Oggetto del Consiglio n. 2672 del 25 luglio 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2672/XVI - Interpellanza: "Azioni volte a potenziare la pratica del ciclismo al fine di contribuire alla crescita del turismo".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 75 all'ordine del giorno. Per la presentazione, la parola al collega Restano.
Restano (GM) - Parliamo di bicicletta, quest'interpellanza l'avevo presentata prima del "Giro d'Italia", la discutiamo adesso dopo il "Tour de France". Sappiamo tutti che andare in bicicletta nel tempo libero solo per un'escursione in giornata o per una vacanza è bello e divertente, consente di fare del sano movimento, di socializzare, di stare in compagnia. In Valle d'Aosta in particolar modo ci si può immergere nella natura, si scoprono a un passo lento le bellezze del territorio, è anche l'occasione per fermarsi e gustare specialità enogastronomiche. Per i più sportivi è un'occasione di sfida per raggiungere alte cime e anche la possibilità poi di raccontare questa esperienza e le proprie performance sportive. È noto a tutti che il ciclismo è uno sport in crescita, è tra i primi tre sport praticati in Italia e adesso, con l'avvento delle biciclette a pedalata assistita, assistiamo a un'ulteriore crescita, ma soprattutto la bicicletta a pedalata assistita permette a tutti di raggiungere e di frequentare le Regioni alpine, quindi frequentare le più importanti salite delle Alpi. In tal senso nelle dichiarazioni del 18 luglio l'assessore Grosjacques affermava che aveva avuto dei contatti con RCS e si augurava di poter ospitare il "Giro" del 2025, quindi in tal senso la Valle d'Aosta investe. L'Assessore andava oltre e si auspicava di portare in Valle d'Aosta anche il "Tour", magari più tappe del "Tour" attraverso un giro attorno al Monte Bianco, quindi questo è un cantiere in evoluzione. Riprendo di nuovo quanto detto prima: le dichiarazioni fatte dall'allora assessore Guichardaz quando ci è stato conferito il titolo di "Regione europea dello Sport", l'opportunità di crescita che ci dà questo riconoscimento, almeno dal punto di vista politico, nelle intenzioni che aveva l'allora assessore e presidente Bertschy, comunque riprendendo sempre il programma di legislatura, il rafforzamento dell'immagine turistica della Valle d'Aosta, la riduzione di quel gap che paghiamo nei confronti di altre Regioni.
Considerata la particolarità del nostro territorio, quindi le importanti salite che abbiamo, la rete stradale che ci consente di percorrere in bicicletta le nostre stupende vallate, raggiungendo i colli più importanti e le località in alta montagna, le montagne più alte d'Europa; considerato che attraverso un impegno economico che si può ritenere limitato da parte dell'Amministrazione pubblica, con il coinvolgimento degli Enti locali e delle associazioni sportive, si potrebbe fare un bel lavoro, nel senso che si potrebbe costruire un sito Internet, come fatto da altre Regioni, dotare i percorsi di apposita cartellonistica con un QR Code in maniera da poter cronometrare le salite e prevedere dei collegamenti con delle apposite App, quali Strava, Komoot, che permettono di mettere in concorrenza chi fa queste salite e quindi incentivare i percorsi, già questi percorsi sono molto frequentati, però vediamo che in altre Regioni è stato fatto un qualcosetta in più che permette di rendere più visibile il territorio e incentivare i ciclisti a frequentare maggiormente la Valle d'Aosta, vorremmo sapere, Assessore, per farla breve, come si pone rispetto a questa proposta.
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Grosjacques.
Grosjacques (UV) - Il fatto che il ciclismo sia una pratica sportiva capace in particolar modo di promuovere lo sviluppo turistico dei territori coniugandosi in modo ideale con la pratica delle attività outdoor della montagna è un fatto da tempo assodato, quindi non è un'opinione personale, ma è un'attività che si porta avanti da tempo. Io quindi voglio rassicurare il collega Restano che il Governo regionale crede nella valenza turistica di questo sport, che trova in Valle d'Aosta un luogo ideale per la pratica in tutte le sue declinazioni. È proprio sulla base di questa grande attenzione che l'Amministrazione regionale da anni promuove e realizza iniziative tutte volte a promuovere la pratica del ciclismo come fattore di grande importanza per l'attrazione di un crescente target di clientela, italiana e straniera, interessata a esperienze di turismo attivo.
Molte sono state le azioni svolte in questo settore sia nell'ambito degli investimenti che in quello promozionale. Il progetto della pista ciclabile, già in parte realizzato con il percorso Vélodoire, in futuro destinato a coprire buona parte del Fondovalle della Regione in base a programmi di intervento già definiti, costituisce senz'altro un intervento infrastrutturale particolarmente strategico in un'ottica di sviluppo della fruizione cicloturistica del nostro territorio e negli ultimi due anni, cioè dall'istituzione del Fondo unico nazionale del turismo, quindi 2022 e 2023, la quota destinata da tale fondo alla parte investimenti viene in gran parte allocata proprio al finanziamento di piste ciclabili. Nel caso specifico la pista all'interno dei comuni di Montjovet, Champdepraz e Issogne per il finanziamento 2022, quella che interessa i comuni di Pontey e Châtillon per il finanziamento 2023. Inoltre la Regione si è sempre attivata, e continua a farlo, per ospitare grandi eventi ciclistici in molte delle nostre località di villeggiatura, impiegando risorse non indifferenti per assicurare alla nostra Regione il ruolo di palcoscenico internazionale di questo sport, sia esso su strada o fuoristrada.
