Oggetto del Consiglio n. 2476 del 24 maggio 2023 - Resoconto
OBJET N° 2476/XVI - Communications du Président du Conseil.
Bertin (Presidente) - Ora passiamo al Consiglio in senso stretto. Punto n. 2 all'ordine del giorno. Il 23 maggio il gruppo della Lega ha depositato una proposta di legge in materia di elezione del Consiglio Valle e del Presidente della Regione.
Il 15 maggio la Giunta ha depositato un disegno di legge in materia di zona franca per la ricerca e lo sviluppo. L'atto è stato assegnato alle Commissioni I e IV.
Il 12 maggio sempre la Giunta ha presentato il bilancio al 31 dicembre 2022 della gestione straordinaria liquidazione dell'esercizio della Casa da gioco di Saint-Vincent. L'atto è stato assegnato alla IV Commissione.
Vi comunico che i punti all'ordine del giorno che riguardano il rendiconto, l'assestamento e le relazioni delle Sezioni di controllo della Corte dei conti saranno trattati congiuntamente, vale a dire dal punto 4.01 al punto 4.14.
Il 22 maggio ho ricevuto le lettere dai Capigruppo di minoranza, una richiesta riguardava la convocazione in via d'urgenza delle Commissioni e una, la pubblicazione degli atti della Giunta e dei dirigenti, a cui ho già dato riscontro. A una terza, in materia di diritto di accesso agli atti dei Consiglieri, darò risposta quanto prima.
Ieri, in occasione della giornata della legalità, sulla balconata del Consiglio Valle è stato esposto un lenzuolo bianco nel ricordo nelle vittime di tutte le mafie.
Le stragi del 1992 - quella di Capaci e quella di Via d'Amelio, in cui hanno perso la vita i giudici Falcone e Borsellino e gli agenti di scorta - sono state un attacco alla giustizia, alla legalità e ai valori fondamentali di convivenza, di libertà e democrazia.
Ritornando alla questione dell'alluvione in Emilia-Romagna, da parte della Valle d'Aosta, come già anticipato ieri durante la Conferenza dei Capigruppo, vi sarà la risposta del sistema nel testimoniare la vicinanza e la solidarietà alle zone colpite da questo impressionante evento climatico.
Non vedo prenotazioni... il presidente Testolin ne ha facoltà.
Testolin (UV) - Intervengo sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio per non rimandare un'osservazione rispetto all'ultima informazione data dal Presidente, visto che è un'iniziativa congiunta di Regione, Consiglio ed Enti locali, Camera di commercio e associazioni di categoria, che hanno deciso di attivarsi in maniera comune ed unanime per sostenere con un progetto mirato le situazioni che stanno succedendo in Emilia Romagna. È stato attivato nelle giornate scorse - e oggi messo a disposizione di tutta la popolazione - un Iban che appunto richiama a un sistema Valle d'Aosta che vuole raccogliere in maniera trasversale risorse per poi focalizzarle con un progetto concreto e puntuale su una comunità che possa avere necessità e che sarà da individuare, magari anche tra quelle gemellate con alcuni nostri Comuni valdostani.
È sembrato un percorso dovuto e doveroso, nel senso che la popolazione qualche volta ha bisogno di vedere canalizzate in un qualcosa di concreto le risorse che volentieri può mettere a disposizione e il fatto di coinvolgere trasversalmente - dalle aziende alle pubbliche amministrazioni - e far convogliare su questo conto tutta la vicinanza anche dal punto di vista finanziario della nostra regione, pensiamo che possa essere una buona soluzione.
Presidente - Si è prenotato il consigliere Restano, ne ha facoltà.
Restano (GM) - Intervengo sulle sue comunicazioni, ovviamente l'intervento riguarda la lettera che lei ha richiamato e che le abbiamo inviato alcuni giorni fa circa la richiesta che non ha ottenuto a oggi risposta in quest'aula - ed è qua che noi ci aspettavamo una risposta - in merito all'assegnazione degli atti alle Commissioni e alla loro classificazione come urgenti.
