Oggetto del Consiglio n. 2503 del 25 maggio 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2503/XVI - Interrogazione: "Soluzioni per il mantenimento del servizio di convitto e collegio per gli studenti dell'Institut Agricole Régional".
Bertin (Presidente) - Punto n. 19. Risponde il Presidente della Regione.
Testolin (UV) - Le domande sono: se quanto citato in premessa sia stato oggetto di interlocuzioni tra l'Amministrazione regionale e lo I.A.R. e se lo I.A.R. abbia già individuato una soluzione alla questione al fine di preservare un importante servizio a favore dei propri studenti.
Relativamente a quest'interrogazione, va ricordato che l'Institut Agricole Régional è una fondazione di diritto privato, quindi un ente dotato di una propria autonomia gestionale e operativa, ma a oggi l'unico socio, dopo l'uscita dei canonici del Gran San Bernardo, è la Regione autonoma Valle d'Aosta.
Gli organi di amministrazione e di controllo della fondazione sono quindi interamente nominati dall'Amministrazione regionale e i rapporti con la Regione, la Presidenza, l'Assessorato all'agricoltura e alla Sovrintendenza agli studi sono regolari.
La situazione del servizio di residenzialità, offerto dall'Institut, ai suoi studenti è quindi cosa nota evidentemente al Governo regionale. L'allocazione della struttura di Via Piccolo San Bernardo, iniziata nel 2011, a oggi risulta meno sostenibile da parte dell'Institut, da un lato a causa dei noti aumenti generali delle utenze, dall'altro perché una porzione dell'immobile era sublocata all'Università della Valle d'Aosta, che però ha disdetto il contratto alla fine del 2022.
Nell'ottica di cercare una soluzione al problema, l'attuale disponibilità di spazi presso la struttura Montfleury è stata dunque comunicata anche all'Azienda USL al fine di verificare un eventuale interesse da parte della medesima a utilizzare alcuni spazi per proprie necessità di soggiorno degli operatori professionali.
Un'eventuale occupazione da parte della USL dei locali consentirebbe infatti allo I.A.R., attraverso il conseguente contributo corrisposto per i costi di gestione, di mantenere una gestione al pari di quanto faceva l'Università della Valle d'Aosta e che attualmente è diventata troppo onerosa.
Nello scorso mese di aprile dunque si è tenuto un sopralluogo presso la struttura con i rappresentanti dello I.A.R. e della USL per verificare la percorribilità di un possibile utilizzo congiunto.
Visionati i locali, USL e I.A.R. si sono recentemente incontrati per valutare in linea di massima la quantità di stanze di cui la USL necessiterebbe con esame anche della preventiva spesa massima per il concorso e i costi di gestione di locazione dell'immobile, da corrispondere allo I.A.R. stesso quale capofila per la gestione.
Le necessità dell'azienda si quantificano in circa una decina di posti letto che determinano una parziale occupazione dei posti attualmente liberi e un relativo concorso alle spese che risulta allo I.A.R. da solo non ancora sufficiente per poter in prospettiva far fronte alla gestione.
Ricordo a tal proposito che per statuto l'Institut Agricole, nel limite delle disponibilità logistiche, vuole assicurare agli studenti un servizio di residenzialità per il tramite di un collegio interno.
Il Consiglio di amministrazione della fondazione pertanto sta vagliando tutte le possibilità per continuare ad accogliere come convittori tutti gli studenti che lo desiderino.
Tanto per dare concretezza alla risposta, l'Institut ci ha comunicato che, considerando gli alunni attuali e le nuove iscrizioni per il 2023, gli alunni del prossimo anno scolastico saranno complessivamente 196, di cui 117 convittori, 52 semiconvittori e 27 esterni.
I 117 convittori saranno 48 ragazze e 69 ragazzi, dato importante dal punto di vista logistico. L'altro dato importante è che la fondazione ha realizzato negli anni scorsi importanti lavori nella sede in regione La Rochère, che oggi può ospitare direttamente tra i 108 e i 110 ragazzi convittori, suddivisi in 36-38 ragazze e 72 ragazzi.
