata una collaborazione molto stretta tra l'Ente Parco e il Forte di Bard, molte iniziative sono state organizzate in sinergia come è giusto che sia.
Poi, certo, il fare rete è ciò che alle volte un po' ci manca e che dobbiamo imparare a fare a tutti i livelli.
Presidente - Ancora in discussione generale ci sono altri interventi? Altrimenti chiudiamo la discussione generale. Non vedo richieste d'intervento, la discussione generale è chiusa. Per il Governo, replica l'assessore Sapinet a cui passo la parola.
Sapinet (UV) - Un ringraziamento particolare al relatore collega Chatrian e anche alla conferenza dei capigruppo per l'accordo dei giorni scorsi che ha permesso la discussione di queste leggi.
Pochi articoli ma significativi e importanti che permetteranno all'Ente Parco di proseguire attivamente il suo percorso.
Un disegno di legge che introduce disposizioni in materia di assunzione di personale all'Ente Parco Naturale del Mont Avic e le modificazioni alla legge 16/2014 relativa al funzionamento del Parco stesso, resesi indispensabili a seguito dell'ampliamento territoriale nella zona della Valle di Clavalité nel comune di Fénis, che abbiamo disposto con il decreto del Presidente della Regione del 31 maggio 2023 n. 298.
Più in dettaglio, come si è parlato anche in Commissione, l'esigenza di adeguare la pianta organica dell'Ente che, a seguito di opportune valutazioni, ha ritenuto necessario prevedere l'assunzione a tempo indeterminato di due istruttori tecnici laureati, uno già previsto in pianta organica ma, la cui assunzione necessita di una deroga assunzionale, e poi l'altro aggiuntivo.
La scelta di non procedere con ulteriori assunzioni di guardaparco, ci siamo confrontati su questo passaggio anche in Commissione, è motivata dalla considerazione che già oggi l'Ente Parco può contare su otto guardaparco in servizio, integrati proprio pochi mesi fa in seguito a procedura concorsuale, a fronte di un'estensione attuale - quindi compreso l'ampliamento - che è di 7.293 ettari.
A fronte quindi di una dotazione adeguata di personale da adibire ad attività di sorveglianza, l'Ente invece non dispone a tutt'oggi di personale tecnico laureato per l'espletamento di tutte quelle necessarie attività gestionali, dal rilascio dei pareri alle diverse attività di manutenzione e gestione del territorio, alla gestione della sentieristica, degli stabili e delle attrezzature, alle attività di studio, all'importante attività di ricerca e alla valorizzazione.
Appare quindi evidente come personale adeguatamente formato possa essere utilmente impiegato a supporto del direttore in tutte quelle attività di confronto con le Amministrazioni locali, con i territori, per la promozione e la valorizzazione del Parco e del territorio stesso, fermo restando ovviamente l'importanza dell'attività di sorveglianza e monitoraggio del territorio del Parco, già oggi assicurate adeguatamente.
Si rileva come l'impulso verso le attività di gestione e di valorizzazione avviate con le Amministrazioni locali possa promuovere un diverso rapporto con il territorio e una maggior condivisione dei principi connessi con l'istituzione dell'area naturale protetta.
In ultimo, poi, si sottolinea come l'eventuale adesione a progetti europei - lo sappiamo bene che possono portare nuovi fondi - debba essere ovviamente supportata anche da un'adeguata dotazione di personale.
Il bilancio per l'Ente Parco che per il 2023 prevede entrate correnti per euro 1.318.721, con una spesa del personale, stipendi, indennità, oneri, contributi eccetera che è pari a 740 mila euro, con un trasferimento annuo per il 2023 che è di 1 milione e 300 mila euro, con maggiori oneri derivanti dall'assunzione di due nuove unità che trovano già copertura nel trasferimento annuo disposto con la legge di bilancio che avevamo adeguato proprio in previsione di quest'ampliamento.
Un'altra modifica introdotta dal disegno di legge, relativa alla composizione del Consiglio d'amministrazione, si rende necessaria per adeguare la norma regionale ai principi generali di contenimento della spesa pubblica.
Per rispondere invece - e ne avevamo parlato anche in Commissione - alla domanda del collega Lucianaz, io avevo detto che avrei preso qualche informazione in più su alcuni progetti. Posso confermare che il progetto Pastoralp coinvolge esclusivamente l'area del Parco Nazionale del Gran Paradiso, mentre, in relazione al progetto Pasturs, questo sì che ricade nell'area del Parco del Mont Avic. È attivo dal 2021, sono presenti circa quaranta volontari che lavorano su quattro aziende suddivise sui tre Comuni, progetto che però non genera costi significativi per l'Ente Parco, che è coinvolto solo con spese di partenariato.