Con la lettera noi avevamo chiesto spiegazioni in merito perché la classificazione, come urgente o meno, comporta l'iscrizione in un tempo più breve e non permette ai Consiglieri, in particolar modo quelli di minoranza che ricevono solo la convocazione all'ultimo momento, di prepararsi sul tema.
Quindi era importante avere la sua risposta e le sue considerazioni in merito, perché, come sovente riprende e afferma un collega della maggioranza, in quest'aula la forma è sostanza, e se noi vogliamo dare sostanza ai nostri interventi e alla nostra operatività, dobbiamo rispettare la forma, e mai come oggi condivido quest'affermazione del collega e mai come oggi quest'affermazione trova riscontro.
Quindi il mio intervento... la nostra richiesta non va presa come uno scherzo o come una provocazione, ma come una richiesta di rispetto dei ruoli, di rispetto delle persone che all'interno di quest'aula noi rappresentiamo, infatti, attraverso il rispetto della forma e delle procedure, si passa alla sostanza, come ho detto prima, ma anche e soprattutto al rispetto dell'elettorato.
L'anticipare un confronto, una discussione di una delibera di Giunta regionale dichiarandola urgente per qualsivoglia motivo, nel caso di specie era una delibera che riguardava la classificazione degli alberghi, quindi è vero che era solo consultiva, ma c'era la sostanza, è una delibera che è in predisposizione da oltre dieci anni, e noi l'abbiamo liquidata in pochi minuti d'illustrazione.
Questo non mi sembra corretto, oltretutto si introduceva anche la questione degli alberghi diffusi, molto dibattuta, ma non è corretto perché non ci permette, a noi di minoranza, di interloquire con i portatori d'interesse.
Era questo, nessuno si oppone alla delibera in questione, ma ci mancherebbe!
Quindi, Presidente, io la esorto in futuro di far valere le prerogative di tutti i Consiglieri, quindi di far rispettare un certo ordine nelle convocazioni.
È capitato a volte che venissero convocate d'urgenza, si è nel tempo consolidata una periodizzazione delle convocazioni, quindi ognuno ha il suo giorno.
Lei pensi - poveri cespugli - a un solo Consigliere che partecipa a tutte le Commissioni.
Quando nella stessa giornata ne abbiamo tre di Commissioni, è notevole l'impegno, ma non è notevole l'impegno della presenza, ma della preparazione, e quindi lei ci deve permettere di prepararci.
È vero che i colleghi dei grossi partiti, in previsione della Réunion, cercano di imporre la loro volontà, ma non siamo in una dittatura, dobbiamo rispettarci, Presidente, e io mi rivolgo a lei e non a quelli del piano di sotto, perché sennò poi dopo quelli che sono già in undici cosa fanno? Impongono la loro?
Quindi, Presidente, al di là delle battute, noi chiediamo più rispetto per il ruolo di tutti.
Grazie per il suo intervento che spero che sia solerte e significativo.
Presidente - Consigliere Restano, le devo dire che solerte sono stato, lei mi ha mandato il messaggio il 22, io ho risposto ieri. Mi pare che lei non abbia letto la lettera che le ho inviato.
Segnalavo, appunto, il rispetto delle tempistiche per permettere a tutti di svolgere regolarmente il proprio lavoro, segnalazione inoltrata in modo piuttosto rapido ai Presidenti delle Commissioni, nel ricordare quanto appena detto.
È già intervenuto, consigliere Restano ...per cosa?
Restano (GM) - Presidente, mi ha chiamato in causa, vorrei poter rispondere.
Presidente - Va bene, per fatto personale.
Restano (GM) - Non voglio che diventi un dibattito ma proprio quello che cercavo era la sua risposta in aula, non la risposta al Consigliere.
Presidente - No al Consigliere, ai Presidenti di Commissione che sono quelli che organizzano.
