Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 250 del 12 maggio 1982 - Resoconto

OGGETTO N. 250/VII - RIPARTIZIONE TRA LE COMUNITA' MONTANE DEI FONDI PER SPESE DI INVESTIMENTO AD ESSE DESTINATE PER L'ANNO 1981 DALLO STATO.

PRESIDENTE: Do lettura del testo della delibera:

IL CONSIGLIO

- richiamata la legge statale 3 dicembre 1971, n. 1102;

- richiamata la legge regionale 5 aprile 1973, n. 13,

DELIBERA

1) di approvare la ripartizione e l'erogazione a favore delle Comunità Montane della regione delle seguenti somme assegnate dallo Stato per l'anno 1981:

C.M.n. 1 Mont Blanc L. 105.315.000

C. M. n. 2 Grand Paradis L. 200. 717.000

C. M. n. 3 Grand Combin L. 148.680.000

C.M. n. 4 Mont Emilius L. 156.113.000

C. M. n. 5 Marmore L. 185. 850.000

C. M. n. 6 Evançon L. 239.127.000

C.M. n. 7 Mont Rose L. 203.197. 500

L. 1.238. 999. 500

2) di stabilire che alla liquidazione delle somme di cui si tratta si provveda in base a richiesta del Presidente della Comunità Montana corredata dalla deliberazione del Consiglio di Comunità, regolarmente esecutiva, di approvazione del piano di spesa, per l'ammontare della spesa stessa;

3) di impegnare le spese di cui sopra ammontanti a complessive Lire 1.238.999.500 al capitolo 22720 del bilancio preventivo della regione per l'anno 1982 che presenta la necessaria disponibilità ("Spese sui fondi assegnati dallo Stato per la redazione e l'attuazione del piano di sviluppo delle Comunità Montane.")

PRESIDENTE: La parola al Presidente della Giunta; ne ha facoltà.

ANDRIONE - (UV): Si tratta del normale provvedimento, di intesa con le Comunità Montane, di distribuzione di fondi dello Stato arrivati a destinazione circa dieci giorni fa, per il 1981.

PRESIDENTE: La parola al Consigliere Tonino; ne ha facoltà.

TONINO - (PCI): Questa volta il provvedimento di distribuzione dei fondi tra le comunità montane avviene in modo solerte e ce ne felicitiamo perché ricordiamo che l'anno scorso la Giunta aveva fatto la ripartizione con quasi un anno di ritardo ed insieme a quello dell'anno successivo, perché vi era stata una dimenticanza, così si era detto in quell'occasione.

C'è stato un modesto incremento dei fondi, troppo modesto per dare un ruolo alle comunità montane; nel frattempo, tuttavia, lo voglio riprecisare anche in questa occasione, lo Stato ha legiferato sul ruolo delle comunità montane modificando la precedente legislazione, prevedendo la possibilità delle regioni di finanziare le comunità montane; attraverso esse le regioni stesse potranno esercitare alcune funzioni.

Le comunità montane, con questi modestissimi fondi, svolgono un'attività che è trascurabile nella nostra regione e molti si chiedono se hanno ancora un senso. Basta guardare il bilancio che in questi giorni stanno approvando le varie comunità montane: vi. è una dispersione di fondi perché, appunto, i fondi sono modesti, non sono fondi che permettono l'impostazione di programmi di sviluppo che siano degni di questo nome.

Si tratta, secondo noi, di dare più forza alle comunità montane con un intervento regionale adeguato. Prendo atto che questa Giunta regionale ha più volte detto e affermato di non voler assumere impegni in tal senso nei confronti delle comunità montane. Abbiamo una posizione diversa; lo sottolineiamo anche oggi, nel momento in cui ci apprestiamo ad approvare questi atti che sono di tipo burocratico, di ripartizione dei fondi.

Naturalmente siamo d'accordo su questa ripartizione, anche se avviene in modo, appunto, burocratico

Quello che ci premeva sottolineare, ancora una volta, è il fatto che la Giunta si presenta col solito fogliettino per ripartire i fondi alle comunità montane; questo provvedimento è l'unico atto che, nell'arco di un anno, la Giunta assume a favore delle comunità montane. Crediamo sia un fatto a dir poco vergognoso. Si tratta di impostazioni diverse; tuttavia, credo sia doveroso da parte nostra ricordarlo ogni volta.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta. Prima di dargliela, chiedo se ci sono altri che intendono intervenire su questo oggetto.

La parola al Presidente della Giunta; ne ha facoltà.

ANDRIONE - (UV): In primo luogo osservo che non mi sembra corretto definire "vergognosa" una differenza di idee perché, visto che c'è la possibilità di pensare diversamente, non vedo dove sia la vergogna nel non avere opinioni analoghe a quelle espresse dal Consigliere Tonino.

In secondo luogo, osservo che le modifiche legislative apportate non hanno mutato il sistema delle comunità montane.

Lo Stato italiano ha sovente l'abitudine di dire: "Visto che io faccio le leggi e non faccio i finanziamenti, non ho nulla di contrario a che altri mettano a disposizione i soldi."

Avevo detto tanti anni fa che mi aspettavo che un giorno ci avrebbero passato anche le Poste, visto come funzionano. Questo però non cambia il fatto che concettualmente, così come sono organizzate, come enti di programmazione, le comunità montane non rispondono a nostro avviso - e questo sotto il profilo giuridico-istituzionale - alle richieste che continua a fare il Consigliere Tonino; egli ha il diritto di farle, ma noi abbiamo il diritto di dire che, secondo noi, non corrispondono alla realtà.

PRESIDENTE: Ci sono dichiarazioni di voto?

Metto in approvazione la deliberazione n. 250.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 20

Il Consiglio approva all'unanimità.

PRESIDENTE: La presidenza vorrebbe fare una proposta, vediamo se coincide con quella della presidenza della Giunta: data l'importanza dell'argomento, propongo di rinviare ad oggi pomeriggio il punto n. 17 e di passare all'esame dei punti 18, 19 e 20 anche perché, a quanto risulta, i punti 19 e 20 non saranno, forse, discussi, ma, in relazione ad essi, vi saranno delle richieste di rinvio. Pertanto, potremmo terminare i lavori con l'esame dei punti 18, 19 e 20. D'accordo.