Con questa legge si può ritenere completo l'allargamento del Parco regionale del Mont Avic, un Parco che è in evoluzione, come è giusto che sia. Si vuole far crescere quest'importante area protetta della nostra regione, non solo in termini di superficie ma anche di offerta, di qualità, di valore scientifico, di interazione con il territorio, di laboratorio per la gestione di pascoli, boschi, risorse naturali, di possibilità di sviluppo delle comunità e di sentinella del cambiamento climatico.
Ringrazio il collega Brunod per l'attenzione sempre elevata che ha verso questa realtà, realtà che lui conosce bene e lo ringrazio per aver voluto dare il suo contributo, il contributo del suo gruppo che - ovviamente, dopo qualche emendamento che verrò a illustrare - voteremo, sicuramente va a migliorare il complesso generale, Mont Avic ma non solo. L'attenzione non verrà meno sul restante mondo delle aree protette in una settimana d'intensa attività con l'Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso e Fondation Grand Paradis impegnati in attività di prestigio, così come sulle riserve naturali.
Quest'anno celebreremo il trentennale dell'istituzione di quest'importante realtà. In questi giorni ci siamo confrontati con gli enti locali, anche in seguito a quei passaggi all'interno dell'assemblea del CELVA di cui teniamo conto e lo faremo insieme ai colleghi dell'opposizione, che li hanno giustamente citati.
Vi è la volontà di ulteriormente valorizzare i siti divenuti riserva, affiancando e supportando i Comuni che per primi ci hanno creduto e che dopo trent'anni ancora ci credono, come dimostrano i vari eventi che verranno proposti in questo 2023, a partire dalla prossima domenica dove a Fontainemore, quindi nel cuore della riserva del Mont Mars, si svolgerà un evento per celebrare questi trent'anni.
Altri eventi - e ne avevamo già parlato con i Comuni e con il Parco del Mont Avic - sono in programma, proprio per mantenere e prendere in considerazione quanto citato all'interno del Consiglio degli Enti locali e quanto viene riproposto anche dal collega Brunod.
Nell'ambito dell'ordine del giorno proposto, abbiamo rivisto insieme alcuni passaggi delle premesse; sull'impegnativa invece andremo - prima la illustro e poi la leggo nello specifico - a parlare di Assessori competenti in modo da coinvolgere anche il collega Carrel, che ha la delega in agricoltura e risorse naturali... e poi non fermarsi a parlare solo ed esclusivamente di Parco di Mont Avic, ma anche coinvolgendo le altre aree protette e poi la collaborazione con i Comuni sicuramente ma anche con gli Enti e le Associazioni territoriali interessate.
Abbiamo ritenuto opportuno fare la seguente impegnativa: il Consiglio regionale impegna il Governo regionale, in modo particolare gli Assessori competenti in materia, ad avviare in sinergia, entro la fine dell'anno 2023, un percorso che porti in collaborazione con l'Ente Parco Mont Avic e le altre aree protette, le Amministrazioni comunali, nonché gli enti e le associazioni territoriali interessati al fine di promuovere ulteriori e nuove iniziative, progetti ed eventi che possano contribuire ad accrescere lo sviluppo del territorio e dell'economia della Bassa Valle e l'immagine dell'intera Valle d'Aosta, a livello nazionale e internazionale, proprio grazie alle straordinarie bellezze e ricchezze presenti nel territorio dell'area del Parco naturale Mont Avic. Un'impegnativa con delle modifiche, un confronto che c'è stato e una collaborazione che c'è e ci sarà su queste tematiche con i colleghi coinvolti, in particolar modo ringrazio il collega Grosjacques per aver portato le sue migliorie al testo dell'ordine del giorno.
Detto ciò concludo ringraziando, oltre ovviamente tutti i colleghi, il Presidente del Parco, il dottor Davide Bolognini, il direttore, dottor Daniele Stellin e la dirigente, dottoressa Nella Tutino della struttura biodiversità sostenibile e area naturale protetta che, insieme al coordinatore del Dipartimento, ingegner Franzoso, hanno contribuito alla realizzazione di questo percorso, aiutandoci a coinvolgere le Amministrazioni dei territori, ad aprirci al confronto, trovando la giusta sintesi, e che sicuramente saranno al nostro fianco, al fianco della politica, per queste sfide che ci aspettano di qui sicuramente a fine anno ma poi per gli anni a venire.
Presidente - Consigliere Brunod, a lei la parola.
Brunod (LEGA VDA) - Ringrazio l'Assessore competente e anche gli altri Assessori che hanno dimostrato che, quando vuole, la politica sa fare mediazione, sa trovare delle sintesi su degli argomenti come questo, che possono essere importanti e condivisibili, e questa è la dimostrazione.