Restano (GM) - Noi gradiamo la trasparenza e, se non l'avete recepito, non è soffocando il dibattito che si ottiene la trasparenza, il confronto sereno e la collaborazione.
L'aver spostato gli ordini dei giorni con la condivisione della minoranza va bene, ma se non ci comunicate le cose, se non possiamo interloquire, noi facciamo le lettere, troviamo il sistema, aggiriamo l'ostacolo, quindi la lettera la volta scorsa era una, questa volta sono tre, la prossima volta potrebbero essere sei.
Evitiamo queste scenate e ci confrontiamo liberamente e serenamente, facciamo ascoltare ai Valdostani che lo vogliono fare, che vogliono seguirci, i nostri dibattiti, ma non nascondiamoci all'interno dei piccoli comitati, parliamo liberamente in maniera trasparente.
Presidente - Non ho capito il fatto personale, comunque io ho risposto in tempi brevi anche perché credo che la sua sollecitazione meritasse una risposta.
Quello ho fatto e credo che nel futuro si terrà conto anche delle considerazioni da lei evidenziate. Consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Oltre, ovviamente, a evidenziarle che lei ha richiamato il collega Restano per essere intervenuto una seconda volta, ma il collega Restano aveva il diritto d'intervenire, perché il regolamento permette brevi interventi dei Consiglieri, quindi plurale, non c'è una definizione di quanti interventi un Consigliere possa fare, quindi il collega può intervenire anche più volte sulle comunicazioni.
Ci siamo associati ovviamente come gruppo Lega alla richiesta del collega perché abbiamo anche noi la necessità di comprendere appunto quella che è la definizione dell'urgenza e di percorsi privilegiati che alcuni provvedimenti prendono rispetto ad altri e, se questi criteri di urgenza venissero definiti, è chiaro che sarebbe utile per tutti, soprattutto a tutela ovviamente della minoranza.
Come lei ha però citato nelle sue comunicazioni, anche il nostro gruppo ha depositato una richiesta ed è una richiesta che riguarda appunto il diritto di accesso agli atti. Abbiamo rilevato diverse criticità: la prima criticità riteniamo sia anche quella più importante e più grave da risolvere con celerità... il Presidente mi consentirà ovviamente di parlare in quest'Aula soprattutto al fine di avvertire tutti coloro i quali vengono a contatto con i 116: si sappia che poi questa cosa non passa sotto silenzio, perché purtroppo sono diventate molteplici le segnalazioni rispetto al mancato rispetto della segretezza dei 116.
Parlo ovviamente dell'identità dei Consiglieri che formulano la richiesta e parlo ovviamente della natura delle richieste, non parlo dei documenti, ma sicuramente la natura e l'identità dei Consiglieri che formulano le richieste di accesso agli atti, questo sì. Purtroppo con troppa facilità e troppo spesso vengono rese pubbliche all'interno dell'Amministrazione e vengono rese pubbliche all'esterno; al punto che, Presidente, purtroppo abbiamo dovuto prendere atto che addirittura in alcune assemblee di alcune associazioni si faceva riferimento a delle richieste di accesso agli atti. Obiettivamente trovo che sia alquanto sconveniente, ed è assolutamente necessario ripristinare un diritto che è quello alla segretezza.
In capigruppo abbiamo discusso di un metodo che è quello che ha proposto il collega Marquis, che potrebbe essere sicuramente il metodo efficace per assicurarci che i documenti arrivino e che la segretezza di chi li richiede e la natura delle richieste rimanga segreta; ma io ovviamente con quest'intervento la esorterei ad avvisare tutti coloro i quali, direttamente o indirettamente, vengono a contatto con i documenti di fare ben attenzione, perché da questo momento in poi il faro è puntato e, se ci saranno delle ulteriori uscite, evidentemente noi faremo le azioni poi necessarie.
