Oggetto del Consiglio n. 2486 del 24 maggio 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2486/XVI - Reiezione di mozione: "Impegno a trasmettere il DEFR alle competenti Commissioni consiliari entro il prossimo mese di maggio".
Bertin (Presidente) - Punto n. 8 all'ordine del giorno. Si è prenotata la consigliera Minelli per illustrare la mozione, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Martedì 11 aprile, come è noto, il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell'economia e delle finanze Giorgetti, ha approvato il documento di economia e finanza, il DEF 2023, previsto dalla legge di contabilità e di finanza pubblica, la legge n. 196 del 31 dicembre 2009. Il documento indica i principali obiettivi programmatici della politica economica e di bilancio del Governo per il medio termine. Si tratta di un fondamentale atto di programmazione finanziaria che delinea un quadro a cui si devono attenere anche le manovre finanziarie delle Regioni.
Lo strumento delle Regioni, lo sappiamo, è quello del DEFR, il documento di economia e finanza regionale, che deve essere approvato a giugno per poter poi impostare la costruzione del bilancio di previsione annuale e pluriennale. Da quando esiste l'obbligo del DEFR, e cioè dal 2016, la nostra Regione non ha mai rispettato questa scadenza estiva e il DEFR è sempre arrivato all'esame del Consiglio o contestualmente o a ridosso dell'esame del bilancio di previsione. È un sistema questo, e abbiamo già avuto modo di sottolinearlo, che di fatto vanifica quella che è la funzione del DEFR, cioè definire gli indirizzi generali a cui si deve attenere la predisposizione del bilancio.
Sono tanti i motivi per cui la scadenza non è stata rispettata in passato, alcuni sono stati realmente motivati da situazioni di emergenza, che ricordiamo bene, altri non sono del tutto giustificati e condivisibili. Nel 2023 è, secondo noi, opportuno che la Regione rispetti questi termini e per questo motivo abbiamo depositato ormai oltre un mese e mezzo fa la mozione che impegna la Giunta regionale a varare e a trasmettere il DEFR alle competenti Commissioni consiliari entro il mese di maggio. Questo con l'obiettivo di fare in modo che l'iter di approvazione consiliare si possa concludere entro il mese di giugno, questa era la richiesta della nostra mozione, per ottemperare così a quella che è la funzione di questo importante strumento programmatorio.
Presidente - La mozione è stata illustrata. Apriamo la discussione generale. Chi vuole intervenire nella discussione generale è pregato di iscriversi. Non vedo richieste di intervento, pertanto chiudo la discussione generale. Per replica del Governo, si è prenotato il Presidente della Regione, ne ha facoltà.
Testolin (UV) - Il sollecito che è emerso da questa mozione ci ha portati a un confronto con le strutture tecniche, per verificare quelli che sono gli obblighi cogenti e quelle che sono le possibilità anche di dare una risposta. Ne è emerso che l'allegato 4.1 del decreto legislativo n. 118 del 2011, rubricato "Gli strumenti della programmazione regionale" prevede: a) entro il 30 giugno di ciascun anno la Giunta regionale presenta al Consiglio il documento di economia e finanza regionale, DEFR, per le conseguenti deliberazioni; b) che la nota di aggiornamento del DEFR da presentare al Consiglio entro trenta giorni dalla presentazione della nota di aggiornamento del DEFR nazionale per le conseguenti deliberazioni, e comunque non oltre la data di presentazione del disegno di legge di bilancio; quindi deve essere per forza presentato prima della legge di bilancio. Innanzitutto preme sottolineare che la premessa inserita e anche le aspettative espresse dalla collega nella presentazione della mozione, che fa riferimento a un termine di approvazione da parte del Consiglio ai sensi della legge, non è corretta, perché da nessuna parte c'è scritto che lo stesso debba essere approvato entro il 30 giugno, anche se sono dati dei termini indicatori. L'allegato 4.1 non prevede un termine per l'approvazione da parte del Consiglio regionale del DEFR e la lettera B del citato punto 4.1, nel prevedere la nota di aggiornamento dello stesso, fa intendere che il documento possa essere integrato o modificato e dunque, secondo l'interpretazione più diffusa, il termine del 30 giugno sarebbe da considerarsi appunto ordinativo e non perentorio.
Volendo esaminare la richiesta alla luce di quelle che sono invece le possibilità oggettive di dedicarsi in maniera adeguata e funzionale alle esigenze di un DEFR, possiamo dire che con l'impegno da parte dell'Amministrazione, che adesso si sta occupando dopo la redazione del disegno di legge che abbiamo appena approvato e sta lavorando ormai dall'inizio del mese di maggio al secondo assestamento di bilancio, che impegna gli uffici in questa direzione e sta lavorando per la seconda variazione di bilancio, credo che seriamente si possa pensare di chiudere il percorso del DEFR con una presentazione a quest'aula entro il mese di luglio, prima della chiusura dei lavori estivi.
Questa è l'indicazione che possiamo dare e non possiamo prenderci l'impegno in maniera molto seria di poter pensare di presentarlo in tempi più contenuti. Quindi, il nostro voto sarà un voto di astensione.
Presidente - Consigliera Minelli ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Sì, è vero che quella del mese di giugno non è una scadenza tassativa, è una cosa che sappiamo bene, ne abbiamo parlato già diverse altre volte in sede di discussione del DEFR. Ma quanto è contenuto nella legge, nell'allegato che lei citava, è un sollecito a fare bene, a programmare, per non procedere - e questo penso che sia il senso della norma - a spanne, anche perché poi sappiamo che il bilancio viene costruito sulla base del documento di economia e finanza.
Quello che emerge, però, è che in buona sostanza - ma non è una cosa nuova, è già venuto fuori in altre situazioni e lo dicevo anche stamattina quando abbiamo discusso la relazione sulle politiche europee - non abbiamo ancora acquisito una sufficiente cultura della programmazione. Quello che succede è che gli atti che sono programmatori come questi vengono messi un po' à côté, perché ci si concentra sulla gestione di ciò che è più immediato e contingente che, a nostro avviso, è una scelta, un sistema, un modus operandi, o se volete una forma mentis, che dovrebbe progressivamente cambiare.
Lei ha detto però, poco fa, che l'intenzione è quella di fare un passo avanti rispetto a quello che è successo finora, cioè di arrivare a scaricare il DEFR al mese di luglio. Noi sappiamo che questo significhi, immagino, al termine del mese di luglio, quindi poi ci sarà la pausa estiva, il Consiglio riprenderà a settembre e poi si arriverà all'approvazione. Diciamo che lo scorso anno, perché bisogna ammettere le cose come sono, non c'è stata la discussione del DEFR contestualmente al bilancio, ma lo scarto è stato di poco, mi pare di un'adunanza.
Prendiamo atto di questa situazione e di questa modifica. Crediamo che forse, considerato anche che questo deposito della mozione è avvenuto 45 giorni fa, il tempo per delineare quelli che sono i punti chiave, i pilastri della programmazione, ci dovrebbero essere in maniera abbondante e c'erano anche prima, perché ricordo che siamo andati poco tempo fa al voto di una nuova maggioranza con un nuovo programma di legislatura che conteneva, io immagino, già questioni che devono essere affrontate nel DEFR.
Presidente - Se non vi sono altri interventi, mettiamo in votazione. La votazione è aperta.
Esito della votazione:
Presenti: 34
Votanti: 15
Favorevoli: 15
Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)
La mozione non è approvata.