In modo collaborativo e propositivo abbiamo portato un argomento che abbiamo ribadito più volte sia interessante e si è trovata una giusta quadra per raggiungere l'obiettivo tutti insieme, quindi ringrazio gli Assessori competenti che si impegneranno, attraverso questi obiettivi; che siano degli stimoli per cambiare passo, cambiare marcia e veramente e concretamente dare uno slancio per tutto il turismo della Bassa Valle attraverso le sue potenzialità.
Volevo citare la collega Minelli che ha preso spunto da quest'ordine del giorno per ribadire alcuni suoi concetti ai quali è sempre molto legata; li rispetto ma non li condivido pienamente, anzi, ben poco, perché se queste sono solo sottolineature, avremmo evitato di presentare quest'ordine del giorno.
Noi crediamo veramente e seriamente su quello che abbiamo scritto.
Altra cosa, lei ha ribadito la collaborazione che c'è stata per il trentennale, uno non può dissociarsi da questo, ma se dobbiamo aspettare trent'anni perché ci sia una buona collaborazione, forse è un po' troppo.
Il Parco è una risorsa, tutti lo sappiamo, tutti insieme dobbiamo cercare di trovare quell'equilibrio giusto tra valorizzazione, tutela e promozione di questo grande territorio. Questo è l'obiettivo e noi siamo convinti che anche attraverso quest'impegnativa, per l'impegno che hanno preso gli Assessori, cercheremo di migliorare quanto è stato fatto fino ad oggi.
Presidente - L'ordine del giorno e gli emendamenti sono già stati praticamente illustrati. Possiamo mettere direttamente in votazione l'ordine del giorno? Non vedo obiezioni, neanche richieste d'intervento. Apriamo la votazione per l'ordine del giorno in questione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 35
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità.
Adesso possiamo passare all'articolato della legge, articolo n. 1. Non vedo richieste d'intervento. Metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 35
L'articolo n. 1 è approvato all'unanimità.
Stesso risultato per l'articolo n. 2, n. 3, n. 4 e n. 5. Consigliera Minelli per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Per dichiarazione di voto che sarà ovviamente favorevole. Abbiamo votato anche l'ordine del giorno, forse non mi sono espressa bene prima con il Consigliere Brunod. Io non intendevo dire che non fosse opportuno fare l'ordine del giorno, ma rivalutavo una serie di cose che vengono dette; sono cose che normalmente si fanno.
Sulla questione della collaborazione con il Forte di Bard concordo, non bisogna che sia una tantum, che non ci siano collaborazioni ogni trent'anni ma devono essere più organizzate e strutturali.
Chiedo scusa se faccio una piccola digressione, ho qualche minuto, se mi permettete. L'Assessore Sapinet ha ricordato che domenica prossima ci sarà l'anniversario del trentennale della riserva naturale del Mont Mars, nel mio Comune.
Io purtroppo non potrò essere presente, me ne dispiaccio molto, perché è sicuramente per la nostra comunità un avvenimento importante, un anniversario importante.
La riserva del Mont Mars è stata istituita nel 1993 in base alla legge 30/91 e poi nel 2002 abbiamo anche avuto l'opportunità - ed è cosa per cui noi siamo grati alla Regione Valle d'Aosta - di avere una legge speciale, la legge 10 del 24 giugno 2002. Una legge importante che, oltre a prevedere quelle che devono essere le finalità di una riserva, prevedeva anche un accordo di programma con dei finanziamenti importanti che sono stati utilizzati e che hanno permesso alla mia comunità un épanouissement, fondamentale per un piccolo centro che in quel momento ne aveva estremamente bisogno; parliamo di trent'anni fa, quando la situazione era molto diversa da adesso.
L'Assessore di quel momento era l'assessore Nicco, che aveva seguito l'iter, insieme a noi amministratori comunali, con grande attenzione e aveva sostenuto con determinazione quel percorso.
È una storia simile, per certi versi, a quella del Mont Avic e, come dicevo nel primo intervento, io credo che quando le comunità sono coinvolte direttamente nella costruzione di un percorso, in questo caso legislativo, forse poi gli interventi sono più accettati anche dall'intera popolazione, che segue, che comprende e quindi in qualche modo valorizza quello che, da un punto di vista legislativo e tecnico, viene istituito.
Chiedo scusa di aver fatto questa digressione, ma proprio perché non avrò la possibilità di essere presente - so che molti di voi ci saranno - formulo l'augurio di una buona giornata con l'auspicio che si riesca - e questo è un auspicio che non è soltanto legato alla realtà generale della Valle d'Aosta, ma io lo faccio anche proprio in relazione al mio Comune -, che si continui a credere in questa realtà, a valorizzarla e soprattutto a impegnarsi perché anche le nuove generazioni mettano le loro energie e il loro apporto per continuare un progetto che ha ancora molto, secondo me, da dare.
Presidente - Altre dichiarazioni di voto? Non vedo richieste. Mettiamo in votazione la legge. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 35
La legge è approvata all'unanimità.