Oltre a questo, abbiamo evidenziato che capita che, a fronte delle richieste di documenti, arrivino delle risposte incomplete, quindi si chiedono tutti i documenti, ad esempio tutte le fatture emesse o richieste in pagamento da una determinata azienda all'azienda pubblica e ne arrivano meno di quelle che in realtà sono state richieste, quindi se non si conoscesse già il numero delle cose che si richiede, si avrebbe una richiesta di accesso agli atti incompleta, e si partirebbe a lavorare da una richiesta di accesso agli atti che non è completa.
Questo non va bene, questo è profondamente sbagliato, perché se chiedo dei documenti, quei documenti devono essere dati.
E, ancora, accade e continua ad accadere che vi siano dei ritardi.
Le tempistiche stabilite dal regolamento sono determinate, queste tempistiche non vengono rispettate, avevamo chiesto di mettere una serie di sanzioni, si è voluto ammorbidire la questione delle sanzioni, a oggi però sanzioni non ne sono state applicate e ancora oggi purtroppo continuano ad arrivare in ritardo, senza neanche le motivazioni previste dal regolamento.
Quindi io le chiederei, Presidente, di richiamare al rispetto del regolamento e delle richieste quello che ovviamente dice l'articolo 116 del nostro regolamento consiliare.
Presidente - Consigliere Aggravi su questo o su altro? A lei la parola.
Aggravi (LEGA VDA) - Presidente, volevo integrare il passaggio fatto dal collega Manfrin per sottolineare un aspetto che ho già sottolineato spesso, sia in apertura di Consiglio sia anche durante.
Il solo fatto che sia stato fatto un 116 e un accesso agli atti da parte di un Consigliere, che sia maggioranza, opposizione o quant'altro, è di per sé un'informazione sensibile. Quindi il fatto che venga trasmesso all'esterno, detto a chiunque e a volte anche, perché capita di sentire anche in quest'aula "Lei ha fatto un 116". Se io ho fatto un 116 e lo dico, sono io il responsabile del trattamento di quell'informazione, ma non deve uscire dall'altra parte, lo dico soprattutto non tanto per chi è in aula ma anche per quello che avviene fuori, perché spesso e volentieri ci si sente dire: "Ah, tu hai fatto un 116 su quella determinata questione". Non è una cosa banale fare un accesso agli atti, perché non è banale trattare la riservatezza di quel dato, di quei documenti, come non è banale trattare la riservatezza di determinate azioni che si fanno.
Perché dico questo? Perché non c'è volontà d'influenzare l'azione di una struttura piuttosto che di un'altra nel fare un accesso agli atti e non ci deve essere neanche un tentativo d'influenzare l'agire di un Consigliere e cito tutti e 35 i Consiglieri - anche chi è Assessore, perché potrebbe fare giustamente un accesso agli atti, è già capitato - perché non è che ci sono buoni e cattivi, e dico questo perché questo a volte avviene.
Il fatto che poi su determinate questioni emerga anche al di fuori dell'Amministrazione che qualcuno ha fatto un accesso agli atti piuttosto che un altro e se lo senta dire magari da chi è, e soprattutto questo è anche un malcostume - mi spiace dirlo - in determinate società partecipate ed enti, è una cosa estremamente delicata, e lo dico soprattutto per chi lo dice al diretto interessato o lo dice a chiunque voglia, perché, lo sappiamo, abbiamo parlato fino adesso, tra l'altro, di Unione europea, la normativa della privacy non è una cosa da prendere alla leggera, e penso che su questo siamo tutti sensibilizzati; lo dico perché oggettivamente questa situazione sta diventando un poco pesante e penso che lei, Presidente... anzi lo dico a tutti e due i Presidenti perché comunque il Presidente Testolin è a capo della parte di amministrazione di questa Regione, ma lo dico principalmente al Presidente del Consiglio che comunque deve essere garante del buon funzionamento del Consiglio, anche dell'agire dei Consiglieri e quindi anche del loro diritto di fare degli accessi agli atti.