Come dicevo prima, il Consiglio di amministrazione sta dunque analizzando tutte le opzioni possibili per dare accoglienza a tutti gli studenti che lo desiderino, anche se, per esempio, ci sono alcuni che abitano anche nel circondario di Aosta.
Per continuare comunque a dare la possibilità di valutare questa opportunità, si sta cercando di valutare una collaborazione con altri enti che svolgono le stesse attività di ricettività residenziali per i loro alunni.
A fronte di questa necessità, dunque, ci si è trovati anche proprio di recente con l'Institut Agricole e con la Giunta e si sono fatte delle valutazioni: al di là dei numeri per l'accoglienza degli studenti che arrivano da fuori Aosta, gli spazi di Montfleury risultano essere molto interessanti anche dal punto di vista dei servizi offerti a questi ragazzi nel momento del dopo studio e per decongestionare la struttura principale in località La Rochère.
Quindi l'attività che verrà svolta - sia a livello istituzionale che da parte dell'ente - sarà quella di capire se, con la collaborazione e con i bisogni esplicitati da altre strutture per l'accoglienza di convittori, si possa trovare un equilibrio che possa permettere di continuare l'attività all'interno dello stabile di Montfleury per garantire degli spazi sufficientemente importanti, sia per i pernottamenti che per svolgere quest'attività.
Le strutture dei vari Assessorati si stanno interfacciando per dare al più presto una risposta in questo senso che potrebbe, se non essere esaustiva, trovare un'altra soluzione nella struttura di proprietà dello I.A.R a Charvensod, dove all'interno di una foresteria potrebbero comunque trovare collocamento 6-7 studenti, che nell'ultimo anno potrebbero condividere questi spazi, per agevolare in maniera diversa la loro permanenza nelle prossimità del capoluogo regionale, in modo da agevolarli per il raggiungimento della scuola, però questo è un percorso ancora in itinere, che credo meriti tutta l'attenzione dovuta soprattutto nell'ottica di una socialità che si può ritrovare nell'accogliere i ragazzi in un ambiente che possa garantirgli non solo lo studio ma anche un percorso di crescita al quale siamo sinceramente vicini.
Presidente - Per replica il consigliere Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Ringrazio il Presidente per la risposta e anche per gli aggiornamenti rispetto alle informazioni che erano in mio possesso.
Come è stato detto, è ovvio che la soluzione migliore - quando si parla di scuola, o comunque anche della creazione di rapporti, di socialità e di crescita - sarebbe essere tutti insieme, ovviamente non è sempre possibile, e spesso e volentieri, soprattutto le realtà scolastiche ce lo insegnano, non possiamo gestire tutte le attività in un unico stabile e a maggior ragione lo I.A.R. che ha una particolarità, se vogliamo. rispetto ad altre realtà proprio per l'attività che svolge.
Spiace che non sia stato possibile per le relative esigenze poter mantenere un rapporto di collaborazione con l'Uni VdA e con la USL...
Sì, però, da quello che lei ha detto, si stanno valutando tutte le cose ma se uno riesce a contemperare gli interessi di una realtà e di un'altra, si riescono a mettere insieme due necessità in un'unica soluzione. Ben venga, eventualmente, anche la soluzione ultima che lei diceva, un po' più contenuta come numeri, ma ovviamente può essere una soluzione che consente di tamponare o comunque garantire il servizio che è la cosa forse più importante, dando ovviamente sicura priorità a chi non è di residenza nei pressi del capoluogo regionale; io non sono stato allo I.A.R., ma sono stato convittore, essendo più distante di altri, ovviamente, la precedenza spettava a chi veniva da più distante.
Comunque manterremo alta la guardia sul tema e ovviamente ci auguriamo che la situazione si possa risolvere nel miglior modo possibile, non soltanto per le esigenze dell'Istituto, ma anche e soprattutto di chi lo frequenta ed è parte attiva delle sue finalità.