Come già evidenziato in occasione di una precedente iniziativa che ha ricordato il collega Restano, la Valle d'Aosta ha goduto del passaggio del "Giro d'Italia" in tre edizioni nelle ultime sei, ovviamente con le problematiche che sono sorte per il mancato passaggio del 19 maggio su cui abbiamo ampiamente dibattuto nei Consigli scorsi, quindi non torno. Oltre al "Giro d'Italia" da anni le risorse regionali previste per l'organizzazione di grandi eventi, con valenza turistica, si sono orientate in modo significativo verso il sostegno degli organismi sportivi locali; per una questione di tempo, non li riassumo, collega Restano, se poi sarà di suo interesse, le fornirò la risposta. L'attenzione per il mondo del cicloturismo si manifesta anche nell'ambito della formazione e abilitazione dei maestri di mountain bike, figura professionale istituita agli inizi degli anni Duemila e che negli ultimi anni ha visto crescere l'interesse di molti giovani. Gli iscritti al relativo elenco regionale sono infatti 62, ma, in relazione alle ultime sessioni di riconoscimento effettuate nel 2022 e nel mese di marzo di quest'anno, questo numero è destinato a crescere notevolmente. Salterei il preambolo dei contatti con l'organizzazione del "Giro", sui quali ho già riferito; stiamo aspettando in questi giorni una proposta che tenga conto anche della sorta di risarcimento sportivo che abbiamo chiesto, ma sarà per l'edizione 2025 perché l'edizione 2024 è praticamente già disegnata.
Per quel che riguarda la seconda domanda: "come si pone rispetto alla proposta in premessa illustrata", in questa prospettiva potrebbe inserirsi nel futuro un progetto volto a identificare sul territorio regionale alcune salite che, per storia e difficoltà, possono rappresentare per i tanti appassionati un terreno di sfida e di grande interesse. L'idea va però sviluppata, anche se per quanto concerne l'ipotizzato sistema di cronometraggio tale iniziativa non parrebbe costituire un elemento di particolare utilità per i ciclisti, normalmente dotati di apparecchi individuali più che adatti allo scopo. L'intervento avrebbe dei costi importanti e probabilmente non genererebbe un così grande interesse tra i praticanti tenuto conto dell'esistenza di apposite App, così come le ha bene illustrate il collega Restano, collegate ai sistemi satellitari che vengono abitualmente utilizzate dai ciclisti.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Restano.
Restano (GM) - Grazie Assessore, parto dalla fine. Il QR Code serve per la promozione, probabilmente non ha seguito o mi sono spiegato male, per la creazione di un sito, però, detto questo, è importantissimo organizzare gli eventi, però poi bisogna collegarli e poter caricare a terra, come è in uso dire da qualcuno in quest'aula, l'investimento fatto per portare il "Tour" o il "Giro", perché spendiamo un mucchio di soldi e poi non abbiamo i percorsi. Questo ritengo che sia molto importante. Comunque, andando a visitare qualche sito specializzato - se lei va a vedere, e penso lo abbia fatto - tra le cento salite più belle del mondo non ce n'è una valdostana. Tra le sette salite più difficili d'Italia e più belle da fare non ci sono le nostre, non perché noi siamo secondi agli altri, perché non abbiamo fatto la promozione e nella sua risposta non vedo messe a fuoco le richieste che le ho fatto, a parte l'ultima parte. La scorsa settimana sono andato a vedere il "Tour" e ho fatto 100 chilometri in bicicletta. Ogni chilometro, quindi non dalla parte del "Tour", c'era un cippo con indicata la pendenza, il chilometraggio e la quota. Questo è valorizzare il territorio, questo è valorizzare le salite. Se lei va a fare altre salite in Italia - io ogni tanto vado a farle - ci sono queste indicazioni e noi non ne siamo provvisti; il QR Code serve per questo.
La classificazione di una salita, se va sempre a leggere i siti, non dipende dalla lunghezza e dalla pendenza, per esempio, il Gutemberg è poco più di 400 metri, è una delle salite più epiche; a lato; lo Stelvio, è una delle salite più conosciute in Italia, per il numero di tornanti, per la pendenza, per la lunghezza, ma anche per la descrizione del territorio circostante. Il collega Marguerettaz glielo può dire, è come vengono raccontate le cose che ci fanno appassionare e coinvolgere, sono le emozioni, ce lo insegna lei adesso, le emozioni le creiamo con i racconti, con la descrizione, ma se non facciamo niente... non facciamo proprio niente. Lei ha evocato tutti i soldi che la Regione ha investito sulle ciclabili e che sta investendo, ma se non mettiamo un cartello, poi dopo come facciamo a scaricare a terra quanto abbiamo investito? Ritorno all'interpellanza precedente, se investiamo sul "Tour", vogliamo portare i Francesi, vogliamo portare gli stranieri, non indichiamo quali sono i percorsi più importanti? Viceversa, per quanto riguarda i percorsi di montagna pedestri, definiamoli così, vado a vedere, è un lavoro che la Valle d'Aosta ha fatto, possiamo cercare di recuperare il terreno perso fino ad oggi e avviare un investimento in quest'ambito, faccia una valutazione anche in questo senso: ho notato in lei un'apertura, ci mancherebbe, però forse ci vuole più coraggio.