Presidente - Per quello che riguarda la questione della segretezza, della riservatezza dei dati, come abbiamo già parlato in parte ieri, la questione è seria e oggettivamente deve essere affrontata anche in maniera , come dire... probabilmente può richiedere un intervento sul Regolamento, anche perché se il problema è quello evidenziato di non comunicare chi fa i 116, da questo punto di vista, nel rispetto del Regolamento, ora non è reso tramite il protocollo dell'ente pubblico; questo ci tengo ad evidenziarlo, le risposte arrivano direttamente ai Consiglieri e ogni ufficio ha il dovere di rispettare la riservatezza, da questo punto di vista, se vi sono state delle mancanze, vanno segnalate puntualmente e puntualmente ci dovrà essere un intervento, ma, in termini generali, è una responsabilità dei singoli uffici che deve essere garantita. Consigliere Restano.
Restano (GM) - Molto brevemente, signor Presidente le confermo che i 116 a volte non ottengono le risposte complete, soprattutto quando si chiedono dei dati.
Ora ovviamente se uno li richiede è perché ne ha necessità per fare una valutazione compiuta su un determinato argomento, quindi è superfluo da parte dei responsabili degli uffici di riferimento chiedere: "Ma li vuoi proprio completi? ".
Se lo abbiamo già richiesto, sennò mettevo dei limiti alla richiesta. Questo non ci permette, come ho detto nell'intervento precedente, di lavorare in maniera compiuta.
Presidente - Consigliere Marquis.
Marquis (FI) - Intervengo per ringraziarla per la risposta che ha dato alla lettera che le è stata inviata in relazione alla mancata pubblicazione dei dati - come avevamo discusso nello scorso Consiglio regionale attraverso la presentazione di un'interpellanza - relativamente alle delibere di Giunta e ai provvedimenti dirigenziali.
Due considerazioni però di carattere politico, Presidente, ce le deve consentire, questa lamentela era stata fatta in una conferenza dei capigruppo alla sua presenza nella qualità di Presidente del Consiglio regionale.
C'è stata una completa inerzia sua, dopo che è stato sottoposto quest'argomento all'attenzione della conferenza dei capigruppo: lei esercita ruolo di garante del funzionamento del Consiglio regionale e della tutela dei diritti dei Consiglieri, perché deve metterli nella condizione di poter lavorare al meglio...
Presidente - Guardi, Consigliere...
Marquis (FI) - Presidente, non ha preso in carico la questione. Dopodiché è stata discussa un'interpellanza, sono passati quindici giorni, questa cosa poteva essere senza nessun problema e sistemata, siamo ancora nella situazione preesistente.
A seguito della sollecitazione ulteriore che le è stata fatta per iscritto, prendiamo atto che ieri ha scritto: "Alla luce di quanto sopra esposto, le chiedo di porre in essere ogni azione utile affinché i Consiglieri regionali possano essere nelle condizioni di poter esercitare al meglio la loro funzione normativa, ispettiva e di indirizzo politico rispetto alle quali necessitano d'informazioni ai procedimenti". Questa lettera l'ha inviata al Presidente della Regione.
Ora io credo che un Presidente del Consiglio regionale, quando esiste un problema di questo tipo, debba farsene carico, non abbia bisogno di essere sollecitato, e ci spiace molto aver dovuto scrivere, perché lei è sempre stato nel suo lungo percorso politico il garante del funzionamento, ha sempre chiesto che venissero rispettati i diritti del Consigliere e soprattutto quando è arrivato alla Presidenza del Consiglio ci aspettavamo che improntasse la sua azione a questo indirizzo.
Invece vediamo che questo tema e questa attitudine l'ha completamente abbandonata.
Presidente - Guardi, consigliere Marquis, forse non ricorda, ma questo è stato sottolineato in occasione proprio di quella Conferenza dei Capigruppo e vista la presenza anche del Presidente della Regione lo si è invitato a un intervento il più rapido possibile in questo senso; vi sono evidentemente anche delle tempistiche di realizzazione ma la questione era già stata sottoposta.
Con questo, chiudiamo i lavori di questa mattina, riprenderanno alle ore 15:00.
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La seduta termina alle ore 13:10.